1. Lean Management
Come recuperare
competitività con
l’innovazione gestionale
Giovanni Renzi Brivio | Project Group
2. · Lean è di moda
· Si parla molto di lean
· Molti vantano una “rivoluzione” fatta attraverso la lean
· …
· Ma che cosa significa “lean”?!
· E soprattutto… Quali vantaggi posso ottenere se la
applico?
· Esperienza
4. Alcuni concetti alla base
dell’innovazione gestionale
1. Migliorare il flusso è l’obiettivo della produzione
(LT)
2. Prevenire la sovrapproduzione (quando NON
produrre)
3. Le efficienze locali devono essere abolite
4. Deve essere impostato un processo di
focalizzazione per bilanciare il flusso
Ma dipende dal volume della domanda…
5. La “filosofia” di Taiichi Ohno
Tutto quello che stiamo facendo è
osservare il periodo di tempo
dal momento in cui un cliente
ci trasmette un ordine
fino a quando si incassa il pagamento.
Stiamo riducendo l’intervallo di tempo…
6. Le soluzioni portate nel tempo
Ford: limitare lo spazio – catena di montaggio
Ohno: limitare la quantità
•Kanban, quando e quanto produrre, ispirato dal
supermarket (quando non produrre)
•SMED, costretto dalla necessità di ridurre i tempi di
attrezzaggio (per la riduzione del lotto economico)
•Sviluppo di un processo di focalizzazione (5W) per la
ricerca e l’eliminazione delle cause che impediscono la
prosecuzione di un miglioramento continuo
7. Il Toyota Production System
Kiichiro Toyoda Taiichi Ohno
TPS
JUST IN JIDO-KA
TIME
Produzione “tirata” Autonomazione
dal cliente
Standard work
Ripetibilità dei risultati
8. Standardizzazione e miglioramento continuo
1. Riduzione della variabilità -
Standardizzazione
2. Stabilizzazione delle performance al
limite superiore – Visualizzazione
3. Problem Solving
4. Kaizen
Concetto giapponese di Standard: il miglior modo di svolgere un’attività nelle
condizioni attuali.
Un progetto di Lean Transformation non può prescindere da una attività preliminare di standardizzazione
dei processi presi in esame
Performance
Tempo
10. Un tipico comportamento aziendale
10
Lancio il sistema di
pianificazion e calcolo
le risorse necessarie
Definisco
“lotti”
Devo proteggermi
da possibili ritardi
Non ho risorse
sufficienti
Devo anticipare la
produzione
Ordine Cliente e “lotti”
non coincidono in tempi e
Anticipare la produzione genera SPRECO!
quantità
Se il processo è stabile e veloce riesco a rispondere alle esigenze
del cliente senza bisogno di ricorrere alla definizione dei “lotti”
FLUSSO TESO tirato dall’ordine cliente! (sistema PULL)
Non rispetto i “lotti”
Ripianifico su priorità
diverse da quelle
Non riesco a
controllare i Fornitori
I fornitori ricevono
ordini sulla base dei
“lotti”
I magazzini si
riempiono di codici
che non servono
subito
Devo «sollecitare» i
fornitori sulle nuove
priorità
iniziali
Extra costi
Extra Stock
13. Gli “ingredienti” di una Lean
Transformation”
“Sistema” di gestione
Cliente-centrico
CCLLIIEENNTTEE
Lean
Transformation
14. Gli “ingredienti” di una Lean
Transformation”
Principi chiari
VALUE
MAPPING
FLOW
PULL
PERFECTION
James Womack Daniel Jones
Lean
Transformation
15. Gli “ingredienti” di una Lean
Transformation”
Strumenti efficaci
VSM – 5S – KANBAN – TPM – SMED
……
Lean
Transformation
16. Il ripensamento dei processi in ottica di flusso
+ valore
– sprechi
La riprogettazione condivisa dei processi utilizzando il Value Stream Mapping:
GLI STEPS DELIVERABLE
Definizione
del Team
Mappare il
processo
Evidenziare
tempi e
criticità
Partire dal
valore per il
Cliente
Eliminare
criticità e
sprechi
Riformulare il
processo
Furure State Actual State
processi
standardizzati e
stabili
+ flusso
– lotti e code
17. Gli “ingredienti” di una Lean
Transformation”
Cambiamento delle persone
Ci sono 4 condizioni affinché le
persone aiutino il cambiamento
“Cambierò il mio comportamento se e solo se .."
