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Quali innovazioni – cultura e strumenti - attivare nei
                      progetti tra profit e non profit


                                   Marco Minghetti
                                www.marcominghetti.com
Every organization is social…
                      but few are social organizations
                                     (Mark McDonald)

 Il mondo sta vivendo la rivoluzione 2.0, che è social in un
  duplice senso: da una parte si riferisce al fenomeno del
  social networking, dall’altra indica il ruolo attivo delle
  persone nella realizzazione concreta dei processi di
  innovazione, dentro e fuori dalle organizzazioni.
 Le aziende sono oggi investite dalla necessità di rivedere le
  proprie politiche e i propri strumenti di comunicazione, di
  formazione, di change management, di sostenibilità in
  un’ottica 2.0.
 In una parola, va rifondata la cultura d’impresa, alla luce
  della massiccia diffusione del web 2.0 e del social
  networking: sintomo evidente non solo della pervasività
  delle nuove tecnologie della comunicazione, ma di un
  profondo mutamento sociale.
“What is the use of a book without pictures or
                conversation?”

Questo          cambiamento
investe i dipendenti come i
clienti, gli shareholder e gli
stakeholder,        insomma
ciascuno di noi. La capacità
di      comprenderne        la
natura conversazionale e
web based è essenziale per la
sopravvivenza stessa delle
organizzazioni profit e non
profit.
La Wikinomics
 Wikinomics     di    Dan Tapscott e Anhony
  Williams (2006) descrive bene il nuovo contesto
  della complessità.
 Partendo dalla universale diffusione di Wikipedia,
  l'enciclopedia o online a cui tutti possono accedere e
  collaborare liberamente, il libro descrive un nuovo modo di
  concepire l'economia e il business, la Wikinomics.
 Il mondo che Tapscott e Williams ritraggono con estrema
  chiarezza è "il mondo in cui milioni di persone
  interconnesse tramite e-mail, blog, network, community e
  chat usano Internet come la prima piattaforma globale di
  scambio. È il mondo della collaborazione, della comunità,
  dell’auto-organizzazione che si trasformano in forza
  economica collettiva di dimensioni globali."
Apertura (openness)
 Trasparenza, condivisione di informazioni, opinioni ed
  esperienze con tutti gli stakeholder, clienti, partner,
  dipendenti, fornitori e collaboratori.
 Il libro si apre con la case history di Goldcorp una azienda
  mineraria in crisi che è diventata la più importante azienda
  nel settore dell'estrazione dell’oro, dopo aver deciso di
  divulgare i dati relativi alle proprie mappe geologiche e
  chiedendo su Internet a chiunque ne avesse la capacità di
  interpretarle per avere nuove indicazioni di ricerca.
 In settori meno hard, Amazon, Google, e-bay sono tutte
  imprese di successo che hanno deciso di aprire le loro
  infrastrutture e le loro applicazioni di successo allo scopo di
  sviluppare vasti ecosistemi di business.
Relazione tra pari (peering)
  Da attuare non solo all'interno dell'azienda ma soprattutto
  all'esterno, con altre aziende e altri collaboratori, in un contesto
  di co-creazione del valore che nasce proprio dalla collaborazione
  orizzontale, differentemente dal tradizionale flusso della catena
  del valore. Il caso di scuola è dato dall’alleanza IBM-Linux: IBM
  cede centinaia di software proprietari agli sviluppatori di Linux,
  ottenendo in cambio un valore di diversi miliardi di dollari.
  Co-creazione più in generale è una forma di mercato o di
  strategia di business e di marketing che enfatizza la generazione
  e la realizzazione di un valore aziendale condiviso con il cliente.
  Il concetto vede il mercato come un luogo dove aziende e
  clienti/consumatori condividono, combinano e rinnovano
  insieme risorse e capacita' per creare valore attraverso nuove
  forme di interazione, servizio e metodologie di apprendimento.
  Si differenza dal modello, che possiamo definire tradizionale,
  dove sono presenti aziende attive e consumatori/clienti passivi
  (da consumer a prosumer).
Condivisione (sharing)
  Anche degli asset considerati strategici e segreti, i
  brevetti e le licenze, ossia la proprietà intellettuale.
  Ogni azienda dovrebbe possedere una sorta di
  portafoglio delle sue proprietà intellettuali e
  alcune di queste varrebbe la pena di condividerle
  con altre aziende per generare profitti o valore. È il
  caso di Procter&Gamble, che ha ricavato milioni di
  dollari vendendo i propri brevetti e invitando altre
  aziende a collaborare per sviluppare nuovi
  prodotti, aderendo al programma "Connect and
  Develop" (visitate il sito di P&G, n.d.r.).
Azione globale e non solo locale (global
                  action)
 Le aziende devono comportarsi come player
  globali non solo nazionali o multinazionali.
  Tecnologie e processi di business e IT attuali
  permettono una modalità di azione e
  comunicazione su scala mondiale. Le aziende che
  agiscono globalmente, tendono a diventare di
  successo.
 Boeing ha scoperto che tutti i costi, i rischi e
  l’expertise    implicati     nell'esecuzione  nella
  progettazione di un nuovo aeroplano possono
  venire drasticamente ridotti cedendo il controllo di
  migliaia di componenti ad altrettanti operatori
  dislocati in tutto il mondo.
There were doors                     The first question of
all round the hall,                  course was, how to get
                                                                                        Now, here, you see, it takes
but they were all                    dry again: they had a
                                                                                        all the running you can do,
                                     consultation about this,
locked                                                                                  to keep in the same place.
                                     and after a few minutes
                                                                                        If you want to get
                                     it seemed quite natural
                                                                                        somewhere else, you must
                                     to Alice to find herself
                                                                                        run at least twice as fast as
                                     talking familiarly with
                                                                                        that!
                                     them, as if she had
                                     known them all her life.



     6 Principi per l’organizzazione 2.0
         — velocità e la flessibilità nel cambiamento continuo di ruoli e modalità operative (che
           la
          richiedono una forte adattabilità dei sistemi informativi, tempi di risposta sempre più
          stretti rispetto alle esigenze del business, capacità di supportare processi organizzativi
          spesso variabili e destrutturati)
         La valorizzazione della collaborazione emergente tra le persone indipendentemente da
          gerarchie e schemi organizzativi predefiniti;
         l’apertura dei confini dell’organizzazione per coinvolgere attori esterni quali clienti,
          partner e fornitori;
         la virtualità nell’accesso a strumenti, informazioni e relazioni, indipendentemente dalla
          localizzazione fisica e dagli orari di lavoro;
         la spinta alla creazione diffusa e partecipativa di contenuti e conoscenza (co-creation);
         la spinta alla socialità e all’apertura nella comunicazione e nei rapporti.
                                                                                                                        `Ah, what is it, now?' the
                      Now, if you                          `I   only    took     the    regular     course.'            Unicorn cried eagerly.
                      only    kept                                                                                      `You'll never guess! I
                      on     good                          `What       was     that?'   inquired      Alice.            couldn't.‘
                                                                                                                        The Lion looked at Alice
                      terms with                                                                                        wearily. `Are you animal --
                      Time, he'd                           `Reeling and Writhing, of course, to                         vegetable -- or mineral?' he
                      do almost                            begin with,' the Mock Turtle replied;                        said, yawning at every
                      anything                                                                                          other word.
                                                           `and then the different branches of
                                                                                                                        `It's a fabulous monster!'
                      you    liked                         Arithmetic--   Ambition, Distraction,                        the Unicorn cried out,
                      with     the                                                                                      before Alice could reply.
                                                           Uglification, and Derision.'
                      clock.
La situazione in Italia
Nel 2007:
 Viene tradotto in italiano Wikinomics e Tapscott diventa una dei guru più ascoltati
 Il Politecnico di Milano apre l’Osservatorio Enterprise 2.o con l’obiettivo con l’obiettivo
  di:
     analizzare l’evoluzione delle organizzazioni verso l’Enterprise 2.0, evidenziando obiettivi e
      visione dei principali attori aziendali (ICT, HR, Comunicazione Interna, Marketing,
      Commerciale, Acquisti, Operations e Logistica, Amministrazione e controllo)
     analizzare gli impatti delle iniziative Enterprise 2.0, evidenziando la cultura organizzativa,
      la strategia di adozione, i modelli di leadership, i sistemi di Governance e le policy di
      utilizzo, gli strumenti introdotti e i benefici rilevati
     identificare e promuovere iniziative di valore e best practice
 Dal luglio 2007 Facebook figura nella classifica dei 10 siti più visitati al mondo ed è il sito
  numero uno negli Stati Uniti per foto visualizzabili, con oltre 60 milioni di foto caricate
  settimanalmente.In Italia c'è stato un boom nel 2008 nel mese di agosto si sono
  registrate oltre un milione e trecentomila visite, con un incremento annuo del 961%; il
  terzo trimestre ha poi visto l'Italia in testa alla lista dei paesi con il maggiore incremento
  del numero di utenti (+135%) Secondo i dati forniti da Facebook e raccolti
  nell'Osservatorio Facebook,[gli utenti italiani nel mese di aprile 2011 sono 22 milioni.
Voi
siete
qua
        Dalla
        Wikinomics
        alla
        Socialnomics:

        una possibile
        Mappa
Voi
siete
qua
Alice Nativa Digitale
The Effects of Social Software on Your Employer Brand
    Gartner Group, 2008

1. Il fenomeno del social networking sta incidendo fortemente sul mercato della domanda e dell’offerta
del lavoro e obbliga le aziende a ridefinire le loro strategie di recruiting. Le aziende che non si
adeguano avranno difficoltà a trovare nuovi talenti.

