Presentazione Progetto Scuola+.15 progetti di didattica integrata
Stem doc premio_pa-sostenibile-2018
1. “In Estate si imparano le STEM I e II edizione”
iniziativa del Dipartimento per le pari opportunità-
Presidenza del Consiglio dei Ministri
INDICE
1. Descrizione dell’iniziativa
2. Gli obiettivi
3. Destinatari e budget dell’iniziativa
4. Tecnologia adottata
5. Tempi di progetto
6. Il Gruppo di lavoro
*******
1. Descrizione progetto;
In Italia è scarsa la partecipazione delle donne nei percorsi di studio e lavoro dei settori STEM
(Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). I dati del Ministero dell’Istruzione, Università e
ricerca italiano (MIUR) del 2016 mostrano che sul totale degli iscritti al 1° anno delle scuole
secondarie di secondo grado negli istituti tecnici – settore tecnologico, la percentuale femminile è
pari solo al 16,3% e si osservano rilevanti differenze di genere tra i vari settori di studio anche
all’Università: 75% donne nell’area Umanistica, mentre la presenza femminile diminuisce man
mano che si passa ad ambiti di carattere più scientifico o tecnico raggiungendo il minimo nell’area
di “Ingegneria e Tecnologia” (31%).
La maggior parte dei fenomeni di esclusione e discriminazione che colpiscono il genere
femminile in ambito scientifico e tecnologico sono riconducibili principalmente ai pregiudizi
di genere, radicati nel contesto sociale e ancora da eliminare, secondo cui le donne sarebbero
meno predisposte verso queste materie e sarebbero meno competitive nelle abilità informatiche e
tecnologiche rispetto agli uomini, abilità che sono però necessarie per avere successo nel mondo
del lavoro.
Incidere sul sistema educativo, al fine di incoraggiare le ragazze a intraprendere carriere a
tradizionale maggioranza maschile, rappresenta il punto di partenza per una necessaria inversione
di tendenza volta a contrastare la sotto-rappresentazione delle donne in settori strategici per
la crescita economica. Occorre perciò fare in modo che le ragazze siano incoraggiate a studiare
materie che aprano loro la possibilità di carriera anche in settori afferenti alla scienza,
all’ingegneria e alla finanza e in settori in crescita come le nuove tecnologie, comprese le
2. tecnologie verdi, digitali e la tecnologia dell’informazione, nonché nei settori tradizionalmente
maschili che sono maggiormente innovativi, anche attraverso la formazione continua,
promuovendo iniziative per il contrasto agli stereotipi di genere che vedono nelle donne una
minore propensione al rischio e minore fiducia in se stesse.
Proprio per colmare questo gap nelle materie scientifiche e diffondere una cultura sempre più
inclusiva è nata nel 2016 l’iniziativa “IN ESTATE SI IMPARANO LE STEM - Campi estivi di scienze,
matematica, informatica e coding”, promossa e realizzata dal Dipartimento per le Pari Opportunità
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in partnership con il Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca.
L’obiettivo principale è avvicinare prevalentemente le studentesse della scuola primaria e
secondaria allo studio delle materie STEM attraverso iniziative formative gratuite di carattere
innovativo.
L’iniziativa si pone tra l’altro l’obiettivo di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro,
incentivando le istituzioni scolastiche a tener aperti i propri locali per iniziative formative almeno
per due settimane durante il periodo estivo, il periodo, cioè, in cui i genitori hanno maggiori
difficoltà nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Inoltre “IN ESTATE SI IMPARANO LE
STEM” ha il pregio di incoraggiare l’integrazione di soggetti svantaggiati favorendo una
maggiore inclusione anche dal punto di vista sociale.
In considerazione del successo ottenuto nel 2017 l’iniziativa è stata replicata nel 2018.
“In estate si imparano le Stem” I edizione (Avviso pubblico del 19/12/2016):
Con circa 2 milioni di euro sono stati finanziati 209 progetti per la realizzazione di campi estivi
nell’anno scolastico 2017, totalmente gratuiti per le famiglie, in più di 100 città italiane
omogeneamente distribuite sul territorio nazionale. Oltre 2.000 giornate laboratoriali e oltre 8.000
ore di formazione erogate a più di 6000 studenti e studentesse (di cui almeno il 60% di genere
femminile).
