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Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
La certificazione BRC FOOD - Versione 7
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Fatturati in crescita per le aziende certificate
41.6% fatturato in crescita
84,3% le certificazioni hanno aumentato la reputazione aziendale
84% valorizzazione dei prodotti
80% miglior controllo sulla sicurezza dei prodotti
62.8% miglioramento del rapporto con i clienti
52,4% miglioramento dell’organizzazione aziendale
46.2%rapporti con i fornitori
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
La GDO domina il mercato dei prodotti alimentari
94% delle famiglie fa la spesa nei supermercati/ipermercati
1.La GDO impone una politica di certificazione di filiera
2.La GDO ha invaso il mercato con i prodotti a marchio privato
rafforzata la fiducia del consumatore
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Le produzioni a marchio privato impongono ai
fornitori della GDO le certificazioni volontarie
FSSC 22000 Certificazione sul sistema di
sicurezza alimentare
BRC British Retail Consortium
IFS International Featured Standard
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
ARGOMENTI BRC VS 7
• La struttura dello standard
• Le principali modifiche del protocollo rispetto alla versione
precedente
• Le principali novità dei requisiti
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
 Requisiti fondamentali
importanza cruciale per la qualità e la sicurezza dei
prodotti.
Il mancato rispetto di un requisito fondamentale
comporta il mancato superamento della
certificazione
NC CRITICA
BRC VS 7
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
 Impegno della Direzione e miglioramento continuo (1.1)
 Piano di sicurezza alimentare HACCP (2)
 Verifiche interne (3.4)
 Gestione dei fornitori di MP e imballaggi primari (3.5.1)
 Azioni correttive e preventive (3.7)
 Tracciabilità (3.9)
 Layout, flusso del prodotto e separazione (4.3)
 Ordine e igiene (4.11)
 Gestione degli allergeni (5.3)
 Controllo delle operazioni (6.1)
 Etichettatura e controllo della confezione (6.2)
 Formazione: aree destinate a movimentazione MP, preparazione,
trasformazione, confezionamento e stoccaggio (7.1)
BRC VS 7
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
BRC VS 7
7 capitoli
1) Impegno della Direzione
2) Piano di sicurezza alimentare HACCP
3) Sicurezza alimentare e Sistema di gestione qualità
4) Standard dello stabilimento
5) Controllo del prodotto
6) Controllo dei processi
7) Personale
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
BRC VS 7
1) Impegno della Direzione
Un elemento fondamentale per garantire la sicurezza
del prodotto è che nell’azienda sia presente e prevalga
la cultura della sicurezza alimentare.
E’ necessario che questo sia compreso da tutti, ma
soprattutto parta da un impegno del top management
che deve garantire il giusto impegno, supporto e fornire
risorse adeguate.
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
2) Piano di sicurezza alimentare HACCP
L’azienda deve disporre di un piano di sicurezza alimentare
pienamente operativo ed efficiente, basato sui principi
HACCP del Codex Alimentarius.
Il sistema di identificazione dei pericoli potenziali e di
definizione delle misure di controllo per prevenirli si deve
basare sul metodo HACCP
BRC VS 7
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
3) Sicurezza alimentare e Sistema di gestione qualità
Un sistema di gestione ben documentato è la base per gestire
i controlli di prodotto e processo necessari per produrre un
prodotto sicuro, essere conformi allo standard e soddisfare le
esigenze del consumatore.
Le procedure e i processi dell’azienda dovranno favorire la
formazione e promuovere il concetto di “due diligence” nella
produzione di prodotti sicuri.
BRC VS 7
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
4) Standard dello stabilimento
lo stabilimento deve essere progettato al fine di garantire
la qualità e la sicurezza dei prodotti.
Le dimensioni, l’ubicazione, la costruzione e la struttura
dello stabilimento devono essere tali da ridurre il rischio di
contaminazione e favorire la produzione di prodotti finiti
sicuri e legali.
BRC VS 7
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
5) Controllo del prodotto
Ci devono essere procedure per garantire che lo sviluppo di
nuovi prodotti o modifiche a prodotti esistenti, porti a
prodotti sicuri.
