SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 48
Descargar para leer sin conexión
Tutta colpa dei politici
Note a margine sulla perversione del giornalismo italiano da Anna Falchi al calciomercato
SCUOLA DI COMUNICAZIONE
POLITICA E ISTITUZIONALE
chi sono
Mi chiamo Andrea Camorrino
Sono socio, direttore commerciale
e consulente di comunicazione politica
dell’agenzia di comunicazione Proforma
instagram.com/andreacamorrino
2Tutta colpa dei politici
Anna Falchi a Stefano Ricucci, sms, 2005
«Solo per dirti che sono la donna più felice del mondo
perché ho te amore mio grande, ti amooo, capito?
Sono tua per sempre ricordalo.»
3Tutta colpa dei politici
4Tutta colpa dei politici
5Tutta colpa dei politici
Questo è l’account twitter (privato)
di un misterioso signore, forse di nome Francesco,
il quale da qualche mese dà notizie di calciomercato,
soprattutto sul Napoli.
Con una discreta novità, rispetto alle consuete:
si rivelano vere.
6Tutta colpa dei politici
La rappresentazione cognitivo-mediatica
del calciomercato meriterebbe, per chi fa il nostro
mestiere, uno studio approfondito, già solo per il fatto che il
linguaggio e le dinamiche della rappresentazione
della politica sono ormai pressoché le stesse.
7Tutta colpa dei politici
In entrambi i casi, la stragrande maggioranza
delle parole sono chiacchiere.
In entrambi i casi, gli argomenti possono essere trattati
al bar e sui social anche da totali incompetenti.
In entrambi i casi, con 3 persone autoqualificatesi
“opinionisti” e un microfono si allestisce
un talk show.
8Tutta colpa dei politici
In entrambi i casi, una posizione sostenuta con forza il giorno
prima può essere disconosciuta senza dovere fornire
motivazioni il giorno dopo.
In entrambi i casi, l’immaginario è fortemente
maschile, i leader uomini, il linguaggio machista, sempre
in bilico sulla soglia del sessismo.
9Tutta colpa dei politici
In entrambi i casi, c’è una connivenza non innocente
tra gli attori in campo (…) e chi ne deve parlare: tra giornalisti
e società sportive, tra giornalisti e politici.
In entrambi i casi, il racconto è parziale
anche quando si vende come imparziale.
In entrambi i casi, il fatto e il racconto del fatto si inscrivono in una
trama di potere, o presunto tale, o nella speranza che sia così.
10Tutta colpa dei politici
11Tutta colpa dei politici
Spud svela le carte e grida che il re è nudo.
Forse chi scrive quei tweet è un teatrante,
o un imbroglione, o qualcuno ben dentro il sistema
che gioca a fare quello “contro”.
Ciò che è certo è che urla la sua strategia
e illustra la sua morale, perseguendola.
12Tutta colpa dei politici
13Tutta colpa dei politici
Lui se lo può permettere,
perché ha detto la verità.
14Tutta colpa dei politici
15Tutta colpa dei politici
Le pratiche di separazione sono state
avviate da tempo, è ormai prossimo il
divorzio dalla realtà. Alla vita com’è si sta
sostituendo quella come la si percepisce. A
operazione completata nessuna valutazione
oggettiva sarà più possibile, al suo posto
la volubile dittatura del soggettivismo,
con la sensazione di massa al posto della
rilevazione dell’esperto, o dello strumento.
Probabilmente è tutto cominciato con
la temperatura. C’è sempre qualcuno
che sdogana qualcosa e non sa che sta
aprendo il vaso di Pandora. Qui fu il primo
a parlare di caldo (o freddo) percepito
in alternativa ai gradi segnati in modo
fin lì inequivocabile dal termometro. Se
a venti accendere il riscaldamento era
inaccettabile, dopo non lo è più stato,
perché valeva il reclamo di chi avvertiva un
disagio, percependone non più di sedici o
invocava l’aria condizionata, percependone
ventotto. La discrezionalità del singolo si
è allargata come un prevedibile contagio.
L’esempio più clamoroso è quello della
sicurezza. Tutte le statistiche dimostrano
l’avvenuta riduzione del numero dei reati,
eppure cresce la sensazione di pericolo e i
più si sentono minacciati come non mai. È
stata esemplare la reazione al fenomeno
dell’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti.
Pur fiero del lavoro di prevenzione delle
Il divorzio dalla realtà
16Tutta colpa dei politici
forze dell’ordine, invitava pubblicamente
a non sminuire, anzi comprendere quella
sensazione non suffragata dai fatti, non
potendosi rispondere ai sentimenti con
i numeri. In questo c’era senz’altro un
ammirevole rispetto del sentire popolare,
ma anche una resa intellettuale della realtà
alla percezione e l’involontaria apertura a
un futuro dietro l’angolo in cui il successore
nella carica avrebbe sbandierato percezioni e
non fatti e sulla base di quelle agito. E visto
che di lui si parla: è anche (dati alla mano,
soprattutto) leader di un partito politico, la
Lega, che oggi è percepito come il primo in
Italia. Per la rappresentanza parlamentare
espressa dal voto del 4 marzo 2018 non è
così. Laddove ci sono state consultazioni
amministrative è cresciuto e molto, ma test
parziali e sondaggi non dovrebbero essere
presi come esiti conclusivi, eppure nei tavoli
delle spartizioni, negli inchini degli aspiranti,
è già così. Si rimpiange il senso della realtà
del mondo più irreale che esista: quello della
finanza. Si è sempre detto che il valore delle
azioni è indipendente dalla solidità delle
società, legato piuttosto ad aspettative
e altri fattori immateriali. Eppure chi oggi
possiede un’azione che vale 17 e la mette
all’incasso non si sogna di pretendere 34
perché questo si pensa varrà fra un anno. O
prende 17 o aspetta.
Esiste una percezione che sopravvaluta e
una che svaluta. Della seconda, l’esempio
più recente è il quinquennio di Massimiliano
Allegri come allenatore della Juventus,
17Tutta colpa dei politici
concluso con la sensazione che qualcosa
sia mancato. Ha vinto cinque campionati su
cinque, l’ultimo a novembre, il secondo con
una rincorsa in cui non credeva più nessuno,
di riffa, di raffa, con Tevez, con Morata,
con Higuain, con Cristiano Ronaldo. Ecco
appunto, non ha vinto di più con Cristiano
Ronaldo, che altrove ha conquistato le
ultime tre Champions (ma non i campionati).
Un momento, le ha vinte con Kairus nella
porta avversaria, con l’arbitraggio anti
Bayern e perfino (dimenticato pure questo?)
