Quale futuro per i distretti agroalimentari italiani? Tante le proposte, tra cui la presente, ma solo una strada percorribile: la focalizzazione sulla qualità, in particolare percezione all'esterno della qualità e della tradizionalita' delle produzioni e dei prodotti provenienti da questi scrigni di buon gusto del Made in Italy. In particolare in questo lavoro si prende in considerazione il distretto Agroalimentare di Nocera Inferiore -Gragnano, per il quale si è progettato un progressivo riposizionamento soprattutto in termini di immagine e un cambio di visione, maggiormente improntato verso la qualità: prodotti di qualità da un territorio di qualità.
Presentazione Distretto Agroalimentare di Qualità di Nocera Inferiore-Gragnano
1. I DISTRETTI AGROALIMENTARI E LO SVILUPPO
TERRITORIALE: VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL
TERRITORIO E DEI PRODOTTI TIPICI NEL DISTRETTO DI
NOCERA INFERIORE-GRAGNANO
2. IL CONCETTO DI DISTRETTO INDUSTRIALE
”[…] una concentrazione territoriale di numerose (piccole) imprese caratterizzate da una
spinta specializzazione produttiva, unitamente ad una fitta rete di relazioni sociali ed
economico-produttive, di competizione e di cooperazione, ed alla facilità e frequenza nei
rapporti che consentono la rapida diffusione delle informazioni e dei fenomeni innovativi […]”
Alfred Marshall - “Principles of Economics” , (1920)
“[…] un’entità socio-territoriale caratterizzata dalla compresenza attiva, in un area territoriale
circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunità di persone e di
una popolazione di imprese industriali[…]”
Giacomo Becattini - “Il distretto industriale marshalliano come concetto socio-economico”
(1991)
3. IL QUADRO NORMATIVO
• Legge n°317 del 1991: Prima definizione legislativa dei distretti industriali
• D. M. del 21 aprile 1993: Parametri per il riconoscimento dei distretti industriali
• Legge 140 del 1999: Ridefinizione del concetto di distretto industriale ed eliminazione dei
parametri legislativi per l’individuazione dei distretti
• D.lgs. 228/01: Istituzione dei Distretti Agroalimentari di Qualità
• Legge 266/1997: Finanziamenti ai programmi regionali per i distretti industriali
• D.lgs 344/2003: riforma del diritto societario e maggiore facilità nel trasferimento delle
partecipazioni societarie
• Legge 266/2005, c.d. Legge Finanziaria 2006: Fiscalità di vantaggio e promozione
dell’innovazione e competitività degli aggregati distrettuali
• Delibera della Giunta Regione Campania n. 59 del 2 giugno 1997
4. IL QUADRO NORMATIVO
Indici del SSL Soglie
Industrializzazione manifatturiera >30% dell’analogo dato nazionale o regionale
(% di addetti manifatturieri su addetti totali)
Densità imprenditoriale manifatturiera
> della media nazionale
(U.L. manifatturiere su popolazione residente)
Specializzazione produttiva
(% addetti settore specializzazione su totale addetti manifatturieri) >30% dell’analogo dato nazionale
Peso del settore di specializzazione produttiva
(% addetti settore specializzazione su totale addetti manifatturieri) >30%
Peso del settore di specializzazione produttiva
(%addetti PMI su totale addetti del settore di specializzazione) >50%
5. L’AGROALIMENTARE ITALIANO
• Arretratezza del comparto agricolo
• Competitività del comparto alimentare
• Propensione all’export
• Appeal del Made in Italy agroalimentare
• Interesse verso gli alimenti funzionali
• Attenzione agli equilibri socio-ambientali e culturali
• Interesse nei confronti della provenienza delle produzioni
• Fiducia nell’agroalimentare italiano
• Interesse per i prodotti di origine controllata e protetta
6. I DISTRETTI AGROALIMENTARI ITALIANI
DISTRETTO INDUSTRIALE AGROALIMENTARE
integrazione fra le fasi di produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo-alimentare e di tutte quelle fasi che fanno parte dell’intero sistema “agribusiness”
DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA’ (D.A.Q.)
d.lgs. 228/2001
sistemi produttivi locali, anche a carattere interregionale, caratterizzati da significativa
presenza economica e da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole
e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente
normativa comunitaria o nazionale, oppure da produzioni tradizionali o tipiche
9. Figura 1 - Distribuzione per età della popolazione dei comuni appartenenti al distretto
18,0%
15,8%
16,0% 14,7%
13,6% 13,5%
14,0%
12,0% 11,1%
10,6%
L’ambito territoriale del distretto 10,0%
7,9%
conta 388.246 abitanti in 20 comuni 8,0%
6,6% 6,3%
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
0-5 6-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75 e
oltre
Fonte: Ns. elaborazione su dati Istat
Tabella 1 - Demografia imprese e dati economici del distretto di Nocera
CORE TOT. AMBITI
BUSINESS MERCEOLOGICI Il distretto è formato da 6444 imprese,
Numero Imprese 460 6444
(Anno 2007)
di cui 460 operano nel core business
Valore Aggiunto 281 803 distrettuale individuato nella categoria
(milioni di euro - Anno 2005) merceologica 10.30.00 Lavorazione e
Occupati 7614 21657
conservazione di frutta e ortaggi
(Anno 2007)
Esportazioni (milioni di euro – Anno 2007) 932 1340
(Classificazione Ateco 2007).
