Il metodo di lavoro albergo diffuso le frontiere del marketing turistico
1. L’industria turistica del futuro e
l’albergo diffuso virtuoso
Il “metodo di lavoro Albergo diffuso”: le
frontiere del marketing turistico
Maurizio Droli
SISAD
18 Maggio 2010
2. Indice
Premessa: una risorsa da valorizzare
1. L’innovazione strategica come nuova frontiera
del marketing turistico
2. Il caso “Bici diffusa”
3. Creare innovazioni strategiche: 5 buone prassi
collaudate nell’Albergo diffuso
4. Il ruolo della SISAD
Prospettive: dall’innovazione strategica allo
sviluppo virtuoso
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 2
3. Premessa
Prendiamo la salita Ovaro-Zoncolan;una
risorsa turistica la cui unicità è stata
“scoperta” nel 1997 …
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 3
4. Premessa
… ma pressoché sconosciuta fino al 2007
grazie al Giro d’Italia.
(tempo di latenza “primaria”: oltre 10 anni)
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 4
5. Premessa
Progettazione, lancio e
collaudo: FATTURATO
?
Ideazione-Sviluppo
?
Analisi-scoperta
MOSAICO
?
Quanto è importante ridurre le perdite di
tempo e di soldi nel passaggio da risorsa
parte del “mosaico paesistico” a fatturato?
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 5
6. Indice
Premessa
1. L’innovazione strategica come nuova frontiera
del marketing turistico
2. Il caso “Bici diffusa”
3. Creare innovazioni strategiche: 5 buone prassi
collaudate nell’Albergo diffuso
4. Il ruolo della SISAD
Prospettive: dall’innovazione strategica allo
sviluppo virtuoso
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 6
7. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• LA DOMANDA. Consideriamo “solo” 4 richieste:
– Attività: «il 66% dei turisti culturali presenti nei vari paesi d’Europa
(25) vuole vedere, fare e imparare cose nuove» (Fonte: WTO, proiezioni
2000-2020, indagine sulle tendenze turistiche generali)
– Organizzazione: aumenta il peso del Last-minute, del “packaging
dinamico”, della richiesta di informazioni, di servizi, di prezzi
personalizzati in tempo reale
– Legàmi tra l’azienda e il territorio: più fonti tra cui il sociologo
francese Bernard Cova indicano come oltre il 50% dei turisti presenti
per cultura in Europa oggi cerchi differenze, tipicità, radici
– Rapporti con l’ambiente: preservare le risorse naturali è una
necessità (non un optional) per un numero sempre maggiore di
cittadini europei e non (varie fonti)
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 7
8. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• L’OFFERTA. Compagnie innovative a livello globale:
ASIA EUROPA AMERICA
Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia
Le compagnie più innovative
sono n. tecnologia …
[Fonte: Standard & Poor’s,
rif. 2009]
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 8
9. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• L’OFFERTA. Compagnie innovative a livello globale:
ASIA EUROPA AMERICA
Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia
Le compagnie più innovative
sono n. tecnologia e n. auto
[Fonte: Standard & Poor’s,
rif. 2009]
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 9
10. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• L’OFFERTA. Compagnie innovative a livello globale:
ASIA EUROPA AMERICA
Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia
Le compagnie più innovative
sono n. tecnologia e n. auto
Le compagnie innovative nel
settore viaggi e vacanze in
classifica sono solo 2
[Fonte: Standard & Poor’s,
rif. 2009]
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 10
11. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• L’OFFERTA. Compagnie innovative a livello globale:
ASIA EUROPA AMERICA
Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia Posiz. Compagnia
Le compagnie più innovative
sono n. tecnologia e n. auto
Le compagnie innovative nel
settore viaggi e vacanze in
classifica sono solo 2
L’innovazione di successo
su scala globale (strategica)
è una delle nuove frontiere
del marketing turistico
[Fonte: Standard & Poor’s,
rif. 2009]
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 11
12. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• I 5 requisiti dell’innovazione strategica:
4 1
Tutela delle Novità assoluta e
risorse naturali appealing
utilizzate sia Visibilità globale
passiva che attiva
5
avere un
piano
2 2
Identità locale Standardizzazione/
Coinvolgimento Personalizzazione
Dall’esp. al Sogno Just-In-Time
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 12
13. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• Innovazione strategica: il “Modello delle 4E”:
ECO-SOSTENIBILITA’ EFFICACIA
EQUITA’ EFFICIENZA
[Droli, 2009] 21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 13
14. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• La compagnia più innovativa sulle 4E:
Tutela corridoi migratori Viaggi nello spazio
Co-marketing Last-second
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 14
15. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• Il dilemma:
Le medie, le piccole e le piccolissime imprese del
settore turismo (e collegabili: agricoltura, artigianato,
ecc.), che possibilità hanno di produrre innovazioni
strategiche, se neanche la maggior parte delle
multinazionali del settore viaggi e vacanze ci riesce?
