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TFR tratto da La stampa 17.10.2014 (trascinato).pdf
1. LASTAMPA
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2014 .Primo Piano .5
gg Dossier/L’impattodellemisure g
Non è vero che
l’operazione-Tfr
sarà gratis per
tutti. Di certo le
imprese potranno
utilizzare il paracadute delle
banche e queste a loro volta
verranno assistite da una dop-pia
garanzia, dell’Inps e dello
Stato. A rimetterci saranno in-vece
in molti casi i lavoratori
che per vedersi accreditare in
busta paga il Tfr maturando
dovranno pagare tasse più ca-re.
Mentre oggi infatti i fondi
accantonati per la liquidazione
oconvogliatiallaprevidenzain-tegrativa
godono di aliquote
privilegiate una volta monetiz-zata
mensilmente la quota di
tfr smobilizzata sarà sottopo-sta
ad aliquota ordinaria. Di
fatto farà cumulo con tutte le
altre voci della busta paga ed in
SOTTO I 50 DIPENDENTI
alcuni casi comporterà pure un
salto di aliquota o la perdita dei
requisiti per il bonus da 80 eu-ro.
«Norma scritta coi piedi»
dice il presidente della Com-missione
bilancio dellaCamera
Francecso Boccia (Pd). «In
questo modo i lavoratori ci per-dono
» ha dichiarato ieri Susan-na
Camusso.Quanto?
In pratica, calcola la Fonda-zione
consulenti del lavoro, si-no
ad un reddito lordo annuo di
15 mila euro al lavoratore farsi
anticipare il Tfr non costerà un
euro in più, ma dai 15mila euro
asalire l’aggraviosaràprogres-sivamente
crescente. Sino al
tetto di 28.650 euro si parla pe-rò
di appena 50 euro in più al-l’anno,
(Dati in euro)
TASSAZIONE ORDINARIA
(Legge di Stabilità 2014)
maoltre questa soglia per
effetto dell’aliquota del 38%il pe-so
delle tasse da pagare in più di-venta
importante, nell’ordine dei
300 euro. Chi ha un reddito di
circa 20mila euro l’anno il Tfr
netto sarebbe pari a 1.008 euro
(84 euro al mese) a fronte di 1.058
di Tfr netto accantonato in
del Commercialisti che minaccia
di smobilizzare tutto il suo porta-foglio
di titoli pubblici italiani
(800 milioni) se il governo non fa-rà
dietrofront.
Quanto alle imprese, se è vero
che potranno beneficiare del ca-nale
bancario per compensare le
somme anticipate ai dipendenti,
a tassi identici a quelli ricono-sciuti
per il Tfr, anche per loro è
previsto un costo aggiuntivo. Il
comma 7 dell’articolo che intro-duce
il «Tfr in busta paga» dispo-ne
infatti che le imprese con me-no
di 50 dipendenti, che con le
vecchie norme trattenevano in
cassa il Tfr, debbano versare al
Fondo di garanzia Inps «un con-tributo
mensile pari allo 0,2%
della retribuzione imponibile ai
fini previdenziali nella stessa
percentuale della quota matu-randa
» liquidata ai dipendenti. Il
fondo Inps parte con una dota-zione
di 100 milioni assicurata
dalla legge di Stabilità ma poi
I FONDI PENSIONE
verrà alimentato dal prelievo
sulle imprese con meno di 50 di-pendenti
(quelle sopra i 50 di-pendenti
già versano tutto il Tfr
inoptato all’Inps).
La legge prevede che l’antici-po
del Tfr venga assicurato «in
via sperimentale» dal 1 marzo
2015 sino a tutto il 30 giugno
2018. Interesserà solo i lavorato-ri
del settore privato (enoni pub-blici)
assunti da almeno sei mesi
con l’esclusione di quelli dome-stici
e di quelli del settore agrico-lo.
Lo smobilizzo, che una volta
richiesto sarà irrevocabile sino a
tutto il 2018, riguarderà sia la
quota destinata al Tfr che quella
investita nei fondi integrativi.
Twitter@paoloxbaroni
PREVIDENZA
AnticipodelTfr
salatoper i redditi
sopra i 28mila euro
Oltre quella soglia, il carico fiscale cresce di 300 euro
PAOLO BARONI
ROMA
Retribuzione
Centimetri-LA STAMPA
15.000
25.000
50.000
75.000
100.000
TFR annuo
(netto)
798
1.261
2.141
3.057
3.937
TFR mensile
(netto)
66
105
178
255
328
TASSAZIONE ORDINARIA
(Prima della Legge di Stabilità 2014)
TFR annuo
(netto)
798
1.311
2.448
3.501
4.506
TFR mensile
(netto)
66
109
204
292
376
LA SIMULAZIONE
azienda, a 25mila se ne ricevono
1.261 (105 al mese) anziché 1.311, a
50 mila 2.488 (178/mese) invece
di 2.448. In più bisogna mettere
in conto che se si smette di confe-rire
il Tfr ai fondi integrativi si
perde anche il contributo del da-tore
di lavoro pari all’1-1,8% della
retribuzione.