Visto il successo della prima edizione, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha deciso di fare il bis
e di rilanciare l’iniziativa
“In estate si imparano le Stem” II edizione (Avviso pubblico del 30/01/2018):
3 milioni di euro che potranno finanziare circa 300 scuole in tutta Italia che organizzeranno campi
estivi rivolti a studenti e studentesse nel 2018 e nel 2019 nelle materie STEM. Si stima il
coinvolgimento complessivo di circa 12000 studenti e studentesse (di cui almeno il 60% di genere
femminile).
Per la realizzazione dei progetti la maggior parte le scuole hanno collaborato con Università, Enti
pubblici e privati, Centri di ricerca, Musei, Fondazioni culturali e imprese. Nella I edizione
3. sono stati coinvolti circa 400 partner, tra cui molte delle principali Università italiane, numerose
Aziende, oltre a Fondazioni, Musei ed enti di ricerca.
I percorsi di approfondimento, erogati a studentesse e studenti delle scuole primarie e secondarie
di I grado, comprendono attività differenziate nelle materie STEM. A titolo meramente
esemplificativo, bambine e bambini sono stati impegnati a realizzare micro-robot utilizzati come
strumenti musicali, ad esaminare il DNA e i microorganismi al microscopio; ad applicare i principi
della matematica e dell’astronomia, anche attraverso attività ludiche; altri ancora hanno realizzato
un sistema di orticoltura automatizzata tramite l’utilizzo di stampanti 3D.
In generale in tutta l’Italia l’innovatività e l’originalità progettuale delle iniziative si sono
moltiplicate. L’impatto dell’iniziativa è stato sicuramente positivo considerato che ha prodotto
effetti trasversali non solo per i diretti destinatari, le studentesse e gli studenti, ma anche nei
confronti delle famiglie, delle scuole, e del territorio.
Si tratta della prima iniziativa in Italia, e probabilmente in Europa, che prevede di utilizzare il
periodo di chiusura estiva delle scuole per svolgere attività gratuite in grado di apportare reali
benefici a diverse categorie di beneficiari, a partire dalle studentesse e studenti (dai 6 e 13 anni)
coinvolti in attività stimolanti e coinvolgenti nelle materie STEM, non comprese nei programmi
scolastici.
L’innovatività deriva, inoltre, dai requisiti minimi che ciascuna proposta progettuale deve
possedere. In particolare i percorsi di approfondimento devono avere una durata di almeno 10
giornate, ciascuna di almeno 4 ore e coinvolgere almeno 20 studenti e studentesse,
prevalentemente di genere femminile (almeno il 60%).
Le famiglie ricevono un notevole beneficio in termini di conciliazione del lavoro con le esigenze
familiari in quanto i campi estivi STEM si svolgono nel periodo di chiusura delle scuole.
Le scuole, d’altro canto hanno potuto sperimentare una didattica innovativa beneficiando della
collaborazione con soggetti pubblici e privati altamente qualificati nelle materie STEM, anche grazie
ad un Elenco di soggetti interessati a collaborare con il Dipartimento per le Pari Opportunita' sulle
iniziative volte alla promozione delle pari opportunità nella cultura scientifica e tecnologica messo a
disposizione dal Dipartimento, al quale sono iscritti più di 200 soggetti specializzati nelle materie
STEM. http://www.pariopportunita.gov.it/wp-content/uploads/2018/01/elenco-stem-
02_01_201801.pdf
Più specificamente, bambine e ragazze di età compresa tra i 6 e i 13 anni attraverso campi estivi
STEM sono state a contatto diretto con docenti ed esperti dei più importanti soggetti operanti nel
settore scientifico d’Italia avendo la possibilità di avere un approccio innovativo con le tecnologie
digitali fin dalla scuola primaria.
4. L’iniziativa si caratterizza, inoltre, per il suo elevato grado di trasferibilità. La progettazione di un
campo estivo replicabile su scala nazionale e internazionale è stato, infatti, previsto come uno dei
criteri di valutazione delle proposte progettuali. Per questa ragione molti dei campi estivi finanziati
prevedono la possibilità di essere realizzati anche gli anni successivi riproducendo il modello
finanziato nel 2017 di promozione delle materie scientifiche tra le studentesse.
