1. pianetahotel
ANNO XXI n°5 - novembre-dicembre 2011 - IL SOLE 24 ORE S.p.A. - 20016 Pero (Mi) - via C. Pisacane 1 - ISSN 1127- 6983 Poste Italiane spa Sped. in A. P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano.
febbraio - marzo 12
l’albergo
si fa atelier
Quando l’arte
ConteMporanea
Diventa un punto
di attrazione.
Modelli,
protagonisti e
personaggi dei
nuovi “musei”
dell’ospitalità
51 CONSUNTIVI
STUDIO INTESA SANPAOLO
SUI BILANCI 2010
54 MANOVRA
IMU, IRAP E ACE. LE NOVITÀ
DEL “DECRETO MONTI” 32 LUCI MAGICHE 64 F&B MANAGER 80 OSPITI IN TOUR
LE VIRTÙ DEI SISTEMI GRANDI E PICCOLI HOTEL GUIDA ALL’ACQUISTO DI
60 INCOMING DI ILLUMINAZIONE A LED NON NE POSSONO PIÙ UN FURGONE TRASPORTO
TURISTI CINESI IN ITALIA, IN QUATTRO CASI STUDIO FARE A MENO: NUOVE PASSEGGERI: MODELLI,
UN RAPPORTO DIFFICILE INTERNAZIONALI COMPETENZE E COSTI CARATTERISTICHE E PREZZI
3. front office
web
AFFRANCARSI, almeno in parte, DALlo strapotere DEI PORTALI
DI Booking è POSSIBIle. grazie ai social media che sono
in grado di creare reti di dialogo parallele. NE PARLIAMO
con roberta Milano, esperta di web marketing turistico
di Claudio Bonomi
L
e nuove corazzate del mercato travel oggi si poco incline all’associazionismo, geograficamente
chiamano Ota, Online Travel Agency, acro- dispersa e composta in larghissima parte da pic-
nimo che indica appunto i grandi portali coli imprenditori indipendenti. E, dunque, che fare?
come Expedia o Booking.com dove transitano quasi La parola magica che circola in convegni, siti e nu-
la metà delle prenotazioni. Secondo PhocusWright, merosi blog frequentati dagli albergatori è una sola:
centro di ricerca statunitense specializzato in studi “disintermediazione”. Quasi un mantra che attraversa
sul turismo, le Ota possiedono infatti quasi il 47% del la rete e che invita gli albergatori a riappriopiarsi
mercato online e la loro quota di mercato è destina- dell’online, facendo diventare il proprio sito proprie-
ta a crescere ancora. Ciò in uno scenario che vede tario il perno dell’attività commerciale e di una serie
crescere la componente dell’intermediazione online. di iniziative di marketing e fidelizzazione. Obiettivo:
Nel 2011, il mercato turistico italiano ha raggiunto il affrancarsi progressivamente dal “giogo” dei grandi
valore di 18,4 miliardi di euro, il 18% dei quali è stato portali. Ma il sogno di arrivare un giorno a pagare lo
intermediato online. Nel 2013, le proiezioni di Pho- 0% di commissioni è realistico?
cusWright indicano un valore totale di 19,6 miliardi Se sì con quali mezzi? Lo abbiamo chiesto a Roberta
di euro, la cui componente online sarà pari al 20%. Milano, professionista molto conosciuta dagli addetti
Uno scenario che preoccupa non poco gli albergatori ai lavori ed esperta di turismo online (il suo blog
italiani che quotidianamente devono lasciare nelle robertamilano.it è tra i più seguiti, figura 3° in Italia
tasche dei portali commissioni che possono arrivare nella categoria “travel” e 8° nella categoria “marke-
anche oltre il 25%. Ciò significa margini ridotti all’os- ting” delle classifiche di ebuzzing). «Credo prima di
so e zero risorse per investimenti o aggiornamenti tutto che l’imprenditore turistico debba avere una
dei servizi o della struttura. Senza contare che le strategia a prescindere dal web e non affidarsi all’im-
Ota hanno vita facile in un Paese caratterizzato da provvisazione come è spesso successo in passato.
un’industria alberghiera altamente frammentata e La strategia è unica: occorrerà poi coerentemente
pianetahotel 17
4. front office
web
Roberta Milano è
consulente e docente Le grandi catene
universitaria. Insegna
Web Marketing per si mettono insieme
il Turismo presso la
Facoltà di Economia
dell’Università di
per “disintermediare”
Genova. Dirige il Master
universitario in Marketing
e Web Marketing
Turistico Territoriale.
È co-fondatrice di BTO
Educational, associazione
che si occupa di
formazione e ricerca sui
temi del turismo online.
Che la pressione operata dalle Ota abbia ormai raggiunto livelli di
sviluppare le proprie attività online - esordisce Ro- guardia, lo dimostra l’attivismo delle grandi catene nel creare nuove
berta Milano -. Detto questo, credo che la parola di- finestre sul web in grado di intercettare i flussi di booking. L’ultima
sintermediazione vada sempre legata alla capacità di in ordine di importanza si chiama Room Key (roomkey.com) ed
un hotel di rendersi “particolare” e distinto dagli altri. è una piattaforma di booking creata da un pool di grandi catene
Ad esempio, andrebbero valorizzati i propri punti di alberghiere (IHG, Marriott International, Wiyndham Hotel Group,
forza e la propria storia. Altro suggerimento è quello Choice Hotels Int., Hyatt Hotels, Hilton Worldwide e Best Western
di creare servizi che soddisfino specificamente alcu- International) che conta già circa 25mila strutture e che, a regime,
ne nicchie di mercato. Ricordandosi sempre, però, dovrebbe toccare quota 80mila. Il motore di ricerca, ancora in
che il web 2.0 ha riportato con forza in primo piano
la qualità e valori antichi come pulizia, affidabilità e
cortesia. Valori che rimangono, sempre e comunque, considerare la forte domanda di connessione Internet,
alla base di un passaparola positivo sul web. Back to spesso insoddisfatta o soddisfatta a costi esorbitanti.
