1. F A C O L T À T E O L O G I C A D E L L ’I T A L I A S E T T E N T R I O N A L E
SEZIONE PARALLELA DI TORINO
MASTER UNIVERSITARIO IN BIOETICA
VIA XX SETTEMBRE, 83 - TORINO
Anno Accademico 2010– 2011
TESI DI FINE ANNO
I ANNO
ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Studente Relatore
PierpaoloSemeraro Enrico Larghero
3. Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.
Dante Alighieri dalla Divina Commedia, Inferno, Canto XXVI, 119 –
120
Per seguir virtù e canoscenza - Opera di Anna Maria Guarnieri
4. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Ringraziamenti
Vorrei esprimere la mia gratitudine per avere la possibilità di
partecipare agli eventi formativi che si strutturano nel master di
bioetica , rivolgendo il mio ringraziamento alle persone che
concretamente lo organizzano e lo animano , nonchè ai docenti
da cui stiamo imparando ad approfondire i concetti,i temi e i
problemi che costituiscono l'oggetto di studio della bioetica.
5. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA Dalla parte della VITA
La stessa riconoscenza va agli studenti del master
che già conoscevo prima di iniziare
questo percorso e che ho qui ritrovato, nonchè a tutte
le persone con le quali ci si è incontrati : insieme
stiamo vivendo un esperienza di crescita veramente
entusiasmante,che riflette fedelmente il titolo del
nostro libro di testo di riferimento
“Dalla parte della vita”.
6. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Per costruire un pensiero forte
Potersi fermare a riflettere su argomenti di così
fondamentale importanza e qualcosa di
grande e bello, che consente di chiarire le idee su
questioni di base ed acquisire strumenti
e metodo per costruire un pensiero forte , un
pensiero in grado di discernere il vero dal
falso ed il bene dal male
7. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Dovere morale di ognuno di noi
Dovere morale di ognuno di noi
Confrontarsi sulle questioni
di inizio e fine vita e
su tutti gli aspetti di fragilità della persona umana
dovrebbe riguardare ognuno di noi in quanto
persona tra persone , in quanto dovere morale
legato alla questione del senso
da dare alla vita .
8. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Necessità per gli operatori sanitari della
formazione di una coscienza morale .
A maggior ragione ,chi nella vita ha scelto un lavoro in cui
si occupa della salute delle altre persone ha la necessità di
sapere e capire con precisione quali sono i termini dei
problemi , a partire dalla definizione stessa dei concetti,in
modo tale da avere le basi per poter coerentemente agire
rispetto a dilemmi che coinvolgono la vita ed il vivere così
come la morte ed il morire.
9. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Conferme nella scelta di vita
Da infermiere e da cristiano sto trovando
conferme : rispetto alla scelta di lavoro, che è
una scelta per la vita e per la salute delle
persone a cui va la nostra attenzione , e da
cristiano , nella fedeltà al messaggio di amore
e misericordia di Gesù
10. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA L'oggetto della tesina
Mi è piaciuto scegliere l'alleanza terapeutica come oggetto
della tesi da discutere in quanto da questa prospettiva è
possibile cogliere una molteplicità di aspetti fondamentali
e fondanti della comunicazione in sanità, e in particolare
della relazione tra équipe curante e malato
11. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Il modello integrato per il bene del paziente
Ho preferito evitare di impostare il discorso con
modalità mono-professionali, ovverosia evitando
un'ottica di approccio esclusivamente infermieristica, in
modo tale da poter meglio evidenziare l'utilità di un
modello integrato non solo tra diverse
professionalità,ma da tutti i riferimenti ( a partire dai
parenti e gli amici , alle organizzazioni, associazioni di
volontariato,contatti tramite web ) che possono
validamente costituire una risorsa per il bene del
paziente.
12. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Traccia
Dal modo di vedere proprio del modello integrato
si può quindi procedere a considerare la persona–
in base alla definizione proposta nella prospettiva
del personalismo ontologicamente
fondato,secondo il modello elaborato dal
Cardinale Elio Sgreccia -e quindi la dignità e i
diritti della persona stessa ; ed ancora , la libertà e
la responsabilità che vanno sempre abbinate alla
questione del senso .
13. Partendo da questo presupposto , vorrei andare a trattare i seguenti
argomenti :
. definizione etimologica di alleanza terapeutica e brain storming
riferito al campo semantico ;
. la persona secondo la prospettiva del personalismo ontologicamente
fondato , coincidenza tra essere umano e persona ,confronto con altri
modelli concettuali
. la persona nella relazione di cura come agente morale e quindi l'
orientamento nell'agire alla luce delle virtù morali .
