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Eugenio de Liberali
10 dicembre 2014
Bologna
Eugenio de Liberali 10
Gestione del Rischio
Strutture Sanitarie Private
AIOP-Associazione Italiana Ospedalità
Privata
Eugenio de Liberali 10
AIOP
Associazione Italiana Ospedalità Privata
Key fact
fondata nel 1966
oltre 500 imprese
60.000 posti letto
oltre 100.000 dipendenti
aderente a Confindustria
parte della Unione Europea degli Ospedali Privati (UEHP)
Eugenio de Liberali-10 dicembre 2014
Eugenio de Liberali 10
AIOP Emilia Romagna
43 ospedali privati accreditati col SSR
1 ospedale privato non accreditato
1 ospedale e 1 centro specialistico aderenti
6 strutture residenziali
Eugenio de Liberali-10 dicembre 2014
4574 posti letto accreditati
prodotto il 15,7% dei ricoveri regionali
finanziato con il 7,6% della spesa ospedaliera complessiva
indicatore tecnico d’intensità: 1,39 (pari a quello delle
strutture pubbliche)
Eugenio de Liberali-10 dicembre 2014
Eugenio de Liberali 10
134 posti letto accreditati
circa 4000 ricoveri/anno
circa 10000 trattamenti dialitici/anno
circa 100000 prestazioni ambulatoriali/anno
Eugenio de Liberali 10
Esperienza di Domus Nova
Sviluppo in tre fasi
Fase 1
2003-2006
Fase 2
2007-2013
Fase 3
2014-???
Eugenio de Liberali 10
Domus Nova - Prima fase 2003-2006
Concepimento, gestazione e nascita
Progettazione sistema
Formazione: introduzione concetto di rischio clinico
Adozione del sistema di incident reporting
Formazione: sistema regionale reporting
Diffusione scheda di segnalazione
Formazione: toolkit analisi
Analisi eventi
Feedback operatori
Eugenio de Liberali 10
All’inizio
più orientato alla
raccolta delle
segnalazioni che
all’analisi
R43
R188
Registrazione della NC/evento
avverso/ quasi evento
Trattamento della NC o dell’evento
avverso
Documenti
Deposito dei moduli di registrazione
completi nel punto di raccolta
Coordinatore/Capo turno/ Resp. medico
Operatore
Raccolta periodica dei moduli di registrazione
delle NC e loro elaborazione appropriata
RAQ
Elaborati
Operatore
RAQ
Riesame periodico del numero NC e eventi avversi
RAQ/Direzioni/GVRC
Archiviazione dei dati
RAQ
Necessità di AC ? Apertura di AC
RAQ
SI
NO
Eventuale notifica ai Rep/Amb/Uffici
Identificazione di una NC/
rischio clinico
Nota 1
Procedura di gestione
Delle AC/AP/AM
E' un reclamo ?
SI
NO
Trattare secondo procedura
Procedura gestione dei
reclami
Aggiornamento banca dati regionale
Referente GVRC
Nota 4
È una nc organizzativa e/o
senza rischi per l’utente?
SI
NO
Consegna del modulo
al Responsabile U.O.
Operatore
Istruttoria
Responsabile
R188
Consegna R188 al
GVRC
Responsabile
Indicatori del riesame
della direzione
Elaborati
Eugenio de Liberali 10
Formazione
Strategia
per far accettare ed utilizzare la gestione del
rischio
Eugenio de Liberali 10
12
Rischio clinico
Probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso: danno o
disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure sanitarie -
a qualsiasi livello assistenziale - che causi:
•
un prolungamento del periodo di degenza
•
un peggioramento delle condizioni di salute
•
la morte
Kohn, 1999
The Patient Safety Crisis
•
44,000 to 98,000 deaths per year
•
$37.6B in costs per year*
•
Preventable mistakes cost $17 to $29 billion per year*
•
Medical errors consume 10-15% of a hospital’s annual operating budget
70% of Medical Errors are
Preventable
Potentially
Preventable
Unpreventable
70%
24%
6%
Preventable
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
AnnualDeaths
**IOM Report 1999
Eugenio de Liberali 10
Before the IOM report,
deficient safety was simply not a problem
widely known in the health care industry.
Now, it is.
L. Leape, JAMA 2005
Eugenio de Liberali 10
Strumento di
segnalazione:
la scheda
proposta dalla
Regione Emilia
Romagna
Eugenio de Liberali 10
Dati relativi
all’Unità di
Degenza/Servizio
e all’operatore
Unità di Degenza Specialistico/Servizio
Nome e Cognome dell’operatore (facoltativo)
 Medico
 Coordinatore / Infermiere
 Altro specificare ………………………………………
Dati relativi al
paziente
Nome e Cognome del paziente (facoltativo)
Anno di nascita N. di CC
Circostanze
dell’evento
Luogo in cui si è verificato l’evento (es. bagno, camera, etc.)
……………………………………………………………
Data ………………………. ed ora ……………………………….. in cui si è verificato l’evento.
Tipo di
prestazione
 Ricovero ordinario
 Ricovero DH-DS
 Intervento chirurgico
 Prestazione ambulatoriale  Altro …………………
Descrizione dell’evento (Che cosa è successo?)
Fattori che possono aver contribuito all’evento (è possibile indicare più di una risposta)
Fattori
legati al
paziente
Grossa fragilità o infermità 
Fattori
legati al
sistema
Staff inadeguato / insufficiente 
Non cosciente / scarsamente orientato  Insufficiente addestramento/inserimento 
Poca/mancata autonomia  Gruppo nuovo/inesperto 
Barriere linguistiche / culturali  Elevato turn-over 
Mancata adesione al progetto terapeutico  Scarsa continuità assistenziale 
Fattori
legati al
personale
Difficoltà nel seguire istruzioni/procedure  Protocollo / procedura inesistente / ambigua 
Inadeguate conoscenze / inesperienza  Insuccesso nel far rispettare protocolli / procedure 
Fatica/stress  Mancata / inadeguata comunicazione 
Presa scorciatoia / regola non seguita  Mancanza / inadeguatezza attrezzature 
Mancata / inesatta lettura documentaz. / etichetta  Mancata / inadeguata manutenzione attrezzature 
Mancata supervisione  Mancanza / inadeguatezza materiale di consumo 
Mancato coordinamento  
Scarso lavoro di gruppo  
Altri fattori (specificare):
Fattori che possono aver ridotto l’esito
 Individuazione precoce  Buona pianificazione / protocollo
 Buona assistenza  Altro (specificare)
 Fortuna
A seguito dell’evento è stato necessario eseguire ulteriori indagini o prestazioni sanitarie?
Indagini di laboratorio  Altre indagini  Medicazioni  Ricovero in TI 
Indagini radiologiche  Visita  Intervento chirurgico  Trasferimento 
ECG  Consulenza specialistica  Ricovero  Altro 
Come si poteva prevenire l’evento? (es. verifica delle attrezzature prima dell’uso, migliore comunicazione scritta, sistema di
monitoraggio / allarme, ecc.). Specificare.
L’evento è stato riportato sulla documentazione clinica? Sì  No 
--------------------------------------Da questo punto in poi compilazione a cura del responsabile---------------------------------------
Before the IOM report After the IOM report
Patient safety publications
59/100.000 164/100.000
Da: Stelfox et al
Qual Saf Health Care 2006
Eugenio de Liberali 10
Before the IOM report After the IOM report
Patient safety publications
Da: Stelfox et al
Qual Saf Health Care 2006
5/100.000
141/100.000
Eugenio de Liberali 10
Before the IOM report After the IOM report
Principal subject of Patient safety publications
Da: Stelfox et al
Qual Saf Health Care 2006
Malpractice
Organizational
culture
Eugenio de Liberali 10
Rischio
CLINICO
MORTALITÀ INCIDENTI
INFEZIONI
DURANE LA
DEGENZA
% DI RIENTRI
NON
PROGRAMMATI
ATTIVITÀ
PARALBERGHIERA
• DEA, EA, Pronto
Soccorso
• Alte Specialità
• Interventi
Chirurgici
• Interventi Chirurgici
• Trasfusioni
• Somministrazione
farmaci
• Cadute accidentali
• Incidenti nei
trasporti interni
FREQUENZA
DEGLI
INFORTUNI
DISTRIBUZIONE
MODALITÀ DI ACCADIMENTO
RISCHIO BIOLOGICO ALTRI RISCHI
• Tipologie di operatori
• Aree di accadimento
• Liquido biologico
interessato
• Sorveglianza
sanitaria
• Ustioni
• Cadute
• …
SPESA IN PREMI ASSICURATIVI CONTENZIOSO
• Responsabilità Civile Terzi (RCT)
• Responsabilità Civile Operatori (RCO)
• Assicurazione di cose
• Assicurazione della tutela giudiziaria
• Costi a carico dell’Azienda
• Azioni civili
• Procedimento penale
Rischio
INFORTUNI
Rischio
ASSICURATIVO
TIPOLOGIE DI RISCHIO
Indicatori di esito e risultato
Eugenio de Liberali 10
Perché, oggi, è necessario
affrontare e gestire il rischio
clinico?