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 15
16. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• Una certezza:
Le imprese del settore viaggi e vacanze (anche friulane)
vivono vivono il fatto di essere piccole o piccolissime
“solo” come un limite e non, anche come un vantaggio
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 16
17. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• Uno spiraglio:
Le piccole o le piccolissime dimensioni dell’azienda sono
l’ideale per poter mettere in produzione piccoli lotti di
prodotti/servizi, del tipo richiesto, quantità richiesta e
nel momento in cui vengono richiesti
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 17
18. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• La sfida che ci pone la competizione globale (e
quella totale):
Il futuro delle nostre imprese turistiche (e non) dipende
anche da quanto queste diventeranno brave a innovare
in base ai principi della produzione flessibile, Just-In-
Time (Ohno, 1948).
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 18
19. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• La sfida che ci pone la competizione globale (e
quella totale):
Il futuro che ci aspetta parafrasando ci chiede di
“combattere” in base ai criteri della guerra-lampo (blitz-
krieg); è questo il metodo più produttivo in base ad
un’analisi storica e che accomuna gli eventi bellici ed
economici.
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 19
20. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• I nemici dell’innovazione (da sconfiggere):
– scelta dell’innovazione errata
– tempi di sviluppo di solito medio-lunghi
– carenza di coordinamento
– cultura avversa al rischio
– indefinitezza dei vantaggi per gli ospiti
– supporto marketing insufficiente
– supporto management insufficiente
– supporto finanziario insufficiente
– performance immediate inferiori alle aspettative
– competitori più innovativi
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 20
21. 1. L’innovazione strategica nel turismo
• Perché accelerare sull’innovazione strategica?
Remuneratività delle imprese in base al grado di
innovazione per macro regione
16,0%
14,0%
14,3% 13,7% 13,8%
12,0%
12,0% 12,0%
10,0% 11,1% 11,3%
8,0%
6,0%
4,0% 5,4%
2,0%
0,0%
A livello globale USA (S&P 500) Europa (S&P Euro Asia (S&P Asian
(S&P 1200) 350) composite)
Val. mediano per settore
[Fonte: BCG, anno di riferimento: 2009] Val. mediano per gli innovatori
Le imprese molto innovative rendono di più. Ovunque.
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 21
22. Indice
Premessa: una risorsa da valorizzare
1. L’innovazione strategica come nuova frontiera
del marketing turistico
2. Il caso “Bici diffusa”
3. Creare innovazioni strategiche: 5 buone prassi
collaudate nell’Albergo diffuso
4. Il ruolo della SISAD
Prospettive: dall’innovazione strategica allo
sviluppo virtuoso
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 22
24. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Chi propone esperienze nuove sul tema bici?
Albergo diffuso di Albergo diffuso di Albergo diffuso di
Comeglians Forgaria Sauris
Albergo diffuso di Albergo diffuso di
Lauco Ovaro
ForumJuliiOnBike
Scuola Ciclismo fuoristrada
TecnosportZoncolan
(altri)
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 24
25. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sul premio dato dalle
Nazioni Unite a un tipo d’impresa innovativa e
sostenibile: l’Albergo diffuso:
Un impresa turistica premiata dallo United
Nations Developement Programme su
candidatura del BIC Lazio (gruppo di lavoro:
Dall’Ara, Dichter, Droli) per la sua sostenibilità
economica, istituzionale, sociale e
ambientale nell’ambito del concorso Helping
New Talents to Grow.