Dal pensiero costruito e ricostruito con l'aiuto
delle categorie, degli strumenti e dei metodi della morale ,dell'etica
,dei codici deontologici e della riflessione bioetica, con particolare
riferimento al personalismo ontologico, all'azione rivolta al vero bene
del malato ;
14. . l' assunzione della responsabilità : aspetti giuridici
( perizia,prudenza,diligenza )
correlati all'agire e alle virtù morali ;
. l 'alleanza terapeutica come parte costitutiva integrante della
comunicazione in sanità ,
caratteristiche peculiari dell'attuale scenario , inteso come
contesto sociale e culturale ;
. la fiducia come presupposto e condizione per allearsi in un
progetto di cura e come l'atteggiamento messo in atto dai
sanitari sia in grado di favorirla ;
. l'equipe di lavoro multi professionale .
Tutti questi aspetti trovano un momento di sintesi e
concretizzazione nel consenso informato.
15. INDICE
1-PREMESSA......................................................................................................pagina 3.
2- INTRODUZIONE............................................................................................pagina 4
3-LE ORIGINI DELLA BIOETICA....................................................................pagina 5
4-PRINCIPI DELLA BIOETICA........................................................................pagina 8
5-LA PERSONA SECONDO IL PERSONALISMO ONTOLOGICO ….........pagina 14
6-LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE NELLA STORIA...........................pagina 15
7-L'ALLEANZA TERAPEUTICA COME NUOVO MODELLO
DI RELAZIONE..................................................................................................pagina17
8-DIGNITA' E DIRITTI UMANI COME BASE DI
UNA AUTENTICA ALLEANZA.......................................................................pagina 19
9-LA “PREISTORIA”DELLA BIOETICA:IL CODICE DI NORIMBERGA..pagina 20
10-IL CONSENSO INFORMATO......................................................................pagina 23
11-ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA...................pagina 26
12-LA CARTA DI FIRENZE : LINEE GUIDA PER L'ALLEANZA
TERAPEUTICA...................................................................................................pagina 28
13-CONCLUSIONI..............................................................................................pagina 30
14-BIBLIOGRAFIA..............................................................................................pagina32
16. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Definizione di Alleanza terapeutica
L'alleanza terapeutica può essere definita come il rapporto di
collaborazione tra èquipe sanitaria e il malato ; l ' impegno di tutti i
componenti ha come scopo il bene del malato .
Si tratta quindi di un incontro tra persone , quindi di una relazione inter-
personale calata in un ambito ben preciso,quello sanitario
,contestualmente al quale avviene la comunicazione ed il confronto.
Insieme con il malato si tratta di raggiungere un fine
comune
Riadattato dal Glossario dei principali termini bioetici ,alla
Voce Alleanza terapeutica , curato da
Carla Corbella nel libro “Bioetica e persona”,Edizioni Camilliane
17. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
E' una categoria che costituisce orizzonte di
senso per l'agire morale , per uno
scambio di promesse tra operatori sanitari e
malato che va oltre l'aspetto obbligativo di
natura contrattuale per elevarsi ad assunzione di
reciproca responsabilità morale .
Empowerment e l'adesione al programma terapeutico
rientrano quindi tra gli obiettivi principali di un alleanza
allargata , dove il coinvolgimento di ogni risorse utile –
ad iniziare dall'individuazione dei care-givers - è strategico
rispetto al raggiungimento del miglior interesse del paziente
Questo è il lavoro quotidiano di chi lavora nella sanità.
18. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA La questione del senso.
Il relativismo culturale ed etico che contraddistingue la nostra epoca
ci pone nella condizione di dover chiarire quali sono i nostri
presupposti,i nostri punti di partenza ,le nostri fonti.
In particolare di fronte alla domanda di senso che la malattia e la
morte ci pone. Nella consapevolezza del limite della vita,della
finitudine della nostra esperienza terrena,ma anche nella
consapevolezza che la sofferenza , la malattia e la
morte hanno un senso,una funzione ed un fine
Un senso che né la medicina né la filosofia,come lo stesso Luigi
Pareyson arrivò ad ammettere, sono in grado di dare.
Ecco allora che per trovare la risposta alla
domanda di senso ci viene in aiuto la teologia.
19. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA Bioetiche,personalismo ontologico
e metodo di Lonergan.