Eugenio de Liberali 10
Copyright © -
GIMBE®
Quality of
Health Care
Sicurezza
Parteci-
pazione
utenti
Efficacia
Efficienza
Appro-
priatezza
Equità
Cartabellotta A, Cellini M.
Sole 24 Ore Sanità & Management
Dicembre 2001
“non sostenibilità finanziaria”
trattamenti aggiuntivi
giorni di degenza “extra”
risarcimento danni
spese per contenziosi legali
risorse dirottate dagli obiettivi
istituzionali
Eugenio de Liberali 10
Commitment della Direzione
Politica della Direzione di Domus Nova:
investire su apprendimento e miglioramento
•
formazione gruppo leader nella gestione del rischio
•
formazione operatori per qualità e sicurezza
partecipata
•
superamento delle barriere
•
sperimentazione e miglioramento
Eugenio de Liberali 10
diversi punti di vista
operatori sanitariRischio
clinico
cittadini
sistema sanitario
Eugenio de Liberali 10
i diversi punti di vista
Rischio
clinico
cittadini
Eugenio de Liberali 10
Eugenio de Liberali 10
Eugenio de Liberali 10
Eugenio de Liberali 10
i diversi punti di vista
operatori sanitari
Rischio
clinico
Eugenio de Liberali 10
Gli operatori sanitari (seconda vittima) “non sostenibilità etica”
comportamenti
scorretti/difensivi
biasimo, perdita di fiducia e
di credibilità,
perdita /abbandono del
lavoro
depressione, caduta
dell’autostima
Eugenio de Liberali 10
Sostenibilità etica
Art. 14
Prevenzione e gestione di eventi avversi e sicurezza delle cure.
Il medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del
paziente e degli operatori coinvolti, promuovendo a tale scopo
l'adeguamento dell'organizzazione delle attività e dei comportamenti
professionali e contribuendo alla prevenzione e alla gestione del rischio
clinico attraverso:
- l'adesione alle buone pratiche cliniche;
- l'attenzione al processo di informazione e di raccolta del consenso, nonché
alla comunicazione
di un evento indesiderato e delle sue cause;
- lo sviluppo continuo di attività formative e valutative sulle procedure di
sicurezza delle cure;
- la rilevazione, la segnalazione e la valutazione di eventi sentinella, errori,
"quasi-errori" ed eventi avversi valutando le cause e garantendo la natura
riservata e confidenziale delle informazioni raccolte.
Eugenio de Liberali 10
Sostenibilità etica
Articolo 11
L'infermiere fonda il proprio operato su
conoscenze validate e aggiorna saperi e
competenze attraverso la formazione
permanente, la riflessione critica
sull'esperienza e la ricerca. Progetta,
svolge e partecipa ad attività di
formazione. Promuove, attiva e partecipa
alla ricerca e cura la diffusione dei
risultati.
Eugenio de Liberali 10
Be open??
Eugenio de Liberali 10
Perchè l’ammissione è così difficile (e rara)?
•
Incertezza sulle responsabilità
•
Cultura dell’infallibilità e della colpa nella
professione medica
 disagio + timore nel fronteggiare e trattare
gli insuccessi
 cultura del silenzio (accettata/condivisa)
•
Mancanza di conoscenza e addestramento su
come è meglio trattare questo tema sensibile
•
Mancanza di “ communication skills”
•
Timore di perdita di reputazione professionale e
di reddito
•
Timore di causare ulteriore stress,
colpevolizzazione e senso di inadeguatezzaEugenio de Liberali 10
cultura dominante
•
Shame
far provare vergogna
•
Blame
incolpare
•
Punish
punire
Eugenio de Liberali 10
Questioni di etica
La preoccupazione rispetto alla perseguibilità per malpractice ha
modificato il comportamento dei medici:
test non necessari
consulti non necessari
biopsie non necessarie
prescrizioni (antibiotici!) non necessari
“medicina difensiva”
Eugenio de Liberali 10
Formazione 2
Strategia per trasformare segnalazione ed analisi:
da scelta della Direzione
a modo di essere degli operatori
Eugenio de Liberali 10
Commitment della Direzione
Politica della Direzione di Domus Nova
Investire su apprendimento e miglioramento
•
formazione gruppo leader nella gestione del rischio
•
formazione operatori per qualità e sicurezza
partecipata “dal basso”
•
superamento delle barriere
•
sperimentazione e miglioramento agito dagli
operatori
Eugenio de Liberali 10
“dal basso”
Le attività a rischio sono esercitate
dagli operatori: gli stessi operatori
sono protagonisti della segnalazione e
dell’analisi
Eugenio de Liberali 10
Is health care safer now?
And, if not, why not?
L. Leape, JAMA 2005
Rischio clinico: le barriere
Eugenio de Liberali 10
? Perché, nonostante tante
iniziative in corso, le prestazioni
sanitarie non sono misurabilmente
più sicure?
?
Perché è cosi difficile introdurre
nella pratica clinica regole e
procedure orientate alla safety?
Le barriere
Eugenio de Liberali 10
acquisire
le
conoscenze
applicare le
conoscenze
acquisite
learning
learningby
doing
learningby
using
justintim
e
learning
learning
by
interacting
Perché è così difficile?
Eugenio de Liberali 10
Eugenio de Liberali 10
Domus Nova
elementi favorevoli
•
Provider certificato ed accreditato di
formazione
•
Esperienza formativa: apprendimento
dall’osservazione e dal lavoro congiunto
sul campo
•
Modifica dei comportamenti con la
formazione: verifica con audit,
simulazioni non programmate, studi
osservazionali
sapere saper fare saper essere
knowledge skill behaviour
knowledge translation
Eugenio de Liberali 10
analisi degli
eventi: lo
strumento di
registrazione
Eugenio de Liberali 10
Scheda di Segnalazione Spontanea degli Eventi N…………..
ANALISI
Analisi effettuata dal Gruppo di Gestione del Rischio GGR *
Data _____________ Firma ______________________________
______________________________
______________________________
Feed back al Responsabile di Unità di Degenza Specialistica (UDS) / Servizio
Data _______________________ Firma____________________________
VALUTAZIONE DEL DIRETTORE SANITARIO
Azione correttiva SI  n°
Azione correttiva NO  Motivazione:
Data ______________ Firma_____________________________
Feed back al Responsabile di UDS / Servizio
Data ________________ Firma _____________________________
ESITO FINALE
Firma dei componenti del GGR
____________________________
____________________________
____________________________ Data __________________
* Classificazione degli eventi; classificazione delle cause e analisi della documentazione esistente
Attività di
analisi
delle
segnalazioni
Eugenio de Liberali 10
Trattare secondo procedura
R188
Registrazione della NC/evento
avverso/ quasi evento
Trattamento della nc o del rischio
Documenti
Coordinatore/Capo turno/ Resp. medico
Operatore
Identificazione di una nc/
rischio
E' un reclamo
o una richiesta di risarcimento ?
SI
NO
PQ 15 Gestione delle
garanzie dei diritti
degli utenti
Consegna del modulo al
Coord. Medico/tecnico
Operatore
1° Istruttoria
Coord. Medico/tecnico
R188
Consegna R188 al
RAR
Coord. Medico/Tecnico
RAR
Coordinamento del GGIR per istruttoria
Notifica segnalazione al DS
RAR
E' una nc di un fornitore?
