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La cosmologia è la
scienza che studia
l’origine,
l’evoluzione, la
struttura e le
proprietà
dell'universo.
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 Come è fatto
l’Universo ?
 Come è nato
l’Universo ?
 Come evolve
l’Universo ?
 Perché è nato
l’Universo ?
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 Greci
 Romani
 Cinesi
 Egizi
 Maya
 Inca
 Arabi
 …
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1916
•Teoria
della
Relatività
Generale
1929
•Hubble –
Espansione
dell’universo
1948
•Alpher,
Herman e
Gamow –
Teoria del Big
Bang
1948
•Bondi Hoyle e
Gold – Teoria
dello stato
stazionario
1965
•Penzias e
Wilson –
Radiazione
fossile di
fondo
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 Die Grundlagen der
allgemeinen
Relativitätstheorie (1916),
espose in forma definitiva
la sua teoria della relatività
generale
 Nuova teoria della
gravitazione in cui il campo
gravitazionale generato da
ogni corpo materiale è
rappresentato come una
modificazione delle
proprietà geometriche
dello spazio fisico.
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 L’universo è sempre esistito. Non è nato e non morirà. È
così com’è.
 Einstein dalle sue equazioni di campo dedusse un
universo in espansione, ma ciò era in contrasto con la
mentalità comune e lo indusse ad inserire una costante
cosmologica che rendesse l’universo statico.
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Georges Lemaître fu il primo a proporre
che l’universo fosse stato originato da
quello che egli chiamò l’atomo primevo,
una sfera più o meno delle dimensioni
dell’orbita della Terra, fatta di protoni e
elettroni, ma estremamente, ma non
infinitamente, densa. Egli pensava che
anche il suo atomo primevo potesse
disintegrarsi dando origine agli elementi
leggeri.
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Limite superiore età
universo:
t = 1/H
Legge di Hubble
v = H d
dove v é la velocità di
allontanamento delle
galassie, d la loro
distanza e H la
cosiddetta
costante di Hubble.
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Sfortunatamente il
valore della
costante di Hubble
non é conosciuto
con precisione, vari
metodi danno
diversi risultati.
Valore molto
accreditato é 55
km/s per Mpc
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L’effetto Doppler é un fenomeno fisico secondo il
quale se un oggetto luminoso si allontana da noi,
le sue righe spettrali si sposteranno verso il rosso
(redshift), mentre se si avvicina, le sue righe si
sposteranno verso il blu (blushift). Tale fenomeno é
stato studiato per la prima volta con onde sonore
in cui cambia frequenza dell’onda.
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Per immaginare
l’espansione
dell’universo dobbiamo
immaginare che
l’universo sia la superficie
di un palloncino che si
gonfia. Ogni punto
vedrà gli altri
allontanarsi, ma é
impossibile darne un
centro. Non esiste
semplicemente, é tutto
lo spazio-tempo che si
espande.
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Molto spesso si
chiede, ma in quale
spazio l’universo si
sta espandendo? La
risposta é in nessuno.
L’universo non é una
entità contenuta in
uno spazio esterno.
L’universo é tutto e
contiene tutto,
perciò non ha senso
la domanda.
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 elaborato da Friedmann
 sviluppato da Lemaître, Robertson e
Walker
 presenta molte affinità con i dati
osservativi, ma presenta dei gravi
problemi
› Non spiega l’orizzonte cosmico e risulta
instabile cioè sembra collassare molto
rapidamente, ma in confronto può
prevedere l’evoluzione temporale
dell’universo.
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Oggi quasi tutti i cosmologi ritengono che l’universo sia
nato da un’immane esplosione avvenuta circa quindici
miliardi di anni fa e partita da un punto estremamente
piccolo, caldo e denso. In meno di mezzo
secolo l’universo statico
di Newton é
diventato un’entità
dinamica, in espansione,
mobile quanto violenta.
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 L’universo è omogeneo e isotropo su
grande scala, cioè tutti gli osservatori
vedono proprietà identiche (omogeneità)
e tali osservatori non vedono direzioni
privilegiate (isotropia).
 Tale osservazione, solo superficialmente
banale, è assai importante, poiché ci
assicura che le leggi della fisica che
conosciamo possono essere valide anche
a milioni o miliardi di anni luce da noi.
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 I fisici ritengono che l’universo al tempo
zero abbia avuto raggio zero e densità,
pressione e temperatura infinite.
