2. Reddito di cittadinanza e presupposti
di ingresso;
Reddito di cittadinanza e primi
risultati;
RdC e politiche attive del lavoro
Bologna, Maggio 2019, Gabriele Marzano
3. Il reddito di cittadinanza (requisiti di accesso, importi)
Requisiti soggettivi:
• Cittadini italiani o di paesi della UE (relativi familiari con diritto di
soggiorno);
• Extracomunitari titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo.
• Residenza in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi.
Requisiti economici:
• ISEE inferiore a 9.360 euro annui (in REI Isee <6.000 euro annui);
• Reddito familiare inferiore a:
- 7.560 euro moltiplicato per scala di equivalenza per nuclei familiari
proprietari di abitazione di residenza in cui tutti i componenti hanno età
maggiore o uguale a 67 anni (RdC = pensione di cittadinanza);
- 6.000 euro moltiplicato per scala di equivalenza per tutti gli altri nuclei
proprietari di abitazione di residenza;
- 9.360 euro moltiplicato per scala di equivalenza per nuclei in affitto.
Bologna, Maggio 2019, Gabriele Marzano
4. Il reddito di cittadinanza (requisiti di accesso, importi)
Requisiti patrimoniali:
- patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso
dall’abitazione, non superiore a 30.000 euro (in REI, 20mila)
- patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non
superiore a 6.000 euro, accresciuti di 2.000 euro per ogni
componente della famiglia oltre il primo fino a un massimo
di 10.000 euro, incrementi 1.000 euro per ogni figlio
successivo a secondo; si aggiungono 5.000 euro per ogni
disabile;
- No intestazione autoveicoli immatricolati da 6 mesi o di cc
>1.600 o motoveicoli con cc > 250; no intestazioni navi o
imbarcazioni da diporto.
Bologna, Maggio 2019, Gabriele Marzano
5. Il reddito di cittadinanza (requisiti di accesso, importi)
Benefici economici
- importo annuo = differenza tra soglia di reddito familiare
per le famiglie proprietarie dell’abitazione (6.000 o 7.560
euro opportunamente moltiplicate per la scala di
equivalenza) e l’effettivo reddito familiare.
- Importo supplementare = canone di affitto o mutuo su casa
di abitazione;
Minimali: 480 euro annui (40 euro/mese)
Massimali: 9.360 euro annui (780euro/mese), moltiplicato
per la scala di equivalenza (in REI max 6.478 euro).
Durata: 18 mesi rinnovabili dopo 1 mese di sospensione (in
ReI, 18 mesi,poi 6 mesi sospensione,poi max altri 12 mesi)
6. Il reddito di cittadinanza (impatto stimato della misura)
Per l’anno 2019, il costo totale stimato per la copertura del
reddito di cittadinanza è stato di 5,6 miliardi euro.
I nuclei beneficiari stimati sono 1 milione e 200mila circa, per
un numero di individui interessati di quasi 3 milioni e mezzo.
7. Il reddito di cittadinanza (domande effettive a Aprile ’19;
tassi di take-up)
Nel secondo mese di accoglimento, le domande RdC interessano il 79% delle
persone previste e il 54% delle persone stimate come povere assolute da ISTAT.
NB: le domande saranno respinte da INPS, per un tasso stimato del 25%.
in .000
Istat poveri assoluti Nuclei (.000) 1.778
Istat poveri assoluti Individui (.000) 5.058
Previsione RdC Nuclei beneficiari (.000) 1.180
Previsione RdC Individui beneficiari (.000) 3.474
Incidenza stimata su poveri assoluti 68,7%
Domande Aprile 2019 Nuclei interessati (.000) 1.017
Domande Aprile 2019 Individui interessati (stima) (.000) 2.746
Incidenza stimata su poveri assoluti 54,3%
Incidenza stimata su individui previsti 79,0%
8. Il reddito di cittadinanza (importi e spesa effettiva)
7,3
2,4
3,2
17,0
28,7
20,3
15,8
5,2
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0
40-50
50-75
75-100
100-300
300-500
500-750
750-100
oltre 1000 Circa il 30% dei
nuclei richiedenti
riceverà meno di 300
euro al mese.
Un altro 30% fra i 300
e i 500 euro al mese.
Il resto, oltre i 500
euro al mese.
La spesa globale
prevista per l’RdC per
il 2019 era di 5.6 mld
euro. Quella effettiva
per il 2019 dovrebbe
gravitare (in
proporzione) intorno
a 3.8 mld euro.
9. Alcune considerazioni
Molto dibattito è stato svolto in questi mesi sul perché il numero delle domande
pervenute a partire da marzo 2019, non è stato uguale o superiore alle attese
poste nelle previsioni tecniche del Governo.