2. Tutte le indagini fin qui fatte confermano la previsione che entro il 2010 più del 60% delle aziende
Fortune 1000 avranno adottato strategie e soluzioni di software sociale a supporto delle strategie e dei
dipartimenti marketing e commerciali. Le direzioni delle risorse umane sembrano invece molto
disinteressate e arriveranno al 2010 molto impreparate.

3. Questo ritardo delle Human Resources può danneggiare le aziende in un mercato nel quale chi cerca
lavoro può facilmente ‘guardare sotto le coperte’ di un’azienda utilizzando strumenti e modalità
impensabili fino a pochi anni fa.

4. Gartner suggerisce alle aziende di agire in tre direzioni: cercare di comprendere cosa il mercato sta
dicendo di loro sui social networks della rete per effettuare benchmark competitivi rispetto alla
concorrenza, prepararsi ad affrontare candidati con una conoscenza approfondita della loro
organizzazione e del suo stato di salute, investigare e sperimentare nuove iniziative di branding online.
Tre anni dopo…
  "Durante le riunioni in cui si tratta di questi temi nelle organizzazioni,
  anche quelle sulla carta più ben intenzionate a rivedere radicalmente i
  propri processi alla luce della nuova realtà 2.0- ha detto Di Maio, Vice
  President Gartner Group durante Iab Forum svoltosi nell’ottobre 2011 -
  manca sempre un interlocutore: il Direttore HR. Nel migliore dei casi,
  arriva con mezz'ora di ritardo, si siede per cinque minuti pensando ad
  altro, e poi se ne va". Il risultato è che l'organizzazione finisce per fare
  magari enormi investimenti in comunicazione 2.0 verso l'esterno, che
  saranno in gran parte vanificati dal fatto che la cultura interna rimane
  ancorata a pratiche e, più in generale, a modelli operativi e mentali 1.0
  (se non 0.0, o peggio).
  "Solo quando - ha concluso Di Maio - la rivoluzione 2.0 sarà al primo
  punto delle agende delle funzioni HR potremo avere la speranza che il
  paradigma "new normal" diventi effettivamente la normalità,
  consentendo lo sprigionamento delle enormi potenzialità di sviluppo e
  innovazione del 2.0".
The online survey generated 2,039 responses
from executives in 35 European countries
and a broad range of industries and
government bodies.

We also interviewed 58 executives, including
board and executive committee members of
multinational companies.
L’agenda della funzione HR secondo BCG
Top 10 Signals That Your Management Doesn’t “Get’’ Social Media
 by Carol Rozwell | October 10, 2011
10 - Cominciano a raccontare aneddoti su come i loro figli usano i social media, scrollando
pensosamente la testa.
9 – Hanno un proprio blog aziendale, ma lo fanno scrivere a un ghostwriter.
8 – Impediscono ai dipendenti l’accesso ai social media perché “fanno perdere tempo” e
“possono essere usati per parlare male dell’azienda”.
 7 – Fanno affermazioni del tipo: “I nostri clienti sono tutti over-40, quindi non sono su
Facebook e Twitter”.
 6 – Affidano il progetto aziendale “social” ad uno stagista.
5 – Ti chiedono: “Ma che ce ne facciamo degli input provenienti dai social media? In
azienda siamo pieni di gente intelligente e preparata”.
4 – Altra frase tipica: “Devo ancora vedere un’azienda che ha fatto crescere il fatturato grazie
ai social media”.
3 – Anche quando sembrano voler affrontare la sfida del 2.0, non hanno una chiara visione
del da farsi, si limitano ad esprimere il vago desiderio di “fare qualcosa”.
2 – Esigono che qualsiasi comunicazione aziendale sia approvata dal Personale, dalla
Comunicazione Esterna e dal Legale, prima di essere postata su Facebook, Twitter o altri
social media.
1 – Per loro avere una fan page su Facebook costituisce la social strategy aziendale.
Gli ultimi dati dell’osservatorio Enterprise 2.0
  Il Convegno del 27 ottobre si è aperto con la presentazione dei risultati conseguiti
  quest'anno dall'Osservatorio Enterprise 2.0 del Politecnico, che ha dovuto registrare
  il preoccupante ritardo delle imprese rispetto alla diffusione di modelli
  organizzativi e processi 2.0 rispetto alla esplosione del social networking nel mondo
  delle relazioni private e dei consumi.

  Un test significativo è stato effettuato dai Responsabili Scientifici dell'Osservatorio
  Enterprise 2.0 Mariano Corso e Stefano Mainetti. Ad un focus group di 23 Executive
  partner aderenti all'Osservatorio hanno chiesto: 1) l'Enterprise 2.0 è solo una moda?
  Il 70% degli intervistati ha risposto "Falso"; 2) L'Enterprise 2.0 è la naturale
  evoluzione dell'azienda? Il 70% degli intervistati ha risposto: "Vero"; 3) I social
  media sono solo uno strumento di marketing? Il 61% degli intervistati ha risposto:
  "Falso“

  Ma la ricerca condotta nei fatti dall'Osservatorio 2.0 ha mostrato risultati ben
  diversi. Da una intervista condotta su 250 manager di varie funzioni aziendali
  emerge ad esempio che nell'80% dei casi gli investimenti in strumentazione 2.0 è
  inferiore agli 80 k/anno, ed in grandissima parte "inferiore" significa "uguale a
  zero". Ancora risulta che i 5/6 delle aziende campione sono in uno stato di "Frozen
  Change" o comunque di grave ritardo rispetto ai processi di "Cultural
  Transformation" necessari per implementare le nuove tecnologie.
La crisi dello
Scientific Management

  Nonostante siano ormai finiti gli alibi, nel senso che
  gli strumenti disponibili siano ormai numerosissimi e
  anche a buon mercato, le aziende non paiono avere la
  minima volontà di affrontare il ridisegno dei processi
  e la radicale trasformazione dei modelli organizzativi.
  Come ha affermato Stefano Mainetti, la maggior parte
  degli innovatori "finisce stritolata nella macchina
  dell'organizzazione" proprio come succede al Charlie
  Chaplin di Tempi Moderni, la cui immagine
  campeggiava sinistramente sui megaschermi mentre
  il professore pronunciava queste parole.
Conversazioni trasparenti e trasversali
 A livello organizzativo i principi di una governance 2.0 devono
 diventare parte integrante della cultura aziendale, della struttura
 organizzativa e dello stile di management. Con il loro diffondersi
 dentro e fuori l’impresa, logiche e strumenti 2.0 plasmano
 l’organizzazione, creando un tessuto connettivo morbido e
 adattabile capace di rendere superflui, meccanismi di
 governance gerarchici e formali, stratificati e complessi. La
 transizione verso i principi dell’Organizzazione 2.0 non può però
 essere imposta o governata secondo una logica tradizionale di
 tipo top down: il cambiamento va piuttosto indotto e
 incoraggiato grazie a una leadership che trasmetta motivazione e
 senso di direzione e a un coinvolgimento diffuso che generi
 dinamiche sociali di imitazione e mutuo incoraggiamento.
Abbattere il modello del
        “              “Comando e Controllo”
Analogamente, la governance degli strumenti 2.0 deve essere
caratterizzata da un forte commitment da parte del management che
prende parte, incoraggia e promuove l’utilizzo di strumenti 2.0, senza
con questo esercitare forme eccessive di controllo attraverso regole
e procedure, ma cercando di orientarne gli obiettivi e il
funzionamento attraverso l’esempio e la comunicazione. Emerge
spesso, al contrario, una sostanziale incapacità di gran parte delle
organizzazioni di comprendere e disciplinare efficacemente l’uso di
strumenti 2.0, incapacità che si traduce in un’acritica mancanza di
regole o nella definizione indiscriminata di divieti che risultano poi di
difficile attuazione.
Attori fondamentali nell’introduzione e gestione degli strumenti 2.0
devono diventare, in particolare, i Responsabili delle diverse Funzioni e
Line of Business che, attraverso la promozione e l’orientamento
dell’applicazione di nuovi strumenti, devono ricoprire il ruolo di
catalizzatori e driver del cambiamento verso nuovi modelli di
organizzazione e servizio.
Un nuovo dominio manageriale
 L’avvento della Socialnomics pone infine un difficile
 problema di ordine strategico poiché richiede un
 ripensamento integrale della intera corporate
 identity, dei modelli organizzativi e dalle modalità di
 gestione, oltre che un forte rinnovamento sul piano
 degli strumenti tecnici messi in campo. Occorre in
 particolare sviluppare un nuovo dominio manageriale
 che         preveda        modelli         organizzativi
 metadisciplinari, abbattendo le barriere fra chi si
 occupa di         Comunicazione,     Risorse    Umane,
 Sostenibilità e Innovazione.
Corporate Social Responsibility 2.0
Staffing data (report craig.org ottobre 2011)
on 21 top no profit organizations
  Only 1 does not have a designated social media person--neither part nor full-time.

