In occasione della "Giornata della Memoria" abbiamo realizzato un lavoro interdisciplinare Italiano-storia usando il metodo della "Flipped-classroom" e lavori di gruppo in classe.
Inoltre nel laboratorio lettura si è letto e analizzato il testo di Lia Levi "Un cuore da Leone".
1. 27 Gennaio giornata della
memoria
Per non dimenticare...
Lavoro interdisciplinare Italiano -Storia
cl.IVA/B scuola primaria “S.Sacchetti”
Orte Scalo
2.
3. Il termine olocausto viene principalmente utilizzato per indicare lo sterminio
sistematico di milioni di Ebrei.
4. I bambini
durante
l'Olocausto
I bambini furono ovviamente tra i più esposti alle violenze
dell'Olocausto. I Nazisti sostenevano che l'uccisione dei figli
di persone ritenute "indesiderabili" o "pericolose" fosse
giustificata dalla loro ideologia, sia quella basata sulla
"lotta di razza", sia quella che considerava l'eliminazione
dei nemici una misura preventiva necessaria alla sicurezza.
Da un lato, quindi, i Tedeschi e i loro collaboratori
uccisero i più giovani con queste motivazioni ideologiche;
dall'altro ne eliminarono molti come forma di rappresaglia
agli attacchi partigiani veri o presunti.
5. In tutto, si calcola che almeno un milione e mezzo di bambini e ragazzi sia
stato ucciso dai Nazisti e dai loro fiancheggiatori; di queste giovani vittime,
più di un milione erano Ebrei, mentre le altre decine di migliaia erano Rom
(Zingari), Polacchi e Sovietici che vivevano nelle zone occupate dalla
Germania, nonché bambini tedeschi con handicap fisici e/o mentali
provenienti dagli Istituti di cura. Le possibilità di sopravvivenza degli
adolescenti compresi tra i13 e i 18 anni, sia Ebrei che non-Ebrei, erano
invece maggiori, in quanto potevano essere utilizzati nel lavoro forzato.
Il destino dei bambini, Ebrei e non-Ebrei, poteva seguire diverse vie: 1) i
bambini venivano uccisi immediatamente, al loro arrivo nei campi di
sterminio; 2) potevano venir uccisi subito dopo la nascita, o mentre si
trovavano ancora negli Istituti che li ospitavano; 3) i bambini nati nei ghetti e
nei campi potevano sopravvivere quando gli altri prigionieri li nascondevano;
4) i bambini maggiori di 12 anni venivano destinati al lavoro forzato o erano
usati per esperimenti medici; 5) infine, vi furono i bambini uccisi durante le
operazioni di rappresaglia o quelle contro i gruppi partigiani.
6. Nei ghetti, i bambini ebrei
morivano a causa della
denutrizione .
7. I diritti negati
I diritti dei bambini sono stati decisi nel 1989 grazie ad una convenzione dell'Organizzazione delle
Nazioni Unite un accordo cioè tra numerosi paesi che hanno deciso di obbedire alle stesse leggi per
garantire un'infanzia serena a tutti i bambini del mondo.
Art. 6
Tutti devono riconoscere che hai il diritto di vivere.
Art. 7
Hai il diritto di avere un nome, una nazionalità e il diritto di conoscere i tuoi genitori e di venire accudito
da loro.
Art. 9
Non dovresti venire separato dai tuoi genitori, a meno che non sia per il tuo bene.
Art. 14
Hai il diritto di pensare quello che vuoi e di appartenere alla religione che preferisci.
I tuoi genitori dovrebbero aiutarti a distinguere fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
8. I diritti negati
Art. 19
Nessuno dovrebbe farti del male in nessun modo.
Gli adulti dovrebbero assicurarsi che tu sia protetto da abusi, violenze o negligenze.
Nemmeno i tuoi genitori hanno il diritto di farti del male.
Art. 23
Se sei un disabile, fisico o psichico, hai diritto a cure speciali e a un'istruzione speciale, che
ti permettano di crescere come gli altri bambini.
Art. 31
Hai il diritto di giocare
Art. 37
Anche se fai qualcosa di sbagliato, a nessuno è permesso punirti in una maniera che ti umili o
ti ferisca gravemente.
Non dovresti mai essere rinchiuso in prigione, se non come rimedio estremo; e se vieni
messo in prigione hai diritto ad attenzioni speciali e a visite regolari della tua famiglia.
9. I campi di concentramento
.
Per campo di concentramento (o campo di internamento) si
intende una struttura carceraria all'aperto, per la detenzione di civili o
militari. È solitamente provvisoria, adatta a detenere grandi quantità di
persone, solitamente prigionieri di guerra, destinati ad essere scambiati o
rilasciati alla fine del conflitto.
È generalmente formato da file di baracche o container disposte
ordinatamente, contenenti i dormitori, i refettori, gli uffici e le altre strutture
necessarie, e circondate da reticolati di filo spinato o altri tipi di barriere. Il
perimetro del campo è sorvegliato da ronde di guardie armate.
Tra il 1933 e il 1945, la Germania Nazista costruì circa 20.000 campi di
concentramento, con l’intento di imprigionarvi milioni di persone. Questi
campi venivano usati con diversi scopi: oltre a quelli adibiti principalmente
al lavoro forzato, ve ne furono altri destinati al transito, che servivano
semplicemente da stazioni intermedie, e quelli, invece, costruiti
principalmente o esclusivamente per l’eliminazione in massa dei prigionieri.