La bioetica è un ambito di riflessione caratterizzato dalla presenza
di autori che hanno prodotto una letteratura dove le definizioni dei
concetti di base e le conseguenti posizioni sulle questioni bioetiche
fondamentali sono molteplici,complesse e in alcuni casi in
irriducibile contrapposizione.
Affinchè la bioetica sia un valido strumento di aiuto il
personalismo ontologicamente fondato ci aiuta in modo
coerente con quella che è la nostra scelta di studio e di lavoro ,
che è per la vita e per la salute
E il Metodo di integrazione dei saperi
elaborato dal teologo gesuita canadese
Bernard Lonergan può
darci la possibilità di superare le
contrapposizioni e le divergenze presenti nel
campo della bioetica.
20. L'insegnamento del Magistero : la Carta degli operatori sanitari
Il servizio alla vita e tale solo nella fedeltà alla legge morale, che ne esprime
esigentemente il valore e i compiti. Oltre una competenza tecnico-
professionale, vi sono per l'operatore sanitario responsabilità etiche. La
norma etica, fondata sul rispetto della dignità della persona e dei diritti degli
ammalati, deve illuminare e disciplinare tanto la fase della ricerca, quanto
quella dell'applicazione dei risultati in essa raggiunti. Nella fedeltà alla norma
morale, l'operatore sanitario vive la sua fedeltà all'uomo, del cui valore la
norma e garante, e a Dio, della cui sapienza la norma e espressione. Egli
attinge le sue direttive di comportamento a quel particolare campo dell'etica
normativa che oggi viene denominato bioetica. In esso, con vigile e
premurosa attenzione, si e pronunciato il Magistero della Chiesa, in
riferimento a questioni e conflitti sollevati dal progresso
biomedico e dal mutevole ethos culturale. Questo magistero bioetico
costituisce per l'operatore sanitario, cattolico e non,una fonte di principi e
norme di comportamento che ne illumina la coscienza e la orienta
-specialmente nella complessità delle odierne possibilità biotecnologiche- a
scelte sempre rispettose della vita e della sua dignità.
21. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA PRINCIPI DELLA BIOETICA
in linea con il modello proposto dal Cardinale Elio Sgreccia
secondo la prospettiva del personalismo
ontologicamente fondato
1) Il principio di tutela e promozione della vita
corporea/globale
La vita fisica è un bene
indisponibile
2) Il principio terapeutico
o principio di totalità
3) Il principio di libertà e di responsabilità
o principio di autonomia
4) Il principio di socialità e sussidiarietà
o principio di giustizia
22. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
1) Il principio di difesa,promozione e tutela della vita
corporea/globale
La vita fisica è un bene indisponibile
La prima inclinazione strutturale della persona umana è
quella alla vita e alla conservazione di sé stessi.
La vita e la conservazione di sé sono beni che costituiscono il contenuto
delle virtù cardinali della fortezza e della temperanza
Da queste considerazioni possiamo trarre il primo principio
bioetico, cioè quello del rispetto,inteso come difesa,promozione
e tutela della vita del corpo della persona umana vista nella sua
uni-totalità , ovverosia come unità inscindibile di corpo e di
mente,dal momento del concepimento a quello della morte
naturale
23. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
1) Il principio di difesa,promozione e tutela della vita
corporea/globale
La vita fisica è un bene indisponibile
La prima inclinazione strutturale della persona umana è
quella alla vita e alla conservazione di sé stessi.
La vita e la conservazione di sé sono beni che costituiscono il contenuto
delle virtù cardinali della fortezza e della temperanza
Da queste considerazioni possiamo trarre il primo principio
bioetico, cioè quello del rispetto,inteso come difesa,promozione
e tutela della vita del corpo della persona umana vista nella sua
uni-totalità , ovverosia come unità inscindibile di corpo e di
mente,dal momento del concepimento a quello della morte
naturale
24. ALLEANZA TERAPEUTICA E PRINCIPI DELLA BIOETICA
RIFLESSIONE BIOETICA
2) Il principio terapeutico
o principio di totalità
Strettamente connesso al principio di difesa della vita
corporea è il principio terapeutico, in forza del quale
con un atto medico o farmacologico si interviene su di
una malattia attuale, cioè sulla causa attiva di una
patologia non altrimenti curabile,con la fondata
speranza di un effetto positivo.
