Legge anticorruzione "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della ...
L'avvocato penalista e le intersezioni fra il diritto interno ed il diritto dell'Unione Europea
1. L’AVVOCATO PENALISTA E LE INTERSEZIONI
FRA IL DIRITTO INTERNO ED IL DIRITTO
DELL’UNIONE EUROPEA
Avv. Federico Cappelletti
Responsabile Commissione Rapporti con l’Avvocatura e le Istituzioni Internazionali -
Unione delle Camere Penali Italiane
VENEZIA, 30 OTTOBRE 2018
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XIII CORSO DI FORMAZIONE TECNICA E DEONTOLOGICA DELL’AVVOCATO PENALISTA
“EMANUELE BATTAIN”
2. • Art. 1 (L’avvocato), co. 2. L’avvocato, nell’esercizio del suo ministero, vigila
sulla conformità delle leggi ai principi della Costituzione e dell’Ordinamento
dell’Unione Europea e sul rispetto dei medesimi principi, nonché di quelli della
Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
fondamentali, a tutela e nell’interesse della parte assistita.
• Art. 12 (Dovere di diligenza). L’avvocato deve svolgere la propria attività con
coscienza e diligenza, assicurando la qualità della prestazione professionale.
• Art. 14 (Dovere di competenza). L’avvocato, al fine di assicurare la qualità
delle prestazioni professionali, non deve accettare incarichi che non sia in
grado di svolgere con adeguata competenza.
• Art. 15 (Dovere di aggiornamento professionale e di formazione continua).
L’avvocato deve curare costantemente la preparazione professionale,
conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori
di specializzazione e a quelli di attività prevalente.
Codice Deontologico Forense
3. L’ avvocato penalista al centro del “dialogo fra le Corti”
il processo di integrazione fra le giurisprudenza delle corti nazionali con quella della Corte EDU e della CGUE
Corte
Costituzionale
Corte di
Cassazione
Corte Europea
dei Diritti
dell’Uomo
Corte di
Giustizia UE
4. Il diritto penale europeo e le due Europe: numeri, fonti e organi giurisdizionali
Consiglio d’Europa
(47 Stati membri)
“Grande Europa” (1949)
Convenzione Europea dei Diritti
dell’Uomo e protocolli addizionali
Unione Europea
(28 Stati membri)
“Piccola Europa” (1957)
Diritto dell’Unione Europea
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Strasburgo (FRA)
Ricorso dell’interessato
Decisum di norma limitato al caso singolo
www.echr.coe.int
SITO ISTITUZIONALE
www.hudoc.echr.coe.int
MOTORE DI RICERCA GIURISPRUDENZA
Corte di Giustizia UE
Lussemburgo (LUX)
Rinvio pregiudiziale
Decisum con valenza erga omnes
www.curia.europa.eu
SITO ISTITUZIONALE E MOTORE RICERCA GIURISPRUDENZA
www.eur-lex.europa.eu
MOTORE DI RICERCA DIRITTO UE
7. Competenza in materia penale solo dal 2009,
successivamente al Trattato di Lisbona
Diritto dell’UE: scritto ma incompleto, con categorie
giuridiche autonome, eliminazione del Terzo Pilastro,
legislazione in materia «penale» con Direttive ex articolo
82 TFUE, giustiziabilità delle vecchie decisioni quadro
dopo la scadenza del quinquennio transitorio, regime
giuridico delle Direttive e spazio difensivo in caso di
attuazione incompleta dopo la scadenza del termine;
clausola di stand still; modalità di attuazione in Italia delle
Direttive.
8. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea
• Rapporto con la CGUE: simile al rapporto Giudice comune/Corte
costituzionale, con meno paletti in punto rilevanza della questione;
• Oggetto della questione: interpretazione del Diritto UE
• Raccomandazioni della Corte di Giustizia dell’Unione Europea
all’attenzione dei giudici nazionali, relative alla presentazione di
domande di pronuncia pregiudiziale, pubblicate il 25 Novembre
2016.