Alcune spiegazioni sono legate a:
- La possibilità che vari nuclei familiari hanno preferito non rischiare le sanzioni
(anche penali), determinate dalla non dichiarazione di attività lavorative «in
nero» o dal possesso di patrimoni sino ad ora non dichiarati;
- La possibilità che vari nuclei familiari, avendo una condizione reddituale molto
vicina alla soglia di povertà, hanno stimato che la somma di RdC che sarebbe
stata percepita sarebbe stata minima, e dunque, sulla base di tale ipotesi, hanno
rinunciato a presentare la domanda.
Permane la considerazione che sarebbe comunque altrettanto utile sviluppare un
dibattito attento, sul «destino» dei nuclei familiari che invece hanno presentato
domanda, e soprattutto se il beneficio dell’RdC porterà tali nuclei, nel medio o
lungo termine, dalla trappola della povertà.
10. Il reddito di cittadinanza come politica attiva del
lavoro
Legge conversione 28/03/2019,n.26 del DL 28/01/2019,n.4,art.1 c.
1.«E' istituito, a decorrere dal mese di aprile 2019, il Reddito di
cittadinanza, di seguito denominato «Rdc», quale misura
fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto
al lavoro, di contrasto alla poverta', alla disuguaglianza e
all'esclusione sociale, nonche' diretta a favorire il diritto
all'informazione,
all'istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche
volte al sostegno economico e all'inserimento sociale dei
soggetti a rischio di emarginazione nella societa' e nel mondo del
lavoro. Il Rdc costituisce livello essenziale delle prestazioni nei
limiti delle risorse disponibili.
11. RdC e flussi di rinvio ai Centri per l’Impiego e Uffici
comunali competenti (art.4)
La regolazione dell’impianto di
politiche attive previsto per gli
utenti RdC è molto articolata e
per alcuni aspetti, assai
complessa. Rispetto al REI,
l’implementazione dell’RdC
attribuisce ai Servizi per
l’Impiego una forte centralità.
Fonte: Ufficio Parlamentare di Bilancio (2019)
12. RdC e patto per il lavoro (art. 7, c.8)
I beneficiari RdC, tenuti a tale obbligo, stipulano un patto con
CpI, in cui si impegnano a:
1) Collaborare alla definizione del Patto Lavoro;
2) Accettare gli impegni previsti nel PL e cioè:
a) registrarsi sull'apposita piattaforma digitale, e consultarla
quotidianamente;
b) svolgere ricerca attiva del lavoro;
c) accettare di essere avviato alle attività individuate nel PL;
d) sostenere i colloqui psicoattitudinali e prove di selezione
finalizzate all'assunzione;
e) accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue.
13. RdC, patto per l’inclusione sociale, progetti per
la collettività
I beneficiari RdC, non tenuti all’obbligo dei Patti per il
Lavoro, stipulano un patto per l’inclusione sociale,
con gli uffici comunali competenti, in cui si impegnano
a:
1) Partecipare ad interventi per inclusione lavorativa;
2) Altri interventi di contrasto alla povertà.
I beneficiari RdC danno disponibilità a progetti a
titolarità comunale per la collettività, per una durata
non > 16 ore settimanali.
di
14. Il reddito di cittadinanza (apparato sanzionatorio)
Condotte oggetto di sanzione e decadenza Sanzioni e decadenze
Dichiarazioni/documenti falsi, omissioni di informazioni dovute Reclusione da 2 a 6 anni
Omessa comunicazione variazioni, per revoca o riduzione beneficio Reclusione da 1 a 3 anni
Mancata dichiarazione di immediata disponibilità Decadenza dal beneficio
Mancata sottoscrizione Patto per il lavoro o Patto inclusione sociale
Mancata partecipazione a iniziative formative o di politica attiva
Mancata adesione ai progetti di iniziativa comunale
Non accettazione di almeno una delle offerte di lavoro congrue
Mancata presentazione DSU aggiornata
Svolgimento di attività lavorative non comunicate agli uffici preposti
Mancata presentazione 1° convocazioni del CpI/ uff. comunale Decurtazione 1 mens. RdC
Mancata presentazione 2° convocazioni del CpI/ uff. comunale Decurtazione 2 mens. RdC
Mancata presentazione 3° convocazione CpI/ uff. comunale Decadenza dal beneficio
Mancata partecipazione iniziative di orientamento (1° convocazione) Decurtazione 2 mens. RdC
Mancata partecipazione iniz. orientamento (ulteriore convocazione) Decadenza dal beneficio
Mancato rispetto impegni patto inclusione sociale (1° richiamo) Decurtazione 2 mensilità
Mancato rispetto impegni patto inclusione sociale (2° richiamo) Decurtazione 3 mensilità
Mancato rispetto impegni patto inclusione sociale (3° richiamo) Decurtazione 6 mensilità
Mancato rispetto impegni patto incl. sociale (ulteriore richiamo) Decadenza dal beneficio
15. Condizionalità e applicazione delle politiche
collegate all’RdC
Come visto, la regolazione del Reddito di Cittadinanza
prevede una forte condizionalità dell’erogazione delle
somme di RdC, alla disponibilità effettiva del soggetto
beneficiario, a partecipare alle misure di politica attiva
che verranno offerte dai Centri per l’Impiego (e dagli
altri soggetti competenti, previsti dalla legge).