Fonte: dati statistici interni Distretto industriale Nocera-Gragnano
10. Figura 3 - Distribuzione delle imprese per classe di addetti (anno 2007)
Tutte queste imprese sono
però di piccola
dimensione…
Figura 4 - Distribuzione delle imprese attive per forma giuridica (Anno 2007)
…e caratterizzate per
la maggioranza da
forme giuridiche
molto elementari.
Fonte: Ns. elaborazione su dati interni Distretto industriale Nocera-Gragnano
11. PRECEDENTI INTERVENTI ATTUATI DAL COMITATO DI
DISTRETTO:
• Centro servizi per le imprese
• Strutture e laboratori a supporto per attività di R&S
• Progetto integrato di distretto:
-17,4 milioni di euro di aiuti alle imprese
-16,9 milioni di euro per l’infrastrutturazione delle aree industriali
- 3,5 milioni di euro per la creazione di centri servizi
- 2,8 milioni di euro per interventi formativi
- 2,8 milioni di euro per interventi di internazionalizzazione e per
attività di marketing territoriale
• Interventi in formazione e progetti per l’incentivazione dell’occupazione
12. Strengths Weaknesses
- Popolazione giovane - Elevata densità di popolazione
- Posizione geografica favorevole - Tessuto produttivo connotato da molte micro e piccole imprese
- Fertilità dei suoli - Basso livello di utilizzo delle ICT
- Consolidata presenza di una filiera agroalimentare e di una - Mancata attuazione di politiche unitarie di marketing
tradizione agroalimentare - Eccessivo degrado ambientale
- Presenza di produzioni di qualità certificate - Forte presenza di attività criminali
- Elevata propensione all’export
- Buon livello infrastrutturale del territorio
Opportunities Threats
- Investimenti in formazione ed innovazione - Concorrenza sui mercati internazionali di prodotti sostitutivi
- Elevato appeal delle produzioni locali - Irrisolta questione del ciclo dei rifiuti nella regione Campania
- Variazione dei consumi alimentari - Protrarsi dell’emergenza ambientale del fiume Sarno
- Attivazione dei depuratori del fiume Sarno - Protrarsi della latitanza esecutiva della politica locale
- Presenza di attrattori turistici di rilevanza internazionale
UN’ANALISI COMPETITIVA
13. ALCUNI SPUNTI STRATEGICI PER L’AFFERMAZIONE DEL
DISTRETTO DI NOCERA INFERIORE - GRAGNANO
• Trasformazione del Distretto Industriale di Nocera Inferiore – Gragnano in Distretto
Agroalimentare di Qualità
14. ALCUNI SPUNTI STRATEGICI PER L’AFFERMAZIONE DEL
DISTRETTO DI NOCERA INFERIORE - GRAGNANO
• Trasformazione del Distretto Industriale di Nocera Inferiore – Gragnano in Distretto
Agroalimentare di Qualità
CONCETTI DEL DECRETO
Significativa presenza economica 6444 imprese del settore agroalimentare
D.A.Q. Interdipendenza produttiva Presenza di più filiere produttive nel settore agroalimentare
(conserve di pomodoro, pasta, vino ecc.)
Produzioni certificate e tutelate Produzione del pomodoro di San Marzano DOP, Cipollotto
Nocerino DOP, Pasta di Gragnano IGP e vino di Lettere e Gragnano
DOC
15. ALCUNI SPUNTI STRATEGICI PER L’AFFERMAZIONE DEL
DISTRETTO DI NOCERA INFERIORE - GRAGNANO
• Promozione di attività e comportamenti tesi ad una maggiore responsabilità sociale
Responsabilità sociale d’Impresa
Responsabilità sociale di Distretto
• Codici di condotta
• Strumenti di rendicontazione (bilancio di sostenibilità sociale ed ambientale)
• Standard di gestione e di certificazione
16. ALCUNI SPUNTI STRATEGICI PER L’AFFERMAZIONE DEL
DISTRETTO DI NOCERA INFERIORE - GRAGNANO
• Creazione e istituzione del Parco Regionale del Gusto – Costa sud Campana
19. ALCUNI SPUNTI STRATEGICI PER L’AFFERMAZIONE DEL
DISTRETTO DI NOCERA INFERIORE - GRAGNANO
Enogastronomia
Prodotti di qualità
Sinergie territoriali
tra il distretto e i territori limitrofi
Turismo
Territorio di qualità
20. ALCUNI SPUNTI STRATEGICI PER L’AFFERMAZIONE DEL
DISTRETTO DI NOCERA INFERIORE - GRAGNANO
Sinergie territoriali Sviluppo territoriale
tra il distretto e i territori limitrofi
21. CONCLUSIONI
Sviluppo del distretto
Qualità
Prodotti di Qualità Territorio di Qualità
D.A.Q.
Soggetto economico- Soggetto socio-economico
produttivo Focus anche su aspetti di
Focus su aspetti economici valorizzazione e promozione del
organizzativi e produttivi territorio e dei prodotti tipici
22. C’È BISOGNO DUNQUE DI SCELTE CHE
ABBIANO IL COMPITO PIÙ ARDUO E
CORAGGIOSO: QUELLO DI CAMBIARE
GRAZIE PER L’ASCOLTO