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PAPER 1:
LA MODA DI MINI

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
LINK
Primo spot: A FRIEND FOR LIFE
http://www.youtube.com/watch?v=yn8fsVoNnw8
Secondo spot: NORMAL CAN NEVER BE AMAZING
http://www.youtube.com/watch?v=6R_D4V-Ns3Y

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
STORIA
La prima Mini venne prodotta nel 1959
originariamente prodotta dalla British Motor
Corporation: l’intento era quello di creare
una vettura adatta a quattro persone,
piccola e comoda per essere guidata in
città.
Nel 1997, quando ormai l’entusiasmo per la
piccola Mini era del tutto scemato, la Bmw
rileva il marchio e continua a produrla con
numeri ridotti fino al 2000.
La nuova Mini è in realtà un prodotto del
tutto nuovo: con dimensioni maggiorate,
ma pur sempre inferiori rispetto a quelle
della maggior parte delle berline compatte,
la Nuova Mini si presenta con una
linea moderna e retrò al contempo. Sia
esternamente che internamente.
Il successo è stato travolgente, al punto
che Bmw, proprio grazie alle vendite
della Mini, è diventata una delle aziende
automobilistiche più floride al mondo.

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
MINI È NOT NORMAL
“Normale è essere ordinario, uno fra tanti, mai sopra le righe, un
bravo ragazzo. Ora fai un bel respiro. Sei veramente sicuro di voler
essere normale?”

Con la campagna pubblicitaria NOT
NORMAL, Mini ha creato il progetto MINI
NOT NORMAL TOUR, un roadshow itinerante
che ha caratterizzato l’estate del 2013 e che
ha coinvolto gli appassionati del marchio
toccando le maggiori località dìItalia con
appuntamenti, incontri e personaggi insoliti,
o meglio, NOT NORMAL.
Quando le Mini arrivavano nelle città veniva
allestito il villaggio NOT NORMAL BEACH, un
spazio arredato in perfetto Mni style dove
gli ospiti potevano dilettarsi con una serie
di test drive con numerose vetture messe a
disposizione.
Per dare un tocco ancor più NOT NORMAL
Mini ha studiato delle grafiche divertenti
e intriganti che creano usi un legame
personale fra auto e conducente. Grazie a
ciò è ancor più marcato il carattere Mini:
una ribelle del mondo dell’automobile, più
emozionante, anticonformista e ricca di
personalità.

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
LA MODA COME RISPOSTA A TENSIONE IMITATIVA
O DI DIFFERENZIAZIONE
MINI ha lanciato due spot televisivi che
hanno come motto “NOT NORMAL” e si
riferiscono ad uno stile di vita ben definito.
In entrambi gli spot l’idea è quella di
trasmettere l’approccio individuale e di
grande energia del marchio rispetto alla
vita e mette in luce il forte legame emotivo e
personale tra conducente e MINI: nel primo,
la frase che accompagna il motto “NOT
NORMAL” è “A FRIEND FOR LIFE” e mostra
in maniera umoristica come Mini sia una
compagna di vita sia per i giovani che per
gli anziani in ogni situazione; nel secondo

invece lo slogan è “normal can never be
amazing” e mostra come sia possibile fare
qualcosa di sorprendente, divertente e fuori
dalle righe se ad accompagnarti nella vita
di tutti i giorni c’è una Mini.
Con entrambi gli spot, Mini vuol far sentire
i propri clienti parte di un gruppo che
condivide lo stesso stile di vita insolito,
divertente e a volte anche alternativo. Allo
stesso tempo ogni individuo mantiene la
propria personalità e riesce a far emergere
la parte più “anormale” di se stesso.

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
I video presi in considerazione fanno
dunque emergere un stile di vita che va
controcorrente e di differenziazione. Avere
una Mini sarà come avere un’amico
che ci accompagnerà in tutto ciò che di
sorprendente e fuori dal comune vorremo
fare.