SI
NO
PQ 20 procedura per
l’approvvigionamento
di beni, prodotti
e servizi e valutazione
dei fornitori
1
Trattare secondo procedura
Documenti
Archiviazione dei dati
RAQ
Necessità di AC ? Apertura di AC
RAQ
SI
NO
PQ21 Procedura di
gestione
delle AC/AP/AM
Direzione
Proposta di ac/o archiviazione
R196
RAR
FEED BACK al coordinatore
che ha segnalato e all’uff.qualità
E-mail
RAQ
Elaborazione dati
per riesamedella direzione
Riesame
della direzione
RAR
Consegna istruttoria finale alla direzione
Componente GGIR
Relazione istruttoria eproposta di ac R196
NOTA (se DLeg.81/08-presidente se no DS)
NOTA se rischio clinico
aggiornamento banca dati regionale (RAR)
1
NOTA trimestrale ritorno alla Uds/servizi (direzione)
Feedback agli operatori
Periodico e annuale:
Ai Coordinatori ogni mese (gruppo dei
Coordinatori)
Agli operatori ogni sei mesi (riunione generale
con il personale)
Eugenio de Liberali 10
Domus Nova
Sistema complesso
Eugenio de Liberali 10
Risultati
prevedibili
e affidabili
Comportamenti
lineari,
dipendenti dalla
manutenzione
Sistema complesso in contesto meccanico
Eugenio de Liberali 10
Limiti delle conoscenze individuali +
Limiti dei comportamenti professionali +(rispetto delle regole)
Limiti organizzativi del sistema +
Eventi eccezionali, non prevedibili =
Rischio globale
La complessità in contesto sanitario
Eugenio de Liberali 10
gli errori attivi/latenti possono essere generati da
•
Operatori
•
Strumentazione tecnica
•
Flussi informativi
•
Regole e procedure
•
Relazioni e comunicazione
quindi
Il rischio clinico si potrà affrontare solo all’interno di una
visione integrata, di sistema
La complessità in contesto sanitario
Eugenio de Liberali 10
“The problem is not bad people; the problem is that the
system needs to be made safer”
(Kohn LT, 2000)
“Regola 85/15”: almeno 85% dei problemi possono
essere corretti cambiando il sistema, mentre meno del
15% sono sotto un controllo individuale
(Øvretveit, 2001)
“ System approach”
(Casarett D, Acad Med
1999)
“Patient safety sistem”
(Longo, JAMA 2005)
Eugenio de Liberali 10
Eugenio de Liberali 10
Domus Nova - Seconda fase 2007-2013
L’età dello sviluppo
Superamento criticità
Integrazione incident reporting nel Sistema Qualità
Riprogettazione processo di gestione
Nuovo gruppo di gestione integrata
Coinvolgimento RSPP, RSU, amministrativi
partecipazione operatori alle AC/AP/AM
Eugenio de Liberali 10
Criticità della prima fase
limitazione al solo evento avverso
separazione e difficile comunicazione col Sistema
Qualità conforme alle norme ISO
conseguente lenta realizzazione dei miglioramenti
organizzativi
Eugenio de Liberali 10
Le ragioni di una gestione “integrata”
Se ogni evento è una deviazione rispetto al regolare svolgersi
delle attività così come sono progettate, l’evento (occorso o
mancato) è una non conformità (NC) del sistema
Diviene naturale quindi l’integrazione dell’incident reporting
nel SQ (mettendo insieme NC, eventi, segnalazioni, infortuni)
Punti di forza
L’appropriazione da parte di tutti gli operatori del sistema di
segnalazione: è “cosa nostra”
La consolidata certificazione ISO del Sistema Qualità
La piena attuazione della normativa di sicurezza sul lavoro
•
deve essere compreso e continuamente migliorato l’intero processo, non
solo una parte di esso (visione d’insieme)
•
l’approccio interdisciplinare è il più efficace per gestire problemi
complessi (lavorare in team)
•
il processo di miglioramento deve usare un approccio scientifico e basarsi
su dati solidi, non su opinioni soggettive (non auto referenziale)
Approccio orientato al sistema
Eugenio de Liberali 10
Approccio orientato al sistema
•
cultura generativa (non individualistica)
•
approccio proattivo (orientato alla prevenzione)
•
imparare dall’errore (dichiararlo, analizzarne le cause)
•
cultura “blame free” (non punitiva)
Eugenio de Liberali 10
“ la nostra propensione a commettere alcuni tipi di
errore è il prezzo che paghiamo per la straordinaria
abilità della mente di pensare e agire intuitivamente”
J. Reason
Cambridge Univ. 1991
“To err is human”
Kohn,1999
Eugenio de Liberali 10
Ammettere la possibilità
di un errore o di un incidente
consente di sviluppare efficaci
politiche di prevenzione
Risk management : sfida culturale : evoluzione
Eugenio de Liberali 10
Modalità infantile: rimozione
Modalità adulta: elaborazione
Eugenio de Liberali 10
I contenuti del cambiamento
Riprogettazione processo di gestione
Nuovo gruppo di gestione integrata
Coinvolgimento RSPP, RSU, amministrativi
Partecipazione operatori alle AC/AP/AM
Eugenio de Liberali 10
Revisione dello
strumento di
segnalazione:
estensione a ogni
tipo di
segnalazione
DOMUS NOVA
Ospedale Privato
Accreditato
SCHEDA DI
SEGNALAZIONE SPONTANEA
R188
Rev. 2 pag. 1/1
Data di appl. 6/03/08
Dati relativi
all’Unità Operativa
e all’operatore che
Segnala
Unità Operativa
Nome e Cognome dell’operatore (facoltativo)
 Medico
 Coordinatore / Infermiere
 Altro specificare ………………………………………
Dati relativi al
Paziente
Nome e Cognome N. di CC
Operatore che ha
subito l’infortunio
Nome e Cognome N° identificativo dell’Operatore
 Lavoratore dipendente Domus Nova  Altra azienda (specificare)…………………………….
Eventuali testimoni
dell’accaduto
Nome e Cognome ……………………………..………………………………………………………
Nome e Cognome …………………………………………..………………………………………...
Circostanze
dell’evento
Luogo in cui si è verificato l’evento (es. bagno, camera, etc.)
……………………………………………………………
Data ………………………. ed ora ……………………………….. in cui si è verificato l’evento.
Tipo di prestazione
 Ricovero ordinario
 Ricovero DH-DS
 Intervento chirurgico
 Prestazione ambulatoriale
Tipo di infortunio
sul lavoro
 professionale ( es: mov. pazienti/carichi, scivolamento, puntura d’ago,
..)
 non professionale (es in itinere,
 ricaduta
 mancato infortunio
Descrizione (Che cosa è successo?) (Chi ha originato il problema?) (Quali misure adottate?) (Quale esito?) (Sede e natura
della lesione: es. taglio o puntura d’ago, ecc.)
Fattori che possono aver contribuito all’evento (è possibile indicare più di una risposta)
Fattori legati
al paziente
Grossa fragilità o infermità 
Fattori
legati
al
sistema
Staff inadeguato / insufficiente 
Non cosciente / scarsamente orientato  Insufficiente addestramento/inserimento 
Poca/mancata autonomia  Gruppo nuovo/inesperto 
Barriere linguistiche / culturali  Elevato ricambio del personale 
Mancata adesione al progetto terapeutico  Scarsa continuità assistenziale 
Fattori legati
al personale
Difficoltà nel seguire istruzioni/procedure  Protocollo / procedura inesistente / ambigua 
Inadeguate conoscenze / inesperienza /  Insuccesso nel far rispettare protocolli /
procedure

Fatica /stress/ distrazione  Mancata / inadeguata comunicazione 
Presa scorciatoia / regola non seguita  Mancanza / inadeguatezza attrezzature 
Mancata / inesatta lettura documentaz. / etichetta  Mancata / inadeguata manutenzione attrezzature 
Mancata supervisione  Mancanza / inadeguatezza materiale di consumo 
Mancato coordinamento  
Scarso lavoro di gruppo  
Altri fattori (specificare):
Fattori che possono aver ridotto l’esito
 Individuazione precoce  Buona pianificazione / protocollo
 Buona assistenza  Altro (specificare)
 Fortuna
A seguito dell’evento è stato necessario eseguire ulteriori indagini o prestazioni sanitarie?
Indagini di laboratorio  Altre indagini  Medicazioni  Ricovero in TI 
Indagini radiologiche  Visita  Intervento chirurgico  Trasferimento 
ECG  Consulenza specialistica  Ricovero  Altro 
Come si poteva prevenire l’evento? (es. verifica delle attrezzature prima dell’uso, migliore comunicazione scritta, sistema di
monitoraggio / allarme, ecc.). Specificare.
L’evento è stato riportato sulla documentazione clinica? Sì  No 
Data:………………..
Firma___________________________
Eugenio de Liberali 10
Revisione dello
strumento di
registrazione analisi
Analisi n° / dalla Scheda di Segnalazione Spontanea degli Eventi
database ASR N…………… Reparto / Servizio……………………………………
ANALISI dell’evento effettuata dal Gruppo della Gestione Integrata del Rischio (GGIR)
Che cosa è accaduto, come e perché è avvenuto:
Proposta di cambiamento:
In caso di infortunio compilare le parti sottostanti
INFORMAZIONI SULL’INFORTUNIO
Ora dell’infortunio
Luogo dell’infortunio
DPI utilizzati
Attrezzatura di lavoro
Natura della lesione
Danni materiali
Note
ULTERIORI INFORMAZIONI
MODALITA’ DELL’INFORTUNIO ATTIVITÀ SVOLTA AL MOMENTO DELL'INFORTUNIO
 Tagliarsi, pungersi  Movimentazione paziente
 Contatto con sostanze chimiche-nocive  Igiene del paziente
 Contatto con sostanze biologiche  Prelievo venoso , cateterismo
 Proiezione di sostanze chimiche-nocive  Somministrazione farmaci
 Proiezione di sostanze biologiche  Utilizzo prodotti chimici
 Sforzo eccessivo per la movimentazione a mano di
pazienti
 Preparazione prodotti chimici
 Sforzo eccessivo per la movimentazione a mano di
carichi
 Utilizzo di taglienti
 Esposizione a radiazioni non ionizzanti  Pulizia, riordino locali
 Esposizione a radiazioni ionizzanti  Movimentazione e trasporto con ausili
 Sollecitazioni fisiche (rumore, vibrazioni)  Movimentazione e trasporto senza ausili
 Contatto con oggetti caldi/freddi  Lavaggio, cambio abiti
 Urtare contro, andare a sbattere  Pausa, ristoro
 Travolto, sommerso da  Imballaggio, disimballaggio
 Travolto, investito da  Lavori di manutenzione
 Danni alla salute a causa di una postura sbagliata  Azionamento di apparecchiature/ macchine
 Inciampi, scivolamenti  Lavori manuali con utensili
 Caduta  Lavori manuali senza utensili
 Caduta dall’alto 
 Colpito, urtato da 
 Stretto, schiacciato da 
 Elettrocuzione 
 Esplosioni, accensioni 
 Altro (specificare)  Altro (specificare)
CAUSA NOTE
Firma del Referente per competenza
data…………………….
