1. 1
Guida pratica per l’Installazione
di
Koha 3.18.01 su Debian 7.0 Wheezy
fr.joaquim josé hangalo, ofmcap
Roma, Dicembre/2014 –v 2.0
1 - Installazione di Debian
Per installare Debian su un computer senza una connessione a Internet, è possibile usare le immagini
dei CD (650 MB ciascuna) oppure le immagini dei DVD (4,4 GB ciascuna). Scaricare il primo file
immagine di un CD o DVD, scrivere l'immagine su un disco con un masterizzatore CD/DVD e poi
avviare il computer con quello.
Il primo disco CD/DVD contiene tutti i file necessari all'installazione di un sistema Debian standard.
Per evitare di scaricare cose inutili, non scaricare i file con le immagini degli altri CD o DVD a meno
che non si sia certi che si ha bisogno dei pacchetti in essi contenuti1
.
1.1 - Download
Per il download di Debian accedere alla URL:https://www.debian.org/CD/http-ftp/
e fare il download di una immagine. Si consiglia di scegliere la distribuzione stabile piu aggiornata al
momento.
1.2 – Il secondo passo sarà quello di masterizzare l’immagine scaricata su un CD o DVD.
1.3 – Dopo avviare il computer con il CD o DVD nell’unità di CD/DVD e il sequence boot dell BIOS
impostato per partire dal CD/DVD.
1.2 - Installazione
Il processo d’installazione di Debian è semplice. All’inizio Debian presenta diverse scelte
d’installazione. In questa guida si consiglia l’opzione Graphical install
1
https://www.debian.org/CD/http-ftp/#stable
2. 2
La seconda schermata è per la scelta della lingua.
La terza ci presenta le opzioni per la scelta del paese
3. 3
La quarta ci permete scegliere il layout della tastiera
Fatta questa scelta appariranno un insieme di richieste le cui riposte sono piu o meno intuitive.
Per l’installazione di Koha in una LAN,I bisogna fare l’impostazioni della rete.
L’altra schermata ci permete impostare la password dell’ amministratore
4. 4
Questa schermata ci permete di creare e di impostare i dati del primo utente
Dopo, il sistema comincia il processo di partizione del Hard Disk. L’idea è di utilizzare l’intero hard
disk.
5. 5
Facendo click su Continue si avvia il processo di partizione e formattazione.
7. 7
Alla richiesta, bisogna impostare il Package Manager (apt) puntandolo ad un Mirror.
L’ultima scelta importante da fare è selezionare i Packages da installare. Per il lavoro da compiere si
consiglia di scegliere:
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Desktop Environment, Server Web e Standard System options.
Alla fine installare GRUB Bootloader. Con questo si conclude il processo di installazione di Koha e
dopo, il sistema richiede il riavvio.
Schermata di avvio del Sistema Operativo Debian 7.0 Wheezy
9. 9
Entrare nel Terminale di Debian come user root
2 - Configurare Apt2
Debian ora fornisce un strumento chiamato Apt ("A Package Tool") per aiutare gli amministratori ad
aggiungere o rimuovere il software più facilmente. La prima cosa da fare è adattare il file di
configurazione /etc/apt/sources.list. Questa lista delle risorse dei pacchetti è usata per
localizzare gli archivi del sistema di distribuzione dei pacchetti in uso nel proprio sistema. La lista delle
sorgenti è progettata per supportare qualsiasi numero di sorgenti attive e una varietà di tipi di sorgenti.
Il file /etc/apt/sources.list elenca le sorgenti, una sorgente per riga, con la sorgente preferita
elencata per prima. Il formato di una voce in sources.list è:
deb uri distribuzione [componente1] [componente2] [...]
Esempio:
deb http://www.debian.org/archive stable main contrib
2.1 Usare apt-get
apt-get è lo strumento a riga di comando per la gestione dei pacchetti e può essere considerato il
"back-end" dell'utente per apt. apt-get è molto semplice da usare.
apt-get [opzioni] [comando] [pacchetto ...]
2
http://www.pluto.it/files/ildp/traduzioni/debian-tutorial-it/ch-dpkg.html
10. 10
Dove “comando” è uno dei seguenti:
update
update è usato per risincronizzare i file di descrizione dei pacchetti dalle loro sorgenti. Le
descrizioni dei pacchetti disponibili sono scaricate dalla/e posizione/i specificate nel
file/etc/apt/sources.list. Per esempio, quando si usa un archivio Debian, questo
comando scarica e fa una scansione dei file Packages.gz, così che le informazioni riguardo i
pacchetti nuovi e aggiornati siano disponibili. Un comando update dovrebbe sempre essere
fatto prima di un upgrade o dist-upgrade.
