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I mille fiumi più lunghi della Terra
Sull'opera "i mille fiumi" di Arrigo Boetti e Anna-marie Sauzeau-Boetti
La classificazione per ordine di grandezza e' il metodo più comune per organizzare l'informazione relativa ad una data categoria, nel caso dei fiumi, la grandezza
si puo' intendere alla potrenza uno, due, o tre., cioè può essere espressa in km, km2 o m3 (lunghezza, bacino o portata), il criterio di lunghezza e' il più arbitrario e
ingenuo, ma tutt'ora il piu' diffuso, eppure e' impossibile misurare la lunghezza di un fiume per le mille e piu' perplessita' che solleva la sua esistenza fluida (per i
suoi meandri e i suoi passaggi attraverso i laghi, per le sue diramazioni attorno alle isole o i suoi spostamenti nella zona del delta,, per gli interventi dell'uomo
lungo il suo corso, per i confini inafferrabili tra acqua dolce e acqua salata ...) molti fiumi non sono mai stati misurati perche' le loro rive o acque sono inacessibili,
persino gli spiriti dell'acqua solidarizzano a volte con la flora e fauna per tenere gli uomini a distanza, di conseguenza alcuni fiumi scorrono senza nomi, innominati
per la loro realta' intoccata, o innominabili per scongiura umana (alcuni mesi fa, un pilota che volava a bassa quota sopra la foresta brasiliana scopri' un "nuovo"
affluente del rio delle amazzoni). altri fiumi non possono essere misurati perche' invece hanno un nome, un nome causale dato loro dagli uomini (nome uniforme
lungo il corso intero quando il fiume, navigabile diventa veicolo di comunicazione umana; nomi diversi quando il fiume, temibile, visita gruppo umani isolati); ora
l'entita' di un fiume si puo' stabilire o in riferimento al suo nome (traccia dell'avventura umana), o in riferimento alla sua integalita' idrografica (avventura dell'acqua
dal punto sorgente piu' remoto fino al mare, l di fuori dei nomi assegnati ai vari tratti), il problema e' che le due avventure coincidono raramente, di solito
l'avventura dell'esploratore va contro corrente, partendo dal mare; quella dell'acqua invece ci finisce, l'esploratore che risale il fiume deve fare testa o croce ad
ogni bivio, perche' a monte di ogni confluenza tutto si rarefa: l'acqua, a volte l'aria, ma sempre la propria certezza, mentre il fiume che scende verso il mare
condensa gradualmente le sue acque e la certezza della sua strada ineluttabile, chi puo' dire di se e' meglio seguire l'uomo o l'acqua? l'acqua, dicono i moderni
geografi, obiettivi e umili, e cosi' si mettono a ricomporre l'identita' dei fiumi, un esempio: il mississipi di neworleans non e' proprio l'estensione del mississipi che
sorge dal lago itasca nel minnesota, come s'impara a scuola, ma di un ruscello che sorge nel montana occidentale sotto il nome di jefferson red rock e poi diventa
mississipi-missouri a st louis, il numero di chilometri a monte risulta maggiore dalla parte del missouri, pero' e' un fatto che questo metodo "scientifico" viene
attuato soltanto a proposito dei grandi fiumi prestigiosi, quelli suscettibili di gareggiare per primati di lunghezza, il ripensamento metodologico non si spreca per i
minori (meno di 800 km) i quali continuano a chiamarsi (e misurarsi) secondo il solo nome di battesimo, anche se, nel caso che abbiano due corsi sorgenti (dotati
di altri due nomi) quello piu' lungo potrebbe essere giustamente incluso nel corso principale, la presente classificazione rispecchia questo doppio metodo, esso
segue la legge dell'acqua e la legge degli uomini, perche' tale si presenta l'informazione a riguardo, in breve, rispecchia il gioco parziale dell'informazione piu' che
la vita fluida dell'acqua, questa classificazione fu iniziata nel 1970 e terminata nel 1973, alcuni dati furono trascritti da pubblicazioni famose, numerosi dati furono
elaborati sulla materia fornita dagli istituti geografici non europei, governi, universita', centri di studi privati e singoli studiosi di tutto il mondo, questa convergenza
di documentazione costituisce la sostanza e il significato del lavoro, gli innumerevoli asterischi contenuti in queste mille schede pongono innmerevoli dubbi e
fanno da contrappunto al rigido metodo di classificazione, sia l'informazione parziale esistente sui fiumi, sia i problemi linguistici legati alla loro identita', sia la
natura irrimediabilmente sfuggente delle acque, fanno che questa classifica come tutte le precedenti o successive sara' sempre provvisoria e illusoria
Anne-marie Sauzeau-Boetti
(n.d.t il testo e' pubblicato senza alcuna lettera maiscola)
Il ciclo idrologico globale
R. Rigon
13. R. Rigon
13
Marco Mancini
E’ possibile chiudere il bilancio idrologico co
misure satellitari ?