 Questi infiniti non piacciono, ma si
riferiscono a tempi anteriori al tempo di
Planck 10-44 s.
 Questi primi istanti di vita sono lasciati alla
pura speculazione mancando di vere
prove a sostegno delle varie tesi.
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Va ricordato che le informazioni
(radiazione elettromagnetica) viaggiano
ad una velocità finita e pari alla velocità
della luce nel vuoto (c ~ 300000 km/s).
L’orizzonte di cui abbiamo coscienza ha
un raggio pari a
r = c t
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Per risolvere i
problemi del
modello standard
utilizziamo l’idea di
Guth, poi sviluppata
da Linde, che
prevede nella fase
iniziale di nascita
dell’universo una
brusca
accelerazione.
PROBLEMA: prevede
come densità critica il
valore uno
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La teoria del Big Bang
prevedeva che il
nostro universo si
comportasse come
un corpo nero e
dunque doveva
emettere radiazione.
Questa radiazione é
stata trovata e
corrisponde a 2.735 K.
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Proiezione della
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cosmica di
fondo, all-sky.
Temperatura
media: 2,726 K
Affinché potessero nascere le galassie e le stelle era
necessario che la radiazione fossile di fondo
presentasse delle disomogeneità che sono state
effettivamente misurate da COBE. www.astronomiavallidelnoce.it
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Era
quantistica
Era inflattiva
Confinamento dei
Quark
Era del plasma
Era nucleare
Fine dell’epoca della radiazione
Era della materia
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 Planck: un’unica forza
fondamentale.
Equivalenza di fermioni
e bosoni.
 GUT: l’inflazione ha
luogo fra 10-35 e 10-
32 s. La gravitazione
si separa dalle altre
tre forze. Quark e
leptoni si
scambiano tramite
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 L’interazione forte si separa
dall’elettrodebole.
 Quark, leptoni, fotoni.
 I fotoni non hanno sufficiente
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sufficiente a creare coppie
di elettroni e positroni.
 E = 8.75 MeV: c’è
equilibrio tra fotoni e
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positroni.
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 Formazione di nuclei di
D, He3, He4, Li7.
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Si cominciano a formare gli atomi neutri e il
gas diventa trasparente alla radiazione.
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 particelle che sono i
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dell’interazione tra le
quattro forze in natura:
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 La creazione di ogni
particella é
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troviamo l’antimateria.
 Quando una particella si
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PROBLEMA: perché il
mondo è di materia
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 Si suppone che nel
calderone primordiale
successivamente
all’idrogeno si siano formati
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 La vera produzione di
elementi pesanti é stata
realizzata all’interno delle
stelle (von Weizacker,
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G. Burbidge).
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•Densità <
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•Densità =
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Critico
•Densità >
Densità Critica
Universo
Chiuso
 Ci si accorse che la
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 Utilizzando le leggi di
gravitazione si scoprì che
doveva esistere della
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visibile.
 Il primo esperimento che
diede risultati fu quello
della scoperta della
compagna di Sirio.
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• Il tempo, come lo conosciamo noi, ha una sua
direzione. Le teorie fisiche non vietano al tempo
di essere negativo, cioè di tornare indietro. È
come se una tazzina rotta si ricomponesse da
sola!?!?! Ma se così fosse noi potremmo viaggiare
nel tempo… e lo spazio?!?!
La freccia del tempo
• Il secondo principio della termodinamica ci
assicura che una tazzina rotta non potrà mai
aggiustarsi da sola e da una precisa indicazione
di come evolvono le strutture nell’universo.
Entropia e la freccia termodinamica
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Se l’universo fosse aperto o critico quello
che succederebbe è che ad un certo
punto le distanze tra gli oggetti
sarebbero tali che con la morte delle
stelle (nane nere) non ci sarebbe più la
possibilità di creare nuove generazioni
stellari.
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• Questa domanda fa parte più della metafisica
che della fisica, anche se alcuni fisici,
specialmente delle particelle, cercano di
spiegare ogni istante dell’universo sviluppando
idee su ciò che ci sarebbe stato prima utilizzando
potenti acceleratori di particelle.
Cosa c’era prima
• Non vi era possibilità di dare una risposta fisica
fino a quando un giovane borsista Edward Tryon
non pensò “forse l’universo non é altro che una
fluttuazione del vuoto”. Cioè l’universo é nato dal
nulla e ciò é possibile in quanto l’energia totale
dell’universo é zero.
