3. Informazione ambientale (dati e notizie)
Fin dall’istituzione del Ministero
dell’Ambiente nel 1986 indicato
dovere dell’amministrazione di
svolgere un’azione proattiva di
informazione ambientale:
“Il Ministro dell’ambiente assicura
la più ampia divulgazione delle
informazioni sullo stato
dell’ambiente.”
Questo perché l’ambiente in cui
viviamo determina il nostro benessere
(salute):
• Aria
• Acqua
• Suolo
• Alimenti
• L’invisibile elemento «fisico»
(radiazioni, rumore, campi
elettromagnetici
4. Informazione ambientale:
come devono essere i dati
attendibili
(certificati per
l’intera filiera)
tempestivi e
continuativi,
completi ed
esaurienti,
facilmente
fruibili,
facilmente
comprensibili,
in formato
aperto e quindi
riusabili.
5. Importanza dati ambientali per
assumere le decisioni giuste
u La disponibilità dei dati ambientali è
essenziale per contribuire al formarsi di
opinioni avvedute e favorire processi
decisionali efficaci. È una esigenza
fondamentale anche per i decisori
pubblici. Per essi e per tutta la
pubblica amministrazione, i dati
ambientali dovrebbero costituire la
“benzina” da utilizzare per effettuare
analisi della realtà secondo modelli
quali quello messo a punto dall’Agenzia
Europea per l’Ambiente con il modello
denominato DPSIR (Determinanti,
Pressioni, Stato, Impatti, Risposte).
6. Chi deve
contribuire, con
un lavoro
interdisciplinare,
alla
informazione
ambientale
Tecnici esperti della
singola materia
Informatici
Comunicatori
7. Situazione attuale
Tante banche dati (ad esempio ARPA regionali) ma anche altri
soggetti (es. Autorità Idriche, Aziende servizi pubblici, ecc.)
Legge 132/2016 individua SNPA fonte »ufficiale» dei dati
ambientali
Necessità integrazione (es. qualità dell’aria)
SALTO QUANTICO: innovazione radicale da tutti i punti di vista:
• Informatico
• Tecnico
• Comunicativo
8. Ma anche
necessità
innovazione
normativa per
la formazione
dei dati
u Esempio emissioni impianti produttivi:
u In sede di autorizzazione ambientale:
u Inserimento (a cura imprese) dati emissivi autorizzati in web-
banche dati pubbliche;
u Alimentazione da sistemi autocontrollo in continuo stesse
banche dati
u Inserimento a cura degli enti di controllo dei dati dei controlli
11. Disponibilità al coinvolgimento
u Segnalazioni ambientali:
ruolo dei cittadini come
«sentinelle» sul territorio
u Citizen science:
coinvolgimenti dei cittadini nella
formazione dei dati (aria, rumore,
rifiuti, ecc.)
u «decalogo» SNPA
u Aspetti collegati:
u disponibilità risorse:
u se non ho il personale per
controllare – es. revisione
procedura segnalazioni telefoniche
Arpat dopo 12 anni;
u Innovazione tecnologica:
u App x segnalazioni georeferenziate
+ immagini
u App x progetti di CS (es: rumore)
12. Dall’informazione alla consapevolezza al
cambiamento dei comportamenti
u L’informazione ambientale e
l’educazione alla sostenibilità
possono produrre consapevolezza
della necessità di modificare i
nostri comportamenti quotidiani
per dare un nostro contributo al
cambiamento
u L’esempio del comune di Ginosa e
Marina costituisce un esempio di
come è possibile utilizzare la
tecnologia per favorire
comportamenti «virtuosi»