7. Die Grundlagen der
allgemeinen
Relativitätstheorie (1916),
espose in forma definitiva
la sua teoria della relatività
generale
Nuova teoria della
gravitazione in cui il campo
gravitazionale generato da
ogni corpo materiale è
rappresentato come una
modificazione delle
proprietà geometriche
dello spazio fisico.
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8. L’universo è sempre esistito. Non è nato e non morirà. È
così com’è.
Einstein dalle sue equazioni di campo dedusse un
universo in espansione, ma ciò era in contrasto con la
mentalità comune e lo indusse ad inserire una costante
cosmologica che rendesse l’universo statico.
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9. Georges Lemaître fu il primo a proporre
che l’universo fosse stato originato da
quello che egli chiamò l’atomo primevo,
una sfera più o meno delle dimensioni
dell’orbita della Terra, fatta di protoni e
elettroni, ma estremamente, ma non
infinitamente, densa. Egli pensava che
anche il suo atomo primevo potesse
disintegrarsi dando origine agli elementi
leggeri.
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10. Limite superiore età
universo:
t = 1/H
Legge di Hubble
v = H d
dove v é la velocità di
allontanamento delle
galassie, d la loro
distanza e H la
cosiddetta
costante di Hubble.
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11. Sfortunatamente il
valore della
costante di Hubble
non é conosciuto
con precisione, vari
metodi danno
diversi risultati.
Valore molto
accreditato é 55
km/s per Mpc
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12. L’effetto Doppler é un fenomeno fisico secondo il
quale se un oggetto luminoso si allontana da noi,
le sue righe spettrali si sposteranno verso il rosso
(redshift), mentre se si avvicina, le sue righe si
sposteranno verso il blu (blushift). Tale fenomeno é
stato studiato per la prima volta con onde sonore
in cui cambia frequenza dell’onda.
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13. Per immaginare
l’espansione
dell’universo dobbiamo
immaginare che
l’universo sia la superficie
di un palloncino che si
gonfia. Ogni punto
vedrà gli altri
allontanarsi, ma é
impossibile darne un
centro. Non esiste
semplicemente, é tutto
lo spazio-tempo che si
espande.
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14. Molto spesso si
chiede, ma in quale
spazio l’universo si
sta espandendo? La
risposta é in nessuno.
L’universo non é una
entità contenuta in
uno spazio esterno.
L’universo é tutto e
contiene tutto,
perciò non ha senso
la domanda.
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15. elaborato da Friedmann
sviluppato da Lemaître, Robertson e
Walker
presenta molte affinità con i dati
osservativi, ma presenta dei gravi
problemi
› Non spiega l’orizzonte cosmico e risulta
instabile cioè sembra collassare molto
rapidamente, ma in confronto può
prevedere l’evoluzione temporale
dell’universo.
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16. Oggi quasi tutti i cosmologi ritengono che l’universo sia
nato da un’immane esplosione avvenuta circa quindici
miliardi di anni fa e partita da un punto estremamente
piccolo, caldo e denso. In meno di mezzo
secolo l’universo statico
di Newton é
diventato un’entità
dinamica, in espansione,
mobile quanto violenta.
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17. L’universo è omogeneo e isotropo su
grande scala, cioè tutti gli osservatori
vedono proprietà identiche (omogeneità)
e tali osservatori non vedono direzioni
privilegiate (isotropia).
Tale osservazione, solo superficialmente
banale, è assai importante, poiché ci
assicura che le leggi della fisica che
conosciamo possono essere valide anche
a milioni o miliardi di anni luce da noi.
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18. I fisici ritengono che l’universo al tempo
zero abbia avuto raggio zero e densità,
pressione e temperatura infinite.
Questi infiniti non piacciono, ma si
riferiscono a tempi anteriori al tempo di
Planck 10-44 s.
Questi primi istanti di vita sono lasciati alla
pura speculazione mancando di vere
prove a sostegno delle varie tesi.
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19. Va ricordato che le informazioni
(radiazione elettromagnetica) viaggiano
ad una velocità finita e pari alla velocità
della luce nel vuoto (c ~ 300000 km/s).
