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FRATELLI BUDDHISTI, LA VITA CON TUTTI GLI ESSERI VIVENTI È IL
CAPOLAVORO DI DIO
Sommario
1. Fratelli Buddhisti, la vita è il capolavoro di Dio Pagina 1
2. Le Guide nell’Aldilà per i Non Cristiani “ 4
3. La vita nel Cosmo, le sue finalità e il ruolo salvifico del Signore Gesù “ 5
4. Il Bene, il Male e la Coscienza individuale “ 11
5. Conoscere se stessi “ 13
6. La Liberazione dalla miseria, dalla malattia e dal dolore “ 14
7. Il Paradiso “ 16
8. Rivelazioni Divine e significati di alcuni vocaboli e locuzioni “ 18
9. Frantumazione o suddivisione dello Spirito dell’Uno nello Spirito dei molti “ 21
10. La Famiglia di Dio “ 22
11. La dottrina del Buddha “ 23
12. Confronto tra la Dottrina del Cristo e la dottrina del Buddha “ 33
13. Esortazioni ai fratelli Buddhisti “ 44
1. Fratelli Buddhisti, la vita è il capolavoro di Dio
La Storia biblica della Salvezza è la storia del Padre-Madre-Dio 1
che salva tutti i Demoni
per mezzo dell’uomo e della vita ideata e realizzata da Dio stesso con tutti gli esseri viventi e le
vicende cosmiche quotidiane 2
, purché tutti gli uomini scelgano di vivere evangelicamente
osservando cioè la dottrina di Gesù spiegata nei Vangeli. La Storia biblica della Salvezza è anche
la storia della lotta dell’uomo contro Satana e il Male
La parte finale della Redenzione di ogni demonio umano 3
è opera del Cristo, la Presenza
Divina nell’uomo 4
a qualunque popolo o religione appartenga 5
.
I Maestri spirituali del Cerchio Firenze 77 hanno detto: << (.) Se noi affermassimo che tutto
quanto esiste nei mondi fisico, astrale e mentale, inclusi i veicoli omonimi dell’uomo, è un
gigantesco meccanismo che produce coscienza, una gamma che va dall’atomo della coscienza
(Vedi atomo di sentire) alla coscienza individuale, non sbaglieremmo di molto, 206d (.) 6
.
Il Buddha non scoprì che la vita nel Cosmo 7
è il capolavoro di Dio perché era
ossessionato dalla sofferenza, dalla nascita, dalla malattia, dalla vecchiaia e dalla morte.
1
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pages 103-104, Mediterranee
2
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio pagine 301-303 (Varianti) e pagine 303-304 (Varianti non vissute),
Mediterranee ; Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163 (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta),
Armenia
3
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162 e 178, Armenia
4
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 144, Mediterranee
5
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità
ricercate dall’uomo, pages 160-161, Mediterranee
6
Cerchio Firenze 77; Dizionario del Cerchio, pagina 61 (Coscienza), Mediterranee
7
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
1
Il Buddha scoprì l’esistenza della legge del karma, ma non scoprì che essa faceva parte
della Legge dell’Evoluzione che include altre Leggi 8
tra cui quella della reincarnazione 9
.
La legge dell’Evoluzione è stata definita un “ Processo per il quale la vita, attraverso a
forme sempre più organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 10
“ (mia nota:
per Spirito si intenda Coscienza).
La legge dell’Evoluzione ebbe, ha e avrà lo scopo nobilissimo di salvare Satana e gli altri
Angeli ribelli perché erano stati confinati nella materia dopo che essi si erano ribellati a Dio. La vita
nel Cosmo ( mondo fisico con la Terra, mondo astrale, mondo mentale e mondo akasico o della
coscienza 11
) fu ideata e realizzata da Dio per l’amore che Dio stesso ha per le Sue creature, in
questo caso gli Angeli ribelli12
.
Il Signore Gesù spiegò così la vita nel Cosmo al Suo scrivano austriaco Jakob Lorber: “ (.)
Gli spiriti caduti che si erano volontariamente allontanati da me avevano intrapreso la via
sbagliata, non potevano e non volevano saper niente di progresso, di perfezionamento; tuttavia,
per non sbarrare loro completamente la strada, furono posti in condizioni in cui, ferma restando la
loro libertà personale, possono tornare indietro quando vogliono. Per questo fu ora creato tutto il
mondo materiale, l’intero universo, l’uomo. In lui, a seconda del grado della loro malvagità gli spiriti
furono rivestiti di materia, esposti a lotte, tentazioni e dolori; in primo luogo per portarli
gradualmente, attraverso queste condizioni di vita, alla comprensione dei loro errori, e in secondo
luogo per dare inizio in questo modo anche al loro volontario ritorno: perché ovunque per prima
cosa c’è il principio di libertà e il principio di perfezionamento viene come secondo (.)Tutta la terra
e gli innumerevoli altri corpi celesti sono formati dalla grande anima di Satana: tutta la creazione
visibile consiste solo di particole del grande spirito di Lucifero e del suo seguito bandito e caduto
nella materia, Dio, che è eterno amore e compassione, non avrebbe mai potuto annientare
Lucifero, perché ciò che Dio ha chiamato una volta alla vita può sì cambiare forma e passare da
una meno nobile a una più nobile, o viceversa, ma non può mai essere annientato 13
“.
La vita dell’uomo sulla Terra è una vita di relazione; questa vita, così complessa, si è
rivelata all’onniscienza di Dio l’unico modo per salvare i Demoni per mezzo degli uomini. Per
l’uomo la vita è un mistero, anzi una serie di misteri, ma il Padre-Madre-Dio 14
che l’ha ideata e
realizzata vuole spiegare tali misteri ai Suoi figli, quei figli che desiderano conoscerli; ma dov’è Dio
per farGli domande? Non è lontano in qualche remoto cielo, ma è vicinissimo, addirittura dentro di
noi nel nostro cuore 15
; per rivolgerGli domande l’unica cosa che dobbiamo fare è fissare il nostro
8
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Leggi), Mediterranee
9
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione e Dizionario del Cerchio, pagine 238-240
(Reincarnazione), Mediterranee
10
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
11
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
12
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163, (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta), Armenia
13
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162-163, Armenia
14
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee
15
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, 29 Maggio, del 17 e 21
Luglio, del 30 Agosto, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita
2
pensiero nel nostro cuore dove Dio può emergere 16
e rispondere alle nostre domande sui misteri
della vita; anche per questo, nel XX secolo il Signore ha detto a Eileen Caddy della Comunità di
Findhorn, in Scozia:
<< Le risposte interiori. Quando si cercano si trovano le risposte dentro di sé. È qualcosa
che va sottolineato molto spesso e con molta forza. Si perde molto tempo indagando i misteri
della vita fuori di sé, quando sono invece all’interno del proprio essere. Quando ti renderai
pienamente conto che IO SONO dentro di te e che IO SONO tutto il sapere, tutta la
saggezza, tutta la comprensione, smetterai di perdere tempo. Prova ad immaginare di avere
una sorgente perenne di acqua spumeggiante che sale dentro di te. Tutta la conoscenza, tutta la
saggezza, tutta la comprensione, tutto l’Amore si trovano proprio alla sorgente di questa fonte, in
attesa di venire fuori, in attesa di manifestarsi, quando tu li riconosca e li accetti. Non hai bisogno
di alcun maestro, di alcun guru. Tutto quello di cui tu hai bisogno è un’espansione di
consapevolezza, in modo di poter accettare queste verità. Esse esistono perché tutti possano
accettarle, quando sono pronti a farlo 17
>>.
Da tale Messaggio deduco che tutte le meditazioni fatte fuori di noi - come quelle insegnate
dal Buddha sugli oggetti, i colori, il respiro e sul concentrare interesse e impegno su un unico fatto:
l’origine e l’estinzione della sofferenza nell’uomo 18
- sono sostanzialmente una perdita di tempo.
La meditazione introspettiva insegnata dal Buddha è fuori di sé, nella mente
dell’uomo, la quale non va confusa con il cervello del corpo fisico dell’uomo. È stato detto:
“(.) nella meditazione introspettiva l’obiettivo è quello di conseguire la pace e di impegnare
progressivamente le facoltà critiche in una profonda analisi riflessiva del proprio stato
mentale (.) 19
”.
È per questo metodo sbagliato di meditazione fuori di sé che il Buddha non riuscì ad avere
la prova che Dio esisteva, prova che lui, forse, pretendeva con arroganza. Con tale metodo di
meditazione il Buddha commise grossi errori: perché gli mancarono le illuminazioni di Dio in
quanto lo cercò fuori di sé, invece che nel suo intimo, e perciò le sue meditazioni - come quelle dei
Buddhisti - furono, sono e saranno tempo e fatica sprecati 20
, perché non è così importante
analizzare il nostro stato mentale ( meditazione introspettiva 21
) come il Buddha credette e credono
i Buddhisti, mentre è molto importante l’autoanalisi per conoscere noi stessi, sapere come siamo
veramente, così come insegnano i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 22
.
16
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita
17
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; si veda anche Eileen
Caddy, Le porte interiori, Messaggio dell’8 Aprile, Amrita
18
Michael Carrithers, Buddha, pagine 35-44, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi
Tascabili
19
Si veda Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili
20
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61, Mediterranee
21
Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili
22
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee
3
La vita sulla Terra ha nobili scopi tra cui quello di fare capire ai demoni e agli uomini che noi
siamo in Dio e Dio è in noi 23
.
È vivendo, soffrendo e gioendo sulla Terra come uomini che i Demoni capiscono lo scopo
della vita e perciò decidono di scegliere l’altruismo, ma per liberarli dalla vita sulla Terra occorreva
qualcosa di più, la Redenzione Cristica 24
che è il capolavoro dei capolavori di Dio; tale
Redenzione fu spiegata così nel XX secolo dall’Essere Supremo Dio a Eileen Caddy della
Comunità di Findhorn in Scozia:
a. << La rapidità con la quale i cambiamenti possono avvenire ti sbalordirà. Sei stato preparato
molto tempo fa a questi cambiamenti: in ogni epoca, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno
dopo anno. Ho preparato pazientemente lo scenario nel quale avverranno tali cambiamenti: ti è
stata data ogni opportunità per adeguarti e prepararti; dovresti perciò essere in grado di avanzare
senza alcuna difficoltà. È una questione di coscienza, bisogna essere capaci di elevarla e di
adeguarla a quanto avviene. Le anime che sono consapevoli della coscienza di Cristo si sentono
ora attratte reciprocamente come il ferro verso la calamita: può accadere che esse non ne siano
conscie al momento, ma lo saranno nei giorni a venire. È questa coscienza che fà sì che sempre
più anime si attraggono reciprocamente, affinché tutti voi possiate diventare consapevoli del
Cristo interiore e possiate rendere eternamente grazie per questa consapevolezza 25
>> .
b. << Giorno dopo giorno, ti riempi e ti impregni sempre più della coscienza del Cristo. Sei
in grado di camminare nella luce e di diventare tutt’uno con essa, finché in te non vi saranno più
tenebre; e quando tale processo si instaurerà riuscirai a portare più luce nel mondo. Devi renderti
conto che tutto questo ha inizio in te. Comincia con il mettere ordine in casa tua, abbi fede e
fiducia nelle tue capacità e poi fallo. È quanto è racchiuso in te, che si riflette all’esterno: non si
tratta di qualcosa per cui è necessario lottare, bensì di qualcosa che accade non appena glielo
consenti e colmi il tuo cuore di amore e comprensione. Questo elevato stato di coscienza è
nell’aria stessa che respiri. Inspiralo profondamente e lascia che tutto il tuo essere se ne impregni.
È così grande che non puoi contenerlo; perciò espiralo e così facendo mantienilo in espansione 26
>>.
2. Le Guide nell’Aldilà per i Non Cristiani: Il Signore Gesù disse a Jakob Lorber nel XIX
secolo:<< A quegli uomini che in questo mondo non hanno mai avuto modo di conoscere il Mio
insegnamento, nell’altro mondo vengono date delle guide, che li conducono al ponte che si trova
tra questo mondo e quello spirituale. Se seguono le guide, potranno superare il ponte e
raggiungere la vera vita. Se però, testardamente permangono nelle loro convinzioni, saranno
sempre valutati in base alla loro dottrina e alla conseguente condotta di vita, e non giungeranno
alla filiazione divina. Ma proprio per queste anime che si sono condannate da sé, Io ho detto due
23
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee
24
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita
25
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita
26
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita
4
volte cose consolanti: Cioè quando vi narrai la parabola del figlio perduto 27
e quando vi dissi che
nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore 28
– o per dirlo ancor più chiaramente – moltissimi
luoghi di insegnamento e correzione, in cui persino i demoni umani più perduti possono venire
istruiti e migliorati. Voi in eterno conoscerete sempre nuove meraviglie create per voi (.), e in
eterno non ne raggiungerete mai e poi mai la fine 29
. (mia nota: questa è luce, cioè sapienza a
disposizione di tutti coloro che non credono nel Dio Unico e nello Spirito eterno dell’uomo o Sé
come i Buddisti i quali hanno così tanta fretta di liberarsi dalla catena delle nascite e delle morti.
Ma si illudono, poiché, senza Dio, gli uomini resteranno nelle tenebre dell’ignoranza. E, se
nemmeno nell’Aldilà, essi non vorranno credere alla redenzione del Signore Gesù non
giungeranno mai alla filiazione divina e resteranno nel Nirvana che si sono costruiti con i loro
pensieri nel mondo mentale, nel cielo della dottrina buddista 30
finché il Signore Dio non li aiuterà a
reincarnarsi nel pianeta Terra il che avverrà sicuramente per le leggi dell’Evoluzione 31
finché gli
uomini non diventeranno santi.
I Non Cristiani se non ascolteranno le guide che li indirizzano al Cristo per la redenzione
non giungeranno alla filiazione divina nemmeno coloro che avessero << (.) vissuto per meritarsi
un premio eterno o avessero dedicato la loro vita ad un ideale, dopo il trapasso, nel piano mentale,
per karma vedono ed esperimentano l’ideale sognato. Questo stato corrisponde ad un senso di
appagamento, di beatitudine. Molte entità che si presentano in certi incontri medianici provengono
appunto da questa regione del piano mentale; ecco perché descrivono un aldilà simile a quello che
credevano esistesse, mentre erano in vita, perché lo stanno esperimentando e, per esse, è una
cosa reale, non un sogno. Una volta che l’individuo non abbastanza evoluto abbia cessato questo
sogno, si riposa, vede con chiarezza e con tranquillità tutte le passate esistenze, ma non è conscio
di quanto avviene intorno a lui perché è entrato “nel piano” successivo a quello mentale, ha
abbandonato il suo corpo mentale e si trova sulle soglie di un piano nel quale vivrà un’immensa,
indescrivibile beatitudine. 32
>> . ( mia nota: è il piano o mondo Akasico o della Coscienza ). Il
Nirvana è il mondo degli ideali sognati dai Buddhisti, ma altre esistenze li aspettano sulla terra per
ampliare la loro coscienza.
3. La Vita nel Cosmo, le sue finalità e il ruolo salvifico del Signore Gesù:
27
Vangelo di Luca 15, 11-32
28
Vangelo di Giovanni 14, 1-2
29
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia
30
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (L’evoluzione dopo il trapasso) e Dizionario
del Cerchio, pagina 193 (Nirvana), Mediterranee
31
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 206 (Evoluzione) e 210 (Legge di Evoluzione), Mediterranee
32
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 179-180 (Il mondo degli ideali sognati),
Mediterranee
5
Ciò che è importante fare sapere a tutti gli uomini è che nessuno torna mai indietro e
regredisce 33
nella vita ideata dal Dio dell’amore 34
- e quindi nessun uomo regredisce a livello
animale come erroneamente credono gli Indù.
Nella vita del Dio dell’amore non ci sono sprechi né retrocessioni in creature inferiori35
; tutti
crescono sempre in conoscenza e coscienza perché il dolore, non è soltanto una punizione, ma è
soprattutto un insegnamento e un mezzo di redenzione allo stesso tempo 36
.
La Terra non è una valle di lacrime 37
, perché l’uomo gioisce anche sulla Terra; l’uomo
porta tutto con sé anche l’inferno e il paradiso 38
; sulla Terra si impara anche dai nostri sbagli e
nulla vi è casuale o accade invano 39
.
Il sommo poeta Dante Alighieri disse nel XIV secolo: “ (.) fatti non fummo per vivere come
bruti, ma per conseguire virtute e conoscenza “.
La miseria, la malattia e il dolore trasformano l’uomo da un essere essenzialmente
materiale in un essere più spirituale in quanto attraverso le sofferenze l’essere umano capisce che
il fine della vita non è il godimento dei piaceri del mondo e della carne, ma l’acquisizione di
conoscenze per diventare virtuosi e altruisti ampliando così la nostra Coscienza; il Buddha con le
quattro nobili verità dimostrò soprattutto di non avere capito lo scopo della sofferenza che è alla
radice di ogni gioia 40
.
La Redenzione umana è fatta ad opera del Cristo per tutti gli uomini a qualunque religione
e popolo appartengano 41
.
Il Signore Gesù Cristo disse duemila anni fa : << Io sono il buon pastore. Il buon pastore è
pronto a dare la sua vita per le sue pecore. Un guardiano che è pagato, quando vede venire il
lupo, lascia le pecore e scappa, perché le pecore non sono sue. Così il lupo le rapisce e le
disperde. Questo accade perché il guardiano non è pastore: lavora solo per denaro e non gli
importa delle pecore. Io sono il buon pastore: io conosco le mie pecore ed esse conoscono me,
come il Padre mi conosce e io conosco il Padre. E per queste pecore io do la vita. Ho anche altre
pecore che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore. Udranno la mia
voce e diventeranno un unico gregge e un unico pastore (.) 42
>>.
La redenzione Cristica è stata confermata da Dio a Findhorn nel XX secolo per tutti gli
uomini a qualunque religione o popolo appartengano 43
>>.
33
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 184-186 (La reincarnazione), Armenia ; Cerchio Firenze 77, Per un mondo
migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
34
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee
35
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 33 (la vita non mai statica), Mediterranee
36
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 e 161- 163, Armenia
37
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 107-109 (Gli errori delle religioni: La Terra non è
una valle di lacrime), Mediterranee
38
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia
39
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 27 e 29 Agosto, Amrita
40
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 133, Armenia
41
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità
ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee
42
Vangelo di Giovanni 10, 11-18
43
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita
6
Dio conosce le povertà spirituali degli uomini a qualunque razza e religione appartengano,
mentre noi stessi non conosciamo le nostre, salvo eccezioni; ciò accade nella maggioranza dei
casi mentre è necessario conoscere se stessi. Il disordine del mondo dipende dalla nostra natura,
cioè dal nostro egoismo; riguardo al conoscere noi stessi il Signore Gesù disse. “(.) ma se vi capita
di non conoscere voi stessi, allora restate poveri e siete la povertà stessa (.) 44
.
Il Signore Dio, l’Unico Dio, confermò che Gesù - il Cristo Messia - è Suo Figlio 45
- e che è il
Redentore di tutti gli uomini 46
.
A loro volta i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 nel XX secolo dissero: << (.) Cristo
sorgerà nell’intimo di ogni uomo, appartenga all’una o all’altra religione, all’una o all’altra fede
politica. L’uomo si chiama cristiano quando ama il prossimo suo. Credere di cambiare l’uomo
bagnandolo o circoncidendolo equivale a credere di poterlo mutare cambiandogli l’abito (.) 47
>>.
Dio dice a ogni uomo: << (.) IO SONO sempre con te. Divieni consapevole di Me in ogni
momento. Noi siamo Uno, Uno nel cuore, nella Mente e nello Spirito: Tu sei perfettamente
consapevole della Presenza Divina, il Cristo in te 48
>>.
Consegue da quanto sopra che non sono le religioni, né qualunque altra istituzione umana
a santificare l’uomo, ma è lo stesso Dio, che in ciascun uomo è presente nella Persona di Cristo,
l’Emmanuele, cioè il Dio con noi profetato da Isaia 49
; però le vere religioni che predicano l’amore,
la pace e la fratellanza degli uomini aiutano l’uomo a comportarsi bene con tutti.
Il Bambino Gesù fu annunciato da un Angelo che si presentò ai pastori e disse loro,
dopo che la gloria del Signore li avvolse di luce << Non temete! Io vi porto una bella notizia che
procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi nella città di Davide, è nato il vostro Salvatore, il
Cristo Signore. Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una
mangiatoia. Subito apparvero e si unirono a lui molti angeli. Essi lodavano Dio con questo canto: “
Gloria a Dio in cielo e pace in terra agli uomini che egli ama “. Poi gli angeli si allontanarono dai
pastori e se ne tornarono in cielo (.) 50
>>.
La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e la profezia di Simeone: << Venne poi per la
madre e per il bambino il momento della loro purificazione, come è stato stabilito dalla legge di
Mosè. I genitori allora portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Sta scritto
infatti nella legge del Signore: ”Ogni maschio primogenito appartiene al Signore “. Essi offrirono
anche il sacrificio stabilito dalla legge del Signore: “un paio di tortore o due giovani colombi”.
Viveva allora a Gerusalemme un uomo chiamato Simeone. Un uomo retto e pieno di fede in Dio,
che aspettava con fiducia la liberazione di Israele. Lo Spirito Santo era con lui e gli aveva rivelato
che non sarebbe morto prima di aver veduto il Messia mandato dal Signore. Mosso dallo Spirito
44
Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 17-19, MacroEdizioni
45
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 109, Mediterranee
46
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita
47
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno del Cristo), Mediterranee
48
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee
49
Isaia 7, 14 e nota 7, 14
50
Vangelo di Luca 2, 8-21
7
Santo, Simeone andò nel tempio dove s’incontrò con i genitori di Gesù (.). Simeone allora prese il
bambino tra le braccia e ringraziò Dio così: “ Ormai, Signore, puoi lasciare che il tuo servo se ne
vada in pace: la tua promessa si è compiuta. Con i miei occhi ho visto il Salvatore. Tu l’hai messo
davanti a tutti i popoli: luce per illuminare le nazioni e gloria del tuo popolo Israele…Simeone poi li
benedisse e parlò a Maria la madre di Gesù: Dio ha deciso che questo bambino sarà occasione di
rovina o di risurrezione per molti in Israele. Sarà un segno di Dio, ma molti lo rifiuteranno: così egli
metterà in chiaro le intenzioni nascoste nel cuore di molti. Quanto a te, Maria, il dolore ti colpirà
come colpisce una spada (.) 51
>>.
Se a Maria e a Gesù la Vita non risparmiò alcuna sofferenza nonostante fossero santi 52
per quale ragione anche noi non dobbiamo sottostare alle leggi redentrici e salvifiche della vita
( evoluzione, karma e reincarnazione ), visto che il nostro sublime destino è la identificazione in
Dio 53
. Questa potrà avvenire soltanto quando l’uomo avrà contribuito a trasformarsi in un essere
spirituale durante le sue molteplici esistenze terrestri, senza contare le esistenze negli altri piani
del Cosmo 54
tra un’incarnazione terrestre e l’altra, durante le quali l’uomo si purifica e amplia la
propria coscienza 55
.
