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F A C O L T À T E O L O G I C A D E L L ’I T A L I A S E T T E N T R I O N A L E
                  SEZIONE PARALLELA DI TORINO
                MASTER UNIVERSITARIO IN BIOETICA
                     VIA XX SETTEMBRE, 83 - TORINO


                        Anno Accademico 2010– 2011
                         TESI DI FINE ANNO
                                 I ANNO

           ALLEANZA TERAPEUTICA E
           RIFLESSIONE BIOETICA


                Studente                   Relatore
             PierpaoloSemeraro            Enrico Larghero
Ai miei genitori
Ai miei genitori




    Ai miei genitori




14 Settembre 1968
                       2
Fatti non foste a viver come bruti,
 ma per seguir virtute e canoscenza.
Dante Alighieri dalla Divina Commedia, Inferno, Canto XXVI, 119 –
120




  Per seguir virtù e canoscenza - Opera di Anna Maria Guarnieri
ALLEANZA TERAPEUTICA E
                      RIFLESSIONE BIOETICA

                   Ringraziamenti

Vorrei esprimere la mia gratitudine per avere la possibilità di
partecipare agli eventi formativi che si strutturano nel master di
bioetica , rivolgendo il mio ringraziamento alle persone che
concretamente lo organizzano e lo animano , nonchè ai docenti
da cui stiamo imparando ad approfondire i concetti,i temi e i
problemi che costituiscono l'oggetto di studio della bioetica.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA               Dalla parte della VITA

     La stessa riconoscenza va agli studenti del master
     che già conoscevo prima di iniziare
     questo percorso e che ho qui ritrovato, nonchè a tutte
     le persone con le quali ci si è incontrati : insieme
     stiamo vivendo un esperienza di crescita veramente
     entusiasmante,che riflette fedelmente il titolo del
     nostro libro di testo di riferimento
     “Dalla parte della vita”.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
                                 Per costruire un pensiero forte


       Potersi fermare a riflettere su argomenti di così
       fondamentale importanza e qualcosa di
       grande e bello, che consente di chiarire le idee su
       questioni di base ed acquisire strumenti
       e metodo per costruire un pensiero forte , un
       pensiero in grado di discernere il vero dal
       falso ed il bene dal male
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
                                 Dovere morale di ognuno di noi
                                 Dovere morale di ognuno di noi



                           Confrontarsi sulle questioni
                                di inizio e fine vita e
           su tutti gli aspetti di fragilità della persona umana
           dovrebbe riguardare ognuno di noi in quanto
          persona tra persone , in quanto dovere morale
                      legato alla questione del senso
                                     da dare alla vita .
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
                         Necessità per gli operatori sanitari della
                          formazione di una coscienza morale .

   A maggior ragione ,chi nella vita ha scelto un lavoro in cui
   si occupa della salute delle altre persone ha la necessità di
   sapere e capire con precisione quali sono i termini dei
   problemi , a partire dalla definizione stessa dei concetti,in
   modo tale da avere le basi per poter coerentemente agire
   rispetto a dilemmi che coinvolgono la vita ed il vivere così
   come la morte ed il morire.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
                                   Conferme nella scelta di vita



       Da infermiere e da cristiano sto trovando
       conferme : rispetto alla scelta di lavoro, che è
       una scelta per la vita e per la salute delle
       persone a cui va la nostra attenzione , e da
       cristiano , nella fedeltà al messaggio di amore
       e misericordia di Gesù
ALLEANZA TERAPEUTICA E
   RIFLESSIONE BIOETICA                    L'oggetto della tesina

Mi è piaciuto scegliere l'alleanza terapeutica come oggetto
della tesi da discutere in quanto da questa prospettiva è
possibile cogliere una molteplicità di aspetti fondamentali
e fondanti della comunicazione in sanità, e in particolare
della relazione tra équipe curante e malato
ALLEANZA TERAPEUTICA E
 RIFLESSIONE BIOETICA
                            Il modello integrato per il bene del paziente


Ho preferito evitare di impostare il discorso con
modalità mono-professionali, ovverosia evitando
un'ottica di approccio esclusivamente infermieristica, in
modo tale da poter meglio evidenziare l'utilità di un
modello integrato non solo tra diverse
professionalità,ma da tutti i riferimenti ( a partire dai
parenti e gli amici , alle organizzazioni, associazioni di
volontariato,contatti tramite web ) che possono
validamente costituire una risorsa per il bene del
paziente.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
                                                          Traccia
Dal modo di vedere proprio del modello integrato
si può quindi procedere a considerare la persona–
in base alla definizione proposta nella prospettiva
del personalismo ontologicamente
fondato,secondo il modello elaborato dal
Cardinale Elio Sgreccia -e quindi la dignità e i
diritti della persona stessa ; ed ancora , la libertà e
la responsabilità che vanno sempre abbinate alla
questione del senso .
Partendo da questo presupposto , vorrei andare a trattare i seguenti
argomenti :
. definizione etimologica di alleanza terapeutica e brain storming
riferito al campo semantico ;
. la persona secondo la prospettiva del personalismo ontologicamente
fondato , coincidenza tra essere umano e persona ,confronto con altri
modelli concettuali
. la persona nella relazione di cura come agente morale e quindi l'
orientamento nell'agire alla luce delle virtù morali .
 Dal pensiero costruito e ricostruito con l'aiuto
delle categorie, degli strumenti e dei metodi della morale ,dell'etica
,dei codici deontologici e della riflessione bioetica, con particolare
riferimento al personalismo ontologico, all'azione rivolta al vero bene
del malato ;
. l' assunzione della responsabilità : aspetti giuridici
( perizia,prudenza,diligenza )
correlati all'agire e alle virtù morali ;
. l 'alleanza terapeutica come parte costitutiva integrante della
comunicazione in sanità ,
caratteristiche peculiari dell'attuale scenario , inteso come
contesto sociale e culturale ;
. la fiducia come presupposto e condizione per allearsi in un
progetto di cura e come l'atteggiamento messo in atto dai
sanitari sia in grado di favorirla ;
. l'equipe di lavoro multi professionale .
Tutti questi aspetti trovano un momento di sintesi e
concretizzazione nel consenso informato.
INDICE
1-PREMESSA......................................................................................................pagina 3.
2- INTRODUZIONE............................................................................................pagina 4
3-LE ORIGINI DELLA BIOETICA....................................................................pagina 5
4-PRINCIPI DELLA BIOETICA........................................................................pagina 8
5-LA PERSONA SECONDO IL PERSONALISMO ONTOLOGICO ….........pagina 14
6-LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE NELLA STORIA...........................pagina 15
7-L'ALLEANZA TERAPEUTICA COME NUOVO MODELLO
DI RELAZIONE..................................................................................................pagina17
8-DIGNITA' E DIRITTI UMANI COME BASE DI
UNA AUTENTICA ALLEANZA.......................................................................pagina 19
9-LA “PREISTORIA”DELLA BIOETICA:IL CODICE DI NORIMBERGA..pagina 20
10-IL CONSENSO INFORMATO......................................................................pagina 23
11-ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA...................pagina 26
12-LA CARTA DI FIRENZE : LINEE GUIDA PER L'ALLEANZA
TERAPEUTICA...................................................................................................pagina 28
13-CONCLUSIONI..............................................................................................pagina 30
14-BIBLIOGRAFIA..............................................................................................pagina32
ALLEANZA TERAPEUTICA E
             RIFLESSIONE BIOETICA

                Definizione di Alleanza   terapeutica

L'alleanza terapeutica può essere definita come il rapporto di
collaborazione tra èquipe sanitaria e il malato ; l ' impegno di tutti i
componenti ha come scopo il bene del malato .
Si tratta quindi di un incontro tra persone , quindi di una relazione inter-
personale calata in un ambito ben preciso,quello sanitario
,contestualmente al quale avviene la comunicazione ed il confronto.
Insieme con il malato si tratta di raggiungere un fine
comune




  Riadattato dal Glossario dei principali termini bioetici ,alla
             Voce Alleanza terapeutica , curato da
Carla Corbella nel libro “Bioetica e persona”,Edizioni Camilliane
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA

E' una categoria che costituisce orizzonte di
senso per l'agire morale , per uno
scambio di promesse tra operatori sanitari e
malato che va oltre l'aspetto obbligativo di
natura contrattuale per elevarsi ad assunzione di
reciproca responsabilità morale .



 Empowerment e l'adesione al programma terapeutico
 rientrano quindi tra gli obiettivi principali di un alleanza
 allargata , dove il coinvolgimento di ogni risorse utile –
 ad iniziare dall'individuazione dei care-givers - è strategico
 rispetto al raggiungimento del miglior interesse del paziente




        Questo è il lavoro quotidiano di chi lavora nella sanità.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA                                        La questione del senso.


 Il relativismo culturale ed etico che contraddistingue la nostra epoca
 ci pone nella condizione di dover chiarire quali sono i nostri
 presupposti,i nostri punti di partenza ,le nostri fonti.