  There are 14 full-time social media staff and 40 part-time.

  Organizations that focus on Animals and Women are the most staffed for social media.

More Staffing Data:

  Among the 4 responding Women's organizations there is one full-time staff social media
  staff and 13 part-time.

  All 5 Animal organizations had social media staff. There are 7 full-time staff and 6 part-
  time.

  Out of 4 responding Environmental organizations there are 2 full-time social media staff
  and 14 part-time.
Due esempi italiani di HR e CSR 2.0
Portale Myeni     ideaTRe60
Cos’é MyEni ?



  MyEni e’ un “Enterprise Portal” rivolto a tutti i dipendenti Eni
  che si propone come unico, semplice e sicuro strumento di
  Comunicazione d’Impresa
  per accedere a tutte le informazioni e servizi
Le macro-categorie di funzionalità

Sportello HR,
Help Desk IT,                                                            Bolletini, comunicati,
                                                                         rassegna stampa,
aggiornamento sw,          Service Platform   Publishing                 news, ecc.
webform per
modulistica,
eLearning,
servizi biblioteca,
ecc.




                                                                Document
 Activity support                                               management


    Servizi interattivi                                                        Acquisizione dei
    integrati con i                                                            documenti,
    gestionali aziendali                                                       indicizzazione,
                                                                               categorizzazione,
                                                                               correlazione, ecc.

 Groupware,                                      Community
 e-rooms,
 videoconference,            Collaborative
 ecc.                                                 Forum, chat, web
                             work                     mail ecc.
• Discussioni
Uno spazio per discutere su tematiche riguardanti i processi (supporto operativo), le
tecnologie (supporto al Knowledge Management) e la vita aziendale (supporto alla
socializzazione);
• Idee
Una e-room in cui vengono segnalate idee innovative. Le idee vengono discusse,
strutturate e valutate (le idee valutate vengono quindi segnalate a un comitato
specifico che ne valuta la fattibilità);
• Notizie
Un’area che comprende canali tematici alimentati automaticamente da un sistema di
Feed RSS.
Qualche numero
Il Portale già a fine 2005 consentiva l’accesso ad oltre 1000 risorse
   articolate in:
 contenuti informativi liberi o riservati, aggiornati costantemente,
 sistemi informativi aziendali integrati,
 strumenti che consentivano e agevolavano la fruizione delle
   informazioni,
 servizi di utilità trasversali alle Divisione e ai profili utenti,
 strumenti di condivisione del know-how e interazione con l’utenza.

  E’ significativo sottolineare che ancora nell’ottobre del 2011,
  l’Osservatorio Enterprise 2.0 della School of Management del
  Politecnico di Milano segnalava il Portale MyEni, entrato a partire dal
  2007 nel programma “Eni 2.0″, come lo strumento di comunicazione e
  knowledge management più innovativo presente nel panorama
  italiano.
Fondazione Italiana Accenture
La Fondazione Italiana Accenture nasce nel 2002 dalla volontà di Accenture di dotarsi di
uno strumento agile ed efficace in grado di realizzare progetti concreti a favore della collettività, senza scopi di
lucro e con chiarissime finalità sociali.

La Fondazione opera principalmente in tre ambiti:
 sviluppo sostenibile, in termini di:
- promozione di una cultura che incoraggi una condotta etica e il rispetto delle norme sociali,
- miglioramento del benessere della società civile e promozione di nuovi modelli di sviluppo;
 educazione dei giovani: attraverso la diffusione e la conoscenza delle nuove tecnologie per contribuire alla
loro formazione, istruzione e cultura;
 cultura digitale: intesa come metodologia e strumenti per la conservazione, fruizione e diffusione del
patrimonio artistico e culturale nazionale.

Elementi differenzianti
Know how e risorse di Accenture: volontà di mettere a disposizione della collettività non solo risorse
economiche, ma anche il patrimonio di conoscenze e competenze di cui Accenture dispone e che
quotidianamente utilizza per aiutare i clienti a migliorare il loro modo di fare business.
Ruolo di catalizzatore: in via operativa, il perseguimento dei fini istituzionali della Fondazione è attuato
anche attraverso il forte impegno nella ricerca di forme di networking con altre fondazioni, con istituzioni,
imprese e organismi.




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ideaTRE60 - la prima Fondazione 2.0

ideaTRE60 rappresenta il passaggio, per la Fondazione Italiana Accenture, tra due fasi,
due stili di comunicazione, due mondi: quello istituzionale, tipico delle fondazioni, e quello informale
e partecipativo del web 2.0, dei social media e delle community.
Con ideaTRE60 la Fondazione ha voluto creare uno strumento che attiva l’intelligenza collettiva e la
trasforma in progetti concreti attraverso lo strumento delle call for ideas.

A chi si rivolge
La community creativa: la community di ideaTRE60 è fatta da innovatori, sperimentatori, talenti ad
alto potenziale, università, fondazioni, mondo della ricerca, piccole imprese e organizzazioni, che
cercano un luogo in cui trasformare le loro idee in progetti concreti a vantaggio della collettività.

Stakeholder: grandi aziende, istituzioni pubbliche e private alla ricerca di progettualità innovativa per
le loro politiche di CSR e sviluppo sociale della collettività, possono lanciare i loro concorsi per idee
attingendo alla creativit{ e all’intelligenza della community di ideaTRE60.

Gli strumenti 2.0
Un sistema integrato di comunicazione, la presenza su tutti i principali social network con
approfondimenti specifici, l’impiego e la condivisione di soluzioni web 2.0 (web television, blog,
newsletter dedicata, personal library, videostreaming) e il loro costante aggiornamento in una logica
fortemente orientata all’utente e funzionale agli obiettivi di ideaTRE60, delineano il modus operandi
della piattaforma.

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ideaTRE60 - Vision




 ideaTRE60 è il luogo dove accadono le idee, dedicato a sviluppare e
 realizzare iniziative di innovazione sociale.
 Tali iniziative sono: senza fini di lucro, a vantaggio della società, espressione
 dell’intelligenze collettiva, abilitate dalle nuove tecnologie.




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I moduli di ideaTRE60
                             Sostieni
                             Mette in contatto i proponenti di progetti innovativi al servizio
                             della collettività in cerca di finanziamento con potenziali
                             finanziatori e catalizza l’incontro tra domanda e offerta.




                                                                                                 Concorri
                                                                                 Ospita concorsi per idee e bandi
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                                                                                     Accenture e/o di autorevoli
 Utilizza strumenti e servizi                                                     terze parti per la realizzazione
 partecipativi web 2.0 per la creazione                                                    di progetti innovativi.
 della community e per facilitare,
 all’interno di questa, la discussione e
 l’approfondimento di temi di
 innovazione. Si articola su un forum
 pubblico e stanze di approfondimento
 tematico su invito.