Quando l’uomo, previa l’autoconoscenza di se stesso 56
mediante l’autopsicanalisi 57
supererà i suoi limiti e sarà vittorioso sul suo io umano o sé inferiore amplierà la sua Coscienza;
durante tale lotta, che dura a lungo, l’uomo comprenderà che egli è una cellula di quell’infinito
Organismo spirituale che è il Dio Unico, il Dio amore 58
e che è UNO anche con ogni altro uomo
perché è parte di Dio. In tale benedetta esistenza terrestre l’uomo troverà la gioia e sarà Uno con
Dio e accetterà di essere uno con ogni altro uomo 59
.
Quando gli individui lo capiranno, se si comporteranno fino all’ultimo giorno della loro vita
terrena secondo le leggi di Dio ( Decalogo e Comandamenti dell’amore 60
) , amando Dio sopra
ogni cosa e gli altri come se stessi, tutti diventeranno in grado di dare tutto e in tal caso
riceveranno tutto secondo la Legge del Karma 61
. Chi legge potrebbe trovare esagerati i miei
discorsi sull’amore poiché dà all’amore il significato umano. Bisogna attribuirgli invece il
51
Vangelo di Luca 2, 22 – 52 e Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. I°, pagine 143-171 e 217-230,
CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR) - Italia
52
Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. I°, pagine 34-91, 112-123 e 148-149, CEV srl, 03036 Isola
del Liri (FR) - Italia
53
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 133/134 (Identificazione con l’Assoluto), Mediterranee; Cerchio
Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee
54
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 170-181 (L’anima nell’Aldilà), Armenia e Cerchio Firenze 77, Dizionario del
Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
55
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (L’evoluzione dopo il trapasso),
Mediterranee
56
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 35-36 (Autoconoscenza), Mediterranee
57
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee
58
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee ; Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato
rivelato, vol. I°, pagina 335, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR),Italia
59
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio 16 Marzo, Amrita
60
Deuteronomio 5, 6-22 ; Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40
61
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 17 Febbraio, del 27 Agosto e del 22 Dicembre, Amrita ; Cerchio
Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 153-156 (Karma), Mediterranee
8
significato che ci insegna Dio, allora si capisce che l’amore è alla portata di tutti; infatti Dio
disse a Eileen nel XX secolo: << L’amore è necessario dappertutto. Ricordati che amore è
servizio, amore è azione. L’amore non è una confusa, vaga emozione di cui parlare. Impara
a dimostrarlo con tutto ciò che fai 62
.
Quando l’uomo capirà che ha un cammino spirituale importantissimo da percorrere durante
il quale deve superare il suo io umano e il suo egoismo, comprenderà anche che lotte, tentazioni
e dolori 63
gli sono stati indispensabili per ampliare la propria Coscienza e che dureranno fino
all’ultimo istante della sua vita, anche se ciascuno ha un sentiero particolare per cui alcuni
possono soffrire più di altri. Le lotte, le tentazioni e il dolore non abbandoneranno mai nessuno
fino all’ultima ora, così come la vecchiaia e la morte del corpo fisico non potranno essere impedite
da nessuno, nemmeno dal Buddha che non poté impedirle nemmeno a se stesso, come la storia
dimostra 64
.
Nemmeno il Buddha riuscì ad evitare lotte, tentazioni e dolori poiché essi fanno parte della
Vita ideata e realizzata dal Signore Dio 65
; tali condizioni di vita sono strumentali all’evoluzione
dell’uomo; tuttavia Siddhattha aiutò l’uomo dell’Oriente perché il giovane monaco -
esperimentando il vivere di se stesso - scoprì gli effetti della legge del karma 66
e in tal modo
trovò un sollievo alle sofferenze per mezzo della rinuncia ai piaceri del mondo e della carne e di
una vita vissuta, secondo le regole della Via di Mezzo 67
, cioè secondo un ascetismo moderato
con l’etica, la saggezza e la meditazione (mia nota: le meditazioni buddhiste nei mondi astrale e
mentale, cioè fuori di sé, sui misteri della vita sono una perdita di tempo disse il Signore Dio a
Eileen Caddy della Comunità di Findhorn nel XX secolo 68
).
Trovare il sollievo dalle sofferenze per mezzo di una vita retta (Ottuplice sentiero) fu una
grande scoperta del Buddha; di altri insegnamenti di Siddhattha si parlerà specialmente in altri due
documenti dal titolo “Gotama Siddhattha detto il Buddha tra successi e insuccessi” e “Le scoperte
e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha”; pubblicati tra gli Approfondimenti di questo
Catechismo anche nel sito Internet dell’Ordine Gesù Redentore www.ordinegesuredentore.it , nella
parte dedicata alle religioni ( nella cartella del Buddha Gotama Siddharta).
L’illuminazione del Buddha ha il proprio fondamento nella scoperta della Via di Mezzo
con l’ascetismo moderato 69
, l’etica, la saggezza e la meditazione e soprattutto nella
scoperta delle regole della Legge del Karma; tale legge è stata riassunta nel mantra del karma
dal Maestro Orientale del Cerchio Firenze 77. Si può riassumere il mantra del karma e lo si fa così:
62
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 77, Mediterranee
63
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
64
Michael Carrithers, Buddha, pagina 106, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagine 28-30 (La morte),
Einaudi Tascabili ; Leonardo Vittorio Arena, Buddha, pagine 74-76 (Malattia del Buddha), Tascabili Economici Newton
65
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
66
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee
67
Michael Carrithers, Buddha, pagine 53 -57 (La via di mezzo), Einaudi Tascabili
68
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee
69
Michael Carrithers, Buddha, pagine 53-57 (La di mezzo), Einaudi Tascabili
9
il Signore Dio, l’Assoluto, compensa il bene con pace, tranquillità e riduzione o sospensione del
dolore e il male con pene e angosce 70
.
Dopo l’illuminazione risulta che il Buddha visse una vita santa fino alla fine della sua
esistenza terrena. (mia nota: ma fu ingiusto verso Dio ).
Gli antichi Ebrei conoscevano la legge del karma come legge del taglione; nell’Antico
Testamento è stata individuata la teologia dell’espiazione e la teoria della retribuzione 71
; la legge
del taglione era correttamente interpretata come legge penale e quindi gli Ebrei sapevano che
essa aveva una funzione correttiva 72
.
Si ritiene che il Buddha Siddhattha credesse nell’Assoluto, ma non correttamente poiché
non riuscì a trovare alcuna sintonia con Lui, nonostante Dio non si separi mai da noi 73
perché il
Signore Dio è nel suo cuore di noi tutti 74
; in ogni caso, a quanto mi risulta, il Buddha non parlava
di Dio.
E quanto allo Spirito, Sé, Scintilla Divina o Atman dell’uomo, Siddharta sviluppò l’erronea
teoria del Non Sé o Anatta perché non trovò nessuna prova dell’esistenza dello Spirito immortale
dell’uomo, né suo equivalente cosmico, il Brahman 75
; perciò Siddhattha sviluppò la teoria dei
Cinque fattori 76
, che però è incompleta perché manca del Sé eterno o Spirito dell’uomo o Scintilla
Divina.
Questi sono due errori fondamentali di Siddharta; per me sono stati suggeriti da Satana al
Buddha meditante. Tali errori hanno condizionato negativamente le dottrine e i comportamenti dei
Buddhisti quali figli anch’essi dell’Unico Dio.
I discepoli del Buddha non credono né in Dio, né nello Spirito o Sé eterno dell’uomo; nella
permanenza del Sé crede, invece, la Scuola Pudgalavada del Buddhismo Hynayana (Permanenza
del Sé 77
).
Quindi i discepoli del Buddha non riusciranno a salvarsi da nuove reincarnazioni terrestri
con una dottrina senza Dio e senza lo Spirito o Sé dell’uomo? Non è possibile che possano
salvarsi, ma è molto meglio che ne spieghi le ragioni con le parole del Signore Gesù:
a. << Ogni anima nell’’aldilà deve essere guidata e condotta di gradino in gradino e deve
divenire pura e limpida come l’oro più fino, finché diviene capace di apprezzare le infinite gioie del
Cielo (.) Io vi dico che nessun occhio umano ha visto, nessun orecchio udito, nessun senso umano
ho percepito quali gioie e beatitudini Dio ha preparato nei cieli per coloro che lo amano veramente
sopra ogni cosa (.) Nessuno giunge al cielo più alto se non colui che si è liberato
70
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee
71
Carlo Maglietta, Perché il dolore ? La risposta della Bibbia, pagine 47- 92, Gribaudi
72
Robert Aron, Gli anni oscuri di Gesù, pagine 56-57, Oscar Mondadori
73
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita
74
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e
21 Luglio, del 30 Agosto, del 4 Settembre e del24 Novembre, Amrita
75
Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili
76
Damien Keown, Buddhismo, pagine 49-51, Einaudi Tascabili
77
Valerio Zecchini, Buddhismo sentiero di luce, pagina 100, Demetra
10
completamente della sua volontà terrena e mondana ed ha accolto completamente in sé la
Mia volontà.
Chi sulla Terra non Mi cerca, non Mi trova, non Mi riconosce e quindi anche non Mi ama e
non diviene pieno d’amore nei confronti dei suoi simili, non farà mai parte dei Miei figli. Chi sulla
terra accoglie la Mia dottrina tiepidamente, in maniera incompleta, oppure non l’accoglie affatto,
rimarrà nella grande notte e gli sarà molto difficile trovare il ponte tra il mondo materiale e quello
spirituale. Più tesori spirituali immagazzinate per mezzo di opere buone di ogni genere, tanto
meglio vi troverete nell’aldilà. Chi però è avaro e lesina, dovrà accusare soltanto se stesso
quando troverà lo scrigno del suo cuore completamente vuoto. Notte, oscurità, fame, miseria e
ogni tipo di necessità saranno il suo destino fintanto che non si adatterà ad essere attivo prima in
se stesso, per poi essere capace di un servizio verso gli altri (.). Nessuno pensi di potersi trovare
nell’aldilà in una dolce pace eternamente inoperosa, perché questa sarebbe appunto la morte
dello Spirito o dell’anima. Più spirituale un uomo diviene dentro di sé, tanto più attivo egli diviene,
via via sempre più attivo.
A quegli uomini che in questo mondo non hanno mai avuto modo di conoscere il Mio
insegnamento, nell’altro mondo vengono date delle guide, che li conducono al ponte che si trova
tra questo mondo e quello spirituale. Se seguono le guide, potranno superare il ponte e
raggiungere la vera vita. Se però testardamente permangono nelle loro convinzioni, saranno
sempre valutati in base alla loro dottrina e alla conseguente condotta di vita, e non giungeranno
alla filiazione divina. Ma proprio per queste anime che si sono condannate da sé, Io ho detto due
volte cose consolanti: cioè quando vi narrai la parabola del figlio perduto 78
e quando vi dissi che
nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore 79
– o per dirlo ancora più chiaramente – moltissimi
luoghi di insegnamento e correzione , in cui persino i demoni umani più perduti possono venire
istruiti e migliorati 80
>>.
b. << E così le Mie dottrine che dò agli uomini io sono un vero pane di vita che viene dai
Cieli, e l’agire in base ad esse è una vera bevanda di vita, un vino ottimo e fortissimo, che
attraverso lo spirito anima tutto l’uomo e lo illumina sempre più con le fiamme dell’amore. Chi
mangia questo pane e beve questo vino, non vedrà più la morte per tutta l’eternità. Ora che avete
capito queste cose, agite in base ad esse e le Mie parole diventeranno per voi la più piena e
vivente verità 81
>>.
Mi permetto aggiungere che il Signore Dio aiuta l’uomo a reincarnarsi sulla Terra quando è
in uno dei cieli delle religioni 82
perché l’uomo stesso ha bisogno di ampliare la sua coscienza, ma
78
Vangelo di Luca 15, 11-32
79
Vangelo di Giovanni 14, 1-4
80
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 177 - 178, Armenia
81
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 143, Armenia
82
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 179-180 (il mondo degli ideali sognati),
Mediterranee
11
non ci riesce con la sua dottrina ( nel caso in esame la dottrina Buddhista 83
); perciò io penso che i
Buddhisti si reincarneranno sulla Terra in una famiglia Cristiana.
4. Il Bene e il Male e la Coscienza individuale
Riguardo al Bene, al Male e alla Coscienza individuale i Maestri disincarnati del Cerchio
Firenze 77 hanno detto :
a. riguardo il Bene e il Male: << È bene tutto ciò che accelera l’evoluzione dell’individuo, è
male ciò che la ritarda (.). Credo che non serva spendere tante parole per dimostrare che il bene
dell’individuo non può essere che il raggiungimento del fine per cui esiste, cioè il raggiungimento
della coscienza individuale. ( mia nota: Per quanto riguarda l’aiuto da dare agli altri uomini i Maestri
del Cerchio hanno detto anche: “Quindi, sì, soddisfare le necessità vitali di chi, da solo, non ne è
capace, ma soprattutto renderlo in grado di provvedere da sé; tamponare l’effetto, sì, ma
rimuoverne la causa. Questo è il vero bene e, perciò, il vero aiuto, 62e ( vedi Bellezza 135g) 84
);
b. per quanto riguarda il raggiungimento della coscienza individuale da conseguire vivendo
nel pianeta Terra, i Maestri filosofi del Cerchio Firenze 77 hanno insegnato in un’altra occasione
):<< Nella vita umana non si tratta di conoscere cose ignote come un fatto culturale, ma si tratta di
superare la concezione dell’esistenza poggiante sul senso di separatività (.) >>. ( mia nota: ciò
significa “ (.) errata interpretazione che l’individuo fà nell’intimo suo, del “senso di individualità”,
per cui l’individuo si sente separato e distinto da tutto quanto lo circonda. Il senso di separatività
origina l’io con tutti i processi espansionistici 85
);
c. << CORPO AKASICO – UGUALE COSCIENZA Ciò che riceve e trascrive, facendolo
diventare natura medesima dell’individuo, le Realtà che lo stesso individuo, esistendo, scopre ed
acquisisce. Non viene mai abbandonato dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si
costituisce man mano che l’individuo evolve 86
>> .
Bisogna imparare a tenere sotto controllo l’io umano con il suo egoismo e il suo
egocentrismo, le sue ambizioni e le sue brame; l’io umano o sé inferiore vuole sempre emergere,
sottomettere gli altri e soddisfare ogni suo desiderio; tale io non si deve confondere mai con il Sé
superiore [ o Spirito o Goccia o Scintilla Divina 87
] che è increata, perfetta ed eterna e non è
soggetta ad evoluzione 88
( I Cristiani e gli Occidentali in genere la chiamano Anima ).
c. riguardo allo Spirito che insieme alla coscienza individuale forma l’Ego - cioè la Parte più
elevata dell’individuo soggetta a evoluzione - i Maestri del Cerchio dissero: << È chiamato Ego,
l’insieme della Scintilla Divina e della coscienza individuale. L’Ego è quindi ciò che permane
dell’individuo, quando questi ha terminato l’evoluzione come uomo 89
” >>. Detti Maestri
83
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia ; Cerchio Firenze 77
84
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 40 (Bene), Mediterranee
85
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Separatività; senso di (.), Mediterranee
86
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale coscienza), Mediterranee
87
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 ( Goccia o Scintilla Divina, o Spirito o Sé), Mediterranee
88
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee
89
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee
12
insegnano anche che l’Individualità “ È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo
dei microcosmi. È il fulcro dell’individuo. È la << la Goccia>>, il <<Sé>>, la <<Scintilla Divina >>,
ammantata o no della coscienza 90
“ ).
Riguardo alle sofferenze che angosciarono il Buddha si può dire che miseria, malattia, e
dolore 91
sono le tribolazioni che l’uomo deve sopportare dopo che ha goduto dei piaceri del mondo
e della carne senza opporre resistenza a desideri, brame e passioni; perciò, se pervicacemente
l’uomo non ascolta gli stimoli della sua coscienza a superare l’egoismo che lo pervade diventerà
sempre più schiavo del peccato 92
, che è trasgressione alle leggi di Dio ( Decalogo 93
e i
Comandamenti dell’amore 94
).
Il Buddha scoprì ( Seconda nobile verità ) che l’origine della sofferenza è la sete o
bramosia (tanha) che dà origine alla rinascita che è legata al godimento delle passioni e che cerca
sempre nuovi piaceri ovunque sotto forma di piaceri dei sensi, sete di esistenza e sete di non
esistenza, i quali danno origine alla rinascita. Invece l’origine delle rinascite si deve ai Demoni che
si ribellarono a Dio. Mi pare che la sete di non esistenza non l’abbiano molte persone perché
l’uomo ha innata la voglia di vivere, tanto vero che teme la morte perché teme che corrisponda al
non vivere più. Per me anche il Buddha sperò di continuare a vivere nel Nirvana, anche se non
sapeva esattamente che tipo di vita vi avrebbe vissuto; infatti scoraggiò qualsiasi teoria o domanda
sul Nirvana che non definì, ma io penso che il Buddha sperasse che nel Nirvana ci fosse la pace e
quindi l’assenza di sofferenze. Io penso anche che la nostra Scintilla Divina o Sé, che è immortale,
ci infonda la voglia di esistere per consentirci di ampliare la nostra Coscienza al fine conseguire la
vita eterna.
5. Conoscere se stessi
Miseria, malattia e dolore 95
fanno pensare l’uomo e in tal modo lo aiutano a capire se
stesso; però occorre che egli impari a rivolgere costantemente il suo pensiero alla conoscenza di
se stesso per comprendere quali sono i suoi vizi, difetti o povertà al solo scopo di conoscersi 96
al
fine di superarli rendendosi consapevole di essi superando così anche il suo egoismo “ troncando
alla radice la causa di ogni incomprensione e di ogni dolore 97
“.
Se l’uomo concepisce il desiderio di non essere egoista, poiché comprende che è giusto
non esserlo secondo la sua coscienza e la Dottrina evangelica del Signore Gesù diventa allo
stesso tempo strumento della Divina Provvidenza e, gradualmente, anche conoscitore di se
stesso. Chi cerca di superare il suo egoismo desidera aiutare gli altri migliorandone la situazione; e
90
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, page 208 (Individualità e Individuo), Mediterranee
91
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e del dolore), Armenia
92
Vangelo di Giovanni 8, 31-36
93
Deuteronomio 5, 6-22
94
Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ;Vangelo di Matteo 22, 34-40
95
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e della morte), Armenia
96
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee
97
Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee
13
agendo così si troverà migliorato lui stesso come dono di Dio; ciò accadde anche al Buddha per le
regole della legge del Karma 98
.
Con questo desiderio di aiutare gli altri e l’azione caritatevole che ne deriva si contribuisce
a migliorare lo stato mondo, oltre che di se stessi. Dalla perseveranza in questo nuovo modo di
pensare e riflettere su se stessi per conoscersi deriva naturalmente il superamento dei propri
difetti, poiché la verità è liberante per natura 99
. E in tali modi l’uomo riesce a superare il suo
egoismo e contemporaneamente contribuisce a migliorare il mondo.
L’uomo non deve preoccuparsi di eliminare o sconfiggere il dolore come fece il
Buddha, poiché il dolore è una delle tre colonne dell’evoluzione (le altre due sono le lotte, e
le tentazioni 100
) , ma deve preoccuparsi di conoscersi e di superare i propri limiti
dominando il suo io umano o piccolo sé, che è la causa del suo egoismo e del suo volere
godere dei piaceri del mondo e della carne senza freni, misura e rispetto per gli altri.
L’uomo, quando riesce a conoscere se stesso, si accetta e accetta anche la vita com’è e
così riesce dominare l’io con le sue passioni 101
, combattendo la buona battaglia, mentre si rende
conto che le sue sofferenze e i suoi dispiaceri si attenuano perché ha trasceso ogni moto
egoistico. Egli comprende anche che ciò dipende anche dall’avere intuito le norme delle leggi
divine della vita ( in particolar modo la legge di causa e di effetto o legge karmica in base alla quale
il Bene è compensato con pace e tranquillità con conseguente riduzione/sospensione del dolore e
il Male con pene e angosce 102
) come accadde anche al Buddha duemilacinquecento anni fa
( bisogna riconoscere che gli uomini di questa epoca sono molto agevolati dalla maggiore cultura e
dalle Rivelazioni Divine o celestiali dei secoli XIX e XX ).
È in questa fase di comprensione-intuizione che l’individuo comincia a vivere e desiderare
altruisticamente. Successivamente cercherà di capire quale è per lui la volontà di Dio nel vasto
piano della vita 103
.
Ne deriva che si deve quindi sconfiggere l’ignoranza, del non conoscere sé stessi 104
e poi
– o meglio contemporaneamente – si deve imparare quali condotte si deve tenere per osservare le
Leggi di Dio studiando le Sacre Scritture delle religioni, perché ognuna di esse ci aiuta a
trasformare noi stessi da esseri materiali, ad esseri spirituali, fermo restando che la redenzione
finale è sempre opera del Signore Gesù, la Presenza Divina nell’uomo dell’unico Dio 105
.