con il «bidone d’immondizia al posto del
cuore». Che c’entra? Ronaldo è percepito
come il fattore decisivo anche quando non
lo è e questo chiude la discussione. Una
ricerca Ipsos pubblicata nel settembre
del 2018, dopo 4 anni di indagine su un
campione di 50mila intervistati in 38 Paesi,
assegnava all’Italia il punteggio più alto
nel “Misperception Index” che valuta la
distanza tra la percezione delle persone e la
realtà dei fatti, su vari temi, dalla criminalità
all’obesità, dalla disoccupazione al gioco
d’azzardo. Ma questi sono dati, numeri: io lo
sento che è così.
18Tutta colpa dei politici
Gabriele Romagnoli scrive questo articolo su La Repubblica
del 23 maggio 2019, invitandoci ad una riflessione di sicuro
interesse sul divorzio tra la percezione
e la realtà dei fatti.
Tipo questa:
19Tutta colpa dei politici
20Tutta colpa dei politici
21Tutta colpa dei politici
Caro direttore, si può parlare di
immigrazione senza usare il becero tono
della destra? Salvini detta l’agenda e sembra
imbattibile su questo tema, persino quando
il suo linguaggio sfocia nell’odio.
Eppure non possiamo arrenderci allo
tsunami sovranista. Resistere e rilanciare
si può. Propongo dieci piccoli spunti di
riflessione.
1. Se qualcuno è in mare, si salva e si porta
a terra. Lasciare in mare delle persone
per calcolo elettorale fa schifo. Sì, schifo,
non trovo altre parole. Tutti coloro che
soccorrono persone in mare e le portano
a terra meritano il nostro grazie, non gli
insulti in banchina.
2. L’Italia è terra di migranti. Il mito di Roma
nasce da un migrante, l’Impero è storia
di inclusione, il Rinascimento è figlio
della curiosità. L’Italia è aperta da secoli.
E i nostri nonni soffrivano chiudendo la
valigia di cartone con lo spago mentre
lasciavano il Veneto o la Calabria. Chi nega
questa storia è un ignorante che tradisce i
valori del Paese.
3. Qualcuno si scaglia contro di noi: chiedete
scusa! E di che? Non mi vergogno di ciò
che ha fatto il mio governo. Non chiedo
scusa per le vite salvate nel Mediterraneo.
Non chiedo scusa per aver combattuto
il protocollo di Dublino, firmato da
Berlusconi e Lega. Non chiedo scusa per
aver recuperato i cadaveri del naufragio
22Tutta colpa dei politici
del 2015. La civiltà è anche dare una
sepoltura: ce lo insegna Antigone,ce lo
insegna Priamo. I Salvini passano, i valori
restano.
4. Aiutarli a casa loro è una priorità. Bisogna
aumentare i fondi della cooperazione
internazionale (cosa che noi abbiamo
fatto, la Lega no). Bisogna investire
in Africa senza lasciare che lo faccia
solo la Cina. Bisogna implementare la
strategia energetica del sud, dall’Egitto
al Mozambico. Non è sbagliato dire
“aiutiamoli a casa loro”: è sbagliato non
farlo.
5. Non abbiamo sottovalutato la questione
immigrazione: l’abbiamo sopravvalutata
quando nel funesto 2017 abbiamo
considerato qualche decina di barche
che arrivava in un Paese di 60 milioni di
abitanti, “una minaccia alla democrazia”.
Il crollo nei sondaggi del Pd comincia
quando si esaspera il tema arrivi dal
Mediterraneo e allo stesso tempo si
discute lo Ius soli senza avere il coraggio
di mettere la fiducia come avevamo
fatto sulle Unioni civili. Geometrica
dimostrazione d’impotenza: allarmismo
sugli sbarchi, mancanza di coraggio sui
valori. Il successo di Salvini inizia lì.
6. L’Italia non ha un’emergenza
immigrazione, ma tre emergenze
gravissime: denatalità, legalità,
educazione. La prima è la più
23Tutta colpa dei politici
preoccupante: un Paese senza figli è un
Paese senza futuro. E paradossalmente
non ne usciamo neppure con gli immigrati.
La demografia segna la fine delle civiltà,
non qualche migliaio di rifugiati che
sbarcano nel Mediterraneo. E nel resto
d’Europa “l’invasione” che paventano i
populisti nasce dalle culle, non dai barconi.
7. Legalità. Se Carola ha sbagliato manovra o
infranto la legge, è giusto processarla. Se
un immigrato ruba, è giusto processarlo.
Ma questo vale per tutti: o la legalità vale
sempre o non vale mai. Difficile credere
a Salvini quando definisce “delinquente”
Carola e invoca per sé l’immunità
parlamentare per salvarsi. E questo vale
per gli alleati grillini: possono urlare
onestà fino allo sfinimento, ma resteranno
per sempre i complici di chi ha fatto sparire
49 milioni di euro del contribuente.
8. La questione educativa è meno visibile,
ma è profonda. Per questo la misura più
importante del nostro Governo non è
la fatturazione elettronica o il Jobs Act,
che pure stanno finalmente mostrando
i loro effetti. La misura più importante
è il principio un euro in cultura per un
euro in sicurezza. Aprire i musei, altro che
chiudere i porti. Investire sui teatri e sulla
scuola, specie nelle periferie, non solo
sulla repressione.
9. I populisti hanno bisogno delle fake
news. Emblematico il fotomontaggio con
i parlamentari della Sea Watch ripresi
24Tutta colpa dei politici
come fossero in un pranzo luculliano a
base di pesce. Combattere le fake news è
diventato un dovere civile: ne parleremo a
Milano il prossimo venerdì 12 luglio. Ma è
una priorità mondiale, che io per primo ho
sottovalutato in passato.
10. Non è la globalizzazione il nostro
avversario. Se diciamo che la
globalizzazione è il nemico che distorce
economia, cultura, identità, finiamo con il
fare un assist a chi dice “prima gli italiani”,
chiede di costruire muri, istiga all’odio.
È chiaro che ci sono diseguaglianze,
da sempre, che la globalizzazione non
corregge e talvolta esaspera. Ma la
sinistra è tale se abbraccia il progresso,
una visione mondiale, la rivoluzione
tecnologica. Alla gente impaurita va
data una visione forte e coraggiosa,
non il messaggio consolatorio che dice:
“Fate bene ad avere paura”. Perché se il
futuro è di chi ha paura, vincono quelli dei
muri, non quelli della società aperta. C’è
una parte della sinistra che attribuisce
tutte le colpe alla globalizzazione: è
vero il contrario. Il mondo globalizzato
è la più grande chance per l’Italia. O noi
educhiamo i nostri figli allo studio, al
sacrificio, al rischio, alla curiosità o loro
diventeranno vittime della retorica del
reddito di cittadinanza e del padroni a
casa nostra.
