4. Sviluppo
dell’
impact
inves,ng
² Necessità
di
trovare
delle
metriche
di
misurazione
per
dimostrare
agli
inves7tori
il
“valore
sociale”
del
proprio
business
Comunicazione
con
i
propri
stakeholder
² Misurare
l’impa=o
significa
fare
un’analisi
di
processo
e
questo
può
comportare
un
ripensamento
di
alcune
aBvità
à
innovazione
dell’organizzazione
4
Perchè
misurare
l’impa9o
sociale
6. Impact investing
L’
impact
inves,ng
è
una
aBvità
di
inves7mento
in
imprese,
organizzazioni
e
fondi
che
operano
con
l’obieBvo
di
generare
un
impa=o
sociale
misurabile
e
compa7bile
con
un
rendimento
economico.
(Rapporto
Social
Impact
Investment
Task
Force
G8,
2014)
6
7. Impact investing
L’impact
inves.ng
si
dis.ngue
per:
² l’intenzionalità
dell’inves.tore
di
generare
un
impa8o
sociale;
² l’aspe8a.va
di
un
rendimento
economico
che
mo.va
l’inves.tore;
² la
flessibilità
del
tasso
di
rendimento
a8eso
che
può
posizionarsi
al
di
so8o
del
livello
medio
di
mercato
o
allinearsi
ai
rendimen.
di
mercato;
² la
varietà
degli
strumen.
finanziari
u.lizza.
e
delle
forme
di
intervento
che
spaziano
dal
debito
all’equity
puro;
² la
misurabilità
dell’impa5o,
fondamentale
per
assicurare
trasparenza
e
accountability.
(Rapporto
Social
Impact
Investment
Task
Force
G8,
2014)
7
8. IMPACT
INVESTMENT:
THE
INVISIBLE
HEART
OF
MARKETS,
REPORT
OF
THE
SOCIAL
IMPACT
INVESTMENT
TASKFORCE
G8
Se9embre
2014
9. 9
Fonte
–
Sodalitas
Introduzione
alla
finanza
sociale
Fonte
–
Sodalitas
Introduzione
alla
finanza
sociale
Investment spectrum
10. La finanza sociale: sintesi dei principali stakeholder
10
Gli
stakeholder
della
finanza
sociale
dal
lato
dell’offerta
(i
finanziatori
e
i
donatori)
e
dal
lato
della
domanda
(gli
a=ori
sociali)
Fonte
–
Sodalitas
Introduzione
alla
finanza
sociale
11. 11
Fonte
–
Italian
Report
G8
Taskforce
on
Impact
inves.ng
Alcuni strumenti dell’impact investing
12. Inoltre… startup innovative a vocazione sociale
² Il
Decreto-‐Legge
179/2012,
conver7to
con
Legge
221/2012,
ha
introdo=o
nell’ordinamento
giuridico
italiano
la
nozione
di
nuova
impresa
innovaQva
ad
alto
valore
tecnologico,
la
startup
innova7va
accede
ad
agevolazioni
di
natura
fiscale,
una
disciplina
flessibile
per
la
ges7one
societaria
e
dei
rappor7
di
lavoro,
strumen7
su
misura
vol7
a
favorire
l’accesso
al
credito
e
la
raccolta
di
capitali
e
altre
misure)
² le
startup
innovaQve
“a
vocazione
sociale”
(“SIAVS”)
possiedono
gli
stessi
requisi7
pos7
in
capo
alle
altre
startup
innova7ve
ma
operano
in
alcuni
se=ori
specifici
che
l’ar7colo
2,
comma
1,
del
Decreto
Legisla7vo
155/2006
sull’impresa
sociale,
considera
di
par7colare
valore
sociale.
² Da
quest’anno
dopo
una
prima
autocer7ficazione
viene
richiesto
alle
SIAVS
di
dimostrare
il
proprio
impa=o
sociale
inviando
alla
camera
di
commercio
un
“Documento
di
descrizione
di
impa9o
sociale”
in
occasione
della
conferma
annuale
di
possesso
dei
requisi7
per
il
mantenimento
dello
status
di
startup
innova7va.
12
² assistenza
sociale;
² assistenza
sanitaria;
² educazione,
istruzione
e
formazione;
² tutela
dell'ambiente
e
dell’ecosistema;
valorizzazione
del
patrimonio
culturale;
turismo
sociale;
² formazione
universitaria
e
post-‐universitaria;
ricerca
ed
erogazione
di
servizi
culturali;
² formazione
extra-‐scolas7ca,
finalizzata
alla
prevenzione
della
dispersione
scolas7ca
e
al
successo
scolas7co
e
forma7vo;
² servizi
strumentali
alle
imprese
sociali,
resi
da
en7
compos7
in
misura
superiore
al
se=anta
per
cento
da
organizzazioni
che
esercitano
un'impresa
sociale2.
14. Misurazione come narrazione
“Dobbiamo produrre una narrazione diversa che non sia ingenua, affinché chi crede nel
non profit come modo per strutturare la propria esistenza possa continuare a farlo”.
“La misurazione non è uno sterile esercizio tecnico, ma è fondamentale per
materializzare qualcosa di cui poi poter riconosce il valore. La misurazione è una forma
di narrazione. La sfida è trasformare questa narrazione per far si che chi decide possa
capirne il valore”
PIERLUIGI SACCO
15. TeoriadelCambiamento(1/3)
15
>
È
uno
strumento
e
una
metodologia
per
tracciare
la
sequenza
logica
di
una
inizia7va,
dall’inizio
dell’aBvità,
ai
risulta7.