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Approfondimento : area Concorri

               Concorsi per idee e Bandi di gara
                 Concorsi per idee                                             Bandi di gara
 ideaTRE60 offre, da un lato, alle grandi aziende e         ideaTRE60 emette un bando di concorso per la
   alle organizzazioni pubbliche e private, uno
                                                                realizzazione di un progetto innovativo a favore
   strumento per sviluppare la CSR in maniera
                                                                della collettività, vincitore del concorso per idee
   nuova; dall'altro, ai talenti ad alto potenziale della
                                                                di riferimento.
   community, l’opportunit{ di veder realizzate le
   loro idee sull’innovazione a vantaggio della              Possono rispondere al bando le persone fisiche o
   collettività.                                                giuridiche con le necessarie competenze purché
 I concorsi sono finalizzati alla raccolta, selezione          si impegnino a realizzarlo senza fini di lucro.
   e successiva realizzazione di idee progettuali
   rispetto ad ambiti di interesse specifico                 ideaTRE60 metterà a disposizione un budget per
   dell’organizzazione che lo indice, coerenti con la           la realizzazione dell’idea vincitrice.
   mission della Fondazione e dedicati
   all’innovazione sociale.
 Giovani talenti, appassionati, studenti, ricercatori
   e chiunque lo desideri, possono partecipare
   inviando le proprie idee.
 idea TRE60 premia le idee migliori con 5.000 € e
   le trasforma in progetti operativi dotati della
   necessaria copertura finanziaria.
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Obiettivi
            1                                       Condivisione
                                                       ideaTRE60 è il punto di riferimento nel dibattito
                     Condividi
                                                       sull’innovazione di utilità sociale (con particolare
                                                       attenzione all’innovazione tecnologica).
ideaTRE60




            2                                       Concorsi per idee
                      Concorri                        ideaTRE60 è il primo social innovation contest provider.
                                                      Le idee innovative più qualificate saranno trasformate in
                                                      progetti concreti a favore della collettività.

            3                                       Visibilità e fund raising
                                                       ideaTRE60 è il luogo dove si realizza l’incontro tra
                       Sostieni
                                                       bisogni di innovazione di pubblica utilità e risorse
                                                       economiche, intellettuali e tecnologiche.




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Il Concorso
   I progetti vengono giudicati in prima battuta da una Giuria on line, formata da persone competenti nelle
   diverse discipline che impattano sul tema del concorso, che definirà una graduatoria. Attualmente sono
   state postate 115 idee, che stanno generando una classifica in tempo reale.

   Le 10 idee che risulteranno prime in classifica saranno esaminate dal Comitato Consultivo degli Esperti
   di Fondazione Italiana Accenture che, integrato con personalit{ di alto livello, identificher{ l’idea
   vincente.

   Per attivare i talenti e promuovere il Concorso, sono state messo in atto le seguenti attività a supporto:
      discussioni online su un Forum dedicato, gestito dal Food Blogger Dan Lerner
      viralizzazione sugli 8 Social Network in cui è presente ideaTRE60
      organizzazione di 2 Barcamp, i Social Innovation Camp // Food
      realizzazione di alcune video interviste per la web tv di ideaTRE60: 2 sui temi dell’alimentazione
             (Maria Pierdicchi - Direttore Generale Standard & Poor’s; Davide Oldani - Cuoco)e 1 dedicata al
             Concorso (Fiorenzo Galli - Direttore Generale Museo Nazionale della Scienza e della
         Tecnologia)
      invio di 4 Newsletters dedicate
      PR online e Social Posting mirato
      Rassegna Stampa.
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Il Concorso: la Giuria
 Giuria online
 Nome                       Carica
 Corrado Cerruti            Università degli Studi di Roma “ Tor Vergata” - Facoltà di Economia – Dip. Studi sull’Impresa
 Giovanni Crupi             Museo della Scienza e Tecnologia L. da Vinci
 Mafe de Baggis             Esperta di social media
 Nicoletta Diblas           Politecnico di Milano
 Patrizia Fariselli         Università Cattolica del Sacro Cuore
 Adriano Gasperi            Segretario Generale del Comitato Scientifico di Expo Milano
 Anna Chiara Longoni        Politecnico di Milano - Dip di Ingegneria Gestionale
 Isabella Nicoli            O.N.D.A. - Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna
 Enzo Nisoli                Università degli Studi di Milano - Dip. Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica
 Patrizia Riso              Università di Milano - Dip. di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche - Sezione di Nutrizione Umana
 Sandra Salerno             Food Blogger



 Giuria offline
 Nome                         Carica
 Michele Carruba              Presidente, Milano Ristorazione SpA
 Luca De Biase                Giornalista, Il Sole 24ORE
 Fiorenzo Galli               Direttore Generale, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia L. da Vinci
 Francesca Merzagora          Presidente del Consiglio Direttivo, O.N.D.A. - Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna
 Alberto Mina                 Direttore Relazioni Istituzionali e Sviluppo, Expo 2015 S.p.A.
 Davide Oldani                Cuoco, Ristorante D'O
 Paolo Paolini                Direttore, HOC - Lab Politecnico di Milano
 Claudia Sorlini              Presidente, Facoltà di Agraria - Università degli Studi di Milano
 Gianluca Spina
Copyright © 2010      Accenture All MIP - Politecnico di Milano
                             Preside,
Rights Reserved.
                                                                                          42
Il concorso: i risultati
Distribuzione delle idee per professione:
Professione                                  N°
Studente universitario                       32
Impiegato                                    10
Ricercatore universitario                     6
Consulente direzione aziendale                5
Libero professionista                         4
Giornalista                                   4
Imprenditore
Ingegnere
                                              4
                                              4    115
Laureando                                     3
Medico
Marketing manager
                                              3
                                              3
                                                   idee progettuali inviate
Artista                                       3
Dietista                                      2
Docente universitario                         2
Art director                                  2
Cuoco e chef                                  2
Responsabile comunicazione                    2
In cerca di prima occupazione                 2
Sviluppatore Software/Analista funzionale     2
Insegnante                                    2   Distribuzione delle idee per titolo di studio dei partecipanti:
Biologo                                       2
Web designer                                  1
Sistemisti/Amministratore di rete             1   Titolo di studio                                N°
Responsabile finanziario                      1
Dirigente aziendale                           1   Licenza media inferiore                          4
Grafico/Web Designer                          1
Analista finanziario                          1   Maturità                                        19
Allenatore e preparatore atletico             1
Information Architect                         1
                                                  Laurea                                          92
Amministratore delegato                       1
Multimedia designer                           1
Sociologo                                     1
                                                  Grand Total                                    115
Operaio                                       1
Internet Marketing Manager                    1
Progettista software applicativo              1
Docente formazione professionale              1
Psicologo                                     1
Grand Total                                 115
Le aree d’intervento dello Humanistic
Management 2.0
  Sono tre le aree in cui il rinnovamento delle
  organizzazioni pubbliche e private oggi è
  particolarmente urgente, possibilmente con un
  approccio coordinato:
 Area Formazione, Change Management e
  Knowledge Management
 Area Comunicazione
 Area Sostenibilità e Social Innovation
Area Formazione, Change Management e
         Knowledge Management
 Le tradizionali famiglie professionali devono diventare community di
  persone in grado di programmare e realizzare il proprio autosviluppo,
  diffondere esperienze e best practices all’interno,              acquisire
  competenze innovative dall’esterno. Si tratta di integrare la logica
  tradizionale del corso d’aula e degli incontri face-to-face con linguaggi
  e modalità più interattivi e virtuali, ad esempio attraverso la
  costituzione di learning communities basate anche sulla realizzazione
  di sistemi di comunicazione 2.0, transmediali e pluricanale.
 Il Progetto Alice Postmoderna propone un format di education 2.0 che
  va in questa direzione.
 Il modello dei concorsi per idee online proposti su una piattaforma
  specializzata, integrata da barcamp offline, eventi “fisici” e
  comunicazione sui social network, come nel caso di ideatre60, fornisce
  un benchmark di come operare non solo a favore dei talenti esterni
  all’impresa, ma anche e soprattutto per valorizzare le persone che si
  trovano all’interno dell’organizzazione.
Area comunicazione
 La natura conversazionale assunta dalle relazioni nei
 mercati è la medesima che deve essere sviluppata
 all’interno delle aziende. Ma agli investimenti che
 ormai tutte le organizzazioni stanno facendo in
 termini di CRM, marketing 2.0, social networking,
 quasi mai corrisponde un medesimo impegno rispetto
 alle dinamiche interne all’azienda. Si tratta quindi di
 rinnovare strumenti, modalità e linguaggi costruendo
 processi di comunicazione rivolti coerentemente a
 target esterni e interni.
Area Sostenibilità e Social Innovation
 La Responsabilità sociale d’impresa deve trovare messaggi,
  modalità e strumenti di dialogo con stakeholder interni e/o
  esterni diversi da quelli tradizionali, ormai insufficienti.
 ideaTRE60, il social media creato per Fondazione
  Accenture, è l’esempio più recente di applicazione pratica
  di Humanistic Management 2.0 . Una piattaforma dedicata
  all’innovazione di utilità sociale, in cui la finalità etica si
  incrocia    con     l’utilizzo    delle   nuove     tecnologie
  dell’informazione e della comunicazione. Intelligenza
  collettiva per un mondo vitale, come recita il payoff
  originale.
Indagine Delphi 2.0:
         La rivoluzione social e le aziende
1.   Il mondo come rete e        8.    La formazione 2.0
     conversazione               9.    La comunicazione 2.0
2.   L’apertura dei confini      10.   La Sostenibilità 2.0
     organizzativi               11.   La CSR necessaria per
3.   La co-creazione di valore         durare nel tempo
4.   La trasformazione del       12.   La nuova leadership
     modello operativo e         13.   L’innovazione sociale
     cognitivo
5.   Il ruolo critico della      14.   L’empowerment basato
     funzione HR                       sulla condivisione di
                                       valori
6.   Il commitment diffuso       15.   Un nuovo dominio
7.   La social corporate               manageriale
     identity

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HR 2.0?

