2. Questa presentazione è realizzata sulla base
dell’insegnamento di George Eckes nei suoi corsi
universitari, nei suoi seminari e nelle sue numerose
pubblicazioni sul Six Sigma.
George Eckes è considerato uno dei più grandi
esperti al mondo di Six Sigma, avendo - tra l’altro -
lavorato al progetto Six Sigma per GE negli anni ’80.
George Eckes è titolare di Eckes & Associates Inc.
(www.georgeeckes.com) ed insegna Six Sigma, alla
Villanova University - Tampa FL.
3. 10 riflessioni sul Six Sigma
Dieci riflessioni:
per capire il successo delle iniziative Six Sigma, per
evitare il fallimento o semplicemente per evitare errori
che possono condurre al fallimento.
per chiarire che Six Sigma non è una moda, non è
un’attività di marketing e neppure un trend.
4. Riflessione n° 1
La chiave del Six Sigma è: Statistica. Statistica.
Statistica!
La componente statistica è rilevante ed il motivo è
semplice: la raccolta dei dati è un punto fondamentale
nella metodologia tattica del Six Sigma. Il secondo è
l’analisi accurata, l’interpretazione ed il controllo
costante.
5. Riflessione n° 2
Evitare di focalizzare l’attenzione esclusivamente sulla
riduzione dei costi.
Un progetto Six Sigma è destinato al fallimento se le
aspettative della direzione sono orientate
esclusivamente alla riduzione dei costi.
Il costo dell’inefficacia e dell’inefficienza in
un’azienda “2 Sigma” è pari al 40% del reddito.
6. Riflessione n° 2
La domanda da porsi sui costi non è “quanto costa
un progetto Six Sigma”, bensì:
“Quanto costa NON avviare un progetto Six
Sigma”
Il costo sostenuto dall’azienda è quello dell’inefficacia
e dell’inefficienza.
7. Riflessione n° 3
Il “miglioramento continuo” deve essere parte
integrante della cultura di lavoro.
Condizioni lavorative caratterizzate da inefficacia e da
inefficienza vengono percepite come condizioni
“normali” alle quali il personale si abitua - e quel che è
peggio - considerandole “naturali” e “inevitabili”.
8. Riflessione n° 4
L’incomprensione delle dinamiche interne ai team, è
la causa n° 1 del fallimento dei progetti Six Sigma.
Le cause del fallimento dei progetti Six Sigma sono
così ripartite:
20% dei progetti fallisce per una scelta inadeguata
del progetto; ovvero il progetto non ha un impatto
rilevante sugli obbiettivi strategici dell’azienda.
20% dei progetti fallisce per un’applicazione
incorretta della metodologia DMAIC. Il team non
riesce a identificare “la radice del problema”.
9. Riflessione n° 4
60% dei progetti fallisce per le dinamiche interne al
team e per un’assenza di supporto da parte del
management. Le cause principali sono:
carenza di meeting skills,
assenza di un’agenda della riunione,
identificazione non chiara dei ruoli e delle funzioni,
mancanza delle regole di fondo,
nessun incoraggiamento da parte del
management.
10. Riflessione n° 5
Incomprensione del ruolo del Black Belt.
Il progetto fallisce quando l’aspettativa del successo
ricade completamente sulle spalle del Black Belt e
quando si ritiene che gli sforzi per raggiungere gli
obbiettivi del progetto Six Sigma, siano di esclusiva
competenza del Black Belt.
11. Riflessione n° 6
Progetti Six Sigma.
Six Sigma non si identifica con una serie di progetti. Il
“progetto” è solo un aspetto - tattico - dell’iniziativa Six
Sigma.
Il centro dell’azione Six Sigma risiede nel Business
Process Management oltre che nel rigore e nella
disciplina dei processi.
12. Riflessione n° 7
Una profonda comprensione dei dati da parte del
management.
“L’uso e la comprensione dei parametri di controllo da
parte del management, è molto più importante della
loro applicazione da parte della forza lavoro.” Edward Deming
13. Riflessione n° 8
Interpretare correttamente il concetto di “cliente
interno” al processo.
In un’azienda in cui si ritiene che il “Cliente” è solo
quello che “paga le fatture”, un progetto Six Sigma non
porterebbe nessun risultato.
Six Sigma è una trasformazione della cultura aziendale
in cui si ritiene che ognuno sia il cliente di qualcuno
all’interno della stessa organizzazione.
14. Riflessione n° 9
Coinvolgimento diretto del management.
Il management non è chiamato ad allocare le risorse,
ma ad un coinvolgimento completo nel Six Sigma.
Il ruolo competente è quello creare e di gestire la
strategia attraverso il Business Process Management.
15. Riflessione n° 10
Gestione inadeguata del cambiamento.
Un’inappropriata gestione del cambiamento nei progetti
Six Sigma, conduce a risultati al di sotto delle
aspettative o al fallimento del progetto.
La gestione del cambiamento deve avvenire a livello
strategico, non tattico.
16. Conculsione
L’approccio che conduce al successo - o al
fallimento - di un’iniziativa Six Sigma, passa
attraverso le riflessioni che abbiamo appena esposto.
Six Sigma non promette nessun “nirvana” e tanto
meno nessuna magia: è una disciplina strutturata,
dotata di un metodo scientifico collaudato nella
pratica da aziende di tutto il mondo in ogni settore.