2. BIOPLASTICHE
BIOPLASTICHE:
Tutte le plastiche compostabili,derivate da
materie prime rinnovabili(EN13432).
Sintetizzate chimicamente da
molecole di origine biologica
Zuccheri Amido Olii e grassi
4. Vantaggi e Svantaggi
Poter essere smaltite Alti costi produzione
con la frazione umida Competitività con le
Usate come derrate alimentari
fertilizzante (dopo il Sottrazioni di terreni
compostaggio)
Nessuna produzione di
CO2
Maggiore igiene nei
contenitori alimentari
5. Definizioni
BIODEGRADABILITA' COMPOSTABILITA'
completa degradazione di un composto capacità di una materiale organico di
chimico ad opera di microrganismi trasformarsi in compost mediante il
processo di compostaggio
6. Compostaggio Industriale
Il compostaggio industriale trasforma la frazione umida dei rifiuti solidi
urbani in terriccio o compost attraverso un processo biologico
areobico.
Permette un controllo ottimale delle condizioni di processo
(pH,temperatura,umidità, presenza ossigeno)
Si può suddividere in due fasi:
Fase di biossidazione:si ottiene l'igienizzazione della massa e la
degradazione delle molecole più semplici(zuccheri,acidi organici)
Fase di maturazione:avviene la degradazione delle molecole più
complesse (amido, cellulosa e lignina)
7. Polimeri da Amido
Sono i biopolimeri più diffusi per il loro costo relativamente basso,
si ottengono a partire dall’amido naturale attraverso trattamenti
chimici, termici e meccanici.
Hanno caratteristiche meccaniche simili al polietilene, ma sono
sensibili alla degradazione termica e tendono ad assorbire
umidità.
E' necessario l'utilizzo di plastificanti come il glicerolo o il sorbitolo
per stabilizzare le propieta' del prodotto e migliorare la
lavorazione.
Nella maggioranza dei casi, vengono miscelati con altri polimeri
per ottenere materiali facilmente processabili(blend).
Essi si possono lavorare con le tecnologie dei polimeri
termoplastici.
8. Pla: Acido Poli-Lattico
Il Pla è un polimero proveniente da fonti rinnovabili ed ha eccellenti
propieta' fisiche e meccaniche ma ha una temperatura di transizione
vetrosa relativamente bassa(~60°).
Esso può essere trasformato in prodotto con i metodi dei termoplastici.
Per ottenerlo è necessario partire dall'acido lattico, molecola chirale,
perciò esistente in due tipi di enantiomero.
Soltanto con la forma L si
ottiene il polimero
cristallino
L'enantiomero L è ottenibile solo tramite fermentazione dell'amido o di
altri tipi di zucchero,avviene ad opera dei Lactobacillus delbrueckii e
del Lactobacillus bulgaricus entrambi anaerobi facoltativi e Gramm + ,
necessitano di un pH fra 5,5 e 6 a temperature fra 40°-50°.
9. Dall'acido lattico al polimero
Esistono due modi per convertirlo
Passando per il lattide(dimero dell'acido lattico)
polimerizzato acido polilattico
Polimerizzazione diretta con un processo di
policondensazione polimero
amorfo con propieta' inferiori a quelle di quello
cristallino
10. PHA:Poli-idrossiAlcalonati
Sono una classe di poliesteri da fonte rinnovabile,con qualità
elevate, potenzialmente utilizzabili per diverse applicazioni,
ma venduti sul mercato in quantità ridotta a causa degli alti
costi di produzione.
I PHA vengono processati a seconda delle proprietà, della
composizione chimica e del peso molecolare.
Possono essere trasformati in svariati prodotti finiti compresi
film,fogli, prodotti stampati, fibre, tessuti.
Vengono ottenuti mediante fermentazione batterica usando
principalmente scarti di lavorazione della barbabietola e
della canna da zucchero(non c'è competizione con le
derrate alimentari).
11. PHB:Poli-IdrossiButirrato
Il PHB è il poli-idrossialcanoato che è stato più studiato.
Esso è insolubile in acqua ed è abbastanza resistente alla degradazione
idrolitica ,ha un'eccellente resistenza ai solventi,ai grassi,tuttavia ha
una scarsa resistenza agli acidi e alle basi.
Il PHA e il PHB sono completamente biodegradabili sia in condizioni
anaerobiche che aerobiche.
Bottiglie soffiate in PHB dopo esposizione
a 0,2,4,6,8 settimane a liquidi di scarico
urbano in condizioni aerobica
12. Produzione
Il processo produttivo che dura complessivamente 38-48 ore si si
suddivide in tre step base: fermentazione batterica, isolamento
e purificazione.
Per isolare e purificare il PHA, le cellule vengono concentrate,
asciugate ed il prodotto viene estratto con solvente a
caldo(solido-liquido)
I batteri sono alimentati con diverse fonti di carbonio,vengono
usati principalmente scarti di lavorazione della Barbabietola
e della canna da zucchero(non c'è competizione con le
derrate alimentari).
I PHA vengono immagazzinati, sotto
forma di granuli nella cellula dei batteri
come riserva di energia e di carbonio.