Da dove si é formato l’universo
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Cluster gravitazionale Cluster gerarchico
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Peebles
Testidrodinamico
in2D
ColdDarkMatter
L’universo
airaggiX
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All’inizio del Novecento
l’avvento dei grandi
telescopi consente di
esplorare il cielo in modo
sistematico. Così, il Sole si
perde tra i cento miliardi
di stelle della Via Lattea.
La quale si perde, a sua
volta, tra le centinaia di
miliardi di galassie che
popolano l’universo.
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Intorno al 1780, William Herschel fu il primo a
tentare di determinare la forma della Via
Lattea enumerando le stelle in diverse
posizioni. Ottenne una forma più o meno
schiacciata (giusto), ma coi bordi irregolari
ed il Sole al centro (sbagliato).
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Nucleo galattico
Bulbo centrale
Bracci delle spirali
Alone
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Diametro: 90000 a.l.
Diametro bulbo: 25000 a.l.
Diametro nucleo: 10000 a.l.
Spessore al centro: 15000 a.l.
Spessore in posizione del Sole: 1000 a.l.
Massa totale: 200 x 109 masse solari
1 a.l. è circa 1013 km
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Harlow Shapley (1885-
1972) fu il primo ad
individuare il centro
galattico nella
costellazione del
Sagittario.
Attualmente il nucleo
galattico è localizzato
nella posizione della
radiosorgente
Sagittario A
 = 17h 42,5m
 = - 28° 59’
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Raggio 1500 a.l.
Densità
> 109 vicinanza Sole
> 150 ammassi globulari
Distanza media stella-stella
1 settimana luce
15 volte diametro Sistema Solare
Massa 109 masse solari
Polveri e gas Emissione onde radio e lontano
infrarosso
Nel bulbo
centrale si trova
un anello di
nebulose
giganti,
all’interno del
quale si trovano
numerose nubi
di gas e di
polveri insieme a
stelle giovani e
ammassi stellari,
ma anche molte
vecchie stelle.
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 Nella Galassia vi sono
grandi quantità di
idrogeno interstellare
(regioni HI).
 Tale presenza si trova con
osservazioni
radioastronomiche della
riga di emissione di 21 cm.
 La determinazione della
distanza di tali regioni ci dà
una stima accurata della
natura a spirale.
 La distribuzione di tali
regioni a portato
all’identificazione della
struttura della Galassia.
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L’alone è formato da
ammassi globulari che
presentano una
distribuzione uniforme
attorno al disco
galattico. Sono formati
da stelle vecchie e
presumibilmente si
sono formati all’incirca
nello stesso periodo di
formazione della
Galassia
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Formazione stellare
Piano
galattico
data la presenza di molte
polveri, le stelle si formano
continuamente e qui
convivono stelle giovani e
vecchie.
Alone
essendo privo di polveri e
gas, in tale zona non
potranno nascere altre
stelle.
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Mezzo
interstellare
Polveri
La polvere consiste di minuscole
particelle solide, agglomerati di
molecole formati dagli elementi più
abbondanti. A causa delle dimensioni di
tale particelle, paragonabili alle
lunghezze d’onda delle radiazioni
ottiche e ultraviolette, la polvere si
comporta come un attenuatore di luce
continuo e selettivo.
Gas
Il gas è costituito di atomi e molecole
sparse fra stella e stella con una densità
che sul piano galattico raggiunge al
massimo quella di un atomo per
centimetro cubo. Il gas assorbe la
radiazione stellare solo a certe ben
determinate lunghezze d’onda tipiche
degli elementi che lo compongono e
del loro stato di ionizzazione.
Harlow Shapley (1885-
1972) pone il Sole in una
posizione periferica.
L’uomo perde la sua
centralità all’interno
della Galassia
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Distanza dal
centro 30000 a.l.
Distanza dal
piano
galattico
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Velocità di
rotazione del
Sole
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Periodo di
rivoluzione
attorno al
centro
240 x 106
anni
 Le stelle della Via Lattea
devono ruotare attorno al
centro di questa, e ciò per
soddisfare le leggi della
dinamica.
 Le stelle che si trovano tra il
Sole e il centro galattico
ruotano attorno a questo
più velocemente del Sole e
lo precedono, mentre le
stelle nella direzione
dell’anticentro si muovono
più lentamente e si
lasciano sorpassare.
 Un effetto analogo si ritrova
nella misura delle velocità
radiali.
