1. Next Generation
Data Center
Gian Piero De Martino
Area Manager
Network Connectivity Group
Panduit Italia
11/11/2011
2. 2
Agenda
• Trend tecnologici nei datacenter moderni
• Ruolo dell‟ Infrastruttura Fisica Unificata - UPI
• Cenni sullo standard TIA 942
• 10-40-100 Gb/s su rame e fibra ottica
• Il software di gestione dell‟Infrastruttura Fisica del DC
• Le analisi preventive nel data center
3. Il Data center
• Cuore tecnologico dell‟azienda moderna;
• Ambiente nel quale sono concentrati apparecchiature e
componenti che abilitano l‟operatività aziendale;
• Area attraverso la quale vengono abilitate le
comunicazioni interne ed esterne, la condivisione e lo
scambio di informazioni;
• Entità nella quale viene custodito il bene più prezioso
dell‟impresa, costituito dal “dato”.
4. L’evoluzione del Data Center
1. Da centro di costo IT
(passivo)
Multifunzione e spesso
2. a fornitore di servizi sovradimensionato
(reattivo)
3. a fonte di ritorni economici
ed operativi per l‟impresa
(proattivo)
Disegnato per scopi specifici
(robusto, flessibile, veloce, tecnologicamente avanzato)
5. Le inefficienze nei Data Center
Data center sovradimensionati
– Troppo spazio in previsione di crescite future
– Il 90% delle imprese prevede incremento del raffreddamento
(Source: Uptime Institute)
Inefficienza degli apparati
– Prestazioni dei server (una applicazione per server)
– Il 72% del raffreddamento bypassato interamente dalle
– apparecchiature di elaborazione (Source: Uptime Institute)
Spreco di potenza elettrica
– Conversioni CA CC CA CC
CONFIDENTIAL - For Internal Use Only
6. Il ruolo del Data Center - OGGI
• Strategico
– Per mezzo del DC si attivano i programmi di sviluppo
aziendale, sfruttando i benefici offerti dalla moderne
tecnologie;
– Il DC è l‟insieme di strumenti attraverso i quali poter:
• Avere successo sostenibile nel tempo
• Assicurare ritorni economici e futuro
• Contenere i costi generali
• Aumentare le prestazioni
• Raccogliere le sfide del proprio mercato di appartenenza
• Avvantaggiarsi rispetto alla propria concorrenza
7. Le fondamenta del Data Center
• All‟interno del DC, nell‟edificio e nel singolo ufficio,
c‟è un elemento vitale che costituisce il primo, vero
abilitatore al pieno utilizzo delle tecnologie ICT:
L’Infrastruttura Fisica
• Insieme di componenti fisici che caratterizzano i
diversi impianti di collegamento aziendale:
– Voce/Dati/Sicurezza/Alimentazione/Ambientali/Controllo
8. Unificazione dell’Infrastruttura Fisica
• Le nuove tecnologie oggi offrono la possibilità di
uniformare i diversi impianti, integrando molti elementi
comuni;
• Il protocollo trasmissivo IP è il vero abilitatore;
• Voce/Dati/Video/Sicurezza possono usare la stessa
piattaforma di comunicazione;
• Deve essere assicurata massima integrazione delle
diverse tecnologie e componenti coinvolti;
9. No Applications without Fundations
• L‟Infrastruttura Fisica è l‟area sulla quale viene
esercitato il massimo stress funzionale
• Senza una rete-dati robusta e di qualità, gli
investimenti IT sono a rischio!
10. Dai sistemi isolati ai sistemi integrati
Comunicazione Elaborazione Controllo Alimentazione Sicurezza
• impianti tecnologici
indipendenti
• Unica piattaforma
unificata,
interoperabile
11. Evoluzione dell’Infrastruttura Fisica nel DC
• La piattaforma unificata di comunicazione, evolve
al passo con le esigenze applicative e funzionali
• Le velocità di trasmissione sono cresciute nel
tempo:
10 Mbps100Mbps 1Gbps 10 Gbps
...E NON FINISCE QUI !
12. La crescita di apparati collegati alla rete
porteranno il traffico dei Data Center a nuovi livelli
Source: Cisco VNI, 2010
13. La crescita di apparati collegati alla rete
porteranno il traffico dei Data Center a nuovi livelli
Source: Cisco VNI, 2010
14. La crescita di apparati collegati alla rete
porteranno il traffico dei Data Center a nuovi livelli
Con impatto su:
E-Reader = x 2*
• + Capacità di Storage
•Custodia del dato
Smartphone = x 10*
• + Capacità di elaborazione
Digital Photo •Ricerca, analisi,
Frame = x 10*
•Salvataggio, recupero
Video Camera = x 100* • + Alimentazione
Mobile Phone
• - Spazio
Projector = x 300*
• + Raffreddamento
Laptop = x 1300* • + Banda trasmissiva
Source: Cisco VNI, 2010 *Monthly Basic Mobile Phone Data Traffic
15. Le Tecnologie facilitano la trasformazione tecnologica
Consolidamento Virtualizzazione Automazione
• Riduzione delle • Pieno utilizzo delle • Allocazione
complessità; meno risorse dinamica delle
cose da gestire risorse
• Contenimento dei
• Contenimento degli CAPEX • Semplificazione
OPEX policy-based
• Distinzione delle
provisioning
• Riguadagnare il risorse logiche da
controllo delle risorse quelle fisiche • Incremento
IT dell‟agilità e
produttività IT
La rete è la Piattaforma
16. La Convergenza nei Datacenter
• Attualmente molti datacenter dispongono di
infrastrutture e reti differenti per trasportare le
diverse tipologie di traffico informativo:
– Fibre Channel per le aree di Storage
– Ethernet per computing e management
– Inter-Process Communications
SM
17. La Convergenza nei Datacenter
• Nuove tecnologie ed architetture di collegamento,
permettono oggi la realizzazione di infrastrutture
omogenee ed integrate
– riducendo costi, complessità e gestione
– Sfruttando pienamente le risorse disponibili
– Riducendo il numero di adattatori, media fisici, switch, router ecc.