25Tutta colpa dei politici
Matteo Renzi il 5 luglio 2019 invia a La Repubblica
alcune considerazioni sull’immigrazione.
Evidentemente, qui non ci interessa entrare nel merito
delle sue posizioni.
Quello che invece ci pare rilevante è che una voce autorevole
del centrosinistra decida di scrivere del tema centrale
nella attuale narrazione politica, e sul quale,
sostanzialmente, la sua parte è completamente afona.
26Tutta colpa dei politici
Gli spunti di riflessione sono diversi: l’ex premier prova ad
indagare le scelte del passato e ad indicare possibili soluzioni
nel presente e per il futuro. Ce n’è a sufficienza per
tentare quantomeno di aprire un dibattito.
Come titolerà il quotidiano che si presenta come
portabandiera del progressismo intellettuale italiano?
27Tutta colpa dei politici
28Tutta colpa dei politici
29Tutta colpa dei politici
Un documentato studio della Reuters pubblicato
quest’anno ci dice che in Italia la fiducia
nelle notizie mainstream è molto bassa,
e questo avviene perché le fonti di informazioni
sono percepite come di parte e legate ai poteri politici
ed economici (invece di esserne i controllori).
30Tutta colpa dei politici
31Tutta colpa dei politici
Una ricerca effettuata attraverso 1.106 interviste dalla
Università degli Studi dell’Insubria conferma
questo dato e restituisce un valore di fiducia nel giornalismo
molto basso e una percentuale che, seppur non valida
scientificamente per la metodologia usata, rimane di sicuro
interesse.
32Tutta colpa dei politici
33Tutta colpa dei politici
34Tutta colpa dei politici
35Tutta colpa dei politici
Procedendo con affermazioni manichee, facendo
dichiaratamente di tutta un’erba un fascio, da queste
suggestioni sparse possiamo provare a trarre
alcune conclusioni disordinate sul contesto italiano:
36Tutta colpa dei politici
1. Il giornalismo non può più permettersi di dare alcuna
lezione di credibilità alla politica.
1a. La disintermediazione funziona tanto meglio laddove la
mediazione è percepita come manipolatrice;
1b. Se un soggetto percepito come non credibile fa una battaglia contro
notizie dichiarate non credibili, le notizie non credibili saranno, con molta
probabilità, più credibili di lui;
1c. Il sonno della fiducia genera mostri: il fenomeno dei vari
terrapiattismi non nasce da qui, ma in questo contesto debolissimo nelle
certezze alligna, cresce, si fa forte.
37Tutta colpa dei politici
2. Il giornalismo accusa la politica di essere una
lotta cinica per il potere, perché non vede l’ora di
parteciparne (e quasi sempre ci riesce).
2a. Negli editoriali (letti da pochissimi) si fanno dotte riflessioni sulla
necessità di riscoprire i valori. Nei titoli (che magari passano in TV) si cerca
l’urlo ad effetto;
2b. La politica raccontata come corsa di cavalli, fatta di sotterfugi
e inganni, alimenta una continua profezia che si autoavvera;
2c. La narrazione si regge su un esercito di retroscenisti, su un trionfo
di gossip fondato sui “si dice”, su veline cercate, sperate, attese.
38Tutta colpa dei politici
3. Il giornalismo imputa alla politica
la costruzione del consenso facendo leva
sugli istinti più bassi, quando da decenni
usa gli stessi mezzi per vendere
una copia in più (e per indebolire la politica).
3a. La narrazione prevalente del Paese è costruita attorno
ad avvisi di garanzia, ad esordi di inchieste
giudiziarie che chissà come vanno a finire, ad
intercettazioni che siano pertinenti o meno con il capo
di imputazione, ad orge più o meno a pagamento tra persone
adulte e consapevoli: davvero gli sms tra le “olgettine”
(facciamo una lezione solo sull’uso di questo termine?) devono
essere patrimonio comune degli italiani?
39Tutta colpa dei politici
3b. Tanta è la confusione – non innocente – che si scambia
il giornalismo di inchiesta con i servizi di un pupazzo rosso
con le risate registrate sotto o di comici in giacca scura, occhiali da sole e
camicia bianca, mentre nei luoghi opportuni le domande ai politici
sono poste con la dovuta attenzione, senza eccedere o passare quel segno
che rovinerebbero le buone relazioni;
3c. Il moralismo venduto per morale attraversa la maggior parte
delle testate, ognuna con il suo stile, ognuna con il proprio personale senso
di limite, ognuna con la propria dose di truculenza e volgarità.
40Tutta colpa dei politici
41Tutta colpa dei politici
Dopo decenni di questa narrazione, quando
il singolo privato cittadino ha avuto in mano il proprio media,
ha potuto finalmente riprenderne gli stilemi.
Se ho visto ripetuto innumerevoli volte un signore importante
invitato ovunque gridare “capra capra capra”,
ora che tocca a me, potrò farlo anche io!
42Tutta colpa dei politici
Dopo decenni di iniezione di gente dentro i palinsesti,
dai quiz ai talk ai talent ai reality show, se la gente
se la vede per conto proprio, non va più bene, perché
il soggetto certificatore non è più
quello novecentesco.
43Tutta colpa dei politici
Esattamente come negli ecosistemi naturali chi ha tagliato
gli alberi, riempito di fertilizzanti chimici il terreno,
pompato di frattaglie animali il cibo delle proprie vacche, non può
poi lamentarsi della sterilità dei campi e dei casi di mucca pazza;
così nell’ecosistema della comunicazione politica
ognuno degli attori ha le sue forti responsabilità.
44Tutta colpa dei politici
La politica ha le sue, i cittadini, anche.
Ma il giornalismo non può tirarsi indietro
nemmeno un poco.
L’imbarbarimento del linguaggio, con tutto quello
che ne consegue, porta forti anche le sue impronte digitali,
sparse ovunque.
45Tutta colpa dei politici
Non ci possono consolare le eccezioni da scovare qui e lì.
L’unica via di uscita è rifondare tutto, ridare dignità
all’idea di giornalismo mentre si prova a ridarla alla politica
e anche al mestiere di comunicatori politici.
Ognuno deve fare la propria parte: non c’è più tempo.
46Tutta colpa dei politici
Grazie.
47Tutta colpa dei politici
www.proformaweb.it
Bari 70121
via Principe Amedeo, 82/A - tel 0805240227 - fax 0800999044
Roma 00184
via Iside, 12 - tel 0699920744
proforma@proformaweb.it
Proforma srl
facebook.com/proformaweb
@proformaweb
youtube.com/proformaweb
instagram.com/proformaweb

