Lo scopo di questa presentazione è quello di verificare quanto il diverso livello di padronanza di una lingua influisca sulla resa della traduzione e in particolare sulla resa dei pronomi personali soggetto di 1ª e di 3ª persona (in inglese sempre esplicitati, in italiano spesso sottintesi).
IL LIVELLO DI PADRONANZA DELL’INGLESE INFLUENZA LA TRADUZIONE DEI PRONOMI?
1. Corso di Laurea inTeoria eTecnologia della Comunicazione
A.A. 2014|2015
IL LIVELLO DI PADRONANZA DELL’INGLESE INFLUENZA
LA TRADUZIONE DEI PRONOMI?
Prof. MariaTeresa Guasti
Martina Agogliati [792067]
Rachele Sicuro [791804]
2. 2M. Agogliati - R.Sicuro
Abstract
A partire da due estratti letterari tratti da Wuthering Heights di Emily Brontë e il racconto
“The Sisters” in Dubliners di James Joyce in lingua originale (inglese), abbiamo chiesto a
10 soggetti, madrelingua italiana, con livello di padronanza della lingua inglese alto o basso,
di tradurre i suddetti testi, avvalendosi del solo vocabolario.
Il nostro scopo è quello di verificare quanto il diverso livello di padronanza influisca sulla
resa della traduzione e in particolare sulla resa dei pronomi personali soggetto di 1ª e di 3ª
persona (in inglese sempre esplicitati, in italiano spesso sottintesi).
3. 3M. Agogliati - R.Sicuro
Introduzione
Cos’è la traduzione e cosa implica
La traduzione è un’attività che implica l’interpretazione del significato di un testo
(prototesto) e la successiva produzione di un nuovo testo, equivalente all’originale, in un’altra
lingua (metatesto). Il suo scopo è il mantenere il più inalterato possibile il significato e lo stile
del testo, incorrendo, se necessario, a processi di adattamento.
4. 4M. Agogliati - R.Sicuro
Studi sull’argomento
Al giorno d’oggi sono in circolazione grandi quantità di testi tradotti. Si nota:
traduzioni covert
(cioè traduzioni in cui elementi specifici di una cultura vengono riadattati applicando filtri culturali)
tendenza alla transcodica piuttosto che alla riscrittura
Il traduttore mette in atto una serie di strategie e di esplicazioni
che rendano il testo tradotto il più fruibile possibile da parte del pubblico.
Studi sull’argomentoStudi sull’argomento
5. 5M. Agogliati - R.Sicuro
La sintassi del periodo viene spesso semplificata
Uno studio ha dimostrato che i testi tradotti dall’inglese all’italiano hanno una percentuale di proposizioni
principali e coordinate alle principali del 53.23% rispetto al totale delle proposizioni (percentuale che resta
fedele a quella del testo originale inglese: 56.75%) vs il 43.21% riscontrato nei testi italiani nativi.
Studi sull’argomento
Principali e coord testi tradotti da inglese
Principali e coord testi nativi inglese
Principali e coord testi nativi italiano
6. 6M. Agogliati - R.Sicuro
Considerazioni
Nel nostro esperimento ci soffermeremo ad analizzare in particolare un aspetto riguardante
i fenomeni di esplicazione: quello in cui traduttori professionisti inseriscono elementi non
obbligatori, se non addirittura ridondanti; come nel caso dell’esplicitazione dei pronomi
personali soggetto. Inoltre faremo una distinzione tra i soggetti con livello di padronanza
della lingua inglese alto e basso.
Una domanda che fin da subito ci possiamo porre è se i nostri soggetti si comporteranno
come i traduttori professionisti, oggetto delle ricerche della letteratura citata, oppure
adotteranno un comportamento diverso.
7. 7M. Agogliati - R.Sicuro
Concetti Chiave
Il sistema pronominale dell’italiano: pronomi soggetto
Forma Debole
•Pronome nullo
es. Ø verrò domani.
•Pronome nullo
•Serie di pronomi egli/esso
es. Maria ha detto che Ø verrà
domani.
•Serie di pronomi lui/lei
es. Maria ha detto che lei e sua madre
verranno domani.
(forma forte necessaria per
disambiguazione o coordinazione)
•Pronome personale io
es. Io verrò domani.