Mostra
un
percorso
di
causalità
che
lega
le
singole
fasi,
specificando
ciò
che
è
necessario
fare
per
o=enere
gli
obieBvi
che
si
desidera
raggiungere
>
È
un
processo
di
profonda
riflessione
e
di
dialogo
tra
soggeB
interessa7
dell’organizzazione.
Il
processo
aiuta
a
rifle=ere
sui
valori,
visioni
del
mondo
e
filosofie
di
cambiamento
che
rendono
più
esplicite
le
ipotesi
so=ostan7
di
come
e
perché
il
cambiamento
potrebbe
accadere
come
risultato
dell’aBvità.
Teoria
del
Cambiamento
16. TeoriadelCambiamento(1/3)
16
Teoria
del
Cambiamento
>
Richiede
un
cambiamento
nelle
modalità
di
pensiero,
rela7vamente
alle
inizia7ve
da
porre
in
essere
per
avviare
un
reale
processo
di
cambiamento,
da
quello
che
si
sta
facendo
a
ciò
che
si
vuole
o=enere.
>
Rappresenta
una
sorta
di
roadmap,
che
se
compilata
in
modo
corre=o,
perme=e
la
le=ura
a
tuB
gli
stakeholder
coinvol7
nel
processo,
indipendentemente
dal
loro
ruolo,
siano
essi
organizzatori,
personale,
finanziatori,
semplici
ci=adini.
17. Perchè ci serve?
Pianificazione
strategica:
la
TC
aiuta
le
organizzazioni
a
mappare
il
processo
di
cambiamento
e
gli
outcome
a=esi
e
facilita
le
fasi
di
implementazione
del
proge=o
(Unifem,
2010);
Monitoraggio
e
valutazione:
i
processi
e
gli
outcome
propos7
possono
essere
controlla7
e
revisiona7
nel
corso
del
tempo.
Questo
perme=e
alle
organizzazioni
di
‘aggiustare’
periodicamente
i
loro
obieBvi
e
modificarli
in
funzione
dei
cambiamen7
di
contesto,
perme=endo
loro
di
essere
elas7che
ma
di
mantenersi
coeren7
(Oecd,
2008;
Undp,
2007);
Fund-‐raising:
la
TC
perme=e
alle
organizzazione
di
rendersi
più
finanziabili
Comunicazione:
questo
perme=e
alle
organizzazioni
di
comunicare
le
loro
scelte
sia
agli
stakeholder
interni
che
a
quelli
esterni
(Ellis
et
al.,
2011);
Apprendimento:
la
TC
perme=e
ai
singoli
di
chiarire
e
sviluppare
al
meglio
i
propri
processi
organizza7vi
(Retolaza,
2011;
Oecd,
2008).
Teoria
del
Cambiamento
:
perché
la
usiamo?
18. Il modello
ASSUNZIONI
A[vità
che
l’organizzazione
deve
me9ere
in
essere
affinchè
l’input
possa
generare
l’ouput
desiderato
(
il
prodo9o/servizio
sta
raggiungendo
ed
è
effe[vamente
usato
corre9amente
dai
clienQ
target?).
ASSUNZIONI
Come
viene
usato
il
prodo9o/servizio?
Che
cosa
deve
essere
vero
negli
output
affinchè
si
raggiunga
l’outcome?
ASSUNZIONI
Quali
outcome
possono
diventare
miglioramenQ
di
lungo
periodo?
A
quali
condizioni?
Input
è
il
prodo8o
o
il
serviz
io
offerto
dall’organizzazion
e
Output
è
il
prodo8o
o
serviz
io
consumato
dai
clien./ben
eficiari
(
metriche)
Outcome
è
il
risultato
dell’a
dozione
del
p/s
in
termini
di
benessere
monetari
e
non
m
onetari
dei
clien.
(metriche)
Impact
è
l’effe8o
di
lungo
p
eriodo
sul
benessere
dei
clien
.
(
metriche
se
possibile)
Il
Modello
20. • La sfida – partiamo da un esempio –
Apebianca
• Target – contadini e produttori locali
• Strumento: Teoria del Cambiamento
• Proviamo a identificare alcuni indicatori di
impatto sociale
Cosa facciamo?
22. Impact Challenge: Apebianca
Come
può
Gustavo,
giovane
produ5ore
locale
di
cibo
biologico,
ampliare
la
sua
rete
e
quindi
aumentare
i
propri
ricavi
e
affermare
il
suo
modello
di
produzione?
25. Il modello
ASSUNZIONI
A[vità
che
l’organizzazione
deve
me9ere
in
essere
affinchè
l’input
possa
generare
l’ouput
desiderato
(
il
prodo9o/servizio
sta
raggiungendo
ed
è
effe[vamente
usato
corre9amente
dai
clienQ
target?).
ASSUNZIONI
Come
viene
usato
il
prodo9o/servizio?
Che
cosa
deve
essere
vero
negli
output
affinchè
si
raggiunga
l’outcome?
ASSUNZIONI
Quali
outcome
possono
diventare
miglioramenQ
di
lungo
periodo?
A
quali
condizioni?
Input
è
il
prodo8o
o
il
serviz
io
offerto
dall’organizzazion
e
Output
è
il
prodo8o
o
serviz
io
consumato
dai
clien./ben
eficiari
(
metriche)
Outcome
è
il
risultato
dell’a
dozione
del
p/s
in
termini
di
benessere
monetari
e
non
m
onetari
dei
clien.
(metriche)
Impact
è
l’effe8o
di
lungo
p
eriodo
sul
benessere
dei
clien
.
(
metriche
se
possibile)
Il
Modello
26. RI-‐Definizione
obieBvi
Iden7ficazione
target
Il
processo
TOC
Le
metriche
Monitoraggio
e
apprendimento
Il
processo
interno
all’organizzazione
Il
processo
interno
all’organizzazione