VALUTAZIONE effettuata dal Presidente e/o dal Direttore Sanitario
Azione correttiva SI  Responsabile ____________________________
altro__________________________________
Azione correttiva NO  Motivazione:
Data________________ Firma________________________
Feed back al Responsabile di UDS / Servizio
Data ______________ Firma __________________________
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Revisione 3
Scheda unica anche per URP
Scheda specifica per segnalazioni dal blocco operatorio
(specificità dell’area)
Integrazione nel processo delle richieste di risarcimento
(valutazione del comitato Valutazione Rischi)
Direzione Sanitaria coinvolta nella decisione di aprire
istruttoria del GGIR
Lettura istruttoria con RQ, operatore segnalante e coordinatore
dell’area
Diffusione a parti interessate, anche se non coinvolte
direttamente
Feedback agli operatori
Riesame di direzione
Eugenio de Liberali 10
Ridotto il numero dei componenti del
Gruppo interdisciplinare di Gestione
Integrata del Rischio
Analisi e proposta di AC/AM/AP
attribuita ai Coordinatori delle linee
Dalla colpevolizzazione alla responsabilizzazione
Visione
individualistica,
morale, punitiva
Visione
di sistema,
etica, generativa
“No blame culture”
Eugenio de Liberali 10
dicembre 2014
Livelli di maturità rispetto alla cultura della sicurezza: dal NHS
A. Perchè
perdere
tempo su
queste
cose?
B. Noi lo
facciamo a
volte,
quando
capita un
incidente
C. Noi
abbiamo in
atto un
sistema per
gestire tutti
I rischi
identificati
D. Noi
siamo
sempre
allertati sui
rischi che
possono
emergere
E. La
gestione del
rischio è
parte
integrante di
tutto quello
che
facciamo
PATOLOGICO RETTIVO BURORATICO PROATTIVO GENERATIVO
Eugenio de Liberali 10
Attuare comportamenti condivisi
(minaccia l’autonomia professionale)
Prendere decisioni sulla base di prove
(dubita dell’esperienza personale e contesta l’auto
referenzialità)
Superare le routine consolidate
(propensione a sovrastimare le proprie conoscenze; riempire
l’incertezza decisionale con una serie di azioni, anche inutili;
presenza di un opinion leader locale che determina i
comportamenti )
obiettivi da raggiungere
(resistenze al cambiamento)
Eugenio de Liberali 10
Processi “integrati” : lavoro in team multiprofessionale
e multidisciplinare
(competizione , gerarchia dei ruoli)
Condivisione del “sapere” (informazioni, conoscenze,
competenze, imparare dagli errori)
(learning organization)
Mezzi e opportunità
(nemici in agguato)
Eugenio de Liberali 10
Nuove responsabilità: i pazienti
Errori di pianificazione e di esecuzione
richiesta di visita domiciliare o in PS
dimenticare di disdire l’appuntamento
rifiutare indagini diagnostiche
non seguire le istruzioni
rifiutare la diagnosi o il trattamento
dimenticare di assumere la terapia
non fornire informazioni su intolleranze
non leggere etichette e istruzioni
S. Buetow, Lancet 2007
Eugenio de Liberali 10
La possibilità che gli errori dei pazienti si aggiungano a quelli degli
operatori sono sempre più elevate
•
complessità delle cure
•
libertà di scelta
•
divulgazione delle informazioni sanitarie
•
“Cybercondriacs”
dalla compliance all’ empowerment
del paziente
Comunicare & Informare
Nuove responsabilità: i pazienti
Eugenio de Liberali 10
Mezzi di informazione, comunicazione,
partecipazione alle scelte, mediazione
•
Opuscoli informativi
•
Diffusione di poster
•
Promozione autonomie
•
Dimissioni protette
•
Uso del web e dei social
•
Incontri con la popolazione
•
Mediazione dei conflitti
Eugenio de Liberali 10
A
g
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n
zi
a
S
a
ni
a
i
a
R
e
gi
o
n
al
e
A
e
a
A
c
cr
58%
30%
2%
2%
2%
3%
3%
Non segnalato
CHIRURGIA GENERALE
MEDICINA DEL
LAVORO
MEDICINA GENERALE
OCULISTICA
ORTOPEDIA E
TRAUMATOLOGIA
OSTETRICIA E
GINECOLOGIA
Rilevamento per area disciplinare
A
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R
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n
al
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A
e
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A
c
cr
Tipologia degli eventi
18%
23%
53%
6%
Ritardo
Inesattezza/
Inadeguatezza
Omissione
Altri Eventi
A
g
e
n
zi
a
S
a
ni
a
i
a
R
e
gi
o
n
al
e
A
e
a
A
c
cr
Esiti degli eventi
14%
18%
25%
5%
2%
2%
34%
0%
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Livello 6
Livello 7
Livello 8
Gestione del Rischio Clinico:
insieme di azioni del sistema che operano in
modo coordinato e sinergico per:
- identificare, analizzare, ridurre (prevenzione
/protezione) i rischi
- trasferire le conoscenze apprese
Eugenio de Liberali 10
Risk management
procedure gestionali, che,
sulla base delle
informazioni acquisite,
portano a decisioni
operative
Risk assessment
identificazione e
definizione delle
caratteristiche
(probabilità, gravità,
frequenza, ecc)
Risk analysis
analisi delle
cause e dei processi
Pilastri della gestione del rischio
Eugenio de Liberali 10
valutazione
dei rischi
(ex ante)
valutazione
dei rischi
(ex post)
risk analysis : analisi delle cause e dei processi
pericoli
errori
eventi avversi
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FMEA -FMECA
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AUDIT
M&M review
Eugenio de Liberali 10
Strumenti di analisi
reattiva degli eventi
RCA: root cause
analisys,
Audit: su casistica
prodotta
Commissione morbilità
e mortalità: analisi
degli andamenti
nosologici
Valutazione
contenzioso:
pesatura del rischio
aziendale
toolkit analisi di cause e dei processi
dalla reattività
•
identificazione delle
cause radice
•
identificazione
comportamenti applicati
•
studio occorrenza di
evento avverso o cattivo
esito
•
misura della rischiosità
d’impresa
Eugenio de Liberali 10
Strumenti di analisi
reattiva degli eventi
FMEA: Failure Mode and
Effects Analysis
FMECA: Failure Mode
and Effects Criticality
Analysis
HFMEA : Healthcare
Failure Mode and
Effects Analysis
toolkit analisi di cause e dei processi
•
identificare le fasi “error
prone” ed i potenziali
modi di errore
•
prevedere/ prevenire il
verificarsi di un evento
avverso
•
focalizzare l’analisi sulle
vulnerabilità dei processi
non sulla “colpevolezza”
Eugenio de Liberali 10
Eugenio de Liberali 10
Domus Nova - Terza fase 2014-????
Una giovane maturità
Semplificazione processo di gestione della NC
Gestione immediata delle segnalazioni e
Analisi in diretta da parte dei coordinatori
Semplificazione gestione analisi:
“Pesatura” della segnalazione
Stratificazione segnalazioni sulla base del peso
Rivalutazione con gruppo integrato multidisciplinare
degli eventi di livello superiore
Filo diretto con gli operatori che segnalano e i loro
colleghi
Integrazione con elementi di contenzioso
Lavoro congiunto con Medico Legale e Manager
Assicurativi
Eugenio de Liberali 10
Processo di
gestione
revisione 4
 nota 1
Evento
Segnalazione spontanea
nota1
Valutazione scheda da parte del CTI dell’area oggetto della segnalazione
nota 2
Invio al RAR della scheda di segnalazione compilata in ogni sua parte ad opera
del responsabile dell’area coinvolta dalla segnalazione
nota 3
Il RAR acquisita la segnalazione l’ analizza e la registra nel data base e la valuta
secondo una matrice di rischio che riporta anche gli standard dei tempi di analisi
nota 4
La segnalazione richiede
l’attivazione del GGIR? nota 5
Il GGIR apre un’analisi incaricando un suo componente di redigere un’istruttoria
L’istruttoria conferma la soluzione che
ha adottato il CTI?
