Il mio contributo nasce dall’osservazione di quanto accade in Italia con metodo scientifico.
Ringrazio Istituto Piepoli-Common Grounds- Iassp per aver messo a disposizione materiale di ricerca utile a tal fine
Dall’ultimo rapporto Svimez il Sud è a rischio desertificazione umana e industriale, dove si continua a emigrare (116mila abitanti nel solo 2013), non fare figli (continuano nel 2013 a esserci più morti che nati), impoverirsi (+40% di famiglie povere nell’ultimo anno) perché manca il lavoro (al Sud perso l’80% dei posti di lavoro nazionali tra il primo trimestre del 2013 e del 2014)
Le 4 emergenze fondamentali su cui intervenire con 4 categorie di azioni concrete e immediatamente cantierabili sono:
1. Un programma di lotta e prevenzione alla povertà nel Mezzogiorno, che tra il 2013 e 2012 nel Mezzogiorno è passata dal 9,8 al 12,6%.
2. Un programma chiaro e periodicamente monitorabile di azioni di contrasto del lavoro nero e lavoro irregolare soprattutto femminile (Lo Svimez ha parlato di segregazione femminile in posti poco qualificati), che nel Mezzogiorno continua a essere altissimo e rende il Sud l’area meno reattiva agli interventi di contrasto dell’irregolarità. La Calabria a tal proposito guida il gruppo delle regioni con i livelli di irregolarità più alti, con una diffusione che ha superato il 27%
3. Investimenti di rigenerazione urbana e housing sociale con strumenti di finanza agevolata per rispondere all’emergenza casa in Italia: dal 2008 al 2012, sono aumentate del 7% le famiglie in stato di “deprivazione materiale severa”, cioè che non riescono, ad esempio, a pagare l’affitto o il mutuo. La quota di famiglie investite da una condizione di disagio abitativo per problemi economici o di sovraffolamento nel 2004 è stata stimata al 15,5% delle famiglie, corrispondenti, in termini assoluti, a 3,3 milioni. Nel mezzogiorno aumenta l’incidenza del disagio.
4. Programmi di informazione, formazione e sensibilizzazione per rispondere all’emergenza violenza, problema ancora più controverso nel Sud dove nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate.
1. Stati generali delle donne, Le emergenze delle donne del Sud
Filomena Tucci IASSP-Istituto Piepoli- SGI-WISTER
2. ( Intervento di Jeffrey Joerres President and Chief Executive Officer of Manpower
Fonte: Tesi PHD IASSP)
L’emergenza delle emergenze è “liberare le energie” femminili.
3. La povertà nel Mezzogiorno
(Incidenza percentuale povertà Fonte: Elaborazione Common grounds su dati Istat)
4. La povertà tra il 2013 e 2012 nel Mezzogiorno è passata dal 9,8 al 12,6%. L’incidenza della povertà assoluta cresce tra le famiglie
• con titolo di studio medio-basso (dal 9,3 all’11,1% se con media inferiore, dal 10 al 12,1% se elementare),
• operaia (dal 9,4 all’11,8%)
• in cerca di occupazione (dal 23,6 al 28%);
• aumenta tra le coppie di anziani (dal 4 al 6,1%)
•e tra le famiglie con almeno due anziani (dal 5,1 al 7,4%): i poveri assoluti tra gli over 65 sono 888 mila (erano 728 mila nel 2012). (Fonte: Indagine Istat sulla povertà in Italia 2014)
5. Il nero nel Mezzogiorno
(Incidenza percentuale lavoro irregolare
Fonte: Elaborazione Common grounds su dati Istat)
6. Nel 2009 l’ISTAT ha stimato in circa 2 milioni e 966 mila le unità di lavoro non regolare, occupate in prevalenza come dipendenti. Il Mezzogiorno continua ad essere l’area meno reattiva agli interventi di contrasto dell’irregolarità. La Calabria guida il gruppo delle regioni con i livelli di irregolarità più alti, con una diffusione che ha superato il 27% contro l’8% di Lombardia e Veneto.
Svimez parla di segregazione femminile a ruoli lavorativi di basso profilo.
Il caporalato (particolarmente presente al Sud e in alcune province del Lazio) continua a persistere in forme gravi e questo anche per effetto di una pervasività delle organizzazioni criminali, in grado di esercitare un forte controllo anche sul settore dell’edilizia e dell’agricoltura.
8. Un numero crescente di persone e di famiglie è oggi direttamente toccato, in Italia, dal problema della casa; e per molti di essi il problema assume i contorni di una vera e propria emergenza.
Una stima nazionale, elaborata
dal FEANSTA (European Federation of National Organisation working with the Homeless), indica orientativamente tra le 70mila e le 120mila persone in Italia che vivono questa condizione di assoluta precarietà abitativa.
La quota di famiglie investite da una condizione di disagio abitativo nel 2004 è stata stimata al 15,5% delle famiglie.
(Fonte: G.D’Alessio e R.Gambacorta, “L’accesso all’abitazione di residenza in Italia”, Questioni di economia e
di finanza (Occasional papers), Banca d’Italia, n.9 - luglio 2007)
10. Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. Sono 6 milioni 743 mila le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita.