L’orizzonte di cui abbiamo coscienza ha
un raggio pari a
r = c t
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20. Per risolvere i
problemi del
modello standard
utilizziamo l’idea di
Guth, poi sviluppata
da Linde, che
prevede nella fase
iniziale di nascita
dell’universo una
brusca
accelerazione.
PROBLEMA: prevede
come densità critica il
valore uno
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21. La teoria del Big Bang
prevedeva che il
nostro universo si
comportasse come
un corpo nero e
dunque doveva
emettere radiazione.
Questa radiazione é
stata trovata e
corrisponde a 2.735 K.
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22. Proiezione della
temperatura
della radiazione
cosmica di
fondo, all-sky.
Temperatura
media: 2,726 K
Affinché potessero nascere le galassie e le stelle era
necessario che la radiazione fossile di fondo
presentasse delle disomogeneità che sono state
effettivamente misurate da COBE. www.astronomiavallidelnoce.it
27. Planck: un’unica forza
fondamentale.
Equivalenza di fermioni
e bosoni.
GUT: l’inflazione ha
luogo fra 10-35 e 10-
32 s. La gravitazione
si separa dalle altre
tre forze. Quark e
leptoni si
scambiano tramite
gluoni X e fotoni.
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28. L’interazione forte si separa
dall’elettrodebole.
Quark, leptoni, fotoni.
I fotoni non hanno sufficiente
energia per creare coppie
di protoni e antiprotoni, ma
sufficiente a creare coppie
di elettroni e positroni.
E = 8.75 MeV: c’è
equilibrio tra fotoni e
coppie di elettroni e
positroni.
p + n = D
Formazione di nuclei di
D, He3, He4, Li7.
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29. Si cominciano a formare gli atomi neutri e il
gas diventa trasparente alla radiazione.
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30. particelle che sono i
mattoni di tutti gli
elementi
altre sono le
responsabili
dell’interazione tra le
quattro forze in natura:
› gravitazionale,
› nucleare forte,
› nucleare debole,
› elettromagnetica.
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31. La creazione di ogni
particella é
accompagnata dalla
rispettiva creazione della
sua antiparticella
Accanto alla materia
troviamo l’antimateria.
Quando una particella si
incontra con la sua
antiparticella queste si
annichilano, cioè si
elidono producendo
energia.
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PROBLEMA: perché il
mondo è di materia
32. L’elemento più
abbondante dell’universo
é l’idrogeno
Si suppone che nel
calderone primordiale
successivamente
all’idrogeno si siano formati
deuterio, elio ed altri
elementi leggeri (Alpher,
Bethe, Gamow)
La vera produzione di
elementi pesanti é stata
realizzata all’interno delle
stelle (von Weizacker,
Fermi, Hoyle, Fowler, M. e
G. Burbidge).
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34. Ci si accorse che la
materia visibile era
troppo poca per
mantenere stabile le
galassie nonché gli
ammassi.
Utilizzando le leggi di
gravitazione si scoprì che
doveva esistere della
materia che non era
visibile.
Il primo esperimento che
diede risultati fu quello
della scoperta della
compagna di Sirio.
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35. • Il tempo, come lo conosciamo noi, ha una sua
direzione. Le teorie fisiche non vietano al tempo
di essere negativo, cioè di tornare indietro. È
come se una tazzina rotta si ricomponesse da
sola!?!?! Ma se così fosse noi potremmo viaggiare
nel tempo… e lo spazio?!?!
La freccia del tempo
• Il secondo principio della termodinamica ci
assicura che una tazzina rotta non potrà mai
aggiustarsi da sola e da una precisa indicazione
di come evolvono le strutture nell’universo.
Entropia e la freccia termodinamica
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36. Se l’universo fosse aperto o critico quello
che succederebbe è che ad un certo
punto le distanze tra gli oggetti
sarebbero tali che con la morte delle
stelle (nane nere) non ci sarebbe più la
possibilità di creare nuove generazioni
stellari.
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38. • Questa domanda fa parte più della metafisica
che della fisica, anche se alcuni fisici,
specialmente delle particelle, cercano di
spiegare ogni istante dell’universo sviluppando
idee su ciò che ci sarebbe stato prima utilizzando
potenti acceleratori di particelle.
