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CAVOUR(550)
Cavour
La portaerei Cavour
Descrizione generale
Tipo Portaerei V/STOL
Classe Cavour
Numero unità {{{numero_unità}}}
Costruttori Fincantieri
Cantiere Riva Trigoso - Muggiano
Matricola 550
Ordine 22 novembre 2000
Impostazione 17 luglio 2001
Varo {{{varata}}}
Completamento 27 marzo 2008
Entrata in
servizio
10 giugno 2009
Proprietario Marina Militare Italiana
Radiazione
Destino finale
Caratteristiche generali
Dislocamento 27.910 (35.000 afs) t
Stazza lorda t
Lunghezza 244 m
Larghezza 39 (51,5 m f.t.) m
Altezza m
Pescaggio 7,5 m
Profondità
operativa
m
Ponte di volo 220 x 34
Propulsione Tipo COGAG:
• 4 TG GE/Avio LM2500
da 88 MW
• 6 Generatori diesel
Wärtsila
CW 12V200 + 2
Gruppi-asse da 17,6
Mw
Velocità 28 nodi (52 km/h)
Autonomia 7000 mn a 16 nodi (18 giorni)
Capacità di
carico
Mezzi terrestri:
• 100 veicoli leggeri
(fuoristrada VM o
Lince) oppure
• 50 veicoli medi (anfibi
LVTP-7, corazzati
VCC-80 "Dardo")
oppure
• 24 veicoli pesanti
(MBT Ariete da 60
ton.)
Numero di
cabine
{{{numero_di_cabine}}}
Equipaggio 1.210 divisi in:
• 451 equipaggio
• 203 gruppo volo
• 140 comando
complesso
• 325+91 Reggimento
San Marco
Passeggeri
Equipaggiamento
Sensori di
bordo
1 x Alenia Marconi Systems
SPY-790 EMPAR, 1 x Alenia
Marconi Systems RAN-40L, 1 x
Alenia Marconi Systems SPS-
791 RASS (RAN-30X/I), 2 x
Alenia Marconi Systems RTN-
25X Orion (predisposizione),
Sistemi
difensivi
Missili:
• 2 lanciatori verticali
(VLS) in moduli da 16
celle ciascuno del tipo
Sylver A-43 per missili
superficie/aria a corto
raggio Aster 15 (32
missili)
Armamento Cannoni:
• Due pezzi Oto Melara
76/62 mm del tipo
Super Rapido
• Tre pezzi Oto
Melara/Oerlikon da
25/80 mm
Gruppo imbarcato:20-24
aeromobili
• aerei di tipo STOVL
(Harrier o F-35B)
• elicotteri di supporto
aereo EH101
AEW/HEW
• elicotteri per compiti
ASW, ASuW e di
trasporto (EH101
ASH/TTH/NH90
NFH/TTH/Agusta
SH3D)
Massima capacità di carico
ipotizzata:
• 30 aeromobili
Corazzatura {{{corazzatura}}}
Mezzi aerei {{{veicoli_aerei}}}
Note
Motto In arduis servare mentem
Soprannome
Nave Cavour (CVH-550) è la nuova portaerei V/STOL italiana entrata in servizio per la Marina
Militare Italiana nel 2009, costruita da Fincantieri cui era stata commissionata il 22 novembre 2000.
Lo scafo è stato impostato il 17 luglio 2001 nel cantiere navale di Riva Trigoso presso Genova dove
un primo troncone è stato varato il 20 luglio 2004 e trasferito al Cantiere navale del Muggiano della
Spezia per l'aggiunta del secondo troncone e per i lavori di completamento della strumentazione. Il
22 dicembre 2006 ha effettuato la prima prova di navigazione ed il 27 marzo 2008 è stata
consegnata alla Marina Militare per i collaudi finali, al termine dei quali il 10 giugno 2009 è entrata
in servizio[1]
dopo aver ricevuto la bandiera di combattimento alla presenza del Capo dello Stato. La
nave è stata costruita per combinare varie funzionalità fra cui, oltre alla predominante azione aerea
tramite modelli V/STOL ed elicotteri, anche scenari di operazioni anfibie, comando complesso e di
trasporto di personale civile e militare e di veicoli pesanti. La portaerei Cavour sarà assegnata a
COMFORAL, il Comando Forze d'Altura di base a Taranto.
La costruzione della sola piattaforma è costata circa 900 milioni di euro, cui vanno aggiunti circa 23
milioni di euro per la fornitura di apparati minimi per la navigazione, 35 milioni relativi al supporto
integrato ed ulteriori 150 milioni di euro in forniture dei sistemi di comando e controllo, le
comunicazioni, i sistemi d'arma a corto/medio raggio. A queste spese poi vanno ad aggiungersi tutti
i sistemi d'arma non compresi in quelli precedentemente menzionati. Tali costi sono stati coperti
con fondi del Ministero della Difesa e dello sviluppo economico con stanziamenti pari a 50 milioni
di euro all'anno fino al 2001, 35 milioni di euro nel 2001, 78 milioni di euro nel 2002, 92 milioni di
euro nel 2003, 185 milioni di euro nel 2004, 177 milioni di euro nel 2005, 25 milioni di euro nel
2006, 211 milioni di euro nel 2007, 150 milioni di euro nel 2008.[2]
Araldica del nome
È stata così chiamata in onore di Camillo Benso conte di Cavour (dopo aver scartato proposte come
Luigi Einaudi ed Andrea Doria) ed è destinata a diventare la NUM (Nuova Unità Maggiore) della
Marina Militare, affiancando la portaerei Giuseppe Garibaldi. Questo nome ha un significato
storico per la Marina Militare, quale riconoscimento per il forte impulso che il Conte di Cavour
diede all'indomani dell'Unità d'Italia, all'espansione ed alla qualificazione della marina italiana sorta
dalla fusione delle marine preunitarie. Il nome è stato assegnato a due navi della Regia Marina: un
trasporto di prima classe attivo tra il 1885 ed il 1894 e la corazzata Cavour, affondata dagli inglesi
durante la famosa notte di Taranto nel 1940.
Gruppo imbarcato
Il ponte di volo visto da poppa.
La portaerei, al centro di un gruppo da battaglia, è il simbolo per eccellenza della proiezione di
potenza. Questa viene esercitata attraverso i suoi velivoli imbarcati, capaci di condurre operazioni
offensive nel raggio di diverse centinaia di miglia dal gruppo navale. Il Cavour imbarcherà un totale
di 20-24 aeromobili [3]
. Il gruppo di volo sarà composto da velivoli V/STOL AV8B Harrier Plus e,
quando disponibili, i nuovi JSF (Joint Strike Fighter). Inoltre verranno imbarcati elicotteri di vario
tipo, dagli SH3-D agli NH90 ai pesanti EH-101, sia come piattaforme radar (versione AEW su
elicotteri) che come compiti di ricerca e soccorso (SAR) ma anche di attacco antisommergibile
(ASW) o antisuperficie (ASuW).
I dati ufficiali per l'hangar indicano che è dimensionato per ricoverare fino a 12 F-35B (Joint Strike
Fighter) e 8 elicotteri pesanti per un massimo di 20 velivoli. Tali dati differiscono
dall'incrociatore/portaeromobili Giuseppe Garibaldi che è dotato di un hangar ampio poco più della
metà. L'hangar ha una superficie di circa 2800 metri quadri.
Il ponte di volo ha una dimensione tale che si ipotizza vi si possano parcheggiare fino a un massimo
di 20 velivoli in diverse configurazioni tra aerei ed elicotteri
Altri dettagli [modifica]
L'isola laterale della portaerei
La Marina militare italiana dopo l'entrata in servizio di nave Garibaldi aveva pianificato
l'acquisizione di un'altra portaerei che doveva avere caratteristiche simili a quelle dell'ammiraglia
della flotta italiana, potendo però disporre di un ponte più grande e con un dislocamento
leggermente superiore (15000 t).
Questo progetto venne però cancellato dopo la fine della guerra fredda, quando i requisiti della
Marina militare italiana cambiarono e si passò al progetto 156. La nuova portaerei, infatti, avrebbe
dovuto avere un tonnellaggio tra le 18000 e le 20000 tonnellate, con una lunghezza di 200 metri e
una larghezza di 34 metri e in grado di imbarcare 10/12 AV-8B e 6/8 EH-101.
Nel 1995 si decise di optare per una nuova unità anfibia di 13000 tonnellate, ma successivamente si
passò ad una nuova unità anfibia maggiore, in grado di imbarcare 4 AV-8B e 6/8 EH-101; alla fine
si passò al progetto 163/168 a favore di una nuova nave da più di 27000 tonnellate di dislocamento
a pieno carico, ossia il Cavour attualmente consegnato alla Marina italiana nella primavera del
2008. [4]
Altre ulteriori modifiche fatte nel 2008 renderanno il tonnellaggio massimo della Cavour vicino alle
30.000 tonnellate in caso di imbarco di mezzi militari di massimo peso per operazioni aeronavali di
supporto ad eventuali sbarchi.
La centrale informativa di combattimento ha 150 postazioni operative informatizzate e schermi al
plasma di grandi dimensioni per visualizzare i contenuti informativi necessari allo svolgimento
delle operazioni.[5]
Lato destro della portaerei Cavour
La "Conte di Cavour" ha capacità di azione militare nel 2010 fino a 12 F-35B (Joint Strike Fighter)
ed 8 elicotteri pesanti per un massimo di 20 velivoli.
Impiego operativo
La prima missione operativa della portaerei Conte di Cavour, 19 gennaio 2010, si svolge ad Haiti,
allo scopo di recare aiuto alla popolazione colpita dal catastrofico terremoto del gennaio 2010.[6]
Si tratta di un'operazione congiunta tra le Forze Armate italiane e quelle brasiliane. Il dispositivo
nazionale interforze, che svolge l'operazione denominata "White Crane", risulta composto da quasi
mille unità di personale tra militare e civile e con circa 200 tonnellate di viveri.
Il Futuro
Riva Trigoso, 20 luglio 2004 - Alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e del
Ministro della Difesa Antonio Martino è stata varata oggi presso lo stabilimento Fincantieri di
Riva Trigoso (Genova) la portaerei “Cavour”, commissionata dalla Marina Militare Italiana nel
novembre 2000. Alla cerimonia hanno presenziato numerose autorità civili e militari, tra cui il
Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola e il Capo di Stato Maggiore della
Marina Amm. Sergio Biraghi. La portaerei “Cavour”, che rappresenta un prodotto di elevata
tecnologia e di eccellenza progettuale e costituisce un elemento di assoluto rilievo nel piano di
rinnovamento della flotta nazionale, ha permesso a Fincantieri di consolidare ulteriormente lo
storico rapporto di stretta collaborazione con la Marina. La nave, con un dislocamento a pieno
carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 244 metri, una larghezza massima di
39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocità continuativa di 28 nodi, avrà un’autonomia
di 7.000 miglia alla velocità di 16 nodi, corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le
consentirà di compiere operazioni a lungo raggio.
L’impianto di
propulsione della
"Cavour", con i suoi
88.000 kW generati da
quattro turbine General
Electric – Avio, è il più
potente non nucleare
realizzato al mondo
negli ultimi decenni. La
“Cavour” potrà ospitare
fino a 1.210 persone
tra equipaggio nave
(451), componente
volo (203), comando
complesso (140),
Reggimento San Marco
(325), con un margine
di 91 persone in
situazioni particolari. La
portaerei - la cui
costruzione è iniziata
nell’estate del 2001,
con consegna prevista
nel corso del 2007 -
svolgerà principalmente
operazioni aeree, avrà
un hangar in grado di
ospitare anche veicoli
terrestri e sarà dotata
di rampe di accesso per
consentire operazioni di
imbarco e sbarco di
mezzi ruotati e
cingolati, sia per
missioni militari che di
protezione civile. Potrà
imbarcare tutti i tipi di
aeromobili in dotazione
alla Marina: elicotteri
(EH 101, NH 90 e SH
3D) e aerei (AV-8B e,
in futuro, Joint Strike
Fighter).
Nella costruzione dell’unità rilevante è stato il travaso dell’esperienza di Fincantieri in campo
mercantile, nel quale la società vanta la leadership mondiale nella costruzione di navi da
crociera e di grandi traghetti. Infatti il processo di osmosi delle conoscenze duali maturate nei
due comparti consente significative sinergie e rappresenta uno dei punti di forza dell’azienda.
La Direzione navi militari di Fincantieri, oltre alla portaerei “Cavour”, sta realizzando per la
Marina italiana due sommergibili della classe U212 A , nell’ambito di un programma italo-
tedesco, e due fregate della classe “Orizzonte”, frutto di una collaborazione italo-francese.
La nave avra’ un dislocamento a pieno carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di
244 metri, una larghezza massima di 39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocita’
continuativa di 28 nodi; avra’ un’autonomia di 7.000 miglia alla velocita’ di 16 nodi,
corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le consentira’ di compiere operazioni a
lungo raggio. La “Cavour” potra’ ospitare 1.210 persone tra equipaggio nave (451),
componente volo (203), comando complesso (140), Reggimento San Marco (325), con un
margine di 91 unità in situazioni particolari. La costruzione e’ iniziata nell’estate del 2001.
Varata oggi, la consegna della “Cavour” e’ prevista nel corso del 2007.
L’acquisizione della nuova
generazione di elicotteri da trasporto:
quattro EH – 101 è stato già
ordinato con l’opzione per altri otto
velivoli, così come sembrerebbe
definito l’acquisto di dieci NH – 90
‘TTH’ i quali entrerebbero in servizio
subito dopo gli EH - 101.
Sulle tre LPD, l’eliminazione del pezzo prodiero
46/62 mm.
Consentirà di ricavare un terzo spot per
l’appontaggio degli elicotteri, mezzi che vanno
acquistando maggior peso nell’attività del
battaglione. Il “San Giusto”, nave maggiore
delle tre LPD in linea, ricoprirà il compito di
nave comando essendo questa unità la più
idonea grazie ai maggiori spazi disponibili a
bordo e alla presenza di un sistema C3 più
completo rispetto alle altre due LPD.
Tornando al settore dei mezzi da sbarco, per la
sostituzione degli LVTP-7 il San Marco sta provvedendo
agli sviluppi del programma AAAV statunitensi,
realizzando un veicolo anfibio cingolato con scafo
planante.
Nel settore trasporto leggero il San Marco, come l'Esercito, ha programmato la sostituzione
dei VM-90 con i VLM (Veicolo Multiruolo Leggero).
L'IVECO DVD ha sviluppato un nuovo veicolo multi ruolo leggero idoneo a rispondere a due
requisiti ritenuti fondamentali per l'impiego nelle operazioni militari del nuovo secolo:
l'accresciuta protezione contro il rischio posto dalle mine (sempre più disponibile facilmente
impiegabili anche da personale poco specializzato) e l'aerotrasportabilità (indispensabile per
ridurre i tempi d'intervento in fronti sempre più lontani). Denominato dalla Ditta inizialmente
Veicolo Multiruolo Leggero (VLM), poi Light Multiruole Vehicle (LMV) ed internamente
identificato dalla sigla M65E19WM (4x4), il nuovo veicolo presenta delle caratteristiche
tecniche e prestazioni decisamente interessanti tanto che esso è stato selezionato sia dal
British Army che dall'Esercito Italiano per l'acquisto (l'EI, che lo ha denominato VTLM - Veicolo
Tattico Leggero Multiruolo, ne riceverà 1.150 esemplari da assegnare ai reggimenti alpini,
paracadutisti e genio. L'EI ha però espresso la necessità di acquistare ben 7.700 esemplari del
veicolo nell'arco di dieci anni). Per aumentare la protezione dalle mine, antiuomo ed anticarro,
sono stati adottate diverse soluzione tra le quali l'aumento dell'altezza da terra fino a 493 mm
sotto il vano equipaggio pur mantenendo l'altezza complessiva a 1.950 mm. Per assicurare lo
sfogo dell'esplosione verso l'esterno i lati del pianale sono stati arrotondati mentre sotto lo
stesso non è stato posto nessun organo meccanico tale da costituire pericolo per gli occupanti
sia a causa del suo movimento sia per le schegge eventualmente prodotte dall'esplosione.
Il VTLM viene proposto dall'IVECO in due
versioni: quella standard da trasporto con
passo di 3.500 mm (lunghezza 4.970
mm) e quella esplorante con passo ridotto
a 3.200 mm (lunghezza 4.670 mm). La
carreggiata è fissa per entrambe le
versioni a 1.720 mm.
Il gruppo di riduzione del moto è stato
posto nella parte posteriore del mezzo,
sotto il cassone il quale , in caso
d'esplosione viene espulso in modo da
dare sfogo verso l'alto all'onda di
pressione generata dallo scoppio.
L'abitacolo è protetto anteriormente e
posteriormente da un parafiamma così
come i lati alla linea di cintura. Questa
protezione, valida contro le mine
antiuomo, costituisce il livello base di
serie mentre risulta disponibile un
apposito kit di blindatura leggero che
aumenta la difesa contro il
munizionamento perforante in calibro
7,62x54R.
La protezione contro le mine anticarro, da applicarsi qualora si tema tale minaccia è infine
fornita da un ulteriore kit di blindatura pesante. Il montaggio dei vari kit richiede dieci
ore/uomo. Le ruote sono dotate di sistema run-flat mediante l'inserimento di un anello in
gomma tra il copertone ed il cerchio mentre per migliorare ulteriormente la protezione i sedili
sono di derivazione aeronautica ed in grado di assorbire una certa forza d'urto applicata su di
essi. L'IVECO Difesa ha anche allo studio un kit di protezione pesante, capace di resistere al
munizionamento perforante da 14,5 mm.
Il VTLM può essere caricato sia sull'elicottero CH-47 (un esemplare della versione esplorante a
passo corto oppure appeso al gancio baricentrico) che sull'EH-101. Previa preparazione è
possibile inoltre trasportare il veicolo appeso al gancio baricentrico dell'NH-90.