Anche su questo fronte, co-munque,
anche chi continuerà a
versare soldi subirà un aggravio:
dal 2015 infatti è confermato l’au-mento
dal 12,5 al 20% dell’aliquo-ta
che viene applicata ai rendi-menti
di fondi integrativi.Mossa
che ha fatto subito indispettito le
casse previdenziali. Con quella
All’ora di pranzo, nella
mensa del più grande
coworking di Torino,
t’aspetteresti un viavai di ra-gazzi.
Invece no: a mettere in
ordine piatti e tornare alla scri-vania
sono due uomini, i capelli
grigi. La stessa tinta che «vin-ce
» nel corridoio, e pure nello
stanzone al centro della fabbri-ca
riadattata a spazio di lavoro
condiviso: tavoli di legno, con-nessione
wi-fi, lo spazio per un
pc portatile e nient’altro. Para-dossalmente,
i giovani li trovi
nella sala più organizzata (e co-stosa):
quella con scrivanie, ar-madietti,
cavi. «Le attività tra-dizionali
fanno fatica, siamo in
una fase di migrazione. Qui or-mai
arrivano i cinquantenni
che provano a reinventarsi»,
racconta Aurelio Balestra. Ha
apertoToolbox nel 2010, era un
rifugio per chi
non era riuscito
a trovare un po-sto
fisso. «Ades-so,
invece, i free-lance
sono
strutturati, or-gogliosi
»,dice.Soprattutto,non
sono ragazzini che sognano Si-liconValley.
È per questo che la
mossa di Renzi sui minimi delle
partite Iva piace. L’imposta so-stitutiva
per chi ha ricavi sotto i
30 mila euro attualmente viag-gia
al 5%, ma è destinata agli
Boccata d’ossigeno per le partite Iva
“Ma noi giovani temiamo la stangata”
Lo sconto per tutti fa salire dal 5%al 15%iminimi per gli under 35
under35,esoloperiprimicinque
anni di attività. Dal 2015 salirà al
15%: in cambio, però, verrà este-sa
a tutti, senza limite d’età e di
tempo e su una fascia di ricavi
tendenzialmente più vasta. Si
parte da 15 mila e si arriva fino a
40 mila euro, con differenze lega-te
all’attività svol-ta.
I dettagli sono
ancora da limare,
ma sono previste
ulteriori agevola-zioni.
«Al fine di
favorire l’avvio di
nuove attività - si legge nella boz-za
-peril periodo d’imposta in cui
l’attività è iniziata e per i due anni
successivi» il reddito imponibile
«è ridotto di un terzo». Renzi ha
spiegato che il regime semplifica-to
vale 800 milioni di euro, e coin-volgerà
900mila autonomi.Bale-
Reportage
GIUSEPPE BOTTERO
TORINO
stra plaude: «Aiutare i giovani è
un atteggiamento troppo tradi-zionale,
in un momento compli-cato
come questo. Cancellare i li-miti
di età è la mossa giusta».
A leggere gli sfoghi a caldo po-stati
sul web, però, sembra che
stavolta il rotta-matore
rischi di
rottamare i tren-tenni.
Grazie ai
Dal 2015 chi dà vita
aunaattivitàrischia
aumenti da 800 euro
«minimi»del5%,
infatti, c’è chi s’è
costruito un
mercato. Ludovico Spagnolo e
StefanoScarpittihannocreatoun
servizio formidabile, Orientem:
dopo mesi passati a studiare i so-cial
network cinesi, adesso aiuta-no
le aziende a promuovere ilma-de
in Italy aPechino. «Passare dal
5al 15percentoèunafucilata-di-cono
- ci costringerà ad alzare il
800
milioni
Il valore del regime
semplificato secondo
le slide presentate
dal premier Renzi
900
mila
Il numero delle partite Iva
coinvolte dalla misura
che debutterà
all’inizio del 2015
35
anni
Il limite attuale
per usufruire
delle agevolazioni fiscali
verrà cancellato
40mila
euro
La nuova soglia massima
dei ricavi annuali
per godere del regime
agevolato
LePmidovranno
versare all’Inps
un contributo dello 0,2%
L’aliquota sale dal 12,5 al 20%
Laminacciadei commercialisti
«Vendiamo 800milioni diBot»
«Padoanci aveva
promesso sgravi
poihafatto
l’esattocontrario»
3 domande
a
Michele Tronconi
Assofondipensione
«Ho incontrato lunedì Padoan
ed il ministro mi aveva assicu-rato
che se si fosse fatta l’ope-razione-
Tfr certamente si sa-rebbe
stati introdotti anche
elementi di incentivazione. E
invece è avvenuto l’esatto con-trario
». Il presidente di Asso-fondipensione,
Michele Tron-coni,
proprio non si spiega co-me
il governo possa aver por-tato
al 20% il prelievo sulla
previdenza integrativa.