6. La liberazione dalla miseria, dalla malattia e dal dolore 106
98
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee
99
Vangelo di Giovanni 8, 31-32
100
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
101
Proverbi 16,32 ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee
102
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dagli uomini, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee
103
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 30 Agosto, Amrita
104
Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 17-19, MacroEdizioni
105
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina 144,
Mediterranee
106
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e del dolore), Armenia
14
La liberazione dalla miseria, dalla malattia e dal dolore non è frutto di egoismi personali
così come insegnano i Buddhismi, ma è frutto del conoscere se stessi 107
diventando così
consapevoli dei nostri limiti (vizi, difetti povertà), del dominare il proprio piccolo sé o io umano,
della scelta di vivere altruisticamente e del volere giustizia e pace per tutti nel mondo, senza
aspettarsi alcuna ricompensa, né sulla Terra, né nell’Aldilà, così come insegnano i Maestri del
Cerchio Firenze 77 :
a. << Liberazione - Voi dovete studiare voi stessi, conoscere voi stessi, come ben
chiaramente dice e ha sempre detto Claudio, e constatare “fino a che punto” l’ “io” vi spinge ad
agire. Questo continuo riflettere, questo continuo riconoscere l’”io”, i vostri limiti, porterà ad una
liberazione, ma unicamente per essere consapevoli di voi stessi, 32c, (vedi Fatalismo),68c. La
liberazione può avvenire anche in questo momento purché lo vogliate, purché abbiate sincerità
con voi stessi, per realizzare quella costante consapevolezza che è liberazione,69c . Chi credesse
di poter trovare nel mondo la felicità (vedi) e si sentisse dire, venendo qua da noi, “questa felicità
non sarà mai raggiunta nel mondo”, o <<questa felicità è irraggiungibile, perché la causa
dell’infelicità è in te ”; e da queste nostre parole restasse deluso; costui non dovrebbe dare la
colpa della sua delusione al nostro insegnamento; perché è più vicino alla liberazione colui che sa,
piuttosto che colui che non sa, 149d. La liberazione insegnata da varie scuole a cominciare dallo
Yoga (vedi), è prospettata in senso egoistico, cioè si dice che raggiungendo tale liberazione ci si
libera dalla sofferenza, si spengono i segni dei karma negativi, e così via. E questa non è che una
variante del paradiso (vedi) indicato dalla religione cattolica. Ciò è profondamente errato. Colui che
cerca di raggiungere la liberazione con questo fine, non la raggiungerà mai. Lo scopo per il quale
l’uomo deve migliorarsi è quello di instaurare nel suo mondo, e da questo al mondo degli altri,
l’ordine, la giustizia e la rettitudine: questo e basta. Non deve aspettarsi nessuna forma di
ricompensa, né spirituale, né materiale. E colui che con volontà ricerca la liberazione a questo
fine, è senz’altro aiutato, 243g. Il volersi cambiare deve avere il solo e unico scopo – lo ripeto
ancora una volta – di migliorare il mondo attraverso il miglioramento di se stessi, senza attendervi
alcuna ricompensa. Quando l’uomo, meditando su se stesso, scopre in sé una serie di difetti, non
deve cercare di violentarsi per non avere più difetti, ma deve prendere atto delle sue limitazioni, e,
attraverso il meccanismo del porre attenzione e del capire, giungere al comprendere e al superare
108
>>.
Alla luce degli insegnamenti evangelici confermati dalle Rivelazioni del XX secolo ( del Signore
Dio a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn, del Signore Gesù a Maria Valtorta e dei Maestri
disincarnati del Cerchio Firenze 77, più volte citati anche in questo scritto ) la tesi buddhica di
potersi liberare da se stessi [ Prendo rifugio nel Buddha, nella Legge (Dharma) e nella Comunità
(Sangha) ] è priva di fondamento più che essere misera. Essa mostra tutta la sua illusorietà alla
107
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee
108
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio pagine 160-161 (Liberazione), Mediterranee
15
luce delle predette Rivelazioni, perché solo Dio redime e salva con l’Essere Divino Cristo,
Manifestazione o Incarnazione divina 109
.
b. Fatalismo: << Siete qua per comprendere, e questa comprensione avviene quando
agite senza sforzo. Però questo non significa votarsi ad un cieco fatalismo, non significa questo,
assolutamente no ! Significa essere voi stessi, estremamente sinceri: questo significa (.) . Così
come vi abbiamo detto, nell’aiutare non dovete aiutare per aspettarvi una ricompensa. Ma nel
momento che vi rendete consapevoli che voi portate aiuto alle creature per fare godere il vostro
“io”( vedi) non dovete in questo pensiero cessare di portare aiuto. Così tu non devi dire: cesso, mi
riposo, ripiego su me stesso. Questo è un errore. Devi renderti vigile, costantemente consapevole
( vedi consapevolezza ), senza attenderti da questo ricompensa alcuna, senza fare questo per una
ricompensa. La comprensione giunge quando voi, ripeto ancora, realizzate questa costante
consapevolezza a vostra insaputa, 68c, (vedi “Vita”, stessa pagina, 105d). Quando siete voi i
soggetti e non gli oggetti degli avvenimenti, è proprio il momento di comportarvi in modo
diametralmente opposto a quello dei fatalisti, e soprattutto in modo estremamente consapevole,
(.) 252d. Non siate angosciati per quello che può succedervi, a che serve angosciarsi? E se non
deve succedere, vi siete angosciati per niente, 48g. 110
>>.
7. Il Paradiso: Quando invece si violenta se stessi ( Vedi violentare se stessi 219d), ad esempio,
per meritarsi il Paradiso ( mia nota: il Nirvana è il Paradiso dei Buddhisti ), il comportamento
morale non corrisponde al “sentire”, che è solo quello di meritarsi il premio eterno, cioè egoistico:
perciò v’è rottura fra comportamento e “sentire”, e il dominio di sé, che determina tale rottura non è
positivo. Mentre quando si tiene un comportamento retto, coartando i nostri desideri egoistici,
convinti di seguire e perseguire il volere di Dio, allora non c’è discordanza tra il “sentire” e l’agire:
entrambi sono ispirati e orientati a seguire la divina volontà. Se ne può concludere che solo
quando si è animati dall’egoismo può esservi discordanza tra “sentire” e agire. La discordanza tra
“sentire” e agire trae seco nel tempo tutte quelle scontentezze, conflittualità, irritabilità, squilibri che
sono all’origine di molte nevrosi. (vedi), 219d. Identificarsi in Dio per molti di voi stava ad indicare
entrare, armi e bagagli, in Lui, ossia in una sorta di massima beatitudine; conservando, se non il
proprio io, la propria personalità, almeno la propria individualità. Ciò dipendeva dalle vostre
credenze religiose, principalmente dall’idea del Paradiso (vedi Nirvana), 162f, (vedi Liberazione,
sopra già trascritta ) 243g, 85h ) 111
.
La perseveranza nel meditare su noi stessi per conoscersi 112
, l’acquisizione della
conoscenza vera, che è conoscenza della vita spirituale e delle leggi di Dio 113
, la disponibilità ad
109
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 36-45 (Dio: unità e trinità, Armenia ; Maria di Nazareth, Messaggi da
Medjugorje, Messaggio del 25 Aprile1988, MIR
110
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 114-115 (Fatalismo), Mediterranee
111
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 206 (Paradiso) , Mediterranee
112
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee
113
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Leggi), Mediterranee
16
aiutare gli altri senza volere, né sperare niente, aiutandoli perché è cosa buona e giusta (è Carità).
La conoscenza di noi stessi per diventare consapevoli dei nostri vizi, difetti e povertà (limiti) e
perciò superarli superando anche il nostro egoismo 114
.Tutto ciò, come si è detto, ci consente di
comprendere le ragioni della concezione egoistica della nostra esistenza e di superarle. La
conoscenza di noi stessi è un processo che può durare parecchi anni, ma non è escluso che
qualcuno possa riuscirci in poco tempo.
Forse il Buddha non capì la grande importanza del conoscere se stessi anche se ne
parlò o almeno così m sembra. In ogni caso ci sono gravi lacune in tale magistero, tra cui
quelle di non contemplare la presenza di Dio nella vita dell’uomo 115
, né quella
dell’esistenza della Sua Scintilla Divina o Sé; esporremo - anche in altri scritti - la Dottrina del
Buddha Gotama Siddhattha sulla base di ciò che ci risulta che abbia detto con ragionevole
possibilità ( ci sono pervenute soltanto le parti fondamentali del Suo magistero tra cui le Quattro
Nobili Verità della Sofferenza; l’ultima di esse indica la via che dovrebbe condurre alla cessazione
della sofferenza ma è limita tata all’esistenza da Buddhisti: è il nobile ottuplice sentiero che
consente ai Buddhisti di non creare altri karma negativi da curare con future sofferenze; il Buddha
soffrì anche nella sua vecchiaia “tormentato dai malanni 116
” per ragioni di giustizia per i suoi
karma negativi sospesi prima di diventare Buddha perché l’uomo che si comportò male deve
essere educato e corretto con i karma correttivi i quali sono indispensabili all’uomo per ampliare la
sua coscienza; tali karma erano indispensabili anche a Siddhattha. L’Ottuplice sentiero però è una
buona guida che consente ai Buddhisti di comportarsi bene con il comportamento morale o etico,
la saggezza e la meditazione comportamento concepito per non nuocere a se stessi, né agli altri
(.).Le meditazioni buddhiste sui misteri della vita al di fuori di se stessi sono una perdita di tempo
se si vogliono scoprire i misteri della vita; lo ha detto il Signore Dio che è sempre a nostra
disposizione per spiegarci i misteri della vita 117
, per guidarci, per rispondere a tutte le domande,
per aiutare a risolvere i problemi e per dirigere i nostri passi 118
.
La saggezza consiste nel vedere il mondo così com’è, ma il Buddha non lo vide perché
nella vita non ci sono soltanto sofferenze, ma anche amori, amicizie, gioie, piaceri,
soddisfazioni, giochi e simili.
Qui basti dire – secondo i libri citati nei nostri scritti illustrativi sulla dottrina del Buddha – che alla
luce di quanto hanno detto della miseria, della malattia e del dolore il Signore Gesù Cristo e i
Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 - che la dottrina buddhica del dolore e quindi le
Quattro Nobili Verità sono assai carenti così come ci sono pervenute; inoltre la dottrina del Buddha
114
Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee
115
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 MARZO, DELL’8 APRILE, DEL 29 MAGGIO,
DEL 17 E 21 LUGLIO, DEL 4 SETTEMBRE, E DEL 24 NOVEMBRE, AMRITA
116
Michael Carrithers, Buddha, pagina 106, Einaudi Tascabili ; Leonardo, Vittorio Arena, Buddha, pagine 74-76 (La
malattia del Buddha), Tascabili economici Newton ; Damien Keown, Buddismo, pagine 28-30 (Morte), Einaudi
Tascabili
117
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee
118
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita
17
manca anche di Dio e dello Spirito o Sé dell’uomo. I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77
hanno detto del dolore: “ Finché l’uomo non comprende che il suo <<essere>> deve estendersi al
di là dello spazio limitato e delimitato del suo egoismo, la legge del dolore lo richiama alla
comprensione. 286b, 195b (.) Le ragioni del dolore, 124c. <<Guai a ribellarsi al dolore !>> dicono i
padri spirituali. Io senza la pretesa di esservi da guida, vi dico: <<ribellatevi pure! >> . Il dolore non
è una cosa piacevole. È ufficio di ogni uomo essere forte, ed è ufficio dell’uomo forte resistere al
dolore. Ma non sentitevi in colpa se vi manca la rassegnazione, se non sapete accettarlo come se
fosse un piacere, 125c e seguenti, 32d, 86d, 147d. Ricordatevi che il dolore che alcuni di voi
provano, è qualcosa che veramente ha segnato un punto nuovo nella vostra esistenza evolutiva;
un nuovo modo di vedere la vita che voi, forse, non vorreste avere, ma che invece, quando a suo
tempo lo rivedrete, lo riesaminerete, vi accorgerete quanto vi abbia trasformati, maturati, 116f . Il
dolore non deve condizionare la vostra vita in senso negativo, bensì in senso positivo: non deve,
quindi, rinchiudervi in una sorta di autolesionismo, in una sorta di auto compassione, ma deve
spingervi a capire coloro che come voi soffrono, per altre ragioni, ma che comunque bevono
l’amaro calice del dolore. Non cercate la compassione degli altri, non sentitevi dei disgraziati, dei
perseguitati dal destino; ma cercate di vedervi creature che hanno subito un avvenimento atto a
renderle più coscienti, più consapevoli della vita. Questo è il giusto modo di capire l’avvenimento
doloroso, 116f, 119f(.) 119
.
Il Buddha, un pessimista, nella vita vide soltanto le sofferenze, ignorando gli amori, le
amicizie, le gioie, i piaceri, le soddisfazioni i giochi e simili.
La Scintilla o Goccia Divina (o Sé o Spirito) ammantata o no della Coscienza può superare
l’io umano o sé inferiore, ma il Buddha preferì sviluppare la teoria erronea del Non Sé o Anatta
anziché credere nel Sé 120
e quella dei “Cinque fattori dell’individualità 121
“, anch’essa priva della
Scintilla Divina, Spirito o Sé; perciò anche questa teoria è sbagliata. La tesi buddhica del Non Sé è
del tutto infondata mentre quella dei Cinque fattori è incompleta: [ corpo fisico (rupa), le sensazioni
(vedana), le cognizioni (sanna), i tratti e le inclinazioni del carattere (sankhara) e la coscienza
(vinnana) 122
]; questa tesi è incompleta perché manca del Sé o Scintilla Divina - lo Spirito
eterno dell’uomo - ma due errori (il Non Sé o Anatta e la teoria dei Cinque fattori) non fanno
una verità.
L’uomo, invece, è un insieme composto da Spirito e Materia; secondo i Maestri disincarnati
del Cerchio Firenze 77 il fulcro dell’esistenza dell’uomo è lo Spirito, il Sé o Scintilla Divina che
determina l’Individualità e la vita dell’individuo 123
; lo Spirito, Scintilla Divina o Sé, non è soggetto
ad evoluzione in quanto è perfetto, eterno e increato 124
; sempre secondo l’insegnamento dei
Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 gli altri corpi dell’uomo sono il Corpo fisico, il Corpo
119
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pages 75-76 (Dolore), Mediterranee
120
Michael Carrithers, Buddha, pagine 44-51 (La conoscenza del Sé), Einaudi Tascabili
121
Damien Keown, Buddhismo, pagina 49-51, Einaudi Tascabili
122
Damien Keown, Buddhismo, pagina 49, Einaudi Tascabili
123
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità e Individuo), Mediterranee
124
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
18
astrale, il Corpo mentale e il Corpo akasico o della Coscienza, ma l’uomo ha anche un Corpo
eterico 125
, un’indole o un carattere e una Psiche 126
le quali lo differenziano da ogni altro uomo.
8. Rivelazioni Divine e significati di alcuni vocaboli o locuzioni
È vero che quanto diremo e si sta cercando qui di dire circa l’Assoluto è frutto di
conoscenze pervenute all’uomo dopo la morte, anzi dopo il trapasso nell’aldilà di Siddhattha, il
Risvegliato, quando “entrò”nel piano astrale 127
; infatti il Buddha non poté disporre come noi delle
Rivelazioni del Signore Gesù, il Cristo Messia, Figlio di Dio 128
che spiegò la Legge del Sinai, il
Decalogo 129
, e i Comandamenti dell’amore 130
con i Suoi Vangeli 131
:
- I Vangeli canonici di Matteo, Marco, Luca e Giovanni più il Vangelo di Tommaso
132
scoperto in una giara sotterrata lungo il Nilo nel XX secolo ;
- il Grande Vangelo di Giovanni rivelato a Jakob Lorber nel XIX secolo ;
- e L’Evangelo come mi è stato rivelato 133
di Maria Valtorta (rivelato nel XX secolo).
Noi disponiamo anche delle conoscenze acquisite con le Rivelazioni del Padre-Madre-Dio
134
a Findhorn, in Scozia, fatte nel XX secolo a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn 135
. E
della Rivelazione degli Angeli a Dorothy Maclean, anch’essa della Comunità di Findhorn 136
.
Noi disponiamo inoltre delle seguenti Rivelazioni:
a. Quella di Maria di Nazareth, la Madre del Signore Gesù Cristo; tale Rivelazione è
iniziata nel 1981 ed è stata fatta a alcuni giovani Veggenti a Medjugorje in Croazia. Essa è ancora
in corso (Ottobre 2014) da oltre trenta anni ! Questa è la Rivelazione per i piccoli (gli umili) che
sono grati per la semplicità del magistero mariano, utile a tutti, anche ai teologi;
b. Quella dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77, tramite il medium
fiorentino Roberto Setti; si tratta di un insegnamento etico e filosofico del XX secolo sulla tematica
della vita umana contenuto in otto volumi, più un Dizionario tutti pubblicati da Edizioni
Mediterranee di Roma.
Significati di alcuni vocaboli o locuzioni necessari per capire la vita di Dio e dell’uomo
esposti dai Maestri del Cerchio Firenze 77, filosofi disincarnati :
125
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60 (Corpi), Mediterranee
126
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 230 (Psiche), Mediterranee
127
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 219 (Piano astrale), Mediterranee
128
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 109 e 144, Mediterranee ; Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 40 e
52-53, Ulrico Hoepli
129
Deuteronomio 5, 6-22
130
Levitico 19, 17-18 e Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40)
131
Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. VII, pagine 123-124, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR)
132
Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. di Mario Pincherle, MacroEdizioni
133
Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato; questo Vangelo ha fatto rivivere la vita del Signore Gesù a
Maria Valtorta nel XX secolo ed è contenuto in 10 volumi; è stato pubblicato da CEV srl, viale Piscitelli 89-91, tel
0776-807032, fax 0776 -809789. 03036 Isola del Liri (FR)
134
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee
135
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn ; Eileen Caddy, Findhorn, Il Sentiero interiore; ambedue i libri sono stati
editi da Mediterranee; un terzo libro, Le porte interiori, è stato edito da Amrita
136
Dorothy Maclean, Spiriti di Natura ( Titolo originale dell’opera: To hear the Angels sing ), Mediterranee
19
a. “ L’ASSOLUTO – Attributo di Dio, oppure appellativo usato per significare <<
COLUI CHE E’ >> e che non può essere descritto 137
“.
b. “ INDIVIDUALITA’ – È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo dei
microcosmi. È il fulcro dell’individuo. È la << Goccia >>, il << Sé >>, la << Scintilla Divina >>
ammantata o no dalla coscienza 138
. “;
c. “ INDIVIDUO – Colui che è o sarà un << centro di coscienza e di espressione
>>. Chi, sottostando alla legge di evoluzione, potrà esprimersi in termini di Coscienza. Individuo,
per estensione di significato, uguale anche a << microcosmo >> 139
.
d. “GOCCIA o Scintilla Divina – Spirito- Sé – Fulcro dell’esistenza individuale non
soggetto ad evoluzione. Emanazione Divina che determina l’individualità e la vita dell’individuo o
del microcosmo 140
” . (mia nota: noi cristiani chiamiamo Anima la Goccia o Scintilla Divina o Sé;
ogni Goccia o Scintilla Divina deriva dalla virtuale frantumazione o suddivisione dello Spirito del
Dio Unico nello Spirito dei molti 141
, cioè delle individualità.
e. CORPO AKASICO – (Uguale << coscienza >>. Ciò che riceve e trascrive,
facendolo diventare natura medesima dell’individuo, le Realtà che lo stesso
individuo, esistendo, scopre ed acquisisce. Non viene mai abbandonato
dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si costituisce man mano
che l’individuo evolve 142
“.
f. “EGO – Parte più elevata dell’individuo soggetta ad evoluzione. È chiamato <<
Ego >> l’insieme della Scintilla Divina e della << coscienza individuale >>. L’Ego
è quindi ciò che permane dell’individuo quando questi ha terminato l’evoluzione
come uomo 143
“. ( mia nota: I Maestri filosofi del Cerchio Firenze 77 affermano
l’esistenza della Scintilla Divina, Spirito o Sé dell’uomo e perciò smentiscono la
fondatezza della teoria buddhica dell’inesistenza di un Sé eterno; la coscienza
(vinnana) è un altro corpo eterno dell’uomo, ma il Buddha non lo dice );
g. La Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé è il fulcro dell’esistenza individuale
non soggetto ad evoluzione. Emanazione Divina che determina l’individualità e la
vita dell’individuo o del microcosmo 144
;
h. IO – Egoistico concetto di se stessi creato dalla mente individuale la quale,
travisando l’intimo senso di individualità proveniente dalla più alta natura
dell’individuo, fa sentire questi separato e distinto dal Cosmo 145
.
137
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 203, Mediterranee
138
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee
139
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo) Mediterranee
140
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina, - Spirito – Sé), Mediterranee
141
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 122 (Frantumazione dell’Uno nei molti), Mediterranee
142
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo Akasico uguale Coscienza), Mediterranee
143
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee
144
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
145
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (Io), Mediterranee
20
i. SENSO di INDIVIDUALITA’ – È ciò che suggerisce all’individuo i doveri e i
compiti di questo individuo rispetto alla comunità ( quando questi sia capace di
ricevere il suggerimento, per propria evoluzione ) 146
.
j. SEPARATIVITA’ – ( Senso di separatività) È un errata interpretazione che
l’individuo fa nell’intimo suo del “senso di individualità”, per cui l’individuo si sente
separato e distinto da tutto quanto lo circonda. Il senso di separatività origina l’io
con tutti i processi espansionistici 147
.
k. “ EVOLUZIONE – Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più
organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 148
“ ( mia
nota: Per Spirito si intenda la Coscienza ) .
l. “LEGGE DI EVOLUZIONE – Legge per la quale ogni elemento del Cosmo
sviluppa; ciò che è << in >> si manifesta; ciò che è in potenza << si traduce in
atto >>; ciò che è << in germe >> nasce, passando da innumerevoli stadi
intermedi. Il Cosmo evolve, nel senso che vive, ma non nel senso che divenga
perfetto, in quanto è – come emanazione di Dio - già perfetto. L’evoluzione
cosmica si può convenzionalmente suddividere, secondo la natura degli elementi
evolventesi in : evoluzione della materia, evoluzione della forma, evoluzione
dell’autocoscienza ( Vedi suddette voci 149
“; ( mia nota: Quando si parla di
evoluzione si deve sempre tenere presenti altre due leggi fondamentali della vita
dell’uomo: la legge di causa e di effetto ( o legge karmica ), la quale deve essere
correttamente interpretata come legge che insegna e corregge ) e la legge della
reincarnazione o della trasmigrazione delle Scintille Divine o dei Sé nei corpi
degli individui);
m. “ EVOLUZIONE dell’AUTOCOSCIENZA – Riguardante gli individui o microcosmi
150
“ .
n. “EVOLUZIONE della FORMA- Riguardante i corpi, i veicoli della vita individuale.
( Vedasi corpo fisico, corpo astrale, corpo mentale e corpo Akasico o della
Coscienza 151
“ ) ( mia nota: un altro corpo che concorre a formare l’insieme
uomo è il corpo eterico. La Scintilla Divina o Sé o Spirito anima tutti i corpi
dell’uomo nei quattro piani o mondi del Cosmo: mondo fisico con la Terra, mondo
astrale, mondo mentale, mondo akasico o della coscienza 152
).
146
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Senso di Individualità), Mediterranee
147
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Senso di separatività), Mediterranee
148
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
149
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 210 (Legge di evoluzione), Mediterranee
150
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione dell’autocoscienza), Mediterranee
151
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione della forma), Mediterranee
152
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
21
o. “EVOLUZIONE della MATERIA- Riguardante le materie di ciascun piano di
esistenza 153
p. “ REINCARNAZIONE – Trasmigrazione della individualità in un corpo atto ad
esprimere l’evoluzione conseguita, allo scopo di conseguire evoluzione 154
“ .
q. “ SPIRITO – È uno dei tre aspetti del Logos, il centro puramente ideale di
questo. È la prima causa del manifestato ovvero la radice di questo. È anche Dio
stesso 155
“
r. “ DIO – Causa delle Cause. Prima causa increata. Inizio e fine del TUTTO che
non ebbe inizio, né avrà fine. Origine e finalità di ogni emanazione. UNO uguale
ASSOLUTO. Essere ed Esistenza Unica che comprende ogni essere e ogni
esistenza essendo questi in Lui. Presente in ogni cosa, pur trascendendo la
totalità delle cose, è di queste origine nei Cosmi per Sua Natura: interna =
Amore, ed esterna = Vita. << È Colui che È >> 156
“ .(nostra nota: tutti gli esseri
viventi e tutte le cose fanno parte di Dio che il Buddha ha ignorato commettendo
un errore di dimensione cosmica ).
s. GUIDA – Attributo di una Entità che può, per sua evoluzione conseguita,
assumersi il compito di ispirare, indirizzare, seguire l’esistenza di un individuo
( discepolo ) al fine di coordinare a questo le esperienze spirituali o, in casi
speciali, anche professionali ( Guida professionale ) 157
.