Questo principio è detto anche principio di totalità : questo dato va
posto in relazione con l'uni-totalità della realtà della persona
umana,considerata nel naturale ordine gerarchico che collega le parti
con il tutto in un insieme unitario. I livelli che costituiscono il corpo e
la corporeità(fisico,psichico,morale,sociale e spirituale) sono
complementari tra loro e indissociabili dalla persona, con tutto quello
che ne consegue nell'ambito della sessualità e della riproduzione sotto il
profilo della natura posta in relazione con la cultura.
25. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA PRINCIPI DELLA BIOETICA
3) Il principio di libertà e di responsabilità o
principio di autonomia
La persona umana per le sue caratteristiche
strutturali e incline a vivere in società e a conoscere
il vero
Proprio perchè è capace di conoscere il vero, ogni essere
umano è chiamato a fare esperienza della propria libertà,
cioè della capacità di determinarsi ad agire, dopo aver
valutato le circostanze concrete in cui vive
E proprio perchè compie un atto libero
all’interno di relazioni sociali più o meno intense,
ne è responsabile, cioè e chiamato a risponderne,
nel bene e nel male, a sè stesso e agli altri
Dal principio di autonomia deriva il paradigma stesso
dell'alleanza terapeutica tra paziente ed équipe
sanitaria ed il principio del consenso informato circa i
trattamenti sanitari di diagnosi e cura
26. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA PRINCIPI DELLA BIOETICA
4) Il principio di socialità e sussidiarietà
o principio di giustizia
L’uomo è un essere sociale: da un lato
cresce e matura anche grazie alla vita
sociale; dall’altro lato egli stesso concorre
alla formazione e allo sviluppo della società
in cui opera.
Perciò la vita e la salute non sono solo dei beni privati e
personali, ma sono dei beni sociali
tutti siamo non solo responsabili della propria salute, ma anche
corresponsabili della salute degli altri
da ciò deriva l’impegno di ognuno nel curare la
propria salute e a migliorare la qualità della propria vita in
considerazione dell’effetto sociale che questo comporta
Il principio di sussidiarietà giustifica le opere assistenziali, gli
istituti privati di cura e ,ricerca, la donazione di cellule, di tessuti
e di organi ; è un principio intrinsecamente correlato al concetto
di bene comune.
27. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
Gravi casi di violazione dei diritti umani
Agli inizi degli anni ’70 negli Stati Uniti scoppiarono tre casi giudiziari che
incrinarono l’immagine della medicina e interrogarono l’opinione pubblica
all’uso sociale della medicina e alla sperimentazione sulla persona umana
Willowbrook Hospital, New York, 1964:
iniezione di cellule tumorali su anziani
istituzionalizzati, dementi e soli
Jewish Chronic Hospital, New York, 1965:
iniezione del virus dell’epatite B attivo in 700
bambini orfani, istituzionalizzati e gravemente
ritardati
Tuskegee, Alabama (anni ‘30-’60): studio sulla
sifilide su 600 braccianti e mezzadri di colore, di cui
399 - pur se infetti e con la disponibilità negli ‘40
della penicillina - non vennero curati
28. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Che cos'è la bioetica? La parola e le cose
● «Per tentare una risposta alla domanda: «che cosa è
la bioetica?», si può partire dalla considerazione che
per i saperi vale ciò che si può dire dei singoli e dei
popoli: l’identità è l’esito, sia pur sempre provvisorio,
di una storia.
L’identità della cosa bioetica si è composta e va via
via componendosi in forza dell’inserimento di tasselli
progressivamente aggiunti: identità e storia sono
inscindibili».
● E. D’Antuono, Bioetica, Napoli, 2003.
29. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Nascita controversa
L’identità di questo ambito disciplinare può essere
delineata attraverso la sua storia. Una storia in genere
comincia con una nascita …
La datazione della nascita della bioetica è controversa:
• La seconda metà degli anni Quaranta del secolo
scorso, a ridosso del processo di Norimberga, che rende
visibili gli orrori degli esperimenti su cavie umane e che
contiene nelle motivazioni di sentenza (il cosiddetto
Codice di Norimberga).
• Gli anni Sessanta e Settanta con la trasformazione
di mentalità che si produce nelle società.
30. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Qualche certezza...
• La bioetica come tale appartiene al secolo breve.
• Nascita di un neologismo: bioetica scienza di sopravvivenza
(Potter 1970), bioetica ponte per il futuro (Potter 1971).
31. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Nascita della parola
La «parola» è stata coniata nel 1970 da Potter con
orientamenti e intenti che resteranno minoritari nello sviluppo
della «cosa» bioetica.