Il VTLM è dotato di un tettuccio rigido in tre pezzi che, una volta smontato, può essere riposto
nel cassone posteriore. Così configurato il mezzo diventa aviolanciabile con il sistema LVAD,
ovvero con paracadute da carico e lancio da 3.000 piedi, oppure, previa adozione opzionale dei
ganci di fissaggio per il paracadute estrattore, con il sistema LAPES a bassa quota.
Ovviamente il VTLM può essere imbarcato su tutti i maggiori velivoli da trasporto militari: un
C-27J è in grado di trasportare un veicolo, un C -130J due, un C17 8, un C-141E sei e un C-5
Galaxy quindici.
La versione standard del VTLM pesa in ordine di marcia a pieno carico sette tonnellate e può
ospitare quattro militari equipaggiati con ha un carico utile di circa tre tonnellate, un valore
decisamente interessante tanto da essere doppio rispetto a quello dell'Hummer statunitense.
Tali capacità di carico garantiscono
inoltre la possibilità di accogliere i
vari kit di protezione senza influire
sostanzialmente sulle prestazioni. Il
veicolo è progettato per operare
fuori strada per 1'80% della
percorrenza. Il veicolo è spinto da
un motore IVECO F1D da 136 kW
(185 Hp) con coppia massima pari
a 456 Nm a 1.800 giri/minuto e
può essere dotato a scelta di
cambio automatico a sei rapporti
più la retromarcia (ZF 6HP26) o
manuale a cinque rapporti più la
retromarcia.La velocità massima
raggiungibile è superiore ai 130
km/h. ma è anche prevista la
possibilità di limitare la velocità di
punta a 110 km/h per ridurre il
rischio di incidenti stradali. In caso
di ribaltamento (eventualità
comunque assai improbabile, data
la ridotta altezza del baricentro e la
capacità del mezzo di superare una
pendenza laterale del 40 %)
l'equipaggio è protetto da un
robusto roll-bar. Il VTLM può
superare pendenze longitudinali
dell'80 % (60 % con un rimorchio
standard da 2.000 kg).
Senza preparazione il veicolo può guadare fino a 70 cm di profondità, mentre con preparazione
questo valore sale a 1.20 cm. Il VTLM adotta diverse soluzioni per ridurre la visibilità sia
termica che radar molte di esse derivate dagli MBT. Per citarne solo alcune: il silenziatore
posto internamente al telaio, il turbocompressore posto sotto il motore e la vernice radar
assorbente usata per coprire la carrozzeria. Ovviamente il VTLM potrà adattarsi alle più
disparate esigenze operative: la versione a passo lungo verrà costruita in versione portaferiti,
ambulanza, posto comando o radio, ricognizione NBC e posto manutenzione. Per aumentarne
ulteriormente le possibilità d'impiego la capacità di traino del VTLM (4.200 kg e peso
complessivo del treno di 10.700 kg) è stata dimensionata sui requisiti dell'obice ultraleggero di
prossima adozione da parte dei maggiori eserciti europei tra cui quello italiano. In tal modo
sarà possibile trasportare un'intera batteria di questi obici con gli elicotteri CH-47.
Pochi i programmi per l’acquisizione futura di nuovi sistemi d’arma che interessano la Forza da
Sbarco. Nel settore del supporto di fuoco fornito dalle unità navali la Forza da Sbarco attende
con particolare interesse gli sviluppi del programma della Oto Melara per il munizionamento a
lungo raggio VULCANO che, già utilizzando il cannone 127/54 mm, sarà in grado di colpire
obiettivi fino a 50 chilometri.
Interesse riveste anche la nuova versione del missile TESEO Mk-2A che, grazie all’introduzione
di un sistema di guida GPS, avrà pure una capacità Land attack: questo nuovo sistema d’arma,
sviluppato dalla MBDA, sarà installato tra due/tre anni sui due cacciatorpediniere classe
“Ammiragli” — DURAND DE LA PENNE e MIMBELLI — in occasione dei lavori di
ammodernamento di mezza vita. Per altri programmi, per quanto importanti, la Forza da
Sbarco preferisce aspettare che si concretizzi un’importante iniziativa che nel breve termine la
vedrà coinvolta: la Forza di Proiezione dal Mare della Difesa italiana.
Di una Forza Anfibia a livello di brigata da costituire principalmente con forze del SAN MARCO e
dei Lagunari, a cui saranno affiancati altri reparti e mezzi, se ne parla da molti anni, ma
recentemente il programma ha avuto un’accelerazione. D’altronde la realizzazione di una Forza
di Proiezione dal Mare conferirebbe finalmente allo strumento militare italiano una capacità
expeditionary a livello brigata, seppur leggera, della quale altri Paesi europei già dispongono;
tra l’altro questa potrebbe essere eventualmente impiegata anche in versione solo “land” come
“entry point”.
Nel prossimo futuro, dunque, il SAN MARCO sarà impegnato nella realizzazione della Forza di
Proiezione dal Mare, costituita dalla Forza da Sbarco della Marina Militare e dal Reggimento
Lagunari dell’Esercito.
Come detto, l’obiettivo è costituire una brigata “leggera” con due elementi di manovra a livello
di reggimento e con reggimenti logistici.
Questa brigata disporrà del supporto di fuoco delle unità navali e di quello assicurato dagli
aerei e dagli elicotteri imbarcati, tra questi anche i MANGUSTA, da quello dei mortai da 120
mm rigati e da quelli da 81 mm lisci.
Una forza anfibia “expeditionary” di tutto rispetto dunque, che potrebbe realizzarsi anche in
tempi relativamente brevi: diversi gruppi di lavoro, infatti, sono già all’opera a STAMADIFESA
per mettere a punto i lineamenti generali entro cui dovrà svilupparsi l’iniziativa.
Da definire innanzi tutto le varie dipendenze di questa Brigata Anfibia joint, anche se, essendo
una forza di proiezione realizzata in ambito Difesa, sul piano operativo come Forza Anfibia
dovrebbe dipendere dal CINCNAV (si tratta pur sempre di proiezione dal mare) mentre nella
versione “land” operativamente dovrebbe invece dipendere dal Comando Operativo di vertice
lnterforze. Essendo una “forza di proiezione” anfibia, a livello dottrinale il riferimento sarà
necessariamente quello dei gruppi “expeditionary” dei Marines.
D’altronde da sempre nelle Forze Armate di tutto il mondo le componenti di proiezione sono
spesso rappresentate dalle forze anfibie: sono facilmente ridislocabili, sono supportabili in zona
di operazione e sono in grado di operare anche in “isolamento tattico”.
Più che al “modello Esercito” basato su brigate specialistiche, dunque, ci si dovrebbe orientare
verso quello della Forza da Sbarco: il reggimento SAN MARCO è, infatti, un gruppo tattico
autonomo che dispone anche di un proprio combat service support. Sul piano operativo i
Lagunari dovranno imparare a “navigare” e a sbarcare, mentre i Fucilieri di Marina
completeranno la loro preparazione sulle tattiche di movimento sul terreno. Sicuramente il
Reggimento Lagunari dovrà sviluppare la sua compagnia supporto conferendole, tra l’altro, la
capacità di fornire agli “operativi” la “logistica di aderenza”. Nel campo delle comunicazioni
non dovrebbero esserci grandi problemi di integrazione, gli apparati — di costruzione nazionale
— sono gli stessi. Stesso discorso vale per i sistemi d’arma e gli equipaggiamenti.
Discreta comunanza anche per gran parte dei mezzi, mentre per i veicoli da combattimento
dell’Esercito sarà necessario verificare la trasportabilità — in termini di peso e di ingombro —
con le MEN delle LPD della Marina Militare, che non possono essere allargate senza
comprometterne la compatibilità con i bacini allagabili delle navi. Nell’ambito di sistemi C41 al
SIACCON dei Lagunari, un sistema “strategico” e non tattico, dovrebbe essere preferito
l’americano C2PC del SAN MARCO.
D’altronde la Forza di Proiezione dal Mare potrebbe essere dislocata in teatri dove operano
anche i Marines, ed avere il loro stesso sistema C41 potrebbe rappresentare un vantaggio non
indifferente. Un altro vantaggio consisterà sicuramente nel disporre di un sistema C4l, il C2PC
appunto, che — come detto — è interfacciato con l’ MCCIS delle navi delle Marina Militare che
dovrebbero rappresentare il vettore “preferenziale” della Forza di Proiezione dal Mare. Il
condizionale è d’obbligo, perché, rispetto alle esigenze di una Forza di Proiezione dal Mare a
livello di Brigata, le attuali capacità di trasporto delle unità LPD — come detto — sono
assolutamente sottodimensionate.
Infatti, le tre navi d’assalto anfibio in linea possono ospitare a bordo circa 300 uomini del SAN
MARCO, il CAVOUR ne trasporterà altrettanti: naturalmente non è nemmeno ipotizzabile averle
a disposizione tutte nello stesso momento. Una quarta LPD di maggiore dislocamento —
almeno 20.000 tonnellate — è quindi indispensabile se non si vogliono vanificare sul nascere
gli sforzi per realizzare questo progetto, a meno che — come fa da sempre la Royal Navy —
non si ricorra all’out sourcing affittando navi commerciali. Come detto, la prospettiva di un
futuro insieme all’Esercito sta portando il SAN MARCO a rimandare alcune decisioni su sistemi
d’arma in modo da poterle prendere in futuro insieme ai cugini
Lagunari.
Così, anche se la Marina Militare partecipa ai programmi UAV interforze
(PREDATOR, of course), il SAN MARCO, che pur è interessato alla possibilità di dotarsi di
un’autonoma capacità di ricognizione UAV a livello tattico, ha preferito mettere in stand by
questo programma per poterlo affrontare a livello di Forza di Proiezione dal Mare.
Lo stesso vale anche nel settore dei mezzi, laddove sarà probabilmente nell’ambito della Forza
di Proiezione dal Mare che verrà deciso quale mezzo gommato blindato anfibio acquisire, un
mezzo particolarmente utile nelle missioni di peace keeping di cui la Forza da Sbarco awerte la
necessità da più di dieci anni.
La scelta è necessariamente tra il LAV americano e il PIRANHA lll C che, essendo in linea con la
forza anfibia spagnola, il SAN MARCO ha avuto modo di provare “dal vivo” nell’esercitazioni
della SIAF, ma visto il livello della produzione nazionale nel settore (e la Spagna ha acquistato
le CENTAURO italiane) non sarà difficile trovare una soluzione “made in ltaly” di comune
soddisfazione e che consenta una standardizzazione nazionale prima che internazionale.
Futura LPD/LHD
Tratto da : http://digilander.libero.it/en_mezzi_militari/
Dislocamento: da 15.000 a 20.000 tonns
Programma/cronistoria: La Marina Militare Italiana ha cercato negli anni 90 di dotarsi di una quarta unità
anfibia di dimensioni maggiori rispetto alle unità della classe Santi. La nuova unità maggiore polivalente anfibia,
però, perse le caratteristiche più prettamente anfibie e divenne il programma maggiore. Nella prima decade del
2000 i tentativi di acquisire una nuova unità non sono andati a buon fine per ragioni di carattere economico. Nel
2007 sembrava che la nuova unità possedesse caratteristiche da protezione civile tali affinchè venisse finanziata
con fondi extra-marina ma a causa dell'emergenza incendi questa ipotesi sembra sia decaduta. Tra il 2006 e il 200
sono apparsi 3 possibili soluzioni per l'unità (vedesi foto), la versione da 20.000 tonnellate è ipotizzata sia nella
versione tuttoponte (LHD 20.000) e sia LPD 20.000. La doppia configurazione è stata ipotizzata per poter
coinvolgere altre marine internazionali.
Nel 2007 è apparso il modellino LHD 15.000 nello stesso periodo in cui voci non confermate fornivano alcuni
paesi come partner, tra cui Turchia, o l'India con cui ci sono già rapporti nella cantieristica navale. Sempre nel
2007 Fincantieri affermava che i sui cantieri militari sono saturi, tra ordini nazionali ed esteri, fino al 2010 e quin
la nuova unità anfibia dovrà attendere ancora.
Un intervento parlamentare (Interrogazione n. 5-01902) del sottosegretario alla difesa Forcieri il governo ha
espresso chiaramente le linee guida del programma, ecco il testo senza l'introduzione:
Ciò premesso, si rappresenta che l'esigenza di acquisire nuove unità Landing Helicopters Dock (LHD) è dettata
principalmente dalla necessità di sostituire le attuali Landing Platforms Dock (LPD) - navi San Giorgio, San
Marco e San Giusto - la cui dismissione avverrà, prolungandone la vita operativa, nel 2018, 2022 e 2028, date in
cui entreranno in servizio, rispettivamente, la prima, la seconda e la terza LHD.
L'acquisizione di Unità navali del tipo LHD consentirà, rispetto alle attuali LPD, di potenziare le capacità di
mobilità strategico-marittima, di trasporto anfibio in senso interforze, nonché di sostegno sanitario grazie alla
possibilità di imbarcare un assetto ospedaliero di maggiore potenzialità tipo «Role 3». In particolare, quest'ultimo
assetto permetterà, infatti, una più aderente e tempestiva capacità d'intervento sanitario in occasione di operazion
al di fuori del territorio nazionale, siano esse per la gestione delle crisi che per interventi in caso di gravi eventi
calamitosi.
A riguardo, migliorando le predisposizioni già previste per le attuali LPD, anche le nuove LHD disporranno di
sistemazioni-sistemi idonei a soddisfare le prioritarie esigenze di Protezione Civile, garantendo altresì la capacità
di costituire un adeguato Centro Operativo Avanzato per coordinare operazioni umanitarie e di protezioni civili
complesse e prolungate, anche lontane dalla madrepatria. Funzioni quindi particolarmente importanti quando si
ricordi che nella maggioranza dei casi le calamità naturali e le emergenze ambientali di varia natura, possono
essere fronteggiate solo o comunque molto più efficacemente intervenendo dal mare.
Peraltro, l'imbarco delle numerose attrezzature necessarie per conferire all'Unità navale in argomento le suddette
capacità multiruolo, ha indotto a prevedere un dislocamento superiore all'attuale, pari a circa 16.000 tonnellate,
dislocamento comunque inferiore a quello delle paritetiche unità francesi e britanniche nonché a quello delle futu
LHD spagnole.
Per, ciò che concerne l'asserita «moltiplicazione del potenziale offensivo», le nuove navi LHD sono destinate al
trasporto della «Forza anfibia» nazionale, al pari delle attuali LPD, ma con un più adeguato standard di
sostentamento sanitario e logistico nonché di vivibilità a bordo per il personale.
Le navi saranno, altresì, dotate unicamente di sistemi d'arma di autodifesa idonei a contrastare anche attacchi di
natura terroristica diretti contro le stesse.
In tale contesto, è attualmente previsto che l'avvio della costruzione della prima LHD non avverrà prima del 2013
nel rispetto dell'iter regolamentare nazionale.
Alla luce del quadro delineato, si ritiene che il programma dianzi esaminato «non solo non contrasti con gli asset
di una Marina calibrata sugli obiettivi strategici» ma, viceversa, sia perfettamente aderente ai compiti di difesa de
territorio nazionale in termini militari ma anche e soprattutto di protezione civile e agli impegni discendenti
dall'importante ruolo che l'Italia svolge a livello internazionale nella proiezione di stabilità e nella gestione delle
crisi.
LHD Multifunzionale da 15.000 tonn
Dislocamento: circa 15.000 tonns a pieno carico
Dimensioni: lunghezza 165 m e larga 31 m
Propulsione: 2 motori elettrici su pod da 10 MW ciascuno
Generatori: 4 gruppi generatori più 1 d'emergenza da 4,7 MW ciascuno
Autonomia: 7.000 miglia
Velocità: 20 nodi
Equipaggio: 250 + 600 truppa
Ponte di volo: per 5 EH-101
Hangar elicotteri: per 5 EH-101
Capacità garage ponte principale: fino a 1000 linee metriche
Area ospedale: circa 700 m2
più 1000 m2 area convertibile
Bacino allagabile: circa 50x15 m (compatibile per 2 LCAC?)
Rampe veicoli: 1 poppiera + 1 lato
Costruttore: Fincantieri S.p.a. presso Riva Trigoso e Muggiano
La portaerei Cavour effettua la sua prima uscita in mare
ROMA - 20 DIC - (Pierangelo Caiti
per Il Secolo XIX) - La portaerei
"Cavour" ha lasciato le acque del
cantiere del Muggiano per la prima
uscita in mare della sua storia. E'
così giunto il momento dopo alcuni
rinvii, di vedere la grande mole
della prima portaerei italiana
solcare le acque del Golfo dei Poeti
con la sua maestosa mole di 27 mila tonnellate determinata dai 244
metri di lunghezza ed i 39 di larghezza e caratterizzata dal ponte di
volo "a trampolino" delle moderne unità che imbarcano gli aerei a
decollo corto.
Il troncone principale di 180 metri,
varato a Riva Trigoso il 20 luglio 2004
era arrivato alla Spezia, trainato da
rimorchiatori, alle 18,30 dello stesso
giorno. Dopo qualche settimana era
stato varato il troncone di 64 metri
costruito da Fincantieri al Muggiano ed il
13 settembre nel bacino di carenaggio
del cantiere avevano preso il via le
operazioni di "jumborizzazione" dei due
tronconi che si concludevano verso la metà di novembre. Da quel
momento nave "Cavour" era veramente uno scafo e potevano avere
inizio le attività di allestimento durate due anni.
Ora la nave, può solcare il Mar Ligure in maniera autonoma, accendendo
le macchine, costituite da 4 turbine a gas Fiat Avio della potenza
massima di 88.000 kW in grado di consentire una velocità massima
continuativa teorica di 28 nodi.
All'uscita in mare, la prima di una lunga serie per testare in navigazione tutte le
apparecchiature di bordo, seguirà poi una prova di navigazione di alcuni giorni
e tutta quella serie di prove alle diverse velocità, di crociera e massima, su
distanze misurate, che stabiliranno la rispondenza alle specifiche contrattuali,
verificata dalla Commissione di collaudo della Marina Militare.