  • 1. Quali innovazioni – cultura e strumenti - attivare nei progetti tra profit e non profit Marco Minghetti www.marcominghetti.com
  • 2. Every organization is social… but few are social organizations (Mark McDonald)  Il mondo sta vivendo la rivoluzione 2.0, che è social in un duplice senso: da una parte si riferisce al fenomeno del social networking, dall’altra indica il ruolo attivo delle persone nella realizzazione concreta dei processi di innovazione, dentro e fuori dalle organizzazioni.  Le aziende sono oggi investite dalla necessità di rivedere le proprie politiche e i propri strumenti di comunicazione, di formazione, di change management, di sostenibilità in un’ottica 2.0.  In una parola, va rifondata la cultura d’impresa, alla luce della massiccia diffusione del web 2.0 e del social networking: sintomo evidente non solo della pervasività delle nuove tecnologie della comunicazione, ma di un profondo mutamento sociale.
  • 3. “What is the use of a book without pictures or conversation?” Questo cambiamento investe i dipendenti come i clienti, gli shareholder e gli stakeholder, insomma ciascuno di noi. La capacità di comprenderne la natura conversazionale e web based è essenziale per la sopravvivenza stessa delle organizzazioni profit e non profit.
  • 4. La Wikinomics  Wikinomics di Dan Tapscott e Anhony Williams (2006) descrive bene il nuovo contesto della complessità.  Partendo dalla universale diffusione di Wikipedia, l'enciclopedia o online a cui tutti possono accedere e collaborare liberamente, il libro descrive un nuovo modo di concepire l'economia e il business, la Wikinomics.  Il mondo che Tapscott e Williams ritraggono con estrema chiarezza è "il mondo in cui milioni di persone interconnesse tramite e-mail, blog, network, community e chat usano Internet come la prima piattaforma globale di scambio. È il mondo della collaborazione, della comunità, dell’auto-organizzazione che si trasformano in forza economica collettiva di dimensioni globali."
  • 5. Apertura (openness)  Trasparenza, condivisione di informazioni, opinioni ed esperienze con tutti gli stakeholder, clienti, partner, dipendenti, fornitori e collaboratori.  Il libro si apre con la case history di Goldcorp una azienda mineraria in crisi che è diventata la più importante azienda nel settore dell'estrazione dell’oro, dopo aver deciso di divulgare i dati relativi alle proprie mappe geologiche e chiedendo su Internet a chiunque ne avesse la capacità di interpretarle per avere nuove indicazioni di ricerca.  In settori meno hard, Amazon, Google, e-bay sono tutte imprese di successo che hanno deciso di aprire le loro infrastrutture e le loro applicazioni di successo allo scopo di sviluppare vasti ecosistemi di business.
  • 6. Relazione tra pari (peering) Da attuare non solo all'interno dell'azienda ma soprattutto all'esterno, con altre aziende e altri collaboratori, in un contesto di co-creazione del valore che nasce proprio dalla collaborazione orizzontale, differentemente dal tradizionale flusso della catena del valore. Il caso di scuola è dato dall’alleanza IBM-Linux: IBM cede centinaia di software proprietari agli sviluppatori di Linux, ottenendo in cambio un valore di diversi miliardi di dollari. Co-creazione più in generale è una forma di mercato o di strategia di business e di marketing che enfatizza la generazione e la realizzazione di un valore aziendale condiviso con il cliente. Il concetto vede il mercato come un luogo dove aziende e clienti/consumatori condividono, combinano e rinnovano insieme risorse e capacita' per creare valore attraverso nuove forme di interazione, servizio e metodologie di apprendimento. Si differenza dal modello, che possiamo definire tradizionale, dove sono presenti aziende attive e consumatori/clienti passivi (da consumer a prosumer).
  • 7. Condivisione (sharing) Anche degli asset considerati strategici e segreti, i brevetti e le licenze, ossia la proprietà intellettuale. Ogni azienda dovrebbe possedere una sorta di portafoglio delle sue proprietà intellettuali e alcune di queste varrebbe la pena di condividerle con altre aziende per generare profitti o valore. È il caso di Procter&Gamble, che ha ricavato milioni di dollari vendendo i propri brevetti e invitando altre aziende a collaborare per sviluppare nuovi prodotti, aderendo al programma "Connect and Develop" (visitate il sito di P&G, n.d.r.).
  • 8. Azione globale e non solo locale (global action)  Le aziende devono comportarsi come player globali non solo nazionali o multinazionali. Tecnologie e processi di business e IT attuali permettono una modalità di azione e comunicazione su scala mondiale. Le aziende che agiscono globalmente, tendono a diventare di successo.  Boeing ha scoperto che tutti i costi, i rischi e l’expertise implicati nell'esecuzione nella progettazione di un nuovo aeroplano possono venire drasticamente ridotti cedendo il controllo di migliaia di componenti ad altrettanti operatori dislocati in tutto il mondo.
  • 9. There were doors The first question of all round the hall, course was, how to get Now, here, you see, it takes but they were all dry again: they had a all the running you can do, consultation about this, locked to keep in the same place. and after a few minutes If you want to get it seemed quite natural somewhere else, you must to Alice to find herself run at least twice as fast as talking familiarly with that! them, as if she had known them all her life. 6 Principi per l’organizzazione 2.0  — velocità e la flessibilità nel cambiamento continuo di ruoli e modalità operative (che la richiedono una forte adattabilità dei sistemi informativi, tempi di risposta sempre più stretti rispetto alle esigenze del business, capacità di supportare processi organizzativi spesso variabili e destrutturati)  La valorizzazione della collaborazione emergente tra le persone indipendentemente da gerarchie e schemi organizzativi predefiniti;  l’apertura dei confini dell’organizzazione per coinvolgere attori esterni quali clienti, partner e fornitori;  la virtualità nell’accesso a strumenti, informazioni e relazioni, indipendentemente dalla localizzazione fisica e dagli orari di lavoro;  la spinta alla creazione diffusa e partecipativa di contenuti e conoscenza (co-creation);  la spinta alla socialità e all’apertura nella comunicazione e nei rapporti. `Ah, what is it, now?' the Now, if you `I only took the regular course.' Unicorn cried eagerly. only kept `You'll never guess! I on good `What was that?' inquired Alice. couldn't.‘ The Lion looked at Alice terms with wearily. `Are you animal -- Time, he'd `Reeling and Writhing, of course, to vegetable -- or mineral?' he do almost begin with,' the Mock Turtle replied; said, yawning at every anything other word. `and then the different branches of `It's a fabulous monster!' you liked Arithmetic-- Ambition, Distraction, the Unicorn cried out, with the before Alice could reply. Uglification, and Derision.' clock.
  • 10. La situazione in Italia Nel 2007:  Viene tradotto in italiano Wikinomics e Tapscott diventa una dei guru più ascoltati  Il Politecnico di Milano apre l’Osservatorio Enterprise 2.o con l’obiettivo con l’obiettivo di:  analizzare l’evoluzione delle organizzazioni verso l’Enterprise 2.0, evidenziando obiettivi e visione dei principali attori aziendali (ICT, HR, Comunicazione Interna, Marketing, Commerciale, Acquisti, Operations e Logistica, Amministrazione e controllo)  analizzare gli impatti delle iniziative Enterprise 2.0, evidenziando la cultura organizzativa, la strategia di adozione, i modelli di leadership, i sistemi di Governance e le policy di utilizzo, gli strumenti introdotti e i benefici rilevati  identificare e promuovere iniziative di valore e best practice  Dal luglio 2007 Facebook figura nella classifica dei 10 siti più visitati al mondo ed è il sito numero uno negli Stati Uniti per foto visualizzabili, con oltre 60 milioni di foto caricate settimanalmente.In Italia c'è stato un boom nel 2008 nel mese di agosto si sono registrate oltre un milione e trecentomila visite, con un incremento annuo del 961%; il terzo trimestre ha poi visto l'Italia in testa alla lista dei paesi con il maggiore incremento del numero di utenti (+135%) Secondo i dati forniti da Facebook e raccolti nell'Osservatorio Facebook,[gli utenti italiani nel mese di aprile 2011 sono 22 milioni.