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

Istruzioni per la liberta
Istruzioni per la libertaIstruzioni per la liberta
Istruzioni per la liberta
Antonio Caretta
 

La actualidad más candente (20)

10 storie di comunicazione politica (con morale incorporata).
10 storie di comunicazione politica (con morale incorporata).10 storie di comunicazione politica (con morale incorporata).
10 storie di comunicazione politica (con morale incorporata).
 
Uno spettro si aggira(va) per l'europa
Uno spettro si aggira(va) per l'europaUno spettro si aggira(va) per l'europa
Uno spettro si aggira(va) per l'europa
 
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaBuone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
 
Ottimismo cerasa
Ottimismo cerasaOttimismo cerasa
Ottimismo cerasa
 
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...
 
Silence is sexy - Perché la comunicazione politica con gli steroidi non è l'...
Silence is sexy  - Perché la comunicazione politica con gli steroidi non è l'...Silence is sexy  - Perché la comunicazione politica con gli steroidi non è l'...
Silence is sexy - Perché la comunicazione politica con gli steroidi non è l'...
 
Sette idee (opinabilissime) sullo storytelling politico
Sette idee (opinabilissime) sullo storytelling politicoSette idee (opinabilissime) sullo storytelling politico
Sette idee (opinabilissime) sullo storytelling politico
 
Decaro 2019, Backstage
Decaro 2019, BackstageDecaro 2019, Backstage
Decaro 2019, Backstage
 
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaCinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
 
Il ruolo delle imprese nella società della sfiducia
Il ruolo delle imprese nella società della sfiduciaIl ruolo delle imprese nella società della sfiducia
Il ruolo delle imprese nella società della sfiducia
 
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...
Proforma - corso universitario di comunicazione politica allo IED: tutte le s...
 
Cinque post politici di successo sui social media
Cinque post politici di successo sui social mediaCinque post politici di successo sui social media
Cinque post politici di successo sui social media
 
Grossi autobus e spiagge di sabbia bianca
Grossi autobus e spiagge di sabbia biancaGrossi autobus e spiagge di sabbia bianca
Grossi autobus e spiagge di sabbia bianca
 
Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...
Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...
Le differenze essenziali tra un detersivo e un politico e la fantasmagoria de...
 
2017 - Anno del silenzio.
2017 - Anno del silenzio.2017 - Anno del silenzio.
2017 - Anno del silenzio.
 
Le emozioni positive possono diventare virali?
Le emozioni positive possono diventare virali?Le emozioni positive possono diventare virali?
Le emozioni positive possono diventare virali?
 
Per un'Italia giovane
Per un'Italia giovanePer un'Italia giovane
Per un'Italia giovane
 
La risposta è dentro di te ma (a volte) è sbagliata
La risposta è dentro di te ma (a volte) è sbagliataLa risposta è dentro di te ma (a volte) è sbagliata
La risposta è dentro di te ma (a volte) è sbagliata
 
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...
 
Istruzioni per la liberta
Istruzioni per la libertaIstruzioni per la liberta
Istruzioni per la liberta
 

Similar a LaProf. - Tutta colpa dei politici

Giovanni Cocconi
Giovanni CocconiGiovanni Cocconi
Giovanni Cocconi
nomfup
 
Quelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri
Quelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostriQuelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri
Quelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri
Parlante Grillo
 
Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri il...
Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri   il...Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri   il...
Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri il...
Carlo Favaretti
 
Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...
Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...
Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...
Maurizio Bortoletti
 

Similar a LaProf. - Tutta colpa dei politici (20)

Rigenerazione N.3
Rigenerazione N.3Rigenerazione N.3
Rigenerazione N.3
 
Gli anni Ottanta
Gli anni OttantaGli anni Ottanta
Gli anni Ottanta
 
Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa
 
La corruzione non conosce crisi
La corruzione non conosce crisiLa corruzione non conosce crisi
La corruzione non conosce crisi
 
Def Res Public@Text
Def Res Public@TextDef Res Public@Text
Def Res Public@Text
 
Rottamation leaks
Rottamation leaksRottamation leaks
Rottamation leaks
 
Britalyca News Londra
Britalyca News Londra Britalyca News Londra
Britalyca News Londra
 
Pieghevole20141016
Pieghevole20141016Pieghevole20141016
Pieghevole20141016
 
Cesena 10 Aprile 2008
Cesena 10 Aprile 2008Cesena 10 Aprile 2008
Cesena 10 Aprile 2008
 
Siamo pronti ad affrontare il prossimo populismo creato dal digitale?
Siamo pronti ad affrontare il prossimo populismo creato dal digitale?Siamo pronti ad affrontare il prossimo populismo creato dal digitale?
Siamo pronti ad affrontare il prossimo populismo creato dal digitale?
 