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Fino ai primi anni del XX
secolo non si era sicuri
che esistessero altri
oggetti al di fuori della
nostra Galassia. Con la
determinazione della
distanza della galassia di
Andromeda si é aperta
la visione dell’universo
nella sua completezza.
Ma é solo dopo la metà
di questo secolo che si é
riusciti a determinare le
distanze con maggior
precisione.
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E.P. Hubble
classificò vari tipi di
galassie.
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Galassie
Spirali
Spirali
barrate
Ellittiche
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Le galassie a
spirale sono di
gran lunga le più
numerose. Ciò é
dovuto al fatto
che sono più
grandi rispetto agli
altri tipi e dunque
é più facile la loro
individuazione.
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A differenza del tipo
precedente, queste
galassie presentano
una barra più o meno
pronunciata che si
diparte dal nucleo e
dalla quale si dipartono
le braccia a spirale.
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Le galassie
ellittiche
hanno forma
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dall’essere
quasi
circolare a
molto più
allungate,
avendo un
appiattiment
o massimo
che può
arrivare al
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Sono il gruppo più
scarno. Sono galassie
dalla forma indefinita.
Attualmente sono
fecondissime di nuove
stelle anche se sono un
migliaio di volte meno
dense di quelle a spirali.
Vi sono molti tipi di
galassie per le quali
la classificazione di
Hubble va un po’
stretta: troviamo
galassie dalle diverse
caratteristiche fisiche
ed altre che
interagiscono coi
membri vicini.
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Tipologia
galassie
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BL Lac
Blazar
Liner
Seyfert
Markanian o N
Sono galassie a
spirale o ellittiche
che presentano
una radiazione
radio dal migliaio
al milione più volte
intensa rispetto a
quella normali. La
più intensa
radiosorgente é
Cynus A.
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Le quasar sono potenti
sorgenti di radiazione
X e infrarossa. Si
vedono come punti
luminosi, ma sono gli
oggetti più distanti
conosciuti dall’uomo.
Il processo che li rende
così luminosi non é
molto chiaro. Tra le
varie ipotesi si
suppone che sia una
galassia in formazione.
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Il nome deriva da
una stella che
successivamente si
é scoperto essere il
nucleo attivo di
una galassia
ellittica. La
caratteristica é che
presenta uno
spettro continuo
privo di righe.
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Blazar sta a
significare
BLLacQuaSar. La
parola richiamo il
termine fiamma,
infatti questi
oggetti presentano
bruschi aumenti di
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I Liner é l’acronimo
di Low Ionization
Nuclear Emission
Region, in esse le
emissioni gassose
provengono da
gas a bassa
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Queste galassie
presentano un
nucleo talmente
luminoso che
mette in ombra I
bordi circostanti.
Prendono il nome
da colui che per
primo le catalogò
e studiò.
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Prendono nome
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che le ha studiate.
Presentano nuclei
brillanti e radiazione
più blu e ultravioletta
rispetto alle galassie
normali. Queste
caratteristiche sono
indice di attività più o
meno intensa dei loro
nuclei.
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Può capitare che
alcune galassie
interagiscano per
effetto della
reciproca
attrazione
gravitazionale. In
questo cosa
scoviamo galassie
a nuclei multipli che
presentano strane
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formatasi
raggiunge
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ragguardevoli,
anche 60 volte
maggiore della
nostra Galassia.
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•La Via Lattea ha parte del cosiddetto gruppo locale, un insieme
di una ventina di galassie in cui spiccano M31 e M33 e le Nubi di
Magellano, galassie satelliti della nostra. La maggior parte delle
galassie sono ellittiche o irregolari. Il diametro é di circa 3 milioni di
a.l.
Gruppo Locale
•Il gruppo locale fa parte del cosiddetto superammasso della
Vergine. La posizione della Via Lattea é periferica ed il centro é
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Superammasso della Vergine
La disposizione delle
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L’universo é dominato
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Cosmologia

  • 1.