  • 11. Voi siete qua Dalla Wikinomics alla Socialnomics: una possibile Mappa
  • 14. The Effects of Social Software on Your Employer Brand Gartner Group, 2008 1. Il fenomeno del social networking sta incidendo fortemente sul mercato della domanda e dell’offerta del lavoro e obbliga le aziende a ridefinire le loro strategie di recruiting. Le aziende che non si adeguano avranno difficoltà a trovare nuovi talenti. 2. Tutte le indagini fin qui fatte confermano la previsione che entro il 2010 più del 60% delle aziende Fortune 1000 avranno adottato strategie e soluzioni di software sociale a supporto delle strategie e dei dipartimenti marketing e commerciali. Le direzioni delle risorse umane sembrano invece molto disinteressate e arriveranno al 2010 molto impreparate. 3. Questo ritardo delle Human Resources può danneggiare le aziende in un mercato nel quale chi cerca lavoro può facilmente ‘guardare sotto le coperte’ di un’azienda utilizzando strumenti e modalità impensabili fino a pochi anni fa. 4. Gartner suggerisce alle aziende di agire in tre direzioni: cercare di comprendere cosa il mercato sta dicendo di loro sui social networks della rete per effettuare benchmark competitivi rispetto alla concorrenza, prepararsi ad affrontare candidati con una conoscenza approfondita della loro organizzazione e del suo stato di salute, investigare e sperimentare nuove iniziative di branding online.
  • 15. Tre anni dopo… "Durante le riunioni in cui si tratta di questi temi nelle organizzazioni, anche quelle sulla carta più ben intenzionate a rivedere radicalmente i propri processi alla luce della nuova realtà 2.0- ha detto Di Maio, Vice President Gartner Group durante Iab Forum svoltosi nell’ottobre 2011 - manca sempre un interlocutore: il Direttore HR. Nel migliore dei casi, arriva con mezz'ora di ritardo, si siede per cinque minuti pensando ad altro, e poi se ne va". Il risultato è che l'organizzazione finisce per fare magari enormi investimenti in comunicazione 2.0 verso l'esterno, che saranno in gran parte vanificati dal fatto che la cultura interna rimane ancorata a pratiche e, più in generale, a modelli operativi e mentali 1.0 (se non 0.0, o peggio). "Solo quando - ha concluso Di Maio - la rivoluzione 2.0 sarà al primo punto delle agende delle funzioni HR potremo avere la speranza che il paradigma "new normal" diventi effettivamente la normalità, consentendo lo sprigionamento delle enormi potenzialità di sviluppo e innovazione del 2.0".
  • 16. The online survey generated 2,039 responses from executives in 35 European countries and a broad range of industries and government bodies. We also interviewed 58 executives, including board and executive committee members of multinational companies.
  • 17. L’agenda della funzione HR secondo BCG
  • 18.
  • 19. Top 10 Signals That Your Management Doesn’t “Get’’ Social Media by Carol Rozwell | October 10, 2011 10 - Cominciano a raccontare aneddoti su come i loro figli usano i social media, scrollando pensosamente la testa. 9 – Hanno un proprio blog aziendale, ma lo fanno scrivere a un ghostwriter. 8 – Impediscono ai dipendenti l’accesso ai social media perché “fanno perdere tempo” e “possono essere usati per parlare male dell’azienda”. 7 – Fanno affermazioni del tipo: “I nostri clienti sono tutti over-40, quindi non sono su Facebook e Twitter”. 6 – Affidano il progetto aziendale “social” ad uno stagista. 5 – Ti chiedono: “Ma che ce ne facciamo degli input provenienti dai social media? In azienda siamo pieni di gente intelligente e preparata”. 4 – Altra frase tipica: “Devo ancora vedere un’azienda che ha fatto crescere il fatturato grazie ai social media”. 3 – Anche quando sembrano voler affrontare la sfida del 2.0, non hanno una chiara visione del da farsi, si limitano ad esprimere il vago desiderio di “fare qualcosa”. 2 – Esigono che qualsiasi comunicazione aziendale sia approvata dal Personale, dalla Comunicazione Esterna e dal Legale, prima di essere postata su Facebook, Twitter o altri social media. 1 – Per loro avere una fan page su Facebook costituisce la social strategy aziendale.
  • 20. Gli ultimi dati dell’osservatorio Enterprise 2.0 Il Convegno del 27 ottobre si è aperto con la presentazione dei risultati conseguiti quest'anno dall'Osservatorio Enterprise 2.0 del Politecnico, che ha dovuto registrare il preoccupante ritardo delle imprese rispetto alla diffusione di modelli organizzativi e processi 2.0 rispetto alla esplosione del social networking nel mondo delle relazioni private e dei consumi. Un test significativo è stato effettuato dai Responsabili Scientifici dell'Osservatorio Enterprise 2.0 Mariano Corso e Stefano Mainetti. Ad un focus group di 23 Executive partner aderenti all'Osservatorio hanno chiesto: 1) l'Enterprise 2.0 è solo una moda? Il 70% degli intervistati ha risposto "Falso"; 2) L'Enterprise 2.0 è la naturale evoluzione dell'azienda? Il 70% degli intervistati ha risposto: "Vero"; 3) I social media sono solo uno strumento di marketing? Il 61% degli intervistati ha risposto: "Falso“ Ma la ricerca condotta nei fatti dall'Osservatorio 2.0 ha mostrato risultati ben diversi. Da una intervista condotta su 250 manager di varie funzioni aziendali emerge ad esempio che nell'80% dei casi gli investimenti in strumentazione 2.0 è inferiore agli 80 k/anno, ed in grandissima parte "inferiore" significa "uguale a zero". Ancora risulta che i 5/6 delle aziende campione sono in uno stato di "Frozen Change" o comunque di grave ritardo rispetto ai processi di "Cultural Transformation" necessari per implementare le nuove tecnologie.
  • 21. La crisi dello Scientific Management Nonostante siano ormai finiti gli alibi, nel senso che gli strumenti disponibili siano ormai numerosissimi e anche a buon mercato, le aziende non paiono avere la minima volontà di affrontare il ridisegno dei processi e la radicale trasformazione dei modelli organizzativi. Come ha affermato Stefano Mainetti, la maggior parte degli innovatori "finisce stritolata nella macchina dell'organizzazione" proprio come succede al Charlie Chaplin di Tempi Moderni, la cui immagine campeggiava sinistramente sui megaschermi mentre il professore pronunciava queste parole.
  • 22. Conversazioni trasparenti e trasversali A livello organizzativo i principi di una governance 2.0 devono diventare parte integrante della cultura aziendale, della struttura organizzativa e dello stile di management. Con il loro diffondersi dentro e fuori l’impresa, logiche e strumenti 2.0 plasmano l’organizzazione, creando un tessuto connettivo morbido e adattabile capace di rendere superflui, meccanismi di governance gerarchici e formali, stratificati e complessi. La transizione verso i principi dell’Organizzazione 2.0 non può però essere imposta o governata secondo una logica tradizionale di tipo top down: il cambiamento va piuttosto indotto e incoraggiato grazie a una leadership che trasmetta motivazione e senso di direzione e a un coinvolgimento diffuso che generi dinamiche sociali di imitazione e mutuo incoraggiamento.
  • 23. Abbattere il modello del “ “Comando e Controllo” Analogamente, la governance degli strumenti 2.0 deve essere caratterizzata da un forte commitment da parte del management che prende parte, incoraggia e promuove l’utilizzo di strumenti 2.0, senza con questo esercitare forme eccessive di controllo attraverso regole e procedure, ma cercando di orientarne gli obiettivi e il funzionamento attraverso l’esempio e la comunicazione. Emerge spesso, al contrario, una sostanziale incapacità di gran parte delle organizzazioni di comprendere e disciplinare efficacemente l’uso di strumenti 2.0, incapacità che si traduce in un’acritica mancanza di regole o nella definizione indiscriminata di divieti che risultano poi di difficile attuazione. Attori fondamentali nell’introduzione e gestione degli strumenti 2.0 devono diventare, in particolare, i Responsabili delle diverse Funzioni e Line of Business che, attraverso la promozione e l’orientamento dell’applicazione di nuovi strumenti, devono ricoprire il ruolo di catalizzatori e driver del cambiamento verso nuovi modelli di organizzazione e servizio.
  • 24. Un nuovo dominio manageriale L’avvento della Socialnomics pone infine un difficile problema di ordine strategico poiché richiede un ripensamento integrale della intera corporate identity, dei modelli organizzativi e dalle modalità di gestione, oltre che un forte rinnovamento sul piano degli strumenti tecnici messi in campo. Occorre in particolare sviluppare un nuovo dominio manageriale che preveda modelli organizzativi metadisciplinari, abbattendo le barriere fra chi si occupa di Comunicazione, Risorse Umane, Sostenibilità e Innovazione.