Apertura AC con gestione come da procedura dedicata
Il RAR registra la segnalazione nel database aziendale e se si tratta di rischio clinico anche nel
database regionale. Compila l’indicatore e invia mezzo mail la comunicazione ai CTI per
confermare il trattamento da loro attuato o l’esito dell’AC conclusa. nota 6
no
no
si
si
Il CTI acquisita la comunicazione del RAR la condivide con tutti gli operatori dell’area al fine di
mantenere viva l’azione di feedback nota 7
un possibile sistema adulto di
gestione integrata
STATO DI SALUTE
COMPLESSIVO
POSIZIONAMENTO
INDICATORI DIMENSIONALI DI
COMPLESSITÀ E ATTIVITÀ
Struttura Media Struttura Alta
TIPOLOGIE DI RISCHIO Rischio
CLINICO
Rischio
INFORTUNI
Rischio
ASSICURATIVO
INDICATORI DI ESITO E
RISULTATO
INDICATORI DI
CORRELAZIONE
SISTEMI DI
GESTIONE E
STANDARD
• Codifica Eventi
• Customer
Satisfaction
• Attrattività della
Struttura
• Qualità delle
procedure
• Efficienza
Strutturale
Costo:
• mantenimento del servizio
• funzionamento gestionale
• ponderato dell’attività
svolta
ADEMPIMENTI E
PRESCRIZIONI
LEGALI
• LEA
• Requisiti impiantistici
• Requisiti Strumentali
• Conformità 626 • Stato polizze
• Richieste risarcimento
danni
CONTESTO
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•
Riduzione degli sprechi
•
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•
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continuo:
•
Obiettivi
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Formazione
Priorità di
intervento
Priorità:
•
Disposizioni
operative
Mondo in evoluzione
•
Aspettative sociali
•
Cultura di riferimento
•
Leggi e sentenze
•
Risorse professionali
•
Risorse economiche
•
Futuro del Servizio Sanitario
•
Scommessa per il futuro: governo clinico
quale base fondante la sanità pubblica e le cureEugenio de Liberali 10
Non punto d’arrivo,
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Eugenio de Liberali 10

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4 - Gestione del Rischio e le Strutture Sanitarie Private

  • 1. Eugenio de Liberali 10 dicembre 2014 Bologna
  • 2. Eugenio de Liberali 10 Gestione del Rischio Strutture Sanitarie Private AIOP-Associazione Italiana Ospedalità Privata
  • 3. Eugenio de Liberali 10 AIOP Associazione Italiana Ospedalità Privata Key fact fondata nel 1966 oltre 500 imprese 60.000 posti letto oltre 100.000 dipendenti aderente a Confindustria parte della Unione Europea degli Ospedali Privati (UEHP)
  • 4. Eugenio de Liberali-10 dicembre 2014 Eugenio de Liberali 10 AIOP Emilia Romagna 43 ospedali privati accreditati col SSR 1 ospedale privato non accreditato 1 ospedale e 1 centro specialistico aderenti 6 strutture residenziali
  • 5. Eugenio de Liberali-10 dicembre 2014 4574 posti letto accreditati prodotto il 15,7% dei ricoveri regionali finanziato con il 7,6% della spesa ospedaliera complessiva indicatore tecnico d’intensità: 1,39 (pari a quello delle strutture pubbliche)
  • 6. Eugenio de Liberali-10 dicembre 2014 Eugenio de Liberali 10 134 posti letto accreditati circa 4000 ricoveri/anno circa 10000 trattamenti dialitici/anno circa 100000 prestazioni ambulatoriali/anno
  • 7. Eugenio de Liberali 10 Esperienza di Domus Nova Sviluppo in tre fasi Fase 1 2003-2006 Fase 2 2007-2013 Fase 3 2014-???
  • 8. Eugenio de Liberali 10 Domus Nova - Prima fase 2003-2006 Concepimento, gestazione e nascita Progettazione sistema Formazione: introduzione concetto di rischio clinico Adozione del sistema di incident reporting Formazione: sistema regionale reporting Diffusione scheda di segnalazione Formazione: toolkit analisi Analisi eventi Feedback operatori
  • 9. Eugenio de Liberali 10 All’inizio più orientato alla raccolta delle segnalazioni che all’analisi R43 R188 Registrazione della NC/evento avverso/ quasi evento Trattamento della NC o dell’evento avverso Documenti Deposito dei moduli di registrazione completi nel punto di raccolta Coordinatore/Capo turno/ Resp. medico Operatore Raccolta periodica dei moduli di registrazione delle NC e loro elaborazione appropriata RAQ Elaborati Operatore RAQ Riesame periodico del numero NC e eventi avversi RAQ/Direzioni/GVRC Archiviazione dei dati RAQ Necessità di AC ? Apertura di AC RAQ SI NO Eventuale notifica ai Rep/Amb/Uffici Identificazione di una NC/ rischio clinico Nota 1 Procedura di gestione Delle AC/AP/AM E' un reclamo ? SI NO Trattare secondo procedura Procedura gestione dei reclami Aggiornamento banca dati regionale Referente GVRC Nota 4 È una nc organizzativa e/o senza rischi per l’utente? SI NO Consegna del modulo al Responsabile U.O. Operatore Istruttoria Responsabile R188 Consegna R188 al GVRC Responsabile Indicatori del riesame della direzione Elaborati
  • 10. Eugenio de Liberali 10 Formazione Strategia per far accettare ed utilizzare la gestione del rischio
  • 12. 12 Rischio clinico Probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso: danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure sanitarie - a qualsiasi livello assistenziale - che causi: • un prolungamento del periodo di degenza • un peggioramento delle condizioni di salute • la morte Kohn, 1999
  • 13. The Patient Safety Crisis • 44,000 to 98,000 deaths per year • $37.6B in costs per year* • Preventable mistakes cost $17 to $29 billion per year* • Medical errors consume 10-15% of a hospital’s annual operating budget 70% of Medical Errors are Preventable Potentially Preventable Unpreventable 70% 24% 6% Preventable 0 100000 200000 300000 400000 500000 600000 700000 800000 AnnualDeaths **IOM Report 1999 Eugenio de Liberali 10
  • 14. Before the IOM report, deficient safety was simply not a problem widely known in the health care industry. Now, it is. L. Leape, JAMA 2005 Eugenio de Liberali 10
  • 15. Strumento di segnalazione: la scheda proposta dalla Regione Emilia Romagna Eugenio de Liberali 10 Dati relativi all’Unità di Degenza/Servizio e all’operatore Unità di Degenza Specialistico/Servizio Nome e Cognome dell’operatore (facoltativo)  Medico  Coordinatore / Infermiere  Altro specificare ……………………………………… Dati relativi al paziente Nome e Cognome del paziente (facoltativo) Anno di nascita N. di CC Circostanze dell’evento Luogo in cui si è verificato l’evento (es. bagno, camera, etc.) …………………………………………………………… Data ………………………. ed ora ……………………………….. in cui si è verificato l’evento. Tipo di prestazione  Ricovero ordinario  Ricovero DH-DS  Intervento chirurgico  Prestazione ambulatoriale  Altro ………………… Descrizione dell’evento (Che cosa è successo?) Fattori che possono aver contribuito all’evento (è possibile indicare più di una risposta) Fattori legati al paziente Grossa fragilità o infermità  Fattori legati al sistema Staff inadeguato / insufficiente  Non cosciente / scarsamente orientato  Insufficiente addestramento/inserimento  Poca/mancata autonomia  Gruppo nuovo/inesperto  Barriere linguistiche / culturali  Elevato turn-over  Mancata adesione al progetto terapeutico  Scarsa continuità assistenziale  Fattori legati al personale Difficoltà nel seguire istruzioni/procedure  Protocollo / procedura inesistente / ambigua  Inadeguate conoscenze / inesperienza  Insuccesso nel far rispettare protocolli / procedure  Fatica/stress  Mancata / inadeguata comunicazione  Presa scorciatoia / regola non seguita  Mancanza / inadeguatezza attrezzature  Mancata / inesatta lettura documentaz. / etichetta  Mancata / inadeguata manutenzione attrezzature  Mancata supervisione  Mancanza / inadeguatezza materiale di consumo  Mancato coordinamento   Scarso lavoro di gruppo   Altri fattori (specificare): Fattori che possono aver ridotto l’esito  Individuazione precoce  Buona pianificazione / protocollo  Buona assistenza  Altro (specificare)  Fortuna A seguito dell’evento è stato necessario eseguire ulteriori indagini o prestazioni sanitarie? Indagini di laboratorio  Altre indagini  Medicazioni  Ricovero in TI  Indagini radiologiche  Visita  Intervento chirurgico  Trasferimento  ECG  Consulenza specialistica  Ricovero  Altro  Come si poteva prevenire l’evento? (es. verifica delle attrezzature prima dell’uso, migliore comunicazione scritta, sistema di monitoraggio / allarme, ecc.). Specificare. L’evento è stato riportato sulla documentazione clinica? Sì  No  --------------------------------------Da questo punto in poi compilazione a cura del responsabile---------------------------------------
  • 16. Before the IOM report After the IOM report Patient safety publications 59/100.000 164/100.000 Da: Stelfox et al Qual Saf Health Care 2006 Eugenio de Liberali 10
  • 17. Before the IOM report After the IOM report Patient safety publications Da: Stelfox et al Qual Saf Health Care 2006 5/100.000 141/100.000 Eugenio de Liberali 10