Cosa c’era prima
• Non vi era possibilità di dare una risposta fisica
fino a quando un giovane borsista Edward Tryon
non pensò “forse l’universo non é altro che una
fluttuazione del vuoto”. Cioè l’universo é nato dal
nulla e ciò é possibile in quanto l’energia totale
dell’universo é zero.
Da dove si é formato l’universo
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43. All’inizio del Novecento
l’avvento dei grandi
telescopi consente di
esplorare il cielo in modo
sistematico. Così, il Sole si
perde tra i cento miliardi
di stelle della Via Lattea.
La quale si perde, a sua
volta, tra le centinaia di
miliardi di galassie che
popolano l’universo.
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44. Intorno al 1780, William Herschel fu il primo a
tentare di determinare la forma della Via
Lattea enumerando le stelle in diverse
posizioni. Ottenne una forma più o meno
schiacciata (giusto), ma coi bordi irregolari
ed il Sole al centro (sbagliato).
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46. Diametro: 90000 a.l.
Diametro bulbo: 25000 a.l.
Diametro nucleo: 10000 a.l.
Spessore al centro: 15000 a.l.
Spessore in posizione del Sole: 1000 a.l.
Massa totale: 200 x 109 masse solari
1 a.l. è circa 1013 km
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47. Harlow Shapley (1885-
1972) fu il primo ad
individuare il centro
galattico nella
costellazione del
Sagittario.
Attualmente il nucleo
galattico è localizzato
nella posizione della
radiosorgente
Sagittario A
= 17h 42,5m
= - 28° 59’
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48. www.astronomiavallidelnoce.it
Raggio 1500 a.l.
Densità
> 109 vicinanza Sole
> 150 ammassi globulari
Distanza media stella-stella
1 settimana luce
15 volte diametro Sistema Solare
Massa 109 masse solari
Polveri e gas Emissione onde radio e lontano
infrarosso
49. Nel bulbo
centrale si trova
un anello di
nebulose
giganti,
all’interno del
quale si trovano
numerose nubi
di gas e di
polveri insieme a
stelle giovani e
ammassi stellari,
ma anche molte
vecchie stelle.
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50. Nella Galassia vi sono
grandi quantità di
idrogeno interstellare
(regioni HI).
Tale presenza si trova con
osservazioni
radioastronomiche della
riga di emissione di 21 cm.
La determinazione della
distanza di tali regioni ci dà
una stima accurata della
natura a spirale.
La distribuzione di tali
regioni a portato
all’identificazione della
struttura della Galassia.
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51. L’alone è formato da
ammassi globulari che
presentano una
distribuzione uniforme
attorno al disco
galattico. Sono formati
da stelle vecchie e
presumibilmente si
sono formati all’incirca
nello stesso periodo di
formazione della
Galassia
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Mezzo
interstellare
Polveri
La polvere consiste di minuscole
particelle solide, agglomerati di
molecole formati dagli elementi più
abbondanti. A causa delle dimensioni di
tale particelle, paragonabili alle
lunghezze d’onda delle radiazioni
ottiche e ultraviolette, la polvere si
comporta come un attenuatore di luce
continuo e selettivo.
Gas
Il gas è costituito di atomi e molecole
sparse fra stella e stella con una densità
che sul piano galattico raggiunge al
massimo quella di un atomo per
centimetro cubo. Il gas assorbe la
radiazione stellare solo a certe ben
determinate lunghezze d’onda tipiche
degli elementi che lo compongono e
del loro stato di ionizzazione.
54. Harlow Shapley (1885-
1972) pone il Sole in una
posizione periferica.
L’uomo perde la sua
centralità all’interno
della Galassia
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Distanza dal
centro 30000 a.l.
Distanza dal
piano
galattico
46 a.l. N
Velocità di
rotazione del
Sole
220 km/s
Periodo di
rivoluzione
attorno al
centro
240 x 106
anni
55. Le stelle della Via Lattea
devono ruotare attorno al
centro di questa, e ciò per
soddisfare le leggi della
dinamica.
Le stelle che si trovano tra il
Sole e il centro galattico
ruotano attorno a questo
più velocemente del Sole e
lo precedono, mentre le
stelle nella direzione
dell’anticentro si muovono
più lentamente e si
lasciano sorpassare.
Un effetto analogo si ritrova
nella misura delle velocità
radiali.