Lo sviluppo di nuovi prodotti o l'introduzione di nuovi
ingredienti non deve compromettere le attività in essere o i
prodotti che vengono manipolati nella stessa area, in
maniera da prevenire che vengano introdotti nuovi pericoli.
Questo riguarda in particolare quelle aziende che,per
politica, escludono particolari allergeni.
BRC VS 7
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
5.4 AUTENTICITA’ DEL PRODOTTO, DICHIARAZIONI E CATENA DI
CUSTODIA
Bisogna garantire che siano state valutate le materie prime e la
vulnerabilità della catena di fornitura ad adulterazioni come la diluizione
o sostituzione di ingredienti prima della consegna.
L’azienda deve avere appropriati sistemi di controllo per minimizzare il
rischio di acquistare prodotti contraffatti o adulterati.
Tutte le dichiarazioni (claim) devono poter essere confermati.
BRC VS 7
Aspetti da gestire nella qualifica del fornitore
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
6) Controllo dei processi
Bisogna garantire che il piano HACCP sia
quotidianamente operativo, con procedure efficaci al fine
di garantire che il prodotto sia costantemente conforme
ai livelli qualitativi richiesti, garantendo produzioni
alimentari sicure
BRC VS 7
IMPLEMENTARE BUONE PRATICHE
(GMP) NEI PROCESSI PRODUTTIVI
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
7) Personale
Il personale deve essere formato e competente nello
svolgere la mansione prevista;
questo vale per tutto il personale la cui attività incide
sulla qualità, sicurezza e legalità del prodotto.
1.personale stagionale
2. a tempo determinato
3.appaltatori (società esterna che fornisce personale)
BRC VS 7
richiedere evidenza della formazione del
personale
prima che inizino a lavorare
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ PROTOCOLLO
NUOVA CLASSIFICAZIONE CERTIFICATI
 Grado massimo AA (non più A) ≤ 5 NC minori
 Grado A ≤ 10 NC minori
 Gradi B e C ridistribuiti tra B, C e D (nuovo grado)
 NC su requisito fondamentale → NO certificazione
ad alti livelli
Migliore differenziazione tra le diverse
realtà produttive
Incoraggiamento al miglioramento
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Esclusioni limitate alle seguenti condizioni:
1.Prodotti esclusi ben differenziati dai prodotti inclusi nel campo di
applicazione
2.La produzione deve avvenire in un’area fisicamente separata
NOVITA’ PROTOCOLLO
Non si potrà utilizzare il logo
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ PROTOCOLLO
Possibilità di aggiunta moduli volontari di audit
 prodotti commercializzati
Mangimi zootecnici
 controllo intera filiera
 tutela alimentare
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ PROTOCOLLO
 Regole di qualifica auditors più severe
o esami periodici per categoria
o maggiore competenza comprovata degli auditors
Audit seri e rigorosi
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ REQUISITI
• Gestione fornitori di materie prime e packaging:
l’azienda deve implementare una procedura di controllo continuo ed
approvazione dei propri fornitori (attraverso attestazione certificazioni,
verifiche in campo, compilazione di questionari, ecc.) e deve essere messa a
conoscenza dell’origine di ciascuna materia prima, qualora questa sia
acquistata da un intermediario o agente (proroga fino a giugno 2016) a meno che
non sia in possesso di certificazione BRC
•Tracciabilità: l’azienda deve testare, ad intervalli regolari, il sistema di
rintracciabilità dei propri fornitori, per valutarne l’efficacia e l’efficienza
nel tempo
Valutazione del rischio annuale
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ REQUISITI
•Controllo etichettatura ed imballaggi: requisiti più dettagliati per
assicurare la legalità dei prodotti (es. controllo delle etichette campione
nel corso della verifica di rintracciabilità)
Autenticità: incoraggiare lo sviluppo di sistemi per evitare l’acquisto di
prodotti fraudolenti.
Dovranno essere implementati sistemi atti a minimizzare il rischio di acquisto di
materie prime alimentari contraffatte o adulterate e ad assicurare che tutte le
descrizioni e dichiarazioni relative ai prodotti siano legali, accurate e verificate.