Foto scattate domenica 9 novembre 2008 nel Porto di Civitavecchia :
Amerigo Vespucci, veliero della Marina Militare Italiana, costruito nel 1930
Portaerei Cavour fotagrafata dal ponte dell'Amerigo Vespucci
. NAVE AMMIRAGLIA “CAVOUR”
Giovedì 3 Novembre 2005 @ 18:23
LE NAVI:
SCHEDA TECNICA DELLA NUOVA UNITA’
MAGGIORE PORTAEROMOBILI
(NUMP)“CAVOUR”
C 550 MOTTO "IN ARDUIS SERVARE
MENTEM"
La CAVOUR è intitolata a Camillo Benso Conte di Cavour, una delle più prestigiose figure del
Risorgimento Italiano, noto non solo per il suo ruolo di politico ed economista insigne, ma anche
per l’impulso che esso diede allo sviluppo della Marina. sia Mercantile che Militare. Camillo
Benso Conte di Cavour si fece promotore - tra mille difficoltà - della costruzione dell’Arsenale de
La Spezia, che fu ultimato nell’aprile del 1861. Esso poi sviluppò una industria navale nazionale ed
autonoma, istituì la prima Scuola per Allievi Operai Meccanici Navali e creò un Istituto di
Previdenza per "la gente di mare" ed una Cassa per gli Invalidi Marittimi. Oggi con grande
orgoglio, possiamo affermare che la Nave CAVOUR porta il Nome di Colui che ha contribuito, con
grande lungimiranza, a crearla.
La CAVOUR svolgerà funzioni di "Sea Control" di "power projection" contro obiettivi terrestri e
di "comando e controllo" di gruppi navali. La CAVOUR avrà un dislocamento doppio rispetto a
quello del "Garibaldi" ; il suo ponte avrà una lunghezza ed una superficie maggiore, l’equipaggio
sarà più numeroso e sarà equipaggiata con i nuovi aerei JSF - destinati a sostituire gli Harrier a
partire dal 2012 - e con i nuovi elicotteri EH 101 e NH 90. Gli aeromobili - velivoli ad ala fissa ed
elicotteri - rappresentano il principale sistema d’arma della nave ; l’elevata capacità di carico la
rendono particolarmente idonea sia al trasporto di truppe e mezzi anfibi che di aiuti e soccorsi
umanitari in occasione di calamità naturali ; la sua capacità di operare in "autonomia" le consente di
operare ovunque senza la necessità di alcun appoggio territoriale e di costituire una vera e propria
"Base Operativa" ("Seabasing"). Si riportano, in modo riassuntivo e schematico, le principali
caratteristiche della nuova unità:
• UNITA’ PORTAEREI CON CAPACITA’ POLIVALENTI ANFIBIE (Landing Helo
Deployment) E DI COMANDO COMPLESSO.
• DISLOCAMENTO MASSIMO (a pieno carico): 27.100 tonnellate.
• LUNGHEZZA MASSIMA (“fuori tutto”): 244 metri.
• LARGHEZZA MASSIMA: 39 metri.
• PARTE SOMMERSA: 8,7 metri.
• VELOCITA’ MASSIMA (continuativa): 28 nodi, pari a 51,8 km/h.
• AUTONOMIA MASSIMA (alla velocità di 16 nodi, pari a 29,6 km/h): 7.000 miglia, pari a
12.972 km e a 18 giorni di navigazione continua (può raggiungere senza scalo il Golfo
Persico, utilizzando la metà del combustibile imbarcato). E’ in grado di operare in ambienti
contaminati da agenti nucleari, batteriologici o chimici.
• APPARATO MOTORE: 4 turbine a gas General Electric-Avio di 88.000 Kw di potenza.
• IMPIANTO ELETTRICO: 660 V – 50 Hz, potenza 17,6 Mw e un Sistema integrato di
telecomunicazioni.
• PONTE DI VOLO: lunghezza 220 metri, larghezza 34 metri, con una superficie
complessiva di 6.800 metri quadrati.
• PISTA DI DECOLLO: lunghezza 180 metri, larghezza 14 metri, provvista di SKY JUMP
(“trampolino di decollo”) con 12 gradi di elevazione.
• HANGAR: lunghezza 134 metri, larghezza 21 metri, può ospitare 12 elicotteri o 8 aerei o
veicoli terrestri.
• ELEVATORI: 2 da 60 tonnellate per il trasferimento degli aerei e degli elicotteri, 2 da 30
tonnellate per il trasferimento delle munizioni.
• MEZZI IMBARCATI: 19 - 20 aerei o elicotteri (12 ricoverati all’interno dell’hangar e 7 - 8
sul ponte di volo). Aerei S.T.O.V.L. AV-8B HARRIER II PLUS e - a partire dal 2010-2015
- il futuro F-35 Joint Strike Fighter, Elicotteri Agusta SH 3D, NH 90 e EH 101.
• ARMAMENTO: Sistema missilistico antiaereo SAAM/IT con missili Aster 15, 2 cannoni
76/62 SR, SISTEMA DAVIDE (sistema di difesa antimissile a corto-cortissimo raggio -
ILDS, Inner Layer Defence System - per la difesa a corto-cortissimo raggio), sistema di
difesa antisiluro SLAT-IT/FR (composto da un sensore passivo - per la scoperta, la
localizzazione e la classificazione dei siluri - e da un sistema di reazione - per la
elaborazione delle tattiche e la predisposizione dell’impiego delle contromisure, per il
suggerimento delle manovre evasive e per il controllo dell’esito delle azioni intraprese), 3
mitragliere Oto-Breda da 25 mm.
• EQUIPAGGIO: 1.210 marinai di cui 451 di equipaggio, 203 addetti alla componente volo,
140 addetti al comando complesso, 325 uomini del Reggimento San Marco (più altri 91
uomini in situazioni speciali).
Venerdì 9 novembre 2007, primo appontaggio di un velivolo AV8-B II Plus sulla Nave Portaerei
"CAVOUR".
Venerdì 9 novembre 2007 il C.F. Luca "KAIMAN" Conti, Comandante uscente del GRUPAER, ha
effettuato il primo appontaggio, con un AV8-B II Plus, sulla Portaerei Cavour.
Uno dei servizi era dedicato alla portaerei Cavour F 550, da pochi mesi consegnata alla Marina
Militare italiana, dopo un lungo lavoro di costruzione iniziato nel 2001. Durante il servizio
venivano illustrate per filo e per segno le caratteristiche di questa imbarcazione, che può essere
considerata un vero e proprio gioiello. Però, sarà che ultimamente, per via del post su Riccò che ha
ricevuto così tanti commenti, sono stato elevato a baluardo della lotta all’ipocrisia, non ho potuto
fare a meno di notare come il giornalista di turno sia stato in grado di produrre un miracolo. Anzi, il
solito miracolo dell’Esercito Italiano. Questa grandissima imbarcazione, infatti, “servirà per le
missioni di pace“, ha esordito. Salvo poi snocciolare l’elenco degli armamenti presenti a bordo. Non
c’è niente da fare. Abbiamo la fortuna di avere l’unico esercito al mondo che è costruito per la pace
e non per la guerra. Abbiamo soldati i cui fucili sputano fiori invece che pallottole. Abbiamo carri
armati che ci servono soltanto per andare nel cuore delle zone di guerra per chiedere ai presenti di
fare la pace. Questo, sì, è un vero e proprio miracolo italiano.
Portaerei Cavour, l'Italia punta alla
supremazia in mare
Portaerei Cavour, l'Italia punta alla supremazia in mare Così la Forza armata
si prepara alle sfide del nuovo millennio
Roma, 4 giu. - Chi la conosce bene dice che non è solo una portaerei e che "sarebbe
riduttivo solo pensarlo". La 'Cavour' è un gioiello dell'ingegneria navale, eccellenza che
tutta l'Europa ci invidia. La "prima" vera portaerei italiana riceverà la sua bandiera di
guerra il prossimo 10 giugno alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano. Poi sarà pronta alla fase operativa. La Marina militare italiana l'ha voluta
fortemente per "disporre di uno strumento navale con elevate capacità di Comando e
Controllo per operazioni interforze e internazionali". Una nave, insomma, "capace di
rispondere alle crescenti esigenze dettate dalle sfide del nuovo millennio". "La necessità di
una portaerei come la 'Cavour', d'altra parte, è nata a fine anni '80, con la caduta del muro
di Berlino", spiega una fonte militare ad Apcom. "Da allora in poi c'è stato un incremento
esponenziale delle missioni militari, a cui l'Italia ha partecipato nell'ambito delle
organizzazioni internazionali di cui fa parte, che ha richiesto uno sforzo importante a tutte
le Forze armate, compresa la Marina militare". La 'Cavour' è il risultato di un progetto
sancito tramite un contratto tra la Direzione Generale degli Armamenti Navali e la
Fincantieri, firmato nel novembre del 2000. Il suo costo complessivo è stato di 1,3 miliardi
di euro. La costruzione ha avuto inizio nel cantiere di Riva Trigoso, il 17 luglio del 2001. A
causa delle dimensioni dell'unità navale, riferisce la Marina militare, la portaerei è stata
realizzata in due distinti tronconi saldati successivamente. Con i 220 metri di lunghezza
del suo ponte di volo, i 18mila kilowatt di potenza sprigionata dagli otto generatori a bordo,
i 2,7 milioni di litri per il pieno di gasolio e una velocità di 30 nodi, la 'Cavour' è al comando
del capitano di vascello Gianluigi Reversi. La nave è capace di raggiungere il Pakistan,
dall'Italia, utilizzando soltanto il 60% del pieno di carburante e può ospitare 20 velivoli: 8
aerei e 12 elicotteri. "Questa non è solo una portaerei. E' un'unità multifunzionale: può
avere funzioni di Comando, impieghi bellici, ma anche di Protezione civile e di nave
ospedale. Ha capacità modulari e flessibilità che la rendono davvero unica", riferisce una
fonte contattata da Apcom. "E' la prima, vera portaerei italiana. La Garibaldi, infatti, nasce
come un incrociatore tuttoponte, era adattata a funzioni che non le erano proprie. E
adesso sarà riqualificata e impiegata come portaeromobili per attività anfibia". A bordo
della 'Cavour' ci sono 540 membri dell'equipaggio, ma la nave può ospitare fino ad oltre
1.200 persone. Nessuna informazione trapela invece sull'armamento in dotazione. Fonti
militari riferiscono soltanto che alle armi convenzionali si aggiungono assai sofisticate
strumentazioni di bordo che fanno della portaerei italiana un vero e proprio gioiello che
l'Europa ci invidia. La Spagna, ad esempio, dispone ancora soltanto del 'Principe de
Asturias', nave a vapore che risale al 1979, mentre la Francia è alle prese con le bizze del
reattore nucleare del suo 'Charles de Gaulle'. Sui livelli della 'Cavour' si pongono solo le
due portaerei in dotazione alla marina britannica, la 'Ark Royal' e la 'Illustrious'. Londra,
peraltro, ha in costruzione altre due navi analoghe, la 'Queen Elizabeth' e la 'Prince of
Wales'.
Portaerei Cavour
Ho particolarmente a cuore l'esercito italiano, e sono rimasto molto sorpreso quando, al tg2, è stata
presentata una nuova portaerei italiana, la portaerei Cavour.
Diamine, pensavo noi si andasse avanti ancora con i mezzi degli anni sessanta. Mi sbagliavo.
Ho deciso così di raccogliere delle informazioni. Questa nave può rivaleggiare con i colossi
americani? Che numeri fa? Che tecnologia porta?
Ho così trovato delle notizie molto interessanti:
• Il costo della nave dovrebbe attestarsi sull'incredibile cifra di 1,39 miliardi di Euro
• Il progetto iniziale risale a metà degli anni 80, ma la caduta del muro di berlino ha bloccato
il processo di stanziamento dei fondi. Il tagli della prima lamiera è avvenuto quindo solo nel
2001
• Il peso è di 30.000 tonnellate.
• Il serbatoio contiene 2.500.000 litri di gasolio. Alla velocità di crociera ne consuma 3.000
litri l'ora, 25.000 litri alla massima velocità (30 nodi)
• Sono presenti bar, cinema e palestra.
• L'imbarcazione ospita 3 sale operatorie tra terapia intensiva e rianimazione, reparto per i
pazienti ricoverati, raggi X, tomografia computerizzata, sala dentistica e un laboratorio.
• La nave è percorsa da 1360 km di cavi e 190 telecamere. Ci sono 2 celle per i viveri da 400
e 800 m2
, 2 depositi viveri e 2 cucine con i forni per il pane fresco.
• Sono presenti anche dei dissalatori per rendere potabile l'acqua del mare.
• La nave è stata concepita per minimizzare l’inquinamento dell’ecosistema marino (acqua ed
aria), e copre le possibili cause di inquinamenti navali: i rifiuti solidi urbani e non, i
combustibili, le emissioni gassose e le sostanze tossiche trasportate.
Sembrano numeri importanti, in termini di costi, consumi, tecnologie. Poi ho visto quelli delle
portaerei americane di classe Nimitz:
• Propulsione nucleare (autonomia di 20 anni)
• Naturalmente, armi nucleari a bordo
• 100.000 tonnellate a pieno carico
• Ogni nave di queste dimensioni è talmente vasta che ha un suo codice postale, e una propria
stazione televisiva interna.
• Il tutto alla modica cifra si 5 miliardi di dollari...
Sventola la bandiera di combattimento
Tonio Dell’Olio
Due giorni fa (10 giugno) il sindaco di Torino Chiamparino nel corso di una suggestiva
cerimonia svoltasi nel porto di Civitavecchia, ha consegnato al Capo di Stato Maggiore della
Marina Militare la “bandiera di combattimento” che sventolerà sul pennone più alto della
portaerei Cavour. La più grande e la più potente e la più attrezzata di armamenti
micidiali della storia del nostro Paese.
In altre occasioni mi è capitato di scrivere sulle dotazioni, sull’opportunità e sul dispendio di
risorse che si raccolgono intorno a questo progetto di morte che navigherà minaccioso
tra i porti del Mediterraneo.
In questa occasione mi colpisce la rassegna stampa. Se confrontate il comunicato del
Ministero della Difesa con la notizia rilanciata dalle agenzie di stampa e apparsa su
alcuni giornali non riuscirete a cogliere la benché minima differenza. Nessuno che
abbia sollevato un alito di critica, che abbia almeno abbassato i toni della retorica
grondante dal palco delle autorità con tanto di Presidente della Repubblica e ministro e dal
patriottismo delle bandiere che sventolano al vento della guerra esportatrice di pace.
Naturalmente la nostra.
E voi come ve la immaginate la Portaerei Cavour di
notte??
Portaerei Cavour, l'Italia punta alla supremazia in mare
Difesa
«La necessità di una portaerei come la 'Cavour', d'altra parte, è nata a fine anni '80, con la
caduta del muro di Berlino», spiega una fonte militare ad Apcom. «Da allora in poi c'è
stato un incremento esponenziale delle missioni militari, a cui l'Italia ha partecipato
nell'ambito delle organizzazioni internazionali di cui fa parte, che ha richiesto uno sforzo
importante a tutte le Forze armate, compresa la Marina militare».
La 'Cavour' è il risultato di un progetto sancito tramite un contratto tra la Direzione
Generale degli Armamenti Navali e la Fincantieri, firmato nel novembre del 2000. Il suo
costo complessivo è stato di 1,3 miliardi di euro. La costruzione ha avuto inizio nel cantiere
di Riva Trigoso, il 17 luglio del 2001. A causa delle dimensioni dell'unità navale, riferisce la
Marina militare, la portaerei è stata realizzata in due distinti tronconi saldati
successivamente. Con i 220 metri di lunghezza del suo ponte di volo, i 18mila kilowatt di
potenza sprigionata dagli otto generatori a bordo, i 2,7 milioni di litri per il pieno di gasolio
e una velocità di 30 nodi, la 'Cavour' è al comando del capitano di vascello Gianluigi
Reversi.
La nave è capace di raggiungere il Pakistan, dall'Italia, utilizzando soltanto il 60% del pieno
di carburante e può ospitare 20 velivoli: 8 aerei e 12 elicotteri. «Questa non è solo una
portaerei. E' un'unità multifunzionale: può avere funzioni di Comando, impieghi bellici,
ma anche di Protezione civile e di nave ospedale. Ha capacità modulari e flessibilità che la
rendono davvero unica», riferisce una fonte contattata da Apcom. «E' la prima, vera
portaerei italiana. La Garibaldi, infatti, nasce come un incrociatore tuttoponte, era adattata
a funzioni che non le erano proprie. E adesso sarà riqualificata e impiegata come
portaeromobili per attività anfibia».
A bordo della 'Cavour' ci sono 540 membri dell'equipaggio, ma la nave può ospitare fino ad
oltre 1.
200 persone. Nessuna informazione trapela invece sull'armamento in dotazione. Fonti
militari riferiscono soltanto che alle armi convenzionali si aggiungono assai sofisticate
strumentazioni di bordo che fanno della portaerei italiana un vero e proprio gioiello che
l'Europa ci invidia. La Spagna, ad esempio, dispone ancora soltanto del 'Principe de
Asturias', nave a vapore che risale al 1979, mentre la Francia è alle prese con le bizze del
reattore nucleare del suo 'Charles de Gaulle'. Sui livelli della 'Cavour' si pongono solo le due
portaerei in dotazione alla marina britannica, la 'Ark Royal' e la 'Illustrious'. Londra,
peraltro, ha in costruzione altre due navi analoghe, la 'Queen Elizabeth' e la 'Prince of
Wales'.
ANALISI DIFESA pubblica in esclusiva le immagini delle prime attività di volo sulla
portaerei Cavour che verrà presumibilmente consegnata alla Marina Militare all'inizio del
2008.
Tra il 7 e il 9 novembre, in occasione di una delle ultime uscite di prova programmate, i
primi aeromobili hanno toccato il ponte di volo della futura ammiraglia della Squadra
Navale.