2 milioni 77 mila donne hanno subito comportamenti persecutori (stalking), che le hanno particolarmente spaventate, dai partner al momento della separazione o dopo che si erano lasciate, il 18,8% del totale. (Fonte: Indagine Istat sulla Violenza contro le donne 2006)
Secondo l’ultimo rapporto Intervita presentato lo scorso Novembre 2014 solo il 18,2% delle donne che hanno subito violenze li considera reati e solo il 7,2% li denuncia.
11. •Il sondaggio qui presentato è stato eseguito il 1 DICEMBRE 2014 con metodologia C.A.T.I. su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana.
•Il documento della ricerca è pubblicato sul sito www.agcom.it e/o www.sondaggipoliticoelettorali.it.
( Fonte: Indagine Istituto Piepoli del 1 Dicembre su campione nazionale 500 italiani)
12. 12 12
LO SCORSO 25 NOVEMBRE SI È SVOLTA LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA
VIOLENZA SULLA DONNE. LA SENATRICE DEL PARTITO DEMOCRATICO VALERIA
FEDELI HA DICHIARATO “LA BATTAGLIA CONTRO LA VIOLENZA SULLA DONNE
COMINCIA SUI BANCHI DI SCUOLA, CON UN INSEGNAMENTO CHE LA SMETTA DI
TRAMANDARE LUOGHI COMUNI SU COSA SI ADDICE AI MASCHI E COSA ALLE
FEMMINE”. QUANTO È D’ACCORDO CON QUESTE DICHIARAZIONI?
Molto
44%
Abbastanza
31%
Poco
16%
Per nulla
7%
Senza opinione
2%
% MOLTO + ABBASTANZA
% POCO + PER NULLA 75%
23%
BASE: totale campione
maschi femmine
Molto +
Abbastanza
73 76
( Fonte: Indagine Istituto Piepoli del 1 Dicembre su campione nazionale 500 italiani)
13. 13 13
LO SCORSO 25 NOVEMBRE SI È SVOLTA LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA
VIOLENZA SULLA DONNE. LA SENATRICE DEL PARTITO DEMOCRATICO VALERIA
FEDELI HA DICHIARATO “LA BATTAGLIA CONTRO LA VIOLENZA SULLA DONNE
COMINCIA SUI BANCHI DI SCUOLA, CON UN INSEGNAMENTO CHE LA SMETTA DI
TRAMANDARE LUOGHI COMUNI SU COSA SI ADDICE AI MASCHI E COSA ALLE
FEMMINE”. QUANTO È D’ACCORDO CON QUESTE DICHIARAZIONI?
Molto
53%
Abbastanza
29%
Poco
13%
Per nulla
4%
Senza opinione
1%
% MOLTO + ABBASTANZA
82%
Per orientamento politico:
Centro Sinistra
% MOLTO + ABBASTANZA
76%
Per orientamento politico:
Centro Destra
% MOLTO + ABBASTANZA
70%
Per orientamento politico:
Movimento 5 Stelle
Molto
38%
Abbastanza
38%
Poco
6%
Per nulla
12%
Senza opinione
6%
Molto
37%
Abbastanza
33%
Poco
17%
Per nulla
13%
Senza opinione
0%
( Fonte: Indagine Istituto Piepoli del 1 Dicembre su campione nazionale 500 italiani)
14. 14 14
LA SENATRICE DEL PD VALERIA FEDELI IN QUESTI GIORNI HA DEPOSITATO UNA
PROPOSTA PER EDUCARE I GIOVANI ALLA PARITÀ DI GENERE. LEI IN CHE MISURA
RITIENE QUESTA INIZIATIVA UTILE PER COMBATTERE LA VIOLENZA SULLA DONNA
NEL LUNGO PERIODO?
Molto
38%
Abbastanza
37%
Poco
15%
Per nulla
7%
Senza opinione
3%
% MOLTO + ABBASTANZA
% POCO + PER NULLA 75%
22%
BASE: totale campione
maschi femmine
Molto +
Abbastanza
75 75
( Fonte: Indagine Istituto Piepoli del 1 Dicembre su campione nazionale 500 italiani)
15. 15 15
Molto
37%
Abbastanza
42%
Poco
16%
Per nulla
3%
Senza opinione
2%
% MOLTO + ABBASTANZA
79%
Per orientamento politico:
Centro Sinistra
% MOLTO + ABBASTANZA
77%
Per orientamento politico:
Centro Destra
% MOLTO + ABBASTANZA
76%
Per orientamento politico:
Movimento 5 Stelle
Molto
42%
Abbastanza
35%
Poco
17%
Per nulla
6%
Senza opinione
0% Molto
23%
Abbastanza
53%
Poco
17%
Per nulla
4%
Senza opinione
3%
LA SENATRICE DEL PD VALERIA FEDELI IN QUESTI GIORNI HA DEPOSITATO UNA
PROPOSTA PER EDUCARE I GIOVANI ALLA PARITÀ DI GENERE. LEI IN CHE MISURA
RITIENE QUESTA INIZIATIVA UTILE PER COMBATTERE LA VIOLENZA SULLA DONNA
NEL LUNGO PERIODO?
( Fonte: Indagine Istituto Piepoli del 1 Dicembre su campione nazionale 500 italiani)