    In particolare di fronte alla domanda di senso che la malattia e la
    morte ci pone. Nella consapevolezza del limite della vita,della
    finitudine della nostra esperienza terrena,ma anche nella
    consapevolezza che la sofferenza , la malattia e la
    morte hanno un senso,una funzione ed un fine


    Un senso che né la medicina né la filosofia,come lo stesso Luigi
    Pareyson arrivò ad ammettere, sono in grado di dare.



    Ecco allora che per trovare la risposta alla
    domanda di senso ci viene in aiuto la teologia.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA                  Bioetiche,personalismo ontologico
                                            e metodo di Lonergan.

  La bioetica è un ambito di riflessione caratterizzato dalla presenza
  di autori che hanno prodotto una letteratura dove le definizioni dei
  concetti di base e le conseguenti posizioni sulle questioni bioetiche
  fondamentali sono molteplici,complesse e in alcuni casi in
  irriducibile contrapposizione.

      Affinchè la bioetica sia un valido strumento di aiuto il
      personalismo ontologicamente fondato ci aiuta in modo
      coerente con quella che è la nostra scelta di studio e di lavoro ,
      che è per la vita e per la salute
  E il Metodo di integrazione dei saperi
  elaborato dal teologo gesuita canadese
  Bernard Lonergan può
  darci la possibilità di superare le
  contrapposizioni e le divergenze presenti nel
  campo della bioetica.
L'insegnamento del Magistero : la Carta degli operatori sanitari


Il servizio alla vita e tale solo nella fedeltà alla legge morale, che ne esprime
esigentemente il valore e i compiti. Oltre una competenza tecnico-
professionale, vi sono per l'operatore sanitario responsabilità etiche. La
norma etica, fondata sul rispetto della dignità della persona e dei diritti degli
ammalati, deve illuminare e disciplinare tanto la fase della ricerca, quanto
quella dell'applicazione dei risultati in essa raggiunti. Nella fedeltà alla norma
morale, l'operatore sanitario vive la sua fedeltà all'uomo, del cui valore la
norma e garante, e a Dio, della cui sapienza la norma e espressione. Egli
attinge le sue direttive di comportamento a quel particolare campo dell'etica
normativa che oggi viene denominato bioetica. In esso, con vigile e
premurosa attenzione, si e pronunciato il Magistero della Chiesa, in
riferimento a questioni e conflitti sollevati dal progresso
biomedico e dal mutevole ethos culturale. Questo magistero bioetico
costituisce per l'operatore sanitario, cattolico e non,una fonte di principi e
norme di comportamento che ne illumina la coscienza e la orienta
-specialmente nella complessità delle odierne possibilità biotecnologiche- a
scelte sempre rispettose della vita e della sua dignità.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA           PRINCIPI DELLA BIOETICA
              in linea con il modello proposto dal Cardinale Elio Sgreccia
                          secondo la prospettiva del personalismo
                                ontologicamente fondato

                  1) Il principio di tutela e promozione della vita
                                   corporea/globale
                                       La vita fisica è un bene
                                             indisponibile

                                  2) Il principio terapeutico
                                     o principio di totalità

                         3) Il principio di libertà e di responsabilità
                                    o principio di autonomia

                         4) Il principio di socialità e sussidiarietà
                                    o principio di giustizia
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA

               1) Il principio di difesa,promozione e tutela della vita
                                    corporea/globale

                        La vita fisica è un bene indisponibile



               La prima inclinazione strutturale della persona umana è
                  quella alla vita e alla conservazione di sé stessi.

    La vita e la conservazione di sé sono beni che costituiscono il contenuto
               delle virtù cardinali della fortezza e della temperanza

         Da queste considerazioni possiamo trarre il primo principio
         bioetico, cioè quello del rispetto,inteso come difesa,promozione
         e tutela della vita del corpo della persona umana vista nella sua
            uni-totalità , ovverosia come unità inscindibile di corpo e di
            mente,dal momento del concepimento a quello della morte
                                       naturale
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA

               1) Il principio di difesa,promozione e tutela della vita
                                    corporea/globale

                        La vita fisica è un bene indisponibile



               La prima inclinazione strutturale della persona umana è
                  quella alla vita e alla conservazione di sé stessi.

    La vita e la conservazione di sé sono beni che costituiscono il contenuto
               delle virtù cardinali della fortezza e della temperanza

         Da queste considerazioni possiamo trarre il primo principio
         bioetico, cioè quello del rispetto,inteso come difesa,promozione
         e tutela della vita del corpo della persona umana vista nella sua
            uni-totalità , ovverosia come unità inscindibile di corpo e di
            mente,dal momento del concepimento a quello della morte
                                       naturale
ALLEANZA TERAPEUTICA E               PRINCIPI DELLA BIOETICA
RIFLESSIONE BIOETICA
                                         2) Il principio terapeutico
                                            o principio di totalità


                 Strettamente connesso al principio di difesa della vita
                  corporea è il principio terapeutico, in forza del quale
                 con un atto medico o farmacologico si interviene su di
                   una malattia attuale, cioè sulla causa attiva di una
                    patologia non altrimenti curabile,con la fondata
                             speranza di un effetto positivo.


        Questo principio è detto anche principio di totalità : questo dato va
           posto in relazione con l'uni-totalità della realtà della persona
       umana,considerata nel naturale ordine gerarchico che collega le parti
      con il tutto in un insieme unitario. I livelli che costituiscono il corpo e
           la corporeità(fisico,psichico,morale,sociale e spirituale) sono
       complementari tra loro e indissociabili dalla persona, con tutto quello
     che ne consegue nell'ambito della sessualità e della riproduzione sotto il
                profilo della natura posta in relazione con la cultura.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA          PRINCIPI DELLA BIOETICA
                         3) Il principio di libertà e di responsabilità o
                                     principio di autonomia

                        La persona umana per le sue caratteristiche
                    strutturali e incline a vivere in società e a conoscere
                                               il vero

                    Proprio perchè è capace di conoscere il vero, ogni essere
                    umano è chiamato a fare esperienza della propria libertà,
                     cioè della capacità di determinarsi ad agire, dopo aver
                        valutato le circostanze concrete in cui vive

                           E proprio perchè compie un atto libero
                    all’interno di relazioni sociali più o meno intense,
                    ne è responsabile, cioè e chiamato a risponderne,
                          nel bene e nel male, a sè stesso e agli altri

                   Dal principio di autonomia deriva il paradigma stesso
                     dell'alleanza terapeutica tra paziente ed équipe
                   sanitaria ed il principio del consenso informato circa i
                            trattamenti sanitari di diagnosi e cura
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA           PRINCIPI DELLA BIOETICA
                           4) Il principio di socialità e sussidiarietà
                                         o principio di giustizia

                                   L’uomo è un essere sociale: da un lato
                                   cresce e matura anche grazie alla vita
                                 sociale; dall’altro lato egli stesso concorre
                                alla formazione e allo sviluppo della società
                                                  in cui opera.


                          Perciò la vita e la salute non sono solo dei beni privati e
                                     personali, ma sono dei beni sociali

                    tutti siamo non solo responsabili della propria salute, ma anche
                                   corresponsabili della salute degli altri
                                da ciò deriva l’impegno di ognuno nel curare la
                         propria salute e a migliorare la qualità della propria vita in
                          considerazione dell’effetto sociale che questo comporta

                        Il principio di sussidiarietà giustifica le opere assistenziali, gli
                      istituti privati di cura e ,ricerca, la donazione di cellule, di tessuti
                      e di organi ; è un principio intrinsecamente correlato al concetto
                                                  di bene comune.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA


  Gravi casi di violazione dei diritti umani
  Agli inizi degli anni ’70 negli Stati Uniti scoppiarono tre casi giudiziari che
  incrinarono l’immagine della medicina e interrogarono l’opinione pubblica
  all’uso sociale della medicina e alla sperimentazione sulla persona umana
 Willowbrook Hospital, New York, 1964:
   iniezione di cellule tumorali su anziani
   istituzionalizzati, dementi e soli
  Jewish Chronic Hospital, New York, 1965:
    iniezione del virus dell’epatite B attivo in 700
    bambini orfani, istituzionalizzati e gravemente
    ritardati
 Tuskegee, Alabama (anni ‘30-’60): studio sulla
  sifilide su 600 braccianti e mezzadri di colore, di cui
   399 - pur se infetti e con la disponibilità negli ‘40
   della penicillina - non vennero curati
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA



      ● Che cos'è la bioetica? La parola e le cose
      ● «Per tentare una risposta alla domanda: «che cosa è

        la bioetica?», si può partire dalla considerazione che
        per i saperi vale ciò che si può dire dei singoli e dei
        popoli: l’identità è l’esito, sia pur sempre provvisorio,
        di una storia.
        L’identità della cosa bioetica si è composta e va via
        via componendosi in forza dell’inserimento di tasselli
        progressivamente aggiunti: identità e storia sono
        inscindibili».
      ● E. D’Antuono, Bioetica, Napoli, 2003.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA



          ●   Nascita controversa
      L’identità di questo ambito disciplinare può essere
      delineata attraverso la sua storia. Una storia in genere
      comincia con una nascita …
      La datazione della nascita della bioetica è controversa:
        •     La seconda metà degli anni Quaranta del secolo
          scorso, a ridosso del processo di Norimberga, che rende
          visibili gli orrori degli esperimenti su cavie umane e che
          contiene nelle motivazioni di sentenza (il cosiddetto
          Codice di Norimberga).
        •     Gli anni Sessanta e Settanta con la trasformazione
          di mentalità che si produce nelle società.
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RIFLESSIONE BIOETICA


           ● Qualche certezza...
        •    La bioetica come tale appartiene al secolo breve.
        •    Nascita di un neologismo: bioetica scienza di sopravvivenza
          (Potter 1970), bioetica ponte per il futuro (Potter 1971).
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          ● Nascita della parola
     La «parola» è stata coniata nel 1970 da Potter con
     orientamenti e intenti che resteranno minoritari nello sviluppo
     della «cosa» bioetica.
     «Il termine bioetica fu usato per la prima volta dal sottoscritto
     in un articolo del 1970, dal titolo Bioethics: science of
     Survival. Si fondava sul pensiero che la specie umana
     probabilmente non sarebbe sopravvissuta a lungo, se la
     dominante culturale tecnologica e materialistica avesse
     continuato lungo il corso già delineatosi nel 1970
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                          ●  Nascita della parola
        « (..) Questo pensiero venne da me esteso e portato
         avanti in un numero di saggi pubblicati da più parti,
       dopo essere stati presentati nel corso di conferenze. I
      saggi si prestavano ad essere uniti in modo da formare
       un libro.. pubblicato per la prima volta come Bioethics:
        Bridge to the Future nel 1971. Ripeto, l’idea era che
      non si potesse presumere la sopravvivenza della specie
        umana a lunga scadenza. Era implicito, sin dal titolo,
        che la bioetica poteva contribuire alla sopravvivenza
                              dell’uomo».
          V. R. Potter, Bioetica, Ponte verso il futuro, 1971
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         ●  Un nuovo termine
     Importanza del neologismo
       «Le idee hanno una propria vita e un proprio potere. Un’idea
     può forgiare o riplasmare i modi in cui comprendiamo la realtà e
         ne abbiamo esperienza. Quando ci imbattiamo in un’idea
        feconda diciamo: “ah, ecco!”, e vediamo il mondo in modo
       nuovo, tanto che non possiamo più immaginarlo altrimenti…
              Lo stesso a volte ci capita con le parole nuove.
        Una nuova parola ci consente di dare un nome ad elementi
         della realtà così da permettere un nuovo tipo di controllo
                           sull’ambiente culturale..
                 Questo è avvenuto nel caso di “bioetica”».
     T. H. Engelhardt
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        ●   Due metafore: Bioetica «scienza di sopravvivenza» e
            «ponte per il futuro»
        ●   «Gli uomini costruiscono troppi muri e mai abbastanza
            ponti»
            Isaac NEWTON.
        ●   Ponte come metafora:
            ●
              •    abbattimento delle barriere;
            ●
              •    nesso tra i saperi;
            ●
              •    imprescindibilità di correlazioni nel mondo
                globalizzato;
            ●
              •    globalizzazione dei problemi e delle risposte.
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                 ● Le definizioni
             Per cominciare a delineare la cosa bioetica si può fare
            riferimento a definizioni ritenute canoniche, cominciando
                  proprio dall’Encyclopedia of Bioethics, punto di
                       riferimento internazionale in materia.
             Le definizioni, una del 1978 e l’altra del 1995, rivelano il
               progressivo ampliamento di orizzonti della bioetica, a
               riprova del peso della storicità sulla strutturazione di
                     questo sapere e della sua identità in fieri.



             Daniel                Tom                    Engelhardt
             Callahan              Beauchamp



             Edmund                James
             Pellegrino            Childress               Warren Reich
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                          ●
                            L’Encyclopedia of Bioethics
        ●
           1978: «La bioetica è lo studio sistematico del comportamento
          umano nel campo delle scienze della vita e della salute quando
          questo comportamento è esaminato alla luce di valori e principi
                                      morali».
        ●
           1995: «Bioetica è un termine composto, derivato dalle parole
           greche bios e ethikè. Essa può essere definita come lo studio
         sistematico delle dimensioni morali, incluse la visione morale, le
        decisioni, la condotta e le politiche, delle scienze della vita e della
            cura della salute, usando diverse metodologie etiche in un
                             quadro interdisciplinare».
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          ●  La Bioetica secondo G. Hottois
     Chiara senza sminuirne la complessità è la definizione
     che di bioetica dà Gilbert Hottois:
     «un insieme di ricerche, di discorsi e di pratiche
     generalmente pluridisciplinari, aventi ad oggetto la
     chiarificazione o la risoluzione delle questioni di carattere
     etico suscitate dall’avanzamento e dall’applicazione delle
     tecnoscienze biomediche».
     G. Hottois, Le mots de la bioethique, Bruxelles, 1995.
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        ●  La Bioetica secondo G. Hottois
   Secondo Hottois la bioetica:
   «Non è né una disciplina, né una scienza, né un’etica nuova. La sua
   pratica e il suo discorso si situano nell’intersezione di più
   tecnoscienze, di scienze umane e di discipline che non sono
   esattamente scienze: l’etica innanzitutto, il diritto, e in maniera
   generale la filosofia e la teologia».
   G. Hottois, Le mots de la bioethique, Bruxelles, 1995.
   Per meglio definire questo sapere nuovo, risulta necessario
   sottolinearne la collocazione interstiziale: la bioetica costituisce il
   punto di confluenza di più istanze.
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      ●Un sapere interstiziale...
     •     Con il termine “discorsi” si vuole sottolineare
     l’elaborazione progressiva di questo sapere e la sua
                          codificazione.
   •    Mentre con il termine “pratiche” Hottois evidenzia il
          ruolo di comitati commissioni, consigli ed anche:
       funzioni, professioni specializzazioni individuali




             Gilbert Hottois
         (Bruxelles, 29 marzo1946)
     è un universitario e filosofo belga,
   specializzato in questioni etiche della
               tecno-scienza.
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                     ●  Le interpretazioni sull'origine della bioetica
               La ricostruzione della storia della bioetica, tassello
             fondamentale per la composizione della sua identità in
                divenire, è diversamente proposta dagli studiosi di
            orientamento cattolico e da quelli di orientamento laico.
           L'ottica teorica, in definitiva, orienta la collocazione storica
                          della nascita della cosa bioetica

    Paolo Merlo    Introduzione storica alla bioetica
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            ●  La tesi cattolica
         •      Secondo i cattolici esiste una "preistoria" della
           bioetica; cioè nascita della parola e nascita del sapere
           non coinciderebbero perché la seconda precederebbe la
           prima.
         •      Secondo questo orientamento momento
           imprescindibile di tale "preistoria" è il processo di
           Norimberga.
         •      La scoperta degli orrori perpretati dalla "scienza di
           morte" (secondo la chiara definizione di B. Müller-Hill)
           durante il regime nazista chiarificherebbe definitivamente
           il carattere disumanizzante della scienza moderna.
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                       ●   Scienza e crimini dell'ideologia
             In sintesi, secondo il modello elaborato da Müller-Hill:
      «Riduzionistica e disumanizzante sarebbe la stessa scienza
         moderna: l'autonomia dei suoi percorsi e l'antropologia
   conseguente avrebbero deprivato l'uomo di un ancoraggio forte –
    l'identità di creatura e figlio di Dio – per trasformarlo in un ente
     naturale generico, oggetto di qualsiasi possibile esperimento.
    Il nazismo, negazione dell'umano, ne sarebbe la conseguente
                              manifestazione».
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         ●   Scienza e scienze di morte
   Scienziati e ideologia -> Adesione volontariamente acritica ad un ideologia criminale
   Scienza e ideologia -> «Il razzialismo e il razzismo, la concezione della storia come
   processo di confronto tra razze, nonché il compito di promuovere la razza superiore,
   scaturiscono da dottrine che della scienza hanno solo la consequenzialità logica,
   senza averne i contenuti di ricerca e la motivazione forte di volontà di verità».




                ●   Critica di questa
                    impostazione
          Non la scienza moderna in quanto tale ha
            reso possibili i crimini, ma l'adesione a
          quella ideologia totalitaria, che ha svuotato
            della sua specifica identità la scienza,
                asservendola ai propri progetti.
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              ●   Scienza e scienze di morte
         Il problema delle "scienze di morte" (Mueller-Hill) nel regime nazista va
            affrontato nel contesto del collasso dell'ethos che rende equivalenti
           azioni comuni e crimini, che distrugge il principio del diritto e il senso
           della morale nella pratica totalitaria. Gli scienziati collocano se stessi
           nell'universo creato dall'ideologia nazista, condividono la concezione
                dell'uomo e della storia del nazionalsocialismo e agiscono di
                                        conseguenza.