Un AB212 ed un EH101, rispettivamente del 5° e del 1° Gruppo Elicotteri, nonché un
velivolo AV8BPlus del Gruppo Aereo Imbarcato sono stati rischierati per due giorni a
bordo allo scopo di verificare l'idoneità e la piena funzionalità di tutte le sistemazioni di
ponte e di hangar. La rispondenza ai requisiti richiesti confermano l'avvicinarsi del
momento della consegna dell'unità alla Squadra. Devono essere ancora completati
l'installazione, il collaudo e l'integrazione del Sistema di Combattimento (completamento
previsto per l'estate del 2008), già comunque in grado di esprimere un "set minimo" di
capacità mentre i lavori di allestimento generale dell'unità sono pressoché ultimati.
L'attività di volo condotta a bordo di Nave Cavour, ha completato la familiarizzazione
dell'equipaggio con le sistemazioni e le attrezzature in dotazione. Una volta completati i
lavori di rifinitura presso gli stabilimenti Fincantieri di Muggiano, la portaerei Cavour
raggiungerà la piena operatività a Taranto nel 2009
Portaerei Cavour missione aiuto ai terremotati di
Haiti
LA SPEZIA - Orgoglio, professionalità, cuore: sono le parole che più ricorrono in questa serata di
attesa per la partenza della portaerei Cavour della Marina Militare italiana, che sarà impegnata in
una missione umanitaria congiunta col Brasile, in soccorso alla popolazione terremotata di Haiti. Il
primo ad essere orgoglioso è il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, atterrato nel tardo
pomeriggio a bordo di un elicottero accompagnato, tra gli altri, dal capo di Stato maggiore della
Marina, ammiraglio di squadra Paolo La Rosa. E' La Russa a fugare ogni dubbio: "La nave parte
alle 20". Sosta a Civitavecchia per imbarcare derrate alimentari e poi via alla volta del Brasile, dove
saliranno a bordo medici e materiali, prima della rotta finale verso Haiti. Difficile dire con certezza
la durata della missione, "si è pensato a circa due mesi, ma si valuterà in itinere" spiega il ministro.
Difficile dire anche quali saranno i costi. Quello che emerge è che il 90% circa delle spese è coperto
da aziende sponsor come Fincantieri, Finmeccanica, Eni e altre grandi imprese che collaborano
stabilmente con la Marina militare.
Un altro dato è che il costo della Cavour oscilla tra i 100 mila e i 200 mila euro al giorno, a seconda
che la nave sia ferma oppure in navigazione a pieno regime. Il ministro della Difesa sottolinea come
sia stato "decisivo" il presidente del Consiglio Berlusconi per il via libera a questa missione e
annuncia che mercoledì prossimo, nel corso del Consiglio dei Ministri, ne dovrebbe essere ratificata
anche una dei Carabinieri: 185 unità, che dovrebbero raggiungere Haiti in aereo per svolgere
funzioni di polizia militare sotto l'egida dell'Eurogendfor, la gendarmeria europea presieduta
dall'Italia dal primo gennaio.
Orgoglioso di essere al comando della portaerei è il capitano di fregata Gianluigi Reversi, romano
di 46 anni. Lui la nave l'ha allestita (la Cavour, varata nel 2004, è alla sua prima missione
operativa), l'ha vista nascere, crescere e ora si sente emozionato, perché dice: "E' come vedere la tua
creatura che impara a correre". Ma il vero cuore della nave, sottolinea, sono i militari imbarcati.
Camminando nei corridoi ne ha colto i sentimenti, l'entusiasmo, la voglia di andare a portare il loro
aiuto. Orgoglioso è il comandante delle truppe alpine Comalp, generale Alberto Primiceri. Quello
che gli preme di mettere in luce dei suoi soldati è, oltre alla professionalità, la "sensibilità che
sempre hanno dimostrato nel loro approccio con le popolazioni locali durante le missioni all'estero".
Orgogliosa è l'ispettore generale della Croce Rossa Italiana, Mila Brachetti Peretti, arrivata al
bacino Fincantieri della Spezia per salutare le otto infermiere, tra ferriste, pediatre, specialiste di
aree critiche, specializzate in ortopedia. La maggior parte sono mogli, che lasciano i propri figli per
andare a prestare assistenza a titolo completamente gratuito.
Ma i più orgogliosi sono i familiari, le fidanzate, gli amici di chi con la Cavour parte. Orgogliose
sono Eleonora e Lidia, di sette e quattro anni e mezzo, arrivate con i nonni Leonfranco e Bernardina
da Montecatini Val di Cecina (Pisa), per salutare papà Giuseppe. A lui hanno dato i loro orsetti di
peluche e le bambole da portare ai bambini di Haiti. Orgogliosa è Barbara, che sul molo spera di
vedere il fidanzato Alessandro, volontario in ferma prefissata per un anno. Orgogliosi sono Paolo,
Valeria e Volodja, venuti a salutare l'amico Maurizio. La fidanzata Fabiola non c'é, spiegano, è
dell'Aquila. Maurizio sa bene cos'é un terremoto.
Oggi la bandiera alla portaerei Cavour
La cerimonia a Civitavecchia, nell'ambito della Festa della Marina
La portaerei Cavour, nuova nave ammiraglia della
Marina militare italiana, ha ricevuto oggi la
Bandiera di combattimento che la consacra
definitivamente al servizio del Paese. Davanti al
presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, e
ai ministri della Difesa Ignazio La Russa e
dell’Interno Roberto Maroni, il sindaco di Torino
Sergio Chiamparino l’ha consegnata nelle mani del
comandante, il capitano di vascello Gianluigi
Reversi, che ne curerà la custodia per l’intera vita
operativa della nave.
Una cerimonia che il capo di Stato Maggiore della
Marina, l’ammiraglio Paolo La Rosa, ha voluto proprio oggi, nel giorno
della festa della Forza Armata - nell’anniversario della gloriosa
impresa navale di Premuda -, riunendo due eventi in uno "per una
scelta di sobrietà, in un momento difficile per i bilanci della collettività
e per segno di rispetto e di solidarietà nei confronti dei nostri
connazionali d’Abruzzo".
Il ’Cavour’ è ormeggiato al porto di Civitavecchia. Quando a bordo della nave arriva il presidente della
Repubblica, ad attenderlo ci sono numerosi rappresentanti delle più alte cariche istituzionali e i vertici delle
Forze Armate. Napoletano passa in rassegna i reparti schierati sul ponte, poi si sistema sulla tribuna
presidenziale. All’Inno di Mameli si alza in piedi e canta. Quindi ascolta con interesse il saluto di La Rosa, che
spiega motivazioni e caratteristiche della nuova nave. "Il Cavour - dice l’ammiraglio - è sintesi e vanto di
qualità ingegneristiche e tecnologiche nazionali, la risposta, forse la più efficace nel panorama navale, alle più
attuali esigenze operative sul mare". "È un progetto ambizioso e unico nel suo genere", afferma da parte sua il
ministro La Russa. "Si tratta infatti della prima nave che viene classificata, sin dalla consegna, come
portaerei".
E infatti il ’Cavour’ è destinato ad assumere la funzione di ammiraglia della flotta italiana, al posto del
’Garibaldì, anche grazie alla disponibilità di aree dedicate alle attività di comando e controllo, comunicazione
e pianificazione operativa cinque volte superiori rispetto all’incrociatore, che da oggi sarà destinato al suo
ruolo peculiare di proiezione anfibia. Insomma, il "Cavour permetterà all’Italia di avere a disposizione una
nave capace di corrispondere alle esigenze dello strumento militare nazionale per operazioni interforze e
internazionali", dice La Russa, che cita le numerose missioni che vedono attualmente impegnati gli uomini
della Forza Armata: dal Medio Oriente al Kosovo, dall’Afghanistan all’Oceano Indiano, dal Mediterraneo al
Corno d’Africa per il contrasto alla pirateria.
Il ’Cavour’ è il risultato di un progetto sancito tramite un contratto tra la Direzione Generale degli Armamenti
Navali e la Fincantieri, firmato nel novembre del 2000: ha avuto un costo complessivo di 1,3 miliardi di euro,
è dotato di un ponte di volo lungo 220 metri, di otto generatori a bordo che sprigionano una potenza di
18mila kilowatt, di una capacità di carico carburante pari a 2,7 milioni di litri e di una velocità di oltre 30
nodi.
Tra gli armamenti in dotazione figurano tre mitraglieri Oto/Breda, un sistema missilistico Saam/It, due
lanciarazzi antimissile Sclar H, due sistemi antisiluro Slat, 24 velivoli in configurazione massima tra aerei ed
elicotteri. Inoltre può ospitare a bordo fino a 1.210 persone (i membri fissi dell’equipaggio sono 540) e può
caricare velivoli ruotati, cingolati e corazzati, inclusi i carri armati Ariete. "Quattro navi in una", dice
l’ammiraglio La Rosa per indicarne le funzioni di nave comando interforze e internazionale, portaerei per
velivoli di vario tipo, nave da trasporto e sbarco per operazioni dal mare e anfibie, nave per soccorso e aiuti
umanitari. Nell’auspico che "possa essere presidio di pace senza che la Bandiera debba mai essere issata per
combattere".
Come potrà essere questa grande nave all’interno??
Ieri sono stato a Civitavecchia per visitare la nuovissima portaerei Cavour ,Roma Radar
La Cavour
e per terminare
PORTAEREI
CONTE DI CAVOUR
PORTAEREI AQUILA
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nave Aquila Conte di Cavour
Tipo CV Portaerei
Cantiere di
costruzione
Ansaldo, Genova Fincanctieri Riva di Genova
Aerei imbarcati 51
1926 (come nave passeggeri)
8 AV 88 Harrier
12 elicotteri
24 carri armati (Ariete) da 60 tonnellate
Impostazione Dal 1941 al 1943 -
Varo - 20 luglio 2004
Entrata in servizio - -
Lunghezza 232,50 metri 244 metri
Larghezza 30,05 metri 39 metri
Immersione 7,30 metri -
Dislocamento 27.800 tonnellate a pieno carico
(23.350 standard)
27.100 tonnellate (a pieno carico)
Apparato motore 4 gruppi turbine, 4 caldaie, 8
eliche
4 turbine a gas "General Electric" - 2 eliche
Potenza 140.000 cavalli 88.000 cavalli vapore
Velocità 30 nodi 28 nodi
Combustibile 3660 tonnellate -
Autonomia 5500 miglia a 18 nodi, 1580
miglia a 29 nodi
7.000 miglia a 20 nodi
Armamento 8 cannoni Da135 mm., 12
cannoni da 65 mm. a.a., 132
mitragliere da 20mm., 36 aerei
(+15), 2 catapulte, 2 elevatori
-
Missili - -
Protezione
verticale
nulla -
Protezione
orizzontale
Ponte (parziale) 70-80 mm.
Equipaggio 108 ufficiali + 1312
Marina Militare: festa sulla portaerei Cavour
Mercoledi 10 Giugno 2009
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a bordo della nuova
portaerei "Cavour", stamane 10 giugno 2009 in occasione della festa
della Marina militare. Sullo sfondo la nave scuola "Amerigo Vespucci".
Voglio postare un’esperienza che considero davvero unica nel suo genere.
Ho avuto nei giorni scorsi l’occasione di partecipare, per lavoro, ad un evento organizzato dal
gruppo Fiat. La presentazione di una nuova versione della punto, la punto evo… a bordo della
nuovissima portaerei Cavour. Sono rimasto letteralmente a bocca aperta. La nave è totalmente
“made in Italy” sia per lo studio e la progettazione che per quanto concerne lo scafo, i motori, il
sistema di combattimento e la tecnologia elettronica. La portaerei è lunga 244 metri e larga 40. E’
dotata di quattro turbine capaci di far navigare l’unità alla velocità di 30 nodi, può ospitare e far
decollare sia aerei che elicotteri fino ad un massimo di 24 aereomobili. Naviga e viene governata da
un equipaggio, marinai e ufficiali, di 530 tra uomini e donne. E’ dotata di due cannoni, tre
mitragliere, ha un sistema missilistico con moduli a otto cellule, due lancirazzi, due lanciatori
antisiluro. L’apparato elettronico e i sensori radar permettono all’equipaggio di poter monitorare
un’area con un raggio di 300 km. Vedere il Tricolore sventolare in cima ad una nave di tale
“immensità”… mi ha dato un motivo in più per sentirmi orgoglioso di essere un cittadino Italiano.
Dimenticavo un piccolo particolare: è la nave più grande e complessa della Marina Militare e ha
l’apparato propulsivo non nucleare più potente al mondo.
E PER FINIRE…
Festa della Marina a Civitavecchia, bandiera
di combattimento alla portaerei Cavour
Civitavecchia, 10 giu. - (Adskronos) - Ventuno salve di cannone. E' il saluro alla voce con cui la Nave
scuola 'Amerigo Vespucci' ha salutato questa mattina un evento che quest'anno segna la Festa della
Marina Militare: il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha donato la bandiera di combattimento
alla nuova portaerei Cavour, ormeggiata al porto di Civitavecchia.
Un gesto ''che segna la consacrazione definitiva della Nave al servizio della Patria'', ha detto il capo di
stato maggiore della Marina militare, Paolo La Rosa, nel suo intervento davanti al Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano e ai ministri della Difesa e dell'Interno Ignazio La Russa e Roberto
Maroni. Presenti in tribuna anche gli ex ministri della Difesa Carlo Scognamiglio, Antonio Martino e
Arturo Parisi e numerose alte cariche istituzionali e delle forze armate.
'In arduis servare mentem', recita il motto della moderna Nave al servizio dell'Italia. Suggestiva la
cerimonia di consegna, con il capo delo Stato Napolitano che canta l'inno di Mameli unendo la propria
voce a quella di centinaia di marinai schierati sul ponte e a quella dei cittadini che assiepavano le
tribune per partecipare all'evento. La custodia della bandiera di combattimento donata dal Comune di
Torino, è stata invece offerta dall'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, sezioni Piemonte e Val
D'Aosta.
Issata a poppa, la bandiera di seta con al centro lo stemma turrito delle Repubbliche marinare, è
passata nelle mani del comandante della Nave, il capitano di Vascello Gianluigi Reversi. Poi,
come da tradizione marinara, il capitano l'ha affidata all'ufficiale più giovane, che su nave 'Cavour' è
una giovane sottotenente di Vascello per essere issata in testa d'albero, ''motivo di orgoglio per noi
marinai - ha sottolineato il capo di stato maggiore della Marina militare - ma certamente condiviso da
tutti gli italiani''.
La bandiera rimarra lì fino all'ammaianabandiera, al tramonto. Poi sarà custodita dal comandante di
Vascello. La consegna della bandiera di combattimento ad una nave che si appresta a vivere la sua
vita operativa costituisce per essa un impegno solenne ad adempiere sempre tutti i compiti che le
saranno assegnati. Per l'intera vita operativa della nave, la bandiera di combattimento sarà custodita a
bordo, nella cabina del comandante, e issata in combattimento e nelle occasioni solenni, come ad
esempio la presenza a bordo del presidente della Repubblica.
''Il Cavour - ha sottolineato il ministro La Russa - rappresenta per la Marina militare e per l'Italia il
compimento di un progetto ambizioso ed unico nel suo genere: questa portaerei, frutto della
professionalità' e dell'impegno della cantieristica italiana e in particolare di Fincantieri è n grado di
corrispondere alle esigenze dello strumento militare nazionale per operazioni interforze ed
internazionali''.
La portaerei 'Cavour', ha rimarcato il titolare della Difesa, "è il frutto di una lungimirante opera
progettuale volta a corrispondere alle esigenze dello strumento militare nazionale per operazioni
interforze e internazionali". Le unità della Marina militare italiana forniscono un elevato contributo
"umanitario" non solo sul mare ma "come anche avvenuto recentemente in occasione di calamita'
naturali come il terremoto in Abruzzo", ha quindi sottolineato La Russa durante la festa della forza
armata, ricordando che "uomini e mezzi della forza armata sono oggi impegnati, come in passato, nei
piu' diversi teatri operativi, in Medio Oriente, in Kosovo, in Afghanistan, nell'Oceano Indiano e nel
Mediterraneo".
Sono infatti molteplici le missioni che la portaerei Cavour da oggi sarà in grado di svolgere: dal
supporto alle operazioni di pace alla difesa delle vie di comunicazione marittime passando per
l'antipirateria e al soccorso in caso di calamita' naturali. La portaerei Cavour - comandata dal capitano
di vascello Gianluigi Reversi, 46 anni, romano - è la terza unita' della Marina a fregiarsi del nome del
celebre statista: la prima, una nave da trasporto, venne varata nel 1985.
Da parte sua, il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Paolo La Rosa, ha rimarcato che la
portaerei rappresenta "una sintesi di qualita' ingegneristiche e tecnologiche nazionali. La risposta, forse
la più efficace del panorama navale, alle più attuali e pressanti esigenze operative sul mare". Secondo
La Rosa, si tratta di "quattro navi in una", un modo per indicarne distintamente le funzioni di nave di
comando interforze e internazionale, piattaforma per velivoli di vario tipo, nave da trasporto e sbarco di
consistenti contingenti di uomini e mezzi e nave per soccorsi e aiuti umanitari di vasta portata.
La Rosa, così come ha fatto il ministro della Difesa, ha quindi ricordato la difficile congiuntura
economica attuale, spiegando che la festa della Marina e la consegna della bandiera di combattimento
alla portaerei Cavour sono state celebrate in un'unica cerimonia "per una scelta di sobrietà, in un
momento difficile per i bilanci della collettivita' e per un segno di rispetto e di solidarietà nei confronti dei
nostri connazionali d'Abruzzo".
L'attuale Cavour è una autentica fortezza: lunga 240 metri, largo 39, capace di raggiungere la
velocita' continuativa di 28 nodi e con un'autonomia di 7.000 miglia (a 16 nodi). Puo' trasportare 24
velivoli, tra aerei e elicotteri, forze e mezzi anfibi. L'equipaggio è di 530 unita', ma vi sono alloggi per
1.200. Il contratto con Fincantieri risale al novembre 2000: la costruzione è cominciata nel cantiere di
Riva Trigoso (Genova) nel luglio 2001. Il 27 marzo 2008 la portaerei è stata consegnata alla Marina
militare.