Giovanni Cocconi
Giovanni CocconiGiovanni Cocconi
Giovanni Cocconi
 
Pieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orangePieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orange
 
Pieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orangePieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orange
 
Quelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri
Quelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostriQuelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri
Quelli che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri
 
A spasso per i fatti nostri
A spasso per i fatti nostriA spasso per i fatti nostri
A spasso per i fatti nostri
 
Gregorio Fogliani sulla defiscalizzazione dei buoni pasto
Gregorio Fogliani sulla defiscalizzazione dei buoni pastoGregorio Fogliani sulla defiscalizzazione dei buoni pasto
Gregorio Fogliani sulla defiscalizzazione dei buoni pasto
 
Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri il...
Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri   il...Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri   il...
Raggi e il vertice farsa con beppe grillo. qualcuno chiami i carabinieri il...
 
Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...
Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...
Bortoletti, Sicurezza urbana, prevenzione, insicurezza, Libera Università Sa...
 
Doc congressuale pitella
Doc congressuale pitellaDoc congressuale pitella
Doc congressuale pitella
 
All'inizio fu la bufala
All'inizio fu la bufalaAll'inizio fu la bufala
All'inizio fu la bufala
 

Más de Proforma

Más de Proforma (17)

Si può fare comunicazione politica senza sentirsi in colpa?
Si può fare comunicazione politica senza sentirsi in colpa?Si può fare comunicazione politica senza sentirsi in colpa?
Si può fare comunicazione politica senza sentirsi in colpa?
 
Tra strade strette e rumori di fondo.
Tra strade strette e rumori di fondo.Tra strade strette e rumori di fondo.
Tra strade strette e rumori di fondo.
 
Come gestire la propria presenza in un dibattito pubblico
Come gestire la propria presenza in un dibattito pubblicoCome gestire la propria presenza in un dibattito pubblico
Come gestire la propria presenza in un dibattito pubblico
 
Come preparare uno speech di sette minuti in due ore
Come preparare uno speech di sette minuti in due oreCome preparare uno speech di sette minuti in due ore
Come preparare uno speech di sette minuti in due ore
 
Jacinda Ardern: la grande Rinuncia
Jacinda Ardern: la grande RinunciaJacinda Ardern: la grande Rinuncia
Jacinda Ardern: la grande Rinuncia
 
Social Media Design
Social Media DesignSocial Media Design
Social Media Design
 
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisLa comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
 
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...
Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative...
 
Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...
Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...
Come si gestisce la reputazione di un brand (imparando da storie realmente ac...
 
Gli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TV
Gli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TVGli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TV
Gli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TV
 
Perché i politici hanno bisogno di un sito personale
Perché i politici hanno bisogno di un sito personalePerché i politici hanno bisogno di un sito personale
Perché i politici hanno bisogno di un sito personale
 
Comunicare la comunicazione
Comunicare la comunicazioneComunicare la comunicazione
Comunicare la comunicazione
 
Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...
Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...
Six stories to understand how to promote, protect or compromise your online r...
 
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'America
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'AmericaLa storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'America
La storia di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata d'America
 
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propr...
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propr...Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propr...
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propr...
 
Dieci suggerimenti per preparare un discorso politico efficace
Dieci suggerimenti per preparare un discorso politico efficaceDieci suggerimenti per preparare un discorso politico efficace
Dieci suggerimenti per preparare un discorso politico efficace
 
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?
 