«Il termine bioetica fu usato per la prima volta dal sottoscritto
in un articolo del 1970, dal titolo Bioethics: science of
Survival. Si fondava sul pensiero che la specie umana
probabilmente non sarebbe sopravvissuta a lungo, se la
dominante culturale tecnologica e materialistica avesse
continuato lungo il corso già delineatosi nel 1970
32. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Nascita della parola
« (..) Questo pensiero venne da me esteso e portato
avanti in un numero di saggi pubblicati da più parti,
dopo essere stati presentati nel corso di conferenze. I
saggi si prestavano ad essere uniti in modo da formare
un libro.. pubblicato per la prima volta come Bioethics:
Bridge to the Future nel 1971. Ripeto, l’idea era che
non si potesse presumere la sopravvivenza della specie
umana a lunga scadenza. Era implicito, sin dal titolo,
che la bioetica poteva contribuire alla sopravvivenza
dell’uomo».
V. R. Potter, Bioetica, Ponte verso il futuro, 1971
33. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Un nuovo termine
Importanza del neologismo
«Le idee hanno una propria vita e un proprio potere. Un’idea
può forgiare o riplasmare i modi in cui comprendiamo la realtà e
ne abbiamo esperienza. Quando ci imbattiamo in un’idea
feconda diciamo: “ah, ecco!”, e vediamo il mondo in modo
nuovo, tanto che non possiamo più immaginarlo altrimenti…
Lo stesso a volte ci capita con le parole nuove.
Una nuova parola ci consente di dare un nome ad elementi
della realtà così da permettere un nuovo tipo di controllo
sull’ambiente culturale..
Questo è avvenuto nel caso di “bioetica”».
T. H. Engelhardt
34. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Due metafore: Bioetica «scienza di sopravvivenza» e
«ponte per il futuro»
● «Gli uomini costruiscono troppi muri e mai abbastanza
ponti»
Isaac NEWTON.
● Ponte come metafora:
●
• abbattimento delle barriere;
●
• nesso tra i saperi;
●
• imprescindibilità di correlazioni nel mondo
globalizzato;
●
• globalizzazione dei problemi e delle risposte.
35. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Le definizioni
Per cominciare a delineare la cosa bioetica si può fare
riferimento a definizioni ritenute canoniche, cominciando
proprio dall’Encyclopedia of Bioethics, punto di
riferimento internazionale in materia.
Le definizioni, una del 1978 e l’altra del 1995, rivelano il
progressivo ampliamento di orizzonti della bioetica, a
riprova del peso della storicità sulla strutturazione di
questo sapere e della sua identità in fieri.
Daniel Tom Engelhardt
Callahan Beauchamp
Edmund James
Pellegrino Childress Warren Reich
36. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
●
L’Encyclopedia of Bioethics
●
1978: «La bioetica è lo studio sistematico del comportamento
umano nel campo delle scienze della vita e della salute quando
questo comportamento è esaminato alla luce di valori e principi
morali».
●
1995: «Bioetica è un termine composto, derivato dalle parole
greche bios e ethikè. Essa può essere definita come lo studio
sistematico delle dimensioni morali, incluse la visione morale, le
decisioni, la condotta e le politiche, delle scienze della vita e della
cura della salute, usando diverse metodologie etiche in un
quadro interdisciplinare».
37. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● La Bioetica secondo G. Hottois
Chiara senza sminuirne la complessità è la definizione
che di bioetica dà Gilbert Hottois:
«un insieme di ricerche, di discorsi e di pratiche
generalmente pluridisciplinari, aventi ad oggetto la
chiarificazione o la risoluzione delle questioni di carattere
etico suscitate dall’avanzamento e dall’applicazione delle
tecnoscienze biomediche».
G. Hottois, Le mots de la bioethique, Bruxelles, 1995.
38. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● La Bioetica secondo G. Hottois
Secondo Hottois la bioetica:
«Non è né una disciplina, né una scienza, né un’etica nuova. La sua
pratica e il suo discorso si situano nell’intersezione di più
tecnoscienze, di scienze umane e di discipline che non sono
esattamente scienze: l’etica innanzitutto, il diritto, e in maniera
generale la filosofia e la teologia».
G. Hottois, Le mots de la bioethique, Bruxelles, 1995.
Per meglio definire questo sapere nuovo, risulta necessario
sottolinearne la collocazione interstiziale: la bioetica costituisce il
punto di confluenza di più istanze.
39. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
●Un sapere interstiziale...
• Con il termine “discorsi” si vuole sottolineare
l’elaborazione progressiva di questo sapere e la sua
codificazione.