La festa della Marina ricorre, come ogni anno, nell'anniversario della gloriosa impresa navale di
Premuda, del 10 giugno 1918 quando, nel corso della Prima guerra mondiale, il comandante Luizi
Rizzo e il guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei 'Mas 15' e 'Mas 21', attaccarono una
formazione navale austriaca provocando l'affondamento della corazzata Santo Stefano.
La Bandiera di combattimento della Cavour, come si dice in gergo marinaro, 'è salita a rtiva' della
Nave, sancendo il suo ingresso solenne nella flotta italiana. Con i versi della Preghiera del
Marinaio, di Antonio Fogazzaro, tutti hanno per un momento rivolto gli occhi al cielo chiedendo al Dio
del mare di dare ''giusta gloria e potenza alla nostra Bandiera. Comanda che i flutti e le onde seravno a
lei''. Poi, con le parole del ministro La Russa, l'augurio marinaro di 'Buon vento' alla portaerei Cavour
e a tutti gli uomini e donne della Marina.
Mi scuso per i pezzi che sono ripetuti più
volte,ma non è facile fare una cosa del
genere,vi aspetto con una nuova ricerca
tutta dedicata al battaglione San Marco…
LORENZO

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  • 1. CAVOUR(550) Cavour La portaerei Cavour Descrizione generale Tipo Portaerei V/STOL Classe Cavour Numero unità {{{numero_unità}}} Costruttori Fincantieri Cantiere Riva Trigoso - Muggiano Matricola 550 Ordine 22 novembre 2000 Impostazione 17 luglio 2001 Varo {{{varata}}} Completamento 27 marzo 2008 Entrata in servizio 10 giugno 2009 Proprietario Marina Militare Italiana Radiazione Destino finale Caratteristiche generali Dislocamento 27.910 (35.000 afs) t Stazza lorda t Lunghezza 244 m Larghezza 39 (51,5 m f.t.) m Altezza m
  • 2. Pescaggio 7,5 m Profondità operativa m Ponte di volo 220 x 34 Propulsione Tipo COGAG: • 4 TG GE/Avio LM2500 da 88 MW • 6 Generatori diesel Wärtsila CW 12V200 + 2 Gruppi-asse da 17,6 Mw Velocità 28 nodi (52 km/h) Autonomia 7000 mn a 16 nodi (18 giorni) Capacità di carico Mezzi terrestri: • 100 veicoli leggeri (fuoristrada VM o Lince) oppure • 50 veicoli medi (anfibi LVTP-7, corazzati VCC-80 "Dardo") oppure • 24 veicoli pesanti (MBT Ariete da 60 ton.) Numero di cabine {{{numero_di_cabine}}} Equipaggio 1.210 divisi in: • 451 equipaggio • 203 gruppo volo • 140 comando complesso • 325+91 Reggimento San Marco Passeggeri Equipaggiamento Sensori di bordo 1 x Alenia Marconi Systems SPY-790 EMPAR, 1 x Alenia Marconi Systems RAN-40L, 1 x Alenia Marconi Systems SPS- 791 RASS (RAN-30X/I), 2 x Alenia Marconi Systems RTN- 25X Orion (predisposizione), Sistemi difensivi Missili: • 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 16 celle ciascuno del tipo Sylver A-43 per missili
  • 3. superficie/aria a corto raggio Aster 15 (32 missili) Armamento Cannoni: • Due pezzi Oto Melara 76/62 mm del tipo Super Rapido • Tre pezzi Oto Melara/Oerlikon da 25/80 mm Gruppo imbarcato:20-24 aeromobili • aerei di tipo STOVL (Harrier o F-35B) • elicotteri di supporto aereo EH101 AEW/HEW • elicotteri per compiti ASW, ASuW e di trasporto (EH101 ASH/TTH/NH90 NFH/TTH/Agusta SH3D) Massima capacità di carico ipotizzata: • 30 aeromobili Corazzatura {{{corazzatura}}} Mezzi aerei {{{veicoli_aerei}}} Note Motto In arduis servare mentem Soprannome Nave Cavour (CVH-550) è la nuova portaerei V/STOL italiana entrata in servizio per la Marina Militare Italiana nel 2009, costruita da Fincantieri cui era stata commissionata il 22 novembre 2000. Lo scafo è stato impostato il 17 luglio 2001 nel cantiere navale di Riva Trigoso presso Genova dove un primo troncone è stato varato il 20 luglio 2004 e trasferito al Cantiere navale del Muggiano della Spezia per l'aggiunta del secondo troncone e per i lavori di completamento della strumentazione. Il 22 dicembre 2006 ha effettuato la prima prova di navigazione ed il 27 marzo 2008 è stata consegnata alla Marina Militare per i collaudi finali, al termine dei quali il 10 giugno 2009 è entrata in servizio[1] dopo aver ricevuto la bandiera di combattimento alla presenza del Capo dello Stato. La nave è stata costruita per combinare varie funzionalità fra cui, oltre alla predominante azione aerea tramite modelli V/STOL ed elicotteri, anche scenari di operazioni anfibie, comando complesso e di trasporto di personale civile e militare e di veicoli pesanti. La portaerei Cavour sarà assegnata a COMFORAL, il Comando Forze d'Altura di base a Taranto. La costruzione della sola piattaforma è costata circa 900 milioni di euro, cui vanno aggiunti circa 23 milioni di euro per la fornitura di apparati minimi per la navigazione, 35 milioni relativi al supporto integrato ed ulteriori 150 milioni di euro in forniture dei sistemi di comando e controllo, le
  • 4. comunicazioni, i sistemi d'arma a corto/medio raggio. A queste spese poi vanno ad aggiungersi tutti i sistemi d'arma non compresi in quelli precedentemente menzionati. Tali costi sono stati coperti con fondi del Ministero della Difesa e dello sviluppo economico con stanziamenti pari a 50 milioni di euro all'anno fino al 2001, 35 milioni di euro nel 2001, 78 milioni di euro nel 2002, 92 milioni di euro nel 2003, 185 milioni di euro nel 2004, 177 milioni di euro nel 2005, 25 milioni di euro nel 2006, 211 milioni di euro nel 2007, 150 milioni di euro nel 2008.[2] Araldica del nome È stata così chiamata in onore di Camillo Benso conte di Cavour (dopo aver scartato proposte come Luigi Einaudi ed Andrea Doria) ed è destinata a diventare la NUM (Nuova Unità Maggiore) della Marina Militare, affiancando la portaerei Giuseppe Garibaldi. Questo nome ha un significato storico per la Marina Militare, quale riconoscimento per il forte impulso che il Conte di Cavour diede all'indomani dell'Unità d'Italia, all'espansione ed alla qualificazione della marina italiana sorta dalla fusione delle marine preunitarie. Il nome è stato assegnato a due navi della Regia Marina: un trasporto di prima classe attivo tra il 1885 ed il 1894 e la corazzata Cavour, affondata dagli inglesi durante la famosa notte di Taranto nel 1940. Gruppo imbarcato Il ponte di volo visto da poppa. La portaerei, al centro di un gruppo da battaglia, è il simbolo per eccellenza della proiezione di potenza. Questa viene esercitata attraverso i suoi velivoli imbarcati, capaci di condurre operazioni offensive nel raggio di diverse centinaia di miglia dal gruppo navale. Il Cavour imbarcherà un totale di 20-24 aeromobili [3] . Il gruppo di volo sarà composto da velivoli V/STOL AV8B Harrier Plus e, quando disponibili, i nuovi JSF (Joint Strike Fighter). Inoltre verranno imbarcati elicotteri di vario tipo, dagli SH3-D agli NH90 ai pesanti EH-101, sia come piattaforme radar (versione AEW su elicotteri) che come compiti di ricerca e soccorso (SAR) ma anche di attacco antisommergibile (ASW) o antisuperficie (ASuW). I dati ufficiali per l'hangar indicano che è dimensionato per ricoverare fino a 12 F-35B (Joint Strike Fighter) e 8 elicotteri pesanti per un massimo di 20 velivoli. Tali dati differiscono dall'incrociatore/portaeromobili Giuseppe Garibaldi che è dotato di un hangar ampio poco più della metà. L'hangar ha una superficie di circa 2800 metri quadri. Il ponte di volo ha una dimensione tale che si ipotizza vi si possano parcheggiare fino a un massimo di 20 velivoli in diverse configurazioni tra aerei ed elicotteri Altri dettagli [modifica]
  • 5. L'isola laterale della portaerei La Marina militare italiana dopo l'entrata in servizio di nave Garibaldi aveva pianificato l'acquisizione di un'altra portaerei che doveva avere caratteristiche simili a quelle dell'ammiraglia della flotta italiana, potendo però disporre di un ponte più grande e con un dislocamento leggermente superiore (15000 t). Questo progetto venne però cancellato dopo la fine della guerra fredda, quando i requisiti della Marina militare italiana cambiarono e si passò al progetto 156. La nuova portaerei, infatti, avrebbe dovuto avere un tonnellaggio tra le 18000 e le 20000 tonnellate, con una lunghezza di 200 metri e una larghezza di 34 metri e in grado di imbarcare 10/12 AV-8B e 6/8 EH-101. Nel 1995 si decise di optare per una nuova unità anfibia di 13000 tonnellate, ma successivamente si passò ad una nuova unità anfibia maggiore, in grado di imbarcare 4 AV-8B e 6/8 EH-101; alla fine si passò al progetto 163/168 a favore di una nuova nave da più di 27000 tonnellate di dislocamento a pieno carico, ossia il Cavour attualmente consegnato alla Marina italiana nella primavera del 2008. [4] Altre ulteriori modifiche fatte nel 2008 renderanno il tonnellaggio massimo della Cavour vicino alle 30.000 tonnellate in caso di imbarco di mezzi militari di massimo peso per operazioni aeronavali di supporto ad eventuali sbarchi. La centrale informativa di combattimento ha 150 postazioni operative informatizzate e schermi al plasma di grandi dimensioni per visualizzare i contenuti informativi necessari allo svolgimento delle operazioni.[5] Lato destro della portaerei Cavour
  • 6. La "Conte di Cavour" ha capacità di azione militare nel 2010 fino a 12 F-35B (Joint Strike Fighter) ed 8 elicotteri pesanti per un massimo di 20 velivoli. Impiego operativo La prima missione operativa della portaerei Conte di Cavour, 19 gennaio 2010, si svolge ad Haiti, allo scopo di recare aiuto alla popolazione colpita dal catastrofico terremoto del gennaio 2010.[6] Si tratta di un'operazione congiunta tra le Forze Armate italiane e quelle brasiliane. Il dispositivo nazionale interforze, che svolge l'operazione denominata "White Crane", risulta composto da quasi mille unità di personale tra militare e civile e con circa 200 tonnellate di viveri. Il Futuro Riva Trigoso, 20 luglio 2004 - Alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e del Ministro della Difesa Antonio Martino è stata varata oggi presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Genova) la portaerei “Cavour”, commissionata dalla Marina Militare Italiana nel novembre 2000. Alla cerimonia hanno presenziato numerose autorità civili e militari, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola e il Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Sergio Biraghi. La portaerei “Cavour”, che rappresenta un prodotto di elevata tecnologia e di eccellenza progettuale e costituisce un elemento di assoluto rilievo nel piano di rinnovamento della flotta nazionale, ha permesso a Fincantieri di consolidare ulteriormente lo storico rapporto di stretta collaborazione con la Marina. La nave, con un dislocamento a pieno carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 244 metri, una larghezza massima di 39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocità continuativa di 28 nodi, avrà un’autonomia di 7.000 miglia alla velocità di 16 nodi, corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le consentirà di compiere operazioni a lungo raggio.
  • 7. L’impianto di propulsione della "Cavour", con i suoi 88.000 kW generati da quattro turbine General Electric – Avio, è il più potente non nucleare realizzato al mondo negli ultimi decenni. La “Cavour” potrà ospitare fino a 1.210 persone tra equipaggio nave (451), componente volo (203), comando complesso (140), Reggimento San Marco (325), con un margine di 91 persone in situazioni particolari. La portaerei - la cui costruzione è iniziata nell’estate del 2001, con consegna prevista nel corso del 2007 - svolgerà principalmente operazioni aeree, avrà un hangar in grado di ospitare anche veicoli terrestri e sarà dotata di rampe di accesso per consentire operazioni di imbarco e sbarco di mezzi ruotati e cingolati, sia per missioni militari che di protezione civile. Potrà imbarcare tutti i tipi di aeromobili in dotazione alla Marina: elicotteri (EH 101, NH 90 e SH 3D) e aerei (AV-8B e, in futuro, Joint Strike Fighter). Nella costruzione dell’unità rilevante è stato il travaso dell’esperienza di Fincantieri in campo mercantile, nel quale la società vanta la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera e di grandi traghetti. Infatti il processo di osmosi delle conoscenze duali maturate nei due comparti consente significative sinergie e rappresenta uno dei punti di forza dell’azienda. La Direzione navi militari di Fincantieri, oltre alla portaerei “Cavour”, sta realizzando per la Marina italiana due sommergibili della classe U212 A , nell’ambito di un programma italo- tedesco, e due fregate della classe “Orizzonte”, frutto di una collaborazione italo-francese. La nave avra’ un dislocamento a pieno carico di 27.100 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 244 metri, una larghezza massima di 39 metri, un’immersione di 8,7 metri e una velocita’ continuativa di 28 nodi; avra’ un’autonomia di 7.000 miglia alla velocita’ di 16 nodi, corrispondente a circa 18 giorni di navigazione, che le consentira’ di compiere operazioni a lungo raggio. La “Cavour” potra’ ospitare 1.210 persone tra equipaggio nave (451),
  • 8. componente volo (203), comando complesso (140), Reggimento San Marco (325), con un margine di 91 unità in situazioni particolari. La costruzione e’ iniziata nell’estate del 2001. Varata oggi, la consegna della “Cavour” e’ prevista nel corso del 2007. L’acquisizione della nuova generazione di elicotteri da trasporto: quattro EH – 101 è stato già ordinato con l’opzione per altri otto velivoli, così come sembrerebbe definito l’acquisto di dieci NH – 90 ‘TTH’ i quali entrerebbero in servizio subito dopo gli EH - 101. Sulle tre LPD, l’eliminazione del pezzo prodiero 46/62 mm. Consentirà di ricavare un terzo spot per l’appontaggio degli elicotteri, mezzi che vanno acquistando maggior peso nell’attività del battaglione. Il “San Giusto”, nave maggiore delle tre LPD in linea, ricoprirà il compito di nave comando essendo questa unità la più idonea grazie ai maggiori spazi disponibili a bordo e alla presenza di un sistema C3 più completo rispetto alle altre due LPD.
  • 9. Tornando al settore dei mezzi da sbarco, per la sostituzione degli LVTP-7 il San Marco sta provvedendo agli sviluppi del programma AAAV statunitensi, realizzando un veicolo anfibio cingolato con scafo planante. Nel settore trasporto leggero il San Marco, come l'Esercito, ha programmato la sostituzione dei VM-90 con i VLM (Veicolo Multiruolo Leggero). L'IVECO DVD ha sviluppato un nuovo veicolo multi ruolo leggero idoneo a rispondere a due requisiti ritenuti fondamentali per l'impiego nelle operazioni militari del nuovo secolo: l'accresciuta protezione contro il rischio posto dalle mine (sempre più disponibile facilmente impiegabili anche da personale poco specializzato) e l'aerotrasportabilità (indispensabile per ridurre i tempi d'intervento in fronti sempre più lontani). Denominato dalla Ditta inizialmente Veicolo Multiruolo Leggero (VLM), poi Light Multiruole Vehicle (LMV) ed internamente identificato dalla sigla M65E19WM (4x4), il nuovo veicolo presenta delle caratteristiche tecniche e prestazioni decisamente interessanti tanto che esso è stato selezionato sia dal British Army che dall'Esercito Italiano per l'acquisto (l'EI, che lo ha denominato VTLM - Veicolo Tattico Leggero Multiruolo, ne riceverà 1.150 esemplari da assegnare ai reggimenti alpini, paracadutisti e genio. L'EI ha però espresso la necessità di acquistare ben 7.700 esemplari del veicolo nell'arco di dieci anni). Per aumentare la protezione dalle mine, antiuomo ed anticarro, sono stati adottate diverse soluzione tra le quali l'aumento dell'altezza da terra fino a 493 mm sotto il vano equipaggio pur mantenendo l'altezza complessiva a 1.950 mm. Per assicurare lo sfogo dell'esplosione verso l'esterno i lati del pianale sono stati arrotondati mentre sotto lo stesso non è stato posto nessun organo meccanico tale da costituire pericolo per gli occupanti sia a causa del suo movimento sia per le schegge eventualmente prodotte dall'esplosione. Il VTLM viene proposto dall'IVECO in due versioni: quella standard da trasporto con passo di 3.500 mm (lunghezza 4.970 mm) e quella esplorante con passo ridotto a 3.200 mm (lunghezza 4.670 mm). La carreggiata è fissa per entrambe le versioni a 1.720 mm. Il gruppo di riduzione del moto è stato posto nella parte posteriore del mezzo, sotto il cassone il quale , in caso d'esplosione viene espulso in modo da dare sfogo verso l'alto all'onda di pressione generata dallo scoppio. L'abitacolo è protetto anteriormente e posteriormente da un parafiamma così come i lati alla linea di cintura. Questa protezione, valida contro le mine antiuomo, costituisce il livello base di serie mentre risulta disponibile un apposito kit di blindatura leggero che aumenta la difesa contro il
  • 10. munizionamento perforante in calibro 7,62x54R. La protezione contro le mine anticarro, da applicarsi qualora si tema tale minaccia è infine fornita da un ulteriore kit di blindatura pesante. Il montaggio dei vari kit richiede dieci ore/uomo. Le ruote sono dotate di sistema run-flat mediante l'inserimento di un anello in gomma tra il copertone ed il cerchio mentre per migliorare ulteriormente la protezione i sedili sono di derivazione aeronautica ed in grado di assorbire una certa forza d'urto applicata su di essi. L'IVECO Difesa ha anche allo studio un kit di protezione pesante, capace di resistere al munizionamento perforante da 14,5 mm. Il VTLM può essere caricato sia sull'elicottero CH-47 (un esemplare della versione esplorante a passo corto oppure appeso al gancio baricentrico) che sull'EH-101. Previa preparazione è possibile inoltre trasportare il veicolo appeso al gancio baricentrico dell'NH-90. Il VTLM è dotato di un tettuccio rigido in tre pezzi che, una volta smontato, può essere riposto nel cassone posteriore. Così configurato il mezzo diventa aviolanciabile con il sistema LVAD, ovvero con paracadute da carico e lancio da 3.000 piedi, oppure, previa adozione opzionale dei ganci di fissaggio per il paracadute estrattore, con il sistema LAPES a bassa quota. Ovviamente il VTLM può essere imbarcato su tutti i maggiori velivoli da trasporto militari: un C-27J è in grado di trasportare un veicolo, un C -130J due, un C17 8, un C-141E sei e un C-5 Galaxy quindici. La versione standard del VTLM pesa in ordine di marcia a pieno carico sette tonnellate e può ospitare quattro militari equipaggiati con ha un carico utile di circa tre tonnellate, un valore decisamente interessante tanto da essere doppio rispetto a quello dell'Hummer statunitense. Tali capacità di carico garantiscono inoltre la possibilità di accogliere i vari kit di protezione senza influire sostanzialmente sulle prestazioni. Il veicolo è progettato per operare fuori strada per 1'80% della percorrenza. Il veicolo è spinto da un motore IVECO F1D da 136 kW (185 Hp) con coppia massima pari a 456 Nm a 1.800 giri/minuto e può essere dotato a scelta di cambio automatico a sei rapporti più la retromarcia (ZF 6HP26) o manuale a cinque rapporti più la retromarcia.La velocità massima raggiungibile è superiore ai 130 km/h. ma è anche prevista la possibilità di limitare la velocità di punta a 110 km/h per ridurre il rischio di incidenti stradali. In caso di ribaltamento (eventualità comunque assai improbabile, data la ridotta altezza del baricentro e la capacità del mezzo di superare una pendenza laterale del 40 %) l'equipaggio è protetto da un robusto roll-bar. Il VTLM può superare pendenze longitudinali dell'80 % (60 % con un rimorchio standard da 2.000 kg).