9. Frantumazione o suddivisione dello Spirito dell’Uno nello Spirito dei molti:
Riguardo allo Spirito di Dio i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano: <<
L’Uno << esiste >> perché esistono << i molti >>, ed << i molti >> esistono perché esiste l’Uno.
Chi sono << i molti >> ? Sono le individualità. E perché io ho legato le individualità alle
Manifestazioni Cosmiche ? Allora le individualità non sono sempre esistite ? Figli, per comodità noi
parliamo di Assoluto e di relativo separatamente, ma non v’è bisogno di sottolineare che il Tutto –
come dicemmo da tempo – è un Tutto-Uno. Se guardiamo l’individuo quale oggi voi lo conoscete
nella sua composizione schematica, anche se convenzionale, noi lo vediamo radicato
nell’Assoluto. Lo vediamo alla maniera degli antichi cabalisti, di colui che ha il suo fulcro, il suo
centro, la parte vera, reale, là dove è la Realtà, la Realtà assoluta; la Scintilla Divina, l’alito divino,
la quale ha i caratteri dell’Assoluto. Che è eterna, onnipossente, onnipresente, onnisciente
insomma: << assoluta >> . Per comodità noi usiamo dire << Scintilla Divina >>, ma è una finzione
che noi adoperiamo per far intendere che ciascun individuo ha alla radice del suo essere la Natura
stessa e l’Essenza stessa dell’Assoluto. Il Suo << virtuale frazionamento >> origina o meglio è
153
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione della materia), Mediterranee
154
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee
155
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore,, pagina 215 (Spirito), Mediterranee
156
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 205-206 (Dio), Mediterranee
157
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Guida), Mediterranee
22
all’origine dell’individualità. Ecco i << molti nell’Uno >> e << l’Uno nei molti >>. Queste
fondamenta dell’individuo sono eterne.
Originare << i molti >> è ciò che dà all’Assoluto il << sentire assoluto >> ; ma è vero
anche il contrario, cioè che i << molti >> esistono per il sentire dell’Uno-Assoluto.
* * *
L’Uno esiste se e in quanto esistono i << molti >>. I << molti >> esistono se e in quanto
esiste l’Uno, ma i << molti >> e l’ Uno esistono ancora perché esistono le individualità; e le
individualità non esisterebbero se non esistessero l’ ”Uno” e “i molti”. Le individualità esistono se e
in quanto esistono gli individui, ma gli individui non esisterebbero se non esistessero le
individualità. Così come una collana non esisterebbe se non esistessero le perle poste l’una dopo
l’altra ed unite da un filo: Ma le perle del pari non esisterebbero se non esistessero le collane . K. H
. 158
>> . ( mia nota: questo insegnamento aiuta a capire come noi esistiamo in Dio, cioè nell’Uno
159
e che perciò noi non siamo mai soli nella vita perché Dio è dentro ognuno di noi nelle
profondità del nostro essere; Dio non si separa mai da noi; siamo noi che crediamo di essere
separati da Lui; il Signore Dio aspetta che ciascuno di noi lo riconosca e lo faccia emergere 160
).
10. La Famiglia di Dio
Duemila anni fa il Signore Gesù Cristo, il Messia di tutti i popoli e di tutte le religioni ( Figlio
del Dio vivente e Presenza Divina nell’uomo 161
) disse ciò che potevano comprendere gli uomini di
allora; Gesù disse che lui era in noi e Dio in lui affinché anche gli uomini siano perfetti nell’unità 162
;
il Signore Dio era il Suo e nostro Padre e che perciò siamo tutti fratelli per nascita. Fanno
consapevolmente parte della famiglia di Dio chi Lo riconosce come Padre e Madre ( la Grande
Madre Spirito Santo apparve a La Salette in Francia a due pastorelli il 19 Settembre 1846 163
). Ma
della famiglia di Dio fanno parte specialmente coloro che mettono in pratica i Comandamenti
dell’amore. Ma nessuno ne è escluso, neppure coloro che non lo amano, non lo conoscono o lo
ignorano e quindi sia i credenti che i non credenti, perché formiamo un’unica famiglia 164
.
Il Signore Gesù per farci capire la Sua origine divina e le straordinarie proprietà dello Spirito
di Dio ci disse più volte, duemila anni fa, che Lui e il Padre erano una cosa sola, che il Padre era in
Lui e Lui era nel Padre 165
. E poi disse anche che Lui è in noi e il Padre è in Lui 166
. Gesù disse
anche che Lui era il buon pastore di molti ovili 167
e che era la Via, la Verità e la Vita; nessuno
158
Cerchio Firenze 77, Oltre L’Illusione, pagine 209-210 (l’Uno e i molti), Mediterranee
159
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee
160
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita
161
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 109 e 144, Mediterranee
162
Vangelo di Giovanni 17, 22-23
163
Giuseppe Barbero, La Vergine a La Salette, pagine 18-27, San Paolo
164
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita
165
Vangelo di Giovanni 14, 11
166
Vangelo di Giovanni capitoli 17, 20
167
Vangelo di Giovanni 10, 1-18
23
viene al Padre se non per mezzo di me 168
. Gesù è la Via per l’unione con Dio perché il Corpo
Mistico del Cristo include tutti gli esseri viventi e tutte le cose 169
; Gesù è la Verità perche era il
Verbo di Dio 170
e aveva lo Spirito di Verità 171
; Gesù è la Vita perché era un’Incarnazione Divina, il
Padre era ed è in lui e perciò Gesù aveva in Sé la vita 172
.
Durante un’altra catechesi il Cristo Messia disse:
<< Io sono la vera vite. Il Padre mio è il contadino. Ogni ramo che è in me e non dà frutto,
egli lo taglia e getta via, e i rami che danno frutto li libera da tutto ciò che impedisce frutti più
abbondanti. Voi siete già liberati grazie alla Parola che vi ho annunziato. Rimanete uniti a me e io
rimarrò unito a voi. Come il tralcio non può dar frutto da solo, se non rimane unito alla vite,
neppure voi potete dare frutto se non rimanete uniti a me. Io sono la vite, voi siete i tralci. Se uno
rimane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla. Se uno
non rimane unito a me, è gettato via come i tralci che diventano secchi e che la gente raccoglie
per bruciare. Se rimanete uniti a me, e le mie parole sono radicate in voi, chiedete quel che volete
e vi sarà dato. La gloria del Padre mio risplende quando portate molto frutto e diventate miei
discepoli. Come il Padre ha amato me io ho amato voi: rimanete nel mio amore! Se metterete in
pratica i miei comandamenti, sarete radicati nel mio amore; allo stesso modo io ho messo in
pratica i comandamenti del Padre mio e sono radicato nel suo amore. Vi ho detto questo perché la
mia gioia sia anche vostra, e la vostra gioia sia perfetta. Il mio comandamento è questo: amatevi
gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo morire per i propri
amici. Voi siete miei amici se fate quel che io vi comando. Io non vi chiamo più schiavi, perché lo
schiavo non sa cosa fa il suo padrone. Vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto sapere tutto quel
che ho udito dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho
destinati a portare molto frutto, un frutto duraturo. Allora il Padre vi darà tutto quel che chiederete
nel nome mio. Questo io vi comando: amatevi gli uni gli altri (.) . 173
>> . ( mia nota: si fa rilevare
che la compassione è un sentimento inferiore all’amore; ne consegue che il magistero del Cristo
Redentore e Salvatore è superiore al magistero del Buddha che si fonda sulla compassione verso i
suoi simili 174
, mentre il Cristo ci amò e amandoci dette la vita per tutti gli uomini per il perdono dei
nostri peccati 175
; quando si parla del magistero del Buddha Gotama Siddhattha si fa sempre
riferimento a quello che egli disse con ragionevole possibilità, secondo i testi disponibili in italiano
che ho citato anche in questo documento, sia scritti da italiani che da stranieri.
11. La dottrina del Buddha
168
Vangelo di Giovanni 14, 6 - 7
169
Vangelo di Giovanni, capitolo 1 ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 63-64 (Coscienza Cosmica),
Mediterranee
170
Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 40, Ulrico Hoepli
171
Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 40 (Verbo) e sura XIX 35 (Spirito di Verità), Ulrico Hoepli
172
Vangelo di Giovanni 1, 1-5
173
Vangelo di Giovanni 15, 1-17
174
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 145, Mediterranee
175
Vangelo di Matteo 26, 26-35
24
Ciò che disse il Buddha Gotama Siddharta durante i circa quaranta anni della Sua
predicazione e che può esserGli attribuito si riduce a pochissimi insegnamenti, specialmente se si
paragonano a quelli contenuti nei Vangeli del Cristo o alla sovrabbondanza delle pubblicazioni
filosofiche delle Sette Buddhiste e delle agiografie che del santo indù sono state fatte da tutte le
Sette Buddhiste.
Ne deriva, come vedremo, che le leggende, le opinioni e le dorature di qualunque episodio
della vita di Siddharta costituiscono una trama intessuta di episodi laudatori o di filosofie umane,
ma non di una religione perché è senza Dio; i Buddhisti stessi dicono che il loro è uno stile di vita.
Questi sono sostanzialmente gli insegnamenti del Buddha:
- le prime Tre Nobili Verità sono: la verità della sofferenza (dukkha), la verità
dell’origine della sofferenza (samudaya), la verità della cessazione della
sofferenza (nirodha). Le sofferenze non cessano perché non possono cessare
perché sono previste dalle leggi della vita ideata e realizzata da Dio e sono uno dei
tre motori dell’evoluzione dell’uomo insieme alle lotte e alle tentazioni 176
finché
l’uomo stesso diventerà santo ad opera di Dio nella persona di Gesù Cristo 177
e
con l’impegno dell’uomo stesso a vivere evangelicamente la sua vita. Quindi le Tre
nobili verità della cessazione della sofferenza non sono verità anche per le ragioni
che spiegheremo più avanti in questo stesso capitolo 11 anche a causa dei karma
negativi sospesi all’incarnazione da Buddhisti;
- la Quarta nobile verità sarebbe la verità della via (magga) che condurrebbe alla
cessazione della sofferenza per mezzo dell’Ottuplice sentiero che consiste di: 1)
retta comprensione, 2) retta decisione, 3) retto parlare, 4) retto agire, 5) retto
modo di sostentarsi, 6) retto sforzo, 7) retta concentrazione, 8) retta meditazione.
E semplificando, si può dire Saggezza, Moralità e Meditazione 178
. Per quanto
riguarda le meditazioni buddhiste - che sono al di fuori di se stessi - non sono così
valide come dicono; ad esempio le meditazioni esteriori dei Buddhisti sui misteri
della vita fatte dall’uomo al di fuori di se stesso (nei mondi astrale e mentale) sono
una perdita di tempo; così ha detto il Signore Dio a Eileen Caddy della Comunità di
Findhorn in Scozia nel XX secolo 179
. Le meditazioni buddhiste esteriori sono
pericolose perché nei mondi astrale e mentale è presente Satana – l’Ingannatore
180
che ingannò più volte anche il Buddha. Le meditazioni interiori, come quelle che
fanno i Cristiani nel loro cuore sono sicurissime perché nel cuore degli uomini
176
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
177
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità
ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee
178
Damien Keown, Buddhismo, pagine 46-58 (Quattro nobili verità), Einaudi Tascabili
179
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee
180
Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 113 (Satana), sura CXIV 4-5 (Sussurratore furtivo che sussurra
nelle menti degli uomini), Xenia Tascabili
25
dimora Dio, il Maestro interiore 181
, e nessun estraneo può entrarvi (l’Angelo
Custode non è un estraneo 182
). La via (magga) del Buddha che dovrebbe
condurre alla cessazione della sofferenza con il nobile ottuplice sentiero non fa
cessare le sofferenze; le sofferenze degli uomini cesseranno soltanto dopo la
redenzione di Gesù Cristo quando gli uomini stessi osserveranno il Decalogo 183
e i
Comandamenti dell’amore 184
e perciò diventeranno Santi e saranno liberati e/o si
libereranno dalla catena delle nascite e delle morti. La liberazione cercata dai
Buddhisti con scopi egoistici << per liberarsi dalla sofferenza e per spengere i
karma negativi non sarà mai raggiunta. Lo scopo per il quale l’uomo deve
migliorarsi è quello di instaurare nel suo mondo e da questo al mondo degli altri,
l’ordine, la giustizia e la rettitudine: questo e basta. Non deve aspettarsi alcuna
forma di ricompensa, né spirituale, né materiale. E colui che con volontà ricerca la
liberazione a questo fine, è senz’altro aiutato 185
. La liberazione con il nobile
ottuplice sentiero con la meditazione non è possibile anche a causa dei karma
negativi sospesi all’incarnazione da Buddhisti. La via che conduce alla cessazione
delle sofferenze non è l’ottuplice sentiero che è utile soltanto a non creare nuovi
karma negativi al Buddhista, ma la dottrina di Cristo nei Vangeli antichi e moderni.
Ai Buddhisti - per non avere più sofferenze e quindi per lasciare la ruota delle
nascite e delle morti – manca - come a moltissimi altri uomini di altre religioni, la
redenzione di Gesù Cristo 186
. In proposito Gesù ha detto per gli uomini delle
religioni non cristiane: << A quegli uomini che in questo mondo non hanno mai
conosciuto il mio insegnamento nell’altro mondo vengono date delle Guide che li
conducono al ponte che si trova fra questo mondo e quello spirituale. Se seguono
le Guide potranno superare il ponte e raggiungere la vera vita. Se però
testardamente permangono nelle loro convinzioni, saranno sempre valutati in base
alla loro dottrina e alla conseguente condotta di vita e non giungeranno alla
filiazione divina. Ma proprio per queste anime che si sono condannate da sole, Io
ho detto due volte cose consolanti: cioè quando vi narrai la parabola del figlio
perduto 187
e quando vi dissi che nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore 188
-
o per dirla ancora più chiaramente – moltissimi luoghi di insegnamento e
181
Vangelo di Giovanni 16, 5-15 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8
Aprile del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita ; Eileen
Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee
182
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 28 (Angelo Custode), Mediterranee
183
Deuteronomio 5, 6-22
184
Levitico 19, 17-18 e Deuteronomio 6, 4-9
185
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 160-161 (Liberazione), Mediterranee
186
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità
ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” di Cristo), Mediterranee
187
Vangelo di Luca 15, 11-32
188
Vangelo di Giovanni 14, 1- 4
26
correzione, in cui perfino i demoni umani più perduti possono venire istruiti e
migliorati. Voi in eterno conoscerete sempre nuove meraviglie create per voi (.) , e
in eterno non ne raggiungerete mai e poi mai la fine 189
>> . Io penso che i
Buddhisti, come moltissimi altri uomini di altre religioni, si dovranno reincarnare
sulla Terra in una famiglia cristiana in qualche parte di questo mondo e così
potranno obbedire al Decalogo 190
e ai Comandamenti dell’amore 191
e così
facendo si libereranno e/o saranno liberati dal ciclo delle nascite e delle morti
perché amando saranno diventati Santi;
- << (.) Il Maestro Buddha era un Indù e non venne per fondare una nuova religione,
ma accettando tutti gli insegnamenti fondamentali del Brahmanesimo lo purificò,
scartò ignoranti aggiunte in modo che l’antica sapienza rifulgesse nella sua vera
luce (.) e la insegnò ai suoi discepoli incluso gli insegnamenti dell’evoluzione, della
reincarnazione, della legge di causa e di effetto o legge karmica 192
;
- la teoria del Non Sé o Anatta è sbagliata perché il Buddha non trovò, nel suo
erroneo meditare, la prova dell’esistenza di un anima personale o del suo
equivalente cosmico (il Brahman) 193
. La Scintilla divina o Sé anima 194
l’uomo
durante le sue quattro esistenze nei quattro piani o mondi del Cosmo (mondo
fisico – con la Terra – mondo astrale, mondo mentale e mondo akasico o della
coscienza 195
); .
- la teoria dei Cinque fattori è incompleta perché manca dello Spirito o Sé dell’uomo;
Siddhattha incluse la coscienza (vinnana) nei Cinque fattori dell’individuo 196
, ma
non come secondo corpo eterno dell’essere umano 197
. Siddhattha attribuì tali
fattori all’individuo invece che all’individualità 198
. Siddhattha incluse la coscienza
(vinnana) nei cinque fattori dell’individuo, ma non disse che l’uomo si reincarna
con gradi sempre maggiori di mente e di coscienza durante le molteplici
incarnazioni sulla Terra; i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 sostengono
che la Coscienza non viene mai abbandonata dall’individuo nel corso delle
molteplici incarnazioni e che si costituisce man mano che l’individuo evolve 199
in
forza della legge dell’Evoluzione 200
;
189
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia
190
Deuteronomio 5, 6-22
191
Levitico 19, 17-18 e Deuteronomio 6, 4-9
192
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 90-91 (La religione Buddhista), Mediterranee
193
Damien Keown, Buddhismo, pagine 49-50, Einaudi Tascabili
194
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee
195
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
196
Damien Keown, Buddhismo, pagina 49, Einaudi Tascabili
197
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza), pagina 206 (Ego),
Mediterranee
198
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità e Individuo), Mediterranee
199
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale coscienza), Mediterranee
200
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
27
- la teoria del conoscere solo per se stessi 201
ignorando la presenza di Dio dentro
l’uomo. Questa teoria confina i Buddhisti in se stessi e nella loro non conoscenza
della vita spirituale dell’uomo;
- L’ascetismo moderato, che è noto come la Via di Mezzo, con la saggezza, la
moralità e la meditazione 202
, è una via alternativa a quelle del Brahmanesimo .
Purtroppo, però la dottrina o il metodo del Buddha Gotama Siddhattha definito anche Legge
(Dharma) non contempla la Presenza di Dio nella vita degli esseri del Cosmo, né quella dello
Spirito, o Sé o Scintilla Divina nell’uomo. Quando l’uomo fa il primo passo riconoscendo l’esistenza
di Dio dentro di lui e si comporta con bontà, rettitudine e bontà di cuore, Dio emerge in lui e poi lo
guida, risponde alle sue domande e lo aiuta e risolvere i problemi 203
.
Ne deriva che:
a. la mancata menzione dell’Assoluto, cioè di Dio, da parte del Buddha si è rivelato un
grandissimo errore perché i Buddhismi hanno deificato Siddhattha e lo considerarlo, come
Verità Assoluta 204
, mentre il Buddha, come ogni altro uomo, di divino ebbe soltanto il Sé o
Spirito, o Scintilla Divina, cioè una delle Scintille della virtuale frantumazione dello Spirito di Dio 205
nello Spirito degli uomini Suoi figli; perciò è una falsità il dire che il Buddha è la Verità assoluta
perché di assoluto nella vita c’è solo Dio 206
.
b. la teoria buddhica dell’assenza di un Sé eterno o del Non Sé o Anatta 207
è del tutto
infondata alla luce dell’Antico Testamento, dei Vangeli antichi e moderni, della Rivelazione di Dio a
Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia 208
, nonché di quelle della Madonna a
Medjugorje e dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 209
( quest’ultime tre Rivelazioni sono
del XX secolo ).
Per tali ragioni ci si domanda se senza tali Fondamenta celesti ( Dio nell’uomo e il Sé
dell’uomo ) i Buddhismi possono essere qualificati vere religioni, nonostante che abbiano innegabili
pregi quali, ad esempio, la non violenza, la compassione e i comportamenti morali o etici e saggi.
La risposta è negativa secondo il nostro modo di intendere una religione; perciò, secondo noi, i
Buddhismi sono uno stile di vita come dicono loro stessi.
I Buddhismi sono dottrine fondate su pochissimi insegnamenti del Buddha – alcuni
sbagliati - e su moltissime elucubrazioni dei suoi discepoli. Sostanzialmente gli insegnamenti
del Buddha sono i seguenti:
201
Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili
202
Michael Carrithers, Buddha, pagine 53-57 (La via di mezzo), Einaudi Tascabili
203
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita
204
Damien Keown, Buddhismo, pagina 62, Einaudi Tascabili
205
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 122 (Frantumazione dell’Uno nei molti, Mediterranee
206
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto) e pagine 71-72 (Dio), Mediterranee
207
Michael Carrithers, Buddha, pagina 50, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, , pagina 50, Einaudi
Tascabili
208
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Maggio, dell’11 Novembre e 24 Dicembre, Amrita
209
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee
28
- insegnò ai suoi discepoli le leggi dell’ evoluzione e della reincarnazione, la legge di causa
e di effetto o legge karmica, ed altri insegnamenti fondamentali del Brahmanesimo 210
;
- Le Quattro nobili verità;
- La rinuncia al mondo e una vita benevolente, semplice e frugale;
- Una condotta di vita virtuosa, pacifica e onesta e la compassione,m a Dio ha detto: “La
compassione verso i tuoi simili non è sufficiente; è necessario l’amore. Dove c’è amore, lì IO
SONO, perché IO SONO amore 211
;
- La parziale trasformazione dei Buddhisti secondo l’etica e la saggezza;
- Il rifiuto dell’ascetismo esagerato e dell’auto mortificazione del Brahmanesimo con La Via
di mezzo 212
;
- Alle meditazioni del Brahmanesimo il Buddha aggiunse un metodo nuovo di meditazione,
il modello dei Quattro Assorbimenti (jhana) sull’oggetto della meditazione stessa e gli Stadi
meditativi (ayatana) 213
. Siddhattha insegnò a meditare anche su di un unico fatto “l’origine
e l’estinzione della sofferenza 214
”; la meditazione è un modo di calmare la mente come
tutte le altre meditazioni.
Il Buddha aggiunse anche un secondo modello di meditazione: la meditazione introspettiva
consente al Buddhista di fare un’analisi riflessiva del proprio stato mentale 215
. Per quanto
riguarda le meditazioni sul misteri della vita dei Buddhisti ( al fuori di sé ) Dio ha detto che
sono una perdita di tempo 216
. Il meditare del Buddha al di fuori di se stesso è un metodo
sbagliato perché Dio è dentro di noi 217
con tutto il sapere, tutta la saggezza, tutta la
comprensione e tutto l’amore 218
;
- Il valore dell’esperienza diretta, cioè il conoscere solo per se stessi 219
è un disvalore ; il
Buddha non ne capì i pericoli perché fu ingannato più volte da Satana o Mara il quale può
ingannare tutti gli uomini, particolarmente i profeti 220
in vari modi; perciò confermo che
l’esperienza diretta è un disvalore perché Satana ci nuoce in molti modi come ci insegna la
Madonna da Medjugorje 221
.