(Budapest, 27/6/2008)
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 25
26. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sostenibilità
La bicicletta è il
mezzo di
locomozione
sostenibile per
eccellenza …
26
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 26
27. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Le indicazioni di TurismoFVG
– “Maggiori performance con minori costi”
– “Nuovi prodotti e nuovi mercati”
– “Diversificare la promo-commercializzazione”
– “Qualità e varietà sempre maggiori”
– “FVG come destinazione unica nel suo genere”
Migliorare il rapporto Costi / Risultati (produttività)
[*TurismoFVG, Le linee strategiche del turismo regionale per il 2010, 8 febbraio 2010]
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 27
28. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sul concetto di Made in Italy
– Sull’idea di portare più turisti nei piccoli paesi: viene da
lontano e, in Italia risale al II dopoguerra (Paesi-albergo);
– Il nome di Albergo diffuso: nasce nel paese di
Comeglians, in Carnia, Friuli Venezia Giulia in risposta al
terremoto del 1976 e alla riconsegna delle prime case
ristrutturate ai proprietari alla fine degli anni ’70 su
impulso del poeta Leonardo Zanier e del suo gruppo di
lavoro interdisciplinare;
– Il progetto-pilota: Comeglians (1982) a firma
dell’architetto Carlo Toson;
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 28
29. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sul concetto di Made in Italy
– Altre esperienze pionieristiche (in FVG): Sauris,
Forgaria e Sutrio;
– Prima regione a normare l’A.d.: Sardegna (1998);
– Prima Legge sull’A.d. in FVG: la n.2/2002;
– Regioni che normano l’A.d. oggi (giugno 2010) e che
hanno contribuito a definire il concetto: 13;
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 29
30. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sul concetto-marketing di
Albergo diffuso che mette meglio in equilibrio le
esigenze degli operatori e quelle degli ospiti (2007):
«Una struttura ospitale composta da due o più edifici diversi e
preesistenti, localizzati in un centro abitato preferibilmente di
un borgo, in presenza di una comunità ospitante anch’essa
preesistente, gestita in modo unitario, il cui stile gestionale è
integrato nel territorio e nella sua cultura, che dispone di locali
adibiti a servizi comuni per gli ospiti, dotata di servizi di
standard alberghiero ed in cui la distanza tra le unità abitative
(case e appartamenti) e gli spazi comuni sono contenute in un
raggio di 2-300 mt».
[Dall’Ara, 2007] 21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 30
31. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sulle indicazioni raccolte
dagli ospiti a livello regionale e nazionale (dal ’96 ad oggi)
– … i requisiti di qualità usati dagli ospiti per
giudicare il Rapporto Qualità/Prezzo dell’A.d.
sono ben di più di 10
– “esistono oltre 1.200 fattori di qualità
nell’Albergo diffuso legati al paese (paesaggio,
estetica, arredo urbano, gamma delle strutture,
ecc.) e più di 800 fattori relativi alle abitazioni
(sicurezza, stile, comodità, ecc.,)”
[Droli, 2009] 21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 31
32. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sui limiti dell’A.d.
− l’innovazione proposta dal modello teorico è
semplice e geniale in termini marketing, ma
comporta diseconomie economico-
organizzative che pesano sulla gestione
(da ridurre)
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 32
33. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sui limiti dell’A.d.
– alcuni modelli di Ad sembrano troppo
“alberghieri” (sardegna), poco aggreganti,
altri sono troppo “extra-alberghieri” rendono
difficile lavorare anche in media e in bassa
stagione
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 33
34. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sui limiti dell’A.d.
− tutti i modelli regionali esistenti sono
perfettibili in quanto a capacità di mettere in
equilibrio vantaggi e svantaggi, compreso
quello del FVG i cui margini di miglioramento
sono ancora buoni (vedi relazione SISAD Convegno
“Albergo diffuso: rispetto dell’ambiente, rispetto della cultura”,
Amaro 22 marzo 2007)
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 34
35. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Su quali risorse si basa? Sui dati riferiti ai 5 A.d.