upgrade
upgrade è usato per installare le nuove versioni di tutti i pacchetti attualmente installati sul
sistema dalle sorgenti elencate nel file /etc/apt/sources.list. I pacchetti attualmente
installati, con una nuova versione disponibile, sono scaricati e aggiornati; in nessuna
circostanza vengono rimossi pacchetti attualmente installati o scaricati e installati pacchetti non
ancora installati. Le nuove versioni dei pacchetti attualmente installati, che non possono essere
aggiornati senza cambiare lo stato di installazione di un altro pacchetto, saranno lasciate alla
loro versione attuale. Un comando apt-get update dovrebbe essere eseguito prima così
che apt-get sappia quali nuove versioni dei pacchetti sono disponibili.
dist-upgrade
dist-upgrade, oltre a svolgere la funzione di upgrade, gestisce anche in modo intelligente i
cambiamenti delle dipendenze con le nuove versioni di pacchetti; apt-get ha un "intelligente"
sistema di risoluzione dei conflitti e tenterà di aggiornare i pacchetti più importanti a spese dei
pacchetti meno importanti, se necessario. Il file /etc/apt/sources.list contiene una
lista dei posti da cui scaricare i pacchetti desiderati.
install
install è seguito da uno o più pacchetti che si desidera installare. Ogni pacchetto è un
nome di pacchetto, non un nome di file "pienamente qualificato" .
Saranno scaricati e installati anche tutti i pacchetti richiesti dal pacchetto o dai pacchetti
specificati per l'installazione. Il file /etc/apt/sources.list è usato per localizzare i
pacchetti desiderati. Se un trattino "-" viene aggiunto alla fine del nome del pacchetto (senza
l'inserimento di nessuno spazio), il pacchetto identificato sarà rimosso se è installato.
Quest'ultima caratteristica può essere usata per sovrascrivere le decisioni prese dal sistema di
risoluzione dei conflitti di apt-get.
remove
remove è identico a install, eccetto che, i pacchetti verranno rimossi invece di essere installati.
Se un segno "+" è aggiunto alla fine del nome del pacchetto (senza l'inserimento di nessuno
spazio), il pacchetto identificato sarà installato.
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Le opzioni più utili sono:
-m
Ignora i pacchetti mancanti, se ce ne sono.
-d
Scarica solamente i pacchetti necessari, senza installarli.
-f
Ripara le dipendenze non soddisfatte; eseguire apt-get -f install solo per riparare
automaticamente i problemi di dipendenze sul proprio sistema.
Commentare
Aprire il file sources.list sotto /etc/apt/ e commentare alcune righe.
Per commentare una righa basta collocare un cancelletto(#)
all’inizio della righa.
# nano /etc/apt/sources.list
Commentando le due prime righe, relative al cdrom ivita che il sistema ci chieda il DVD/CD
durante le diverse procedure di installazione o di aggiornamento.
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3- Configurazione del server per una LAN (Local Area Network)
3.1 - Impostare indirizzo IP fisso
Visualizzare informazioni sull’interfaccia di rete Ethernet com ifconfig
root@debian:/home/debian# ifconfig
eth0 Link encap:Ethernet HWaddr 00:10:a8:21:75:4d
inet addr:192.168.1.100 Bcast:192.168.1.255 Mask:255.255.255.0
inet6 addr: fe80::210:a7ff:fe20:984d/64 Scope:Link
UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1
RX packets:488351 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
TX packets:736199 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
collisions:0 txqueuelen:1000
RX bytes:213197935 (203.3 MiB) TX bytes:603722278 (575.7 MiB)
Interrupt:18 Base address:0xc800
Da questo output di shell andremo a ricavare le prime tre informazioni che ci serviranno per la configurazione del
nostro file:
inet addr:192.168.0.100 <---- questa informazione costituirà la nostra
riga address nel file /etc/network/interface
Mask:255.255.255.0 <---- questa informazione costituirà la nostra
riga netmask nel file /etc/network/interface
Bcast:192.168.0.255 <---- questa informazione costituirà la nostra
riga broadxast nel file /etc/network/interface
L’ultima informazione che ci serve sapere per poter completare il nostro file di configurazione è la linea
“gateway”. Senza percorrere tortuose strade, definiamo subito questo termine come il vostro “router”.
Solitamente, di default, gli indirizzi del vostro gateway saranno “192.168.0.1” oppure “192.168.1.1”.
Molto spesso, inoltre, nel manuale di istruzioni (sempre da leggere, soprattutto se siete alle prima armi),
questo e altri parametri vengono esplicitamente enunciati (nel caso non abbiate disponibilità cartacea
del manuale, visitando il sito del produttore del vostro device troverete la documentazione necessaria).
In questo caso abbiamo supposto che l’indirizzo del nostro gateway sia “192.168.0.1”.
Adesso andiamo a editare il nostro file di configurazione, eseguendo questa operazione da utente
“root”, tramite l’utilizzo di un editor: (in questo caso è stato utilizzato l’editor “nano”):
#nano /etc/network/interfaces
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Debian imposta come attiva la scheda di rete che viene selezionata
in fase di installazione, e la imposta in modo che richieda IP,
subnetmask, gateway e DNS da un server DHCP sulla LAN.
Il file che in Debian gestisce la configurazione delle schede di
rete è /etc/network/interfaces, che dopo un'installazione si
presenta così:
# The loopback interface
# automatically added when upgrading
auto lo
iface lo inet loopback
# The first network card - this entry was created during the
# Debian installation automatically added when upgrading
auto eth0
iface eth0 inet dhcp
Nel file sono presenti solo l'interfaccia di loopback e la prima scheda di rete, configurata in DHCP.
Modifichiamo il file in modo che abbia solo le seguenti linee:
# The loopback network interface
auto lo
iface lo inet loopback
# The primary network interface
auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.0.100
netmask 255.255.255.0
network 192.168.0.0
broadcast 192.168.0.255
gateway 192.168.0.1
NOTA: Apportiamo modifiche solo alla “primary network interface”
Andiamo ora a capire il significato dei termini che abbiamo utilizzato:
auto: identifica i device che vengono portati in stato di up al
boot del sistema, quando ifup viene eseguito con opzione "-a"
iface: identifica le interfacce da configurare
inet: indica che l'interfaccia sarà collegata con una rete IPv4
static : indica che l'indirizzo è impostato staticamente
Per rendere attive le modifiche, basta riavviare la scheda di rete modificata o aggiunta:
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# ifdown -a
# ifup -a
Oppure
# ifdown eth0
# ifup eth0
Riavviamo il servizio e ricarichiamo la configurazione
# /etc/init.d/networking restart
È possibile aggiungere una seconda scheda di rete o modificare la configurazione della prima
semplicemente agendo sul file in questione. Ad esempio:
# The loopback interface
auto lo
iface lo inet loopback
# The first network card
auto eth0
iface eth0 inet dhcp
# Una seconda interfaccia di rete, configurata in modo statico
auto eth1
iface eth1 inet static
address 192.168.0.111
netmask 255.255.255.0
gateway 192.168.0.1
dns-search somedomain.org
dns-nameservers 195.238.2.21 195.238.2.22
broadcast 192.168.0.0
# Virtual LAN con IP statico. Permette di assegnare un secondo
indirizzo IP a eth0
auto eth0:1
iface eth0:1 inet static
address 10.10.10.10
netmask 255.0.0.0
gateway 10.1.1.1
broadcast 10.255.255.255
15. 15
Come già detto Il parametro auto specifica che la scheda di rete in questione deve essere attivata
all'avvio del PC.
Nella configurazione static è possibile specificare alcuni parametri, come l'indirizzo IP da assegnare alla
scheda, la subnet mask della rete, il gateway di default, l'indirizzo per i messaggi broadcast e le
impostazioni sui server DNS che, se indicate, andranno ad aggiungersi a quelle presenti nel
file /etc/resolv.conf.
Per rendere attive le modifiche, basta riavviare la scheda di rete modificata o aggiunta:
# ifdown eth1
# ifup eth1
Riavviamo il servizio e ricarichiamo la configurazione
# /etc/init.d/networking restart
3.2 -. Aggiunta di server DNS
Anche se in questa guida non lo useremo, serve di riferimento
Aggiungere i DNS al file /etc/resolv.conf
# nano /etc/resolv.conf
Inseriamo le seguenti righe:
nameserver X.X.X.X
nameserver X.X.X.X
Al posto di X.X.X.X inseriremo i DNS del nostro provider (altra informazione che troveremo avendo
accesso al nostro router o sul sito del provider).
Per eventuali chiarimenti e approfondimenti si rimanda ai seguenti manuali:
# man ifup
# man /etc/network/interface
4 - Aggiungere i Debian packages repository
4.1 – Aggiungere i Debian packages repository /Network Mirror
Il Debian respository è necessario per il download di importanti dependecy packlages
Fare la modifica del file (/etc/apt/sources.list)
Aprire il file
# nano /etc/apt/sources.list
Aggiungere al fine del file le righe
16. 16
# Debian packages repository
deb http://ftp.au.debian.org/debian stable main contrib
deb-src http://ftp.au.debian.org/debian stable main contrib
Salvare le modifiche e chiudere la finestra
E eseguire il comando
# apt-get update
4.2– Aggiungere i non-free repository al file sources di apt
Aprire il file
# gedit /etc/apt/sources.list
Aggiungere alla fine del file le righe
# Non-free repository sources
deb http://ftp.us.debian.org/debian/ wheezy main contrib non-
free
deb-src http://ftp.us.debian.org/debian/ wheezy main contrib
non-free
5 – Aggiornamento del Sistema
# apt-get update
# apt-get upgrade
# apt-get dist-upgrade
# apt-get autoremove
6 - Installazione di Yaz, Zebra e Net::Z3950::ZOOM
Il software Zebra, il gestionale per biblioteche Koha, dalla sua versione 3.0 conserva i dati in tabelle di
MySQL ma non usa MySQL come motore di ricerca per l’Opac e per il protocollo z39.50, dove usa un
software apposito di indicizzazione, Zebra, un software Open Source sviluppato da Index Data.
Zebra è un indicizzatore di dati, costruito a partire dalla libraria YAZ.
17. 17
Prima di installare altri componenti, quando si vuole utilizzare Zebra, si deve installare Zebra
I genere i file di zebra si trovano in
/usr/bin
/usr/include
/usr/share/idzebra
/usr/share/man
6.1– Aggiungere i repository di indexdata a sources di apt
Aprire il file
# gedit /etc/apt/sources.list
Aggiungere alla fine del file le righe
#Index Data (Zebra) sources
deb http://ftp.indexdata.dk/debian wheezy main
deb-src http://ftp.indexdata.dk/debian wheezy main
Aggiungere le chiavi di sicurezza
# wget http://ftp.indexdata.dk/debian/indexdata.asc
# apt-key add indexdata.asc
# apt-get update
6. 2 – Installare i di pacheti yaz (http://www.indexdata.com/yaz/)
# apt-get install yaz yaz-doc libyaz4 libyaz4-dev
6. 3 – Installare Zebra (http://www.indexdata.com/zebra)
# apt-get update
# apt-get install idzebra-2.0
Questo commando installa idzebra-2.0 idzebra-2.0-common
idzebra-2.0-doc idzebra-2.0-utils libidzebra-2.0-0 libidzebra-
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2.0-dev libidzebra-2.0-mod-alvis libidzebra-2.0-mod-grs-marc
libidzebra-2.0-mod-grs-regx libidzebra-2.0-mod-grs-xml
libidzebra-2.0-mod-text libidzebra-2.0-modules
6. 4 - Installare Net::Z3950::ZOOM from CPAN(http://www.indexdata.com/zoom-perl)
# apt-get update
# perl -MCPAN -e 'install Net::Z3950::ZOOM'
Fare Invio per seguire le impostazione. Se se scegli [yes] le impostazioni verranno fatte
velocemente ed automaticamente.
7 – Installazione di Mysql e applicazioni client di Mysql
# apt-get install mysql-server mysql-client mysql-workbench
8 – Installazione di PHP5
# apt-get install php5 php5-mysql libapache2-mod-php5
9 – Installazione di Perl
# apt-get install perl libapache2-mod-perl2
Dopo questa istruzione, può apparire un messaggio che dice:
[….] Reloading web server config: apache2 apache2: Could not
reliably determine the server’s fully qualified domain name, using
127.0.1.1 for ServerName
.ok
Questo non è un errore ma si può correggere aprendo il file /etc/apache2/apache2.conf e aggiungere:
ServerName localhost
#nano /etc/apache2/apache2.conf
Alla fine del file
ServerName localhost [oppure in nome del tuo host]
Riavviare apache
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# /etc/init.d/apache2 restart
I file di apache2 si trovano in
/etc/apache2/
10 – Aggiungere il koha package repository
Fare la modifica del file (/etc/apt/sources.list)
# nano /etc/apt/sources.list
Aggiungere alla fine del file le righe
#Koha .deb packages (Koha-community)
deb http://debian.koha-community.org/koha squeeze main
Salvare le modifiche e chiudere la finestra
Eseguire il comando
# wget http://debian.koha-community.org/koha/gpg.asc
# apt-key add gpg.asc
# apt-get update
#apt-get clean
11 – Installazione e configurazione di Koha
11.1 – Installazione di Koha
# apt-get install koha-common
# less /usr/share/doc/koha-common/README.Debian
Read the README.Debian file for instructions on how to configure
Koha after the package is installed.
Wait! Why is there no koha package? Well, there is but it's not
in this repo because it's not complete:
koha-common contains all the code and support scripts. It
won't give you a koha instance that is up and running on
installation, but it does allow you to use koha-create and
associated tools to create as many instances as you want.
Anything created with this command will automatically be
managed by cron jobs, and zebra will work, and so forth.
koha is similar, but provides a single site. At the moment
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however, this site can't be managed by the tools that come
with the package, and so you will need to set up the cron
jobs and zebra for it yourself. See bug 5071 for plans to fix
this. It is not recommend that you use this package yet.
Finita l’istallazione sarà creato il file di configurazioni di koha, koha-sites.conf sotto la cartella
/etc/koha.
I file di koha si trovano in
/usr/share/koha
/etc/koha
/etc/koha/sites
11.2 - Configurazione di Koha
Il file koha-sites.conf è importantissimo per impostare un insieme di configurazioni chiavi. Tra
queste la definizione del dialetto MARC a utilizare. Essendo possibile scgliere tra, marc21, normarc e
unimarc.
File koha-sites.conf complento senza una impostazione specifica.
# NOTE: for a complete list of valid options please read koha-create(8)
## Apache virtual hosts creation variables
#
# Please note that the URLs are built like this:
# OPAC: http://<OPACPREFIX><INSTANCE
NAME><OPACSUFFIX><DOMAIN>:<OPACPORT>
# STAFF: http://<INTRAPREFIX><INSTANCE
NAME><INTRASUFFIX><DOMAIN>:<INTRAPORT>
DOMAIN=".myDNSname.org"
INTRAPORT="80"
INTRAPREFIX=""
INTRASUFFIX="-intra"
OPACPORT="80"
OPACPREFIX=""
OPACSUFFIX=""
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## Default data to be loaded
#
# DEFAULTSQL: filename
# Specify an SQL file with default data to load during instance creation
# default: (empty)
DEFAULTSQL=""
## Zebra global configuration variables
#
# ZEBRA_MARC_FORMAT: 'marc21' | 'normarc' | 'unimarc'
# Specifies the MARC records format for indexing
# default: 'marc21'
ZEBRA_MARC_FORMAT="marc21"
# ZEBRA_LANGUAGE: 'en' | 'es' | 'fr' | 'nb' | 'ru' | 'uk'
# Primary language for Zebra indexing
# default: 'en'
ZEBRA_LANGUAGE="en"
# BIBLIOS_INDEXING_MODE: 'dom' | 'grs1'
# Indexing mode for bibliographic records
# default: 'dom'
BIBLIOS_INDEXING_MODE="dom"
# AUTHORITIES_INDEXING_MODE: 'dom' | 'grs1'
# Indexing mode for authorithy records
# default: 'dom'
AUTHORITIES_INDEXING_MODE="dom"
## Memcached global configuration variables
#
# USE_MEMCACHED: 'yes' | 'no'
# Make the created instance use memcached. Can be altered later.
# default: 'no'
USE_MEMCACHED="no"
# MEMCACHED_SERVERS: comma separated list of memcached servers (ip:port)
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# Specify a list of memcached servers for the Koha instance
# default: '127.0.0.1:11211'
MEMCACHED_SERVERS="127.0.0.1:11211"
# MEMCACHED_PREFIX:
# Specify a string to be used as prefix for defining the memcached
namespace
# for the created instance.
# default: 'koha_'
MEMCACHED_PREFIX="koha_"
Esempio di impostazione nel file koha-sites.conf
DOMAIN=".hangalo.org" # Cambiare con il tuo dominio. Una instance sarà un sottodominio di
questa stringa.
INTRAPORT="8080" #Porta TCP di ascolto per l’interfacia dello staff aministrativo
INTRAPREFIX=""
INTRASUFFIX="-intra"
DEFAULTSQL="" #
OPACPORT="80" #Porta TCP di ascolto per l’interfacia cliente (OPAC). Si non si una porta, apache per default
userà la porta 80.
OPACPREFIX="" #
OPACSUFFIX="" #.
ZEBRA_MARC_FORMAT="unimarc" #Permete specificar il formato per I record
MARC che saranno indicizzati da Zebra. I possibili valori sono 'marc21',
'normarc' e 'unimarc'
ZEBRA_LANGUAGE="en" #Define la lingua principale per l’ indicizzazione di
Zebra. I possibili valori sono, 'en', 'fr' and 'nb'
12 – Creare la instance di koha
Sintassi del comando
# koha-create [paramentri ] NOME_ INSTANCE
# koha-create [-- parametro1 valor --parametro2 valor – parametro3
valor .. ] NOME_ INSTANCE
Esempio
23. 23
# koha-create –-create-db --marcflavor unimarc --zebralang fr
biblioteca
Sintassi completa del comando koha-create
koha-create [--create-db|--request-db|--populate-db|--use-db]
[--marcflavor marc21|normarc|unimarc]
[--zebralang en|es|fr|nb|ru|uk]
[--defaultsql /path/to/some.sql]
[--configfile /path/to/config] [--passwdfile
/path/to/passwd]
[--database database] [--adminuser n] instancename
Ordine di precedenza dell’opzioni di configurazione
Dell piu basso al piu alto
1. Paramentri definite con il commando koha-create
2. /etc/koha/koha-sites.conf
3. Configurazioni fate nei file sepifici di ogni instance
4. Opzioni individuali definite con --marcflavor, --zebralang, --
defaultsql, --adminuser
Quando se crea una instance, koha crea anche un utente per questa installazione nell sistema.In
genere il nome segue le seguinte sintassi:’koha_instance’. Si sugere di, a partire di questo
momento, entrare nel sistema con quest’utente.
13 – Disabilitare il sito default del server apache
# a2dissite 000-default
# service apache2 reload.
13.1 – abilitare alcuni moduli e il sito koha
# a2enmod rewrite
# a2enmod deflate
24. 24
# a2ensite [library name] esempio: biblioteca
oppure fare ( a2ensite biblioteca.conf)
# service apache2 reload.
14 – Configurare apache in una LAN
14.1 -Configurare e avviare Apache.
12.1.1 - Aggiungere porte
Aprire il file ed aggiungere porte
# nano /etc/apache2/ports.conf
Aggiunge una altra porta. Ad esempio
Listen 8080
# /etc/init.d/apache2 restart
12.1.2 – Definire il ServerName
Nella prima parte (punto 9) avevamo definito localhost come ServerName.
Per il lavoro in una LAN il ServerName deve essere il nome del host.
Per scoprire il nome dell’host scrivere il comando
# hostname
Aprire e modificare il file apache2.conf
# nano /etc/apache2/apache2.conf
Aggiungere
#Define the server’s name
ServerName “hostname”
Dove hostname sarà il nome del tuo host. Nel mio caso “informatica”, sarebbe cosi
#Define the server’s name
ServerName informatica
Riavviare apache
# /etc/init.d/apache2 restart
14.1.3 – Impostare l’accesso OPAC e STAFF della instance creata
25. 25
Aprire il file e fare le modifiche indicate al file ‘instace’.conf sotto etc/apache2/sites-available
# nano /etc/apache2/sites-available/biblioteca.conf
File originale
# Koha instance biblioteca Apache config.
# OPAC
<VirtualHost *:80>
Include /etc/koha/apache-shared.conf
# Include /etc/koha/apache-shared-disable.conf
Include /etc/koha/apache-shared-opac.conf
ServerName biblioteca.myDNSname.org
SetEnv KOHA_CONF "/etc/koha/sites/biblioteca/koha-conf.xml"
SetEnv MEMCACHED_SERVERS ""
SetEnv MEMCACHED_NAMESPACE ""
AssignUserID biblioteca-koha biblioteca-koha
ErrorLog /var/log/koha/biblioteca/opac-error.log
# TransferLog /var/log/koha/biblioteca/opac-access.log
# RewriteLog /var/log/koha/biblioteca/opac-rewrite.log
</VirtualHost>
# Intranet
<VirtualHost *:80>
Include /etc/koha/apache-shared.conf
# Include /etc/koha/apache-shared-disable.conf
Include /etc/koha/apache-shared-intranet.conf
ServerName biblioteca-intra.myDNSname.org
SetEnv KOHA_CONF "/etc/koha/sites/biblioteca/koha-conf.xml"
SetEnv MEMCACHED_SERVERS ""
SetEnv MEMCACHED_NAMESPACE ""
AssignUserID biblioteca-koha biblioteca-koha
ErrorLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-error.log
# TransferLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-access.log
# RewriteLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-rewrite.log
</VirtualHost>
Per lavore nel computer locale. Fare i cambiamenti del VirtualHost come viene mostrato di seguito:
26. 26
#OPAC
<VirtualHost 127.0.0.1:80>
….
#Intranet Setup
Example Before:
<VirtualHost 127.0.0.1:8080>
….
Impostazione per un lavore nello stesso host
# Koha instance biblioteca Apache config.
# OPAC
<VirtualHost 127.0.0.1:80>
Include /etc/koha/apache-shared.conf
# Include /etc/koha/apache-shared-disable.conf
Include /etc/koha/apache-shared-opac.conf
ServerName biblioteca.myDNSname.org
SetEnv KOHA_CONF "/etc/koha/sites/biblioteca/koha-conf.xml"
SetEnv MEMCACHED_SERVERS ""
SetEnv MEMCACHED_NAMESPACE ""
AssignUserID biblioteca-koha biblioteca-koha
ErrorLog /var/log/koha/biblioteca/opac-error.log
# TransferLog /var/log/koha/biblioteca/opac-access.log
# RewriteLog /var/log/koha/biblioteca/opac-rewrite.log
</VirtualHost>
# Intranet
<VirtualHost 127.0.0.1:8080>
Include /etc/koha/apache-shared.conf
# Include /etc/koha/apache-shared-disable.conf
Include /etc/koha/apache-shared-intranet.conf
ServerName biblioteca-intra.myDNSname.org
SetEnv KOHA_CONF "/etc/koha/sites/biblioteca/koha-conf.xml"
SetEnv MEMCACHED_SERVERS ""
SetEnv MEMCACHED_NAMESPACE ""
AssignUserID biblioteca-koha biblioteca-koha
ErrorLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-error.log
# TransferLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-access.log
# RewriteLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-rewrite.log
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</VirtualHost>
Se si vuole lavorare con l’IP dell’ host in una LAN
Sustituire 123.123.123.123 con l’IP del host. Nel nostro caso quello definito nel punto 3
(192.168.0.100)
#OPAC
Esempio prima:
<VirtualHost 127.0.0.1:80>
Esempio dopo:
<VirtualHost 127.0.0.1:80 192.168.0.100:80>
….
#Intranet Setup / Koha Admin Setup
Esempio prima:
<VirtualHost 127.0.0.1:8080>
Esempio dopo:
<VirtualHost 127.0.0.1:8080 192.168.0.100:8080>
Impostazione per una LAN
# Koha instance biblioteca Apache config.
# OPAC
<VirtualHost 127.0.0.1:80 192.168.0.100:80>
Include /etc/koha/apache-shared.conf
# Include /etc/koha/apache-shared-disable.conf
Include /etc/koha/apache-shared-opac.conf
ServerName biblioteca.myDNSname.org
SetEnv KOHA_CONF "/etc/koha/sites/biblioteca/koha-conf.xml"
SetEnv MEMCACHED_SERVERS ""
SetEnv MEMCACHED_NAMESPACE ""
AssignUserID biblioteca-koha biblioteca-koha
ErrorLog /var/log/koha/biblioteca/opac-error.log
# TransferLog /var/log/koha/biblioteca/opac-access.log
# RewriteLog /var/log/koha/biblioteca/opac-rewrite.log
</VirtualHost>
# Intranet
<VirtualHost 127.0.0.1:8080 192.168.0.100:8080>
Include /etc/koha/apache-shared.conf
# Include /etc/koha/apache-shared-disable.conf
Include /etc/koha/apache-shared-intranet.conf
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ServerName biblioteca-intra.myDNSname.org
SetEnv KOHA_CONF "/etc/koha/sites/biblioteca/koha-conf.xml"
SetEnv MEMCACHED_SERVERS ""
SetEnv MEMCACHED_NAMESPACE ""
AssignUserID biblioteca-koha biblioteca-koha
ErrorLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-error.log
# TransferLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-access.log
# RewriteLog /var/log/koha/biblioteca/intranet-rewrite.log
</VirtualHost>
Finalmente riavviare Apache2 per caricare le nuove impostazioni
# /etc/ini.d/apache2 restart
Con le impostazioni fatte, al riavvio di Apache appare questo Warm
[warm]namevirtualhost *:80 has no virtualhosts
Per correggere aprire il file ports.conf sotto /etc/apache2 e commentare la riga NameVirtualHost*: 80
#nano /etc/apache2/ports.conf
#NameVirtualHost*:80
Listen 80
Listen 8080
Salvare le modifiche e riavviare Apache 2
# /etc/ini.d/apache2 restart
Con le impostazioni fatte, per entrare nell’interfaccia dello
Staff
Aprire il browser e scrivere
http://127.0.0.1:8080
invece per entrare nell’interfaccia OPAC
Aprire il browser e scrivere
http://127.0.0.1:80
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15 – Avviare il Web installer
Aprire il browser e scrivere
http://127.0.0.1:8080
Appare la finestra di login
User name: (koha ou koha_biblioteca(koha_instazia))
Password: (quella di mysql)
Altrimente si deve andare al file koha-conf.xml sotto /etc/koha/sites/biblioteca
# nano /etc/koha/sites/ biblioteca/koha-conf.xml
Si può cambiare la password qui. In questa prima parte delle impostazioni si consiglia che la password
sia uguale a quella di MYSQL
16 - Cambiare la password di koha
Se si cambia la password in questa parte, nel file koha-conf.xml, bisogna attribuire una nuova password
all’utente attuale, tramite comandi di MYSQL
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16.1 - Accedere a MYSQL
#mysql -u root –p
Enter password: [scrivere la password di mysql impostata durante l’installazione]
Dopo, eseguire
mysql> SET PASSWORD FOR ‘utente’@’localhost’ = PASSWORD(‘la password’);
ad esempio:
mysql> SET PASSWORD FOR ‘koha_biblioteca’@’localhost’ = PASSWORD(‘root’);
In seguito avviare il Web installer
Dopo il primo login si avvia il processo di impostazione di Koha tramite un insieme di finestre e
moduli.
In questo primo modulo si può scegliere la lingua. Dipende delle impostazioni precedenti. Quando
non si installano altre lingue c’è solo l’inglese. Cliccare Next per andare avanti.
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La seconda schermata è informativa. Cliccare Next per andare avanti
Queste due schermate del secondo step ci danno informazioni sulle impostazioni del database.
Cliccare Next per andare avanti e creare il database di koha
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Con questa finestra , si comincia l’impostazione principale di koha.
Clliccare dunque su install basic configuration settings per avviare il processo.
In questa schermata si scegle i proprio MARC flavor. Scegliere Marc21 e clicare su Next per andare
avanti
Seguono un insieme di scelte per le impostazione basi di Koha. In un primo momento, con l’obbiettivo
di studiare e conoscere Koha si consiglia di selezionare tutte le possibilità, anche quelle opzionali. Ce
ne sono alcune obbligatorie altre facoltative. Ma sarebbe bene marcarle tutte.