                               Auschwitz, il più
                               conosciuto campo
                               di concentramento
                               nazista
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            ●   Antefatto della bioetica
      Elementi costitutivi della preistoria della bioetica secondo la tesi storico-
                                  ricostruttiva cattolica :
      La costante attenzione dei pontefici e del magistero della Chiesa alle
      problematiche etiche della scienza e della medicina, all'etica della
      procreazione e della vita familiare rappresenterebbero il background
      della riflessione bioetica.
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                               ●   La tesi laica
 I laici sostengono che la bioetica ha cominciato a delinearsi negli anni
                                     Settanta.
     Gli anni '60 e '70 comportano una serie di trasformazioni socio-
    economiche che fanno emergere un nuovo paradigma culturale: la
                           crisi delle morali assolute.
 "La novità specifica della bioetica sta proprio in questo (...) e la nuova
    parola si è affermata proprio perché indica in qualche modo (...) la
   novità del tipo di riflessione: se non esiste il dovere assoluto, allora
    non c'è più nulla di prestabilito in etica e si deve ripensare tutto da   Maurizio Mori
                                       capo".
             M. Mori, "La bioetica: che cos'è, quand'è nata...",
                              in Bioetica, n.1, 1993
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                ●   Scienza, democrazia e dibattito pubblico
         E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di
         opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della
         scienza



                                      Albert Einstein              Robert Oppenheimer
   Innocenza della scienza
         Le tragiche esperienze
      totalitarie e i possibili impatti
     planetari di un dispiegamento
          sfrenato della tecnica
       contribuiscono a dissolvere
    l'antica idea di innocenza della
                  scienza.
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                ●   Scienza, democrazia e dibattito pubblico
         E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di
         opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della
         scienza



                                      Albert Einstein              Robert Oppenheimer
   Innocenza della scienza
         Le tragiche esperienze
      totalitarie e i possibili impatti
     planetari di un dispiegamento
          sfrenato della tecnica
       contribuiscono a dissolvere
    l'antica idea di innocenza della
                  scienza.
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                ●   Scienza, democrazia e dibattito pubblico
         E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di
         opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della
         scienza



                                      Albert Einstein              Robert Oppenheimer
   Innocenza della scienza
         Le tragiche esperienze
      totalitarie e i possibili impatti
     planetari di un dispiegamento
          sfrenato della tecnica
       contribuiscono a dissolvere
    l'antica idea di innocenza della
                  scienza.
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               ●   Medicina e sperimentazione
         In questo processo entra in crisi anche il paradigma tradizionale della
         scienza medica.
         Accanto alla dimensione terapeutica della medicina, lungo l'arco del
         Novecento, si fanno sempre più evidenti la sua dimensione di ricerca e
         le problematiche etiche relative alla sperimentazione umana




Albert Sabin, creatore del vaccino orale contro la polio.
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       ● Paternalismo e autonomia
    •     In questo senso nel contesto del processo di Norimberga matura
      una riflessione esplicita sulla sperimentazione umana che
      contribuisce al declino del paradigma ippocratico del paternalismo
      medico.
    •     Nel Codice di Norimberga è sottolineato, infatti, il principio di
      autonomia: il paziente deve essere informato della sperimentazione
      e dare un esplicito consenso.
    •     La responsabilità si sposta, dunque, dalla centralità della figura
      del medico - padre ad una nuova modalità di rapporto medico -
      paziente
                                              Ippocrate di
                                           Kos,considerato il
                                             "padre" della
                                               medicina.
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       ● Paternalismo e autonomia
    •     In questo senso nel contesto del processo di Norimberga matura
      una riflessione esplicita sulla sperimentazione umana che
      contribuisce al declino del paradigma ippocratico del paternalismo
      medico.
    •     Nel Codice di Norimberga è sottolineato, infatti, il principio di
      autonomia: il paziente deve essere informato della sperimentazione
      e dare un esplicito consenso.
    •     La responsabilità si sposta, dunque, dalla centralità della figura
      del medico - padre ad una nuova modalità di rapporto medico -
      paziente
                                              Ippocrate di
                                           Kos,considerato il
                                             "padre" della
                                               medicina.
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           ● Avvento delle biotecnologie avanzate
      La messa a punto del DNA ricombinante è tra i
      principali fattori genealogici delle riflessione bioetica
      dagli anni '70 in poi. La diffusione delle
      biotecnologie avanzate ha prodotto una
      accelerazione dell'insieme dei processi che hanno
      contribuito alla nascita della bioetica.
      In ragione di tale accelerazione alcuni autori parlano
      di una vera e propria rivoluzione
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          ● Istanze ecologiche
     Il problema dell'equilibrio tra le capacità del pianeta, le
     potenzialità applicative delle tecnoscienze e i bisogni degli
     uomini




                                        Isola di
                                        Pasqua
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          ●Sintesi
      Bioetica
       Sapere del "secolo breve".
       ...nel contesto delle società complesse.
       Impatti planetari delle tecnoscienze.
       Centralità della questione ecologica.
       Medicina e principio di autonomia.
       La cultura dei diritti.
       Il DNA ricombinante.
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           ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA


              L'alleanza terapeutica è l'orizzonte di senso che
              rende possibile coniugare l'arte e la scienza della
              pratica sanitaria della cura e del prendersi cura
              della persona umana in ogni fase della sua vita

           E per potere concretamente praticare nella realtà del
           lavoro quotidiano una valida alleanza è necessario che
           per noi operatori sanitari il nostro lavoro di servizio alla
           vita e alla salute del malato avvenga coerentemente
           nella fedeltà alla legge morale.

    Ogni ragione umana può raggiungere la conoscenza della legge
    morale naturale attraverso la formazione,o si può ancor meglio
    dire, l'educazione rivolta alla formazione di una coscienza morale
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RIFLESSIONE BIOETICA

             ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA


    Tutto questo richiede all'operatore sanitario l'esercizio di qualità che
   ricordano molto da vicino il concetto di virtù ovverosia la disposizione
                            abituale ad agire bene
    L'eticità di ogni atto sanitario infatti dipende dall'intenzione e dalla
  motivazione,dalle qualità morali,dall'espressione,cioè,delle virtù di chi lo
                                    compie.
   Si tratta perciò per la persona di assumere profondamente un habitus ,un
      modo di essere stabile,grazie al quale le nostre facoltà spirituali si
  sviluppano in modo duraturo e che permette alla libertà di esprimersi con
   facilità e in maniera unificata negli atti corrispondenti,tendenti al bene

       Vediamo chiaramente che etica delle virtù ed alleanza
        terapeutica siano categorie strettamente correlate .
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RIFLESSIONE BIOETICA

              ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA


  Ad ogni operatore è richiesta la competenza,che possiamo definire come
  l'adeguata conoscenza della materia del proprio campo e delle leggi che
  la disciplinano
  L'acquisizione,il mantenimento,il miglioramento,l'aggiornamento e la
  condivisione delle competenze è il primo dovere morale,che ha
  caratteristica di obbligatorietà in quanto,specialmente nell'ambito
  sanitario,l'errore dovuto all'incompetenza può essere letale o
  comunque di grave danno per la vita e la salute delle persone di cui
  abbiamo la responsabilità di curare e prenderci cura.
  L' eticità che si esprime nel dovere morale della competenza ci impegna non solo
  nella fase della preparazione di base,ma anche nella formazione permanente ,
  visto il continuo e veloce aumento delle conoscenze scientifiche nell'ambito
  sanitario. Ma la competenza è condizione necessaria ma non sufficiente : da sola
  non basta. Occorre che - accanto alla competenza – ci sia anche la coscienza
  etica. Un esercizio delle professioni sanitarie senza coscienza etica non è
  neppure immaginabile.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA

             ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA


    E' richiesta ad ogni operatore sanitario la capacità di collaborazione

     E' tecnicamente richiesta perchè certi problemi sanitari esigono una
    pluralità di intervento e una interdisciplinarietà di studio e di ricerca.
   Da questa“qualità etica”dell'operatore sanitario scaturisce una delle
   motivazioni -oltre il fine ultimo del bene del paziente-alla necessità del
                                 lavoro di équipe.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA

               ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA


      Nell'équipe assistenziale si sovrappongono ai problemi di etica
     individuale quelli di etica collettiva nel senso che all'interno di un
      gruppo le decisioni dovrebbero esser prese di comune accordo




  Tale etica collettiva in sintesi prevede una responsabilità duplice:distributiva e non
  distributiva. Nel primo caso le decisioni e le azioni sono la somma aritmetica delle
   decisioni e delle azioni dei singoli membri del gruppo e la responsabilità spetta ai
singoli. Nel secondo caso le decisioni prese dall'équipe non sono riferibili soltanto alle
decisioni individuali ,perchè il gruppo stesso può considerarsi agente morale. La realtà
                  clinica-assistenziale prevede entrambe le possibilità.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA

                ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA


  In definitiva,il segreto del buon funzionamento dell'équipe sanitaria e di un rapporto
  interprofessionale “integrato” passa attraverso un fatto squisitamente etico prima ancora
  che tecnico-organizzativo e sindacale : la convinzione cioè che tutti i componenti del
  gruppo devono collaborare per il miglior bene del malato anche attraverso rapporti
  interprofessionali che devono tendere ad essere più che buoni.