  • 3. La cosmologia è la scienza che studia l’origine, l’evoluzione, la struttura e le proprietà dell'universo. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 4.  Come è fatto l’Universo ?  Come è nato l’Universo ?  Come evolve l’Universo ?  Perché è nato l’Universo ? www.astronomiavallidelnoce.it
  • 5.  Greci  Romani  Cinesi  Egizi  Maya  Inca  Arabi  … www.astronomiavallidelnoce.it
  • 6. 1916 •Teoria della Relatività Generale 1929 •Hubble – Espansione dell’universo 1948 •Alpher, Herman e Gamow – Teoria del Big Bang 1948 •Bondi Hoyle e Gold – Teoria dello stato stazionario 1965 •Penzias e Wilson – Radiazione fossile di fondo www.astronomiavallidelnoce.it
  • 7.  Die Grundlagen der allgemeinen Relativitätstheorie (1916), espose in forma definitiva la sua teoria della relatività generale  Nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato da ogni corpo materiale è rappresentato come una modificazione delle proprietà geometriche dello spazio fisico. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 8.  L’universo è sempre esistito. Non è nato e non morirà. È così com’è.  Einstein dalle sue equazioni di campo dedusse un universo in espansione, ma ciò era in contrasto con la mentalità comune e lo indusse ad inserire una costante cosmologica che rendesse l’universo statico. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 9. Georges Lemaître fu il primo a proporre che l’universo fosse stato originato da quello che egli chiamò l’atomo primevo, una sfera più o meno delle dimensioni dell’orbita della Terra, fatta di protoni e elettroni, ma estremamente, ma non infinitamente, densa. Egli pensava che anche il suo atomo primevo potesse disintegrarsi dando origine agli elementi leggeri. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 10. Limite superiore età universo: t = 1/H Legge di Hubble v = H d dove v é la velocità di allontanamento delle galassie, d la loro distanza e H la cosiddetta costante di Hubble. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 11. Sfortunatamente il valore della costante di Hubble non é conosciuto con precisione, vari metodi danno diversi risultati. Valore molto accreditato é 55 km/s per Mpc www.astronomiavallidelnoce.it
  • 12. L’effetto Doppler é un fenomeno fisico secondo il quale se un oggetto luminoso si allontana da noi, le sue righe spettrali si sposteranno verso il rosso (redshift), mentre se si avvicina, le sue righe si sposteranno verso il blu (blushift). Tale fenomeno é stato studiato per la prima volta con onde sonore in cui cambia frequenza dell’onda. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 13. Per immaginare l’espansione dell’universo dobbiamo immaginare che l’universo sia la superficie di un palloncino che si gonfia. Ogni punto vedrà gli altri allontanarsi, ma é impossibile darne un centro. Non esiste semplicemente, é tutto lo spazio-tempo che si espande. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 14. Molto spesso si chiede, ma in quale spazio l’universo si sta espandendo? La risposta é in nessuno. L’universo non é una entità contenuta in uno spazio esterno. L’universo é tutto e contiene tutto, perciò non ha senso la domanda. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 15.  elaborato da Friedmann  sviluppato da Lemaître, Robertson e Walker  presenta molte affinità con i dati osservativi, ma presenta dei gravi problemi › Non spiega l’orizzonte cosmico e risulta instabile cioè sembra collassare molto rapidamente, ma in confronto può prevedere l’evoluzione temporale dell’universo. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 16. Oggi quasi tutti i cosmologi ritengono che l’universo sia nato da un’immane esplosione avvenuta circa quindici miliardi di anni fa e partita da un punto estremamente piccolo, caldo e denso. In meno di mezzo secolo l’universo statico di Newton é diventato un’entità dinamica, in espansione, mobile quanto violenta. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 17.  L’universo è omogeneo e isotropo su grande scala, cioè tutti gli osservatori vedono proprietà identiche (omogeneità) e tali osservatori non vedono direzioni privilegiate (isotropia).  Tale osservazione, solo superficialmente banale, è assai importante, poiché ci assicura che le leggi della fisica che conosciamo possono essere valide anche a milioni o miliardi di anni luce da noi. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 18.  I fisici ritengono che l’universo al tempo zero abbia avuto raggio zero e densità, pressione e temperatura infinite.  Questi infiniti non piacciono, ma si riferiscono a tempi anteriori al tempo di Planck 10-44 s.  Questi primi istanti di vita sono lasciati alla pura speculazione mancando di vere prove a sostegno delle varie tesi. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 19. Va ricordato che le informazioni (radiazione elettromagnetica) viaggiano ad una velocità finita e pari alla velocità della luce nel vuoto (c ~ 300000 km/s). L’orizzonte di cui abbiamo coscienza ha un raggio pari a r = c t www.astronomiavallidelnoce.it