10. Fin dal suo avvento al potere, nel 1933, il regime Nazista cominciò a
realizzare una serie di strutture di detenzione per imprigionare ed eliminare i
cosiddetti “nemici dello Stato”.
Per agevolare la “Soluzione Finale” (il genocidio o distruzione di massa degli
Ebrei) i Nazisti realizzarono diversi campi di sterminio in Polonia, il paese con
la più grande popolazione ebraica. I campi di sterminio furono progettati con
l’obiettivo di creare un’efficiente macchina per l’omicidio di massa. Tra questi,
Chelmnofu il primo campo di sterminio a essere realizzato e divenne operativo
nel dicembre 1941. Qui, Ebrei e Rom venivano uccisi con il gas di scarico,
all'interno di furgoni appositamente modificati.I Nazisti costruirono le camere a
gas (cioè vani in cui i prigionieri venivano asfissiati con gas venefico) per
realizzare lo sterminio in modo efficiente e per rendere il processo il più
impersonale possibile per coloro che dovevano materialmente portarlo a
termine. Milioni di persone furono imprigionate e subirono maltrattamenti e
abusi nei campi di concentramento nazisti. Sotto la direzione delle SS, i
Tedeschi e i loro fiancheggiatori assassinarono più di tre milioni di Ebrei,
soltanto nei campi di sterminio. Solo un piccolo numero di coloro che vennero
imprigionati nei campi riuscì a sopravvivere.
13. IL RESPONSABILE
Adolf Hitler
Adolf Hitler (Braunau am Inn, 20 aprile
1889 – Berlino, 30 aprile 1945) è stato
un politico austriaco naturalizzato tedesco,
Cancelliere del Reich dal 1933 e
dittatore, col titolo di Führer, della
Germania dal 1934 al 1945. Fu il capo
del
Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavora
, noto con il nome abbreviato di Partito
Nazista, e il principale ideologo del
nazionalsocialismo.
14. Hitler conquistò il potere cavalcando lo scontento e l'orgoglio ferito
del popolo tedesco, a causa della sconfitta nella
prima guerra mondiale e della grave crisi economica che affliggeva
la Repubblica di Weimar. Sfruttando la sua abilità oratoria e
l'insoddisfazione delle classi medie e dei disoccupati, presentò un
manifesto politico intriso di nazionalismo, anticomunismo e
antisemitismo, e dopo alterne vicende (fallito Putsch nel 1923, e
conseguenti otto mesi di carcerazione) arrivò alla Cancelleria, nel
gennaio del 1933.Nel 1934, dopo la morte del presidente
Paul von Hindenburg, si attribuì per legge il titolo di Führer e
Cancelliere del Reich, accentrando nelle sue mani i poteri dello
Stato e instaurando un regime dittatoriale. In un susseguirsi di atti di
sfida alla comunità internazionale, giunse ad invadere la Polonia il
1º settembre del 1939, provocando lo scoppio della seconda
guerra mondiale. Sconfitto dagli eserciti alleati, con le
truppe sovietiche ormai penetrate in città, si suicidò nel suo bunker
di Berlino il 30 aprile 1945(che oggi è un parcheggio) insieme
alla compagna Eva Braun.
15. Responsabile della morte di milioni di persone, Hitler fu fautore di una
politica di discriminazione e sterminio che colpì vari gruppi etnici,
politici e sociali (etnie romanì,popolazioni slave, testimoni di Geova,
omosessuali, prigionieri di guerra, comunisti, oppositori politici,
disabili fisici e mentali) e in particolar modo gli ebrei. Segregati sin
dal 1933 dalla vita sociale ed economica del Paese, gli ebrei e le
altre minoranze furono oggetto dal 1941 di un piano
d'internamento ed eliminazione totale noto con il nome di "
Soluzione finale", al quale ci si è riferiti sin dall'immediato
dopoguerra con il termine di Shoah od Olocausto. La parola
genocidio fu coniata dall'ebreo polaccoRaphael Lemkin in un'opera
del 1944 sulle politiche di sterminio naziste.
16. La sua morte
Le sue armate tedesche non riuscirono ad arrestare l'avanzata degli alleati, e
mentre i sovietici si aprivano la strada verso il centro di Berlino si suicidò nel
suo bunker il 30 aprile1945, insieme alla storica amante Eva Braun che
aveva sposato il giorno prima. Aveva 56 anni. Come parte delle sue ultime
volontà, ordinò che il suo corpo venisse portato all'esterno e bruciato. Nel suo
testamento, scaricò tutti gli altri leader nazisti e nominò il Großadmiral come
nuovo Presidente del Reich e Joseph Goebbels come nuovo
Cancelliere del Reich. Tuttavia quest'ultimo si suicidò il 1º maggio 1945
insieme alla moglie dopo aver ucciso i suoi sei figli. L'8 maggio 1945, la
Germania si arrese. Il "Reich millenario" di Hitler era durato poco più di 12
anni.
I resti parzialmente carbonizzati di Hitler vennero trovati e identificati dai
sovietici (attraverso le impronte delle arcate dentarie) e in seguito seppelliti a
Magdeburgo nella Germania orientale. Pare che intorno all'aprile 1970 nella
zona in cui i resti furono seppelliti, venne deciso di costruire una zona
residenziale. I servizi segreti sovietici, quindi, riesumarono i resti di Hitler, di
Eva Braun, di Joseph Goebbels e della sua famiglia, li cremarono e infine
gettarono le ceneri nel fiume Elba.