9. Road Map di Stoccolma (2009)
- Garanzie procedurali a favore di indagati, imputati e
vittime in procedimenti penali;
- Standard minimi procedurali nei paesi membri per una
più coerente applicazione di diritti e garanzie stabiliti
all’articolo 6 CEDU e dalla Carta di Nizza;
- Reciproco riconoscimento, accrescimento fiducia
reciproca, progressiva armonizzazione degli ordinamenti
degli Stati membri
10. Direttiva 64/2010 del 20 ottobre 2010
Diritto all’interpretazione ed alla traduzione degli atti
nei procedimenti penali
ATTUAZIONE
Decreto legislativo 32/2014
Decreto legislativo 129/2016 (disposizioni correttive ed integrative)
Giurisprudenza Cassazione (sentenze 32709/2015, 52245/2014,
30127/2015, 8094/2016, 25276/2017, 33802/2017, 26267/2018;
giurisprudenza di merito)
11. Direttiva 13/2012 del 22 maggio 2012
Diritto all’informazione nei procedimenti penali
ATTUAZIONE
Decreto legislativo 101/2014
I) diri'o
all’informazione
su
preroga5ve
processuali,
come
garanzie,
poteri,
diri:
e
facoltà
riconosciu5
all’accusato;
II) diri'o
a
conoscere
gli
estremi
dell’addebito,
secondo
un
grado
di
precisione
dire'amente
proporzionale
allo
stadio
di
avanzamento
del
rito;
III)
diri'o
di
accesso
al
materiale
probatorio
raccolto
dagli
inquiren5.
12. Direttiva 29/2012 del 25 ottobre 2012
Norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione
delle vittime di reato (sostituisce Decisione quadro
2001/220; espressione della Road Map di Budapest)
ATTUAZIONE
Decreto legislativo 212/2015
Cass. Pen., Sez. Un., sentenza 10959/2016
Cass. Pen., Sez. I, sentenza 12742/2016
13. Direttiva 48/2013 del 22 Ottobre 2013
Diritto all’assistenza del difensore nei processi penali e nei
procedimenti di esecuzione del mandato di arresto europeo
ATTUAZIONE
Decreto legislativo 184/2016
Giurisprudenza Cassazione (sentenze Sez. VI, n. 17592 del
05/04/2017, Bulai e Sez. VI, n. 33705 del 19/07/2018, Ciobanu)
14. Effetti nell’ordinamento italiano (esempi)
Sentenza CGUE Schwibbert dell’8 Novembre 2007 in te(ma di diritto
d’autore)
Sentenza CGUE El Dridi del 28 Aprile 2011 (in tema di diritto penale
dell’immigrazione)
Sentenza CGUE Aranyosi - Caldararu del 5 Aprile 2016 (sulla
possibilità di rifiutare l’esecuzione di un MAE ove nel paese richiedente
vi sia pericolo di trattamenti inumani e degradanti)
Sentenza CGUE 11 Ottobre 2016 C 601/14 (l’Italia è venuta meno agli
obblighi ad essa incombenti in forza del diritto dell’Unione non avendo
garantito un indennizzo equo ed adeguato alle vittime di tutti i reati
dolosi violenti commessi in situazioni transfrontaliere - Direttiva 80/2004/
CE)
15. Effetti nell’ordinamento italiano (esempi)
Saga Taricco (compatibilità con il Diritto dell’Unione del
meccanismo della interruzione della prescrizione nelle gravi frodi
tributarie).
• Sentenze CGUE 8 Settembre 2015, Taricco e 5 Dicembre 2017,
M.A.S.;
• Corte Costituzionale Ord. n. 24/2017 e Sent. n. 115/2018;
• Corte di Cassazione, sentenze 2210/2016 e 17401/2018, ric.