  • 18. Before the IOM report After the IOM report Principal subject of Patient safety publications Da: Stelfox et al Qual Saf Health Care 2006 Malpractice Organizational culture Eugenio de Liberali 10
  • 19. Rischio CLINICO MORTALITÀ INCIDENTI INFEZIONI DURANE LA DEGENZA % DI RIENTRI NON PROGRAMMATI ATTIVITÀ PARALBERGHIERA • DEA, EA, Pronto Soccorso • Alte Specialità • Interventi Chirurgici • Interventi Chirurgici • Trasfusioni • Somministrazione farmaci • Cadute accidentali • Incidenti nei trasporti interni FREQUENZA DEGLI INFORTUNI DISTRIBUZIONE MODALITÀ DI ACCADIMENTO RISCHIO BIOLOGICO ALTRI RISCHI • Tipologie di operatori • Aree di accadimento • Liquido biologico interessato • Sorveglianza sanitaria • Ustioni • Cadute • … SPESA IN PREMI ASSICURATIVI CONTENZIOSO • Responsabilità Civile Terzi (RCT) • Responsabilità Civile Operatori (RCO) • Assicurazione di cose • Assicurazione della tutela giudiziaria • Costi a carico dell’Azienda • Azioni civili • Procedimento penale Rischio INFORTUNI Rischio ASSICURATIVO TIPOLOGIE DI RISCHIO Indicatori di esito e risultato Eugenio de Liberali 10
  • 20. Perché, oggi, è necessario affrontare e gestire il rischio clinico? Eugenio de Liberali 10
  • 21. Copyright © - GIMBE® Quality of Health Care Sicurezza Parteci- pazione utenti Efficacia Efficienza Appro- priatezza Equità Cartabellotta A, Cellini M. Sole 24 Ore Sanità & Management Dicembre 2001
  • 22. “non sostenibilità finanziaria” trattamenti aggiuntivi giorni di degenza “extra” risarcimento danni spese per contenziosi legali risorse dirottate dagli obiettivi istituzionali Eugenio de Liberali 10
  • 23. Commitment della Direzione Politica della Direzione di Domus Nova: investire su apprendimento e miglioramento • formazione gruppo leader nella gestione del rischio • formazione operatori per qualità e sicurezza partecipata • superamento delle barriere • sperimentazione e miglioramento Eugenio de Liberali 10
  • 24. diversi punti di vista operatori sanitariRischio clinico cittadini sistema sanitario Eugenio de Liberali 10
  • 25. i diversi punti di vista Rischio clinico cittadini Eugenio de Liberali 10
  • 29. i diversi punti di vista operatori sanitari Rischio clinico Eugenio de Liberali 10
  • 30. Gli operatori sanitari (seconda vittima) “non sostenibilità etica” comportamenti scorretti/difensivi biasimo, perdita di fiducia e di credibilità, perdita /abbandono del lavoro depressione, caduta dell’autostima Eugenio de Liberali 10
  • 31. Sostenibilità etica Art. 14 Prevenzione e gestione di eventi avversi e sicurezza delle cure. Il medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del paziente e degli operatori coinvolti, promuovendo a tale scopo l'adeguamento dell'organizzazione delle attività e dei comportamenti professionali e contribuendo alla prevenzione e alla gestione del rischio clinico attraverso: - l'adesione alle buone pratiche cliniche; - l'attenzione al processo di informazione e di raccolta del consenso, nonché alla comunicazione di un evento indesiderato e delle sue cause; - lo sviluppo continuo di attività formative e valutative sulle procedure di sicurezza delle cure; - la rilevazione, la segnalazione e la valutazione di eventi sentinella, errori, "quasi-errori" ed eventi avversi valutando le cause e garantendo la natura riservata e confidenziale delle informazioni raccolte. Eugenio de Liberali 10
  • 32. Sostenibilità etica Articolo 11 L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull'esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati. Eugenio de Liberali 10
  • 33. Be open?? Eugenio de Liberali 10
  • 34. Perchè l’ammissione è così difficile (e rara)? • Incertezza sulle responsabilità • Cultura dell’infallibilità e della colpa nella professione medica  disagio + timore nel fronteggiare e trattare gli insuccessi  cultura del silenzio (accettata/condivisa) • Mancanza di conoscenza e addestramento su come è meglio trattare questo tema sensibile • Mancanza di “ communication skills” • Timore di perdita di reputazione professionale e di reddito • Timore di causare ulteriore stress, colpevolizzazione e senso di inadeguatezzaEugenio de Liberali 10
  • 35. cultura dominante • Shame far provare vergogna • Blame incolpare • Punish punire Eugenio de Liberali 10
  • 36. Questioni di etica La preoccupazione rispetto alla perseguibilità per malpractice ha modificato il comportamento dei medici: test non necessari consulti non necessari biopsie non necessarie prescrizioni (antibiotici!) non necessari “medicina difensiva” Eugenio de Liberali 10
  • 37. Formazione 2 Strategia per trasformare segnalazione ed analisi: da scelta della Direzione a modo di essere degli operatori Eugenio de Liberali 10
  • 38. Commitment della Direzione Politica della Direzione di Domus Nova Investire su apprendimento e miglioramento • formazione gruppo leader nella gestione del rischio • formazione operatori per qualità e sicurezza partecipata “dal basso” • superamento delle barriere • sperimentazione e miglioramento agito dagli operatori Eugenio de Liberali 10
  • 39. “dal basso” Le attività a rischio sono esercitate dagli operatori: gli stessi operatori sono protagonisti della segnalazione e dell’analisi Eugenio de Liberali 10
  • 40. Is health care safer now? And, if not, why not? L. Leape, JAMA 2005 Rischio clinico: le barriere Eugenio de Liberali 10
  • 41. ? Perché, nonostante tante iniziative in corso, le prestazioni sanitarie non sono misurabilmente più sicure? ? Perché è cosi difficile introdurre nella pratica clinica regole e procedure orientate alla safety? Le barriere Eugenio de Liberali 10
  • 43. Eugenio de Liberali 10 Domus Nova elementi favorevoli • Provider certificato ed accreditato di formazione • Esperienza formativa: apprendimento dall’osservazione e dal lavoro congiunto sul campo • Modifica dei comportamenti con la formazione: verifica con audit, simulazioni non programmate, studi osservazionali
  • 44. sapere saper fare saper essere knowledge skill behaviour knowledge translation Eugenio de Liberali 10
  • 45. analisi degli eventi: lo strumento di registrazione Eugenio de Liberali 10 Scheda di Segnalazione Spontanea degli Eventi N………….. ANALISI Analisi effettuata dal Gruppo di Gestione del Rischio GGR * Data _____________ Firma ______________________________ ______________________________ ______________________________ Feed back al Responsabile di Unità di Degenza Specialistica (UDS) / Servizio Data _______________________ Firma____________________________ VALUTAZIONE DEL DIRETTORE SANITARIO Azione correttiva SI  n° Azione correttiva NO  Motivazione: Data ______________ Firma_____________________________ Feed back al Responsabile di UDS / Servizio Data ________________ Firma _____________________________ ESITO FINALE Firma dei componenti del GGR ____________________________ ____________________________ ____________________________ Data __________________ * Classificazione degli eventi; classificazione delle cause e analisi della documentazione esistente
  • 46. Attività di analisi delle segnalazioni Eugenio de Liberali 10 Trattare secondo procedura R188 Registrazione della NC/evento avverso/ quasi evento Trattamento della nc o del rischio Documenti Coordinatore/Capo turno/ Resp. medico Operatore Identificazione di una nc/ rischio E' un reclamo o una richiesta di risarcimento ? SI NO PQ 15 Gestione delle garanzie dei diritti degli utenti Consegna del modulo al Coord. Medico/tecnico Operatore 1° Istruttoria Coord. Medico/tecnico R188 Consegna R188 al RAR Coord. Medico/Tecnico RAR Coordinamento del GGIR per istruttoria Notifica segnalazione al DS RAR E' una nc di un fornitore? SI NO PQ 20 procedura per l’approvvigionamento di beni, prodotti e servizi e valutazione dei fornitori 1 Trattare secondo procedura Documenti Archiviazione dei dati RAQ Necessità di AC ? Apertura di AC RAQ SI NO PQ21 Procedura di gestione delle AC/AP/AM Direzione Proposta di ac/o archiviazione R196 RAR FEED BACK al coordinatore che ha segnalato e all’uff.qualità E-mail RAQ Elaborazione dati per riesamedella direzione Riesame della direzione RAR Consegna istruttoria finale alla direzione Componente GGIR Relazione istruttoria eproposta di ac R196 NOTA (se DLeg.81/08-presidente se no DS) NOTA se rischio clinico aggiornamento banca dati regionale (RAR) 1 NOTA trimestrale ritorno alla Uds/servizi (direzione)
  • 47. Feedback agli operatori Periodico e annuale: Ai Coordinatori ogni mese (gruppo dei Coordinatori) Agli operatori ogni sei mesi (riunione generale con il personale) Eugenio de Liberali 10
  • 50. Limiti delle conoscenze individuali + Limiti dei comportamenti professionali +(rispetto delle regole) Limiti organizzativi del sistema + Eventi eccezionali, non prevedibili = Rischio globale La complessità in contesto sanitario Eugenio de Liberali 10