•Claims (halal, BIO, ecc):
evidenza data per mezzo di un certificato valido
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ REQUISITI
•Introdotta una nuova area nella definizione delle zone di rischio della
produzione: alto controllo per i prodotti conservati a T ambiente
zona progettata secondo uno standard elevato in cui le pratiche relative al personale, agli ingredienti, alle
apparecchiature, agli imballaggi e all’ambiente intendono ridurre al minimo la contaminazione del prodotto a
opera di microrganismi patogeni.
I prodotti non deperibili movimentati in queste aree sono vulnerabili, poiché è noto che agenti patogeni
vegetativi possono sopravvivere in tali prodotti (es. salmonella) (quest’area è diversa dalle aree a basso rischio,
perché i prodotti movimentati nelle aree a basso rischio non favoriscono l’insorgenza o lo sviluppo di agenti
patogeni, per ragioni intrinseche o progettuali, o sono destinati a una successiva sterilizzazione).
Introdotti nuovi controlli ambientali basati sul rischio
•Revisionate le linee guida per la definizione delle zone alto rischio/alto
controllo
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Definizione ALTO RISCHIO
 Ambiente progettato per prevenire la contaminazione
(standard di igiene elevato) COMPLETA SEPARAZIONE FISICA
 i prodotti finiti sono refrigerati o congelati
 tutti i componenti sono stati cotti prima di entrare
nell’area o sottoposti a processi equivalenti (almeno 70°Cx2’)
 il prodotto finito è vulnerabile alla crescita o
sopravvivenza di patogeni (es. Listeria)
 il prodotto finito è pronto per il consumo o per essere
riscaldato e consumato
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Definizione ALTO CONTROLLO
 Ambiente progettato per minimizzare la
contaminazione
 i prodotti finiti sono refrigerati o congelati
 i componenti sensibili alla contaminazione sono stati
sottoposti a processo per ridurre contaminazione
microbiologica prima di entrare nell’area
 il prodotto finito è vulnerabile alla crescita o
sopravvivenza di patogeni
 il prodotto finito è pronto per il consumo o per essere
riscaldato e consumato
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
• Gestione delle eccedenze alimentari e dei prodotti destinati
all’alimentazione animale:
o Definite procedure per garantire che i prodotti forniti alle banche
alimentari o ceduti in beneficenza siano salubri;
o Garantire controlli sugli alimenti destinati all’alimentazione
animale
NOVITA’ REQUISITI
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
• Definiti con maggiore chiarezza i requisiti relativi alla pulizia
ed igiene degli ambienti
è necessario fissare limiti di accettabilità ed inaccettabilità delle
condizioni igieniche nelle aree alto rischio/alto controllo
NOVITA’ REQUISITI
• Definiti con maggiore chiarezza i requisiti relativi al controllo
degli infestanti
Il personale deve essere in grado di riconoscere i “segnali” associati alla
presenza di infestanti ed essere consapevole della necessità di informare
il responsabile incaricato a tale riguardo
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
•Free download e stampa dello standard BRC, Linea Guida BRC e
documento con cambiamenti chiave dello standard (BRC PARTICIPATE)
• Possibilità di avere un servizio a pagamento per l’accesso a tutti i
documenti
• Rimane il servizio del Portale: audit del sito con dettaglio report
PUBBLICAZIONE
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
VANTAGGI PER L’ AZIENDA NEL CERTIFICARSI IFS/BRC:
1) tutelare l’immagine di chi immette i prodotti sul mercato (vedi
grandi catene di distribuzione) e allineare i fornitori a requisiti
comuni;
2) garantire le aspettative e tutelare la salute del consumatore finale;
3) ampliare il ventaglio dei propri clienti;
4) avere riconoscibilità internazionale in materia di sicurezza
alimentare;
5) Lavorare con Enti di certificazione accreditati ed auditor qualificati
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
VANTAGGI PER L’AZIENDA NEL CERTIFICARSI IFS/BRC:
6) ridurre le verifiche ispettive di parte seconda (perché riconosciuti
a livello internazionale ed accettati dai clienti) comportando
risparmio di tempo e risorse;
7) integrare i requisiti dello Standard con eventuali requisiti
aggiuntivi specifici;
8) sfruttare sinergie ed elementi comuni ai sistemi di gestione per la
sicurezza alimentare secondo le ISO 22000 e il metodo HACCP;
9) Integrarsi perfettamente alla nuova norma ISO 9001:2015
10) procedere a verifiche congiunte con altri schemi (es. BRC/IFS)
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Conclusioni
Dall’indagine Accredia deriva che non è solo il made in italy
ad avere un forte ascendente sui mercati internazionali, è
anche la nostra reputazione in termini di sicurezza alimentare a
sostenere i nostri prodotti.