Pennacchini
Procedimento Scialdone (affermata compatibilità con il Diritto
dell’Unione delle cause di esclusione della punibilità previste per alcuni
delitti tributari dopo la riforma del 2015)
• Sentenza Grande Sezione 2 Maggio 2018, Scialdone
16. MANDATO D’ARRESTO EUROPEO (Decisione Quadro 2002/584/GAI)
ATTUAZIONE
L. 22 Aprile 2005, n. 69
Art. 1, co. 2 – Il MAE è una decisione giudiziaria emessa da uno Stato membro dell'Unione europea, di
seguito denominato "Stato membro di emissione", in vista dell'arresto e della consegna da parte di un altro
Stato membro, di seguito denominato "Stato membro di esecuzione", di una persona, al fine dell'esercizio di
azioni giudiziarie in materia penale o dell'esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza privative della
libertà personale.
ORDINE EUROPEO DI INDAGINE PENALE (Direttiva 2014/41/UE)
D. L.vo 21 Giugno 2017, n. 108
ATTUAZIONE
Art. 2, co. 1, lett. a) – Ordine europeo di indagine penale, di seguito denominato ordine di indagine: il
provvedimento emesso dalla autorita' giudiziaria o dalla autorita' amministrativa e convalidato dall'autorita'
giudiziaria di uno Stato membro dell'Unione europea, per compiere atti di indagine o di assunzione
probatoria che hanno ad oggetto persone o cose che si trovano nel territorio dello Stato o di un altro Stato
membro dell'Unione ovvero per acquisire informazioni o prove che sono gia' disponibili.
17. Diritto dell’UE e rapporti con l’ordinamento interno
. Se non c’è contrasto
con la norma interna
. Se c’è contrasto
con la norma interna
Applicazione diretta
(Art. 11 Cost.)
Effetti diretti
sostituzione e preclusione
Direttive
Trattati
a) chiarezza e precisione
b) incondizionatezza
pendente il termine
di trasposizione
scaduto il termine
di trasposizione
obbligo di non
aggravamento
REQUISITI OGGETTIVI
a) chiarezza e precisione
b) incondizionatezza
REQUISITI SOGGETTIVI
c) rapporti verticali ascendenti
(tranne il caso in cui dalla direttiva possa
individuarsi un principio generale del diritto
UE)
Effetti indiretti
Interpretazione
conforme
(mai contra legem)
a) delle norme interne di
attuazione di una Direttiva;
b) di norme interne non
funzionali alla direttiva;
c) delle norme interne nel
senso della Direttiva per
perseguirne gli obiettivi;
d) delle decisioni quadro
Risarcimento del danno
a) norma che riconosce diritti ai singoli
b) grave e manifesta violazione
c) nesso causale
se impossibile
Rinvio pregiudiziale
(Art. 267 TFUE)
Incidente di costituzionalità
(Art. 117, co. 1 Cost.)
- Primautè: le norme UE prevalgono
su quelle interne con esse
contrastanti, sia precedenti che
successive e quale ne sia il rango
- c.d. “controlimiti”: disapplicazione
nel rispetto dei principi fondamentali
dell’ordinamento interno
Regolamenti
Decisioni
18. CEDU e rapporti con l’ordinamento interno
. Se non c’è contrasto con la norma interna
(legge di ratifica 4 agosto 1955, n. 848)
. Se c’è contrasto con la norma interna
(art. 117, co. 1 Cost.; C. Cost. 348-349/2007)
CEDU come fonte sub-costituzionale
(anche post Trattato di Lisbona, C.Cost. 80/2011)
Applicazione diretta
Interpretazione
convenzionalmente
orientata
Incidente di
costituzionalità
1
2
Se
non
è
possibile
C. Cost. 49/2015: l’interprete è vincolato solo al “diritto consolidato” e
alle sentenze pilota
19. Avv. Federico Cappelletti
Commissione per i Rapporti con l’Avvocatura e le Istituzioni Internazionali -
Unione delle Camere Penali Italiane
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@cappellettilex
federico.cappelletti@me.com