  • 11. Senza preparazione il veicolo può guadare fino a 70 cm di profondità, mentre con preparazione questo valore sale a 1.20 cm. Il VTLM adotta diverse soluzioni per ridurre la visibilità sia termica che radar molte di esse derivate dagli MBT. Per citarne solo alcune: il silenziatore posto internamente al telaio, il turbocompressore posto sotto il motore e la vernice radar assorbente usata per coprire la carrozzeria. Ovviamente il VTLM potrà adattarsi alle più disparate esigenze operative: la versione a passo lungo verrà costruita in versione portaferiti, ambulanza, posto comando o radio, ricognizione NBC e posto manutenzione. Per aumentarne ulteriormente le possibilità d'impiego la capacità di traino del VTLM (4.200 kg e peso complessivo del treno di 10.700 kg) è stata dimensionata sui requisiti dell'obice ultraleggero di prossima adozione da parte dei maggiori eserciti europei tra cui quello italiano. In tal modo sarà possibile trasportare un'intera batteria di questi obici con gli elicotteri CH-47. Pochi i programmi per l’acquisizione futura di nuovi sistemi d’arma che interessano la Forza da Sbarco. Nel settore del supporto di fuoco fornito dalle unità navali la Forza da Sbarco attende con particolare interesse gli sviluppi del programma della Oto Melara per il munizionamento a lungo raggio VULCANO che, già utilizzando il cannone 127/54 mm, sarà in grado di colpire obiettivi fino a 50 chilometri. Interesse riveste anche la nuova versione del missile TESEO Mk-2A che, grazie all’introduzione di un sistema di guida GPS, avrà pure una capacità Land attack: questo nuovo sistema d’arma, sviluppato dalla MBDA, sarà installato tra due/tre anni sui due cacciatorpediniere classe “Ammiragli” — DURAND DE LA PENNE e MIMBELLI — in occasione dei lavori di ammodernamento di mezza vita. Per altri programmi, per quanto importanti, la Forza da Sbarco preferisce aspettare che si concretizzi un’importante iniziativa che nel breve termine la vedrà coinvolta: la Forza di Proiezione dal Mare della Difesa italiana. Di una Forza Anfibia a livello di brigata da costituire principalmente con forze del SAN MARCO e dei Lagunari, a cui saranno affiancati altri reparti e mezzi, se ne parla da molti anni, ma recentemente il programma ha avuto un’accelerazione. D’altronde la realizzazione di una Forza di Proiezione dal Mare conferirebbe finalmente allo strumento militare italiano una capacità expeditionary a livello brigata, seppur leggera, della quale altri Paesi europei già dispongono;
  • 12. tra l’altro questa potrebbe essere eventualmente impiegata anche in versione solo “land” come “entry point”. Nel prossimo futuro, dunque, il SAN MARCO sarà impegnato nella realizzazione della Forza di Proiezione dal Mare, costituita dalla Forza da Sbarco della Marina Militare e dal Reggimento Lagunari dell’Esercito. Come detto, l’obiettivo è costituire una brigata “leggera” con due elementi di manovra a livello di reggimento e con reggimenti logistici. Questa brigata disporrà del supporto di fuoco delle unità navali e di quello assicurato dagli aerei e dagli elicotteri imbarcati, tra questi anche i MANGUSTA, da quello dei mortai da 120 mm rigati e da quelli da 81 mm lisci. Una forza anfibia “expeditionary” di tutto rispetto dunque, che potrebbe realizzarsi anche in tempi relativamente brevi: diversi gruppi di lavoro, infatti, sono già all’opera a STAMADIFESA per mettere a punto i lineamenti generali entro cui dovrà svilupparsi l’iniziativa. Da definire innanzi tutto le varie dipendenze di questa Brigata Anfibia joint, anche se, essendo una forza di proiezione realizzata in ambito Difesa, sul piano operativo come Forza Anfibia dovrebbe dipendere dal CINCNAV (si tratta pur sempre di proiezione dal mare) mentre nella versione “land” operativamente dovrebbe invece dipendere dal Comando Operativo di vertice lnterforze. Essendo una “forza di proiezione” anfibia, a livello dottrinale il riferimento sarà necessariamente quello dei gruppi “expeditionary” dei Marines. D’altronde da sempre nelle Forze Armate di tutto il mondo le componenti di proiezione sono spesso rappresentate dalle forze anfibie: sono facilmente ridislocabili, sono supportabili in zona di operazione e sono in grado di operare anche in “isolamento tattico”. Più che al “modello Esercito” basato su brigate specialistiche, dunque, ci si dovrebbe orientare verso quello della Forza da Sbarco: il reggimento SAN MARCO è, infatti, un gruppo tattico autonomo che dispone anche di un proprio combat service support. Sul piano operativo i Lagunari dovranno imparare a “navigare” e a sbarcare, mentre i Fucilieri di Marina completeranno la loro preparazione sulle tattiche di movimento sul terreno. Sicuramente il Reggimento Lagunari dovrà sviluppare la sua compagnia supporto conferendole, tra l’altro, la capacità di fornire agli “operativi” la “logistica di aderenza”. Nel campo delle comunicazioni non dovrebbero esserci grandi problemi di integrazione, gli apparati — di costruzione nazionale — sono gli stessi. Stesso discorso vale per i sistemi d’arma e gli equipaggiamenti. Discreta comunanza anche per gran parte dei mezzi, mentre per i veicoli da combattimento dell’Esercito sarà necessario verificare la trasportabilità — in termini di peso e di ingombro — con le MEN delle LPD della Marina Militare, che non possono essere allargate senza comprometterne la compatibilità con i bacini allagabili delle navi. Nell’ambito di sistemi C41 al SIACCON dei Lagunari, un sistema “strategico” e non tattico, dovrebbe essere preferito l’americano C2PC del SAN MARCO. D’altronde la Forza di Proiezione dal Mare potrebbe essere dislocata in teatri dove operano
  • 13. anche i Marines, ed avere il loro stesso sistema C41 potrebbe rappresentare un vantaggio non indifferente. Un altro vantaggio consisterà sicuramente nel disporre di un sistema C4l, il C2PC appunto, che — come detto — è interfacciato con l’ MCCIS delle navi delle Marina Militare che dovrebbero rappresentare il vettore “preferenziale” della Forza di Proiezione dal Mare. Il condizionale è d’obbligo, perché, rispetto alle esigenze di una Forza di Proiezione dal Mare a livello di Brigata, le attuali capacità di trasporto delle unità LPD — come detto — sono assolutamente sottodimensionate. Infatti, le tre navi d’assalto anfibio in linea possono ospitare a bordo circa 300 uomini del SAN MARCO, il CAVOUR ne trasporterà altrettanti: naturalmente non è nemmeno ipotizzabile averle a disposizione tutte nello stesso momento. Una quarta LPD di maggiore dislocamento — almeno 20.000 tonnellate — è quindi indispensabile se non si vogliono vanificare sul nascere gli sforzi per realizzare questo progetto, a meno che — come fa da sempre la Royal Navy — non si ricorra all’out sourcing affittando navi commerciali. Come detto, la prospettiva di un futuro insieme all’Esercito sta portando il SAN MARCO a rimandare alcune decisioni su sistemi d’arma in modo da poterle prendere in futuro insieme ai cugini Lagunari. Così, anche se la Marina Militare partecipa ai programmi UAV interforze (PREDATOR, of course), il SAN MARCO, che pur è interessato alla possibilità di dotarsi di un’autonoma capacità di ricognizione UAV a livello tattico, ha preferito mettere in stand by questo programma per poterlo affrontare a livello di Forza di Proiezione dal Mare. Lo stesso vale anche nel settore dei mezzi, laddove sarà probabilmente nell’ambito della Forza di Proiezione dal Mare che verrà deciso quale mezzo gommato blindato anfibio acquisire, un mezzo particolarmente utile nelle missioni di peace keeping di cui la Forza da Sbarco awerte la necessità da più di dieci anni. La scelta è necessariamente tra il LAV americano e il PIRANHA lll C che, essendo in linea con la forza anfibia spagnola, il SAN MARCO ha avuto modo di provare “dal vivo” nell’esercitazioni della SIAF, ma visto il livello della produzione nazionale nel settore (e la Spagna ha acquistato le CENTAURO italiane) non sarà difficile trovare una soluzione “made in ltaly” di comune soddisfazione e che consenta una standardizzazione nazionale prima che internazionale. Futura LPD/LHD Tratto da : http://digilander.libero.it/en_mezzi_militari/ Dislocamento: da 15.000 a 20.000 tonns Programma/cronistoria: La Marina Militare Italiana ha cercato negli anni 90 di dotarsi di una quarta unità anfibia di dimensioni maggiori rispetto alle unità della classe Santi. La nuova unità maggiore polivalente anfibia, però, perse le caratteristiche più prettamente anfibie e divenne il programma maggiore. Nella prima decade del 2000 i tentativi di acquisire una nuova unità non sono andati a buon fine per ragioni di carattere economico. Nel 2007 sembrava che la nuova unità possedesse caratteristiche da protezione civile tali affinchè venisse finanziata con fondi extra-marina ma a causa dell'emergenza incendi questa ipotesi sembra sia decaduta. Tra il 2006 e il 200 sono apparsi 3 possibili soluzioni per l'unità (vedesi foto), la versione da 20.000 tonnellate è ipotizzata sia nella
  • 14. versione tuttoponte (LHD 20.000) e sia LPD 20.000. La doppia configurazione è stata ipotizzata per poter coinvolgere altre marine internazionali. Nel 2007 è apparso il modellino LHD 15.000 nello stesso periodo in cui voci non confermate fornivano alcuni paesi come partner, tra cui Turchia, o l'India con cui ci sono già rapporti nella cantieristica navale. Sempre nel 2007 Fincantieri affermava che i sui cantieri militari sono saturi, tra ordini nazionali ed esteri, fino al 2010 e quin la nuova unità anfibia dovrà attendere ancora. Un intervento parlamentare (Interrogazione n. 5-01902) del sottosegretario alla difesa Forcieri il governo ha espresso chiaramente le linee guida del programma, ecco il testo senza l'introduzione: Ciò premesso, si rappresenta che l'esigenza di acquisire nuove unità Landing Helicopters Dock (LHD) è dettata principalmente dalla necessità di sostituire le attuali Landing Platforms Dock (LPD) - navi San Giorgio, San Marco e San Giusto - la cui dismissione avverrà, prolungandone la vita operativa, nel 2018, 2022 e 2028, date in cui entreranno in servizio, rispettivamente, la prima, la seconda e la terza LHD. L'acquisizione di Unità navali del tipo LHD consentirà, rispetto alle attuali LPD, di potenziare le capacità di mobilità strategico-marittima, di trasporto anfibio in senso interforze, nonché di sostegno sanitario grazie alla possibilità di imbarcare un assetto ospedaliero di maggiore potenzialità tipo «Role 3». In particolare, quest'ultimo assetto permetterà, infatti, una più aderente e tempestiva capacità d'intervento sanitario in occasione di operazion al di fuori del territorio nazionale, siano esse per la gestione delle crisi che per interventi in caso di gravi eventi calamitosi. A riguardo, migliorando le predisposizioni già previste per le attuali LPD, anche le nuove LHD disporranno di sistemazioni-sistemi idonei a soddisfare le prioritarie esigenze di Protezione Civile, garantendo altresì la capacità di costituire un adeguato Centro Operativo Avanzato per coordinare operazioni umanitarie e di protezioni civili complesse e prolungate, anche lontane dalla madrepatria. Funzioni quindi particolarmente importanti quando si ricordi che nella maggioranza dei casi le calamità naturali e le emergenze ambientali di varia natura, possono essere fronteggiate solo o comunque molto più efficacemente intervenendo dal mare. Peraltro, l'imbarco delle numerose attrezzature necessarie per conferire all'Unità navale in argomento le suddette capacità multiruolo, ha indotto a prevedere un dislocamento superiore all'attuale, pari a circa 16.000 tonnellate, dislocamento comunque inferiore a quello delle paritetiche unità francesi e britanniche nonché a quello delle futu LHD spagnole. Per, ciò che concerne l'asserita «moltiplicazione del potenziale offensivo», le nuove navi LHD sono destinate al trasporto della «Forza anfibia» nazionale, al pari delle attuali LPD, ma con un più adeguato standard di sostentamento sanitario e logistico nonché di vivibilità a bordo per il personale. Le navi saranno, altresì, dotate unicamente di sistemi d'arma di autodifesa idonei a contrastare anche attacchi di natura terroristica diretti contro le stesse. In tale contesto, è attualmente previsto che l'avvio della costruzione della prima LHD non avverrà prima del 2013 nel rispetto dell'iter regolamentare nazionale. Alla luce del quadro delineato, si ritiene che il programma dianzi esaminato «non solo non contrasti con gli asset di una Marina calibrata sugli obiettivi strategici» ma, viceversa, sia perfettamente aderente ai compiti di difesa de territorio nazionale in termini militari ma anche e soprattutto di protezione civile e agli impegni discendenti dall'importante ruolo che l'Italia svolge a livello internazionale nella proiezione di stabilità e nella gestione delle crisi. LHD Multifunzionale da 15.000 tonn Dislocamento: circa 15.000 tonns a pieno carico Dimensioni: lunghezza 165 m e larga 31 m
  • 15. Propulsione: 2 motori elettrici su pod da 10 MW ciascuno Generatori: 4 gruppi generatori più 1 d'emergenza da 4,7 MW ciascuno Autonomia: 7.000 miglia Velocità: 20 nodi Equipaggio: 250 + 600 truppa Ponte di volo: per 5 EH-101 Hangar elicotteri: per 5 EH-101 Capacità garage ponte principale: fino a 1000 linee metriche Area ospedale: circa 700 m2 più 1000 m2 area convertibile Bacino allagabile: circa 50x15 m (compatibile per 2 LCAC?) Rampe veicoli: 1 poppiera + 1 lato Costruttore: Fincantieri S.p.a. presso Riva Trigoso e Muggiano La portaerei Cavour effettua la sua prima uscita in mare
  • 16. ROMA - 20 DIC - (Pierangelo Caiti per Il Secolo XIX) - La portaerei "Cavour" ha lasciato le acque del cantiere del Muggiano per la prima uscita in mare della sua storia. E' così giunto il momento dopo alcuni rinvii, di vedere la grande mole della prima portaerei italiana solcare le acque del Golfo dei Poeti con la sua maestosa mole di 27 mila tonnellate determinata dai 244 metri di lunghezza ed i 39 di larghezza e caratterizzata dal ponte di volo "a trampolino" delle moderne unità che imbarcano gli aerei a decollo corto. Il troncone principale di 180 metri, varato a Riva Trigoso il 20 luglio 2004 era arrivato alla Spezia, trainato da rimorchiatori, alle 18,30 dello stesso giorno. Dopo qualche settimana era stato varato il troncone di 64 metri costruito da Fincantieri al Muggiano ed il 13 settembre nel bacino di carenaggio del cantiere avevano preso il via le operazioni di "jumborizzazione" dei due tronconi che si concludevano verso la metà di novembre. Da quel momento nave "Cavour" era veramente uno scafo e potevano avere inizio le attività di allestimento durate due anni. Ora la nave, può solcare il Mar Ligure in maniera autonoma, accendendo le macchine, costituite da 4 turbine a gas Fiat Avio della potenza massima di 88.000 kW in grado di consentire una velocità massima continuativa teorica di 28 nodi.