LaProf. - Tutta colpa dei politici

  • 1. Tutta colpa dei politici Note a margine sulla perversione del giornalismo italiano da Anna Falchi al calciomercato SCUOLA DI COMUNICAZIONE POLITICA E ISTITUZIONALE
  • 2. chi sono Mi chiamo Andrea Camorrino Sono socio, direttore commerciale e consulente di comunicazione politica dell’agenzia di comunicazione Proforma instagram.com/andreacamorrino 2Tutta colpa dei politici
  • 3. Anna Falchi a Stefano Ricucci, sms, 2005 «Solo per dirti che sono la donna più felice del mondo perché ho te amore mio grande, ti amooo, capito? Sono tua per sempre ricordalo.» 3Tutta colpa dei politici
  • 4. 4Tutta colpa dei politici
  • 5. 5Tutta colpa dei politici
  • 6. Questo è l’account twitter (privato) di un misterioso signore, forse di nome Francesco, il quale da qualche mese dà notizie di calciomercato, soprattutto sul Napoli. Con una discreta novità, rispetto alle consuete: si rivelano vere. 6Tutta colpa dei politici
  • 7. La rappresentazione cognitivo-mediatica del calciomercato meriterebbe, per chi fa il nostro mestiere, uno studio approfondito, già solo per il fatto che il linguaggio e le dinamiche della rappresentazione della politica sono ormai pressoché le stesse. 7Tutta colpa dei politici
  • 8. In entrambi i casi, la stragrande maggioranza delle parole sono chiacchiere. In entrambi i casi, gli argomenti possono essere trattati al bar e sui social anche da totali incompetenti. In entrambi i casi, con 3 persone autoqualificatesi “opinionisti” e un microfono si allestisce un talk show. 8Tutta colpa dei politici
  • 9. In entrambi i casi, una posizione sostenuta con forza il giorno prima può essere disconosciuta senza dovere fornire motivazioni il giorno dopo. In entrambi i casi, l’immaginario è fortemente maschile, i leader uomini, il linguaggio machista, sempre in bilico sulla soglia del sessismo. 9Tutta colpa dei politici
  • 10. In entrambi i casi, c’è una connivenza non innocente tra gli attori in campo (…) e chi ne deve parlare: tra giornalisti e società sportive, tra giornalisti e politici. In entrambi i casi, il racconto è parziale anche quando si vende come imparziale. In entrambi i casi, il fatto e il racconto del fatto si inscrivono in una trama di potere, o presunto tale, o nella speranza che sia così. 10Tutta colpa dei politici
  • 11. 11Tutta colpa dei politici
  • 12. Spud svela le carte e grida che il re è nudo. Forse chi scrive quei tweet è un teatrante, o un imbroglione, o qualcuno ben dentro il sistema che gioca a fare quello “contro”. Ciò che è certo è che urla la sua strategia e illustra la sua morale, perseguendola. 12Tutta colpa dei politici
  • 13. 13Tutta colpa dei politici
  • 14. Lui se lo può permettere, perché ha detto la verità. 14Tutta colpa dei politici
  • 15. 15Tutta colpa dei politici
  • 16. Le pratiche di separazione sono state avviate da tempo, è ormai prossimo il divorzio dalla realtà. Alla vita com’è si sta sostituendo quella come la si percepisce. A operazione completata nessuna valutazione oggettiva sarà più possibile, al suo posto la volubile dittatura del soggettivismo, con la sensazione di massa al posto della rilevazione dell’esperto, o dello strumento. Probabilmente è tutto cominciato con la temperatura. C’è sempre qualcuno che sdogana qualcosa e non sa che sta aprendo il vaso di Pandora. Qui fu il primo a parlare di caldo (o freddo) percepito in alternativa ai gradi segnati in modo fin lì inequivocabile dal termometro. Se a venti accendere il riscaldamento era inaccettabile, dopo non lo è più stato, perché valeva il reclamo di chi avvertiva un disagio, percependone non più di sedici o invocava l’aria condizionata, percependone ventotto. La discrezionalità del singolo si è allargata come un prevedibile contagio. L’esempio più clamoroso è quello della sicurezza. Tutte le statistiche dimostrano l’avvenuta riduzione del numero dei reati, eppure cresce la sensazione di pericolo e i più si sentono minacciati come non mai. È stata esemplare la reazione al fenomeno dell’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti. Pur fiero del lavoro di prevenzione delle Il divorzio dalla realtà 16Tutta colpa dei politici
  • 17. forze dell’ordine, invitava pubblicamente a non sminuire, anzi comprendere quella sensazione non suffragata dai fatti, non potendosi rispondere ai sentimenti con i numeri. In questo c’era senz’altro un ammirevole rispetto del sentire popolare, ma anche una resa intellettuale della realtà alla percezione e l’involontaria apertura a un futuro dietro l’angolo in cui il successore nella carica avrebbe sbandierato percezioni e non fatti e sulla base di quelle agito. E visto che di lui si parla: è anche (dati alla mano, soprattutto) leader di un partito politico, la Lega, che oggi è percepito come il primo in Italia. Per la rappresentanza parlamentare espressa dal voto del 4 marzo 2018 non è così. Laddove ci sono state consultazioni amministrative è cresciuto e molto, ma test parziali e sondaggi non dovrebbero essere presi come esiti conclusivi, eppure nei tavoli delle spartizioni, negli inchini degli aspiranti, è già così. Si rimpiange il senso della realtà del mondo più irreale che esista: quello della finanza. Si è sempre detto che il valore delle azioni è indipendente dalla solidità delle società, legato piuttosto ad aspettative e altri fattori immateriali. Eppure chi oggi possiede un’azione che vale 17 e la mette all’incasso non si sogna di pretendere 34 perché questo si pensa varrà fra un anno. O prende 17 o aspetta. Esiste una percezione che sopravvaluta e una che svaluta. Della seconda, l’esempio più recente è il quinquennio di Massimiliano Allegri come allenatore della Juventus, 17Tutta colpa dei politici