Cosa si rischia?
«Un crollo dei flussi dei con-tributi,
non solo in termini di
adesioni. Perchè anche quelli
che avevano aderito utilizze-ranno
la possibilità di farsi li-quidare
in anticipo il Tfr. Ma
così si manda un messaggio
assolutamente sbagliato».
Perchè?
«Perché alla fine la gente que-sti
soldi in più non li spenderà
e li metterà comunque da par-te.
Ma allora sarebbe meglio
gestirli in maniera efficiente
come stanno cercando di fare
i fondi pensione, che negli ulti-mi
anni hanno ottenuto rendi-menti
anche più alti del Tfr».
Si può dire che così si affer-maunprincipio
di libertà...
«Certo, in una logica più “poli-tica”
si può dire basta con lo
Stato-mamma. Ma al contem-po
è come proclamare che
non si crede più nella previ-denza
integrativa, che le pen-sioni
pubbliche sono in equili-brio
e garantiranno sempre
assegni ricchissimi, mentre si
sa che non è così». [P. BAR.]
prezzo dei servizi, rischiamo di
perdere competitività».
Non sbagliano: secondo una
elaborazione della Fondazione
Hume un under 35 che incassa
20 mila euro lordi l’anno con il
nuovo regime dovrà rinunciare
a quasi 800 euro. «Sui giovani
la preoccupazione è massima:
non si creano le condizioni per
nuove assunzioni senza politi-che
a sostegno dello sviluppo e
se viene colpita anche la libera
iniziativa degli under 35 temo
che non si stia facendo qualco-sa
di utile al paese» ragiona Ni-cola
Scarlatelli, presidente del-la
Cna di Torino, che per il re-sto
promuove la manovra.
Tra i corridoi di Toolbox non
sembrerebbe, perché lo scambio
di idee è continuo,matra le gene-razioni
è in corso una guerra stri-sciante,
spiega Ugo Testoni, 61
anni, copywriter diVarese che ha
fondato Acta. L’associazione riu-nisce
formatori, ricercatori, in-formatici,
creativi e altre catego-rie
di consulenti: al suo interno
convivonomille anime, pure pro-testare
diventa un problema.
Eppure tutti, per una volta, si
sono riuniti per lan-ciare
una campa-gna
a colpi di
hashtag, «Matteo
non siamo sereni».
Nonostante i passi
avanti, diceTestoni,
I COSTI
dal governo si aspettavano di più.
«Apartire dall’ abolizione dell’au-mento
dell’aliquota contributiva
per la Gestione Separata Inps al
33% fino all’estensione degli am-mortizzatori
anche a chi perde il
lavoro dopo essere stato autono-mo.
Renzi - avvisa - non pensi di
chiudere qui la partita».
AL COWORKING
«Oggi i più in crisi
sono i cinquantenni
Ègiustoaiutare loro»
Icasi
L’autoèstoricasolo
dopotrent’anni
!Cambialavitapercentina-ia
di migliaia di automobilisti:
per essere considerata «stori-ca
»(conbollodi25euroescon-ti
sull’assicurazione), un’auto
dovrà avere almeno 30 anni e
non più 20. Secondo le stime
dell’avvocato Roberto Loi, pre-sidente
dell’Automotoclub
StoricoItaliano,danonconfon-dere
con l’Aci, «potrebbero es-sere
350 mila gli automobilisti
coinvolti. Secondo me, molti
rottameranno e lo Stato incas-seràmenodelprevisto
».
Rinnovatigliaiuti
aiforestalicalabresi
!Non c’è manovra che si
rispetti senza un articolo «ad
hoc» sui forestali della Cala-bria.
Un piccolo esercito di
oltre 10.000 persone attivo
nella difesa delle aree verdi
della regione. Anche que-st’anno
l’argomento viene
preso in considerazione con
l’articolo 17 (quello relativo
alle «politiche invariate»)
che rifinanzia l’intervento. Si
prevede infatti un contribu-to
di 140 milioni di euro a
partire dal 2017.