  L'équipe dovrebbe somigliare cosi a un'orchestra armonicamente
  assemblata piuttosto che a un insieme disarmonico di pur validi solisti.
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA                                      Etica delle virtù

      I campi di competenza medica e infermieristica richiedono perciò di essere
  riconsiderati per poter attuare il passaggio da un livello di espressione individuale
    o di équipe isolate ad un più elevato livello in cui possa trovare espressione un
                    modello integrato nei rapporti interprofessionali




        Un obiettivo di questa portata , fondamentale per la costruzione di una alleanza
            terapeutica fondata sulla fiducia e rivolta al vero bene del paziente,si può
     fattivamente ottenere non solo con l'aiuto indispensabile di tutte le persone di buona
         volontà ( ecco che ritorna il concetto di alleanza allargata), ma con iniziative di
                        carattere formativo condivise ed istituzionalizzate
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA                        Etica delle virtù

  L'educazione e la formazione etica e bioetica,con l'approfondimento
  delle implicanze al letto del malato , sono la giusta strada da seguire
                             in questa direzione
   Non solo nel momento della formazione – di base e permanente –
   ma come costante affinamento personale e dell'équipe che passa
           attraverso la prassi quotidiana e l'aggiornamento

   In definitiva possiamo affermare che l'orizzonte comune
      di riferimento per tutti gli operatori sanitari è l'unità
     operativa nella prospettiva dell'alleanza terapeutica.
    Un' alleanza allargata,capace di includere e valorizzare
          ogni risorsa in vista del fine comune , il miglior
                       interesse del paziente .
ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA

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  • 2. Ai miei genitori Ai miei genitori Ai miei genitori 14 Settembre 1968 2
  • 3. Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza. Dante Alighieri dalla Divina Commedia, Inferno, Canto XXVI, 119 – 120 Per seguir virtù e canoscenza - Opera di Anna Maria Guarnieri
  • 4. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Ringraziamenti Vorrei esprimere la mia gratitudine per avere la possibilità di partecipare agli eventi formativi che si strutturano nel master di bioetica , rivolgendo il mio ringraziamento alle persone che concretamente lo organizzano e lo animano , nonchè ai docenti da cui stiamo imparando ad approfondire i concetti,i temi e i problemi che costituiscono l'oggetto di studio della bioetica.
  • 5. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Dalla parte della VITA La stessa riconoscenza va agli studenti del master che già conoscevo prima di iniziare questo percorso e che ho qui ritrovato, nonchè a tutte le persone con le quali ci si è incontrati : insieme stiamo vivendo un esperienza di crescita veramente entusiasmante,che riflette fedelmente il titolo del nostro libro di testo di riferimento “Dalla parte della vita”.
  • 6. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Per costruire un pensiero forte Potersi fermare a riflettere su argomenti di così fondamentale importanza e qualcosa di grande e bello, che consente di chiarire le idee su questioni di base ed acquisire strumenti e metodo per costruire un pensiero forte , un pensiero in grado di discernere il vero dal falso ed il bene dal male
  • 7. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Dovere morale di ognuno di noi Dovere morale di ognuno di noi Confrontarsi sulle questioni di inizio e fine vita e su tutti gli aspetti di fragilità della persona umana dovrebbe riguardare ognuno di noi in quanto persona tra persone , in quanto dovere morale legato alla questione del senso da dare alla vita .
  • 8. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Necessità per gli operatori sanitari della formazione di una coscienza morale . A maggior ragione ,chi nella vita ha scelto un lavoro in cui si occupa della salute delle altre persone ha la necessità di sapere e capire con precisione quali sono i termini dei problemi , a partire dalla definizione stessa dei concetti,in modo tale da avere le basi per poter coerentemente agire rispetto a dilemmi che coinvolgono la vita ed il vivere così come la morte ed il morire.
  • 9. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Conferme nella scelta di vita Da infermiere e da cristiano sto trovando conferme : rispetto alla scelta di lavoro, che è una scelta per la vita e per la salute delle persone a cui va la nostra attenzione , e da cristiano , nella fedeltà al messaggio di amore e misericordia di Gesù
  • 10. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA L'oggetto della tesina Mi è piaciuto scegliere l'alleanza terapeutica come oggetto della tesi da discutere in quanto da questa prospettiva è possibile cogliere una molteplicità di aspetti fondamentali e fondanti della comunicazione in sanità, e in particolare della relazione tra équipe curante e malato
  • 11. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Il modello integrato per il bene del paziente Ho preferito evitare di impostare il discorso con modalità mono-professionali, ovverosia evitando un'ottica di approccio esclusivamente infermieristica, in modo tale da poter meglio evidenziare l'utilità di un modello integrato non solo tra diverse professionalità,ma da tutti i riferimenti ( a partire dai parenti e gli amici , alle organizzazioni, associazioni di volontariato,contatti tramite web ) che possono validamente costituire una risorsa per il bene del paziente.
  • 12. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Traccia Dal modo di vedere proprio del modello integrato si può quindi procedere a considerare la persona– in base alla definizione proposta nella prospettiva del personalismo ontologicamente fondato,secondo il modello elaborato dal Cardinale Elio Sgreccia -e quindi la dignità e i diritti della persona stessa ; ed ancora , la libertà e la responsabilità che vanno sempre abbinate alla questione del senso .
  • 13. Partendo da questo presupposto , vorrei andare a trattare i seguenti argomenti : . definizione etimologica di alleanza terapeutica e brain storming riferito al campo semantico ; . la persona secondo la prospettiva del personalismo ontologicamente fondato , coincidenza tra essere umano e persona ,confronto con altri modelli concettuali . la persona nella relazione di cura come agente morale e quindi l' orientamento nell'agire alla luce delle virtù morali . Dal pensiero costruito e ricostruito con l'aiuto delle categorie, degli strumenti e dei metodi della morale ,dell'etica ,dei codici deontologici e della riflessione bioetica, con particolare riferimento al personalismo ontologico, all'azione rivolta al vero bene del malato ;
  • 14. . l' assunzione della responsabilità : aspetti giuridici ( perizia,prudenza,diligenza ) correlati all'agire e alle virtù morali ; . l 'alleanza terapeutica come parte costitutiva integrante della comunicazione in sanità , caratteristiche peculiari dell'attuale scenario , inteso come contesto sociale e culturale ; . la fiducia come presupposto e condizione per allearsi in un progetto di cura e come l'atteggiamento messo in atto dai sanitari sia in grado di favorirla ; . l'equipe di lavoro multi professionale . Tutti questi aspetti trovano un momento di sintesi e concretizzazione nel consenso informato.
  • 15. INDICE 1-PREMESSA......................................................................................................pagina 3. 2- INTRODUZIONE............................................................................................pagina 4 3-LE ORIGINI DELLA BIOETICA....................................................................pagina 5 4-PRINCIPI DELLA BIOETICA........................................................................pagina 8 5-LA PERSONA SECONDO IL PERSONALISMO ONTOLOGICO ….........pagina 14 6-LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE NELLA STORIA...........................pagina 15 7-L'ALLEANZA TERAPEUTICA COME NUOVO MODELLO DI RELAZIONE..................................................................................................pagina17 8-DIGNITA' E DIRITTI UMANI COME BASE DI UNA AUTENTICA ALLEANZA.......................................................................pagina 19 9-LA “PREISTORIA”DELLA BIOETICA:IL CODICE DI NORIMBERGA..pagina 20 10-IL CONSENSO INFORMATO......................................................................pagina 23 11-ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA...................pagina 26 12-LA CARTA DI FIRENZE : LINEE GUIDA PER L'ALLEANZA TERAPEUTICA...................................................................................................pagina 28 13-CONCLUSIONI..............................................................................................pagina 30 14-BIBLIOGRAFIA..............................................................................................pagina32
  • 16. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Definizione di Alleanza terapeutica L'alleanza terapeutica può essere definita come il rapporto di collaborazione tra èquipe sanitaria e il malato ; l ' impegno di tutti i componenti ha come scopo il bene del malato . Si tratta quindi di un incontro tra persone , quindi di una relazione inter- personale calata in un ambito ben preciso,quello sanitario ,contestualmente al quale avviene la comunicazione ed il confronto. Insieme con il malato si tratta di raggiungere un fine comune Riadattato dal Glossario dei principali termini bioetici ,alla Voce Alleanza terapeutica , curato da Carla Corbella nel libro “Bioetica e persona”,Edizioni Camilliane
  • 17. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA E' una categoria che costituisce orizzonte di senso per l'agire morale , per uno scambio di promesse tra operatori sanitari e malato che va oltre l'aspetto obbligativo di natura contrattuale per elevarsi ad assunzione di reciproca responsabilità morale . Empowerment e l'adesione al programma terapeutico rientrano quindi tra gli obiettivi principali di un alleanza allargata , dove il coinvolgimento di ogni risorse utile – ad iniziare dall'individuazione dei care-givers - è strategico rispetto al raggiungimento del miglior interesse del paziente Questo è il lavoro quotidiano di chi lavora nella sanità.
  • 18. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA La questione del senso. Il relativismo culturale ed etico che contraddistingue la nostra epoca ci pone nella condizione di dover chiarire quali sono i nostri presupposti,i nostri punti di partenza ,le nostri fonti. In particolare di fronte alla domanda di senso che la malattia e la morte ci pone. Nella consapevolezza del limite della vita,della finitudine della nostra esperienza terrena,ma anche nella consapevolezza che la sofferenza , la malattia e la morte hanno un senso,una funzione ed un fine Un senso che né la medicina né la filosofia,come lo stesso Luigi Pareyson arrivò ad ammettere, sono in grado di dare. Ecco allora che per trovare la risposta alla domanda di senso ci viene in aiuto la teologia.
  • 19. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Bioetiche,personalismo ontologico e metodo di Lonergan. La bioetica è un ambito di riflessione caratterizzato dalla presenza di autori che hanno prodotto una letteratura dove le definizioni dei concetti di base e le conseguenti posizioni sulle questioni bioetiche fondamentali sono molteplici,complesse e in alcuni casi in irriducibile contrapposizione. Affinchè la bioetica sia un valido strumento di aiuto il personalismo ontologicamente fondato ci aiuta in modo coerente con quella che è la nostra scelta di studio e di lavoro , che è per la vita e per la salute E il Metodo di integrazione dei saperi elaborato dal teologo gesuita canadese Bernard Lonergan può darci la possibilità di superare le contrapposizioni e le divergenze presenti nel campo della bioetica.
  • 20. L'insegnamento del Magistero : la Carta degli operatori sanitari Il servizio alla vita e tale solo nella fedeltà alla legge morale, che ne esprime esigentemente il valore e i compiti. Oltre una competenza tecnico- professionale, vi sono per l'operatore sanitario responsabilità etiche. La norma etica, fondata sul rispetto della dignità della persona e dei diritti degli ammalati, deve illuminare e disciplinare tanto la fase della ricerca, quanto quella dell'applicazione dei risultati in essa raggiunti. Nella fedeltà alla norma morale, l'operatore sanitario vive la sua fedeltà all'uomo, del cui valore la norma e garante, e a Dio, della cui sapienza la norma e espressione. Egli attinge le sue direttive di comportamento a quel particolare campo dell'etica normativa che oggi viene denominato bioetica. In esso, con vigile e premurosa attenzione, si e pronunciato il Magistero della Chiesa, in riferimento a questioni e conflitti sollevati dal progresso biomedico e dal mutevole ethos culturale. Questo magistero bioetico costituisce per l'operatore sanitario, cattolico e non,una fonte di principi e norme di comportamento che ne illumina la coscienza e la orienta -specialmente nella complessità delle odierne possibilità biotecnologiche- a scelte sempre rispettose della vita e della sua dignità.
  • 21. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA PRINCIPI DELLA BIOETICA in linea con il modello proposto dal Cardinale Elio Sgreccia secondo la prospettiva del personalismo ontologicamente fondato 1) Il principio di tutela e promozione della vita corporea/globale La vita fisica è un bene indisponibile 2) Il principio terapeutico o principio di totalità 3) Il principio di libertà e di responsabilità o principio di autonomia 4) Il principio di socialità e sussidiarietà o principio di giustizia
  • 22. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA 1) Il principio di difesa,promozione e tutela della vita corporea/globale La vita fisica è un bene indisponibile La prima inclinazione strutturale della persona umana è quella alla vita e alla conservazione di sé stessi. La vita e la conservazione di sé sono beni che costituiscono il contenuto delle virtù cardinali della fortezza e della temperanza Da queste considerazioni possiamo trarre il primo principio bioetico, cioè quello del rispetto,inteso come difesa,promozione e tutela della vita del corpo della persona umana vista nella sua uni-totalità , ovverosia come unità inscindibile di corpo e di mente,dal momento del concepimento a quello della morte naturale