- Le quattro nobili verità.
210
Cerchio Firenze, Per un mondo migliore, pagine 90-91 (Religione Buddhista), Mediterranee
211
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 145 (Comunicazione), Mediterranee
212
Michael Carrithers, Buddha, pagine 53-57 (La via di mezzo), Einaudi Tascabili
213
Michael Carrithers, Buddha, pagine 37-38, Einaudi Tascabili
214
Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili
215
Damien Keown, Buddhismo, pagine 96-99, Einaudi Tascabili
216
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee
217
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 17 Luglio e del 4
Settembre, Amrita
218
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee
219
Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili
220
Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 43 (Esseri satanici), sura VI 112-113 ; pagina 113 (Satana),
nemico evidente, sura XXXVI 60-64 e sura CXIV 4-5 (Il Sussurratore furtivo che sussurra nella mente degli uomini),
Xenia Tascabili
221
Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggi del 25 Dicembre 1991 (Assalti satanici), del 25 Febbraio
1992 (Attacchi satanici) e del 25 Marzo 1992 (Satana si prende gioco di voi e delle vostre anime e io non posso aiutarvi
perché siete lontani dal mio cuore), MIR
29
058 - Fratelli Buddhisti, la vita con tutti gli esseri viventi è il capolavoro di Dio
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058 - Fratelli Buddhisti, la vita con tutti gli esseri viventi è il capolavoro di Dio

  • 1. FRATELLI BUDDHISTI, LA VITA CON TUTTI GLI ESSERI VIVENTI È IL CAPOLAVORO DI DIO Sommario 1. Fratelli Buddhisti, la vita è il capolavoro di Dio Pagina 1 2. Le Guide nell’Aldilà per i Non Cristiani “ 4 3. La vita nel Cosmo, le sue finalità e il ruolo salvifico del Signore Gesù “ 5 4. Il Bene, il Male e la Coscienza individuale “ 11 5. Conoscere se stessi “ 13 6. La Liberazione dalla miseria, dalla malattia e dal dolore “ 14 7. Il Paradiso “ 16 8. Rivelazioni Divine e significati di alcuni vocaboli e locuzioni “ 18 9. Frantumazione o suddivisione dello Spirito dell’Uno nello Spirito dei molti “ 21 10. La Famiglia di Dio “ 22 11. La dottrina del Buddha “ 23 12. Confronto tra la Dottrina del Cristo e la dottrina del Buddha “ 33 13. Esortazioni ai fratelli Buddhisti “ 44 1. Fratelli Buddhisti, la vita è il capolavoro di Dio La Storia biblica della Salvezza è la storia del Padre-Madre-Dio 1 che salva tutti i Demoni per mezzo dell’uomo e della vita ideata e realizzata da Dio stesso con tutti gli esseri viventi e le vicende cosmiche quotidiane 2 , purché tutti gli uomini scelgano di vivere evangelicamente osservando cioè la dottrina di Gesù spiegata nei Vangeli. La Storia biblica della Salvezza è anche la storia della lotta dell’uomo contro Satana e il Male La parte finale della Redenzione di ogni demonio umano 3 è opera del Cristo, la Presenza Divina nell’uomo 4 a qualunque popolo o religione appartenga 5 . I Maestri spirituali del Cerchio Firenze 77 hanno detto: << (.) Se noi affermassimo che tutto quanto esiste nei mondi fisico, astrale e mentale, inclusi i veicoli omonimi dell’uomo, è un gigantesco meccanismo che produce coscienza, una gamma che va dall’atomo della coscienza (Vedi atomo di sentire) alla coscienza individuale, non sbaglieremmo di molto, 206d (.) 6 . Il Buddha non scoprì che la vita nel Cosmo 7 è il capolavoro di Dio perché era ossessionato dalla sofferenza, dalla nascita, dalla malattia, dalla vecchiaia e dalla morte. 1 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pages 103-104, Mediterranee 2 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio pagine 301-303 (Varianti) e pagine 303-304 (Varianti non vissute), Mediterranee ; Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163 (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta), Armenia 3 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162 e 178, Armenia 4 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 144, Mediterranee 5 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pages 160-161, Mediterranee 6 Cerchio Firenze 77; Dizionario del Cerchio, pagina 61 (Coscienza), Mediterranee 7 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 1
  • 2. Il Buddha scoprì l’esistenza della legge del karma, ma non scoprì che essa faceva parte della Legge dell’Evoluzione che include altre Leggi 8 tra cui quella della reincarnazione 9 . La legge dell’Evoluzione è stata definita un “ Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 10 “ (mia nota: per Spirito si intenda Coscienza). La legge dell’Evoluzione ebbe, ha e avrà lo scopo nobilissimo di salvare Satana e gli altri Angeli ribelli perché erano stati confinati nella materia dopo che essi si erano ribellati a Dio. La vita nel Cosmo ( mondo fisico con la Terra, mondo astrale, mondo mentale e mondo akasico o della coscienza 11 ) fu ideata e realizzata da Dio per l’amore che Dio stesso ha per le Sue creature, in questo caso gli Angeli ribelli12 . Il Signore Gesù spiegò così la vita nel Cosmo al Suo scrivano austriaco Jakob Lorber: “ (.) Gli spiriti caduti che si erano volontariamente allontanati da me avevano intrapreso la via sbagliata, non potevano e non volevano saper niente di progresso, di perfezionamento; tuttavia, per non sbarrare loro completamente la strada, furono posti in condizioni in cui, ferma restando la loro libertà personale, possono tornare indietro quando vogliono. Per questo fu ora creato tutto il mondo materiale, l’intero universo, l’uomo. In lui, a seconda del grado della loro malvagità gli spiriti furono rivestiti di materia, esposti a lotte, tentazioni e dolori; in primo luogo per portarli gradualmente, attraverso queste condizioni di vita, alla comprensione dei loro errori, e in secondo luogo per dare inizio in questo modo anche al loro volontario ritorno: perché ovunque per prima cosa c’è il principio di libertà e il principio di perfezionamento viene come secondo (.)Tutta la terra e gli innumerevoli altri corpi celesti sono formati dalla grande anima di Satana: tutta la creazione visibile consiste solo di particole del grande spirito di Lucifero e del suo seguito bandito e caduto nella materia, Dio, che è eterno amore e compassione, non avrebbe mai potuto annientare Lucifero, perché ciò che Dio ha chiamato una volta alla vita può sì cambiare forma e passare da una meno nobile a una più nobile, o viceversa, ma non può mai essere annientato 13 “. La vita dell’uomo sulla Terra è una vita di relazione; questa vita, così complessa, si è rivelata all’onniscienza di Dio l’unico modo per salvare i Demoni per mezzo degli uomini. Per l’uomo la vita è un mistero, anzi una serie di misteri, ma il Padre-Madre-Dio 14 che l’ha ideata e realizzata vuole spiegare tali misteri ai Suoi figli, quei figli che desiderano conoscerli; ma dov’è Dio per farGli domande? Non è lontano in qualche remoto cielo, ma è vicinissimo, addirittura dentro di noi nel nostro cuore 15 ; per rivolgerGli domande l’unica cosa che dobbiamo fare è fissare il nostro 8 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Leggi), Mediterranee 9 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione e Dizionario del Cerchio, pagine 238-240 (Reincarnazione), Mediterranee 10 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 11 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 12 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163, (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta), Armenia 13 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162-163, Armenia 14 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee 15 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 30 Agosto, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita 2
  • 3. pensiero nel nostro cuore dove Dio può emergere 16 e rispondere alle nostre domande sui misteri della vita; anche per questo, nel XX secolo il Signore ha detto a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn, in Scozia: << Le risposte interiori. Quando si cercano si trovano le risposte dentro di sé. È qualcosa che va sottolineato molto spesso e con molta forza. Si perde molto tempo indagando i misteri della vita fuori di sé, quando sono invece all’interno del proprio essere. Quando ti renderai pienamente conto che IO SONO dentro di te e che IO SONO tutto il sapere, tutta la saggezza, tutta la comprensione, smetterai di perdere tempo. Prova ad immaginare di avere una sorgente perenne di acqua spumeggiante che sale dentro di te. Tutta la conoscenza, tutta la saggezza, tutta la comprensione, tutto l’Amore si trovano proprio alla sorgente di questa fonte, in attesa di venire fuori, in attesa di manifestarsi, quando tu li riconosca e li accetti. Non hai bisogno di alcun maestro, di alcun guru. Tutto quello di cui tu hai bisogno è un’espansione di consapevolezza, in modo di poter accettare queste verità. Esse esistono perché tutti possano accettarle, quando sono pronti a farlo 17 >>. Da tale Messaggio deduco che tutte le meditazioni fatte fuori di noi - come quelle insegnate dal Buddha sugli oggetti, i colori, il respiro e sul concentrare interesse e impegno su un unico fatto: l’origine e l’estinzione della sofferenza nell’uomo 18 - sono sostanzialmente una perdita di tempo. La meditazione introspettiva insegnata dal Buddha è fuori di sé, nella mente dell’uomo, la quale non va confusa con il cervello del corpo fisico dell’uomo. È stato detto: “(.) nella meditazione introspettiva l’obiettivo è quello di conseguire la pace e di impegnare progressivamente le facoltà critiche in una profonda analisi riflessiva del proprio stato mentale (.) 19 ”. È per questo metodo sbagliato di meditazione fuori di sé che il Buddha non riuscì ad avere la prova che Dio esisteva, prova che lui, forse, pretendeva con arroganza. Con tale metodo di meditazione il Buddha commise grossi errori: perché gli mancarono le illuminazioni di Dio in quanto lo cercò fuori di sé, invece che nel suo intimo, e perciò le sue meditazioni - come quelle dei Buddhisti - furono, sono e saranno tempo e fatica sprecati 20 , perché non è così importante analizzare il nostro stato mentale ( meditazione introspettiva 21 ) come il Buddha credette e credono i Buddhisti, mentre è molto importante l’autoanalisi per conoscere noi stessi, sapere come siamo veramente, così come insegnano i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 22 . 16 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 17 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; si veda anche Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio dell’8 Aprile, Amrita 18 Michael Carrithers, Buddha, pagine 35-44, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili 19 Si veda Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili 20 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61, Mediterranee 21 Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili 22 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee 3
  • 4. La vita sulla Terra ha nobili scopi tra cui quello di fare capire ai demoni e agli uomini che noi siamo in Dio e Dio è in noi 23 . È vivendo, soffrendo e gioendo sulla Terra come uomini che i Demoni capiscono lo scopo della vita e perciò decidono di scegliere l’altruismo, ma per liberarli dalla vita sulla Terra occorreva qualcosa di più, la Redenzione Cristica 24 che è il capolavoro dei capolavori di Dio; tale Redenzione fu spiegata così nel XX secolo dall’Essere Supremo Dio a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia: a. << La rapidità con la quale i cambiamenti possono avvenire ti sbalordirà. Sei stato preparato molto tempo fa a questi cambiamenti: in ogni epoca, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Ho preparato pazientemente lo scenario nel quale avverranno tali cambiamenti: ti è stata data ogni opportunità per adeguarti e prepararti; dovresti perciò essere in grado di avanzare senza alcuna difficoltà. È una questione di coscienza, bisogna essere capaci di elevarla e di adeguarla a quanto avviene. Le anime che sono consapevoli della coscienza di Cristo si sentono ora attratte reciprocamente come il ferro verso la calamita: può accadere che esse non ne siano conscie al momento, ma lo saranno nei giorni a venire. È questa coscienza che fà sì che sempre più anime si attraggono reciprocamente, affinché tutti voi possiate diventare consapevoli del Cristo interiore e possiate rendere eternamente grazie per questa consapevolezza 25 >> . b. << Giorno dopo giorno, ti riempi e ti impregni sempre più della coscienza del Cristo. Sei in grado di camminare nella luce e di diventare tutt’uno con essa, finché in te non vi saranno più tenebre; e quando tale processo si instaurerà riuscirai a portare più luce nel mondo. Devi renderti conto che tutto questo ha inizio in te. Comincia con il mettere ordine in casa tua, abbi fede e fiducia nelle tue capacità e poi fallo. È quanto è racchiuso in te, che si riflette all’esterno: non si tratta di qualcosa per cui è necessario lottare, bensì di qualcosa che accade non appena glielo consenti e colmi il tuo cuore di amore e comprensione. Questo elevato stato di coscienza è nell’aria stessa che respiri. Inspiralo profondamente e lascia che tutto il tuo essere se ne impregni. È così grande che non puoi contenerlo; perciò espiralo e così facendo mantienilo in espansione 26 >>. 2. Le Guide nell’Aldilà per i Non Cristiani: Il Signore Gesù disse a Jakob Lorber nel XIX secolo:<< A quegli uomini che in questo mondo non hanno mai avuto modo di conoscere il Mio insegnamento, nell’altro mondo vengono date delle guide, che li conducono al ponte che si trova tra questo mondo e quello spirituale. Se seguono le guide, potranno superare il ponte e raggiungere la vera vita. Se però, testardamente permangono nelle loro convinzioni, saranno sempre valutati in base alla loro dottrina e alla conseguente condotta di vita, e non giungeranno alla filiazione divina. Ma proprio per queste anime che si sono condannate da sé, Io ho detto due 23 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 24 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita 25 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita 26 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita 4
  • 5. volte cose consolanti: Cioè quando vi narrai la parabola del figlio perduto 27 e quando vi dissi che nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore 28 – o per dirlo ancor più chiaramente – moltissimi luoghi di insegnamento e correzione, in cui persino i demoni umani più perduti possono venire istruiti e migliorati. Voi in eterno conoscerete sempre nuove meraviglie create per voi (.), e in eterno non ne raggiungerete mai e poi mai la fine 29 . (mia nota: questa è luce, cioè sapienza a disposizione di tutti coloro che non credono nel Dio Unico e nello Spirito eterno dell’uomo o Sé come i Buddisti i quali hanno così tanta fretta di liberarsi dalla catena delle nascite e delle morti. Ma si illudono, poiché, senza Dio, gli uomini resteranno nelle tenebre dell’ignoranza. E, se nemmeno nell’Aldilà, essi non vorranno credere alla redenzione del Signore Gesù non giungeranno mai alla filiazione divina e resteranno nel Nirvana che si sono costruiti con i loro pensieri nel mondo mentale, nel cielo della dottrina buddista 30 finché il Signore Dio non li aiuterà a reincarnarsi nel pianeta Terra il che avverrà sicuramente per le leggi dell’Evoluzione 31 finché gli uomini non diventeranno santi. I Non Cristiani se non ascolteranno le guide che li indirizzano al Cristo per la redenzione non giungeranno alla filiazione divina nemmeno coloro che avessero << (.) vissuto per meritarsi un premio eterno o avessero dedicato la loro vita ad un ideale, dopo il trapasso, nel piano mentale, per karma vedono ed esperimentano l’ideale sognato. Questo stato corrisponde ad un senso di appagamento, di beatitudine. Molte entità che si presentano in certi incontri medianici provengono appunto da questa regione del piano mentale; ecco perché descrivono un aldilà simile a quello che credevano esistesse, mentre erano in vita, perché lo stanno esperimentando e, per esse, è una cosa reale, non un sogno. Una volta che l’individuo non abbastanza evoluto abbia cessato questo sogno, si riposa, vede con chiarezza e con tranquillità tutte le passate esistenze, ma non è conscio di quanto avviene intorno a lui perché è entrato “nel piano” successivo a quello mentale, ha abbandonato il suo corpo mentale e si trova sulle soglie di un piano nel quale vivrà un’immensa, indescrivibile beatitudine. 32 >> . ( mia nota: è il piano o mondo Akasico o della Coscienza ). Il Nirvana è il mondo degli ideali sognati dai Buddhisti, ma altre esistenze li aspettano sulla terra per ampliare la loro coscienza. 3. La Vita nel Cosmo, le sue finalità e il ruolo salvifico del Signore Gesù: 27 Vangelo di Luca 15, 11-32 28 Vangelo di Giovanni 14, 1-2 29 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia 30 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (L’evoluzione dopo il trapasso) e Dizionario del Cerchio, pagina 193 (Nirvana), Mediterranee 31 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 206 (Evoluzione) e 210 (Legge di Evoluzione), Mediterranee 32 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 179-180 (Il mondo degli ideali sognati), Mediterranee 5
  • 6. Ciò che è importante fare sapere a tutti gli uomini è che nessuno torna mai indietro e regredisce 33 nella vita ideata dal Dio dell’amore 34 - e quindi nessun uomo regredisce a livello animale come erroneamente credono gli Indù. Nella vita del Dio dell’amore non ci sono sprechi né retrocessioni in creature inferiori35 ; tutti crescono sempre in conoscenza e coscienza perché il dolore, non è soltanto una punizione, ma è soprattutto un insegnamento e un mezzo di redenzione allo stesso tempo 36 . La Terra non è una valle di lacrime 37 , perché l’uomo gioisce anche sulla Terra; l’uomo porta tutto con sé anche l’inferno e il paradiso 38 ; sulla Terra si impara anche dai nostri sbagli e nulla vi è casuale o accade invano 39 . Il sommo poeta Dante Alighieri disse nel XIV secolo: “ (.) fatti non fummo per vivere come bruti, ma per conseguire virtute e conoscenza “. La miseria, la malattia e il dolore trasformano l’uomo da un essere essenzialmente materiale in un essere più spirituale in quanto attraverso le sofferenze l’essere umano capisce che il fine della vita non è il godimento dei piaceri del mondo e della carne, ma l’acquisizione di conoscenze per diventare virtuosi e altruisti ampliando così la nostra Coscienza; il Buddha con le quattro nobili verità dimostrò soprattutto di non avere capito lo scopo della sofferenza che è alla radice di ogni gioia 40 . La Redenzione umana è fatta ad opera del Cristo per tutti gli uomini a qualunque religione e popolo appartengano 41 . Il Signore Gesù Cristo disse duemila anni fa : << Io sono il buon pastore. Il buon pastore è pronto a dare la sua vita per le sue pecore. Un guardiano che è pagato, quando vede venire il lupo, lascia le pecore e scappa, perché le pecore non sono sue. Così il lupo le rapisce e le disperde. Questo accade perché il guardiano non è pastore: lavora solo per denaro e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore: io conosco le mie pecore ed esse conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre. E per queste pecore io do la vita. Ho anche altre pecore che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore. Udranno la mia voce e diventeranno un unico gregge e un unico pastore (.) 42 >>. La redenzione Cristica è stata confermata da Dio a Findhorn nel XX secolo per tutti gli uomini a qualunque religione o popolo appartengano 43 >>. 33 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 184-186 (La reincarnazione), Armenia ; Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 34 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee 35 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 33 (la vita non mai statica), Mediterranee 36 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 e 161- 163, Armenia 37 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 107-109 (Gli errori delle religioni: La Terra non è una valle di lacrime), Mediterranee 38 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia 39 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 27 e 29 Agosto, Amrita 40 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 133, Armenia 41 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee 42 Vangelo di Giovanni 10, 11-18 43 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita 6
  • 7. Dio conosce le povertà spirituali degli uomini a qualunque razza e religione appartengano, mentre noi stessi non conosciamo le nostre, salvo eccezioni; ciò accade nella maggioranza dei casi mentre è necessario conoscere se stessi. Il disordine del mondo dipende dalla nostra natura, cioè dal nostro egoismo; riguardo al conoscere noi stessi il Signore Gesù disse. “(.) ma se vi capita di non conoscere voi stessi, allora restate poveri e siete la povertà stessa (.) 44 . Il Signore Dio, l’Unico Dio, confermò che Gesù - il Cristo Messia - è Suo Figlio 45 - e che è il Redentore di tutti gli uomini 46 . A loro volta i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 nel XX secolo dissero: << (.) Cristo sorgerà nell’intimo di ogni uomo, appartenga all’una o all’altra religione, all’una o all’altra fede politica. L’uomo si chiama cristiano quando ama il prossimo suo. Credere di cambiare l’uomo bagnandolo o circoncidendolo equivale a credere di poterlo mutare cambiandogli l’abito (.) 47 >>. Dio dice a ogni uomo: << (.) IO SONO sempre con te. Divieni consapevole di Me in ogni momento. Noi siamo Uno, Uno nel cuore, nella Mente e nello Spirito: Tu sei perfettamente consapevole della Presenza Divina, il Cristo in te 48 >>. Consegue da quanto sopra che non sono le religioni, né qualunque altra istituzione umana a santificare l’uomo, ma è lo stesso Dio, che in ciascun uomo è presente nella Persona di Cristo, l’Emmanuele, cioè il Dio con noi profetato da Isaia 49 ; però le vere religioni che predicano l’amore, la pace e la fratellanza degli uomini aiutano l’uomo a comportarsi bene con tutti. Il Bambino Gesù fu annunciato da un Angelo che si presentò ai pastori e disse loro, dopo che la gloria del Signore li avvolse di luce << Non temete! Io vi porto una bella notizia che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi nella città di Davide, è nato il vostro Salvatore, il Cristo Signore. Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia. Subito apparvero e si unirono a lui molti angeli. Essi lodavano Dio con questo canto: “ Gloria a Dio in cielo e pace in terra agli uomini che egli ama “. Poi gli angeli si allontanarono dai pastori e se ne tornarono in cielo (.) 50 >>. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e la profezia di Simeone: << Venne poi per la madre e per il bambino il momento della loro purificazione, come è stato stabilito dalla legge di Mosè. I genitori allora portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Sta scritto infatti nella legge del Signore: ”Ogni maschio primogenito appartiene al Signore “. Essi offrirono anche il sacrificio stabilito dalla legge del Signore: “un paio di tortore o due giovani colombi”. Viveva allora a Gerusalemme un uomo chiamato Simeone. Un uomo retto e pieno di fede in Dio, che aspettava con fiducia la liberazione di Israele. Lo Spirito Santo era con lui e gli aveva rivelato che non sarebbe morto prima di aver veduto il Messia mandato dal Signore. Mosso dallo Spirito 44 Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 17-19, MacroEdizioni 45 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 109, Mediterranee 46 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita 47 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno del Cristo), Mediterranee 48 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee 49 Isaia 7, 14 e nota 7, 14 50 Vangelo di Luca 2, 8-21 7