I 5 AD ad oggi rappresentano :
• il 40% degli alberghi diffusi attivi in Regione
Risultati • costituiscono il 70% delle presenze
(fonte: TurismoFVG)
Rispetto alle potenzialità in termini di:
Volontà • Indice Medio di Occupazione (IMO)
• Risparmi d’impresa per spese correnti
di migliorarli • Fatturato lordo
ancora • Livelli di sostenibilità ambientale (ad eccezione
dell’AD di Comeglians).
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 35
36. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Qual è la missione del gruppo sulle 4E?
1. entrare su un mercato in cui non si è presenti
+ EFFICACIA
1. considerare gli standard regionali non “solo” come dei
traguardi, ma anche come delle basi da cui partire
+ EFFICIENZA
2. motivare i fornitori di sempre e coinvolgere nuovi
fornitori del posto, della vallata e della regione
+ EQUITA’
3. considerare la Responsabilità ambientale e quella
sociale (sia locale che globale) come parte dell’attività
d’impresa + ECO-SOSTENIBILITA’
37. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Che cos’è? 1°: “piccole” attenzioni per i ciclisti …
I servizi che ti aspetti
Ci troviamo fra le Dolomiti Carniche e il Golfo di Trieste, in una
delle zone più panoramiche delle Alpi. Sappiamo però che questo
non basta a rendere piacevole una vacanza in bici. Ogni Albergo dif-
fuso ti proporrà piccole attenzioni come:
• un deposito comune delle bici riparato dalle intemperie
• la possibilità di portare la bici nel posto più sicuro che c’è:
con te in casa
• il servizio di ristorazione speciale
• la possibilità di abbinare la bici ai massaggi sportivi e/o ai trattamenti termali
• la zona-officina con banco, morsa e attrezzatura per le riparazioni di routine
• la possibilità di acquistare pezzi di ricambio più soggetti ad usura o rottura
• le informazioni cicloturistiche dettagliate sull’area
• gli sconti
• la possibilità di prepararsi pasti fuori orario in casa
• il massimo della privacy
Questo è il minimo per fare sentire chi ama la bici come in una sua seconda casa.
10 piccole attenzioni in più per chi ama la bici
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 37
38. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Che cos’è? 2°: vacanze in bici senza bagagli (e traffico)
Cercare posti nuovi
I percorsi itineranti tra gli Alberghi diffusi, le Dolomiti Carniche
- Prealpi orientali, internazionali (Austria-Slovenia), Alpi-Mare
qui sono una realtà di tutti i giorni. Ci occupiamo dei vostri bagagli
e organizziamo tour personalizzati attraverso strade poco battute
per unire gli angoli più belli della Carnia, delle Dolomiti friulane, della
vicina Carinzia e Slovenia, le piccole Città’d’arte come Cividale, San
Pensiamo a piccoli viaggi in bici su misura per Daniele o Cormòns nel Collio, la costa di Trieste, di Grado o di Ligna-
scoprire il meglio: no o Venezia per godersi il silenzio e gli spazi aperti nel massimo
• della Carnia
• del Parco delle Dolomiti Carniche («L’ultima vera relax.
Dolomite a oriente e lo si sapeva in pochi» Trekking
Italia, Catalogo 2009, pg. 30-80) Un esempio:
• del Carso, delle grotte e di Trieste Tour della Carnia Co2free —Percorso trekking lungo i sentieri meno trafficati
• delle cantine e dei vigneti del Collio
• della Laguna di Marano (la più grande del Sud- PREVEDE: la prima tappa da Ovaro a Lauco attraverso lo Zoncolan e altre 5 tappe per
Europa) un massimo di 250 km, un Dislivello in salita/discesa di oltre 5.000 metri con innume-
• delle spiagge di Lignano e di Grado revoli possibilità di varianti e uscite a tema. Comprende l’accompagnamento con guida
• della Mitteleuropa: Austria, Slovenia, Ungheria, … autorizzata in MTB, trasporto bagagli e assistenza tecnica.