Next future (2016)
TRMM/CMORPH
PERSIAN, GPM
CERES/MODIS/
AIRS Land
Flux
T O P E X /
POSEIDON/
J A S O N ,
SWOT
GRACE
Wood et al., Closing the Terrestrial water Budget from satellite Remote sensing, GRL, 2009
L’informazione idrologica moderna
14. R. Rigon
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1652
1653
Figure 2. Optimized annual mean fluxes for North America (including Greenland), South1654
America, Africa, Eurasia, the Islands of Australasia and Indonesia, mainland Australia, and1655
Antarctica: precipitation (blue), evapotranspiration (red), runoff (green), and annual amplitude of1656
terrestrial water storage (yellow), in 1,000 km3
/yr. The background image shows GRACE-based1657
amplitude (maximum minus minimum) of the annual cycle of terrestrial water storage (cm).1658
1659
Rodell,M.(2014).Theobservedstateofthewtercycleintheearly21stcentury.JournalofClimate,1–80.
15. R. Rigon
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FIG. 2. Annual mean surface energy fluxes for each of the seven continents and nine ocean basins
adopted in this study. (a) Net downwelling surface radiation (downwelling minus upwelling LW 1
SW radiation). (b),(c) Latent and sensible turbulent heat fluxes. (d) The resulting net surface en-
ergy imbalances defined as the difference between radiation and the two turbulent heat fluxes.
Corresponding global (GLB), continental (LND), and ocean-basin (SEA) means are summarized
on the right side of the figure (in W m22
). The numerical labels on each continent and basin in
(d) reference the identifiers used in Tables 2 and 4.
1 NOVEMBER 2015 L ’ E C U Y E R E T A L . 8329
The apparent contradiction between Figs. 2 and 3 may
be partially explained by differences in the way turbu-
lent heat fluxes are derived over land relative to over
oceans. Satellite-based land flux algorithms like the
Princeton ET approach directly incorporate closure
constraints and ingest surface radiative fluxes, while the
SeaFlux turbulent heat fluxes are derived independent
of surface radiation with the exception of a diurnal cycle
correction based on diurnal variations in solar in-
solation. Thus, despite the large structural biases that
FIG. 3. Estimated uncertainties in observed annual mean surface (a) radiative fluxes,
(b) sensible heat fluxes, and (c) latent heat fluxes for all major continents and ocean basins.
(d) The uncertainty in net surface–atmosphere energy exchange is computed assuming that the
errors in the component fluxes are independent [i.e., d(x1 1 x2 1 Á Á Á 1 xN) 5
ffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi
å
N
i51dx2
i
q
].
8330 J O U R N A L O F C L I M A T E VOLUME 28
L’Ecuyer,T.S.,Beaudoing,H.K.,Rodell,M.,Olson,W.,Lin,B.,Kato,S.,etal.(2015).TheObservedStateoftheEnergy
BudgetintheEarlyTwenty-FirstCentury.JournalofClimate,28(21),8319–8346.http://doi.org/10.1175/JCLI-
D-14-00556.1
16. R. Rigon
16at the basin scale and the associated groundwater requirement
expressed as a uniform fraction of total recharge (see Methods
Summary and Supplementary Fig. 2). This basin-scale fraction was
then multiplied with the grid-based recharge to obtain E. We derived
often acutely affect smaller regions within aquifers, although we partly
account for this heterogeneity by using the highest available resolution
of regional aquifers20
as the basis for aggregation. A few aquifers with
well-documented histories of groundwater depletion have large
Upper Ganges
<1
1–5
5–10
10–20
>20
aquifer
area (AA)
Persian
Groundwater
stress
North
Arabian
Western
Mexico
North
China
plain
High Plains
groundwater
footprint (GF)
GF/AA
0–0.50.5–11–5
5–1010–20>20
0
200
400
600
Aquifers
GF/AA
Figure 1 | Groundwater footprints of aquifers that are important to
agriculture are significantly larger than their geographic areas. Aquifers are
major groundwater basins with recharge of .2mmyr21
in the global inventory
of groundwater resources20
(see Supplementary Information). At the bottom of
the figure, the areas of the six aquifers (Western Mexico, High Plains, North
Arabian, Persian, Upper Ganges and North China plain) are shown at the same
scale as the global map; the surrounding grey areas indicate the groundwater
footprint proportionally at the same scale. The ratio GF/AA indicates widespread
stress of groundwater resources and/or groundwater-dependent ecosystems.