  • 17. All'uscita in mare, la prima di una lunga serie per testare in navigazione tutte le apparecchiature di bordo, seguirà poi una prova di navigazione di alcuni giorni e tutta quella serie di prove alle diverse velocità, di crociera e massima, su distanze misurate, che stabiliranno la rispondenza alle specifiche contrattuali, verificata dalla Commissione di collaudo della Marina Militare. Foto scattate domenica 9 novembre 2008 nel Porto di Civitavecchia : Amerigo Vespucci, veliero della Marina Militare Italiana, costruito nel 1930
  • 18. Portaerei Cavour fotagrafata dal ponte dell'Amerigo Vespucci . NAVE AMMIRAGLIA “CAVOUR” Giovedì 3 Novembre 2005 @ 18:23 LE NAVI: SCHEDA TECNICA DELLA NUOVA UNITA’ MAGGIORE PORTAEROMOBILI (NUMP)“CAVOUR” C 550 MOTTO "IN ARDUIS SERVARE MENTEM"
  • 19. La CAVOUR è intitolata a Camillo Benso Conte di Cavour, una delle più prestigiose figure del Risorgimento Italiano, noto non solo per il suo ruolo di politico ed economista insigne, ma anche per l’impulso che esso diede allo sviluppo della Marina. sia Mercantile che Militare. Camillo Benso Conte di Cavour si fece promotore - tra mille difficoltà - della costruzione dell’Arsenale de La Spezia, che fu ultimato nell’aprile del 1861. Esso poi sviluppò una industria navale nazionale ed autonoma, istituì la prima Scuola per Allievi Operai Meccanici Navali e creò un Istituto di Previdenza per "la gente di mare" ed una Cassa per gli Invalidi Marittimi. Oggi con grande orgoglio, possiamo affermare che la Nave CAVOUR porta il Nome di Colui che ha contribuito, con grande lungimiranza, a crearla. La CAVOUR svolgerà funzioni di "Sea Control" di "power projection" contro obiettivi terrestri e di "comando e controllo" di gruppi navali. La CAVOUR avrà un dislocamento doppio rispetto a quello del "Garibaldi" ; il suo ponte avrà una lunghezza ed una superficie maggiore, l’equipaggio sarà più numeroso e sarà equipaggiata con i nuovi aerei JSF - destinati a sostituire gli Harrier a partire dal 2012 - e con i nuovi elicotteri EH 101 e NH 90. Gli aeromobili - velivoli ad ala fissa ed elicotteri - rappresentano il principale sistema d’arma della nave ; l’elevata capacità di carico la rendono particolarmente idonea sia al trasporto di truppe e mezzi anfibi che di aiuti e soccorsi umanitari in occasione di calamità naturali ; la sua capacità di operare in "autonomia" le consente di operare ovunque senza la necessità di alcun appoggio territoriale e di costituire una vera e propria
  • 20. "Base Operativa" ("Seabasing"). Si riportano, in modo riassuntivo e schematico, le principali caratteristiche della nuova unità: • UNITA’ PORTAEREI CON CAPACITA’ POLIVALENTI ANFIBIE (Landing Helo Deployment) E DI COMANDO COMPLESSO. • DISLOCAMENTO MASSIMO (a pieno carico): 27.100 tonnellate. • LUNGHEZZA MASSIMA (“fuori tutto”): 244 metri. • LARGHEZZA MASSIMA: 39 metri. • PARTE SOMMERSA: 8,7 metri. • VELOCITA’ MASSIMA (continuativa): 28 nodi, pari a 51,8 km/h. • AUTONOMIA MASSIMA (alla velocità di 16 nodi, pari a 29,6 km/h): 7.000 miglia, pari a 12.972 km e a 18 giorni di navigazione continua (può raggiungere senza scalo il Golfo Persico, utilizzando la metà del combustibile imbarcato). E’ in grado di operare in ambienti contaminati da agenti nucleari, batteriologici o chimici. • APPARATO MOTORE: 4 turbine a gas General Electric-Avio di 88.000 Kw di potenza. • IMPIANTO ELETTRICO: 660 V – 50 Hz, potenza 17,6 Mw e un Sistema integrato di telecomunicazioni. • PONTE DI VOLO: lunghezza 220 metri, larghezza 34 metri, con una superficie complessiva di 6.800 metri quadrati. • PISTA DI DECOLLO: lunghezza 180 metri, larghezza 14 metri, provvista di SKY JUMP (“trampolino di decollo”) con 12 gradi di elevazione. • HANGAR: lunghezza 134 metri, larghezza 21 metri, può ospitare 12 elicotteri o 8 aerei o veicoli terrestri. • ELEVATORI: 2 da 60 tonnellate per il trasferimento degli aerei e degli elicotteri, 2 da 30 tonnellate per il trasferimento delle munizioni. • MEZZI IMBARCATI: 19 - 20 aerei o elicotteri (12 ricoverati all’interno dell’hangar e 7 - 8 sul ponte di volo). Aerei S.T.O.V.L. AV-8B HARRIER II PLUS e - a partire dal 2010-2015 - il futuro F-35 Joint Strike Fighter, Elicotteri Agusta SH 3D, NH 90 e EH 101. • ARMAMENTO: Sistema missilistico antiaereo SAAM/IT con missili Aster 15, 2 cannoni 76/62 SR, SISTEMA DAVIDE (sistema di difesa antimissile a corto-cortissimo raggio - ILDS, Inner Layer Defence System - per la difesa a corto-cortissimo raggio), sistema di difesa antisiluro SLAT-IT/FR (composto da un sensore passivo - per la scoperta, la localizzazione e la classificazione dei siluri - e da un sistema di reazione - per la elaborazione delle tattiche e la predisposizione dell’impiego delle contromisure, per il suggerimento delle manovre evasive e per il controllo dell’esito delle azioni intraprese), 3 mitragliere Oto-Breda da 25 mm. • EQUIPAGGIO: 1.210 marinai di cui 451 di equipaggio, 203 addetti alla componente volo, 140 addetti al comando complesso, 325 uomini del Reggimento San Marco (più altri 91 uomini in situazioni speciali).
  • 21. Venerdì 9 novembre 2007, primo appontaggio di un velivolo AV8-B II Plus sulla Nave Portaerei "CAVOUR". Venerdì 9 novembre 2007 il C.F. Luca "KAIMAN" Conti, Comandante uscente del GRUPAER, ha effettuato il primo appontaggio, con un AV8-B II Plus, sulla Portaerei Cavour. Uno dei servizi era dedicato alla portaerei Cavour F 550, da pochi mesi consegnata alla Marina Militare italiana, dopo un lungo lavoro di costruzione iniziato nel 2001. Durante il servizio venivano illustrate per filo e per segno le caratteristiche di questa imbarcazione, che può essere
  • 22. considerata un vero e proprio gioiello. Però, sarà che ultimamente, per via del post su Riccò che ha ricevuto così tanti commenti, sono stato elevato a baluardo della lotta all’ipocrisia, non ho potuto fare a meno di notare come il giornalista di turno sia stato in grado di produrre un miracolo. Anzi, il solito miracolo dell’Esercito Italiano. Questa grandissima imbarcazione, infatti, “servirà per le missioni di pace“, ha esordito. Salvo poi snocciolare l’elenco degli armamenti presenti a bordo. Non c’è niente da fare. Abbiamo la fortuna di avere l’unico esercito al mondo che è costruito per la pace e non per la guerra. Abbiamo soldati i cui fucili sputano fiori invece che pallottole. Abbiamo carri armati che ci servono soltanto per andare nel cuore delle zone di guerra per chiedere ai presenti di fare la pace. Questo, sì, è un vero e proprio miracolo italiano. Portaerei Cavour, l'Italia punta alla supremazia in mare
  • 23. Portaerei Cavour, l'Italia punta alla supremazia in mare Così la Forza armata si prepara alle sfide del nuovo millennio Roma, 4 giu. - Chi la conosce bene dice che non è solo una portaerei e che "sarebbe riduttivo solo pensarlo". La 'Cavour' è un gioiello dell'ingegneria navale, eccellenza che tutta l'Europa ci invidia. La "prima" vera portaerei italiana riceverà la sua bandiera di guerra il prossimo 10 giugno alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Poi sarà pronta alla fase operativa. La Marina militare italiana l'ha voluta fortemente per "disporre di uno strumento navale con elevate capacità di Comando e Controllo per operazioni interforze e internazionali". Una nave, insomma, "capace di rispondere alle crescenti esigenze dettate dalle sfide del nuovo millennio". "La necessità di una portaerei come la 'Cavour', d'altra parte, è nata a fine anni '80, con la caduta del muro di Berlino", spiega una fonte militare ad Apcom. "Da allora in poi c'è stato un incremento esponenziale delle missioni militari, a cui l'Italia ha partecipato nell'ambito delle organizzazioni internazionali di cui fa parte, che ha richiesto uno sforzo importante a tutte le Forze armate, compresa la Marina militare". La 'Cavour' è il risultato di un progetto sancito tramite un contratto tra la Direzione Generale degli Armamenti Navali e la Fincantieri, firmato nel novembre del 2000. Il suo costo complessivo è stato di 1,3 miliardi di euro. La costruzione ha avuto inizio nel cantiere di Riva Trigoso, il 17 luglio del 2001. A causa delle dimensioni dell'unità navale, riferisce la Marina militare, la portaerei è stata realizzata in due distinti tronconi saldati successivamente. Con i 220 metri di lunghezza del suo ponte di volo, i 18mila kilowatt di potenza sprigionata dagli otto generatori a bordo, i 2,7 milioni di litri per il pieno di gasolio e una velocità di 30 nodi, la 'Cavour' è al comando del capitano di vascello Gianluigi Reversi. La nave è capace di raggiungere il Pakistan, dall'Italia, utilizzando soltanto il 60% del pieno di carburante e può ospitare 20 velivoli: 8 aerei e 12 elicotteri. "Questa non è solo una portaerei. E' un'unità multifunzionale: può avere funzioni di Comando, impieghi bellici, ma anche di Protezione civile e di nave ospedale. Ha capacità modulari e flessibilità che la rendono davvero unica", riferisce una fonte contattata da Apcom. "E' la prima, vera portaerei italiana. La Garibaldi, infatti, nasce
  • 24. come un incrociatore tuttoponte, era adattata a funzioni che non le erano proprie. E adesso sarà riqualificata e impiegata come portaeromobili per attività anfibia". A bordo della 'Cavour' ci sono 540 membri dell'equipaggio, ma la nave può ospitare fino ad oltre 1.200 persone. Nessuna informazione trapela invece sull'armamento in dotazione. Fonti militari riferiscono soltanto che alle armi convenzionali si aggiungono assai sofisticate strumentazioni di bordo che fanno della portaerei italiana un vero e proprio gioiello che l'Europa ci invidia. La Spagna, ad esempio, dispone ancora soltanto del 'Principe de Asturias', nave a vapore che risale al 1979, mentre la Francia è alle prese con le bizze del reattore nucleare del suo 'Charles de Gaulle'. Sui livelli della 'Cavour' si pongono solo le due portaerei in dotazione alla marina britannica, la 'Ark Royal' e la 'Illustrious'. Londra, peraltro, ha in costruzione altre due navi analoghe, la 'Queen Elizabeth' e la 'Prince of Wales'. Portaerei Cavour Ho particolarmente a cuore l'esercito italiano, e sono rimasto molto sorpreso quando, al tg2, è stata presentata una nuova portaerei italiana, la portaerei Cavour. Diamine, pensavo noi si andasse avanti ancora con i mezzi degli anni sessanta. Mi sbagliavo. Ho deciso così di raccogliere delle informazioni. Questa nave può rivaleggiare con i colossi americani? Che numeri fa? Che tecnologia porta? Ho così trovato delle notizie molto interessanti: • Il costo della nave dovrebbe attestarsi sull'incredibile cifra di 1,39 miliardi di Euro • Il progetto iniziale risale a metà degli anni 80, ma la caduta del muro di berlino ha bloccato il processo di stanziamento dei fondi. Il tagli della prima lamiera è avvenuto quindo solo nel 2001 • Il peso è di 30.000 tonnellate. • Il serbatoio contiene 2.500.000 litri di gasolio. Alla velocità di crociera ne consuma 3.000 litri l'ora, 25.000 litri alla massima velocità (30 nodi)
  • 25. • Sono presenti bar, cinema e palestra. • L'imbarcazione ospita 3 sale operatorie tra terapia intensiva e rianimazione, reparto per i pazienti ricoverati, raggi X, tomografia computerizzata, sala dentistica e un laboratorio. • La nave è percorsa da 1360 km di cavi e 190 telecamere. Ci sono 2 celle per i viveri da 400 e 800 m2 , 2 depositi viveri e 2 cucine con i forni per il pane fresco. • Sono presenti anche dei dissalatori per rendere potabile l'acqua del mare. • La nave è stata concepita per minimizzare l’inquinamento dell’ecosistema marino (acqua ed aria), e copre le possibili cause di inquinamenti navali: i rifiuti solidi urbani e non, i combustibili, le emissioni gassose e le sostanze tossiche trasportate. Sembrano numeri importanti, in termini di costi, consumi, tecnologie. Poi ho visto quelli delle portaerei americane di classe Nimitz: • Propulsione nucleare (autonomia di 20 anni) • Naturalmente, armi nucleari a bordo • 100.000 tonnellate a pieno carico • Ogni nave di queste dimensioni è talmente vasta che ha un suo codice postale, e una propria stazione televisiva interna. • Il tutto alla modica cifra si 5 miliardi di dollari... Sventola la bandiera di combattimento Tonio Dell’Olio Due giorni fa (10 giugno) il sindaco di Torino Chiamparino nel corso di una suggestiva
  • 26. cerimonia svoltasi nel porto di Civitavecchia, ha consegnato al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare la “bandiera di combattimento” che sventolerà sul pennone più alto della portaerei Cavour. La più grande e la più potente e la più attrezzata di armamenti micidiali della storia del nostro Paese. In altre occasioni mi è capitato di scrivere sulle dotazioni, sull’opportunità e sul dispendio di risorse che si raccolgono intorno a questo progetto di morte che navigherà minaccioso tra i porti del Mediterraneo. In questa occasione mi colpisce la rassegna stampa. Se confrontate il comunicato del Ministero della Difesa con la notizia rilanciata dalle agenzie di stampa e apparsa su alcuni giornali non riuscirete a cogliere la benché minima differenza. Nessuno che abbia sollevato un alito di critica, che abbia almeno abbassato i toni della retorica grondante dal palco delle autorità con tanto di Presidente della Repubblica e ministro e dal patriottismo delle bandiere che sventolano al vento della guerra esportatrice di pace. Naturalmente la nostra. E voi come ve la immaginate la Portaerei Cavour di notte??
  • 27.
  • 28. Portaerei Cavour, l'Italia punta alla supremazia in mare Difesa «La necessità di una portaerei come la 'Cavour', d'altra parte, è nata a fine anni '80, con la caduta del muro di Berlino», spiega una fonte militare ad Apcom. «Da allora in poi c'è stato un incremento esponenziale delle missioni militari, a cui l'Italia ha partecipato nell'ambito delle organizzazioni internazionali di cui fa parte, che ha richiesto uno sforzo importante a tutte le Forze armate, compresa la Marina militare». La 'Cavour' è il risultato di un progetto sancito tramite un contratto tra la Direzione Generale degli Armamenti Navali e la Fincantieri, firmato nel novembre del 2000. Il suo costo complessivo è stato di 1,3 miliardi di euro. La costruzione ha avuto inizio nel cantiere di Riva Trigoso, il 17 luglio del 2001. A causa delle dimensioni dell'unità navale, riferisce la Marina militare, la portaerei è stata realizzata in due distinti tronconi saldati successivamente. Con i 220 metri di lunghezza del suo ponte di volo, i 18mila kilowatt di potenza sprigionata dagli otto generatori a bordo, i 2,7 milioni di litri per il pieno di gasolio e una velocità di 30 nodi, la 'Cavour' è al comando del capitano di vascello Gianluigi Reversi. La nave è capace di raggiungere il Pakistan, dall'Italia, utilizzando soltanto il 60% del pieno di carburante e può ospitare 20 velivoli: 8 aerei e 12 elicotteri. «Questa non è solo una portaerei. E' un'unità multifunzionale: può avere funzioni di Comando, impieghi bellici, ma anche di Protezione civile e di nave ospedale. Ha capacità modulari e flessibilità che la rendono davvero unica», riferisce una fonte contattata da Apcom. «E' la prima, vera portaerei italiana. La Garibaldi, infatti, nasce come un incrociatore tuttoponte, era adattata a funzioni che non le erano proprie. E adesso sarà riqualificata e impiegata come portaeromobili per attività anfibia».