le certificazioni volontarie hanno contribuito a consolidare
un primato italiano che ci invidia tutto il mondo
Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Grazie per l’Attenzione!

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BRC vs 7 --- certificazioni alimentari

  • 1. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro La certificazione BRC FOOD - Versione 7
  • 2. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro Fatturati in crescita per le aziende certificate 41.6% fatturato in crescita 84,3% le certificazioni hanno aumentato la reputazione aziendale 84% valorizzazione dei prodotti 80% miglior controllo sulla sicurezza dei prodotti 62.8% miglioramento del rapporto con i clienti 52,4% miglioramento dell’organizzazione aziendale 46.2%rapporti con i fornitori
  • 3. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro La GDO domina il mercato dei prodotti alimentari 94% delle famiglie fa la spesa nei supermercati/ipermercati 1.La GDO impone una politica di certificazione di filiera 2.La GDO ha invaso il mercato con i prodotti a marchio privato rafforzata la fiducia del consumatore
  • 4. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro Le produzioni a marchio privato impongono ai fornitori della GDO le certificazioni volontarie FSSC 22000 Certificazione sul sistema di sicurezza alimentare BRC British Retail Consortium IFS International Featured Standard
  • 5. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro ARGOMENTI BRC VS 7 • La struttura dello standard • Le principali modifiche del protocollo rispetto alla versione precedente • Le principali novità dei requisiti
  • 6. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro  Requisiti fondamentali importanza cruciale per la qualità e la sicurezza dei prodotti. Il mancato rispetto di un requisito fondamentale comporta il mancato superamento della certificazione NC CRITICA BRC VS 7
  • 7. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro  Impegno della Direzione e miglioramento continuo (1.1)  Piano di sicurezza alimentare HACCP (2)  Verifiche interne (3.4)  Gestione dei fornitori di MP e imballaggi primari (3.5.1)  Azioni correttive e preventive (3.7)  Tracciabilità (3.9)  Layout, flusso del prodotto e separazione (4.3)  Ordine e igiene (4.11)  Gestione degli allergeni (5.3)  Controllo delle operazioni (6.1)  Etichettatura e controllo della confezione (6.2)  Formazione: aree destinate a movimentazione MP, preparazione, trasformazione, confezionamento e stoccaggio (7.1) BRC VS 7
  • 8. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro BRC VS 7 7 capitoli 1) Impegno della Direzione 2) Piano di sicurezza alimentare HACCP 3) Sicurezza alimentare e Sistema di gestione qualità 4) Standard dello stabilimento 5) Controllo del prodotto 6) Controllo dei processi 7) Personale
  • 9. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro BRC VS 7 1) Impegno della Direzione Un elemento fondamentale per garantire la sicurezza del prodotto è che nell’azienda sia presente e prevalga la cultura della sicurezza alimentare. E’ necessario che questo sia compreso da tutti, ma soprattutto parta da un impegno del top management che deve garantire il giusto impegno, supporto e fornire risorse adeguate.