attraverso le strade e i sentieri meno battuti per esplo-
rare in totale questi posti restando lontani dalle auto e COSTI a persona per il Tour della Carnia Co2free di 5 giorni:
dalla “civiltà”. da 1 a 3 persone: 300 euro
da 4 a 7 persone: 250 euro
In collaborazione con ForumJuliiOnBike da 8 a 15 persone (numero massimo dei partecipanti): 200 euro
I migliori tour su strade poco frequentate o selvagge: Co2free
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 38
41. 2. Il caso “Bici diffusa”
• Cosa sta iniziando a produrre? (giugno 2010)
– Efficacia:
visibilità: pagine web “Bici diffusa”: 6 a gennaio 2010: 300 a marzo: 870
a maggio; 1.900 a giugno, …;
vendite: primi gruppi e prime richieste di preventivi;
…
– Efficienza:
risparmi su spese generali e di marketing; …
– Equità-coinvolgimento:
richiesta di servizi offerti dai fornitori selezionati;
– Eco-sostenibilità:
risparmi sull’acquisto di acqua ed energia elettrica
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 41
42. Indice
Premessa: una risorsa da valorizzare
1. L’innovazione strategica come nuova frontiera
del marketing turistico
2. Il caso “Bici diffusa”
3. Creare innovazioni strategiche: 5 buone prassi
collaudate nell’Albergo diffuso
4. Il ruolo della SISAD
Prospettive: dall’innovazione strategica allo
sviluppo virtuoso
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 42
43. 3. Le 5 buone prassi
• Credo si possa discutere ancora più spesso di
innovazione e si possa ragionare ancora pù
spesso sul metodo necessario a produrla.
Quelli che seguono sono 5 spunti utili per:
– sviluppare
– progettare
– avviare le attività
– controllare
– ottimizzare i risultati prodotti da un’idea forte
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 43
44. 3. Le 5 buone prassi
• E’ importante ad esempio …
… partire dalle necessità di
1. Attrattività
vendita e dalla strategia
d’impresa per misurare i pro e i 2. Assestamento
contro di ciascuna nuova idea 3. Adattamento
4. Articolazione
5. Adesione
6. Attivazione
7. Accelerazione
8. Affiliazione
9. Affiatamento
10. Approccio
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 44
45. 3. Le 5 buone prassi
• E’ importante ad esempio …
… cercare di dare seguito all’idea 1. Attrattività
più conveniente-coerente a 2. Assestamento
partire dalle iniziative meno 3. Adattamento
impegnative dal punto di vista 4. Articolazione
economico-organizzativo
5. Adesione
6. Attivazione
7. Accelerazione
8. Affiliazione
9. Affiatamento
10. Approccio
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 45
46. 3. Le 5 buone prassi
• E’ importante ad esempio …
1. Attrattività
2. Assestamento
3. Adattamento
… cercare di differenziare le 4. Articolazione
quote di adesione per AD,
5. Adesione
partner tecnici, sponsor, ecc. tra
tra fisse e variabili (pay-per-use) 6. Attivazione
7. Accelerazione
8. Affiliazione
9. Affiatamento
10. Approccio
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 46
47. 3. Le 5 buone prassi
• E’ importante ad esempio …
1. Attrattività
2. Assestamento
3. Adattamento
4. Articolazione
5. Adesione
… aumentare il ritmo con cui
vengono riportati i risultati, 6. Attivazione
discussi i correttivi, migliorate le 7. Accelerazione
innovazioni in modo sempre più 8. Affiliazione
rapido, ma graduale 9. Affiatamento
10. Approccio
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 47
48. 3. Le 5 buone prassi
• E’ importante ad esempio …
1. Attrattività
2. Assestamento
3. Adattamento
4. Articolazione
5. Adesione
6. Attivazione
7. Accelerazione
… individuare altre possibili fonti di 8. Affiliazione
fatturato a partire dai risultati 9. Affiatamento
ottenuti 10. Approccio
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 48
49. 3. Le 5 buone prassi
• Un tranello da evitare? copiare
Copiare condanna al ruolo di inseguitori, toglie identità e a
lungo termine squalifica le imprese.
“Copiare” e “imparare” sono due cose simili nella forma, ma
radicalmente diverse nella sostanza.