  • 18. concluso con la sensazione che qualcosa sia mancato. Ha vinto cinque campionati su cinque, l’ultimo a novembre, il secondo con una rincorsa in cui non credeva più nessuno, di riffa, di raffa, con Tevez, con Morata, con Higuain, con Cristiano Ronaldo. Ecco appunto, non ha vinto di più con Cristiano Ronaldo, che altrove ha conquistato le ultime tre Champions (ma non i campionati). Un momento, le ha vinte con Kairus nella porta avversaria, con l’arbitraggio anti Bayern e perfino (dimenticato pure questo?) con il «bidone d’immondizia al posto del cuore». Che c’entra? Ronaldo è percepito come il fattore decisivo anche quando non lo è e questo chiude la discussione. Una ricerca Ipsos pubblicata nel settembre del 2018, dopo 4 anni di indagine su un campione di 50mila intervistati in 38 Paesi, assegnava all’Italia il punteggio più alto nel “Misperception Index” che valuta la distanza tra la percezione delle persone e la realtà dei fatti, su vari temi, dalla criminalità all’obesità, dalla disoccupazione al gioco d’azzardo. Ma questi sono dati, numeri: io lo sento che è così. 18Tutta colpa dei politici
  • 19. Gabriele Romagnoli scrive questo articolo su La Repubblica del 23 maggio 2019, invitandoci ad una riflessione di sicuro interesse sul divorzio tra la percezione e la realtà dei fatti. Tipo questa: 19Tutta colpa dei politici
  • 20. 20Tutta colpa dei politici
  • 21. 21Tutta colpa dei politici
  • 22. Caro direttore, si può parlare di immigrazione senza usare il becero tono della destra? Salvini detta l’agenda e sembra imbattibile su questo tema, persino quando il suo linguaggio sfocia nell’odio. Eppure non possiamo arrenderci allo tsunami sovranista. Resistere e rilanciare si può. Propongo dieci piccoli spunti di riflessione. 1. Se qualcuno è in mare, si salva e si porta a terra. Lasciare in mare delle persone per calcolo elettorale fa schifo. Sì, schifo, non trovo altre parole. Tutti coloro che soccorrono persone in mare e le portano a terra meritano il nostro grazie, non gli insulti in banchina. 2. L’Italia è terra di migranti. Il mito di Roma nasce da un migrante, l’Impero è storia di inclusione, il Rinascimento è figlio della curiosità. L’Italia è aperta da secoli. E i nostri nonni soffrivano chiudendo la valigia di cartone con lo spago mentre lasciavano il Veneto o la Calabria. Chi nega questa storia è un ignorante che tradisce i valori del Paese. 3. Qualcuno si scaglia contro di noi: chiedete scusa! E di che? Non mi vergogno di ciò che ha fatto il mio governo. Non chiedo scusa per le vite salvate nel Mediterraneo. Non chiedo scusa per aver combattuto il protocollo di Dublino, firmato da Berlusconi e Lega. Non chiedo scusa per aver recuperato i cadaveri del naufragio 22Tutta colpa dei politici
  • 23. del 2015. La civiltà è anche dare una sepoltura: ce lo insegna Antigone,ce lo insegna Priamo. I Salvini passano, i valori restano. 4. Aiutarli a casa loro è una priorità. Bisogna aumentare i fondi della cooperazione internazionale (cosa che noi abbiamo fatto, la Lega no). Bisogna investire in Africa senza lasciare che lo faccia solo la Cina. Bisogna implementare la strategia energetica del sud, dall’Egitto al Mozambico. Non è sbagliato dire “aiutiamoli a casa loro”: è sbagliato non farlo. 5. Non abbiamo sottovalutato la questione immigrazione: l’abbiamo sopravvalutata quando nel funesto 2017 abbiamo considerato qualche decina di barche che arrivava in un Paese di 60 milioni di abitanti, “una minaccia alla democrazia”. Il crollo nei sondaggi del Pd comincia quando si esaspera il tema arrivi dal Mediterraneo e allo stesso tempo si discute lo Ius soli senza avere il coraggio di mettere la fiducia come avevamo fatto sulle Unioni civili. Geometrica dimostrazione d’impotenza: allarmismo sugli sbarchi, mancanza di coraggio sui valori. Il successo di Salvini inizia lì. 6. L’Italia non ha un’emergenza immigrazione, ma tre emergenze gravissime: denatalità, legalità, educazione. La prima è la più 23Tutta colpa dei politici
  • 24. preoccupante: un Paese senza figli è un Paese senza futuro. E paradossalmente non ne usciamo neppure con gli immigrati. La demografia segna la fine delle civiltà, non qualche migliaio di rifugiati che sbarcano nel Mediterraneo. E nel resto d’Europa “l’invasione” che paventano i populisti nasce dalle culle, non dai barconi. 7. Legalità. Se Carola ha sbagliato manovra o infranto la legge, è giusto processarla. Se un immigrato ruba, è giusto processarlo. Ma questo vale per tutti: o la legalità vale sempre o non vale mai. Difficile credere a Salvini quando definisce “delinquente” Carola e invoca per sé l’immunità parlamentare per salvarsi. E questo vale per gli alleati grillini: possono urlare onestà fino allo sfinimento, ma resteranno per sempre i complici di chi ha fatto sparire 49 milioni di euro del contribuente. 8. La questione educativa è meno visibile, ma è profonda. Per questo la misura più importante del nostro Governo non è la fatturazione elettronica o il Jobs Act, che pure stanno finalmente mostrando i loro effetti. La misura più importante è il principio un euro in cultura per un euro in sicurezza. Aprire i musei, altro che chiudere i porti. Investire sui teatri e sulla scuola, specie nelle periferie, non solo sulla repressione. 9. I populisti hanno bisogno delle fake news. Emblematico il fotomontaggio con i parlamentari della Sea Watch ripresi 24Tutta colpa dei politici
  • 25. come fossero in un pranzo luculliano a base di pesce. Combattere le fake news è diventato un dovere civile: ne parleremo a Milano il prossimo venerdì 12 luglio. Ma è una priorità mondiale, che io per primo ho sottovalutato in passato. 10. Non è la globalizzazione il nostro avversario. Se diciamo che la globalizzazione è il nemico che distorce economia, cultura, identità, finiamo con il fare un assist a chi dice “prima gli italiani”, chiede di costruire muri, istiga all’odio. È chiaro che ci sono diseguaglianze, da sempre, che la globalizzazione non corregge e talvolta esaspera. Ma la sinistra è tale se abbraccia il progresso, una visione mondiale, la rivoluzione tecnologica. Alla gente impaurita va data una visione forte e coraggiosa, non il messaggio consolatorio che dice: “Fate bene ad avere paura”. Perché se il futuro è di chi ha paura, vincono quelli dei muri, non quelli della società aperta. C’è una parte della sinistra che attribuisce tutte le colpe alla globalizzazione: è vero il contrario. Il mondo globalizzato è la più grande chance per l’Italia. O noi educhiamo i nostri figli allo studio, al sacrificio, al rischio, alla curiosità o loro diventeranno vittime della retorica del reddito di cittadinanza e del padroni a casa nostra. 25Tutta colpa dei politici