  • 23. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA 1) Il principio di difesa,promozione e tutela della vita corporea/globale La vita fisica è un bene indisponibile La prima inclinazione strutturale della persona umana è quella alla vita e alla conservazione di sé stessi. La vita e la conservazione di sé sono beni che costituiscono il contenuto delle virtù cardinali della fortezza e della temperanza Da queste considerazioni possiamo trarre il primo principio bioetico, cioè quello del rispetto,inteso come difesa,promozione e tutela della vita del corpo della persona umana vista nella sua uni-totalità , ovverosia come unità inscindibile di corpo e di mente,dal momento del concepimento a quello della morte naturale
  • 24. ALLEANZA TERAPEUTICA E PRINCIPI DELLA BIOETICA RIFLESSIONE BIOETICA 2) Il principio terapeutico o principio di totalità Strettamente connesso al principio di difesa della vita corporea è il principio terapeutico, in forza del quale con un atto medico o farmacologico si interviene su di una malattia attuale, cioè sulla causa attiva di una patologia non altrimenti curabile,con la fondata speranza di un effetto positivo. Questo principio è detto anche principio di totalità : questo dato va posto in relazione con l'uni-totalità della realtà della persona umana,considerata nel naturale ordine gerarchico che collega le parti con il tutto in un insieme unitario. I livelli che costituiscono il corpo e la corporeità(fisico,psichico,morale,sociale e spirituale) sono complementari tra loro e indissociabili dalla persona, con tutto quello che ne consegue nell'ambito della sessualità e della riproduzione sotto il profilo della natura posta in relazione con la cultura.
  • 25. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA PRINCIPI DELLA BIOETICA 3) Il principio di libertà e di responsabilità o principio di autonomia La persona umana per le sue caratteristiche strutturali e incline a vivere in società e a conoscere il vero Proprio perchè è capace di conoscere il vero, ogni essere umano è chiamato a fare esperienza della propria libertà, cioè della capacità di determinarsi ad agire, dopo aver valutato le circostanze concrete in cui vive E proprio perchè compie un atto libero all’interno di relazioni sociali più o meno intense, ne è responsabile, cioè e chiamato a risponderne, nel bene e nel male, a sè stesso e agli altri Dal principio di autonomia deriva il paradigma stesso dell'alleanza terapeutica tra paziente ed équipe sanitaria ed il principio del consenso informato circa i trattamenti sanitari di diagnosi e cura
  • 26. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA PRINCIPI DELLA BIOETICA 4) Il principio di socialità e sussidiarietà o principio di giustizia L’uomo è un essere sociale: da un lato cresce e matura anche grazie alla vita sociale; dall’altro lato egli stesso concorre alla formazione e allo sviluppo della società in cui opera. Perciò la vita e la salute non sono solo dei beni privati e personali, ma sono dei beni sociali tutti siamo non solo responsabili della propria salute, ma anche corresponsabili della salute degli altri da ciò deriva l’impegno di ognuno nel curare la propria salute e a migliorare la qualità della propria vita in considerazione dell’effetto sociale che questo comporta Il principio di sussidiarietà giustifica le opere assistenziali, gli istituti privati di cura e ,ricerca, la donazione di cellule, di tessuti e di organi ; è un principio intrinsecamente correlato al concetto di bene comune.
  • 27. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Gravi casi di violazione dei diritti umani Agli inizi degli anni ’70 negli Stati Uniti scoppiarono tre casi giudiziari che incrinarono l’immagine della medicina e interrogarono l’opinione pubblica all’uso sociale della medicina e alla sperimentazione sulla persona umana  Willowbrook Hospital, New York, 1964: iniezione di cellule tumorali su anziani istituzionalizzati, dementi e soli  Jewish Chronic Hospital, New York, 1965: iniezione del virus dell’epatite B attivo in 700 bambini orfani, istituzionalizzati e gravemente ritardati  Tuskegee, Alabama (anni ‘30-’60): studio sulla  sifilide su 600 braccianti e mezzadri di colore, di cui 399 - pur se infetti e con la disponibilità negli ‘40 della penicillina - non vennero curati
  • 28. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Che cos'è la bioetica? La parola e le cose ● «Per tentare una risposta alla domanda: «che cosa è la bioetica?», si può partire dalla considerazione che per i saperi vale ciò che si può dire dei singoli e dei popoli: l’identità è l’esito, sia pur sempre provvisorio, di una storia. L’identità della cosa bioetica si è composta e va via via componendosi in forza dell’inserimento di tasselli progressivamente aggiunti: identità e storia sono inscindibili». ● E. D’Antuono, Bioetica, Napoli, 2003.
  • 29. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Nascita controversa L’identità di questo ambito disciplinare può essere delineata attraverso la sua storia. Una storia in genere comincia con una nascita … La datazione della nascita della bioetica è controversa: • La seconda metà degli anni Quaranta del secolo scorso, a ridosso del processo di Norimberga, che rende visibili gli orrori degli esperimenti su cavie umane e che contiene nelle motivazioni di sentenza (il cosiddetto Codice di Norimberga). • Gli anni Sessanta e Settanta con la trasformazione di mentalità che si produce nelle società.
  • 30. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Qualche certezza... • La bioetica come tale appartiene al secolo breve. • Nascita di un neologismo: bioetica scienza di sopravvivenza (Potter 1970), bioetica ponte per il futuro (Potter 1971).
  • 31. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Nascita della parola La «parola» è stata coniata nel 1970 da Potter con orientamenti e intenti che resteranno minoritari nello sviluppo della «cosa» bioetica. «Il termine bioetica fu usato per la prima volta dal sottoscritto in un articolo del 1970, dal titolo Bioethics: science of Survival. Si fondava sul pensiero che la specie umana probabilmente non sarebbe sopravvissuta a lungo, se la dominante culturale tecnologica e materialistica avesse continuato lungo il corso già delineatosi nel 1970
  • 32. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Nascita della parola « (..) Questo pensiero venne da me esteso e portato avanti in un numero di saggi pubblicati da più parti, dopo essere stati presentati nel corso di conferenze. I saggi si prestavano ad essere uniti in modo da formare un libro.. pubblicato per la prima volta come Bioethics: Bridge to the Future nel 1971. Ripeto, l’idea era che non si potesse presumere la sopravvivenza della specie umana a lunga scadenza. Era implicito, sin dal titolo, che la bioetica poteva contribuire alla sopravvivenza dell’uomo». V. R. Potter, Bioetica, Ponte verso il futuro, 1971
  • 33. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Un nuovo termine Importanza del neologismo «Le idee hanno una propria vita e un proprio potere. Un’idea può forgiare o riplasmare i modi in cui comprendiamo la realtà e ne abbiamo esperienza. Quando ci imbattiamo in un’idea feconda diciamo: “ah, ecco!”, e vediamo il mondo in modo nuovo, tanto che non possiamo più immaginarlo altrimenti… Lo stesso a volte ci capita con le parole nuove. Una nuova parola ci consente di dare un nome ad elementi della realtà così da permettere un nuovo tipo di controllo sull’ambiente culturale.. Questo è avvenuto nel caso di “bioetica”». T. H. Engelhardt
  • 34. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Due metafore: Bioetica «scienza di sopravvivenza» e «ponte per il futuro» ● «Gli uomini costruiscono troppi muri e mai abbastanza ponti» Isaac NEWTON. ● Ponte come metafora: ● • abbattimento delle barriere; ● • nesso tra i saperi; ● • imprescindibilità di correlazioni nel mondo globalizzato; ● • globalizzazione dei problemi e delle risposte.
  • 35. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Le definizioni Per cominciare a delineare la cosa bioetica si può fare riferimento a definizioni ritenute canoniche, cominciando proprio dall’Encyclopedia of Bioethics, punto di riferimento internazionale in materia. Le definizioni, una del 1978 e l’altra del 1995, rivelano il progressivo ampliamento di orizzonti della bioetica, a riprova del peso della storicità sulla strutturazione di questo sapere e della sua identità in fieri. Daniel Tom Engelhardt Callahan Beauchamp Edmund James Pellegrino Childress Warren Reich
  • 36. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● L’Encyclopedia of Bioethics ● 1978: «La bioetica è lo studio sistematico del comportamento umano nel campo delle scienze della vita e della salute quando questo comportamento è esaminato alla luce di valori e principi morali». ● 1995: «Bioetica è un termine composto, derivato dalle parole greche bios e ethikè. Essa può essere definita come lo studio sistematico delle dimensioni morali, incluse la visione morale, le decisioni, la condotta e le politiche, delle scienze della vita e della cura della salute, usando diverse metodologie etiche in un quadro interdisciplinare».
  • 37. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● La Bioetica secondo G. Hottois Chiara senza sminuirne la complessità è la definizione che di bioetica dà Gilbert Hottois: «un insieme di ricerche, di discorsi e di pratiche generalmente pluridisciplinari, aventi ad oggetto la chiarificazione o la risoluzione delle questioni di carattere etico suscitate dall’avanzamento e dall’applicazione delle tecnoscienze biomediche». G. Hottois, Le mots de la bioethique, Bruxelles, 1995.
  • 38. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● La Bioetica secondo G. Hottois Secondo Hottois la bioetica: «Non è né una disciplina, né una scienza, né un’etica nuova. La sua pratica e il suo discorso si situano nell’intersezione di più tecnoscienze, di scienze umane e di discipline che non sono esattamente scienze: l’etica innanzitutto, il diritto, e in maniera generale la filosofia e la teologia». G. Hottois, Le mots de la bioethique, Bruxelles, 1995. Per meglio definire questo sapere nuovo, risulta necessario sottolinearne la collocazione interstiziale: la bioetica costituisce il punto di confluenza di più istanze.
  • 39. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ●Un sapere interstiziale... • Con il termine “discorsi” si vuole sottolineare l’elaborazione progressiva di questo sapere e la sua codificazione. • Mentre con il termine “pratiche” Hottois evidenzia il ruolo di comitati commissioni, consigli ed anche: funzioni, professioni specializzazioni individuali Gilbert Hottois (Bruxelles, 29 marzo1946) è un universitario e filosofo belga, specializzato in questioni etiche della tecno-scienza.
  • 40. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Le interpretazioni sull'origine della bioetica La ricostruzione della storia della bioetica, tassello fondamentale per la composizione della sua identità in divenire, è diversamente proposta dagli studiosi di orientamento cattolico e da quelli di orientamento laico. L'ottica teorica, in definitiva, orienta la collocazione storica della nascita della cosa bioetica Paolo Merlo Introduzione storica alla bioetica
  • 41. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● La tesi cattolica • Secondo i cattolici esiste una "preistoria" della bioetica; cioè nascita della parola e nascita del sapere non coinciderebbero perché la seconda precederebbe la prima. • Secondo questo orientamento momento imprescindibile di tale "preistoria" è il processo di Norimberga. • La scoperta degli orrori perpretati dalla "scienza di morte" (secondo la chiara definizione di B. Müller-Hill) durante il regime nazista chiarificherebbe definitivamente il carattere disumanizzante della scienza moderna.
  • 42. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Scienza e crimini dell'ideologia In sintesi, secondo il modello elaborato da Müller-Hill: «Riduzionistica e disumanizzante sarebbe la stessa scienza moderna: l'autonomia dei suoi percorsi e l'antropologia conseguente avrebbero deprivato l'uomo di un ancoraggio forte – l'identità di creatura e figlio di Dio – per trasformarlo in un ente naturale generico, oggetto di qualsiasi possibile esperimento. Il nazismo, negazione dell'umano, ne sarebbe la conseguente manifestazione».