basics insomma. Aggiungerei soltanto il consiglio di È chiaro, poi, che per muoversi in rete l’albergatore
deve imparare a conoscere almeno i più elementari
meccanismi del web marketing (come il monitoraggio
del proprio brand attraverso un semplice Google Alert)
Per saperne di più. Roberta Milano
insieme al giornalista Mario Gerosa ha che per molti è ancora un “pianeta sconosciuto”. E
recentemente curato per FrancoAngeli soprattutto saper muoversi con una certa scioltezza
“Viaggi in Rete”, vademecum per tra i diversi social network - dai consolidati Twitter
un nuovo marketing turistico basato
sulla costruzione di relazioni e sulla e Facebook fino agli emergenti Foursquare e Insta-
fiducia. Motore di tutto è il web che gram - che possono davvero fare cassa di risonanza
può e deve essere uno strumento per alle iniziative dell’hotel e generare un effetto domino
legare conoscenze, territorio e cultura
positivo in termini di notorietà del brand». Ma per far
e, soprattutto, per fare promozione
(FrancoAngeli, Collana Scienze e questo ci sono in giro fior di consulenti in grado di
Professioni del Turismo, p. 256, 31 euro). sviluppare in outsourcing una miriade di attività sul
pianetahotel 18
5. front office
web
La finestra di Johari, UNO SCHEMA
Chuck Sullivan, senior PER MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE SUL WEB
vice president online
services di Hilton
Worldwide. Secondo Quello che io Quello che io
Sullivan, Room Key è so di me non so di me
una piattaforma ask
destinata a diventare zona zona
un’esperienza Quello che gli altri conosciuta cieca
leader nel settore sanno di me (arena)
dell’intermediazione
alberghiera. Sono più
di 3.400 le strutture
Hilton già integrate Quello che gli altri zona zona
all’interno del non sanno di me privata inconscia
portafoglio alberghi (facciata)
di Room Key.
tell
Fonte: dal libro “Viaggi in Rete” a cura di
Roberta Milano e Mario Gerosa, FrancoAngeli
Anche nel turismo, come illustra lo schema, per migliorare la
comunicazione efficace occorre lavorare in 2 direzioni: 1) quella
dell’ascolto di recensioni per capire cosa si dice del proprio hotel; 2) quella
del racconto, valorizzando punti di forza che spesso si tengono nascosti.
versione beta, è in fase di lancio nei Paesi di lingua inglese e suc-
cessivamente lo sarà anche in altre parti del globo. Diversi addetti “futuri ospiti” attraverso i blog o Facebook può anche
ai lavori hanno letto questa iniziativa come una risposta competi- servire a farsi una reputazione? «Certamente sì e dirò
tiva ai grandi portali di booking. Una volontà confermata da Chuck di più: credo che modelli come TripAdvisor diverranno
Sullivan, vice president global online services di Hilton Worldwide molto vulnerabili. I consumatori presto andranno a
(più di 3.400 le strutture Hilton in Room Key) che a Pianetahotel ricercare le recensioni non più su siti dedicati, ma su
conferma: «Room Key opererà come un “lead generation site” ed blog o social network generalisti che danno maggiori
è pensato per offrire quei livelli di flessibilità, precisione e garanzia garanzie di affidabilità e, soprattutto, di affinità in ter-
che oggi i consumatori si aspettano da un sito di hotel shopping». mini di interessi. In altre parole, ognuno si collegherà
al suo blog preferito o si farà consigliare dalla “sua”
community».
web 2.0. «Errore - ribatte l’esperta -. Il consulen-
te va bene ma solo in una logica di affiancamento. L’ingresso di nuovi attori
Delegare completamente a mio avviso non funziona. Un’ultima battuta riguarda il futuro. «Siamo alle pre-
È fondamentale che ci sia un coinvolgimento della se con uno scenario in divenire - conclude Milano
proprietà e soprattutto tanta passione e impegno». La - e penso che l’ingresso di nuovi attori come Google
domanda, a questo punto, è se la disintermediazione Hotel Finder, cambierà i connotati al mercato: e, dun-
è un obiettivo alla portata di tutti. «Dipende molto que, influenzerà in maniera significativa le strategie di
dall’ubicazione dell’hotel. Se parliamo di strutture in disintermediazione. Strategie che, è bene ricordare,
aree non notissime serve sviluppare contestualmen- hanno almeno il merito di produrre della ricchezza che
te alle inizative promozionali relative alla struttura resta in Italia: oggi, gran parte dei turisti che vengono
anche un’attività in collaborazione con le pubbliche nel nostro Paese usano i portali di prenotazioni online
amministrazioni locali per creare nuova domanda tu- che non solo si prendono almeno il 15% del prezzo
ristica. Più difficile vedo l’affrancamento dai grandi della camera ma che, essendo tutti soggetti esteri,
portali per strutture posizionate in destinazioni ad alta delocalizzano ricavi e profitti che certo non vengono
densità turistica». Creare reti parallele di dialogo con i reinvestiti nel nostro sistema». //
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