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 49
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 49
50. Indice
Premessa: una risorsa da valorizzare
1. L’innovazione strategica come nuova frontiera
del marketing turistico
2. Il caso “Bici diffusa”
3. Creare innovazioni strategiche: 5 buone prassi
collaudate nell’Albergo diffuso
4. Il ruolo della SISAD
Prospettive: dall’innovazione strategica allo
sviluppo virtuoso
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 50
51. 4. Il ruolo della SISAD
• Facilitare: realizzare il Programma di lavoro
Vendite & Risparmi
Verso la strategia e il programma 2010
Le prime proposte da discutere
Forgaria 5 dicembre 2009
M. Droli - SISAD 1
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 51
52. 4. Il ruolo della SISAD
• Realizzare le iniziative previste (e altre “extra”):
– Check-up individuale
– Programma di co-marketing 2010 condiviso
– Selezione innovazioni
– Co-marketing low-cost (catalogo tematico, Rete di
vendita, ecc., ecc.)
– Formazione
– ecc.
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 52
53. 4. Il ruolo della SISAD
• Facilitare: ideazione e lancio
Esperienze su due ruote fuori dall’ordinario
Una proposta degli Alberghi diffusi di:
Comeglians, Forgaria, Lauco, Ovaro e Sauris
Gli alberghi diffusi per chi ama la bici
BIT, Milano, 18 febbraio 2010
21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 53
54. 4. Il ruolo della SISAD
• Coordinare al meglio le attività legate al
progetto attraverso un metodo ad-hoc e Made
in Friuli: il “Partnering turistico”
“Il partnering turistico” è la disciplina che studia i risultati
prodotti sulle 4E da due o da più organizzazioni autonome
con l’obiettivo di aiutarle a migliorare la loro produttività
attraverso le buone prassi, il metodo e l’analisi scientifica”.
+info su:
[Droli, 2007] 21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 54
55. 4. Il ruolo della SISAD
• Facilitare il ragionamento in base ad un concetto
nuovo (anche questo nato in Friuli):
“vantaggio coopetitivo”
“Il vantaggio coopetitivo è l’insieme dei risultati economici
(€) raggiunti in termini di efficacia, di efficienza, di equità e
di eco-sostenibilità, attraverso il coordinamento, la co-
operazione e la partnership strategica” da due o da più
imprese, enti o associazioni, anche in concorrenza fra loro”.
[Droli, 2007] 21/06/2010 (c) Maurizio Droli, 2010 55
56. 4. Il ruolo della SISAD
• Si rileva un ostacolo e si fa una proposta:
Il Piano “Risparmi & Vendite” inizia a produrre
risultati interessanti, ma con risorse molto
scarse.
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57. 4. Il ruolo della SISAD
• Si rileva un ostacolo e si fa una proposta:
… al tempo stesso non ci sono più margini, ne
tempo per improvvisare.
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58. 4. Il ruolo della SISAD
• Si rileva un ostacolo e si fa una proposta:
Il gruppo di lavoro SISAD, questi 5 alberghi
diffusi e i loro partner sono disponibili a
collaborare con imprese, enti e associazioni
interessati a rinforzare le “esperienze Bici
Diffusa” e a costruire altre esperienze turistiche
innovative in Friuli Venezia Giulia
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59. Indice
Premessa: una risorsa da valorizzare
1. L’innovazione strategica come nuova frontiera
del marketing turistico
2. Il caso “Bici diffusa”
3. Creare innovazioni strategiche: 5 buone prassi
collaudate nell’Albergo diffuso
4. Il ruolo della SISAD
Prospettive: dall’innovazione strategica allo
sviluppo virtuoso
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60. Prospettive
Immaginare non costa nulla e può essere utile:
• Cosa succederebbe se non 8 ma 20, 30 o più
imprese turistiche riuscissero a produrre
ciascuna un’innovazione visibile sul mercato
globale, imparassero a gestire richieste di
informazioni, prodotti e servizi in tempo reale,
coinvolgessero sempre nuovi collaboratori-
fornitori e tutelassero in modo attivo l’ambiente?
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61. Prospettive
Forse niente o forse creerebbero un nuovo
modo di fare economia:
lo Sviluppo
virtuoso
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62. Grazie e Buon convegno a tutti
Albergo diffuso di Albergo diffuso di Albergo diffuso di Albergo diffuso di Albergo diffuso di
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