  • 10. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro 2) Piano di sicurezza alimentare HACCP L’azienda deve disporre di un piano di sicurezza alimentare pienamente operativo ed efficiente, basato sui principi HACCP del Codex Alimentarius. Il sistema di identificazione dei pericoli potenziali e di definizione delle misure di controllo per prevenirli si deve basare sul metodo HACCP BRC VS 7
  • 11. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro 3) Sicurezza alimentare e Sistema di gestione qualità Un sistema di gestione ben documentato è la base per gestire i controlli di prodotto e processo necessari per produrre un prodotto sicuro, essere conformi allo standard e soddisfare le esigenze del consumatore. Le procedure e i processi dell’azienda dovranno favorire la formazione e promuovere il concetto di “due diligence” nella produzione di prodotti sicuri. BRC VS 7
  • 12. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro 4) Standard dello stabilimento lo stabilimento deve essere progettato al fine di garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti. Le dimensioni, l’ubicazione, la costruzione e la struttura dello stabilimento devono essere tali da ridurre il rischio di contaminazione e favorire la produzione di prodotti finiti sicuri e legali. BRC VS 7
  • 13. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro 5) Controllo del prodotto Ci devono essere procedure per garantire che lo sviluppo di nuovi prodotti o modifiche a prodotti esistenti, porti a prodotti sicuri. Lo sviluppo di nuovi prodotti o l'introduzione di nuovi ingredienti non deve compromettere le attività in essere o i prodotti che vengono manipolati nella stessa area, in maniera da prevenire che vengano introdotti nuovi pericoli. Questo riguarda in particolare quelle aziende che,per politica, escludono particolari allergeni. BRC VS 7
  • 14. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro 5.4 AUTENTICITA’ DEL PRODOTTO, DICHIARAZIONI E CATENA DI CUSTODIA Bisogna garantire che siano state valutate le materie prime e la vulnerabilità della catena di fornitura ad adulterazioni come la diluizione o sostituzione di ingredienti prima della consegna. L’azienda deve avere appropriati sistemi di controllo per minimizzare il rischio di acquistare prodotti contraffatti o adulterati. Tutte le dichiarazioni (claim) devono poter essere confermati. BRC VS 7 Aspetti da gestire nella qualifica del fornitore
  • 15. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro 6) Controllo dei processi Bisogna garantire che il piano HACCP sia quotidianamente operativo, con procedure efficaci al fine di garantire che il prodotto sia costantemente conforme ai livelli qualitativi richiesti, garantendo produzioni alimentari sicure BRC VS 7 IMPLEMENTARE BUONE PRATICHE (GMP) NEI PROCESSI PRODUTTIVI
  • 16. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro 7) Personale Il personale deve essere formato e competente nello svolgere la mansione prevista; questo vale per tutto il personale la cui attività incide sulla qualità, sicurezza e legalità del prodotto. 1.personale stagionale 2. a tempo determinato 3.appaltatori (società esterna che fornisce personale) BRC VS 7 richiedere evidenza della formazione del personale prima che inizino a lavorare
  • 17. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro NOVITA’ PROTOCOLLO NUOVA CLASSIFICAZIONE CERTIFICATI  Grado massimo AA (non più A) ≤ 5 NC minori  Grado A ≤ 10 NC minori  Gradi B e C ridistribuiti tra B, C e D (nuovo grado)  NC su requisito fondamentale → NO certificazione ad alti livelli Migliore differenziazione tra le diverse realtà produttive Incoraggiamento al miglioramento
  • 18. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro Esclusioni limitate alle seguenti condizioni: 1.Prodotti esclusi ben differenziati dai prodotti inclusi nel campo di applicazione 2.La produzione deve avvenire in un’area fisicamente separata NOVITA’ PROTOCOLLO Non si potrà utilizzare il logo
  • 19. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro NOVITA’ PROTOCOLLO Possibilità di aggiunta moduli volontari di audit  prodotti commercializzati Mangimi zootecnici  controllo intera filiera  tutela alimentare
  • 20. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro NOVITA’ PROTOCOLLO  Regole di qualifica auditors più severe o esami periodici per categoria o maggiore competenza comprovata degli auditors Audit seri e rigorosi