• Mentre con il termine “pratiche” Hottois evidenzia il
ruolo di comitati commissioni, consigli ed anche:
funzioni, professioni specializzazioni individuali
Gilbert Hottois
(Bruxelles, 29 marzo1946)
è un universitario e filosofo belga,
specializzato in questioni etiche della
tecno-scienza.
40. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Le interpretazioni sull'origine della bioetica
La ricostruzione della storia della bioetica, tassello
fondamentale per la composizione della sua identità in
divenire, è diversamente proposta dagli studiosi di
orientamento cattolico e da quelli di orientamento laico.
L'ottica teorica, in definitiva, orienta la collocazione storica
della nascita della cosa bioetica
Paolo Merlo Introduzione storica alla bioetica
41. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● La tesi cattolica
• Secondo i cattolici esiste una "preistoria" della
bioetica; cioè nascita della parola e nascita del sapere
non coinciderebbero perché la seconda precederebbe la
prima.
• Secondo questo orientamento momento
imprescindibile di tale "preistoria" è il processo di
Norimberga.
• La scoperta degli orrori perpretati dalla "scienza di
morte" (secondo la chiara definizione di B. Müller-Hill)
durante il regime nazista chiarificherebbe definitivamente
il carattere disumanizzante della scienza moderna.
42. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Scienza e crimini dell'ideologia
In sintesi, secondo il modello elaborato da Müller-Hill:
«Riduzionistica e disumanizzante sarebbe la stessa scienza
moderna: l'autonomia dei suoi percorsi e l'antropologia
conseguente avrebbero deprivato l'uomo di un ancoraggio forte –
l'identità di creatura e figlio di Dio – per trasformarlo in un ente
naturale generico, oggetto di qualsiasi possibile esperimento.
Il nazismo, negazione dell'umano, ne sarebbe la conseguente
manifestazione».
43. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Scienza e scienze di morte
Scienziati e ideologia -> Adesione volontariamente acritica ad un ideologia criminale
Scienza e ideologia -> «Il razzialismo e il razzismo, la concezione della storia come
processo di confronto tra razze, nonché il compito di promuovere la razza superiore,
scaturiscono da dottrine che della scienza hanno solo la consequenzialità logica,
senza averne i contenuti di ricerca e la motivazione forte di volontà di verità».
● Critica di questa
impostazione
Non la scienza moderna in quanto tale ha
reso possibili i crimini, ma l'adesione a
quella ideologia totalitaria, che ha svuotato
della sua specifica identità la scienza,
asservendola ai propri progetti.
44. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Scienza e scienze di morte
Il problema delle "scienze di morte" (Mueller-Hill) nel regime nazista va
affrontato nel contesto del collasso dell'ethos che rende equivalenti
azioni comuni e crimini, che distrugge il principio del diritto e il senso
della morale nella pratica totalitaria. Gli scienziati collocano se stessi
nell'universo creato dall'ideologia nazista, condividono la concezione
dell'uomo e della storia del nazionalsocialismo e agiscono di
conseguenza.
Auschwitz, il più
conosciuto campo
di concentramento
nazista
45. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Antefatto della bioetica
Elementi costitutivi della preistoria della bioetica secondo la tesi storico-
ricostruttiva cattolica :
La costante attenzione dei pontefici e del magistero della Chiesa alle
problematiche etiche della scienza e della medicina, all'etica della
procreazione e della vita familiare rappresenterebbero il background
della riflessione bioetica.
46. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● La tesi laica
I laici sostengono che la bioetica ha cominciato a delinearsi negli anni
Settanta.
Gli anni '60 e '70 comportano una serie di trasformazioni socio-
economiche che fanno emergere un nuovo paradigma culturale: la
crisi delle morali assolute.
"La novità specifica della bioetica sta proprio in questo (...) e la nuova
parola si è affermata proprio perché indica in qualche modo (...) la
novità del tipo di riflessione: se non esiste il dovere assoluto, allora
non c'è più nulla di prestabilito in etica e si deve ripensare tutto da Maurizio Mori
capo".
M. Mori, "La bioetica: che cos'è, quand'è nata...",
in Bioetica, n.1, 1993
47. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Scienza, democrazia e dibattito pubblico
E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di
opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della
scienza
Albert Einstein Robert Oppenheimer
Innocenza della scienza
Le tragiche esperienze
totalitarie e i possibili impatti
planetari di un dispiegamento
sfrenato della tecnica
contribuiscono a dissolvere
l'antica idea di innocenza della
scienza.
48. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Scienza, democrazia e dibattito pubblico
E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di
opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della
scienza
Albert Einstein Robert Oppenheimer
Innocenza della scienza
Le tragiche esperienze
totalitarie e i possibili impatti
planetari di un dispiegamento
sfrenato della tecnica
contribuiscono a dissolvere
l'antica idea di innocenza della
scienza.
49. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Scienza, democrazia e dibattito pubblico
E' nel Novecento che emerge con chiarezza, anche in forza di nuove forme di
opinione pubblica e partecipazione politica, l'immagine dell'ambivalenza della
scienza
Albert Einstein Robert Oppenheimer
Innocenza della scienza
Le tragiche esperienze
totalitarie e i possibili impatti
planetari di un dispiegamento
sfrenato della tecnica
contribuiscono a dissolvere
l'antica idea di innocenza della
scienza.
50. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Medicina e sperimentazione
In questo processo entra in crisi anche il paradigma tradizionale della
scienza medica.
Accanto alla dimensione terapeutica della medicina, lungo l'arco del
Novecento, si fanno sempre più evidenti la sua dimensione di ricerca e
le problematiche etiche relative alla sperimentazione umana
Albert Sabin, creatore del vaccino orale contro la polio.
51. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Paternalismo e autonomia
• In questo senso nel contesto del processo di Norimberga matura
una riflessione esplicita sulla sperimentazione umana che
contribuisce al declino del paradigma ippocratico del paternalismo
medico.
• Nel Codice di Norimberga è sottolineato, infatti, il principio di
autonomia: il paziente deve essere informato della sperimentazione
e dare un esplicito consenso.
• La responsabilità si sposta, dunque, dalla centralità della figura
del medico - padre ad una nuova modalità di rapporto medico -
paziente
Ippocrate di
Kos,considerato il
"padre" della
medicina.
52. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Paternalismo e autonomia
• In questo senso nel contesto del processo di Norimberga matura
una riflessione esplicita sulla sperimentazione umana che
contribuisce al declino del paradigma ippocratico del paternalismo
medico.
• Nel Codice di Norimberga è sottolineato, infatti, il principio di
autonomia: il paziente deve essere informato della sperimentazione
e dare un esplicito consenso.
• La responsabilità si sposta, dunque, dalla centralità della figura
del medico - padre ad una nuova modalità di rapporto medico -
paziente
Ippocrate di
Kos,considerato il
"padre" della
medicina.
53. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Avvento delle biotecnologie avanzate
La messa a punto del DNA ricombinante è tra i
principali fattori genealogici delle riflessione bioetica
dagli anni '70 in poi. La diffusione delle
biotecnologie avanzate ha prodotto una
accelerazione dell'insieme dei processi che hanno
contribuito alla nascita della bioetica.
In ragione di tale accelerazione alcuni autori parlano
di una vera e propria rivoluzione
54. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
● Istanze ecologiche
Il problema dell'equilibrio tra le capacità del pianeta, le
potenzialità applicative delle tecnoscienze e i bisogni degli
uomini
Isola di
Pasqua
55. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
●Sintesi
Bioetica
Sapere del "secolo breve".
...nel contesto delle società complesse.
Impatti planetari delle tecnoscienze.
Centralità della questione ecologica.
Medicina e principio di autonomia.
La cultura dei diritti.
Il DNA ricombinante.
56. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA
L'alleanza terapeutica è l'orizzonte di senso che
rende possibile coniugare l'arte e la scienza della
pratica sanitaria della cura e del prendersi cura
della persona umana in ogni fase della sua vita
E per potere concretamente praticare nella realtà del
lavoro quotidiano una valida alleanza è necessario che
per noi operatori sanitari il nostro lavoro di servizio alla
vita e alla salute del malato avvenga coerentemente
nella fedeltà alla legge morale.
Ogni ragione umana può raggiungere la conoscenza della legge
morale naturale attraverso la formazione,o si può ancor meglio
dire, l'educazione rivolta alla formazione di una coscienza morale
57. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA
Tutto questo richiede all'operatore sanitario l'esercizio di qualità che
ricordano molto da vicino il concetto di virtù ovverosia la disposizione
abituale ad agire bene
L'eticità di ogni atto sanitario infatti dipende dall'intenzione e dalla
motivazione,dalle qualità morali,dall'espressione,cioè,delle virtù di chi lo
compie.