I pers
III pers
Forma Forte
8. 8M. Agogliati - R.Sicuro
Concetti Chiave
La traduzione dei pronomi personali soggetto
Non vi sono anomalie nella traduzione quando:
• ad un pronome forte dell’inglese ne
corrisponde uno forte in italiano
• quando i due pronomi, parte della stessa
frase, contrastano tra singolare e plurale oppure
maschile e femminile
Vi sono anomalie nella traduzione quando:
• benché nel testo di partenza vi sia
un pronome debole, il testo di arrivo
presenta un pronome forte, laddove il
pronome può essere tradotto con Ø e
invece viene reso con egli o lui
(Ciò può essere imputato all’interferenza
tra le due lingue: infatti questo uso dei
pronomi realizzati è riconducibile all’influenza
dell’inglese che non prevede pronomi soggetto
non pronunciati.)
9. 9M. Agogliati - R.Sicuro
Esperimento - Metodo
10 partecipanti:
Analisi dei dati:
• totale pronomi sogg non prodotti in 1ª e 3ª persona
• totale pronomi sogg prodotti in 1ª e 3ª persona
• totale pronomi sogg prodotti non necessari in 1ª e 3ª persona
• T-test
5 padronanza bassa
(inglese scolastico)
5 padronanza alta
(a partire da livello B2)
Testi di circa 450 parole.
Ognuno tradotto da 2/3 soggetti
appartenenti ai due
differenti gruppi sopra citati.
Strumenti per la traduzione:
• vocabolario inglese-italiano
(non ammessa
traduzione automatica)
10. 10M. Agogliati - R.Sicuro
Esperimento - Risultati
Risultati del gruppo con padronanza dell’inglese alto
La seguente tabella mostra i risultati dei 5 soggetti con un’alta padronanza della lingua inglese.
11. 11M. Agogliati - R.Sicuro
Esperimento - Risultati
Risultati del gruppo con padronanza dell’inglese basso
La seguente tabella, invece, mostra i risultati dei 5 soggetti con una bassa padronanza della lingua.
12. 12M. Agogliati - R.Sicuro
Esperimento - Risultati
Student T-test:
Probabilità di errore calcolate:
3,515
0,005
5,176
0,0005
4,729
0,001
La differenza tra le medie è significativa.
Il livello di padronanza dell’inglese
influenza la traduzione dei pronomi.
13. 13M. Agogliati - R.Sicuro
Conclusione
Gruppo con un basso livello di padronanza dell’inglese
• viene esplicitato un numero considerevole di pronomi soggetto
• la maggior parte di essi può essere sottintesa in italiano
• questo fenomeno può essere attribuito a una maggiore insicurezza,
da parte dei soggetti di questo gruppo
Essi tendono a produrre una traduzione più letterale, dove ogni parola tradotta si avvicini il più possibile a
quella della lingua fonte e dove anche la struttura delle frasi rimane pressoché uguale a quella dell’inglese.
I dati raccolti mostrano:
14. 14M. Agogliati - R.Sicuro
Conclusione
Gruppo con un alto livello di padronanza dell’inglese
• i soggetti tendono a elaborare maggiormente le frasi, modificandone talvolta la struttura
• i pronomi soggetto vengono prodotti solo quando è necessario, con pochissime eccezioni
• queste ultime sono probabilmente dovute a una volontà di risultare più chiari
Tuttavia, si nota che questi soggetti non si sono comportati come i traduttori professionisti, la cui tendenza
alla transcodica risulta più marcata di quella che si evince dai testi tradotti dal nostro campione.
Possiamo ipotizzare che questo sia accaduto perché i soggetti dell’esperimento, a differenza dei traduttori
professionisti, non hanno avuto la preoccupazione di rendere il più fruibile possibile il testo prodotto, non
hanno dunque avvertito la necessità di semplificarlo, come abbiamo visto avviene per quanto riguarda
i professionisti del settore.
I dati raccolti mostrano:
15. 15M. Agogliati - R.Sicuro
Bibliografia
Lingua, mediazione linguistica e interferenza, G. Garzone A. Cardinaletti, Angeli Milano 2004
La traduzione: una sfida etica, P. Ricoeur, Morcelliana Brescia 2001