Conoscenze
" . . . Ho le conoscenze
per agire nel nuovo
modo"
Sistema
allineato
". . . Il sistema rinforza
il mio desiderio di
cambiare"
Esempio e leadership
" . . . Vedo i miei
leaders agire e dare
l’esempio"
Comprensione e
impegno
". . . So perché devo
cambiare e lo
voglio fare"
Lean
Transformation
18. Gli “ingredienti” di una Lean
Transformation”
Supporto alle persone
Performance
Time
“Comportamentale
Lean ”
Miglioramento
“Tecnico”
Effetto
Instabilità Cambiamento Sostenibilità
Transformation
19. Il Lean è solo per grandi gruppi
industriali del settore automotive?
In quali aziende si possono applicare i
principi del lean?
20. Lean Management:
solo per grandi aziende automotive?
Enfasi sulla qualità e la
velocità, oltre che sulla
riduzione costi
Anche dove il business è
condizionato dalla moda…
Applicazioni specifiche per le
aziende che operano a
commessa
L’applicazione del Lean Management è più facile e più veloce
in aziende di dimensioni ridotte
21. Lean Management:
solo per le aziende industriali?
Ospedali organizzati per “Intensità di
Cura”
Razionalizzazione dei processi di
front end e di back office
Riduzione costi e aumento velocità
di risposta al cliente
I principi del Lean Management nascono nel mondo
industriale, ma trovano applicazione in ogni settore
22. In sintesi ...
Lean Management
CCoommpprreennddeerree
ee CCrreeaarree vvaalloorree
ppeerr iill cclliieennttee
EElliimmiinnaarree ggllii
sspprreecchhii....
ttuuttttoo cciiòò cchhee
nnoonn aaggggiiuunnggee
vvaalloorree
Riduzione costi
Miglioramento della Qualità
Maggiore competitività
Orientamento
all’innovazione
Consegne On-time
Soddisfazione del cliente
Soddisfazione dei dipendenti
Capacità di risposta alle
esigenze del mercato
CCrreeaarree uunn’’aazziieennddaa WWoorrlldd CCllaassss …… pprreeppaarraattaa ppeerr iill ffuuttuurroo
Utilizzo delle linee di flusso, giustificato solo nel caso di elevati volumi di produzione
Per inseguire il concetto di flusso è necessario “avvicinare” ogni fase del processo produttivo, eliminando la principale giustificazione della loro interruzione, la possibilità di accumulare scorte.
Ford lavora sullo “spazio fisico” tra due fasi di lavoro, eliminandolo!
Capire quand “non produrre” aiuta il sistema a contenere i costi legati alle giacenze.
Ridurre la variabilità
1 – Prodotti e processi stabili nel tempo
2 – Quantità stabili nel tempo
3 – Carichi di lavoro delle risorse stabili nel tempo
CONTROLLO AUTOMATICO DEI DIFETTI: JIDOKA
I due pilastri su cui poggia il sistema di produzione JIT sono il Kanban ed il controllo automatico dei difetti. Al fine di attuare il JIT in modo perfetto, deve affluire verso le fasi a valle il 100% di pezzi buoni e questo flusso deve essere ritmico e senza soluzione di continuità.
A queste condizioni il controllo della qualità è così importante che deve coesistere con tutto il sistema produttivo JIT. “Controllo automatico” significa applicare, un dato meccanismo, strumenti idonei per prevenire la produzione di pezzi difettosi nelle macchine o sugli impianti.
Il termine giapponese JIDOKA, no significa automazione, ma controllo automatico dei difetti di un processo produttivo. Negli stabilimenti Toyota quasi tutte le macchine si fermano in presenza di difetti o anomalie. Il cosiddetto “sistema a prova dia errori” (in giapponese “poka-yoke”) è proprio quello che previene la produzione di pezzi difettosi e consiste nel dotare di dispositivi di controllo sia gli attrezzi sia gli strumenti.
Il concetto di controllo automatico è esteso anche alle linee di produzione di tipo manuale.
Se accade qualcosa di anomalo su una di tali linee, l’operaio preme un pulsante di “stop”, fermando in tal modo l’intera linea. Al fine di evidenziare i difetti in ciascuna fase di lavoro, un pannello elettrico luminoso, chiamato andon, che indica la fermata di una linea, è appeso tanto in alto nello stabilimento da poter essere visto da chiunque.
Se qualche operaio ha bisogno di aiuto per rimediare ad un suo ritardo nel lavoro, accende la linea gialla dell’”andon”. Se invece ha bisogno di fermare la linea per correggere un inconveniente sull’impianto, allora accende una luce rossa.
Video VISA
Ingredienti. Esempio degli ingredienti per fare una torta, una salsa, … : tutti uguali ma i risultati saranno sempre diversi!
Da visione tattica di breve a visione strategica di lungo
Il cliente al centro
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