  • 51. gli errori attivi/latenti possono essere generati da • Operatori • Strumentazione tecnica • Flussi informativi • Regole e procedure • Relazioni e comunicazione quindi Il rischio clinico si potrà affrontare solo all’interno di una visione integrata, di sistema La complessità in contesto sanitario Eugenio de Liberali 10
  • 52. “The problem is not bad people; the problem is that the system needs to be made safer” (Kohn LT, 2000) “Regola 85/15”: almeno 85% dei problemi possono essere corretti cambiando il sistema, mentre meno del 15% sono sotto un controllo individuale (Øvretveit, 2001) “ System approach” (Casarett D, Acad Med 1999) “Patient safety sistem” (Longo, JAMA 2005) Eugenio de Liberali 10
  • 53. Eugenio de Liberali 10 Domus Nova - Seconda fase 2007-2013 L’età dello sviluppo Superamento criticità Integrazione incident reporting nel Sistema Qualità Riprogettazione processo di gestione Nuovo gruppo di gestione integrata Coinvolgimento RSPP, RSU, amministrativi partecipazione operatori alle AC/AP/AM
  • 54. Eugenio de Liberali 10 Criticità della prima fase limitazione al solo evento avverso separazione e difficile comunicazione col Sistema Qualità conforme alle norme ISO conseguente lenta realizzazione dei miglioramenti organizzativi
  • 55. Eugenio de Liberali 10 Le ragioni di una gestione “integrata” Se ogni evento è una deviazione rispetto al regolare svolgersi delle attività così come sono progettate, l’evento (occorso o mancato) è una non conformità (NC) del sistema Diviene naturale quindi l’integrazione dell’incident reporting nel SQ (mettendo insieme NC, eventi, segnalazioni, infortuni) Punti di forza L’appropriazione da parte di tutti gli operatori del sistema di segnalazione: è “cosa nostra” La consolidata certificazione ISO del Sistema Qualità La piena attuazione della normativa di sicurezza sul lavoro
  • 56. • deve essere compreso e continuamente migliorato l’intero processo, non solo una parte di esso (visione d’insieme) • l’approccio interdisciplinare è il più efficace per gestire problemi complessi (lavorare in team) • il processo di miglioramento deve usare un approccio scientifico e basarsi su dati solidi, non su opinioni soggettive (non auto referenziale) Approccio orientato al sistema Eugenio de Liberali 10
  • 57. Approccio orientato al sistema • cultura generativa (non individualistica) • approccio proattivo (orientato alla prevenzione) • imparare dall’errore (dichiararlo, analizzarne le cause) • cultura “blame free” (non punitiva) Eugenio de Liberali 10
  • 58. “ la nostra propensione a commettere alcuni tipi di errore è il prezzo che paghiamo per la straordinaria abilità della mente di pensare e agire intuitivamente” J. Reason Cambridge Univ. 1991 “To err is human” Kohn,1999 Eugenio de Liberali 10
  • 59. Ammettere la possibilità di un errore o di un incidente consente di sviluppare efficaci politiche di prevenzione Risk management : sfida culturale : evoluzione Eugenio de Liberali 10 Modalità infantile: rimozione Modalità adulta: elaborazione
  • 60. Eugenio de Liberali 10 I contenuti del cambiamento Riprogettazione processo di gestione Nuovo gruppo di gestione integrata Coinvolgimento RSPP, RSU, amministrativi Partecipazione operatori alle AC/AP/AM
  • 61. Eugenio de Liberali 10 Revisione dello strumento di segnalazione: estensione a ogni tipo di segnalazione DOMUS NOVA Ospedale Privato Accreditato SCHEDA DI SEGNALAZIONE SPONTANEA R188 Rev. 2 pag. 1/1 Data di appl. 6/03/08 Dati relativi all’Unità Operativa e all’operatore che Segnala Unità Operativa Nome e Cognome dell’operatore (facoltativo)  Medico  Coordinatore / Infermiere  Altro specificare ……………………………………… Dati relativi al Paziente Nome e Cognome N. di CC Operatore che ha subito l’infortunio Nome e Cognome N° identificativo dell’Operatore  Lavoratore dipendente Domus Nova  Altra azienda (specificare)……………………………. Eventuali testimoni dell’accaduto Nome e Cognome ……………………………..……………………………………………………… Nome e Cognome …………………………………………..………………………………………... Circostanze dell’evento Luogo in cui si è verificato l’evento (es. bagno, camera, etc.) …………………………………………………………… Data ………………………. ed ora ……………………………….. in cui si è verificato l’evento. Tipo di prestazione  Ricovero ordinario  Ricovero DH-DS  Intervento chirurgico  Prestazione ambulatoriale Tipo di infortunio sul lavoro  professionale ( es: mov. pazienti/carichi, scivolamento, puntura d’ago, ..)  non professionale (es in itinere,  ricaduta  mancato infortunio Descrizione (Che cosa è successo?) (Chi ha originato il problema?) (Quali misure adottate?) (Quale esito?) (Sede e natura della lesione: es. taglio o puntura d’ago, ecc.) Fattori che possono aver contribuito all’evento (è possibile indicare più di una risposta) Fattori legati al paziente Grossa fragilità o infermità  Fattori legati al sistema Staff inadeguato / insufficiente  Non cosciente / scarsamente orientato  Insufficiente addestramento/inserimento  Poca/mancata autonomia  Gruppo nuovo/inesperto  Barriere linguistiche / culturali  Elevato ricambio del personale  Mancata adesione al progetto terapeutico  Scarsa continuità assistenziale  Fattori legati al personale Difficoltà nel seguire istruzioni/procedure  Protocollo / procedura inesistente / ambigua  Inadeguate conoscenze / inesperienza /  Insuccesso nel far rispettare protocolli / procedure  Fatica /stress/ distrazione  Mancata / inadeguata comunicazione  Presa scorciatoia / regola non seguita  Mancanza / inadeguatezza attrezzature  Mancata / inesatta lettura documentaz. / etichetta  Mancata / inadeguata manutenzione attrezzature  Mancata supervisione  Mancanza / inadeguatezza materiale di consumo  Mancato coordinamento   Scarso lavoro di gruppo   Altri fattori (specificare): Fattori che possono aver ridotto l’esito  Individuazione precoce  Buona pianificazione / protocollo  Buona assistenza  Altro (specificare)  Fortuna A seguito dell’evento è stato necessario eseguire ulteriori indagini o prestazioni sanitarie? Indagini di laboratorio  Altre indagini  Medicazioni  Ricovero in TI  Indagini radiologiche  Visita  Intervento chirurgico  Trasferimento  ECG  Consulenza specialistica  Ricovero  Altro  Come si poteva prevenire l’evento? (es. verifica delle attrezzature prima dell’uso, migliore comunicazione scritta, sistema di monitoraggio / allarme, ecc.). Specificare. L’evento è stato riportato sulla documentazione clinica? Sì  No  Data:……………….. Firma___________________________
  • 62. Eugenio de Liberali 10 Revisione dello strumento di registrazione analisi Analisi n° / dalla Scheda di Segnalazione Spontanea degli Eventi database ASR N…………… Reparto / Servizio…………………………………… ANALISI dell’evento effettuata dal Gruppo della Gestione Integrata del Rischio (GGIR) Che cosa è accaduto, come e perché è avvenuto: Proposta di cambiamento: In caso di infortunio compilare le parti sottostanti INFORMAZIONI SULL’INFORTUNIO Ora dell’infortunio Luogo dell’infortunio DPI utilizzati Attrezzatura di lavoro Natura della lesione Danni materiali Note ULTERIORI INFORMAZIONI MODALITA’ DELL’INFORTUNIO ATTIVITÀ SVOLTA AL MOMENTO DELL'INFORTUNIO  Tagliarsi, pungersi  Movimentazione paziente  Contatto con sostanze chimiche-nocive  Igiene del paziente  Contatto con sostanze biologiche  Prelievo venoso , cateterismo  Proiezione di sostanze chimiche-nocive  Somministrazione farmaci  Proiezione di sostanze biologiche  Utilizzo prodotti chimici  Sforzo eccessivo per la movimentazione a mano di pazienti  Preparazione prodotti chimici  Sforzo eccessivo per la movimentazione a mano di carichi  Utilizzo di taglienti  Esposizione a radiazioni non ionizzanti  Pulizia, riordino locali  Esposizione a radiazioni ionizzanti  Movimentazione e trasporto con ausili  Sollecitazioni fisiche (rumore, vibrazioni)  Movimentazione e trasporto senza ausili  Contatto con oggetti caldi/freddi  Lavaggio, cambio abiti  Urtare contro, andare a sbattere  Pausa, ristoro  Travolto, sommerso da  Imballaggio, disimballaggio  Travolto, investito da  Lavori di manutenzione  Danni alla salute a causa di una postura sbagliata  Azionamento di apparecchiature/ macchine  Inciampi, scivolamenti  Lavori manuali con utensili  Caduta  Lavori manuali senza utensili  Caduta dall’alto   Colpito, urtato da   Stretto, schiacciato da   Elettrocuzione   Esplosioni, accensioni   Altro (specificare)  Altro (specificare) CAUSA NOTE Firma del Referente per competenza data……………………. VALUTAZIONE effettuata dal Presidente e/o dal Direttore Sanitario Azione correttiva SI  Responsabile ____________________________ altro__________________________________ Azione correttiva NO  Motivazione: Data________________ Firma________________________ Feed back al Responsabile di UDS / Servizio Data ______________ Firma __________________________
