La digitalizzazione dei contenuti editoriali porta il mondo del libro da una cultura di prodotto ad una cultura di servizio. Scenari di distribuzione digitale, evoluzione dei dispositivi mobili e internazionalizzazione del mercato editoriale. In tutto ciò che ruolo per i contenuti in lingua italiana, e quali tipi di contenuto?
Il self-publishing. Il caso italiano di ilmiolibro.it
Editoria digitale, modelli di business e mobile publishing
1. Arrivano le Storiebrevi
La narrativa in tasca
Lorenzo Fabbri – Gruppo Editoriale l’Espresso – Divisione digitale
2. Il libro diventa digitale. Cosa cambia?
1. La lettura di un libro è un'esperienza culturale
individuale... ma nella sua forma digitale può
arricchirsi di componenti sociali (social reading)
2. Il libro chiede al lettore un'attenzione quasi
esclusiva … ma molto spesso la lettura digitale
viene fatta su multi-function devices
3. Un libro è un'esperienza culturale in sé
compiuta...ma gli ebook (epub = html = hyperlink)
possono far sfociare la lettura di un libro in una
esperienza di browsing (fluidità, ipertestualità)
4. Da sempre il libro è: a) un prodotto su cui non c'è
rivalità di consumo; b) un bene “non escludibile”.
E' difficile regolarne l'accesso. Ancora di più nel
momento in cui diventa digitale tipico di un→
bene pubblico
3. La realtà del mercato: gli e-book
1. Quello degli ebook finalmente è diventato un mercato significativo,
almeno in termini di copie.
2. Erode quote di mercato al mondo della carta e riduce i fatturati, visto
che il prezzo di vendita è molto basso (ma anche i costi di produzione)
3. La crescita del mercato è trainata dall’hardware, in particolare tablet e
ebook reader
4. La distribuzione è controllata dalle multinazionali. Scenario: RC4 = 80%
(Amazon, Apple, Google, forse Microsoft con Barnes&Noble, forse Kobo)
5. In generale, minore peso dei confini nazionali e maggiori opportunità
da una visione internazionale.
6. Procede in parallelo la definizione di uno standard per i libri interattivi
(epub3 – società specializzate come Inkling, ecc.). Molto interessante
per i mercati kids e illustrati.
4. Prospettive: il libro come contenuto web based
1. Il libro diventa una delle “unità di
contenuto” del web, sempre in relazione
con le altre nell'ambito di una esperienza
culturale centrata sul browsing (centralità
del web).
2. Lo scenario della centralità del web si
lega facilmente ad una visione del libro
come “contenuto” e non come
“prodotto”, ad una economia basata sui
link e non sui prezzi. Basti pensare ai
sistemi documentali come Issuu, Scribd o
alle writing communities come Wattpad.
3. Small Demons usa il web in questa
direzione per mettere in scena i «mondi»
del libro (i luoghi, i personaggi, gli altri
libri, ecc.)
5. Prospettive: i contenuti editoriali come servizio
Il libro, nella sua versione digitale, è
sempre di più un servizio e sempre di meno
un prodotto. Per esempio, rispetto al libro
di carta, è più difficile e meno gratificante
da esibire / da regalare / da conservare.
Il concetto di contenuti editoriali come
servizio è storicamente legato al mondo
della didattica e della editoria
professionale dove esistono progetti digitali
avanzati e piuttosto interessanti (le banche
dati, O’Reilly, ecc.).
Qualcosa si muove in ambito fiction di pari
passo con quanto succede nella musica
(Spotify) e nel cinema (Netflix). Modelli
Amazon Prime, 24 Symbols, Short stories by
East of the web
6.
7. Storiebrevi. Gli assunti
1. In generale, la lettura di un libro di circa 200
pagine è faticosa su qualsiasi dispositivo digitale
2. Il telefonino è percepito come poco adatto per
leggere ebook
3. D’altra parte, è il più diffuso dei dispositivi
digitali (15 ml. possessori di smartphone)
4. Tantissime persone interessate a contenuti
editoriali di intrattenimento da fruire sul
cellulare e che non vedono gli ebook come una
opzione concreta per leggere.
È possibile trovare un altro modo per portare
la narrativa sui telefonini?
8. Storiebrevi. La formula
1. Racconti da leggere in meno di quindici minuti con
un focus particolare sui microracconti da cinque
minuti
2. Un nuovo racconto ogni giorno (150 racconti previsti
a catalogo entro la fine del 2012)
3. Consigli di lettura basati sulle opinioni dei lettori (le
storie più lette e le storie più apprezzate).
4. Interfaccia pensata per rendere rapida e piacevole
la lettura dei contenuti sul telefonino
5. Possibilità di navigare per generi letterari ma anche
sulla base dello stato d’animo del momento
6. Subscription model: free trial e poi abbonamento
settimanale (e possibili evoluzioni in direzione di
modelli freemium)
9. Storiebrevi. I contenuti
1. Selezione degli autori e delle storie in collaborazione
con Scuola Holden
2. Crowdsourcing. Porte aperte a tutti coloro che
vogliono candidare una storia. Anche se pubblichiamo
solo il 3% delle storie inviate, le leggiamo e valutiamo
tutte.
3. Tra gli autori Marco Lodoli, Giulia Besa, Ilaria Mavilla,
Violetta Bellocchio. Autori in genere sono attratti dal
tentativo di valorizzare e dare un nuovo ruolo ad un
genere letterario molto particolare
4. Previsti nel 2013 progetti speciali sul sito mobile di
storiebrevi … e forse anche in ebook
10. Arrivano le Storiebrevi
La narrativa in tasca
Lorenzo Fabbri – Gruppo Editoriale l’Espresso – Divisione digitale