Si tratta perciò per la persona di assumere profondamente un habitus ,un
modo di essere stabile,grazie al quale le nostre facoltà spirituali si
sviluppano in modo duraturo e che permette alla libertà di esprimersi con
facilità e in maniera unificata negli atti corrispondenti,tendenti al bene
Vediamo chiaramente che etica delle virtù ed alleanza
terapeutica siano categorie strettamente correlate .
58. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA
Ad ogni operatore è richiesta la competenza,che possiamo definire come
l'adeguata conoscenza della materia del proprio campo e delle leggi che
la disciplinano
L'acquisizione,il mantenimento,il miglioramento,l'aggiornamento e la
condivisione delle competenze è il primo dovere morale,che ha
caratteristica di obbligatorietà in quanto,specialmente nell'ambito
sanitario,l'errore dovuto all'incompetenza può essere letale o
comunque di grave danno per la vita e la salute delle persone di cui
abbiamo la responsabilità di curare e prenderci cura.
L' eticità che si esprime nel dovere morale della competenza ci impegna non solo
nella fase della preparazione di base,ma anche nella formazione permanente ,
visto il continuo e veloce aumento delle conoscenze scientifiche nell'ambito
sanitario. Ma la competenza è condizione necessaria ma non sufficiente : da sola
non basta. Occorre che - accanto alla competenza – ci sia anche la coscienza
etica. Un esercizio delle professioni sanitarie senza coscienza etica non è
neppure immaginabile.
59. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA
E' richiesta ad ogni operatore sanitario la capacità di collaborazione
E' tecnicamente richiesta perchè certi problemi sanitari esigono una
pluralità di intervento e una interdisciplinarietà di studio e di ricerca.
Da questa“qualità etica”dell'operatore sanitario scaturisce una delle
motivazioni -oltre il fine ultimo del bene del paziente-alla necessità del
lavoro di équipe.
60. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA
Nell'équipe assistenziale si sovrappongono ai problemi di etica
individuale quelli di etica collettiva nel senso che all'interno di un
gruppo le decisioni dovrebbero esser prese di comune accordo
Tale etica collettiva in sintesi prevede una responsabilità duplice:distributiva e non
distributiva. Nel primo caso le decisioni e le azioni sono la somma aritmetica delle
decisioni e delle azioni dei singoli membri del gruppo e la responsabilità spetta ai
singoli. Nel secondo caso le decisioni prese dall'équipe non sono riferibili soltanto alle
decisioni individuali ,perchè il gruppo stesso può considerarsi agente morale. La realtà
clinica-assistenziale prevede entrambe le possibilità.
61. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA
ETICA DELLE VIRTU' NELL' ALLEANZA TERAPEUTICA
In definitiva,il segreto del buon funzionamento dell'équipe sanitaria e di un rapporto
interprofessionale “integrato” passa attraverso un fatto squisitamente etico prima ancora
che tecnico-organizzativo e sindacale : la convinzione cioè che tutti i componenti del
gruppo devono collaborare per il miglior bene del malato anche attraverso rapporti
interprofessionali che devono tendere ad essere più che buoni.
L'équipe dovrebbe somigliare cosi a un'orchestra armonicamente
assemblata piuttosto che a un insieme disarmonico di pur validi solisti.
62. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA Etica delle virtù
I campi di competenza medica e infermieristica richiedono perciò di essere
riconsiderati per poter attuare il passaggio da un livello di espressione individuale
o di équipe isolate ad un più elevato livello in cui possa trovare espressione un
modello integrato nei rapporti interprofessionali
Un obiettivo di questa portata , fondamentale per la costruzione di una alleanza
terapeutica fondata sulla fiducia e rivolta al vero bene del paziente,si può
fattivamente ottenere non solo con l'aiuto indispensabile di tutte le persone di buona
volontà ( ecco che ritorna il concetto di alleanza allargata), ma con iniziative di
carattere formativo condivise ed istituzionalizzate
63. ALLEANZA TERAPEUTICA E
RIFLESSIONE BIOETICA Etica delle virtù
L'educazione e la formazione etica e bioetica,con l'approfondimento
delle implicanze al letto del malato , sono la giusta strada da seguire
in questa direzione
Non solo nel momento della formazione – di base e permanente –
ma come costante affinamento personale e dell'équipe che passa
attraverso la prassi quotidiana e l'aggiornamento
In definitiva possiamo affermare che l'orizzonte comune
di riferimento per tutti gli operatori sanitari è l'unità
operativa nella prospettiva dell'alleanza terapeutica.
Un' alleanza allargata,capace di includere e valorizzare
ogni risorsa in vista del fine comune , il miglior
interesse del paziente .