Inset, histogram showing that GF is less than AA for most aquifers.
RESEARCH LETTER
Gleeson, T., Wada, Y., Bierkens, M. F. P., & van Beek, L. P. H. (2012). Water balance of global aquifers revealed by groundwater footprint. Nature, 488(7410), 197–200.
http://doi.org/10.1038/nature11295
17. R. Rigon
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I dati di quota derivanti dalla missione SRTM sono probabilmente il gruppo di dati
globali più conosciuto Rabus et al. 2003.
Dati Digitali Del Terreno Globali
L’area coperta dal rilievo va dal 60° Nord al 58° Sud. E’ stata ottenuta con un radar
in banda X (NASA and MIL, che copre il 100% dell’area) e da un Radar in banda C
(DLR and ASI) che copre il 40%.
http://spatial-analyst.net/
Tomislav Hengl
L’informazione idrologica moderna
18. R. Rigon
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I dati, non pubblici, di DLR e ASI sarebbero disponibili con una risoluzione di circa
30 m (1 arcsec). Un modello della superficie terrestre, ETOPO1 Global Relief Model
(che include dati di batimetria) è disponibile alla risoluzione di 1 km e scaricabile
da NOAA's National Geophysical Data Center (Amante and Eakins, 2008). Dal sito
worldclim, si possono invece scaricare DEM globali a a varie risoluzionim da 1 km
to 2.5, 5 e 10 minuti di arc. Il DEM SRTM a 90 m pùo essere ottenuto da CGIAR -
Consortium for Spatial Information. Dal Giugno 2009, è stato prodotto anche un
DEM basato sul rilevamento del satellite ASTER (GDEM) alla risoluzione di 30 m. Il
GDEM è stato ottenuto correlando stereoscopicamente 1.3 millioni di immagini
ottiche ASTER, che ricoprono circa il 98% della superficie terrestre. Le immagini
possono essere scaricate dal NASA's EOS data archive o dal Japan's Ground Data
System.
Dati Digitali Del Terreno Globali
http://spatial-analyst.net/
Tomislav Hengl
L’informazione idrologica moderna
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L’inventario globale più accurato di risorse idriche è il Global Lakes and Wetlands
Database (GLWD), che comprende laghi, bacini idrici, fiumi e varie zone umide. La
mappa è in formato raster con pixel di 30-arcsec resolution (Lehner and Doll, 2004).
Immagini vettoriali dei bacini nel mondo e simili dati vettoriali possono essere
ottenuti dal RS GIS Unit of the International Water Management Institute (IWMI).
Risorse Idriche Globali
http://spatial-analyst.net/
Tomislav Hengl
L’informazione idrologica moderna
20. R. Rigon
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Mappe climatiche
WorldClim.org provides global maps of some 18 bioclimatic parameters derived (thin
plate smoothing splines) using >15,000 weather stations (Hijmans et al., 2005). The
climatic parameters include: mean, minimum and maximum temperatures, monthly
precipitation and bioclimatic variables. All at ground resolution of 1 km.
Temperatura media Annuale
http://spatial-analyst.net/
Tomislav Hengl
L’informazione idrologica moderna
23. R. Rigon
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Le mappe di suolo hanno un ruolo fondamentale in Idrologia e in
Agrometeorologia. L’unica vera mappa globale di suoli è quella fornita dal
USGS Global Soil Regions alla risoluzione di 60 secondi d’arco (FAO-
UNESCO, 2005). Le mappe geoologiche sono integrate ora dal progetto
OneGeology. La divisione dei suoli dell’ USDA Soil Survey Division
distribuisce anche la mappa globale delle zone umide (che includon: upland,
lowland, organic, permafrost and salt affected wetlands). ISRIC mantiene un
database globale dei profili di suolo con oltre 12000 12,000 profiles con
descrizioni analitiche e parametri di 50 suoli (Batjes, 2008).
Mappe geologiche
http://spatial-analyst.net/
Tomislav Hengl
L’informazione idrologica moderna