  • 43. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Scienza e scienze di morte Scienziati e ideologia -> Adesione volontariamente acritica ad un ideologia criminale Scienza e ideologia -> «Il razzialismo e il razzismo, la concezione della storia come processo di confronto tra razze, nonché il compito di promuovere la razza superiore, scaturiscono da dottrine che della scienza hanno solo la consequenzialità logica, senza averne i contenuti di ricerca e la motivazione forte di volontà di verità». ● Critica di questa impostazione Non la scienza moderna in quanto tale ha reso possibili i crimini, ma l'adesione a quella ideologia totalitaria, che ha svuotato della sua specifica identità la scienza, asservendola ai propri progetti.
  • 44. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Scienza e scienze di morte Il problema delle "scienze di morte" (Mueller-Hill) nel regime nazista va affrontato nel contesto del collasso dell'ethos che rende equivalenti azioni comuni e crimini, che distrugge il principio del diritto e il senso della morale nella pratica totalitaria. Gli scienziati collocano se stessi nell'universo creato dall'ideologia nazista, condividono la concezione dell'uomo e della storia del nazionalsocialismo e agiscono di conseguenza. Auschwitz, il più conosciuto campo di concentramento nazista
  • 45. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Antefatto della bioetica Elementi costitutivi della preistoria della bioetica secondo la tesi storico- ricostruttiva cattolica : La costante attenzione dei pontefici e del magistero della Chiesa alle problematiche etiche della scienza e della medicina, all'etica della procreazione e della vita familiare rappresenterebbero il background della riflessione bioetica.
  • 46. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● La tesi laica I laici sostengono che la bioetica ha cominciato a delinearsi negli anni Settanta. Gli anni '60 e '70 comportano una serie di trasformazioni socio- economiche che fanno emergere un nuovo paradigma culturale: la crisi delle morali assolute. "La novità specifica della bioetica sta proprio in questo (...) e la nuova parola si è affermata proprio perché indica in qualche modo (...) la novità del tipo di riflessione: se non esiste il dovere assoluto, allora non c'è più nulla di prestabilito in etica e si deve ripensare tutto da Maurizio Mori capo". M. Mori, "La bioetica: che cos'è, quand'è nata...", in Bioetica, n.1, 1993
  • 47. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Scienza, democrazia e dibattito pubblico E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della scienza Albert Einstein Robert Oppenheimer Innocenza della scienza Le tragiche esperienze totalitarie e i possibili impatti planetari di un dispiegamento sfrenato della tecnica contribuiscono a dissolvere l'antica idea di innocenza della scienza.
  • 48. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Scienza, democrazia e dibattito pubblico E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della scienza Albert Einstein Robert Oppenheimer Innocenza della scienza Le tragiche esperienze totalitarie e i possibili impatti planetari di un dispiegamento sfrenato della tecnica contribuiscono a dissolvere l'antica idea di innocenza della scienza.
  • 49. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Scienza, democrazia e dibattito pubblico E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della scienza Albert Einstein Robert Oppenheimer Innocenza della scienza Le tragiche esperienze totalitarie e i possibili impatti planetari di un dispiegamento sfrenato della tecnica contribuiscono a dissolvere l'antica idea di innocenza della scienza.
  • 50. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Medicina e sperimentazione In questo processo entra in crisi anche il paradigma tradizionale della scienza medica. Accanto alla dimensione terapeutica della medicina, lungo l'arco del Novecento, si fanno sempre più evidenti la sua dimensione di ricerca e le problematiche etiche relative alla sperimentazione umana Albert Sabin, creatore del vaccino orale contro la polio.
  • 51. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Paternalismo e autonomia • In questo senso nel contesto del processo di Norimberga matura una riflessione esplicita sulla sperimentazione umana che contribuisce al declino del paradigma ippocratico del paternalismo medico. • Nel Codice di Norimberga è sottolineato, infatti, il principio di autonomia: il paziente deve essere informato della sperimentazione e dare un esplicito consenso. • La responsabilità si sposta, dunque, dalla centralità della figura del medico - padre ad una nuova modalità di rapporto medico - paziente Ippocrate di Kos,considerato il "padre" della medicina.
  • 52. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Paternalismo e autonomia • In questo senso nel contesto del processo di Norimberga matura una riflessione esplicita sulla sperimentazione umana che contribuisce al declino del paradigma ippocratico del paternalismo medico. • Nel Codice di Norimberga è sottolineato, infatti, il principio di autonomia: il paziente deve essere informato della sperimentazione e dare un esplicito consenso. • La responsabilità si sposta, dunque, dalla centralità della figura del medico - padre ad una nuova modalità di rapporto medico - paziente Ippocrate di Kos,considerato il "padre" della medicina.
  • 53. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Avvento delle biotecnologie avanzate La messa a punto del DNA ricombinante è tra i principali fattori genealogici delle riflessione bioetica dagli anni '70 in poi. La diffusione delle biotecnologie avanzate ha prodotto una accelerazione dell'insieme dei processi che hanno contribuito alla nascita della bioetica. In ragione di tale accelerazione alcuni autori parlano di una vera e propria rivoluzione
  • 54. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ● Istanze ecologiche Il problema dell'equilibrio tra le capacità del pianeta, le potenzialità applicative delle tecnoscienze e i bisogni degli uomini Isola di Pasqua
  • 55. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ●Sintesi Bioetica Sapere del "secolo breve". ...nel contesto delle società complesse. Impatti planetari delle tecnoscienze. Centralità della questione ecologica. Medicina e principio di autonomia. La cultura dei diritti. Il DNA ricombinante.
  • 56. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA L'alleanza terapeutica è l'orizzonte di senso che rende possibile coniugare l'arte e la scienza della pratica sanitaria della cura e del prendersi cura della persona umana in ogni fase della sua vita E per potere concretamente praticare nella realtà del lavoro quotidiano una valida alleanza è necessario che per noi operatori sanitari il nostro lavoro di servizio alla vita e alla salute del malato avvenga coerentemente nella fedeltà alla legge morale. Ogni ragione umana può raggiungere la conoscenza della legge morale naturale attraverso la formazione,o si può ancor meglio dire, l'educazione rivolta alla formazione di una coscienza morale
  • 57. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA Tutto questo richiede all'operatore sanitario l'esercizio di qualità che ricordano molto da vicino il concetto di virtù ovverosia la disposizione abituale ad agire bene L'eticità di ogni atto sanitario infatti dipende dall'intenzione e dalla motivazione,dalle qualità morali,dall'espressione,cioè,delle virtù di chi lo compie. Si tratta perciò per la persona di assumere profondamente un habitus ,un modo di essere stabile,grazie al quale le nostre facoltà spirituali si sviluppano in modo duraturo e che permette alla libertà di esprimersi con facilità e in maniera unificata negli atti corrispondenti,tendenti al bene Vediamo chiaramente che etica delle virtù ed alleanza terapeutica siano categorie strettamente correlate .
  • 58. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA Ad ogni operatore è richiesta la competenza,che possiamo definire come l'adeguata conoscenza della materia del proprio campo e delle leggi che la disciplinano L'acquisizione,il mantenimento,il miglioramento,l'aggiornamento e la condivisione delle competenze è il primo dovere morale,che ha caratteristica di obbligatorietà in quanto,specialmente nell'ambito sanitario,l'errore dovuto all'incompetenza può essere letale o comunque di grave danno per la vita e la salute delle persone di cui abbiamo la responsabilità di curare e prenderci cura. L' eticità che si esprime nel dovere morale della competenza ci impegna non solo nella fase della preparazione di base,ma anche nella formazione permanente , visto il continuo e veloce aumento delle conoscenze scientifiche nell'ambito sanitario. Ma la competenza è condizione necessaria ma non sufficiente : da sola non basta. Occorre che - accanto alla competenza – ci sia anche la coscienza etica. Un esercizio delle professioni sanitarie senza coscienza etica non è neppure immaginabile.
  • 59. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA E' richiesta ad ogni operatore sanitario la capacità di collaborazione E' tecnicamente richiesta perchè certi problemi sanitari esigono una pluralità di intervento e una interdisciplinarietà di studio e di ricerca. Da questa“qualità etica”dell'operatore sanitario scaturisce una delle motivazioni -oltre il fine ultimo del bene del paziente-alla necessità del lavoro di équipe.
  • 60. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA Nell'équipe assistenziale si sovrappongono ai problemi di etica individuale quelli di etica collettiva nel senso che all'interno di un gruppo le decisioni dovrebbero esser prese di comune accordo Tale etica collettiva in sintesi prevede una responsabilità duplice:distributiva e non distributiva. Nel primo caso le decisioni e le azioni sono la somma aritmetica delle decisioni e delle azioni dei singoli membri del gruppo e la responsabilità spetta ai singoli. Nel secondo caso le decisioni prese dall'équipe non sono riferibili soltanto alle decisioni individuali ,perchè il gruppo stesso può considerarsi agente morale. La realtà clinica-assistenziale prevede entrambe le possibilità.
  • 61. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA In definitiva,il segreto del buon funzionamento dell'équipe sanitaria e di un rapporto interprofessionale “integrato” passa attraverso un fatto squisitamente etico prima ancora che tecnico-organizzativo e sindacale : la convinzione cioè che tutti i componenti del gruppo devono collaborare per il miglior bene del malato anche attraverso rapporti interprofessionali che devono tendere ad essere più che buoni. L'équipe dovrebbe somigliare cosi a un'orchestra armonicamente assemblata piuttosto che a un insieme disarmonico di pur validi solisti.
  • 62. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Etica delle virtù I campi di competenza medica e infermieristica richiedono perciò di essere riconsiderati per poter attuare il passaggio da un livello di espressione individuale o di équipe isolate ad un più elevato livello in cui possa trovare espressione un modello integrato nei rapporti interprofessionali Un obiettivo di questa portata , fondamentale per la costruzione di una alleanza terapeutica fondata sulla fiducia e rivolta al vero bene del paziente,si può fattivamente ottenere non solo con l'aiuto indispensabile di tutte le persone di buona volontà ( ecco che ritorna il concetto di alleanza allargata), ma con iniziative di carattere formativo condivise ed istituzionalizzate
  • 63. ALLEANZA TERAPEUTICA E RIFLESSIONE BIOETICA Etica delle virtù L'educazione e la formazione etica e bioetica,con l'approfondimento delle implicanze al letto del malato , sono la giusta strada da seguire in questa direzione Non solo nel momento della formazione – di base e permanente – ma come costante affinamento personale e dell'équipe che passa attraverso la prassi quotidiana e l'aggiornamento In definitiva possiamo affermare che l'orizzonte comune di riferimento per tutti gli operatori sanitari è l'unità operativa nella prospettiva dell'alleanza terapeutica. Un' alleanza allargata,capace di includere e valorizzare ogni risorsa in vista del fine comune , il miglior interesse del paziente .