A view in social network comunication, and its application in educational activities. A discovery of psychological mechanism about the use of social network, and advantage of them in educative approach.
2. La comunicazione
attraverso i social
network avviene in
modo multidirezionale
e partecipato. Sono gli
stessi utenti a creare e
ad inserire contenuti e
sono sempre loro che
ne sanciscono il
successo
(visualizzandoli,
commentandoli o
condividendoli), oppure
il fallimento
(ignorandoli). Nei social
network «Tutto è
comunicazione» anche
il silenzio. Con esso si
comunica disinteresse
verso una persona o un
argomento.
3. I social network spostano il focus della comunicazione sui
contenuti (Content King) e quindi sulle persone che li
producono, ribaltando il flusso comunicativo che, in essi, va
dal basso verso l’alto. Ogni utente sente di poter esprimere sé
stesso, non solo condividendo contenuti, ma anche
esprimendo un giudizio su quelli degli altri. Soprattutto si
avverte la sensazione che il contributo che si dà, anche con un
semplice Like, ha valore per la comunità cui si appartiene ed è
da essa atteso
4. Ciò porta il soggetto ad
intervenire sempre più spesso.
E’ su questo meccanismo che
poggiano i 3 pilastri dei social
network:
1) Interazione
2) Condivisione
3) Partecipazione
E più un contenuto viene
visualizzato, condiviso e
commentato, maggiore è
l’autorevolezza che il proprio
profilo acquista in rete
5. Perciò si cerca di creare approcci comunicativi nuovi, che coinvolgano,
anche emotivamente, l’enorme platea a cui ci si rivolge, cercando di
instaurare un dialogo partecipativo con essa, attraverso l’uso di
linguaggi e canali diversi. La comunicazione si fa più creativa,
democratica , dinamica. La rivoluzione comunicativa, che i social
network stanno portando, non può essere ignorata da nessun settore
della nostra società.
6. Nemmeno dal settore didattico. I
social network hanno molte
caratteristiche che possono essere utili
ai fini dell’apprendimento
7. 1) il meccanismo motivazionale che li
contraddistingue. Tutti abbiamo il
bisogno di essere accettati dalla
comunità a cui apparteniamo. Portare
i discenti all’interno di una comunità
virtuale, che può essere allargata ad
una platea sempre più numerosa, in
cui c’è una reale possibilità di essere
ascoltati ed apprezzati per il proprio
contributo , porta gli individui ad
intervenire con sempre maggiore
frequenza ed a curare la qualità dei
propri interventi. Ciò permette un
coinvolgimento maggiore anche di
quei soggetti che, nella realtà,
possono sembrare disinteressati.
8. 2) l’approccio «friendly» delle
comunità insieme ad un
anonimato, più percepito che
reale, contribuiscono ad
abbassare i meccanismi
difensivi che le persone,
soprattutto le più timide,
attivano quando iniziano delle
nuove relazioni. Nei social
network aleggia una sensazione
di «familiarità», che nella realtà
non esiste. Questo perché il
rapporto con chi inserisce i
contenuti, all’interno dei social
network, è sempre diretto; e la
conoscenza di un video, di un
post, o di un qualsiasi altro
intervento, è spesso una
conseguenza di una
condivisione di cui i nostri
«amici» hanno voluto farci
partecipi.
9. 3) i contenuti, immediati, brevi,
rapidi dinamici e ricchi di valore,
anche solo emozionale, con poco
dispendio di energia e di tempo,
riescono ad attivare nel nostro
cervello meccanismi premianti
10. 4) La comunicazione è creativa,
partecipazione, emozionale e
multimediale, perciò stimola
contemporaneamente le 9
intelligenze di Gadner
11. Con i social network, ogni individuo ha la possibilità di esprimere sé
stesso completamente e liberamente. Inoltre, si può entrare in contatto
con punti di vista simili o diversi dai propri, e dal confronto di essi
possono essere tratti nuovi spunti di riflessione
12. Io reputo i social network un ottimo
contenitore (in cui il contenitore
stesso, a volte, si mescola con il
contenuto) di prodotti di
eduntainment, un ambiente sociale,
seppur virtuale, in cui sperimentare
nuove forme di conoscenza e di
apprendimento.
13. Si pensi ai diversi fenomeni
sociali di appartenenza e di
radicalizzazione che stanno
prendendo piede. I social
network ci danno la possibilità di
esaminarli nel loro divenire
all’interno degli individui.
14. Poiché il profilo social è uno
specchio, per il momento ancora
abbastanza fedele, della
personalità del suo possessore,
esaminandolo è possibile vedere
una cronostoria del suo sviluppo
nel tempo.
Ciò ci può aiutare a capire alcuni
fenomeni di disagio sociale.