  • 8. Santo, Simeone andò nel tempio dove s’incontrò con i genitori di Gesù (.). Simeone allora prese il bambino tra le braccia e ringraziò Dio così: “ Ormai, Signore, puoi lasciare che il tuo servo se ne vada in pace: la tua promessa si è compiuta. Con i miei occhi ho visto il Salvatore. Tu l’hai messo davanti a tutti i popoli: luce per illuminare le nazioni e gloria del tuo popolo Israele…Simeone poi li benedisse e parlò a Maria la madre di Gesù: Dio ha deciso che questo bambino sarà occasione di rovina o di risurrezione per molti in Israele. Sarà un segno di Dio, ma molti lo rifiuteranno: così egli metterà in chiaro le intenzioni nascoste nel cuore di molti. Quanto a te, Maria, il dolore ti colpirà come colpisce una spada (.) 51 >>. Se a Maria e a Gesù la Vita non risparmiò alcuna sofferenza nonostante fossero santi 52 per quale ragione anche noi non dobbiamo sottostare alle leggi redentrici e salvifiche della vita ( evoluzione, karma e reincarnazione ), visto che il nostro sublime destino è la identificazione in Dio 53 . Questa potrà avvenire soltanto quando l’uomo avrà contribuito a trasformarsi in un essere spirituale durante le sue molteplici esistenze terrestri, senza contare le esistenze negli altri piani del Cosmo 54 tra un’incarnazione terrestre e l’altra, durante le quali l’uomo si purifica e amplia la propria coscienza 55 . Quando l’uomo, previa l’autoconoscenza di se stesso 56 mediante l’autopsicanalisi 57 supererà i suoi limiti e sarà vittorioso sul suo io umano o sé inferiore amplierà la sua Coscienza; durante tale lotta, che dura a lungo, l’uomo comprenderà che egli è una cellula di quell’infinito Organismo spirituale che è il Dio Unico, il Dio amore 58 e che è UNO anche con ogni altro uomo perché è parte di Dio. In tale benedetta esistenza terrestre l’uomo troverà la gioia e sarà Uno con Dio e accetterà di essere uno con ogni altro uomo 59 . Quando gli individui lo capiranno, se si comporteranno fino all’ultimo giorno della loro vita terrena secondo le leggi di Dio ( Decalogo e Comandamenti dell’amore 60 ) , amando Dio sopra ogni cosa e gli altri come se stessi, tutti diventeranno in grado di dare tutto e in tal caso riceveranno tutto secondo la Legge del Karma 61 . Chi legge potrebbe trovare esagerati i miei discorsi sull’amore poiché dà all’amore il significato umano. Bisogna attribuirgli invece il 51 Vangelo di Luca 2, 22 – 52 e Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. I°, pagine 143-171 e 217-230, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR) - Italia 52 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. I°, pagine 34-91, 112-123 e 148-149, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR) - Italia 53 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 133/134 (Identificazione con l’Assoluto), Mediterranee; Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 54 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 170-181 (L’anima nell’Aldilà), Armenia e Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 55 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (L’evoluzione dopo il trapasso), Mediterranee 56 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 35-36 (Autoconoscenza), Mediterranee 57 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee 58 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee ; Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. I°, pagina 335, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR),Italia 59 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio 16 Marzo, Amrita 60 Deuteronomio 5, 6-22 ; Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40 61 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 17 Febbraio, del 27 Agosto e del 22 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 153-156 (Karma), Mediterranee 8
  • 9. significato che ci insegna Dio, allora si capisce che l’amore è alla portata di tutti; infatti Dio disse a Eileen nel XX secolo: << L’amore è necessario dappertutto. Ricordati che amore è servizio, amore è azione. L’amore non è una confusa, vaga emozione di cui parlare. Impara a dimostrarlo con tutto ciò che fai 62 . Quando l’uomo capirà che ha un cammino spirituale importantissimo da percorrere durante il quale deve superare il suo io umano e il suo egoismo, comprenderà anche che lotte, tentazioni e dolori 63 gli sono stati indispensabili per ampliare la propria Coscienza e che dureranno fino all’ultimo istante della sua vita, anche se ciascuno ha un sentiero particolare per cui alcuni possono soffrire più di altri. Le lotte, le tentazioni e il dolore non abbandoneranno mai nessuno fino all’ultima ora, così come la vecchiaia e la morte del corpo fisico non potranno essere impedite da nessuno, nemmeno dal Buddha che non poté impedirle nemmeno a se stesso, come la storia dimostra 64 . Nemmeno il Buddha riuscì ad evitare lotte, tentazioni e dolori poiché essi fanno parte della Vita ideata e realizzata dal Signore Dio 65 ; tali condizioni di vita sono strumentali all’evoluzione dell’uomo; tuttavia Siddhattha aiutò l’uomo dell’Oriente perché il giovane monaco - esperimentando il vivere di se stesso - scoprì gli effetti della legge del karma 66 e in tal modo trovò un sollievo alle sofferenze per mezzo della rinuncia ai piaceri del mondo e della carne e di una vita vissuta, secondo le regole della Via di Mezzo 67 , cioè secondo un ascetismo moderato con l’etica, la saggezza e la meditazione (mia nota: le meditazioni buddhiste nei mondi astrale e mentale, cioè fuori di sé, sui misteri della vita sono una perdita di tempo disse il Signore Dio a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn nel XX secolo 68 ). Trovare il sollievo dalle sofferenze per mezzo di una vita retta (Ottuplice sentiero) fu una grande scoperta del Buddha; di altri insegnamenti di Siddhattha si parlerà specialmente in altri due documenti dal titolo “Gotama Siddhattha detto il Buddha tra successi e insuccessi” e “Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha”; pubblicati tra gli Approfondimenti di questo Catechismo anche nel sito Internet dell’Ordine Gesù Redentore www.ordinegesuredentore.it , nella parte dedicata alle religioni ( nella cartella del Buddha Gotama Siddharta). L’illuminazione del Buddha ha il proprio fondamento nella scoperta della Via di Mezzo con l’ascetismo moderato 69 , l’etica, la saggezza e la meditazione e soprattutto nella scoperta delle regole della Legge del Karma; tale legge è stata riassunta nel mantra del karma dal Maestro Orientale del Cerchio Firenze 77. Si può riassumere il mantra del karma e lo si fa così: 62 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 77, Mediterranee 63 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 64 Michael Carrithers, Buddha, pagina 106, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagine 28-30 (La morte), Einaudi Tascabili ; Leonardo Vittorio Arena, Buddha, pagine 74-76 (Malattia del Buddha), Tascabili Economici Newton 65 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 66 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee 67 Michael Carrithers, Buddha, pagine 53 -57 (La via di mezzo), Einaudi Tascabili 68 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 69 Michael Carrithers, Buddha, pagine 53-57 (La di mezzo), Einaudi Tascabili 9
  • 10. il Signore Dio, l’Assoluto, compensa il bene con pace, tranquillità e riduzione o sospensione del dolore e il male con pene e angosce 70 . Dopo l’illuminazione risulta che il Buddha visse una vita santa fino alla fine della sua esistenza terrena. (mia nota: ma fu ingiusto verso Dio ). Gli antichi Ebrei conoscevano la legge del karma come legge del taglione; nell’Antico Testamento è stata individuata la teologia dell’espiazione e la teoria della retribuzione 71 ; la legge del taglione era correttamente interpretata come legge penale e quindi gli Ebrei sapevano che essa aveva una funzione correttiva 72 . Si ritiene che il Buddha Siddhattha credesse nell’Assoluto, ma non correttamente poiché non riuscì a trovare alcuna sintonia con Lui, nonostante Dio non si separi mai da noi 73 perché il Signore Dio è nel suo cuore di noi tutti 74 ; in ogni caso, a quanto mi risulta, il Buddha non parlava di Dio. E quanto allo Spirito, Sé, Scintilla Divina o Atman dell’uomo, Siddharta sviluppò l’erronea teoria del Non Sé o Anatta perché non trovò nessuna prova dell’esistenza dello Spirito immortale dell’uomo, né suo equivalente cosmico, il Brahman 75 ; perciò Siddhattha sviluppò la teoria dei Cinque fattori 76 , che però è incompleta perché manca del Sé eterno o Spirito dell’uomo o Scintilla Divina. Questi sono due errori fondamentali di Siddharta; per me sono stati suggeriti da Satana al Buddha meditante. Tali errori hanno condizionato negativamente le dottrine e i comportamenti dei Buddhisti quali figli anch’essi dell’Unico Dio. I discepoli del Buddha non credono né in Dio, né nello Spirito o Sé eterno dell’uomo; nella permanenza del Sé crede, invece, la Scuola Pudgalavada del Buddhismo Hynayana (Permanenza del Sé 77 ). Quindi i discepoli del Buddha non riusciranno a salvarsi da nuove reincarnazioni terrestri con una dottrina senza Dio e senza lo Spirito o Sé dell’uomo? Non è possibile che possano salvarsi, ma è molto meglio che ne spieghi le ragioni con le parole del Signore Gesù: a. << Ogni anima nell’’aldilà deve essere guidata e condotta di gradino in gradino e deve divenire pura e limpida come l’oro più fino, finché diviene capace di apprezzare le infinite gioie del Cielo (.) Io vi dico che nessun occhio umano ha visto, nessun orecchio udito, nessun senso umano ho percepito quali gioie e beatitudini Dio ha preparato nei cieli per coloro che lo amano veramente sopra ogni cosa (.) Nessuno giunge al cielo più alto se non colui che si è liberato 70 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee 71 Carlo Maglietta, Perché il dolore ? La risposta della Bibbia, pagine 47- 92, Gribaudi 72 Robert Aron, Gli anni oscuri di Gesù, pagine 56-57, Oscar Mondadori 73 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 74 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 30 Agosto, del 4 Settembre e del24 Novembre, Amrita 75 Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili 76 Damien Keown, Buddhismo, pagine 49-51, Einaudi Tascabili 77 Valerio Zecchini, Buddhismo sentiero di luce, pagina 100, Demetra 10
  • 11. completamente della sua volontà terrena e mondana ed ha accolto completamente in sé la Mia volontà. Chi sulla Terra non Mi cerca, non Mi trova, non Mi riconosce e quindi anche non Mi ama e non diviene pieno d’amore nei confronti dei suoi simili, non farà mai parte dei Miei figli. Chi sulla terra accoglie la Mia dottrina tiepidamente, in maniera incompleta, oppure non l’accoglie affatto, rimarrà nella grande notte e gli sarà molto difficile trovare il ponte tra il mondo materiale e quello spirituale. Più tesori spirituali immagazzinate per mezzo di opere buone di ogni genere, tanto meglio vi troverete nell’aldilà. Chi però è avaro e lesina, dovrà accusare soltanto se stesso quando troverà lo scrigno del suo cuore completamente vuoto. Notte, oscurità, fame, miseria e ogni tipo di necessità saranno il suo destino fintanto che non si adatterà ad essere attivo prima in se stesso, per poi essere capace di un servizio verso gli altri (.). Nessuno pensi di potersi trovare nell’aldilà in una dolce pace eternamente inoperosa, perché questa sarebbe appunto la morte dello Spirito o dell’anima. Più spirituale un uomo diviene dentro di sé, tanto più attivo egli diviene, via via sempre più attivo. A quegli uomini che in questo mondo non hanno mai avuto modo di conoscere il Mio insegnamento, nell’altro mondo vengono date delle guide, che li conducono al ponte che si trova tra questo mondo e quello spirituale. Se seguono le guide, potranno superare il ponte e raggiungere la vera vita. Se però testardamente permangono nelle loro convinzioni, saranno sempre valutati in base alla loro dottrina e alla conseguente condotta di vita, e non giungeranno alla filiazione divina. Ma proprio per queste anime che si sono condannate da sé, Io ho detto due volte cose consolanti: cioè quando vi narrai la parabola del figlio perduto 78 e quando vi dissi che nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore 79 – o per dirlo ancora più chiaramente – moltissimi luoghi di insegnamento e correzione , in cui persino i demoni umani più perduti possono venire istruiti e migliorati 80 >>. b. << E così le Mie dottrine che dò agli uomini io sono un vero pane di vita che viene dai Cieli, e l’agire in base ad esse è una vera bevanda di vita, un vino ottimo e fortissimo, che attraverso lo spirito anima tutto l’uomo e lo illumina sempre più con le fiamme dell’amore. Chi mangia questo pane e beve questo vino, non vedrà più la morte per tutta l’eternità. Ora che avete capito queste cose, agite in base ad esse e le Mie parole diventeranno per voi la più piena e vivente verità 81 >>. Mi permetto aggiungere che il Signore Dio aiuta l’uomo a reincarnarsi sulla Terra quando è in uno dei cieli delle religioni 82 perché l’uomo stesso ha bisogno di ampliare la sua coscienza, ma 78 Vangelo di Luca 15, 11-32 79 Vangelo di Giovanni 14, 1-4 80 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 177 - 178, Armenia 81 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 143, Armenia 82 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 179-180 (il mondo degli ideali sognati), Mediterranee 11
  • 12. non ci riesce con la sua dottrina ( nel caso in esame la dottrina Buddhista 83 ); perciò io penso che i Buddhisti si reincarneranno sulla Terra in una famiglia Cristiana. 4. Il Bene e il Male e la Coscienza individuale Riguardo al Bene, al Male e alla Coscienza individuale i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto : a. riguardo il Bene e il Male: << È bene tutto ciò che accelera l’evoluzione dell’individuo, è male ciò che la ritarda (.). Credo che non serva spendere tante parole per dimostrare che il bene dell’individuo non può essere che il raggiungimento del fine per cui esiste, cioè il raggiungimento della coscienza individuale. ( mia nota: Per quanto riguarda l’aiuto da dare agli altri uomini i Maestri del Cerchio hanno detto anche: “Quindi, sì, soddisfare le necessità vitali di chi, da solo, non ne è capace, ma soprattutto renderlo in grado di provvedere da sé; tamponare l’effetto, sì, ma rimuoverne la causa. Questo è il vero bene e, perciò, il vero aiuto, 62e ( vedi Bellezza 135g) 84 ); b. per quanto riguarda il raggiungimento della coscienza individuale da conseguire vivendo nel pianeta Terra, i Maestri filosofi del Cerchio Firenze 77 hanno insegnato in un’altra occasione ):<< Nella vita umana non si tratta di conoscere cose ignote come un fatto culturale, ma si tratta di superare la concezione dell’esistenza poggiante sul senso di separatività (.) >>. ( mia nota: ciò significa “ (.) errata interpretazione che l’individuo fà nell’intimo suo, del “senso di individualità”, per cui l’individuo si sente separato e distinto da tutto quanto lo circonda. Il senso di separatività origina l’io con tutti i processi espansionistici 85 ); c. << CORPO AKASICO – UGUALE COSCIENZA Ciò che riceve e trascrive, facendolo diventare natura medesima dell’individuo, le Realtà che lo stesso individuo, esistendo, scopre ed acquisisce. Non viene mai abbandonato dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si costituisce man mano che l’individuo evolve 86 >> . Bisogna imparare a tenere sotto controllo l’io umano con il suo egoismo e il suo egocentrismo, le sue ambizioni e le sue brame; l’io umano o sé inferiore vuole sempre emergere, sottomettere gli altri e soddisfare ogni suo desiderio; tale io non si deve confondere mai con il Sé superiore [ o Spirito o Goccia o Scintilla Divina 87 ] che è increata, perfetta ed eterna e non è soggetta ad evoluzione 88 ( I Cristiani e gli Occidentali in genere la chiamano Anima ). c. riguardo allo Spirito che insieme alla coscienza individuale forma l’Ego - cioè la Parte più elevata dell’individuo soggetta a evoluzione - i Maestri del Cerchio dissero: << È chiamato Ego, l’insieme della Scintilla Divina e della coscienza individuale. L’Ego è quindi ciò che permane dell’individuo, quando questi ha terminato l’evoluzione come uomo 89 ” >>. Detti Maestri 83 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia ; Cerchio Firenze 77 84 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 40 (Bene), Mediterranee 85 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Separatività; senso di (.), Mediterranee 86 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale coscienza), Mediterranee 87 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 ( Goccia o Scintilla Divina, o Spirito o Sé), Mediterranee 88 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee 89 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee 12
  • 13. insegnano anche che l’Individualità “ È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo dei microcosmi. È il fulcro dell’individuo. È la << la Goccia>>, il <<Sé>>, la <<Scintilla Divina >>, ammantata o no della coscienza 90 “ ). Riguardo alle sofferenze che angosciarono il Buddha si può dire che miseria, malattia, e dolore 91 sono le tribolazioni che l’uomo deve sopportare dopo che ha goduto dei piaceri del mondo e della carne senza opporre resistenza a desideri, brame e passioni; perciò, se pervicacemente l’uomo non ascolta gli stimoli della sua coscienza a superare l’egoismo che lo pervade diventerà sempre più schiavo del peccato 92 , che è trasgressione alle leggi di Dio ( Decalogo 93 e i Comandamenti dell’amore 94 ). Il Buddha scoprì ( Seconda nobile verità ) che l’origine della sofferenza è la sete o bramosia (tanha) che dà origine alla rinascita che è legata al godimento delle passioni e che cerca sempre nuovi piaceri ovunque sotto forma di piaceri dei sensi, sete di esistenza e sete di non esistenza, i quali danno origine alla rinascita. Invece l’origine delle rinascite si deve ai Demoni che si ribellarono a Dio. Mi pare che la sete di non esistenza non l’abbiano molte persone perché l’uomo ha innata la voglia di vivere, tanto vero che teme la morte perché teme che corrisponda al non vivere più. Per me anche il Buddha sperò di continuare a vivere nel Nirvana, anche se non sapeva esattamente che tipo di vita vi avrebbe vissuto; infatti scoraggiò qualsiasi teoria o domanda sul Nirvana che non definì, ma io penso che il Buddha sperasse che nel Nirvana ci fosse la pace e quindi l’assenza di sofferenze. Io penso anche che la nostra Scintilla Divina o Sé, che è immortale, ci infonda la voglia di esistere per consentirci di ampliare la nostra Coscienza al fine conseguire la vita eterna. 5. Conoscere se stessi Miseria, malattia e dolore 95 fanno pensare l’uomo e in tal modo lo aiutano a capire se stesso; però occorre che egli impari a rivolgere costantemente il suo pensiero alla conoscenza di se stesso per comprendere quali sono i suoi vizi, difetti o povertà al solo scopo di conoscersi 96 al fine di superarli rendendosi consapevole di essi superando così anche il suo egoismo “ troncando alla radice la causa di ogni incomprensione e di ogni dolore 97 “. Se l’uomo concepisce il desiderio di non essere egoista, poiché comprende che è giusto non esserlo secondo la sua coscienza e la Dottrina evangelica del Signore Gesù diventa allo stesso tempo strumento della Divina Provvidenza e, gradualmente, anche conoscitore di se stesso. Chi cerca di superare il suo egoismo desidera aiutare gli altri migliorandone la situazione; e 90 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, page 208 (Individualità e Individuo), Mediterranee 91 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e del dolore), Armenia 92 Vangelo di Giovanni 8, 31-36 93 Deuteronomio 5, 6-22 94 Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ;Vangelo di Matteo 22, 34-40 95 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e della morte), Armenia 96 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee 97 Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee 13
  • 14. agendo così si troverà migliorato lui stesso come dono di Dio; ciò accadde anche al Buddha per le regole della legge del Karma 98 . Con questo desiderio di aiutare gli altri e l’azione caritatevole che ne deriva si contribuisce a migliorare lo stato mondo, oltre che di se stessi. Dalla perseveranza in questo nuovo modo di pensare e riflettere su se stessi per conoscersi deriva naturalmente il superamento dei propri difetti, poiché la verità è liberante per natura 99 . E in tali modi l’uomo riesce a superare il suo egoismo e contemporaneamente contribuisce a migliorare il mondo. L’uomo non deve preoccuparsi di eliminare o sconfiggere il dolore come fece il Buddha, poiché il dolore è una delle tre colonne dell’evoluzione (le altre due sono le lotte, e le tentazioni 100 ) , ma deve preoccuparsi di conoscersi e di superare i propri limiti dominando il suo io umano o piccolo sé, che è la causa del suo egoismo e del suo volere godere dei piaceri del mondo e della carne senza freni, misura e rispetto per gli altri. L’uomo, quando riesce a conoscere se stesso, si accetta e accetta anche la vita com’è e così riesce dominare l’io con le sue passioni 101 , combattendo la buona battaglia, mentre si rende conto che le sue sofferenze e i suoi dispiaceri si attenuano perché ha trasceso ogni moto egoistico. Egli comprende anche che ciò dipende anche dall’avere intuito le norme delle leggi divine della vita ( in particolar modo la legge di causa e di effetto o legge karmica in base alla quale il Bene è compensato con pace e tranquillità con conseguente riduzione/sospensione del dolore e il Male con pene e angosce 102 ) come accadde anche al Buddha duemilacinquecento anni fa ( bisogna riconoscere che gli uomini di questa epoca sono molto agevolati dalla maggiore cultura e dalle Rivelazioni Divine o celestiali dei secoli XIX e XX ). È in questa fase di comprensione-intuizione che l’individuo comincia a vivere e desiderare altruisticamente. Successivamente cercherà di capire quale è per lui la volontà di Dio nel vasto piano della vita 103 . Ne deriva che si deve quindi sconfiggere l’ignoranza, del non conoscere sé stessi 104 e poi – o meglio contemporaneamente – si deve imparare quali condotte si deve tenere per osservare le Leggi di Dio studiando le Sacre Scritture delle religioni, perché ognuna di esse ci aiuta a trasformare noi stessi da esseri materiali, ad esseri spirituali, fermo restando che la redenzione finale è sempre opera del Signore Gesù, la Presenza Divina nell’uomo dell’unico Dio 105 . 6. La liberazione dalla miseria, dalla malattia e dal dolore 106 98 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee 99 Vangelo di Giovanni 8, 31-32 100 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 101 Proverbi 16,32 ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee 102 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dagli uomini, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee 103 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 30 Agosto, Amrita 104 Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 17-19, MacroEdizioni 105 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee 106 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e del dolore), Armenia 14