  • 21. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro NOVITA’ REQUISITI • Gestione fornitori di materie prime e packaging: l’azienda deve implementare una procedura di controllo continuo ed approvazione dei propri fornitori (attraverso attestazione certificazioni, verifiche in campo, compilazione di questionari, ecc.) e deve essere messa a conoscenza dell’origine di ciascuna materia prima, qualora questa sia acquistata da un intermediario o agente (proroga fino a giugno 2016) a meno che non sia in possesso di certificazione BRC •Tracciabilità: l’azienda deve testare, ad intervalli regolari, il sistema di rintracciabilità dei propri fornitori, per valutarne l’efficacia e l’efficienza nel tempo Valutazione del rischio annuale
  • 22. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro NOVITA’ REQUISITI •Controllo etichettatura ed imballaggi: requisiti più dettagliati per assicurare la legalità dei prodotti (es. controllo delle etichette campione nel corso della verifica di rintracciabilità) Autenticità: incoraggiare lo sviluppo di sistemi per evitare l’acquisto di prodotti fraudolenti. Dovranno essere implementati sistemi atti a minimizzare il rischio di acquisto di materie prime alimentari contraffatte o adulterate e ad assicurare che tutte le descrizioni e dichiarazioni relative ai prodotti siano legali, accurate e verificate. •Claims (halal, BIO, ecc): evidenza data per mezzo di un certificato valido
  • 23. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro NOVITA’ REQUISITI •Introdotta una nuova area nella definizione delle zone di rischio della produzione: alto controllo per i prodotti conservati a T ambiente zona progettata secondo uno standard elevato in cui le pratiche relative al personale, agli ingredienti, alle apparecchiature, agli imballaggi e all’ambiente intendono ridurre al minimo la contaminazione del prodotto a opera di microrganismi patogeni. I prodotti non deperibili movimentati in queste aree sono vulnerabili, poiché è noto che agenti patogeni vegetativi possono sopravvivere in tali prodotti (es. salmonella) (quest’area è diversa dalle aree a basso rischio, perché i prodotti movimentati nelle aree a basso rischio non favoriscono l’insorgenza o lo sviluppo di agenti patogeni, per ragioni intrinseche o progettuali, o sono destinati a una successiva sterilizzazione). Introdotti nuovi controlli ambientali basati sul rischio •Revisionate le linee guida per la definizione delle zone alto rischio/alto controllo
  • 24. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro Definizione ALTO RISCHIO  Ambiente progettato per prevenire la contaminazione (standard di igiene elevato) COMPLETA SEPARAZIONE FISICA  i prodotti finiti sono refrigerati o congelati  tutti i componenti sono stati cotti prima di entrare nell’area o sottoposti a processi equivalenti (almeno 70°Cx2’)  il prodotto finito è vulnerabile alla crescita o sopravvivenza di patogeni (es. Listeria)  il prodotto finito è pronto per il consumo o per essere riscaldato e consumato
  • 25. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro Definizione ALTO CONTROLLO  Ambiente progettato per minimizzare la contaminazione  i prodotti finiti sono refrigerati o congelati  i componenti sensibili alla contaminazione sono stati sottoposti a processo per ridurre contaminazione microbiologica prima di entrare nell’area  il prodotto finito è vulnerabile alla crescita o sopravvivenza di patogeni  il prodotto finito è pronto per il consumo o per essere riscaldato e consumato
  • 26. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro • Gestione delle eccedenze alimentari e dei prodotti destinati all’alimentazione animale: o Definite procedure per garantire che i prodotti forniti alle banche alimentari o ceduti in beneficenza siano salubri; o Garantire controlli sugli alimenti destinati all’alimentazione animale NOVITA’ REQUISITI
  • 27. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro • Definiti con maggiore chiarezza i requisiti relativi alla pulizia ed igiene degli ambienti è necessario fissare limiti di accettabilità ed inaccettabilità delle condizioni igieniche nelle aree alto rischio/alto controllo NOVITA’ REQUISITI • Definiti con maggiore chiarezza i requisiti relativi al controllo degli infestanti Il personale deve essere in grado di riconoscere i “segnali” associati alla presenza di infestanti ed essere consapevole della necessità di informare il responsabile incaricato a tale riguardo