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
LA MODA COME MODELLO PROVENIENTE DAI CETI
PIÙ ELEVATI
Addirittura nel secondo spot (“normal can
never be amazing” ) il normale è associato
a al noioso e a coloro che sembrano
appartenere ad uno status elevato.
L’automobile non viene vista come mezzo
di notorietà, possibilità economica o
integrazione sociale tipici dei ceti più elevati,
al contrario è vista come mezzo “per tutti”
dal più giovane al più anziano.

Una Mini ci permette di esprimere ciò che
siamo indipendentemente dal nostro stile
di vita. L’idea della campagna pubblicitaria
è basata sull’amore e i valori della famiglia
e dell’amicizia: Mini sarà sempre con noi
qualsiasi cosa facciamo, chiunque vorremo
diventare, chiunque siamo.
Dunque, negli spot esaminati, non traspare
un modello di individuo che aspiri a ogni
costo ad un modello di classe sociale
elevato, anzi Mini è per tutti coloro che
decidono di trasgredire le regole, che vanno
controcorrente e che amano godersi ciò
che nella propria vita hanno.

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
LA MODA COME MODELLO DI ACCELERAZIONE
DEL TEMPO E DELLA PERCEZIONE DI
COMPARABILITÀ DEL REALE
Mini esiste ormai da cinquant’anni ed è
diventata poco a poco un’icona del settore
automobilistico: nonostante ciò non è più
solo una macchina, ma un’amico vero che
ti segue e ti assiste, quasi un membro della
famiglia che cresce insieme a te.
Mini è tradizione, amicizia e famiglia: se
si guida Mini si è membri di una grande
famiglia nella quale mai nessuno tradirà,

dove ognuno è amato e considerato
importante. Dunque il prodotto analizzato
riguarda la percezione di comparabilità del
reale.
Mini è con noi ogni giorno e ci
accompagna nel cammino verso un futuro
che non ci spaventa in quanto consapevoli
che tutto ciò che faremo di “anormale” non
potrà che essere considerato sorprendente.

Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014

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  • 1. PAPER 1: LA MODA DI MINI Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 2. LINK Primo spot: A FRIEND FOR LIFE http://www.youtube.com/watch?v=yn8fsVoNnw8 Secondo spot: NORMAL CAN NEVER BE AMAZING http://www.youtube.com/watch?v=6R_D4V-Ns3Y Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 3. STORIA La prima Mini venne prodotta nel 1959 originariamente prodotta dalla British Motor Corporation: l’intento era quello di creare una vettura adatta a quattro persone, piccola e comoda per essere guidata in città. Nel 1997, quando ormai l’entusiasmo per la piccola Mini era del tutto scemato, la Bmw rileva il marchio e continua a produrla con numeri ridotti fino al 2000. La nuova Mini è in realtà un prodotto del tutto nuovo: con dimensioni maggiorate, ma pur sempre inferiori rispetto a quelle della maggior parte delle berline compatte, la Nuova Mini si presenta con una linea moderna e retrò al contempo. Sia esternamente che internamente. Il successo è stato travolgente, al punto che Bmw, proprio grazie alle vendite della Mini, è diventata una delle aziende automobilistiche più floride al mondo. Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 4. MINI È NOT NORMAL “Normale è essere ordinario, uno fra tanti, mai sopra le righe, un bravo ragazzo. Ora fai un bel respiro. Sei veramente sicuro di voler essere normale?” Con la campagna pubblicitaria NOT NORMAL, Mini ha creato il progetto MINI NOT NORMAL TOUR, un roadshow itinerante che ha caratterizzato l’estate del 2013 e che ha coinvolto gli appassionati del marchio toccando le maggiori località dìItalia con appuntamenti, incontri e personaggi insoliti, o meglio, NOT NORMAL. Quando le Mini arrivavano nelle città veniva allestito il villaggio NOT NORMAL BEACH, un spazio arredato in perfetto Mni style dove gli ospiti potevano dilettarsi con una serie di test drive con numerose vetture messe a disposizione. Per dare un tocco ancor più NOT NORMAL Mini ha studiato delle grafiche divertenti e intriganti che creano usi un legame personale fra auto e conducente. Grazie a ciò è ancor più marcato il carattere Mini: una ribelle del mondo dell’automobile, più emozionante, anticonformista e ricca di personalità. Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 5. Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 6. LA MODA COME RISPOSTA A TENSIONE IMITATIVA O DI DIFFERENZIAZIONE MINI ha lanciato due spot televisivi che hanno come motto “NOT NORMAL” e si riferiscono ad uno stile di vita ben definito. In entrambi gli spot l’idea è quella di trasmettere l’approccio individuale e di grande energia del marchio rispetto alla vita e mette in luce il forte legame emotivo e personale tra conducente e MINI: nel primo, la frase che accompagna il motto “NOT NORMAL” è “A FRIEND FOR LIFE” e mostra in maniera umoristica come Mini sia una compagna di vita sia per i giovani che per gli anziani in ogni situazione; nel secondo invece lo slogan è “normal can never be amazing” e mostra come sia possibile fare qualcosa di sorprendente, divertente e fuori dalle righe se ad accompagnarti nella vita di tutti i giorni c’è una Mini. Con entrambi gli spot, Mini vuol far sentire i propri clienti parte di un gruppo che condivide lo stesso stile di vita insolito, divertente e a volte anche alternativo. Allo stesso tempo ogni individuo mantiene la propria personalità e riesce a far emergere la parte più “anormale” di se stesso. Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 7. I video presi in considerazione fanno dunque emergere un stile di vita che va controcorrente e di differenziazione. Avere una Mini sarà come avere un’amico che ci accompagnerà in tutto ciò che di sorprendente e fuori dal comune vorremo fare. Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 8. LA MODA COME MODELLO PROVENIENTE DAI CETI PIÙ ELEVATI Addirittura nel secondo spot (“normal can never be amazing” ) il normale è associato a al noioso e a coloro che sembrano appartenere ad uno status elevato. L’automobile non viene vista come mezzo di notorietà, possibilità economica o integrazione sociale tipici dei ceti più elevati, al contrario è vista come mezzo “per tutti” dal più giovane al più anziano. Una Mini ci permette di esprimere ciò che siamo indipendentemente dal nostro stile di vita. L’idea della campagna pubblicitaria è basata sull’amore e i valori della famiglia e dell’amicizia: Mini sarà sempre con noi qualsiasi cosa facciamo, chiunque vorremo diventare, chiunque siamo. Dunque, negli spot esaminati, non traspare un modello di individuo che aspiri a ogni costo ad un modello di classe sociale elevato, anzi Mini è per tutti coloro che decidono di trasgredire le regole, che vanno controcorrente e che amano godersi ciò che nella propria vita hanno. Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014
  • 9. LA MODA COME MODELLO DI ACCELERAZIONE DEL TEMPO E DELLA PERCEZIONE DI COMPARABILITÀ DEL REALE Mini esiste ormai da cinquant’anni ed è diventata poco a poco un’icona del settore automobilistico: nonostante ciò non è più solo una macchina, ma un’amico vero che ti segue e ti assiste, quasi un membro della famiglia che cresce insieme a te. Mini è tradizione, amicizia e famiglia: se si guida Mini si è membri di una grande famiglia nella quale mai nessuno tradirà, dove ognuno è amato e considerato importante. Dunque il prodotto analizzato riguarda la percezione di comparabilità del reale. Mini è con noi ogni giorno e ci accompagna nel cammino verso un futuro che non ci spaventa in quanto consapevoli che tutto ciò che faremo di “anormale” non potrà che essere considerato sorprendente. Francesca Nulli - psicosociologia dei consumi culturali - Grafica e Comunicazione - A.A. 2013/2014