  • 29. A bordo della 'Cavour' ci sono 540 membri dell'equipaggio, ma la nave può ospitare fino ad oltre 1. 200 persone. Nessuna informazione trapela invece sull'armamento in dotazione. Fonti militari riferiscono soltanto che alle armi convenzionali si aggiungono assai sofisticate strumentazioni di bordo che fanno della portaerei italiana un vero e proprio gioiello che l'Europa ci invidia. La Spagna, ad esempio, dispone ancora soltanto del 'Principe de Asturias', nave a vapore che risale al 1979, mentre la Francia è alle prese con le bizze del reattore nucleare del suo 'Charles de Gaulle'. Sui livelli della 'Cavour' si pongono solo le due portaerei in dotazione alla marina britannica, la 'Ark Royal' e la 'Illustrious'. Londra, peraltro, ha in costruzione altre due navi analoghe, la 'Queen Elizabeth' e la 'Prince of Wales'. ANALISI DIFESA pubblica in esclusiva le immagini delle prime attività di volo sulla portaerei Cavour che verrà presumibilmente consegnata alla Marina Militare all'inizio del 2008. Tra il 7 e il 9 novembre, in occasione di una delle ultime uscite di prova programmate, i primi aeromobili hanno toccato il ponte di volo della futura ammiraglia della Squadra Navale. Un AB212 ed un EH101, rispettivamente del 5° e del 1° Gruppo Elicotteri, nonché un velivolo AV8BPlus del Gruppo Aereo Imbarcato sono stati rischierati per due giorni a bordo allo scopo di verificare l'idoneità e la piena funzionalità di tutte le sistemazioni di ponte e di hangar. La rispondenza ai requisiti richiesti confermano l'avvicinarsi del momento della consegna dell'unità alla Squadra. Devono essere ancora completati l'installazione, il collaudo e l'integrazione del Sistema di Combattimento (completamento previsto per l'estate del 2008), già comunque in grado di esprimere un "set minimo" di capacità mentre i lavori di allestimento generale dell'unità sono pressoché ultimati. L'attività di volo condotta a bordo di Nave Cavour, ha completato la familiarizzazione dell'equipaggio con le sistemazioni e le attrezzature in dotazione. Una volta completati i lavori di rifinitura presso gli stabilimenti Fincantieri di Muggiano, la portaerei Cavour raggiungerà la piena operatività a Taranto nel 2009 Portaerei Cavour missione aiuto ai terremotati di Haiti
  • 30. LA SPEZIA - Orgoglio, professionalità, cuore: sono le parole che più ricorrono in questa serata di attesa per la partenza della portaerei Cavour della Marina Militare italiana, che sarà impegnata in una missione umanitaria congiunta col Brasile, in soccorso alla popolazione terremotata di Haiti. Il primo ad essere orgoglioso è il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, atterrato nel tardo pomeriggio a bordo di un elicottero accompagnato, tra gli altri, dal capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Paolo La Rosa. E' La Russa a fugare ogni dubbio: "La nave parte alle 20". Sosta a Civitavecchia per imbarcare derrate alimentari e poi via alla volta del Brasile, dove saliranno a bordo medici e materiali, prima della rotta finale verso Haiti. Difficile dire con certezza la durata della missione, "si è pensato a circa due mesi, ma si valuterà in itinere" spiega il ministro. Difficile dire anche quali saranno i costi. Quello che emerge è che il 90% circa delle spese è coperto da aziende sponsor come Fincantieri, Finmeccanica, Eni e altre grandi imprese che collaborano stabilmente con la Marina militare. Un altro dato è che il costo della Cavour oscilla tra i 100 mila e i 200 mila euro al giorno, a seconda che la nave sia ferma oppure in navigazione a pieno regime. Il ministro della Difesa sottolinea come sia stato "decisivo" il presidente del Consiglio Berlusconi per il via libera a questa missione e annuncia che mercoledì prossimo, nel corso del Consiglio dei Ministri, ne dovrebbe essere ratificata anche una dei Carabinieri: 185 unità, che dovrebbero raggiungere Haiti in aereo per svolgere funzioni di polizia militare sotto l'egida dell'Eurogendfor, la gendarmeria europea presieduta dall'Italia dal primo gennaio. Orgoglioso di essere al comando della portaerei è il capitano di fregata Gianluigi Reversi, romano di 46 anni. Lui la nave l'ha allestita (la Cavour, varata nel 2004, è alla sua prima missione operativa), l'ha vista nascere, crescere e ora si sente emozionato, perché dice: "E' come vedere la tua creatura che impara a correre". Ma il vero cuore della nave, sottolinea, sono i militari imbarcati. Camminando nei corridoi ne ha colto i sentimenti, l'entusiasmo, la voglia di andare a portare il loro aiuto. Orgoglioso è il comandante delle truppe alpine Comalp, generale Alberto Primiceri. Quello che gli preme di mettere in luce dei suoi soldati è, oltre alla professionalità, la "sensibilità che sempre hanno dimostrato nel loro approccio con le popolazioni locali durante le missioni all'estero". Orgogliosa è l'ispettore generale della Croce Rossa Italiana, Mila Brachetti Peretti, arrivata al bacino Fincantieri della Spezia per salutare le otto infermiere, tra ferriste, pediatre, specialiste di aree critiche, specializzate in ortopedia. La maggior parte sono mogli, che lasciano i propri figli per andare a prestare assistenza a titolo completamente gratuito.
  • 31. Ma i più orgogliosi sono i familiari, le fidanzate, gli amici di chi con la Cavour parte. Orgogliose sono Eleonora e Lidia, di sette e quattro anni e mezzo, arrivate con i nonni Leonfranco e Bernardina da Montecatini Val di Cecina (Pisa), per salutare papà Giuseppe. A lui hanno dato i loro orsetti di peluche e le bambole da portare ai bambini di Haiti. Orgogliosa è Barbara, che sul molo spera di vedere il fidanzato Alessandro, volontario in ferma prefissata per un anno. Orgogliosi sono Paolo, Valeria e Volodja, venuti a salutare l'amico Maurizio. La fidanzata Fabiola non c'é, spiegano, è dell'Aquila. Maurizio sa bene cos'é un terremoto. Oggi la bandiera alla portaerei Cavour La cerimonia a Civitavecchia, nell'ambito della Festa della Marina La portaerei Cavour, nuova nave ammiraglia della Marina militare italiana, ha ricevuto oggi la Bandiera di combattimento che la consacra definitivamente al servizio del Paese. Davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, e ai ministri della Difesa Ignazio La Russa e dell’Interno Roberto Maroni, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino l’ha consegnata nelle mani del comandante, il capitano di vascello Gianluigi Reversi, che ne curerà la custodia per l’intera vita operativa della nave. Una cerimonia che il capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Paolo La Rosa, ha voluto proprio oggi, nel giorno della festa della Forza Armata - nell’anniversario della gloriosa impresa navale di Premuda -, riunendo due eventi in uno "per una scelta di sobrietà, in un momento difficile per i bilanci della collettività e per segno di rispetto e di solidarietà nei confronti dei nostri connazionali d’Abruzzo". Il ’Cavour’ è ormeggiato al porto di Civitavecchia. Quando a bordo della nave arriva il presidente della Repubblica, ad attenderlo ci sono numerosi rappresentanti delle più alte cariche istituzionali e i vertici delle Forze Armate. Napoletano passa in rassegna i reparti schierati sul ponte, poi si sistema sulla tribuna presidenziale. All’Inno di Mameli si alza in piedi e canta. Quindi ascolta con interesse il saluto di La Rosa, che spiega motivazioni e caratteristiche della nuova nave. "Il Cavour - dice l’ammiraglio - è sintesi e vanto di qualità ingegneristiche e tecnologiche nazionali, la risposta, forse la più efficace nel panorama navale, alle più attuali esigenze operative sul mare". "È un progetto ambizioso e unico nel suo genere", afferma da parte sua il ministro La Russa. "Si tratta infatti della prima nave che viene classificata, sin dalla consegna, come portaerei". E infatti il ’Cavour’ è destinato ad assumere la funzione di ammiraglia della flotta italiana, al posto del ’Garibaldì, anche grazie alla disponibilità di aree dedicate alle attività di comando e controllo, comunicazione e pianificazione operativa cinque volte superiori rispetto all’incrociatore, che da oggi sarà destinato al suo ruolo peculiare di proiezione anfibia. Insomma, il "Cavour permetterà all’Italia di avere a disposizione una nave capace di corrispondere alle esigenze dello strumento militare nazionale per operazioni interforze e
  • 32. internazionali", dice La Russa, che cita le numerose missioni che vedono attualmente impegnati gli uomini della Forza Armata: dal Medio Oriente al Kosovo, dall’Afghanistan all’Oceano Indiano, dal Mediterraneo al Corno d’Africa per il contrasto alla pirateria. Il ’Cavour’ è il risultato di un progetto sancito tramite un contratto tra la Direzione Generale degli Armamenti Navali e la Fincantieri, firmato nel novembre del 2000: ha avuto un costo complessivo di 1,3 miliardi di euro, è dotato di un ponte di volo lungo 220 metri, di otto generatori a bordo che sprigionano una potenza di 18mila kilowatt, di una capacità di carico carburante pari a 2,7 milioni di litri e di una velocità di oltre 30 nodi. Tra gli armamenti in dotazione figurano tre mitraglieri Oto/Breda, un sistema missilistico Saam/It, due lanciarazzi antimissile Sclar H, due sistemi antisiluro Slat, 24 velivoli in configurazione massima tra aerei ed elicotteri. Inoltre può ospitare a bordo fino a 1.210 persone (i membri fissi dell’equipaggio sono 540) e può caricare velivoli ruotati, cingolati e corazzati, inclusi i carri armati Ariete. "Quattro navi in una", dice l’ammiraglio La Rosa per indicarne le funzioni di nave comando interforze e internazionale, portaerei per velivoli di vario tipo, nave da trasporto e sbarco per operazioni dal mare e anfibie, nave per soccorso e aiuti umanitari. Nell’auspico che "possa essere presidio di pace senza che la Bandiera debba mai essere issata per combattere". Come potrà essere questa grande nave all’interno??
  • 33. Ieri sono stato a Civitavecchia per visitare la nuovissima portaerei Cavour ,Roma Radar
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  • 43. La Cavour e per terminare
  • 45. CARATTERISTICHE TECNICHE Nave Aquila Conte di Cavour Tipo CV Portaerei Cantiere di costruzione Ansaldo, Genova Fincanctieri Riva di Genova Aerei imbarcati 51 1926 (come nave passeggeri) 8 AV 88 Harrier 12 elicotteri 24 carri armati (Ariete) da 60 tonnellate Impostazione Dal 1941 al 1943 - Varo - 20 luglio 2004 Entrata in servizio - - Lunghezza 232,50 metri 244 metri Larghezza 30,05 metri 39 metri Immersione 7,30 metri - Dislocamento 27.800 tonnellate a pieno carico (23.350 standard) 27.100 tonnellate (a pieno carico) Apparato motore 4 gruppi turbine, 4 caldaie, 8 eliche 4 turbine a gas "General Electric" - 2 eliche Potenza 140.000 cavalli 88.000 cavalli vapore Velocità 30 nodi 28 nodi Combustibile 3660 tonnellate - Autonomia 5500 miglia a 18 nodi, 1580 miglia a 29 nodi 7.000 miglia a 20 nodi Armamento 8 cannoni Da135 mm., 12 cannoni da 65 mm. a.a., 132 mitragliere da 20mm., 36 aerei (+15), 2 catapulte, 2 elevatori - Missili - - Protezione verticale nulla - Protezione orizzontale Ponte (parziale) 70-80 mm. Equipaggio 108 ufficiali + 1312
  • 46. Marina Militare: festa sulla portaerei Cavour
  • 47. Mercoledi 10 Giugno 2009 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a bordo della nuova portaerei "Cavour", stamane 10 giugno 2009 in occasione della festa della Marina militare. Sullo sfondo la nave scuola "Amerigo Vespucci". Voglio postare un’esperienza che considero davvero unica nel suo genere. Ho avuto nei giorni scorsi l’occasione di partecipare, per lavoro, ad un evento organizzato dal gruppo Fiat. La presentazione di una nuova versione della punto, la punto evo… a bordo della nuovissima portaerei Cavour. Sono rimasto letteralmente a bocca aperta. La nave è totalmente “made in Italy” sia per lo studio e la progettazione che per quanto concerne lo scafo, i motori, il sistema di combattimento e la tecnologia elettronica. La portaerei è lunga 244 metri e larga 40. E’
  • 48. dotata di quattro turbine capaci di far navigare l’unità alla velocità di 30 nodi, può ospitare e far decollare sia aerei che elicotteri fino ad un massimo di 24 aereomobili. Naviga e viene governata da un equipaggio, marinai e ufficiali, di 530 tra uomini e donne. E’ dotata di due cannoni, tre mitragliere, ha un sistema missilistico con moduli a otto cellule, due lancirazzi, due lanciatori antisiluro. L’apparato elettronico e i sensori radar permettono all’equipaggio di poter monitorare un’area con un raggio di 300 km. Vedere il Tricolore sventolare in cima ad una nave di tale “immensità”… mi ha dato un motivo in più per sentirmi orgoglioso di essere un cittadino Italiano. Dimenticavo un piccolo particolare: è la nave più grande e complessa della Marina Militare e ha l’apparato propulsivo non nucleare più potente al mondo. E PER FINIRE… Festa della Marina a Civitavecchia, bandiera di combattimento alla portaerei Cavour Civitavecchia, 10 giu. - (Adskronos) - Ventuno salve di cannone. E' il saluro alla voce con cui la Nave scuola 'Amerigo Vespucci' ha salutato questa mattina un evento che quest'anno segna la Festa della Marina Militare: il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha donato la bandiera di combattimento alla nuova portaerei Cavour, ormeggiata al porto di Civitavecchia. Un gesto ''che segna la consacrazione definitiva della Nave al servizio della Patria'', ha detto il capo di stato maggiore della Marina militare, Paolo La Rosa, nel suo intervento davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ai ministri della Difesa e dell'Interno Ignazio La Russa e Roberto Maroni. Presenti in tribuna anche gli ex ministri della Difesa Carlo Scognamiglio, Antonio Martino e Arturo Parisi e numerose alte cariche istituzionali e delle forze armate.
  • 49. 'In arduis servare mentem', recita il motto della moderna Nave al servizio dell'Italia. Suggestiva la cerimonia di consegna, con il capo delo Stato Napolitano che canta l'inno di Mameli unendo la propria voce a quella di centinaia di marinai schierati sul ponte e a quella dei cittadini che assiepavano le tribune per partecipare all'evento. La custodia della bandiera di combattimento donata dal Comune di Torino, è stata invece offerta dall'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, sezioni Piemonte e Val D'Aosta. Issata a poppa, la bandiera di seta con al centro lo stemma turrito delle Repubbliche marinare, è passata nelle mani del comandante della Nave, il capitano di Vascello Gianluigi Reversi. Poi, come da tradizione marinara, il capitano l'ha affidata all'ufficiale più giovane, che su nave 'Cavour' è una giovane sottotenente di Vascello per essere issata in testa d'albero, ''motivo di orgoglio per noi marinai - ha sottolineato il capo di stato maggiore della Marina militare - ma certamente condiviso da tutti gli italiani''. La bandiera rimarra lì fino all'ammaianabandiera, al tramonto. Poi sarà custodita dal comandante di Vascello. La consegna della bandiera di combattimento ad una nave che si appresta a vivere la sua vita operativa costituisce per essa un impegno solenne ad adempiere sempre tutti i compiti che le saranno assegnati. Per l'intera vita operativa della nave, la bandiera di combattimento sarà custodita a bordo, nella cabina del comandante, e issata in combattimento e nelle occasioni solenni, come ad esempio la presenza a bordo del presidente della Repubblica. ''Il Cavour - ha sottolineato il ministro La Russa - rappresenta per la Marina militare e per l'Italia il compimento di un progetto ambizioso ed unico nel suo genere: questa portaerei, frutto della professionalità' e dell'impegno della cantieristica italiana e in particolare di Fincantieri è n grado di corrispondere alle esigenze dello strumento militare nazionale per operazioni interforze ed internazionali''. La portaerei 'Cavour', ha rimarcato il titolare della Difesa, "è il frutto di una lungimirante opera progettuale volta a corrispondere alle esigenze dello strumento militare nazionale per operazioni interforze e internazionali". Le unità della Marina militare italiana forniscono un elevato contributo "umanitario" non solo sul mare ma "come anche avvenuto recentemente in occasione di calamita' naturali come il terremoto in Abruzzo", ha quindi sottolineato La Russa durante la festa della forza armata, ricordando che "uomini e mezzi della forza armata sono oggi impegnati, come in passato, nei piu' diversi teatri operativi, in Medio Oriente, in Kosovo, in Afghanistan, nell'Oceano Indiano e nel Mediterraneo". Sono infatti molteplici le missioni che la portaerei Cavour da oggi sarà in grado di svolgere: dal supporto alle operazioni di pace alla difesa delle vie di comunicazione marittime passando per l'antipirateria e al soccorso in caso di calamita' naturali. La portaerei Cavour - comandata dal capitano di vascello Gianluigi Reversi, 46 anni, romano - è la terza unita' della Marina a fregiarsi del nome del celebre statista: la prima, una nave da trasporto, venne varata nel 1985. Da parte sua, il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Paolo La Rosa, ha rimarcato che la portaerei rappresenta "una sintesi di qualita' ingegneristiche e tecnologiche nazionali. La risposta, forse la più efficace del panorama navale, alle più attuali e pressanti esigenze operative sul mare". Secondo La Rosa, si tratta di "quattro navi in una", un modo per indicarne distintamente le funzioni di nave di comando interforze e internazionale, piattaforma per velivoli di vario tipo, nave da trasporto e sbarco di consistenti contingenti di uomini e mezzi e nave per soccorsi e aiuti umanitari di vasta portata. La Rosa, così come ha fatto il ministro della Difesa, ha quindi ricordato la difficile congiuntura economica attuale, spiegando che la festa della Marina e la consegna della bandiera di combattimento alla portaerei Cavour sono state celebrate in un'unica cerimonia "per una scelta di sobrietà, in un momento difficile per i bilanci della collettivita' e per un segno di rispetto e di solidarietà nei confronti dei nostri connazionali d'Abruzzo". L'attuale Cavour è una autentica fortezza: lunga 240 metri, largo 39, capace di raggiungere la velocita' continuativa di 28 nodi e con un'autonomia di 7.000 miglia (a 16 nodi). Puo' trasportare 24 velivoli, tra aerei e elicotteri, forze e mezzi anfibi. L'equipaggio è di 530 unita', ma vi sono alloggi per 1.200. Il contratto con Fincantieri risale al novembre 2000: la costruzione è cominciata nel cantiere di Riva Trigoso (Genova) nel luglio 2001. Il 27 marzo 2008 la portaerei è stata consegnata alla Marina militare. La festa della Marina ricorre, come ogni anno, nell'anniversario della gloriosa impresa navale di Premuda, del 10 giugno 1918 quando, nel corso della Prima guerra mondiale, il comandante Luizi Rizzo e il guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei 'Mas 15' e 'Mas 21', attaccarono una formazione navale austriaca provocando l'affondamento della corazzata Santo Stefano. La Bandiera di combattimento della Cavour, come si dice in gergo marinaro, 'è salita a rtiva' della Nave, sancendo il suo ingresso solenne nella flotta italiana. Con i versi della Preghiera del
  • 50. Marinaio, di Antonio Fogazzaro, tutti hanno per un momento rivolto gli occhi al cielo chiedendo al Dio del mare di dare ''giusta gloria e potenza alla nostra Bandiera. Comanda che i flutti e le onde seravno a lei''. Poi, con le parole del ministro La Russa, l'augurio marinaro di 'Buon vento' alla portaerei Cavour e a tutti gli uomini e donne della Marina. Mi scuso per i pezzi che sono ripetuti più volte,ma non è facile fare una cosa del genere,vi aspetto con una nuova ricerca tutta dedicata al battaglione San Marco… LORENZO