  • 20. Per risolvere i problemi del modello standard utilizziamo l’idea di Guth, poi sviluppata da Linde, che prevede nella fase iniziale di nascita dell’universo una brusca accelerazione. PROBLEMA: prevede come densità critica il valore uno www.astronomiavallidelnoce.it
  • 21. La teoria del Big Bang prevedeva che il nostro universo si comportasse come un corpo nero e dunque doveva emettere radiazione. Questa radiazione é stata trovata e corrisponde a 2.735 K. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 22. Proiezione della temperatura della radiazione cosmica di fondo, all-sky. Temperatura media: 2,726 K Affinché potessero nascere le galassie e le stelle era necessario che la radiazione fossile di fondo presentasse delle disomogeneità che sono state effettivamente misurate da COBE. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 24. Era quantistica Era inflattiva Confinamento dei Quark Era del plasma Era nucleare Fine dell’epoca della radiazione Era della materia www.astronomiavallidelnoce.it
  • 27.  Planck: un’unica forza fondamentale. Equivalenza di fermioni e bosoni.  GUT: l’inflazione ha luogo fra 10-35 e 10- 32 s. La gravitazione si separa dalle altre tre forze. Quark e leptoni si scambiano tramite gluoni X e fotoni. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 28.  L’interazione forte si separa dall’elettrodebole.  Quark, leptoni, fotoni.  I fotoni non hanno sufficiente energia per creare coppie di protoni e antiprotoni, ma sufficiente a creare coppie di elettroni e positroni.  E = 8.75 MeV: c’è equilibrio tra fotoni e coppie di elettroni e positroni.  p + n = D  Formazione di nuclei di D, He3, He4, Li7. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 29. Si cominciano a formare gli atomi neutri e il gas diventa trasparente alla radiazione. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 30.  particelle che sono i mattoni di tutti gli elementi  altre sono le responsabili dell’interazione tra le quattro forze in natura: › gravitazionale, › nucleare forte, › nucleare debole, › elettromagnetica. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 31.  La creazione di ogni particella é accompagnata dalla rispettiva creazione della sua antiparticella  Accanto alla materia troviamo l’antimateria.  Quando una particella si incontra con la sua antiparticella queste si annichilano, cioè si elidono producendo energia. www.astronomiavallidelnoce.it PROBLEMA: perché il mondo è di materia
  • 32.  L’elemento più abbondante dell’universo é l’idrogeno  Si suppone che nel calderone primordiale successivamente all’idrogeno si siano formati deuterio, elio ed altri elementi leggeri (Alpher, Bethe, Gamow)  La vera produzione di elementi pesanti é stata realizzata all’interno delle stelle (von Weizacker, Fermi, Hoyle, Fowler, M. e G. Burbidge). www.astronomiavallidelnoce.it
  • 33. www.astronomiavallidelnoce.it •Densità < Densità Critica Universo Aperto •Densità = Densità Critica Universo Critico •Densità > Densità Critica Universo Chiuso
  • 34.  Ci si accorse che la materia visibile era troppo poca per mantenere stabile le galassie nonché gli ammassi.  Utilizzando le leggi di gravitazione si scoprì che doveva esistere della materia che non era visibile.  Il primo esperimento che diede risultati fu quello della scoperta della compagna di Sirio. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 35. • Il tempo, come lo conosciamo noi, ha una sua direzione. Le teorie fisiche non vietano al tempo di essere negativo, cioè di tornare indietro. È come se una tazzina rotta si ricomponesse da sola!?!?! Ma se così fosse noi potremmo viaggiare nel tempo… e lo spazio?!?! La freccia del tempo • Il secondo principio della termodinamica ci assicura che una tazzina rotta non potrà mai aggiustarsi da sola e da una precisa indicazione di come evolvono le strutture nell’universo. Entropia e la freccia termodinamica www.astronomiavallidelnoce.it