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58. Fino ai primi anni del XX
secolo non si era sicuri
che esistessero altri
oggetti al di fuori della
nostra Galassia. Con la
determinazione della
distanza della galassia di
Andromeda si é aperta
la visione dell’universo
nella sua completezza.
Ma é solo dopo la metà
di questo secolo che si é
riusciti a determinare le
distanze con maggior
precisione.
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59. E.P. Hubble
classificò vari tipi di
galassie.
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Galassie
Spirali
Spirali
barrate
Ellittiche
Irregolari
60. Le galassie a
spirale sono di
gran lunga le più
numerose. Ciò é
dovuto al fatto
che sono più
grandi rispetto agli
altri tipi e dunque
é più facile la loro
individuazione.
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61. www.astronomiavallidelnoce.it
A differenza del tipo
precedente, queste
galassie presentano
una barra più o meno
pronunciata che si
diparte dal nucleo e
dalla quale si dipartono
le braccia a spirale.
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Sono il gruppo più
scarno. Sono galassie
dalla forma indefinita.
Attualmente sono
fecondissime di nuove
stelle anche se sono un
migliaio di volte meno
dense di quelle a spirali.
64. Vi sono molti tipi di
galassie per le quali
la classificazione di
Hubble va un po’
stretta: troviamo
galassie dalle diverse
caratteristiche fisiche
ed altre che
interagiscono coi
membri vicini.
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Tipologia
galassie
Radiogalassie
Quasar
BL Lac
Blazar
Liner
Seyfert
Markanian o N
65. Sono galassie a
spirale o ellittiche
che presentano
una radiazione
radio dal migliaio
al milione più volte
intensa rispetto a
quella normali. La
più intensa
radiosorgente é
Cynus A.
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66. Le quasar sono potenti
sorgenti di radiazione
X e infrarossa. Si
vedono come punti
luminosi, ma sono gli
oggetti più distanti
conosciuti dall’uomo.
Il processo che li rende
così luminosi non é
molto chiaro. Tra le
varie ipotesi si
suppone che sia una
galassia in formazione.
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67. Il nome deriva da
una stella che
successivamente si
é scoperto essere il
nucleo attivo di
una galassia
ellittica. La
caratteristica é che
presenta uno
spettro continuo
privo di righe.
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68. Blazar sta a
significare
BLLacQuaSar. La
parola richiamo il
termine fiamma,
infatti questi
oggetti presentano
bruschi aumenti di
luminosità.
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69. I Liner é l’acronimo
di Low Ionization
Nuclear Emission
Region, in esse le
emissioni gassose
provengono da
gas a bassa
ionizzazione.
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70. Queste galassie
presentano un
nucleo talmente
luminoso che
mette in ombra I
bordi circostanti.
Prendono il nome
da colui che per
primo le catalogò
e studiò.
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71. Prendono nome
dall’astrofisico russo
che le ha studiate.
Presentano nuclei
brillanti e radiazione
più blu e ultravioletta
rispetto alle galassie
normali. Queste
caratteristiche sono
indice di attività più o
meno intensa dei loro
nuclei.
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72. Può capitare che
alcune galassie
interagiscano per
effetto della
reciproca
attrazione
gravitazionale. In
questo cosa
scoviamo galassie
a nuclei multipli che
presentano strane
forme. La galassia
formatasi
raggiunge
dimensioni
ragguardevoli,
anche 60 volte
maggiore della
nostra Galassia.
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73. www.astronomiavallidelnoce.it
•La Via Lattea ha parte del cosiddetto gruppo locale, un insieme
di una ventina di galassie in cui spiccano M31 e M33 e le Nubi di
Magellano, galassie satelliti della nostra. La maggior parte delle
galassie sono ellittiche o irregolari. Il diametro é di circa 3 milioni di
a.l.
Gruppo Locale
•Il gruppo locale fa parte del cosiddetto superammasso della
Vergine. La posizione della Via Lattea é periferica ed il centro é
dominato dall’ammasso della Vergine che si trova a 70 milioni di
a.l.
Superammasso della Vergine
74. La disposizione delle
galassie non é uniforme.
L’universo é dominato
da grandi vuoti sferici,
del diametro dell’ordine
dei milioni di a.l., e le
galassie si addensano
sulla superficie di tali
vuoti.
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