Ma…. cosa succede se le istituzioni competenti NON
hanno la possibilità (o sono messe nelle condizioni)
di offrire misure di politiche attive del lavoro?
di
16. Quota di neo-occupati che in Italia
dichiarano di aver trovato l’attuale lavoro
direttamente mediante i Centri pubblici per
l’impiego.
Fatti 100
tutti i
neoassunti,
solo l’1,5-
4%
massimo di
essi, ha
trovato
lavoro
mediante i
Centri per
l’Impiego.
Efficacia Servizi per l’Impiego per neo-occupati in
Italia
La figura mostra la relativa
«debolezza» dei centri pubblici per
l’impiego nell’intermediare domanda
e offerta di lavoro in Italia.
Fonte: Istat (2018)
17. Spesa pubblica per «Servizi per il mercato del lavoro» in
Italia e in altri Paesi Europei in % sul PIL (2015)
La spesa pubblica
per politiche
attive del lavoro
raggiunge quasi
lo 0,6% su PIL in
Germania. L’Italia
ha la spesa più
bassa in generale
e assolutamente
ridotta nel caso
specifico dei
Servizi pubblici
per l’impiego
(meno di 0,1% su
PIL).Fonte: Istat (2018)
19. Conclusioni:
- La povertà è un fenomeno complesso, conseguenza piuttosto che causa, di
molteplici dimensioni di disagio (lavorativo, ma anche psicologico,
familiare, sociale, ecc.);
- Gli indicatori relativi alla povertà «economica», possono essere
«riduttivi» rispetto alla dimensione e alle caratteristiche reali delle
situazioni di bisogno in una determinata popolazione;
- Conseguentemente, incentrare gran parte della politica di contrasto alla
povertà intorno a misure di inclusione lavorativa, può essere una strategia
debole rispetto alla necessità di rimuovere tutti i fattori alla base della
condizione complessa di povertà;
- L’RdC non è, nella sostanza odierna, una politica attiva del lavoro, in quanto
molte misure ad esso collegate non sono ancora pronte;
- Solo valutazioni serie e neutrali dimostreranno gli effetti, in termini di
attivazione al lavoro e di uscita dalla trappola della povertà, nel lungo
termine, da parte dei nuclei familiari beneficiari di RdC.
21. • Brandolini A. et al. (2018), Inequality amid income stagnation: Italy over the last quarter of a century,
Occasional Papers, Banca D’Italia
• European Commission (2019), Relazione per paese relativa all'Italia 2019,Semestre europeo 2019,
{COM(2019) 150 final};
• Eurostat (2019), People at risk of poverty or social exclusion - Statistics Explained;
• Istat (2018), La povertà in Italia nel 2017 (in https://www.istat.it/it/files/2018/06/La-
povert%C3%A0-in-Italia-2017.pdf)
• Istat (2018), Audizione su «Indagine conoscitiva sui servizi pubblici per l’impiego in Italia e
all’estero»
• Istat (2019), La spesa dei comuni per i servizi sociali (in
https://www.istat.it/it/files//2019/01/Report-spesa-sociale-2016.pdf )
• Leone, L. (a cura di) (2017), Rapporto di valutazione: dal SIA al REI.Alleanza contro la povertà, Roma
• OpenPolis (2016), POVERI NOI,Esclusione sociale e welfare in Italia tra 2005 e 2015, Minidossier N.
11;
• Regione Emilia-Romagna (2019), Redditi,povertà ed esclusione sociale in Emilia-Romagna,anno
2017
• Save the Children (2018), Nuotare contro corrente,Povertà educativa e resilienza in Italia, rapporto;
• Ufficio Parlamentare di Bilancio (2019), Audizione informale - DDL n.1637 – Conversione in legge
del DL 28 gennaio 2019,n.4 recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di
pensioni;
Riferimenti: