1. Docente: Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
MF 20 | COMPETENZE TRASVERSALI
COMUNICAZIONE EFFICACE
2. PREMESSE DI BASE
Questa affermazione è vera?
“Ho un buon livello culturale,
sono molto informato sull'argomento,
so esprimermi bene,
pertanto non ho problemi di COMUNICAZIONE ”
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
3. GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Paul Watzlawick
1. E' impossibile non comunicare
2. Esistono due livelli di comunicazione: di contenuto e di relazione
3. La punteggiatura delle sequenze degli eventi definisce la relazione
4. La comunicazione avviene attraverso i canali verbali e non verbali
5. Le interazioni possono essere complementari o simmetriche
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
4. PREMESSE DI BASE
Qualsiasi interazione umana è una forma di comunicazione,
Qualunque atteggiamento assunto, diventa immediatamente portatore di
significato
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
7. PROPRIETÀ DELLA COMUNICAZIONE
La struttura
La comunicazione di norma è composta da:
· Elementi VERBALI
· Elementi PARAVERBALI
· Elementi NON VERBALI
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
8. PROPRIETÀ DELLA COMUNICAZIONE
Linguaggio- elementi verbali
· Regole grammaticali
· Regole sintattiche
· Regole semantiche
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
9. PROPRIETÀ DELLA COMUNICAZIONE
Paraverbale
I fenomeni collaterali del linguaggio
· Ritmo, volume e tono del linguaggio
· Accento e qualità della voce
· Sospiri e pause
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
10. PROPRIETÀ DELLA COMUNICAZIONE
I 3 elementi della comunicazione
Dai un valore ad ognuno dei 3 aspetti
· VERBALE => ____ %
· PARAVERBALE => ____ %
· NON VERBALE => ____ %
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14. PROPRIETÀ DELLA COMUNICAZIONE
I 3 elementi della comunicazione
L’uomo, nella sua evoluzione linguistica, ha
gradualmente abbandonato il L.N.V., per affidarsi alle
sole parole. Si assiste pertanto ad un soffocamento degli
strumenti tradizionali della comunicazione quotidiana,
vale a dire le tonalità e la spontaneità del L.N.V.
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
15. SIETE AD UN PARTY
il vostro amico è andato via per un’emergenza e non
conoscete nessuno…
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
17. LA PRIMA IMPRESSIONE
Creare dal primo istante una buona immagine verso persone con le quali dobbiamo
entrare in contatto per raggiungere una certa finalità: far sentire l'interlocutore a
proprio agio.
"Il miglior modo per favorire una buona prima impressione è quello di focalizzarci
sugli altri, non su noi stessi!"
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
18. LA PRIMA IMPRESSIONE
Teoria dei 5 minuti
Impressione favorevole
· Relazioni future saranno orientate positivamente
nel 50% dei casi
Impressione sfavorevole
· Relazioni future saranno improntate negativamente nel 90% dei casi
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19. LA PROSSEMICA
La distanza che le persone assumono è indice dei loro rapporti sociali e dei
loro sentimenti reciproci.
Può essere:
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21. STILI COMUNICATIVI
Aggressivo
Aggressività è una reazione tipica del conflitto. In psicologia sociale si osserva la
motivazione dell’attore.
Vi è aggressività quando un comportamento mira a danneggiare / nuocere un’altra
persona.
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
22. AGGRESSIVO
- Attraverso il piglio duro e aggressivo si ottengono i risultati. Si parte dal presupposto che gli altri
siano sempre ostili e sia necessario attaccare per primi
- dopo aver aggredito qualcuno ci si sente meglio. È vero ma si tratta di un beneficio ristretto nel
tempo, infatti prima o poi la relazione con l’altro ne risentirà
- il mondo è popolato da gente ostile dalla quale ci si deve difendere
- si deve restituire pan per focaccia; è sufficiente che l’altro abbia un’opinione diversa dalla
propria per attaccarlo senza lasciargli possibilità di esprimersi
- quando non se ne può più uno scoppio di collera è quello che ci vuole! Questa è la reazione meno
criticabile a condizione che l’attacco non produca risultati mortificanti per entrambi i contendenti
23. AGGRESSIVO
Il soggetto con questo stile è una persona che non rispetta i limiti degli altri, è concentrato sui
propri desideri senza badare a coloro che gli sono intorno.
Per fare questo utilizza qualsiasi mezzo a propria disposizione, anche distruttivo e violento. La
tendenza è quella di dominare gli altri e l'unico obiettivo che si pone è il potere personale e
sociale. Alla base di questo tipo di comportamento vi sono ancora delle componenti d'ansia
accompagnate però da rabbia e ostilità.
C'è anche un disprezzo degli altri e un mancato riconoscimento della dignità altrui.