  • 28. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro •Free download e stampa dello standard BRC, Linea Guida BRC e documento con cambiamenti chiave dello standard (BRC PARTICIPATE) • Possibilità di avere un servizio a pagamento per l’accesso a tutti i documenti • Rimane il servizio del Portale: audit del sito con dettaglio report PUBBLICAZIONE
  • 29. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro VANTAGGI PER L’ AZIENDA NEL CERTIFICARSI IFS/BRC: 1) tutelare l’immagine di chi immette i prodotti sul mercato (vedi grandi catene di distribuzione) e allineare i fornitori a requisiti comuni; 2) garantire le aspettative e tutelare la salute del consumatore finale; 3) ampliare il ventaglio dei propri clienti; 4) avere riconoscibilità internazionale in materia di sicurezza alimentare; 5) Lavorare con Enti di certificazione accreditati ed auditor qualificati
  • 30. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro VANTAGGI PER L’AZIENDA NEL CERTIFICARSI IFS/BRC: 6) ridurre le verifiche ispettive di parte seconda (perché riconosciuti a livello internazionale ed accettati dai clienti) comportando risparmio di tempo e risorse; 7) integrare i requisiti dello Standard con eventuali requisiti aggiuntivi specifici; 8) sfruttare sinergie ed elementi comuni ai sistemi di gestione per la sicurezza alimentare secondo le ISO 22000 e il metodo HACCP; 9) Integrarsi perfettamente alla nuova norma ISO 9001:2015 10) procedere a verifiche congiunte con altri schemi (es. BRC/IFS)
  • 31. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro Conclusioni Dall’indagine Accredia deriva che non è solo il made in italy ad avere un forte ascendente sui mercati internazionali, è anche la nostra reputazione in termini di sicurezza alimentare a sostenere i nostri prodotti. le certificazioni volontarie hanno contribuito a consolidare un primato italiano che ci invidia tutto il mondo
  • 32. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro Grazie per l’Attenzione!

Notas del editor

  1. Delle aziende certificate che hanno risposto all’indagine promossa da ACCREDIA il
  2. LA GDO è riuscita ad imporsi con 2 strategie che mirano a legare il consumatore in termini di affidabilità e sicurezza alimentare, oltre che con il costo contenuto…
  3. ….ovvero quelle del circuito GFSI (Global food safety iniziative) che sono certificazioni accettate a livello internazionale e comprendono: LEGGI ELENCO
  4. Entrato a regime dal 1° luglio 2015: tutti gli audit a fronte del BRC devono essere svolti secondo la nuova versione della norma
  5. Nell’ambito dello standard alcuni requisiti sono definiti FONDAMENTALI
  6. tutti questi aspetti devono essere gestiti nella procedura di qualifica dei fornitori
  7. Per andare incontro a specifiche richieste è possibile:
  8. ovvero hanno migliorato il modello del rapporto finale della verifica ispettiva
  9. - Audit svolti da ispettore con comprovate competenze in tema di sicurezza alimentare Compilazione questionari solo per fornitori che hanno ottenuto un risultato di rischio basso. Laddove la qualifica si basi sui questionari, gli stessi dovranno essere ripubblicati almeno ogni 3 anni se l’approvaz fornitore avviene con questionario bisogna testare la rintracciabilità del fornitore alla prima approvazione ed almeno ogni 3 anni
  10. ES: produzione di cioccolato da fave grezze, burro di arachidi da arachidi grezzi
  11. ESEMPIO: CARNI TAGLIATE COTTE, PIATTI PRONTI COTTI
  12. ESEMPIO: INSALATE FRESCHE PRONTE, PANINI FARCITI
  13. bisogna assicurarsi del consenso del proprietario del marchio per lo smaltimento del prodotto etichettato e garantire di avere procedure in atto affinchè i prodotti siano ritenuti idonei al consumo
  14. Servizio portale: conterrà tutti gli audit del sito con i report relativi BRC partecipate è la possibilità di iscriversi (user name e psw) ed usufruire di vantaggi quali:
  15. 9) Approccio per valutazione del rischio
  16. …. E la sicurezza alimentare può essere ancor più garantita e pubblicizzata decidendo di affrontare questo percorso di crescita e miglioramento continuo grazie anche a questo sistema di certificazioni volontarie di cui abbiamo avuto occasione di parlare oggi.