  • 26. Matteo Renzi il 5 luglio 2019 invia a La Repubblica alcune considerazioni sull’immigrazione. Evidentemente, qui non ci interessa entrare nel merito delle sue posizioni. Quello che invece ci pare rilevante è che una voce autorevole del centrosinistra decida di scrivere del tema centrale nella attuale narrazione politica, e sul quale, sostanzialmente, la sua parte è completamente afona. 26Tutta colpa dei politici
  • 27. Gli spunti di riflessione sono diversi: l’ex premier prova ad indagare le scelte del passato e ad indicare possibili soluzioni nel presente e per il futuro. Ce n’è a sufficienza per tentare quantomeno di aprire un dibattito. Come titolerà il quotidiano che si presenta come portabandiera del progressismo intellettuale italiano? 27Tutta colpa dei politici
  • 28. 28Tutta colpa dei politici
  • 29. 29Tutta colpa dei politici
  • 30. Un documentato studio della Reuters pubblicato quest’anno ci dice che in Italia la fiducia nelle notizie mainstream è molto bassa, e questo avviene perché le fonti di informazioni sono percepite come di parte e legate ai poteri politici ed economici (invece di esserne i controllori). 30Tutta colpa dei politici
  • 31. 31Tutta colpa dei politici
  • 32. Una ricerca effettuata attraverso 1.106 interviste dalla Università degli Studi dell’Insubria conferma questo dato e restituisce un valore di fiducia nel giornalismo molto basso e una percentuale che, seppur non valida scientificamente per la metodologia usata, rimane di sicuro interesse. 32Tutta colpa dei politici
  • 33. 33Tutta colpa dei politici
  • 34. 34Tutta colpa dei politici
  • 35. 35Tutta colpa dei politici
  • 36. Procedendo con affermazioni manichee, facendo dichiaratamente di tutta un’erba un fascio, da queste suggestioni sparse possiamo provare a trarre alcune conclusioni disordinate sul contesto italiano: 36Tutta colpa dei politici
  • 37. 1. Il giornalismo non può più permettersi di dare alcuna lezione di credibilità alla politica. 1a. La disintermediazione funziona tanto meglio laddove la mediazione è percepita come manipolatrice; 1b. Se un soggetto percepito come non credibile fa una battaglia contro notizie dichiarate non credibili, le notizie non credibili saranno, con molta probabilità, più credibili di lui; 1c. Il sonno della fiducia genera mostri: il fenomeno dei vari terrapiattismi non nasce da qui, ma in questo contesto debolissimo nelle certezze alligna, cresce, si fa forte. 37Tutta colpa dei politici
  • 38. 2. Il giornalismo accusa la politica di essere una lotta cinica per il potere, perché non vede l’ora di parteciparne (e quasi sempre ci riesce). 2a. Negli editoriali (letti da pochissimi) si fanno dotte riflessioni sulla necessità di riscoprire i valori. Nei titoli (che magari passano in TV) si cerca l’urlo ad effetto; 2b. La politica raccontata come corsa di cavalli, fatta di sotterfugi e inganni, alimenta una continua profezia che si autoavvera; 2c. La narrazione si regge su un esercito di retroscenisti, su un trionfo di gossip fondato sui “si dice”, su veline cercate, sperate, attese. 38Tutta colpa dei politici
  • 39. 3. Il giornalismo imputa alla politica la costruzione del consenso facendo leva sugli istinti più bassi, quando da decenni usa gli stessi mezzi per vendere una copia in più (e per indebolire la politica). 3a. La narrazione prevalente del Paese è costruita attorno ad avvisi di garanzia, ad esordi di inchieste giudiziarie che chissà come vanno a finire, ad intercettazioni che siano pertinenti o meno con il capo di imputazione, ad orge più o meno a pagamento tra persone adulte e consapevoli: davvero gli sms tra le “olgettine” (facciamo una lezione solo sull’uso di questo termine?) devono essere patrimonio comune degli italiani? 39Tutta colpa dei politici
  • 40. 3b. Tanta è la confusione – non innocente – che si scambia il giornalismo di inchiesta con i servizi di un pupazzo rosso con le risate registrate sotto o di comici in giacca scura, occhiali da sole e camicia bianca, mentre nei luoghi opportuni le domande ai politici sono poste con la dovuta attenzione, senza eccedere o passare quel segno che rovinerebbero le buone relazioni; 3c. Il moralismo venduto per morale attraversa la maggior parte delle testate, ognuna con il suo stile, ognuna con il proprio personale senso di limite, ognuna con la propria dose di truculenza e volgarità. 40Tutta colpa dei politici
  • 41. 41Tutta colpa dei politici
  • 42. Dopo decenni di questa narrazione, quando il singolo privato cittadino ha avuto in mano il proprio media, ha potuto finalmente riprenderne gli stilemi. Se ho visto ripetuto innumerevoli volte un signore importante invitato ovunque gridare “capra capra capra”, ora che tocca a me, potrò farlo anche io! 42Tutta colpa dei politici
  • 43. Dopo decenni di iniezione di gente dentro i palinsesti, dai quiz ai talk ai talent ai reality show, se la gente se la vede per conto proprio, non va più bene, perché il soggetto certificatore non è più quello novecentesco. 43Tutta colpa dei politici
  • 44. Esattamente come negli ecosistemi naturali chi ha tagliato gli alberi, riempito di fertilizzanti chimici il terreno, pompato di frattaglie animali il cibo delle proprie vacche, non può poi lamentarsi della sterilità dei campi e dei casi di mucca pazza; così nell’ecosistema della comunicazione politica ognuno degli attori ha le sue forti responsabilità. 44Tutta colpa dei politici
  • 45. La politica ha le sue, i cittadini, anche. Ma il giornalismo non può tirarsi indietro nemmeno un poco. L’imbarbarimento del linguaggio, con tutto quello che ne consegue, porta forti anche le sue impronte digitali, sparse ovunque. 45Tutta colpa dei politici
  • 46. Non ci possono consolare le eccezioni da scovare qui e lì. L’unica via di uscita è rifondare tutto, ridare dignità all’idea di giornalismo mentre si prova a ridarla alla politica e anche al mestiere di comunicatori politici. Ognuno deve fare la propria parte: non c’è più tempo. 46Tutta colpa dei politici
  • 48. www.proformaweb.it Bari 70121 via Principe Amedeo, 82/A - tel 0805240227 - fax 0800999044 Roma 00184 via Iside, 12 - tel 0699920744 proforma@proformaweb.it Proforma srl facebook.com/proformaweb @proformaweb youtube.com/proformaweb instagram.com/proformaweb