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
24. AGGRESSIVO
Per gli adulti il gruppo di riferimento, al di fuori di ambito familiare, è quello di colleghi di lavoro
Sull’opinione altrui – colleghi di lavoro - si elaborano molti aspetti dell’immagine di sé e della
propria autostima
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
27. PASSIVO
- Desiderio di essere simpatici e di voler essere accettati da tutti. Parte da un assunto
di base disfunzionale, quello di dover piacere a tutti sempre e comunque
- Riluttanza a lasciarsi coinvolgere in conflitti per i quali non si possiedono le modalità
adeguate di gestione
- timore che il proprio coinvolgimento non produca risultati positivi; spesso ciò è
accompagnato da un senso di scarsa autoefficacia
- apprensione nel caso in cui dovesse perdere il controllo di se stesso e alzare il tono
più del lecito
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
30. ASSERTIVITÀ
“la capacità di raggiungere i propri obiettivi senza creare conflittualità, evidenti o
nascoste nel rapporto con gli altri e con se stessi: è la capacità di saper rispettare i diritti
(propri e degli altri) e di saper esporre le proprie aspettative ed il proprio punto di vista”
L’assertivo è colui che sa parlare con la gente, sa ascoltare, sa trovare il momento giusto
per accettare le proprie idee, dà il suo feedback e, a sua volta, lo esige.
Non esprime inimicizie nei confronti di chi non è d’accordo con lui, né tanto meno si
inibisce se è il suo interlocutore ad essere aggressivo. Riesce a controllare le proprie
reazioni emotive.
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31. ASSERTIVITÀ
1. Ascoltiamo l’altro in modo attivo
2. Parliamo in prima persona
3.Esprimiamo le nostre esigenze in modo chiaro
e conciso
4.Comunichiamo i nostri NO in maniera efficace
5.Facciamo attenzione al linguaggio non verbale
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
33. OSTACOLI ALL’ASSERTIVITÀ
- La critica
- Diversità di opinione con gli altri
- Riuscire a dire di no
Alcuni accorgimenti che possono aiutare:
❏ dire /spiegare sempre il motivo del rifiuto
❏ riconoscere i desideri/diritti degli altri
❏ riconoscere i propri errori
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
34. ASCOLTO ATTIVO
Capacità di ascoltare chi parla mostrando interesse in ciò che viene
detto e facilitando la ricezione del messaggio
"Le persone che comunicano efficacemente dedicano molto più
tempo all'ascolto che a parlare"
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
37. DIFFERENZA TRA PARLARE E
COMUNICARE
Chi parla si pone sul piedistallo della comunicazione,
senza necessariamente preoccuparsi di colui che ascolta:
comunicare significa far capire ad altri il nostro
messaggio attraverso parole, immagini gesti.
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
38. ASCOLTO ATTIVO
Ascoltare attivamente vuole dire: imparare a vedere, udire e
sentire nello stesso modo in cui vede, sente e ode l’altro.
Significa ascoltare con comprensione in modo da condividere
l’esperienza con l’altra persona e ricevere la sua
comunicazione esattamente nel modo in cui è intesa.
EMPATIA
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
39. SEGNALI NON VERBALI
● Raschiamento della gola (allontanare
simbolicamente un argomento, un gesto, un
segno, una parola, persona)
● Braccia conserte e gambe accavallate:
atteggiamento di chiusura
● Sfregare il naso con movimento orizzontale:
non accetta l’argomento
● Sfregare il naso con movimento verticale: il
movimento è eseguito dal basso verso l’alto:
riprendere fiato
● Spostare oggetti lontani da sé: spostamento
di piccoli oggetti vicini: la persona accoglie in
modo negativo la stimolazione subita tramite
argomenti, parole, gesti o comportamenti
● Spolverare, o spazzare via qualcosa: rifiuto
istintivo del discorso che la persona sta
ascoltando
Segnali di rifiuto
Jenny Koyate - Illustrazioni a cura di Denise Fox
40. SEGNALI NON VERBALI
● Accarezzare i capelli: netta espressione di
bisogno affettivo
● Suzione del dito/dita: estrema gratificazione
dell’inconscio nei confronti di chi parla
● Accarezzare le labbra: con mano o punta del
dito: il soggetto riconosce gradito l’argomento
di chi parla.
● Spostare oggetti verso se stessi:
spostamento di oggetti che si trovano vicini,
se l’oggetto era stato toccato
dall’interlocutore, significa che questi è
gradito
● Toccare amichevolmente con la mano
l’interlocutore: la persona deve usare la
prossemica (vicinanza sociale), la cinesica
(movimenti) e digitale (toccare),
l’interlocutore è gradito
● Spostare la postura del busto in avanti:
spesso avviene effettuando dei piccoli passi
in direzione dell’interlocutore
Segnali di gradimento
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