  • 36. Se l’universo fosse aperto o critico quello che succederebbe è che ad un certo punto le distanze tra gli oggetti sarebbero tali che con la morte delle stelle (nane nere) non ci sarebbe più la possibilità di creare nuove generazioni stellari. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 38. • Questa domanda fa parte più della metafisica che della fisica, anche se alcuni fisici, specialmente delle particelle, cercano di spiegare ogni istante dell’universo sviluppando idee su ciò che ci sarebbe stato prima utilizzando potenti acceleratori di particelle. Cosa c’era prima • Non vi era possibilità di dare una risposta fisica fino a quando un giovane borsista Edward Tryon non pensò “forse l’universo non é altro che una fluttuazione del vuoto”. Cioè l’universo é nato dal nulla e ciò é possibile in quanto l’energia totale dell’universo é zero. Da dove si é formato l’universo www.astronomiavallidelnoce.it
  • 40. Cluster gravitazionale Cluster gerarchico www.astronomiavallidelnoce.it
  • 43. All’inizio del Novecento l’avvento dei grandi telescopi consente di esplorare il cielo in modo sistematico. Così, il Sole si perde tra i cento miliardi di stelle della Via Lattea. La quale si perde, a sua volta, tra le centinaia di miliardi di galassie che popolano l’universo. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 44. Intorno al 1780, William Herschel fu il primo a tentare di determinare la forma della Via Lattea enumerando le stelle in diverse posizioni. Ottenne una forma più o meno schiacciata (giusto), ma coi bordi irregolari ed il Sole al centro (sbagliato). www.astronomiavallidelnoce.it
  • 45. Nucleo galattico Bulbo centrale Bracci delle spirali Alone www.astronomiavallidelnoce.it
  • 46. Diametro: 90000 a.l. Diametro bulbo: 25000 a.l. Diametro nucleo: 10000 a.l. Spessore al centro: 15000 a.l. Spessore in posizione del Sole: 1000 a.l. Massa totale: 200 x 109 masse solari 1 a.l. è circa 1013 km www.astronomiavallidelnoce.it
  • 47. Harlow Shapley (1885- 1972) fu il primo ad individuare il centro galattico nella costellazione del Sagittario. Attualmente il nucleo galattico è localizzato nella posizione della radiosorgente Sagittario A  = 17h 42,5m  = - 28° 59’ www.astronomiavallidelnoce.it
  • 48. www.astronomiavallidelnoce.it Raggio 1500 a.l. Densità > 109 vicinanza Sole > 150 ammassi globulari Distanza media stella-stella 1 settimana luce 15 volte diametro Sistema Solare Massa 109 masse solari Polveri e gas Emissione onde radio e lontano infrarosso
  • 49. Nel bulbo centrale si trova un anello di nebulose giganti, all’interno del quale si trovano numerose nubi di gas e di polveri insieme a stelle giovani e ammassi stellari, ma anche molte vecchie stelle. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 50.  Nella Galassia vi sono grandi quantità di idrogeno interstellare (regioni HI).  Tale presenza si trova con osservazioni radioastronomiche della riga di emissione di 21 cm.  La determinazione della distanza di tali regioni ci dà una stima accurata della natura a spirale.  La distribuzione di tali regioni a portato all’identificazione della struttura della Galassia. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 51. L’alone è formato da ammassi globulari che presentano una distribuzione uniforme attorno al disco galattico. Sono formati da stelle vecchie e presumibilmente si sono formati all’incirca nello stesso periodo di formazione della Galassia www.astronomiavallidelnoce.it
  • 52. www.astronomiavallidelnoce.it Formazione stellare Piano galattico data la presenza di molte polveri, le stelle si formano continuamente e qui convivono stelle giovani e vecchie. Alone essendo privo di polveri e gas, in tale zona non potranno nascere altre stelle.
  • 53. www.astronomiavallidelnoce.it Mezzo interstellare Polveri La polvere consiste di minuscole particelle solide, agglomerati di molecole formati dagli elementi più abbondanti. A causa delle dimensioni di tale particelle, paragonabili alle lunghezze d’onda delle radiazioni ottiche e ultraviolette, la polvere si comporta come un attenuatore di luce continuo e selettivo. Gas Il gas è costituito di atomi e molecole sparse fra stella e stella con una densità che sul piano galattico raggiunge al massimo quella di un atomo per centimetro cubo. Il gas assorbe la radiazione stellare solo a certe ben determinate lunghezze d’onda tipiche degli elementi che lo compongono e del loro stato di ionizzazione.