  • 26.
  • 27. Staffing data (report craig.org ottobre 2011) on 21 top no profit organizations Only 1 does not have a designated social media person--neither part nor full-time. There are 14 full-time social media staff and 40 part-time. Organizations that focus on Animals and Women are the most staffed for social media. More Staffing Data: Among the 4 responding Women's organizations there is one full-time staff social media staff and 13 part-time. All 5 Animal organizations had social media staff. There are 7 full-time staff and 6 part- time. Out of 4 responding Environmental organizations there are 2 full-time social media staff and 14 part-time.
  • 28. Due esempi italiani di HR e CSR 2.0 Portale Myeni ideaTRe60
  • 29. Cos’é MyEni ? MyEni e’ un “Enterprise Portal” rivolto a tutti i dipendenti Eni che si propone come unico, semplice e sicuro strumento di Comunicazione d’Impresa per accedere a tutte le informazioni e servizi
  • 30. Le macro-categorie di funzionalità Sportello HR, Help Desk IT, Bolletini, comunicati, rassegna stampa, aggiornamento sw, Service Platform Publishing news, ecc. webform per modulistica, eLearning, servizi biblioteca, ecc. Document Activity support management Servizi interattivi Acquisizione dei integrati con i documenti, gestionali aziendali indicizzazione, categorizzazione, correlazione, ecc. Groupware, Community e-rooms, videoconference, Collaborative ecc. Forum, chat, web work mail ecc.
  • 31. • Discussioni Uno spazio per discutere su tematiche riguardanti i processi (supporto operativo), le tecnologie (supporto al Knowledge Management) e la vita aziendale (supporto alla socializzazione); • Idee Una e-room in cui vengono segnalate idee innovative. Le idee vengono discusse, strutturate e valutate (le idee valutate vengono quindi segnalate a un comitato specifico che ne valuta la fattibilità); • Notizie Un’area che comprende canali tematici alimentati automaticamente da un sistema di Feed RSS.
  • 32. Qualche numero Il Portale già a fine 2005 consentiva l’accesso ad oltre 1000 risorse articolate in:  contenuti informativi liberi o riservati, aggiornati costantemente,  sistemi informativi aziendali integrati,  strumenti che consentivano e agevolavano la fruizione delle informazioni,  servizi di utilità trasversali alle Divisione e ai profili utenti,  strumenti di condivisione del know-how e interazione con l’utenza. E’ significativo sottolineare che ancora nell’ottobre del 2011, l’Osservatorio Enterprise 2.0 della School of Management del Politecnico di Milano segnalava il Portale MyEni, entrato a partire dal 2007 nel programma “Eni 2.0″, come lo strumento di comunicazione e knowledge management più innovativo presente nel panorama italiano.
  • 33. Fondazione Italiana Accenture La Fondazione Italiana Accenture nasce nel 2002 dalla volontà di Accenture di dotarsi di uno strumento agile ed efficace in grado di realizzare progetti concreti a favore della collettività, senza scopi di lucro e con chiarissime finalità sociali. La Fondazione opera principalmente in tre ambiti: sviluppo sostenibile, in termini di: - promozione di una cultura che incoraggi una condotta etica e il rispetto delle norme sociali, - miglioramento del benessere della società civile e promozione di nuovi modelli di sviluppo; educazione dei giovani: attraverso la diffusione e la conoscenza delle nuove tecnologie per contribuire alla loro formazione, istruzione e cultura; cultura digitale: intesa come metodologia e strumenti per la conservazione, fruizione e diffusione del patrimonio artistico e culturale nazionale. Elementi differenzianti Know how e risorse di Accenture: volontà di mettere a disposizione della collettività non solo risorse economiche, ma anche il patrimonio di conoscenze e competenze di cui Accenture dispone e che quotidianamente utilizza per aiutare i clienti a migliorare il loro modo di fare business. Ruolo di catalizzatore: in via operativa, il perseguimento dei fini istituzionali della Fondazione è attuato anche attraverso il forte impegno nella ricerca di forme di networking con altre fondazioni, con istituzioni, imprese e organismi. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 34. ideaTRE60 - la prima Fondazione 2.0 ideaTRE60 rappresenta il passaggio, per la Fondazione Italiana Accenture, tra due fasi, due stili di comunicazione, due mondi: quello istituzionale, tipico delle fondazioni, e quello informale e partecipativo del web 2.0, dei social media e delle community. Con ideaTRE60 la Fondazione ha voluto creare uno strumento che attiva l’intelligenza collettiva e la trasforma in progetti concreti attraverso lo strumento delle call for ideas. A chi si rivolge La community creativa: la community di ideaTRE60 è fatta da innovatori, sperimentatori, talenti ad alto potenziale, università, fondazioni, mondo della ricerca, piccole imprese e organizzazioni, che cercano un luogo in cui trasformare le loro idee in progetti concreti a vantaggio della collettività. Stakeholder: grandi aziende, istituzioni pubbliche e private alla ricerca di progettualità innovativa per le loro politiche di CSR e sviluppo sociale della collettività, possono lanciare i loro concorsi per idee attingendo alla creativit{ e all’intelligenza della community di ideaTRE60. Gli strumenti 2.0 Un sistema integrato di comunicazione, la presenza su tutti i principali social network con approfondimenti specifici, l’impiego e la condivisione di soluzioni web 2.0 (web television, blog, newsletter dedicata, personal library, videostreaming) e il loro costante aggiornamento in una logica fortemente orientata all’utente e funzionale agli obiettivi di ideaTRE60, delineano il modus operandi della piattaforma. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 35. ideaTRE60 - Vision ideaTRE60 è il luogo dove accadono le idee, dedicato a sviluppare e realizzare iniziative di innovazione sociale. Tali iniziative sono: senza fini di lucro, a vantaggio della società, espressione dell’intelligenze collettiva, abilitate dalle nuove tecnologie. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 36.
  • 37. I moduli di ideaTRE60 Sostieni Mette in contatto i proponenti di progetti innovativi al servizio della collettività in cerca di finanziamento con potenziali finanziatori e catalizza l’incontro tra domanda e offerta. Concorri Ospita concorsi per idee e bandi Condividi della Fondazione Italiana Accenture e/o di autorevoli Utilizza strumenti e servizi terze parti per la realizzazione partecipativi web 2.0 per la creazione di progetti innovativi. della community e per facilitare, all’interno di questa, la discussione e l’approfondimento di temi di innovazione. Si articola su un forum pubblico e stanze di approfondimento tematico su invito. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 38. Approfondimento : area Concorri Concorsi per idee e Bandi di gara Concorsi per idee Bandi di gara  ideaTRE60 offre, da un lato, alle grandi aziende e  ideaTRE60 emette un bando di concorso per la alle organizzazioni pubbliche e private, uno realizzazione di un progetto innovativo a favore strumento per sviluppare la CSR in maniera della collettività, vincitore del concorso per idee nuova; dall'altro, ai talenti ad alto potenziale della di riferimento. community, l’opportunit{ di veder realizzate le loro idee sull’innovazione a vantaggio della  Possono rispondere al bando le persone fisiche o collettività. giuridiche con le necessarie competenze purché  I concorsi sono finalizzati alla raccolta, selezione si impegnino a realizzarlo senza fini di lucro. e successiva realizzazione di idee progettuali rispetto ad ambiti di interesse specifico  ideaTRE60 metterà a disposizione un budget per dell’organizzazione che lo indice, coerenti con la la realizzazione dell’idea vincitrice. mission della Fondazione e dedicati all’innovazione sociale.  Giovani talenti, appassionati, studenti, ricercatori e chiunque lo desideri, possono partecipare inviando le proprie idee.  idea TRE60 premia le idee migliori con 5.000 € e le trasforma in progetti operativi dotati della necessaria copertura finanziaria. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 39. Obiettivi 1  Condivisione ideaTRE60 è il punto di riferimento nel dibattito Condividi sull’innovazione di utilità sociale (con particolare attenzione all’innovazione tecnologica). ideaTRE60 2  Concorsi per idee Concorri ideaTRE60 è il primo social innovation contest provider. Le idee innovative più qualificate saranno trasformate in progetti concreti a favore della collettività. 3  Visibilità e fund raising ideaTRE60 è il luogo dove si realizza l’incontro tra Sostieni bisogni di innovazione di pubblica utilità e risorse economiche, intellettuali e tecnologiche. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 40. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 41. Il Concorso I progetti vengono giudicati in prima battuta da una Giuria on line, formata da persone competenti nelle diverse discipline che impattano sul tema del concorso, che definirà una graduatoria. Attualmente sono state postate 115 idee, che stanno generando una classifica in tempo reale. Le 10 idee che risulteranno prime in classifica saranno esaminate dal Comitato Consultivo degli Esperti di Fondazione Italiana Accenture che, integrato con personalit{ di alto livello, identificher{ l’idea vincente. Per attivare i talenti e promuovere il Concorso, sono state messo in atto le seguenti attività a supporto:  discussioni online su un Forum dedicato, gestito dal Food Blogger Dan Lerner  viralizzazione sugli 8 Social Network in cui è presente ideaTRE60  organizzazione di 2 Barcamp, i Social Innovation Camp // Food  realizzazione di alcune video interviste per la web tv di ideaTRE60: 2 sui temi dell’alimentazione (Maria Pierdicchi - Direttore Generale Standard & Poor’s; Davide Oldani - Cuoco)e 1 dedicata al Concorso (Fiorenzo Galli - Direttore Generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia)  invio di 4 Newsletters dedicate  PR online e Social Posting mirato  Rassegna Stampa. Copyright © 2010 Accenture All Rights Reserved.
  • 42. Il Concorso: la Giuria Giuria online Nome Carica Corrado Cerruti Università degli Studi di Roma “ Tor Vergata” - Facoltà di Economia – Dip. Studi sull’Impresa Giovanni Crupi Museo della Scienza e Tecnologia L. da Vinci Mafe de Baggis Esperta di social media Nicoletta Diblas Politecnico di Milano Patrizia Fariselli Università Cattolica del Sacro Cuore Adriano Gasperi Segretario Generale del Comitato Scientifico di Expo Milano Anna Chiara Longoni Politecnico di Milano - Dip di Ingegneria Gestionale Isabella Nicoli O.N.D.A. - Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna Enzo Nisoli Università degli Studi di Milano - Dip. Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica Patrizia Riso Università di Milano - Dip. di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche - Sezione di Nutrizione Umana Sandra Salerno Food Blogger Giuria offline Nome Carica Michele Carruba Presidente, Milano Ristorazione SpA Luca De Biase Giornalista, Il Sole 24ORE Fiorenzo Galli Direttore Generale, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia L. da Vinci Francesca Merzagora Presidente del Consiglio Direttivo, O.N.D.A. - Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna Alberto Mina Direttore Relazioni Istituzionali e Sviluppo, Expo 2015 S.p.A. Davide Oldani Cuoco, Ristorante D'O Paolo Paolini Direttore, HOC - Lab Politecnico di Milano Claudia Sorlini Presidente, Facoltà di Agraria - Università degli Studi di Milano Gianluca Spina Copyright © 2010 Accenture All MIP - Politecnico di Milano Preside, Rights Reserved. 42
  • 43. Il concorso: i risultati Distribuzione delle idee per professione: Professione N° Studente universitario 32 Impiegato 10 Ricercatore universitario 6 Consulente direzione aziendale 5 Libero professionista 4 Giornalista 4 Imprenditore Ingegnere 4 4 115 Laureando 3 Medico Marketing manager 3 3 idee progettuali inviate Artista 3 Dietista 2 Docente universitario 2 Art director 2 Cuoco e chef 2 Responsabile comunicazione 2 In cerca di prima occupazione 2 Sviluppatore Software/Analista funzionale 2 Insegnante 2 Distribuzione delle idee per titolo di studio dei partecipanti: Biologo 2 Web designer 1 Sistemisti/Amministratore di rete 1 Titolo di studio N° Responsabile finanziario 1 Dirigente aziendale 1 Licenza media inferiore 4 Grafico/Web Designer 1 Analista finanziario 1 Maturità 19 Allenatore e preparatore atletico 1 Information Architect 1 Laurea 92 Amministratore delegato 1 Multimedia designer 1 Sociologo 1 Grand Total 115 Operaio 1 Internet Marketing Manager 1 Progettista software applicativo 1 Docente formazione professionale 1 Psicologo 1 Grand Total 115
  • 44. Le aree d’intervento dello Humanistic Management 2.0 Sono tre le aree in cui il rinnovamento delle organizzazioni pubbliche e private oggi è particolarmente urgente, possibilmente con un approccio coordinato:  Area Formazione, Change Management e Knowledge Management  Area Comunicazione  Area Sostenibilità e Social Innovation
  • 45. Area Formazione, Change Management e Knowledge Management  Le tradizionali famiglie professionali devono diventare community di persone in grado di programmare e realizzare il proprio autosviluppo, diffondere esperienze e best practices all’interno, acquisire competenze innovative dall’esterno. Si tratta di integrare la logica tradizionale del corso d’aula e degli incontri face-to-face con linguaggi e modalità più interattivi e virtuali, ad esempio attraverso la costituzione di learning communities basate anche sulla realizzazione di sistemi di comunicazione 2.0, transmediali e pluricanale.  Il Progetto Alice Postmoderna propone un format di education 2.0 che va in questa direzione.  Il modello dei concorsi per idee online proposti su una piattaforma specializzata, integrata da barcamp offline, eventi “fisici” e comunicazione sui social network, come nel caso di ideatre60, fornisce un benchmark di come operare non solo a favore dei talenti esterni all’impresa, ma anche e soprattutto per valorizzare le persone che si trovano all’interno dell’organizzazione.
  • 46. Area comunicazione La natura conversazionale assunta dalle relazioni nei mercati è la medesima che deve essere sviluppata all’interno delle aziende. Ma agli investimenti che ormai tutte le organizzazioni stanno facendo in termini di CRM, marketing 2.0, social networking, quasi mai corrisponde un medesimo impegno rispetto alle dinamiche interne all’azienda. Si tratta quindi di rinnovare strumenti, modalità e linguaggi costruendo processi di comunicazione rivolti coerentemente a target esterni e interni.
  • 47. Area Sostenibilità e Social Innovation  La Responsabilità sociale d’impresa deve trovare messaggi, modalità e strumenti di dialogo con stakeholder interni e/o esterni diversi da quelli tradizionali, ormai insufficienti.  ideaTRE60, il social media creato per Fondazione Accenture, è l’esempio più recente di applicazione pratica di Humanistic Management 2.0 . Una piattaforma dedicata all’innovazione di utilità sociale, in cui la finalità etica si incrocia con l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Intelligenza collettiva per un mondo vitale, come recita il payoff originale.
  • 48. Indagine Delphi 2.0: La rivoluzione social e le aziende 1. Il mondo come rete e 8. La formazione 2.0 conversazione 9. La comunicazione 2.0 2. L’apertura dei confini 10. La Sostenibilità 2.0 organizzativi 11. La CSR necessaria per 3. La co-creazione di valore durare nel tempo 4. La trasformazione del 12. La nuova leadership modello operativo e 13. L’innovazione sociale cognitivo 5. Il ruolo critico della 14. L’empowerment basato funzione HR sulla condivisione di valori 6. Il commitment diffuso 15. Un nuovo dominio 7. La social corporate manageriale identity

Notas del editor

  1. Dettaglio attività editoriale a supporto del CONCORSO (by VV) Continui rimandi al Concorso nelle 4 newsletter inviate tra febbraio e aprile in posizione di assoluta rilevanza (seconda notizia). Il tutto corredato da link diretti alle sezioni dedicate per facilitare la pubblicazione da parte degli utenti; Realizzazione di 2 video sui temi dell’alimentazione (Maria Pierdicchi, Davide Oldani) in cui viene data con forza notizia del concorso alimentare (nel voiceover e in sovrimpressione) e di 1 video dedicato al concorso (intervista a Fiorenzo Galli), pubblicata anche nella pagina di ideatre60 dedicata al concorso Numerosi post e rimandi con link al nostro concorso