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Concluse le tappe per l’ impostazioni base di Koha, il sistema si riavvia e richiede un nuovo login(stesso
user e password)
… e appare l’interfaccia dello Staff per lavoro ammnistrativo
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Per entrare come utente nell’interfacia OPAC scrivere nella barra d’indirizzo del browser:
http://127.0.0.1:80
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Appendice
1 - koha-rebuild-zebra
Per il processo d’importazioni dati, da un vecchio sistema a Koha, è necessario fare la reindicizzazione
con zebra. Per questo eseguire il comando
# koha-rebuild-zebra –f – v <instacename>
esempio
# koha-rebuild-zebra –f – v biblioteca
(-f = full reindex, -v = verbose)
2- Installare altre lingue
Per ottenere l’elenco delle lingue installate eseguire:
# koha-translate --list
Per vedere l’elenco delle lingue disponibili, con il codice di ogni lingua, eseguire:
# koha-translate -- list --available
Per installare una nuova lingua, eseguire.
# koha-translate -- install <language-code>
Dopo l’installazione della nuova lingua, bisogna attivare la lingua nelle preferenze del sistema.
Nell’interfacia dello Staff
> Home > Administration > System Preferences > I18N/L10N e scegliere la lingua.
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3 – Disinstallazione di Koha
1) Elencare le instance di koha
# koha-list
2) Cancelare la instance (cancela anche il database)
#koha-remove {instance}
3) Cancelare il package koha-common
# apt-get remove koha-common
4) Cancelare I file di configurazione di koha
# rm -rf /etc/koha
4 - Editori <nano e gedit>
Per modificare i file di testo o per scrivere brevi documenti, Debian mette a disposizione diversi editori
di testo.
4.1 - Editore Gedit
È disponibile:
Tramite l’esecuzione del comando (Alt + F2) o da terminale, digitando:
gedit
Per aprire uno specifico file è sufficiente aggiungere il percorso del file:
# gedit /percorso/al/file
sostituendo /percorso/al/file con un file esistente, come ad esempio /etc/apt/sources.list
# gedit /etc/apt/sources.list
Aprire file come amministratore
Per aprire un file con i privilegi di amministrazione è necessario digitare nel terminale un comando del
tipo:
sudo gedit /percorso/al/file
Ad esempio per aprire il file /etc/apt/sources.list il comando diviene:
sudo gedit /etc/apt/sources.list
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3.2 - Editore Nano (http://www.nano-editor.org)
Aprire e creare file
Aprire e creare file con nano è semplice, basta digitare:
# nano filename
Se si sta modificando un file di configurazione come /etc/apache2/ports.conf è bene usare l'opzione -
w, in questo modo:
# nano -w / etc/apache2/ports.conf
Avvertenza: È molto, molto importante usare l'opzione -w quando si apre un file di configurazione.
Non farlo potrebbe portare il sistema a non avviarsi o causare altri problemi poco simpatici.
Salvare ed uscire
Se si vuole salvare le modifiche apportate al testo, premere Ctrl+O.
Per uscire da nano, digitare Ctrl+X.
Se si cerca di uscire da nano dopo aver apportato delle modifiche ad un file, verrà chiesto se tali
modifiche devono essere salvate o meno. Premere N per uscire da nano senza salvare, premere Y (S
nella versione italiana) per effettuare il salvataggio. Verrà quindi chiesto un nome per il file. Scriverlo e
premere Invio.
Se per errore è stato confermato il salvataggio del file, si può sempre annullare l'operazione premendo
Ctrl+C quando viene chiesto il nome del file (si torna così a nano senza aver scritto su disco le
modifiche apportate).
Taglia e incolla
Per tagliare una singola linea usare il comando Ctrl+K (tenere premuto Ctrl e poi premere K). La linea
sparirà. Per incollarla, muovere semplicemente il cursore dove si vuole inserirla e premere Ctrl+U. La
linea riapparirà. Per muovere più linee contemporaneamente, basta semplicemente tagliarle utilizzando
Ctrl+K più volte (una volta per ogni riga) e poi incollarle tutte con una unica pressione di Ctrl+U.
L'intero paragrafo apparirà in qualsiasi posizione si voglia.
Se si necessita di un controllo più preciso, è necessario evidenziare il testo prima di tagliarlo.
Posizionare il cursore all'inizio del testo da tagliare. Premere Ctrl+6 (oppure Alt+A). Ora spostare il
cursore alla fine del testo da tagliare: il testo selezionato verrà evidenziato. Se si vuole annullare la
selezione, premere di nuovo Ctrl+6. Premere invece Ctrl+K per tagliare il testo evidenziato. Usare
Ctrl+U per incollarlo.
Nota: Nei testi di aiuto di nano il tasto Ctrl è rappresentato da un segno di omissione (accento
circonflesso) (^), quindi la combinazione di tasti Ctrl+W sarà mostrata come ^W, e così via. Il tasto Alt
è rappresentato invece da una M (che sta per "Meta"), quindi Alt+W sarà mostrato come M-W.
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You must be the change you wish to see in the world.
Mahatma Gandhi
Fra Joaquim José Hangalo, OFMCAP
joajoshang@gmail.com
Roma, Dicembre 2014