  • 54. Harlow Shapley (1885- 1972) pone il Sole in una posizione periferica. L’uomo perde la sua centralità all’interno della Galassia www.astronomiavallidelnoce.it Distanza dal centro 30000 a.l. Distanza dal piano galattico 46 a.l. N Velocità di rotazione del Sole 220 km/s Periodo di rivoluzione attorno al centro 240 x 106 anni
  • 55.  Le stelle della Via Lattea devono ruotare attorno al centro di questa, e ciò per soddisfare le leggi della dinamica.  Le stelle che si trovano tra il Sole e il centro galattico ruotano attorno a questo più velocemente del Sole e lo precedono, mentre le stelle nella direzione dell’anticentro si muovono più lentamente e si lasciano sorpassare.  Un effetto analogo si ritrova nella misura delle velocità radiali. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 58. Fino ai primi anni del XX secolo non si era sicuri che esistessero altri oggetti al di fuori della nostra Galassia. Con la determinazione della distanza della galassia di Andromeda si é aperta la visione dell’universo nella sua completezza. Ma é solo dopo la metà di questo secolo che si é riusciti a determinare le distanze con maggior precisione. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 59. E.P. Hubble classificò vari tipi di galassie. www.astronomiavallidelnoce.it Galassie Spirali Spirali barrate Ellittiche Irregolari
  • 60. Le galassie a spirale sono di gran lunga le più numerose. Ciò é dovuto al fatto che sono più grandi rispetto agli altri tipi e dunque é più facile la loro individuazione. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 61. www.astronomiavallidelnoce.it A differenza del tipo precedente, queste galassie presentano una barra più o meno pronunciata che si diparte dal nucleo e dalla quale si dipartono le braccia a spirale.
  • 62. www.astronomiavallidelnoce.it Le galassie ellittiche hanno forma che passa dall’essere quasi circolare a molto più allungate, avendo un appiattiment o massimo che può arrivare al massimo a circa 3:1.
  • 63. www.astronomiavallidelnoce.it Sono il gruppo più scarno. Sono galassie dalla forma indefinita. Attualmente sono fecondissime di nuove stelle anche se sono un migliaio di volte meno dense di quelle a spirali.
  • 64. Vi sono molti tipi di galassie per le quali la classificazione di Hubble va un po’ stretta: troviamo galassie dalle diverse caratteristiche fisiche ed altre che interagiscono coi membri vicini. www.astronomiavallidelnoce.it Tipologia galassie Radiogalassie Quasar BL Lac Blazar Liner Seyfert Markanian o N
  • 65. Sono galassie a spirale o ellittiche che presentano una radiazione radio dal migliaio al milione più volte intensa rispetto a quella normali. La più intensa radiosorgente é Cynus A. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 66. Le quasar sono potenti sorgenti di radiazione X e infrarossa. Si vedono come punti luminosi, ma sono gli oggetti più distanti conosciuti dall’uomo. Il processo che li rende così luminosi non é molto chiaro. Tra le varie ipotesi si suppone che sia una galassia in formazione. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 67. Il nome deriva da una stella che successivamente si é scoperto essere il nucleo attivo di una galassia ellittica. La caratteristica é che presenta uno spettro continuo privo di righe. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 68. Blazar sta a significare BLLacQuaSar. La parola richiamo il termine fiamma, infatti questi oggetti presentano bruschi aumenti di luminosità. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 69. I Liner é l’acronimo di Low Ionization Nuclear Emission Region, in esse le emissioni gassose provengono da gas a bassa ionizzazione. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 70. Queste galassie presentano un nucleo talmente luminoso che mette in ombra I bordi circostanti. Prendono il nome da colui che per primo le catalogò e studiò. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 71. Prendono nome dall’astrofisico russo che le ha studiate. Presentano nuclei brillanti e radiazione più blu e ultravioletta rispetto alle galassie normali. Queste caratteristiche sono indice di attività più o meno intensa dei loro nuclei. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 72. Può capitare che alcune galassie interagiscano per effetto della reciproca attrazione gravitazionale. In questo cosa scoviamo galassie a nuclei multipli che presentano strane forme. La galassia formatasi raggiunge dimensioni ragguardevoli, anche 60 volte maggiore della nostra Galassia. www.astronomiavallidelnoce.it
  • 73. www.astronomiavallidelnoce.it •La Via Lattea ha parte del cosiddetto gruppo locale, un insieme di una ventina di galassie in cui spiccano M31 e M33 e le Nubi di Magellano, galassie satelliti della nostra. La maggior parte delle galassie sono ellittiche o irregolari. Il diametro é di circa 3 milioni di a.l. Gruppo Locale •Il gruppo locale fa parte del cosiddetto superammasso della Vergine. La posizione della Via Lattea é periferica ed il centro é dominato dall’ammasso della Vergine che si trova a 70 milioni di a.l. Superammasso della Vergine
  • 74. La disposizione delle galassie non é uniforme. L’universo é dominato da grandi vuoti sferici, del diametro dell’ordine dei milioni di a.l., e le galassie si addensano sulla superficie di tali vuoti. www.astronomiavallidelnoce.it