  • 15. La liberazione dalla miseria, dalla malattia e dal dolore non è frutto di egoismi personali così come insegnano i Buddhismi, ma è frutto del conoscere se stessi 107 diventando così consapevoli dei nostri limiti (vizi, difetti povertà), del dominare il proprio piccolo sé o io umano, della scelta di vivere altruisticamente e del volere giustizia e pace per tutti nel mondo, senza aspettarsi alcuna ricompensa, né sulla Terra, né nell’Aldilà, così come insegnano i Maestri del Cerchio Firenze 77 : a. << Liberazione - Voi dovete studiare voi stessi, conoscere voi stessi, come ben chiaramente dice e ha sempre detto Claudio, e constatare “fino a che punto” l’ “io” vi spinge ad agire. Questo continuo riflettere, questo continuo riconoscere l’”io”, i vostri limiti, porterà ad una liberazione, ma unicamente per essere consapevoli di voi stessi, 32c, (vedi Fatalismo),68c. La liberazione può avvenire anche in questo momento purché lo vogliate, purché abbiate sincerità con voi stessi, per realizzare quella costante consapevolezza che è liberazione,69c . Chi credesse di poter trovare nel mondo la felicità (vedi) e si sentisse dire, venendo qua da noi, “questa felicità non sarà mai raggiunta nel mondo”, o <<questa felicità è irraggiungibile, perché la causa dell’infelicità è in te ”; e da queste nostre parole restasse deluso; costui non dovrebbe dare la colpa della sua delusione al nostro insegnamento; perché è più vicino alla liberazione colui che sa, piuttosto che colui che non sa, 149d. La liberazione insegnata da varie scuole a cominciare dallo Yoga (vedi), è prospettata in senso egoistico, cioè si dice che raggiungendo tale liberazione ci si libera dalla sofferenza, si spengono i segni dei karma negativi, e così via. E questa non è che una variante del paradiso (vedi) indicato dalla religione cattolica. Ciò è profondamente errato. Colui che cerca di raggiungere la liberazione con questo fine, non la raggiungerà mai. Lo scopo per il quale l’uomo deve migliorarsi è quello di instaurare nel suo mondo, e da questo al mondo degli altri, l’ordine, la giustizia e la rettitudine: questo e basta. Non deve aspettarsi nessuna forma di ricompensa, né spirituale, né materiale. E colui che con volontà ricerca la liberazione a questo fine, è senz’altro aiutato, 243g. Il volersi cambiare deve avere il solo e unico scopo – lo ripeto ancora una volta – di migliorare il mondo attraverso il miglioramento di se stessi, senza attendervi alcuna ricompensa. Quando l’uomo, meditando su se stesso, scopre in sé una serie di difetti, non deve cercare di violentarsi per non avere più difetti, ma deve prendere atto delle sue limitazioni, e, attraverso il meccanismo del porre attenzione e del capire, giungere al comprendere e al superare 108 >>. Alla luce degli insegnamenti evangelici confermati dalle Rivelazioni del XX secolo ( del Signore Dio a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn, del Signore Gesù a Maria Valtorta e dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77, più volte citati anche in questo scritto ) la tesi buddhica di potersi liberare da se stessi [ Prendo rifugio nel Buddha, nella Legge (Dharma) e nella Comunità (Sangha) ] è priva di fondamento più che essere misera. Essa mostra tutta la sua illusorietà alla 107 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee 108 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio pagine 160-161 (Liberazione), Mediterranee 15
  • 16. luce delle predette Rivelazioni, perché solo Dio redime e salva con l’Essere Divino Cristo, Manifestazione o Incarnazione divina 109 . b. Fatalismo: << Siete qua per comprendere, e questa comprensione avviene quando agite senza sforzo. Però questo non significa votarsi ad un cieco fatalismo, non significa questo, assolutamente no ! Significa essere voi stessi, estremamente sinceri: questo significa (.) . Così come vi abbiamo detto, nell’aiutare non dovete aiutare per aspettarvi una ricompensa. Ma nel momento che vi rendete consapevoli che voi portate aiuto alle creature per fare godere il vostro “io”( vedi) non dovete in questo pensiero cessare di portare aiuto. Così tu non devi dire: cesso, mi riposo, ripiego su me stesso. Questo è un errore. Devi renderti vigile, costantemente consapevole ( vedi consapevolezza ), senza attenderti da questo ricompensa alcuna, senza fare questo per una ricompensa. La comprensione giunge quando voi, ripeto ancora, realizzate questa costante consapevolezza a vostra insaputa, 68c, (vedi “Vita”, stessa pagina, 105d). Quando siete voi i soggetti e non gli oggetti degli avvenimenti, è proprio il momento di comportarvi in modo diametralmente opposto a quello dei fatalisti, e soprattutto in modo estremamente consapevole, (.) 252d. Non siate angosciati per quello che può succedervi, a che serve angosciarsi? E se non deve succedere, vi siete angosciati per niente, 48g. 110 >>. 7. Il Paradiso: Quando invece si violenta se stessi ( Vedi violentare se stessi 219d), ad esempio, per meritarsi il Paradiso ( mia nota: il Nirvana è il Paradiso dei Buddhisti ), il comportamento morale non corrisponde al “sentire”, che è solo quello di meritarsi il premio eterno, cioè egoistico: perciò v’è rottura fra comportamento e “sentire”, e il dominio di sé, che determina tale rottura non è positivo. Mentre quando si tiene un comportamento retto, coartando i nostri desideri egoistici, convinti di seguire e perseguire il volere di Dio, allora non c’è discordanza tra il “sentire” e l’agire: entrambi sono ispirati e orientati a seguire la divina volontà. Se ne può concludere che solo quando si è animati dall’egoismo può esservi discordanza tra “sentire” e agire. La discordanza tra “sentire” e agire trae seco nel tempo tutte quelle scontentezze, conflittualità, irritabilità, squilibri che sono all’origine di molte nevrosi. (vedi), 219d. Identificarsi in Dio per molti di voi stava ad indicare entrare, armi e bagagli, in Lui, ossia in una sorta di massima beatitudine; conservando, se non il proprio io, la propria personalità, almeno la propria individualità. Ciò dipendeva dalle vostre credenze religiose, principalmente dall’idea del Paradiso (vedi Nirvana), 162f, (vedi Liberazione, sopra già trascritta ) 243g, 85h ) 111 . La perseveranza nel meditare su noi stessi per conoscersi 112 , l’acquisizione della conoscenza vera, che è conoscenza della vita spirituale e delle leggi di Dio 113 , la disponibilità ad 109 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 36-45 (Dio: unità e trinità, Armenia ; Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Aprile1988, MIR 110 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 114-115 (Fatalismo), Mediterranee 111 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 206 (Paradiso) , Mediterranee 112 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee 113 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Leggi), Mediterranee 16
  • 17. aiutare gli altri senza volere, né sperare niente, aiutandoli perché è cosa buona e giusta (è Carità). La conoscenza di noi stessi per diventare consapevoli dei nostri vizi, difetti e povertà (limiti) e perciò superarli superando anche il nostro egoismo 114 .Tutto ciò, come si è detto, ci consente di comprendere le ragioni della concezione egoistica della nostra esistenza e di superarle. La conoscenza di noi stessi è un processo che può durare parecchi anni, ma non è escluso che qualcuno possa riuscirci in poco tempo. Forse il Buddha non capì la grande importanza del conoscere se stessi anche se ne parlò o almeno così m sembra. In ogni caso ci sono gravi lacune in tale magistero, tra cui quelle di non contemplare la presenza di Dio nella vita dell’uomo 115 , né quella dell’esistenza della Sua Scintilla Divina o Sé; esporremo - anche in altri scritti - la Dottrina del Buddha Gotama Siddhattha sulla base di ciò che ci risulta che abbia detto con ragionevole possibilità ( ci sono pervenute soltanto le parti fondamentali del Suo magistero tra cui le Quattro Nobili Verità della Sofferenza; l’ultima di esse indica la via che dovrebbe condurre alla cessazione della sofferenza ma è limita tata all’esistenza da Buddhisti: è il nobile ottuplice sentiero che consente ai Buddhisti di non creare altri karma negativi da curare con future sofferenze; il Buddha soffrì anche nella sua vecchiaia “tormentato dai malanni 116 ” per ragioni di giustizia per i suoi karma negativi sospesi prima di diventare Buddha perché l’uomo che si comportò male deve essere educato e corretto con i karma correttivi i quali sono indispensabili all’uomo per ampliare la sua coscienza; tali karma erano indispensabili anche a Siddhattha. L’Ottuplice sentiero però è una buona guida che consente ai Buddhisti di comportarsi bene con il comportamento morale o etico, la saggezza e la meditazione comportamento concepito per non nuocere a se stessi, né agli altri (.).Le meditazioni buddhiste sui misteri della vita al di fuori di se stessi sono una perdita di tempo se si vogliono scoprire i misteri della vita; lo ha detto il Signore Dio che è sempre a nostra disposizione per spiegarci i misteri della vita 117 , per guidarci, per rispondere a tutte le domande, per aiutare a risolvere i problemi e per dirigere i nostri passi 118 . La saggezza consiste nel vedere il mondo così com’è, ma il Buddha non lo vide perché nella vita non ci sono soltanto sofferenze, ma anche amori, amicizie, gioie, piaceri, soddisfazioni, giochi e simili. Qui basti dire – secondo i libri citati nei nostri scritti illustrativi sulla dottrina del Buddha – che alla luce di quanto hanno detto della miseria, della malattia e del dolore il Signore Gesù Cristo e i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 - che la dottrina buddhica del dolore e quindi le Quattro Nobili Verità sono assai carenti così come ci sono pervenute; inoltre la dottrina del Buddha 114 Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee 115 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 MARZO, DELL’8 APRILE, DEL 29 MAGGIO, DEL 17 E 21 LUGLIO, DEL 4 SETTEMBRE, E DEL 24 NOVEMBRE, AMRITA 116 Michael Carrithers, Buddha, pagina 106, Einaudi Tascabili ; Leonardo, Vittorio Arena, Buddha, pagine 74-76 (La malattia del Buddha), Tascabili economici Newton ; Damien Keown, Buddismo, pagine 28-30 (Morte), Einaudi Tascabili 117 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 118 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita 17
  • 18. manca anche di Dio e dello Spirito o Sé dell’uomo. I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto del dolore: “ Finché l’uomo non comprende che il suo <<essere>> deve estendersi al di là dello spazio limitato e delimitato del suo egoismo, la legge del dolore lo richiama alla comprensione. 286b, 195b (.) Le ragioni del dolore, 124c. <<Guai a ribellarsi al dolore !>> dicono i padri spirituali. Io senza la pretesa di esservi da guida, vi dico: <<ribellatevi pure! >> . Il dolore non è una cosa piacevole. È ufficio di ogni uomo essere forte, ed è ufficio dell’uomo forte resistere al dolore. Ma non sentitevi in colpa se vi manca la rassegnazione, se non sapete accettarlo come se fosse un piacere, 125c e seguenti, 32d, 86d, 147d. Ricordatevi che il dolore che alcuni di voi provano, è qualcosa che veramente ha segnato un punto nuovo nella vostra esistenza evolutiva; un nuovo modo di vedere la vita che voi, forse, non vorreste avere, ma che invece, quando a suo tempo lo rivedrete, lo riesaminerete, vi accorgerete quanto vi abbia trasformati, maturati, 116f . Il dolore non deve condizionare la vostra vita in senso negativo, bensì in senso positivo: non deve, quindi, rinchiudervi in una sorta di autolesionismo, in una sorta di auto compassione, ma deve spingervi a capire coloro che come voi soffrono, per altre ragioni, ma che comunque bevono l’amaro calice del dolore. Non cercate la compassione degli altri, non sentitevi dei disgraziati, dei perseguitati dal destino; ma cercate di vedervi creature che hanno subito un avvenimento atto a renderle più coscienti, più consapevoli della vita. Questo è il giusto modo di capire l’avvenimento doloroso, 116f, 119f(.) 119 . Il Buddha, un pessimista, nella vita vide soltanto le sofferenze, ignorando gli amori, le amicizie, le gioie, i piaceri, le soddisfazioni i giochi e simili. La Scintilla o Goccia Divina (o Sé o Spirito) ammantata o no della Coscienza può superare l’io umano o sé inferiore, ma il Buddha preferì sviluppare la teoria erronea del Non Sé o Anatta anziché credere nel Sé 120 e quella dei “Cinque fattori dell’individualità 121 “, anch’essa priva della Scintilla Divina, Spirito o Sé; perciò anche questa teoria è sbagliata. La tesi buddhica del Non Sé è del tutto infondata mentre quella dei Cinque fattori è incompleta: [ corpo fisico (rupa), le sensazioni (vedana), le cognizioni (sanna), i tratti e le inclinazioni del carattere (sankhara) e la coscienza (vinnana) 122 ]; questa tesi è incompleta perché manca del Sé o Scintilla Divina - lo Spirito eterno dell’uomo - ma due errori (il Non Sé o Anatta e la teoria dei Cinque fattori) non fanno una verità. L’uomo, invece, è un insieme composto da Spirito e Materia; secondo i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 il fulcro dell’esistenza dell’uomo è lo Spirito, il Sé o Scintilla Divina che determina l’Individualità e la vita dell’individuo 123 ; lo Spirito, Scintilla Divina o Sé, non è soggetto ad evoluzione in quanto è perfetto, eterno e increato 124 ; sempre secondo l’insegnamento dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 gli altri corpi dell’uomo sono il Corpo fisico, il Corpo 119 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pages 75-76 (Dolore), Mediterranee 120 Michael Carrithers, Buddha, pagine 44-51 (La conoscenza del Sé), Einaudi Tascabili 121 Damien Keown, Buddhismo, pagina 49-51, Einaudi Tascabili 122 Damien Keown, Buddhismo, pagina 49, Einaudi Tascabili 123 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità e Individuo), Mediterranee 124 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 18
  • 19. astrale, il Corpo mentale e il Corpo akasico o della Coscienza, ma l’uomo ha anche un Corpo eterico 125 , un’indole o un carattere e una Psiche 126 le quali lo differenziano da ogni altro uomo. 8. Rivelazioni Divine e significati di alcuni vocaboli o locuzioni È vero che quanto diremo e si sta cercando qui di dire circa l’Assoluto è frutto di conoscenze pervenute all’uomo dopo la morte, anzi dopo il trapasso nell’aldilà di Siddhattha, il Risvegliato, quando “entrò”nel piano astrale 127 ; infatti il Buddha non poté disporre come noi delle Rivelazioni del Signore Gesù, il Cristo Messia, Figlio di Dio 128 che spiegò la Legge del Sinai, il Decalogo 129 , e i Comandamenti dell’amore 130 con i Suoi Vangeli 131 : - I Vangeli canonici di Matteo, Marco, Luca e Giovanni più il Vangelo di Tommaso 132 scoperto in una giara sotterrata lungo il Nilo nel XX secolo ; - il Grande Vangelo di Giovanni rivelato a Jakob Lorber nel XIX secolo ; - e L’Evangelo come mi è stato rivelato 133 di Maria Valtorta (rivelato nel XX secolo). Noi disponiamo anche delle conoscenze acquisite con le Rivelazioni del Padre-Madre-Dio 134 a Findhorn, in Scozia, fatte nel XX secolo a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn 135 . E della Rivelazione degli Angeli a Dorothy Maclean, anch’essa della Comunità di Findhorn 136 . Noi disponiamo inoltre delle seguenti Rivelazioni: a. Quella di Maria di Nazareth, la Madre del Signore Gesù Cristo; tale Rivelazione è iniziata nel 1981 ed è stata fatta a alcuni giovani Veggenti a Medjugorje in Croazia. Essa è ancora in corso (Ottobre 2014) da oltre trenta anni ! Questa è la Rivelazione per i piccoli (gli umili) che sono grati per la semplicità del magistero mariano, utile a tutti, anche ai teologi; b. Quella dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77, tramite il medium fiorentino Roberto Setti; si tratta di un insegnamento etico e filosofico del XX secolo sulla tematica della vita umana contenuto in otto volumi, più un Dizionario tutti pubblicati da Edizioni Mediterranee di Roma. Significati di alcuni vocaboli o locuzioni necessari per capire la vita di Dio e dell’uomo esposti dai Maestri del Cerchio Firenze 77, filosofi disincarnati : 125 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60 (Corpi), Mediterranee 126 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 230 (Psiche), Mediterranee 127 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 219 (Piano astrale), Mediterranee 128 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 109 e 144, Mediterranee ; Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 40 e 52-53, Ulrico Hoepli 129 Deuteronomio 5, 6-22 130 Levitico 19, 17-18 e Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40) 131 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. VII, pagine 123-124, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR) 132 Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. di Mario Pincherle, MacroEdizioni 133 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato; questo Vangelo ha fatto rivivere la vita del Signore Gesù a Maria Valtorta nel XX secolo ed è contenuto in 10 volumi; è stato pubblicato da CEV srl, viale Piscitelli 89-91, tel 0776-807032, fax 0776 -809789. 03036 Isola del Liri (FR) 134 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee 135 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn ; Eileen Caddy, Findhorn, Il Sentiero interiore; ambedue i libri sono stati editi da Mediterranee; un terzo libro, Le porte interiori, è stato edito da Amrita 136 Dorothy Maclean, Spiriti di Natura ( Titolo originale dell’opera: To hear the Angels sing ), Mediterranee 19
  • 20. a. “ L’ASSOLUTO – Attributo di Dio, oppure appellativo usato per significare << COLUI CHE E’ >> e che non può essere descritto 137 “. b. “ INDIVIDUALITA’ – È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo dei microcosmi. È il fulcro dell’individuo. È la << Goccia >>, il << Sé >>, la << Scintilla Divina >> ammantata o no dalla coscienza 138 . “; c. “ INDIVIDUO – Colui che è o sarà un << centro di coscienza e di espressione >>. Chi, sottostando alla legge di evoluzione, potrà esprimersi in termini di Coscienza. Individuo, per estensione di significato, uguale anche a << microcosmo >> 139 . d. “GOCCIA o Scintilla Divina – Spirito- Sé – Fulcro dell’esistenza individuale non soggetto ad evoluzione. Emanazione Divina che determina l’individualità e la vita dell’individuo o del microcosmo 140 ” . (mia nota: noi cristiani chiamiamo Anima la Goccia o Scintilla Divina o Sé; ogni Goccia o Scintilla Divina deriva dalla virtuale frantumazione o suddivisione dello Spirito del Dio Unico nello Spirito dei molti 141 , cioè delle individualità. e. CORPO AKASICO – (Uguale << coscienza >>. Ciò che riceve e trascrive, facendolo diventare natura medesima dell’individuo, le Realtà che lo stesso individuo, esistendo, scopre ed acquisisce. Non viene mai abbandonato dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si costituisce man mano che l’individuo evolve 142 “. f. “EGO – Parte più elevata dell’individuo soggetta ad evoluzione. È chiamato << Ego >> l’insieme della Scintilla Divina e della << coscienza individuale >>. L’Ego è quindi ciò che permane dell’individuo quando questi ha terminato l’evoluzione come uomo 143 “. ( mia nota: I Maestri filosofi del Cerchio Firenze 77 affermano l’esistenza della Scintilla Divina, Spirito o Sé dell’uomo e perciò smentiscono la fondatezza della teoria buddhica dell’inesistenza di un Sé eterno; la coscienza (vinnana) è un altro corpo eterno dell’uomo, ma il Buddha non lo dice ); g. La Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé è il fulcro dell’esistenza individuale non soggetto ad evoluzione. Emanazione Divina che determina l’individualità e la vita dell’individuo o del microcosmo 144 ; h. IO – Egoistico concetto di se stessi creato dalla mente individuale la quale, travisando l’intimo senso di individualità proveniente dalla più alta natura dell’individuo, fa sentire questi separato e distinto dal Cosmo 145 . 137 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 203, Mediterranee 138 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee 139 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo) Mediterranee 140 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina, - Spirito – Sé), Mediterranee 141 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 122 (Frantumazione dell’Uno nei molti), Mediterranee 142 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo Akasico uguale Coscienza), Mediterranee 143 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee 144 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 145 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (Io), Mediterranee 20
  • 21. i. SENSO di INDIVIDUALITA’ – È ciò che suggerisce all’individuo i doveri e i compiti di questo individuo rispetto alla comunità ( quando questi sia capace di ricevere il suggerimento, per propria evoluzione ) 146 . j. SEPARATIVITA’ – ( Senso di separatività) È un errata interpretazione che l’individuo fa nell’intimo suo del “senso di individualità”, per cui l’individuo si sente separato e distinto da tutto quanto lo circonda. Il senso di separatività origina l’io con tutti i processi espansionistici 147 . k. “ EVOLUZIONE – Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 148 “ ( mia nota: Per Spirito si intenda la Coscienza ) . l. “LEGGE DI EVOLUZIONE – Legge per la quale ogni elemento del Cosmo sviluppa; ciò che è << in >> si manifesta; ciò che è in potenza << si traduce in atto >>; ciò che è << in germe >> nasce, passando da innumerevoli stadi intermedi. Il Cosmo evolve, nel senso che vive, ma non nel senso che divenga perfetto, in quanto è – come emanazione di Dio - già perfetto. L’evoluzione cosmica si può convenzionalmente suddividere, secondo la natura degli elementi evolventesi in : evoluzione della materia, evoluzione della forma, evoluzione dell’autocoscienza ( Vedi suddette voci 149 “; ( mia nota: Quando si parla di evoluzione si deve sempre tenere presenti altre due leggi fondamentali della vita dell’uomo: la legge di causa e di effetto ( o legge karmica ), la quale deve essere correttamente interpretata come legge che insegna e corregge ) e la legge della reincarnazione o della trasmigrazione delle Scintille Divine o dei Sé nei corpi degli individui); m. “ EVOLUZIONE dell’AUTOCOSCIENZA – Riguardante gli individui o microcosmi 150 “ . n. “EVOLUZIONE della FORMA- Riguardante i corpi, i veicoli della vita individuale. ( Vedasi corpo fisico, corpo astrale, corpo mentale e corpo Akasico o della Coscienza 151 “ ) ( mia nota: un altro corpo che concorre a formare l’insieme uomo è il corpo eterico. La Scintilla Divina o Sé o Spirito anima tutti i corpi dell’uomo nei quattro piani o mondi del Cosmo: mondo fisico con la Terra, mondo astrale, mondo mentale, mondo akasico o della coscienza 152 ). 146 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Senso di Individualità), Mediterranee 147 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Senso di separatività), Mediterranee 148 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 149 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 210 (Legge di evoluzione), Mediterranee 150 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione dell’autocoscienza), Mediterranee 151 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione della forma), Mediterranee 152 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 21
