Medipav segue attentamente le normative specifiche in ambito pavimentazioni industriali verificando sempre le condizioni dettate dalle normative vigenti e dai Codici di buona Pratica sviluppati all'associazione di categoria.
2. Sono elaborate da gruppi di lavoro composti da esperti in rappresentanza delle parti economiche interessate,coordinati e gestiti dall’Ente di normazione nazionale UNI. Differenza tra norma e regola Le norme tecniche sono documenti che definiscono le caratteristiche (per esempio, dimensioni, aspetti di sicurezza, requisiti prestazionali ecc.) di un prodotto, o di un processo secondo quello che è lo stato dell’arte tecnico e tecnologico. Le norme tecniche non sono leggi ma sono norme volontarie. Le regole tecniche sono specifiche che definiscono le caratteristiche e/o i requisiti prestazionali di un prodotto o di un processo, ma hanno natura obbligatoria , essendo contenute (o citate come obbligo) in atti emanati dall’autorità Pubblica (leggi, decreti, ecc.) e sono quindi cogenti. Se una norma viene comunque citata in un atto pubblico (leggi, decreti, ecc.) diventa essa stessa requisito cogente. Att .
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4. Le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Con D.M. del 14 gennaio 2008 sono state pubblicate le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni sono il codice di riferimento sulla durabilità, sulla qualità e sulla sicurezza dell’opera progettata. Analizzando il testo si desumono, i coinvolgimenti delle figure che operano nel complesso e articolato sistema dei cantieri. Finalmente il pavimento industriale viene considerato una vera e propria opera che necessita di progettazione e direzione lavori. Le NTC ed il coinvolgimento del progettista Il pavimento deve essere progettato, costruito, collaudato e soggetto a manutenzione ordinaria affinchè la funzionalità sia garantita durante la vita utile prevista (10 anni). Le probabilità di degrado concesse devono essere scelte dal committente e dal progettista di concerto, in funzione dell’uso e delle conseguenze del degrado con riguardo a persone, beni e possibili turbative sociali. Il progettista e il committente di concerto, sono liberi di adottare i modelli ricavabili da altre normative o da consolidata letteratura tecnica, purchè si dimostri che vengano rispettati i livelli di prestazioni attese definiti nelle NNT. Il progettista deve esprimersi anche in merito alla esecuzione del pavimento fornendo indicazioni sulla corretta maturazione dei getti e sulle procedure esecutive: ciò sottolinea l’importanza che si vuole attribuire a tali fasi fondamentali per la durabilità del pavimento.
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8. Quindi l’ente appaltante, la direzione dei lavori, il progettista e l’applicatore stesso, dispongono dei criteri di conformità, contenuti nelle norme tecniche di riferimento, per progettare, verificare e giudicare la qualità tecnica del manufatto realizzato in opera. Dal punto di vista della sicurezza, il D.lgs. 81 del 2008 e D.lgs. 155 (HACCP) richiedono al prodotto la totale assenza di odori dovuti alla probabile cessione di sostanze volatili. Le norme non ammettono infatti l’impiego di prodotti con emissioni pericolose per l’ambiente e insalubri per la salute degli utenti, se non al di sotto delle soglie previste per legge. Le Norme per i pavimenti resinosi Per le norme igieniche i pavimenti e i piani di calpestio devono essere in materiale facilmente pulibile, con superficie lavabile, impermeabile, liscia e atossica e anche antisdrucciolo. Definizione trovata nel D.P.R. 7 aprile 1955, n. 547 II 1° sub 8, e la più recente direttiva CE 92/5 relativa agli impianti di macellazione e lavorazione delle carni. Per definire la sicurezza dei luoghi di lavoro in conformità al D.L. 19 settembre 1994, n. 626 e l’81 del 2008, il pavimento deve essere antisdrucciolo. Ma le esigenze restrittive (facilmente pulibile ed antisdrucciolo) sui pavimenti e sui piani di calpestio sono presenti anche nel D.L. 30 dicembre 1992, n. 537, sulla lavorazione dei prodotti a base di carne; nel D.L. 286/1994 relativo alla lavorazione delle carni fresche; nel D.L. 30 dicembre 1992, n. 530, relativo ai prodotti della pesca e infine nel D.L. 26 maggio 1997 n. 155, relativo alle direttive 93/43 CEE e 96/3/CE.
9. Codici di Buona Pratica, Linee Guida, Capitolati In aggiunta ai requisiti specificati in norme volontarie e leggi, esistono Linee guida e Codici di Buona Pratica realizzati da Associazioni di categoria che operano nel settore: Codice di Buona Pratica per i Pavimenti in Calcestruzzo ad uso industriale Lo scopo è quello di divulgare materiale informativo alle parti interessate nel processo realizzativo di ogni pavimentazione con l’obiettivo di qualificare il settore e accrescere la soddisfazione del cliente nel rispetto di tutti i ruoli. Capitolato Pavical Codice di Buona Pratica per le Pavimentazioni in Resina
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11. Codice di Buona Pratica per i Pavimenti in Resina CONPAVIPER, facendo riferimento alla norma UNI 10966 “Rivestimenti resinosi per pavimentazioni” fornisce, con questo documento gli strumenti di supporto per poter progettare la pavimentazione e realizzare la superficie in resina. Il Comitato Tecnico Resine Conpaviper, ha coinvolto nella stesura del documento le più importanti aziende produttrici e applicatrici operanti sul mercato italiano e tecnici tra i maggiori esperti del settore. Il Codice deve servire da stimolo per una ulteriore evoluzione qualitativa del settore delle pavimentazioni in resina tenendo conto dello sviluppo tecnologico e normativo e della crescente richiesta da parte del mercato di maggiori prestazioni e funzionalità. La pavimentazione in resina rappresenta oggi l’ elemento chiave e più importante dell’edificio: oltre alle consuete caratteristiche di resistenza meccanica e resistenza all’usura, deve garantire resistenza all’aggressione delle sostanze chimiche, la facilità di essere pulita, l’impermeabilità, il controllo delle polveri, l’aspetto estetico.
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13. La qualità certificata Medipav Medipav opera da anni nel rispetto delle normative, in linea con i Codici di Buona Pratica ed il Capitolato Pavical ed in Qualità. Medipav ha ottenuto la Certificazione di qualità ISO 9001 nel gennaio 2005 dimostrando un costante impegno nell’organizzare in qualità tutte le attività, avendo come punto focale la soddisfazione del cliente ed il miglioramento continuo. A livello nazionale, Medipav contribuisce fattivamente per la promozione di iniziative volte a promuovere la nuova concezione delle Pavimentazioni industriali per elevare il livello qualitativo delle realizzazioni e la specializzazione del settore.