1. 2014 Workshop
Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza
in urbanistica
Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience
in Planning
Funda Atun, Maria Pia Boni, Annapaola Canevari, Massimo Compagnoni, Luca Marescotti,
Maria Mascione, Ouejdane Mejri, Scira Menoni, Floriana Pergalani
2. Cover
2014
2014 Workshop
Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e
la resilienza in urbanistica - Knowledge and Appropriate
Technologies for Sustainability and Resilience in Planning
dallo spreco del territorio all'approccio "smart":
prevenzione e monitoraggio nel governo del territorio
Annapaola Canevari
4 marzo 2014
4. suolo
«lo strato superiore della crosta terrestre, costituito da componenti
minerali, organici, acqua, aria e organismi viventi»;
è molto importante perché
« - ci fornisce cibo, biomassa e materie prime,
- funge da piattaforma per lo svolgimento delle attività umane,
- è un elemento del paesaggio e del patrimonio culturale e
- svolge un ruolo fondamentale come habitat e pool genico».
Unione Europea - Comunicazione della Commissione al Consiglio, al
Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al
Comitato delle Regioni, Strategia tematica per la protezione del suolo,
2006
5. suolo
Non è soltanto la materia ma è anche:
- benessere;
- agricoltura;
- acqua
- clima
- paesaggio.
Prof. Paolo Pileri (Politecnico di Milano – Centro ricerca sui consumi del suolo)
6. Servizi ecosistemici costituenti il suolo
- di supporto, (per la fotosintesi clorofilliana e il riciclo dei
nutrienti);
- di approvigionamento, (cibo, acqua, legno e fibre);
- di regolazione, (mantenimento degli equilibri climatici e
idrogeologici, come barriere contro eventuali epidemie, per il
riciclo dei rifiuti e la qualità delle acque;
- culturali, di cui si fruisce nel tempo libero.
rapporto annuale dell’ONU “Millennium Ecosystem Assessment”,
2005
7. 360
Nota:
I valori riportati in figura sono puramente indicativi.
Essi variano, anche sensibilmente, in funzione di molteplici parametri (caratteristiche fisico-
chimiche del suolo, topografia, geologia, durata e intensità delle precipitazioni, ecc.)
Figura 9.22: Schema indicativo delle funzionalità di un suolo
naturale e di uno antropizzato41
Un suolo in
condizioni naturali
è in grado, in
funzione della sua
porosità,
permeabilità e
umidità, di
trattenere una
grande quantità
delle precipitazioni
atmosferica,
contribuendo a
regolare il deflusso
Fonte: APAT (2008) –
Il suolo, la radice della vita. Roma,
8. 360
Nota:
I valori riportati in figura sono puramente indicativi.
Essi variano, anche sensibilmente, in funzione di molteplici parametri (caratteristiche fisico-
chimiche del suolo, topografia, geologia, durata e intensità delle precipitazioni, ecc.)
Figura 9.22: Schema indicativo delle funzionalità di un suolo
naturale e di uno antropizzato41
Un suolo in
condizioni naturali
è in grado, in
funzione della sua
porosità,
permeabilità e
umidità, di
trattenere una
grande quantità
delle precipitazioni
atmosferica,
contribuendo a
regolare il deflusso
superficiale. Al
contrario, in un
ambiente
antropizzato, la
presenza di
la presenza di superfici
impermeabilizzate,
la riduzione della
vegetazione,
l’asportazione dello
strato superficiale
ricco di sostanza
organica e
l’insorgere di
fenomeni di
compattazione
comportano un
grave scadimento
della funzionalità
del suolo con
incremento dello
scorrimento
superficiale e
aumento dei
fenomeni erosivi
con trasporto nei
collettori naturali di
grandi quantità di
sedimento.
La perdita di sostanza organica (SO) è uno dei processi più gravi che
possono interessare i suoli. Il fenomeno è legato da una parte alle
grandi trasformazioni d'uso del suolo operate, in tempi diversi,
dall’uomo (imponenti deforestazioni, conversione delle foreste o dei
pascoli permanenti in terreni arabili, ecc.), dall’altra, anche se in
maniera molto meno impattante, allo sviluppo delle pratiche agricole
intensive. Una grande anomalia dei sistemi agricoli nell’ultimo secolo
è, infatti, la rottura del ciclo della sostanza organica nel quale le
biomasse agricole rappresentano un importante passaggio. In
particolare, le tradizionali pratiche di reintegro, soprattutto con
letame, delle perdite di SO dovute alle coltivazioni, sono state per
molto tempo abbandonate In questo modo l'input di carbonio organico
per i suoli arati è principalmente affidato a una gestione, più o meno
La perdita di
sostanza organica è
legata alle
trasformazioni di
uso del suolo e alle
pratiche agricole
intensive.
Fonte: APAT (2008) – Il suolo, la radice della vita. Roma, 120pp
9. Conseguenze della artificializzazione del
suolo
- interruzione dei corridoi ecologici (perdita di biodiversità);
- inaridimento del terreno (erosione);
- stravolgimento degli ecosistemi ed equilibri ambientali(perdita
biodiversità, alluvioni, smottamenti);
- perdita di paesaggi storico culturali (perdita di identità delle
popolazioni locali).