A questi fini, numerose scuole hanno utilizzato il finanziamento per acquistare beni materiali e
attrezzature (in particolare pc, tablet, microscopi, robot, software etc..) riutilizzabili per una
riedizione del campo estivo e di iniziative analoghe.
La pubblicazione sul sito istituzionale del Dipartimento per le Pari Opportunità delle iniziative
realizzate dalle 209 scuole http://www.pariopportunita.gov.it/materiale/progetti-stem-dalle-
scuole/ e l’attivazione di reti territoriali tra scuole agevolerà la ripetizione dei corsi e anche la
possibilità per altre scuole di replicare i campi estivi realizzati dalle scuole finanziate nel 2017
Tra l’altro, alcune scuole hanno già manifestato l’intenzione di inserire nei propri programmi e
quindi per tutti propri studenti e le proprie studentesse le metodologie sperimentate nei campi
estivi STEM, per continuare a contrastare gli stereotipi di genere nelle materie scientifiche e
tecnologiche nel corso dell’anno scolastico.
Dai primi risultati riscontrati sulla prima edizione si rileva:
un accresciuto interesse e coinvolgimento delle bambine e ragazze nelle materie STEM in
relazione alle metodologie innovative e laboratoriali utilizzate nei campi estivi
una maggiore consapevolezza delle famiglie e degli insegnanti sui pregiudizi di genere nelle
materie STEM
una migliore conciliazione delle esigenze lavorative con quelle familiari.
2. Gli obiettivi;
L’iniziativa “In estate si imparano le Stem” persegue i seguenti obiettivi:
avvicinare con approccio innovativo le ragazze della scuola primaria e secondaria di I grado
(età 6-13 anni) alla cultura scientifica e tecnologica attraverso corsi, laboratori, esperimenti
ed nelle materie STEM svolti presso le scuole da qualificati enti partner;
favorire la conciliazione dei tempi di vita e di vita e di lavoro delle famiglie in quanto i corsi
finanziati dal progetto si svolgono prevalentemente nel periodo estivo o comunque di
chiusura delle scuole;
promuovere l’inclusione sociale incoraggiando la partecipazione ai campi estivi degli
studenti svantaggiati (disabili, figli di carcerati, scuole collocate in aree a rischio del paese).
3. Descrizione destinatari e budget dell’iniziativa;
5. Prima edizione dell’iniziativa “In estate si imparano le Stem”:
Destinatari tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado; 1067 scuole
candidate; con circa 2 milioni di euro 209 scuole finanziate, localizzate in più di 100 città
italiane. Hanno frequentato i corsi di approfondimento, totalmente gratuiti per le famiglie,
per almeno 2 settimane nel 2017 circa 6000 studenti della scuola primaria e secondaria di I
grado, di cui almeno il 60% (cioè circa 4000) sono studentesse.
Seconda edizione dell’iniziativa “In estate si imparano le Stem”:
Destinatari tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado; circa 3 milioni di euro
per oltre 300 scuole che organizzeranno che campi estivi rivolti a bambine e bambini nel
2018 e nel 2019. Si stima il coinvolgimento di circa 12000 studenti e studentesse (di cui
almeno il 60% di genere femminile).
4. Tecnologia adottata;
Per la partecipazione agli Avvisi di entrambe le edizioni è stata utilizzata una apposita
piattaforma web interattiva (www.monitordposcuola.it ). La piattaforma è attualmente in uso
anche per la rendicontazione delle spese sostenute.
5. Tempi di progetto;
Per la I edizione di In Estate si imparano le STEM le scuole hanno erogato i rispettivi percorsi
formativi e di approfondimento nell’anno scolastico 2017; attualmente sono in corso le attività
di rendicontazione finanziaria. Per la II edizione, lanciata con Avviso pubblico del 30 gennaio
2018, sono attualmente in corso le attività della commissione di valutazione delle proposte
progettuali pervenute. I percorsi formativi e di approfondimento saranno erogati per due
annualità 2018 e 2019.
6. Il Gruppo di lavoro;
L’iniziativa è stata coordinata dall’Ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità del
Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinato dalla Cons.
Monica Parrella - Dirigente Generale. Il team del Dipartimento a supporto delle iniziative STEM, I e II
edizione, è composto da funzionari, impiegati e consulenti (in totale circa10 persone).