  • 63. Eugenio de Liberali 10 Revisione 3 Scheda unica anche per URP Scheda specifica per segnalazioni dal blocco operatorio (specificità dell’area) Integrazione nel processo delle richieste di risarcimento (valutazione del comitato Valutazione Rischi) Direzione Sanitaria coinvolta nella decisione di aprire istruttoria del GGIR Lettura istruttoria con RQ, operatore segnalante e coordinatore dell’area Diffusione a parti interessate, anche se non coinvolte direttamente Feedback agli operatori Riesame di direzione
  • 64. Eugenio de Liberali 10 Ridotto il numero dei componenti del Gruppo interdisciplinare di Gestione Integrata del Rischio Analisi e proposta di AC/AM/AP attribuita ai Coordinatori delle linee
  • 65. Dalla colpevolizzazione alla responsabilizzazione Visione individualistica, morale, punitiva Visione di sistema, etica, generativa “No blame culture” Eugenio de Liberali 10 dicembre 2014
  • 66. Livelli di maturità rispetto alla cultura della sicurezza: dal NHS A. Perchè perdere tempo su queste cose? B. Noi lo facciamo a volte, quando capita un incidente C. Noi abbiamo in atto un sistema per gestire tutti I rischi identificati D. Noi siamo sempre allertati sui rischi che possono emergere E. La gestione del rischio è parte integrante di tutto quello che facciamo PATOLOGICO RETTIVO BURORATICO PROATTIVO GENERATIVO Eugenio de Liberali 10
  • 67. Attuare comportamenti condivisi (minaccia l’autonomia professionale) Prendere decisioni sulla base di prove (dubita dell’esperienza personale e contesta l’auto referenzialità) Superare le routine consolidate (propensione a sovrastimare le proprie conoscenze; riempire l’incertezza decisionale con una serie di azioni, anche inutili; presenza di un opinion leader locale che determina i comportamenti ) obiettivi da raggiungere (resistenze al cambiamento) Eugenio de Liberali 10
  • 68. Processi “integrati” : lavoro in team multiprofessionale e multidisciplinare (competizione , gerarchia dei ruoli) Condivisione del “sapere” (informazioni, conoscenze, competenze, imparare dagli errori) (learning organization) Mezzi e opportunità (nemici in agguato) Eugenio de Liberali 10
  • 69. Nuove responsabilità: i pazienti Errori di pianificazione e di esecuzione richiesta di visita domiciliare o in PS dimenticare di disdire l’appuntamento rifiutare indagini diagnostiche non seguire le istruzioni rifiutare la diagnosi o il trattamento dimenticare di assumere la terapia non fornire informazioni su intolleranze non leggere etichette e istruzioni S. Buetow, Lancet 2007 Eugenio de Liberali 10
  • 70. La possibilità che gli errori dei pazienti si aggiungano a quelli degli operatori sono sempre più elevate • complessità delle cure • libertà di scelta • divulgazione delle informazioni sanitarie • “Cybercondriacs” dalla compliance all’ empowerment del paziente Comunicare & Informare Nuove responsabilità: i pazienti Eugenio de Liberali 10
  • 71. Mezzi di informazione, comunicazione, partecipazione alle scelte, mediazione • Opuscoli informativi • Diffusione di poster • Promozione autonomie • Dimissioni protette • Uso del web e dei social • Incontri con la popolazione • Mediazione dei conflitti Eugenio de Liberali 10
  • 72. A g e n zi a S a ni a i a R e gi o n al e A e a A c cr 58% 30% 2% 2% 2% 3% 3% Non segnalato CHIRURGIA GENERALE MEDICINA DEL LAVORO MEDICINA GENERALE OCULISTICA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA Rilevamento per area disciplinare
  • 74. A g e n zi a S a ni a i a R e gi o n al e A e a A c cr Esiti degli eventi 14% 18% 25% 5% 2% 2% 34% 0% Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8
  • 75. Gestione del Rischio Clinico: insieme di azioni del sistema che operano in modo coordinato e sinergico per: - identificare, analizzare, ridurre (prevenzione /protezione) i rischi - trasferire le conoscenze apprese Eugenio de Liberali 10
  • 76. Risk management procedure gestionali, che, sulla base delle informazioni acquisite, portano a decisioni operative Risk assessment identificazione e definizione delle caratteristiche (probabilità, gravità, frequenza, ecc) Risk analysis analisi delle cause e dei processi Pilastri della gestione del rischio Eugenio de Liberali 10
  • 77. valutazione dei rischi (ex ante) valutazione dei rischi (ex post) risk analysis : analisi delle cause e dei processi pericoli errori eventi avversi Analisi proattiva FMEA -FMECA HFMEA Analisi reattiva RCA AUDIT M&M review Eugenio de Liberali 10
  • 78. Strumenti di analisi reattiva degli eventi RCA: root cause analisys, Audit: su casistica prodotta Commissione morbilità e mortalità: analisi degli andamenti nosologici Valutazione contenzioso: pesatura del rischio aziendale toolkit analisi di cause e dei processi dalla reattività • identificazione delle cause radice • identificazione comportamenti applicati • studio occorrenza di evento avverso o cattivo esito • misura della rischiosità d’impresa Eugenio de Liberali 10
  • 79. Strumenti di analisi reattiva degli eventi FMEA: Failure Mode and Effects Analysis FMECA: Failure Mode and Effects Criticality Analysis HFMEA : Healthcare Failure Mode and Effects Analysis toolkit analisi di cause e dei processi • identificare le fasi “error prone” ed i potenziali modi di errore • prevedere/ prevenire il verificarsi di un evento avverso • focalizzare l’analisi sulle vulnerabilità dei processi non sulla “colpevolezza” Eugenio de Liberali 10
  • 80. Eugenio de Liberali 10 Domus Nova - Terza fase 2014-???? Una giovane maturità Semplificazione processo di gestione della NC Gestione immediata delle segnalazioni e Analisi in diretta da parte dei coordinatori Semplificazione gestione analisi: “Pesatura” della segnalazione Stratificazione segnalazioni sulla base del peso Rivalutazione con gruppo integrato multidisciplinare degli eventi di livello superiore Filo diretto con gli operatori che segnalano e i loro colleghi Integrazione con elementi di contenzioso Lavoro congiunto con Medico Legale e Manager Assicurativi
  • 81. Eugenio de Liberali 10 Processo di gestione revisione 4  nota 1 Evento Segnalazione spontanea nota1 Valutazione scheda da parte del CTI dell’area oggetto della segnalazione nota 2 Invio al RAR della scheda di segnalazione compilata in ogni sua parte ad opera del responsabile dell’area coinvolta dalla segnalazione nota 3 Il RAR acquisita la segnalazione l’ analizza e la registra nel data base e la valuta secondo una matrice di rischio che riporta anche gli standard dei tempi di analisi nota 4 La segnalazione richiede l’attivazione del GGIR? nota 5 Il GGIR apre un’analisi incaricando un suo componente di redigere un’istruttoria L’istruttoria conferma la soluzione che ha adottato il CTI? Apertura AC con gestione come da procedura dedicata Il RAR registra la segnalazione nel database aziendale e se si tratta di rischio clinico anche nel database regionale. Compila l’indicatore e invia mezzo mail la comunicazione ai CTI per confermare il trattamento da loro attuato o l’esito dell’AC conclusa. nota 6 no no si si Il CTI acquisita la comunicazione del RAR la condivide con tutti gli operatori dell’area al fine di mantenere viva l’azione di feedback nota 7
  • 82. un possibile sistema adulto di gestione integrata STATO DI SALUTE COMPLESSIVO POSIZIONAMENTO INDICATORI DIMENSIONALI DI COMPLESSITÀ E ATTIVITÀ Struttura Media Struttura Alta TIPOLOGIE DI RISCHIO Rischio CLINICO Rischio INFORTUNI Rischio ASSICURATIVO INDICATORI DI ESITO E RISULTATO INDICATORI DI CORRELAZIONE SISTEMI DI GESTIONE E STANDARD • Codifica Eventi • Customer Satisfaction • Attrattività della Struttura • Qualità delle procedure • Efficienza Strutturale Costo: • mantenimento del servizio • funzionamento gestionale • ponderato dell’attività svolta ADEMPIMENTI E PRESCRIZIONI LEGALI • LEA • Requisiti impiantistici • Requisiti Strumentali • Conformità 626 • Stato polizze • Richieste risarcimento danni CONTESTO Bacino d’utenza e Territorio Strumenti di prevenzione Sistemi di sicurezza Interventi strutturali Organizzazione del lavoro Ritorno dell’investimento: • Riduzione degli sprechi • Riduzione costi assicurativi • Riduzione costi contenziosi Miglioramento continuo: • Obiettivi • Programmi Formazione Priorità di intervento Priorità: • Disposizioni operative
  • 83. Mondo in evoluzione • Aspettative sociali • Cultura di riferimento • Leggi e sentenze • Risorse professionali • Risorse economiche • Futuro del Servizio Sanitario • Scommessa per il futuro: governo clinico quale base fondante la sanità pubblica e le cureEugenio de Liberali 10
  • 84. Non punto d’arrivo, ma nuovo punto di partenza Eugenio de Liberali 10