Arch. Lo Nardo prof. Verdaschi (Università Bocconi)
10. 348
Altri studi realizzati dalle regioni, nell’ambito delle attività promosse
dal Comitato Nazionale per la lotta alla Desertificazione a partire dal
2004, confermano il quadro nazionale fornendo approfondimenti
conoscitivi per le aree maggiormente vulnerabili e mettendo in
evidenza situazioni di particolare rilevanza locale.
Figura 9.12 Carta dell’indice ESA (Environmentally Sensitive
Areas) (2008 su dati 2000)22
Nell’area mediterranea, la cartografia prodotta dall’Agenzia Europea
dell’Ambiente (AEA) e dal consorzio ETC-LUSI (European Topic
Centre Land Use and Spatial Information) evidenzia la presenza di
diverse aree ad alta/molto alta sensibilità alla desertificazione, in cui è
possibile raggiungere un livello di degrado tale da essere inutilizzabili
per fini agricoli, forestali o pastorali (Figura 9.13).
.
22
Perini L., Salvati L., Ceccarelli T., Sorrenti S.
& Zitti M., 2008
La desertificazione in Italia. Processi, indicatori,
vulnerabilità del territorio.
CRA, CNLSD, MATTM, Bonanno editore, 191pp.
12. sprawl can be defined as a pattern of urban and
metropolitan growth that
. reflects low-density,
. automobile-dependent,
. exclusionary
new development on the fringe of settled areas often
surrounding a deteriorating city.
Gregory D. Squires, Urban sprawl. Causes, consequences and policy responses, Urban
Institute Press, Washington, 2002,
13. Dal 1994 l’ Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) si
occupa di ricerche sulle tematiche ambientali per
migliorare le politiche dell’UE in materia.
Nel 2006 ha pubblicato il rapporto "Urban sprawl in
Europe. The ignored challenge”
Tra il 1990 e il 2000 , la crescita delle aree urbane e
relative infrastrutture, ha consumato più di 8.000 kmq ,
equivalenti all’intero territorio di Lussemburgo.
14. Il dato più rilevante è quello mostrato nell’immagine “Urban growth
and population development in Europe (1990-2000)”, in cui è
evidente il trend di sviluppo opposto popolazione-crescita urbana.
Secondo il report della EEA dal 1950 le città hanno visto
un’espansione del 78%, mentre la popolazione è aumentata
solo del 33%,
con il caso estremo di Palermo (aumento di area urbanizzata del
200%, la popolazione solo il 50%).
15. Consumo di suolo
Rapporto CRCS dal 1999 al 2009:
• 36% provincia di Milano urbanizzata,
7.300 ettari
• in provincia di Monza 2.000 ettari
• in provincia di Lodi 1.300 ettari
Studio PGT Lombardia
Indice di espansione pro capite:
13 /24
Indice di espansione pro capite:
30. Milano, 25/05/2010 - TANGENZIALE EST ESTERNA DI MILANO - Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese 22
SVINCOLI BRE-BE-MI "CASSANESE"
31. Progetto Speciale Ambientale n.8 “Boschi di Pozzuolo Martesana”
Milano, 25/05/2010 - TANGENZIALE EST ESTERNA DI MILANO - Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese 24
32. Milano, 25/05/2010 - TANGENZIALE EST ESTERNA DI MILANO - Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese 31
SVINCOLO/INNESTO A1 - MELEGNANO
33. Milano, 25/05/2010 - TANGENZIALE EST ESTERNA DI MILANO - Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese 35
34. CONSUMO
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35. Consumo di suolo
Rapporto CRCS dal 1999 al 2009:
• 36% provincia di Milano urbanizzata,
7.300 ettari
• in provincia di Monza 2.000 ettari
• in provincia di Lodi 1.300 ettari
Studio PGT Lombardia
Indice di espansione pro capite:
13 /24
Indice di espansione pro capite:
• 239 comuni < 30 mq/ab
• 118 comuni 30-60 mq/ab
• 69 comuni 60-90 mq/ab
• 56 comuni 90-200 mq/ab
• 22 comuni 200-1.000 mq/ab
• 1 comune > 1.000 mq/ab
Trasformazione in riuso:
• 189 comuni < 5 mq/ab
• 111 comuni 5-10 mq/ab
• 141 comuni 10-30 mq/ab
• 46 comuni 30-60 mq/ab
• 13 comuni 60-100 mq/ab
• 5 comuni > 100 mq/ab
Rapporto EEA dal 1950 al 2012:
O N C S
PRIMO RAPPORTO 2009
URBANIZZATO
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LOMBARDIA
PIEMONTE
OSSERVATORIO NAZIONALE SUI CONSUMI DI SUOLO
AGRICOLO
CORPIIDRICI
ZONEUMIDE
NATURALE
OSSERVATORIONAZIONALESUICONSUMIDISUOLOONCSPRIMORAPPORTO2009
S
Dipartimento
di Architettura e
Pianif cazione
MA GLI STRUMENTI URBANISTICI
SPESSO NON PONGONO LA
RIDUZIONE DEL CONSUMO DI
SUOLO COME OBIETTIVO
PRIORITARIO