  • 22. o. “EVOLUZIONE della MATERIA- Riguardante le materie di ciascun piano di esistenza 153 p. “ REINCARNAZIONE – Trasmigrazione della individualità in un corpo atto ad esprimere l’evoluzione conseguita, allo scopo di conseguire evoluzione 154 “ . q. “ SPIRITO – È uno dei tre aspetti del Logos, il centro puramente ideale di questo. È la prima causa del manifestato ovvero la radice di questo. È anche Dio stesso 155 “ r. “ DIO – Causa delle Cause. Prima causa increata. Inizio e fine del TUTTO che non ebbe inizio, né avrà fine. Origine e finalità di ogni emanazione. UNO uguale ASSOLUTO. Essere ed Esistenza Unica che comprende ogni essere e ogni esistenza essendo questi in Lui. Presente in ogni cosa, pur trascendendo la totalità delle cose, è di queste origine nei Cosmi per Sua Natura: interna = Amore, ed esterna = Vita. << È Colui che È >> 156 “ .(nostra nota: tutti gli esseri viventi e tutte le cose fanno parte di Dio che il Buddha ha ignorato commettendo un errore di dimensione cosmica ). s. GUIDA – Attributo di una Entità che può, per sua evoluzione conseguita, assumersi il compito di ispirare, indirizzare, seguire l’esistenza di un individuo ( discepolo ) al fine di coordinare a questo le esperienze spirituali o, in casi speciali, anche professionali ( Guida professionale ) 157 . 9. Frantumazione o suddivisione dello Spirito dell’Uno nello Spirito dei molti: Riguardo allo Spirito di Dio i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano: << L’Uno << esiste >> perché esistono << i molti >>, ed << i molti >> esistono perché esiste l’Uno. Chi sono << i molti >> ? Sono le individualità. E perché io ho legato le individualità alle Manifestazioni Cosmiche ? Allora le individualità non sono sempre esistite ? Figli, per comodità noi parliamo di Assoluto e di relativo separatamente, ma non v’è bisogno di sottolineare che il Tutto – come dicemmo da tempo – è un Tutto-Uno. Se guardiamo l’individuo quale oggi voi lo conoscete nella sua composizione schematica, anche se convenzionale, noi lo vediamo radicato nell’Assoluto. Lo vediamo alla maniera degli antichi cabalisti, di colui che ha il suo fulcro, il suo centro, la parte vera, reale, là dove è la Realtà, la Realtà assoluta; la Scintilla Divina, l’alito divino, la quale ha i caratteri dell’Assoluto. Che è eterna, onnipossente, onnipresente, onnisciente insomma: << assoluta >> . Per comodità noi usiamo dire << Scintilla Divina >>, ma è una finzione che noi adoperiamo per far intendere che ciascun individuo ha alla radice del suo essere la Natura stessa e l’Essenza stessa dell’Assoluto. Il Suo << virtuale frazionamento >> origina o meglio è 153 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione della materia), Mediterranee 154 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee 155 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore,, pagina 215 (Spirito), Mediterranee 156 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 205-206 (Dio), Mediterranee 157 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Guida), Mediterranee 22
  • 23. all’origine dell’individualità. Ecco i << molti nell’Uno >> e << l’Uno nei molti >>. Queste fondamenta dell’individuo sono eterne. Originare << i molti >> è ciò che dà all’Assoluto il << sentire assoluto >> ; ma è vero anche il contrario, cioè che i << molti >> esistono per il sentire dell’Uno-Assoluto. * * * L’Uno esiste se e in quanto esistono i << molti >>. I << molti >> esistono se e in quanto esiste l’Uno, ma i << molti >> e l’ Uno esistono ancora perché esistono le individualità; e le individualità non esisterebbero se non esistessero l’ ”Uno” e “i molti”. Le individualità esistono se e in quanto esistono gli individui, ma gli individui non esisterebbero se non esistessero le individualità. Così come una collana non esisterebbe se non esistessero le perle poste l’una dopo l’altra ed unite da un filo: Ma le perle del pari non esisterebbero se non esistessero le collane . K. H . 158 >> . ( mia nota: questo insegnamento aiuta a capire come noi esistiamo in Dio, cioè nell’Uno 159 e che perciò noi non siamo mai soli nella vita perché Dio è dentro ognuno di noi nelle profondità del nostro essere; Dio non si separa mai da noi; siamo noi che crediamo di essere separati da Lui; il Signore Dio aspetta che ciascuno di noi lo riconosca e lo faccia emergere 160 ). 10. La Famiglia di Dio Duemila anni fa il Signore Gesù Cristo, il Messia di tutti i popoli e di tutte le religioni ( Figlio del Dio vivente e Presenza Divina nell’uomo 161 ) disse ciò che potevano comprendere gli uomini di allora; Gesù disse che lui era in noi e Dio in lui affinché anche gli uomini siano perfetti nell’unità 162 ; il Signore Dio era il Suo e nostro Padre e che perciò siamo tutti fratelli per nascita. Fanno consapevolmente parte della famiglia di Dio chi Lo riconosce come Padre e Madre ( la Grande Madre Spirito Santo apparve a La Salette in Francia a due pastorelli il 19 Settembre 1846 163 ). Ma della famiglia di Dio fanno parte specialmente coloro che mettono in pratica i Comandamenti dell’amore. Ma nessuno ne è escluso, neppure coloro che non lo amano, non lo conoscono o lo ignorano e quindi sia i credenti che i non credenti, perché formiamo un’unica famiglia 164 . Il Signore Gesù per farci capire la Sua origine divina e le straordinarie proprietà dello Spirito di Dio ci disse più volte, duemila anni fa, che Lui e il Padre erano una cosa sola, che il Padre era in Lui e Lui era nel Padre 165 . E poi disse anche che Lui è in noi e il Padre è in Lui 166 . Gesù disse anche che Lui era il buon pastore di molti ovili 167 e che era la Via, la Verità e la Vita; nessuno 158 Cerchio Firenze 77, Oltre L’Illusione, pagine 209-210 (l’Uno e i molti), Mediterranee 159 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 160 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 161 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 109 e 144, Mediterranee 162 Vangelo di Giovanni 17, 22-23 163 Giuseppe Barbero, La Vergine a La Salette, pagine 18-27, San Paolo 164 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita 165 Vangelo di Giovanni 14, 11 166 Vangelo di Giovanni capitoli 17, 20 167 Vangelo di Giovanni 10, 1-18 23
  • 24. viene al Padre se non per mezzo di me 168 . Gesù è la Via per l’unione con Dio perché il Corpo Mistico del Cristo include tutti gli esseri viventi e tutte le cose 169 ; Gesù è la Verità perche era il Verbo di Dio 170 e aveva lo Spirito di Verità 171 ; Gesù è la Vita perché era un’Incarnazione Divina, il Padre era ed è in lui e perciò Gesù aveva in Sé la vita 172 . Durante un’altra catechesi il Cristo Messia disse: << Io sono la vera vite. Il Padre mio è il contadino. Ogni ramo che è in me e non dà frutto, egli lo taglia e getta via, e i rami che danno frutto li libera da tutto ciò che impedisce frutti più abbondanti. Voi siete già liberati grazie alla Parola che vi ho annunziato. Rimanete uniti a me e io rimarrò unito a voi. Come il tralcio non può dar frutto da solo, se non rimane unito alla vite, neppure voi potete dare frutto se non rimanete uniti a me. Io sono la vite, voi siete i tralci. Se uno rimane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla. Se uno non rimane unito a me, è gettato via come i tralci che diventano secchi e che la gente raccoglie per bruciare. Se rimanete uniti a me, e le mie parole sono radicate in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. La gloria del Padre mio risplende quando portate molto frutto e diventate miei discepoli. Come il Padre ha amato me io ho amato voi: rimanete nel mio amore! Se metterete in pratica i miei comandamenti, sarete radicati nel mio amore; allo stesso modo io ho messo in pratica i comandamenti del Padre mio e sono radicato nel suo amore. Vi ho detto questo perché la mia gioia sia anche vostra, e la vostra gioia sia perfetta. Il mio comandamento è questo: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo morire per i propri amici. Voi siete miei amici se fate quel che io vi comando. Io non vi chiamo più schiavi, perché lo schiavo non sa cosa fa il suo padrone. Vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto sapere tutto quel che ho udito dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho destinati a portare molto frutto, un frutto duraturo. Allora il Padre vi darà tutto quel che chiederete nel nome mio. Questo io vi comando: amatevi gli uni gli altri (.) . 173 >> . ( mia nota: si fa rilevare che la compassione è un sentimento inferiore all’amore; ne consegue che il magistero del Cristo Redentore e Salvatore è superiore al magistero del Buddha che si fonda sulla compassione verso i suoi simili 174 , mentre il Cristo ci amò e amandoci dette la vita per tutti gli uomini per il perdono dei nostri peccati 175 ; quando si parla del magistero del Buddha Gotama Siddhattha si fa sempre riferimento a quello che egli disse con ragionevole possibilità, secondo i testi disponibili in italiano che ho citato anche in questo documento, sia scritti da italiani che da stranieri. 11. La dottrina del Buddha 168 Vangelo di Giovanni 14, 6 - 7 169 Vangelo di Giovanni, capitolo 1 ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 63-64 (Coscienza Cosmica), Mediterranee 170 Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 40, Ulrico Hoepli 171 Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 40 (Verbo) e sura XIX 35 (Spirito di Verità), Ulrico Hoepli 172 Vangelo di Giovanni 1, 1-5 173 Vangelo di Giovanni 15, 1-17 174 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 145, Mediterranee 175 Vangelo di Matteo 26, 26-35 24
  • 25. Ciò che disse il Buddha Gotama Siddharta durante i circa quaranta anni della Sua predicazione e che può esserGli attribuito si riduce a pochissimi insegnamenti, specialmente se si paragonano a quelli contenuti nei Vangeli del Cristo o alla sovrabbondanza delle pubblicazioni filosofiche delle Sette Buddhiste e delle agiografie che del santo indù sono state fatte da tutte le Sette Buddhiste. Ne deriva, come vedremo, che le leggende, le opinioni e le dorature di qualunque episodio della vita di Siddharta costituiscono una trama intessuta di episodi laudatori o di filosofie umane, ma non di una religione perché è senza Dio; i Buddhisti stessi dicono che il loro è uno stile di vita. Questi sono sostanzialmente gli insegnamenti del Buddha: - le prime Tre Nobili Verità sono: la verità della sofferenza (dukkha), la verità dell’origine della sofferenza (samudaya), la verità della cessazione della sofferenza (nirodha). Le sofferenze non cessano perché non possono cessare perché sono previste dalle leggi della vita ideata e realizzata da Dio e sono uno dei tre motori dell’evoluzione dell’uomo insieme alle lotte e alle tentazioni 176 finché l’uomo stesso diventerà santo ad opera di Dio nella persona di Gesù Cristo 177 e con l’impegno dell’uomo stesso a vivere evangelicamente la sua vita. Quindi le Tre nobili verità della cessazione della sofferenza non sono verità anche per le ragioni che spiegheremo più avanti in questo stesso capitolo 11 anche a causa dei karma negativi sospesi all’incarnazione da Buddhisti; - la Quarta nobile verità sarebbe la verità della via (magga) che condurrebbe alla cessazione della sofferenza per mezzo dell’Ottuplice sentiero che consiste di: 1) retta comprensione, 2) retta decisione, 3) retto parlare, 4) retto agire, 5) retto modo di sostentarsi, 6) retto sforzo, 7) retta concentrazione, 8) retta meditazione. E semplificando, si può dire Saggezza, Moralità e Meditazione 178 . Per quanto riguarda le meditazioni buddhiste - che sono al di fuori di se stessi - non sono così valide come dicono; ad esempio le meditazioni esteriori dei Buddhisti sui misteri della vita fatte dall’uomo al di fuori di se stesso (nei mondi astrale e mentale) sono una perdita di tempo; così ha detto il Signore Dio a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia nel XX secolo 179 . Le meditazioni buddhiste esteriori sono pericolose perché nei mondi astrale e mentale è presente Satana – l’Ingannatore 180 che ingannò più volte anche il Buddha. Le meditazioni interiori, come quelle che fanno i Cristiani nel loro cuore sono sicurissime perché nel cuore degli uomini 176 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 177 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee 178 Damien Keown, Buddhismo, pagine 46-58 (Quattro nobili verità), Einaudi Tascabili 179 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 180 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 113 (Satana), sura CXIV 4-5 (Sussurratore furtivo che sussurra nelle menti degli uomini), Xenia Tascabili 25
  • 26. dimora Dio, il Maestro interiore 181 , e nessun estraneo può entrarvi (l’Angelo Custode non è un estraneo 182 ). La via (magga) del Buddha che dovrebbe condurre alla cessazione della sofferenza con il nobile ottuplice sentiero non fa cessare le sofferenze; le sofferenze degli uomini cesseranno soltanto dopo la redenzione di Gesù Cristo quando gli uomini stessi osserveranno il Decalogo 183 e i Comandamenti dell’amore 184 e perciò diventeranno Santi e saranno liberati e/o si libereranno dalla catena delle nascite e delle morti. La liberazione cercata dai Buddhisti con scopi egoistici << per liberarsi dalla sofferenza e per spengere i karma negativi non sarà mai raggiunta. Lo scopo per il quale l’uomo deve migliorarsi è quello di instaurare nel suo mondo e da questo al mondo degli altri, l’ordine, la giustizia e la rettitudine: questo e basta. Non deve aspettarsi alcuna forma di ricompensa, né spirituale, né materiale. E colui che con volontà ricerca la liberazione a questo fine, è senz’altro aiutato 185 . La liberazione con il nobile ottuplice sentiero con la meditazione non è possibile anche a causa dei karma negativi sospesi all’incarnazione da Buddhisti. La via che conduce alla cessazione delle sofferenze non è l’ottuplice sentiero che è utile soltanto a non creare nuovi karma negativi al Buddhista, ma la dottrina di Cristo nei Vangeli antichi e moderni. Ai Buddhisti - per non avere più sofferenze e quindi per lasciare la ruota delle nascite e delle morti – manca - come a moltissimi altri uomini di altre religioni, la redenzione di Gesù Cristo 186 . In proposito Gesù ha detto per gli uomini delle religioni non cristiane: << A quegli uomini che in questo mondo non hanno mai conosciuto il mio insegnamento nell’altro mondo vengono date delle Guide che li conducono al ponte che si trova fra questo mondo e quello spirituale. Se seguono le Guide potranno superare il ponte e raggiungere la vera vita. Se però testardamente permangono nelle loro convinzioni, saranno sempre valutati in base alla loro dottrina e alla conseguente condotta di vita e non giungeranno alla filiazione divina. Ma proprio per queste anime che si sono condannate da sole, Io ho detto due volte cose consolanti: cioè quando vi narrai la parabola del figlio perduto 187 e quando vi dissi che nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore 188 - o per dirla ancora più chiaramente – moltissimi luoghi di insegnamento e 181 Vangelo di Giovanni 16, 5-15 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 182 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 28 (Angelo Custode), Mediterranee 183 Deuteronomio 5, 6-22 184 Levitico 19, 17-18 e Deuteronomio 6, 4-9 185 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 160-161 (Liberazione), Mediterranee 186 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” di Cristo), Mediterranee 187 Vangelo di Luca 15, 11-32 188 Vangelo di Giovanni 14, 1- 4 26
  • 27. correzione, in cui perfino i demoni umani più perduti possono venire istruiti e migliorati. Voi in eterno conoscerete sempre nuove meraviglie create per voi (.) , e in eterno non ne raggiungerete mai e poi mai la fine 189 >> . Io penso che i Buddhisti, come moltissimi altri uomini di altre religioni, si dovranno reincarnare sulla Terra in una famiglia cristiana in qualche parte di questo mondo e così potranno obbedire al Decalogo 190 e ai Comandamenti dell’amore 191 e così facendo si libereranno e/o saranno liberati dal ciclo delle nascite e delle morti perché amando saranno diventati Santi; - << (.) Il Maestro Buddha era un Indù e non venne per fondare una nuova religione, ma accettando tutti gli insegnamenti fondamentali del Brahmanesimo lo purificò, scartò ignoranti aggiunte in modo che l’antica sapienza rifulgesse nella sua vera luce (.) e la insegnò ai suoi discepoli incluso gli insegnamenti dell’evoluzione, della reincarnazione, della legge di causa e di effetto o legge karmica 192 ; - la teoria del Non Sé o Anatta è sbagliata perché il Buddha non trovò, nel suo erroneo meditare, la prova dell’esistenza di un anima personale o del suo equivalente cosmico (il Brahman) 193 . La Scintilla divina o Sé anima 194 l’uomo durante le sue quattro esistenze nei quattro piani o mondi del Cosmo (mondo fisico – con la Terra – mondo astrale, mondo mentale e mondo akasico o della coscienza 195 ); . - la teoria dei Cinque fattori è incompleta perché manca dello Spirito o Sé dell’uomo; Siddhattha incluse la coscienza (vinnana) nei Cinque fattori dell’individuo 196 , ma non come secondo corpo eterno dell’essere umano 197 . Siddhattha attribuì tali fattori all’individuo invece che all’individualità 198 . Siddhattha incluse la coscienza (vinnana) nei cinque fattori dell’individuo, ma non disse che l’uomo si reincarna con gradi sempre maggiori di mente e di coscienza durante le molteplici incarnazioni sulla Terra; i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 sostengono che la Coscienza non viene mai abbandonata dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni e che si costituisce man mano che l’individuo evolve 199 in forza della legge dell’Evoluzione 200 ; 189 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia 190 Deuteronomio 5, 6-22 191 Levitico 19, 17-18 e Deuteronomio 6, 4-9 192 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 90-91 (La religione Buddhista), Mediterranee 193 Damien Keown, Buddhismo, pagine 49-50, Einaudi Tascabili 194 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 195 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 196 Damien Keown, Buddhismo, pagina 49, Einaudi Tascabili 197 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza), pagina 206 (Ego), Mediterranee 198 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità e Individuo), Mediterranee 199 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale coscienza), Mediterranee 200 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 27
  • 28. - la teoria del conoscere solo per se stessi 201 ignorando la presenza di Dio dentro l’uomo. Questa teoria confina i Buddhisti in se stessi e nella loro non conoscenza della vita spirituale dell’uomo; - L’ascetismo moderato, che è noto come la Via di Mezzo, con la saggezza, la moralità e la meditazione 202 , è una via alternativa a quelle del Brahmanesimo . Purtroppo, però la dottrina o il metodo del Buddha Gotama Siddhattha definito anche Legge (Dharma) non contempla la Presenza di Dio nella vita degli esseri del Cosmo, né quella dello Spirito, o Sé o Scintilla Divina nell’uomo. Quando l’uomo fa il primo passo riconoscendo l’esistenza di Dio dentro di lui e si comporta con bontà, rettitudine e bontà di cuore, Dio emerge in lui e poi lo guida, risponde alle sue domande e lo aiuta e risolvere i problemi 203 . Ne deriva che: a. la mancata menzione dell’Assoluto, cioè di Dio, da parte del Buddha si è rivelato un grandissimo errore perché i Buddhismi hanno deificato Siddhattha e lo considerarlo, come Verità Assoluta 204 , mentre il Buddha, come ogni altro uomo, di divino ebbe soltanto il Sé o Spirito, o Scintilla Divina, cioè una delle Scintille della virtuale frantumazione dello Spirito di Dio 205 nello Spirito degli uomini Suoi figli; perciò è una falsità il dire che il Buddha è la Verità assoluta perché di assoluto nella vita c’è solo Dio 206 . b. la teoria buddhica dell’assenza di un Sé eterno o del Non Sé o Anatta 207 è del tutto infondata alla luce dell’Antico Testamento, dei Vangeli antichi e moderni, della Rivelazione di Dio a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia 208 , nonché di quelle della Madonna a Medjugorje e dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 209 ( quest’ultime tre Rivelazioni sono del XX secolo ). Per tali ragioni ci si domanda se senza tali Fondamenta celesti ( Dio nell’uomo e il Sé dell’uomo ) i Buddhismi possono essere qualificati vere religioni, nonostante che abbiano innegabili pregi quali, ad esempio, la non violenza, la compassione e i comportamenti morali o etici e saggi. La risposta è negativa secondo il nostro modo di intendere una religione; perciò, secondo noi, i Buddhismi sono uno stile di vita come dicono loro stessi. I Buddhismi sono dottrine fondate su pochissimi insegnamenti del Buddha – alcuni sbagliati - e su moltissime elucubrazioni dei suoi discepoli. Sostanzialmente gli insegnamenti del Buddha sono i seguenti: 201 Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili 202 Michael Carrithers, Buddha, pagine 53-57 (La via di mezzo), Einaudi Tascabili 203 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita 204 Damien Keown, Buddhismo, pagina 62, Einaudi Tascabili 205 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 122 (Frantumazione dell’Uno nei molti, Mediterranee 206 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto) e pagine 71-72 (Dio), Mediterranee 207 Michael Carrithers, Buddha, pagina 50, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, , pagina 50, Einaudi Tascabili 208 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Maggio, dell’11 Novembre e 24 Dicembre, Amrita 209 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee 28
  • 29. - insegnò ai suoi discepoli le leggi dell’ evoluzione e della reincarnazione, la legge di causa e di effetto o legge karmica, ed altri insegnamenti fondamentali del Brahmanesimo 210 ; - Le Quattro nobili verità; - La rinuncia al mondo e una vita benevolente, semplice e frugale; - Una condotta di vita virtuosa, pacifica e onesta e la compassione,m a Dio ha detto: “La compassione verso i tuoi simili non è sufficiente; è necessario l’amore. Dove c’è amore, lì IO SONO, perché IO SONO amore 211 ; - La parziale trasformazione dei Buddhisti secondo l’etica e la saggezza; - Il rifiuto dell’ascetismo esagerato e dell’auto mortificazione del Brahmanesimo con La Via di mezzo 212 ; - Alle meditazioni del Brahmanesimo il Buddha aggiunse un metodo nuovo di meditazione, il modello dei Quattro Assorbimenti (jhana) sull’oggetto della meditazione stessa e gli Stadi meditativi (ayatana) 213 . Siddhattha insegnò a meditare anche su di un unico fatto “l’origine e l’estinzione della sofferenza 214 ”; la meditazione è un modo di calmare la mente come tutte le altre meditazioni. Il Buddha aggiunse anche un secondo modello di meditazione: la meditazione introspettiva consente al Buddhista di fare un’analisi riflessiva del proprio stato mentale 215 . Per quanto riguarda le meditazioni sul misteri della vita dei Buddhisti ( al fuori di sé ) Dio ha detto che sono una perdita di tempo 216 . Il meditare del Buddha al di fuori di se stesso è un metodo sbagliato perché Dio è dentro di noi 217 con tutto il sapere, tutta la saggezza, tutta la comprensione e tutto l’amore 218 ; - Il valore dell’esperienza diretta, cioè il conoscere solo per se stessi 219 è un disvalore ; il Buddha non ne capì i pericoli perché fu ingannato più volte da Satana o Mara il quale può ingannare tutti gli uomini, particolarmente i profeti 220 in vari modi; perciò confermo che l’esperienza diretta è un disvalore perché Satana ci nuoce in molti modi come ci insegna la Madonna da Medjugorje 221 . - Le quattro nobili verità. 210 Cerchio Firenze, Per un mondo migliore, pagine 90-91 (Religione Buddhista), Mediterranee 211 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 145 (Comunicazione), Mediterranee 212 Michael Carrithers, Buddha, pagine 53-57 (La via di mezzo), Einaudi Tascabili 213 Michael Carrithers, Buddha, pagine 37-38, Einaudi Tascabili 214 Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili 215 Damien Keown, Buddhismo, pagine 96-99, Einaudi Tascabili 216 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 217 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 17 Luglio e del 4 Settembre, Amrita 218 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 219 Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili 220 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 43 (Esseri satanici), sura VI 112-113 ; pagina 113 (Satana), nemico evidente, sura XXXVI 60-64 e sura CXIV 4-5 (Il Sussurratore furtivo che sussurra nella mente degli uomini), Xenia Tascabili 221 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggi del 25 Dicembre 1991 (Assalti satanici), del 25 Febbraio 1992 (Attacchi satanici) e del 25 Marzo 1992 (Satana si prende gioco di voi e delle vostre anime e io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio cuore), MIR 29