– Uniformando le competenze del personale tecnico coinvolto
SM
18. Fattori chiave per migliorare il data center
NECESSITA’:
• Disponibilità
Contenere • Performance
costi • Energia
• Raffreddamento
• Spazio
• Scalabilità
• Strumenti di gestione
Migliorare
agilità • Competenza
• Utilizzo delle risorse
Virtualizzare (asset)
Green
Interdipendenze
IT
critiche
Ridurre
Panduit - Proprietary Information 18
19. I principali obiettivi della Virtualizzazione
2011 2010 Business Goals
71% 62% Elevata disponibilità di applicazioni e servizi
52% 40% Rapida implementazione di servizi IT
51% 52% Disaster recovery
43% 42% Riduzione dei costi operativi del data center
17% 22% Possibilità di validare prototipi di servizi IT
15% 6% Riduzione emissioni CO2 data center
15% 35% Protezione continua dei dati
13% 8% Ottimizzazione staff IT
Data: Information Week Virtualization Management Survey of 396 business technology professionals in August
2011 and 203 in August 2010
20. Virtualizzazione in sintesi
• Raggruppa varie risorse fisiche su un unico ambiente virtuale
(riduzione del numero di macchine fisiche)
• Distribuisce il carico di lavoro di server ed unità di
archiviazione fisiche, su server ed unità di archiviazione
virtuali (partizione delle eleborazioni e risparmio energetico)
• Riduce la necessità di acquistare nuove macchine
• Più spazio disponibile nei rack
• Gestione semplificata
• Meno spese; più risorse IT economiche
SM
21. L’ impatto dell’ Infrastruttura Fisica cresce
Virtualizzazione
Sistemi Evoluzione del
Storage Network Tecnologici di software di
Virtualization Prossima gestione della
Virtualization Generazione rete
Server Desktop Virtualizzazione
High Speed
Virtualization Virtualization Data Transport
& Cloud
Computing
(VDI)
Spazio &
SLA
Rispetto
Prestazione
Ambientale
Energia & Infrastruttura Costi &
Raffreddamento Fisica Efficienza
22. Il costo del downtime
Settore Rev/HR Rev/Emp/HR
Energia $2.81M $569
Telecomunicazioni $2.06M $169
Produzione $1.61M $134
Istituti Finanziari $1.49M $1,079
Information Technology $1.34M $184
Assicurazioni $1.20M $370
Rivendita $1.11M $244
Farmaceutico $1.08M $167
Banche $997K $131
Media di settore $1.011M $206
Source: META Group
24. Blocchi Standard TIA
TIA/EIA 568 TIA/EIA 569
Copper & Fiber Cabling Pathways/Spaces
ANSI/TIA-942
Telecommunications
Infrastructure Standard
for Data Centers
TIA/EIA 606 TIA/EIA 607
Administration Grounding/Bonding
ASHRAE IEEE 1100
Cooling/HVAC ITE Grounding
Uptime
Institute
CONFIDENTIAL - For Internal Use Only
25. Argomenti trattati
Telecomunicazioni
Standard da seguire
Architetture
• Site Selection • Parking • Multi-Tenant
• Building Construction • Building Components • Roofing
• Doors and Windows • Entry Lobby • Admin Offices
• Security Office • Operations Center • Restrooms/Break Areas
• UPS/Battery Rooms • Exit Corridors • Shipping/Receiving
• Generator/Fuel Storage • Security • Admin Offices
• Security Access/Monitoring • CCTV • Structural
Elettricità
• General • UPS • Grounding
• EPO System • System Monitoring • Battery Room
Meccanica
• General • Water Cooled Systems • Heat Rejection
• Chilled Water System • Air Cooled Systems • Plumbing
CONFIDENTIAL - For Internal Use Only
26. Il Modello di riferimento TIA/EIA 942
• E‟ lo standard di riferimento per la progettazione
e realizzazione di moderni datacenter
• Tiene in considerazione 4 fattori-chiave
– Flessibilità
– Scalabilità
– Affidabilità
– Gestione degli spazi
SM
27. Cosa contempla il modello TIA/EIA 942
• Supporta le aree di Storage (SAN)
• Prevede tutti gli aspetti relativi alla convergenza
• Garantisce altissima densità ed alta capacità di
accesso ai server
• Facilità l‟espansione attraverso MAC (Moves,
Adds and Changes) semplificati
• Supporta la migrazione 10>40>100Gig
• Bilancia gli aspetti relativi al posizionamento,
collegamento, alimentazione, raffreddamento e
gestione delle apparecchiature presenti nel DC
SM
28. Le aree delle Computer Room
MDA Area ove risiedono gli apparati di core
Main Distribution Area
HDA Area ove vengono predisposti switch e cabinet per il livello
Horizontal Distribution di aggregazione
Area
EDA Area ove sono posizionati gli armadi per server
Equipment Distribution
Area
ZDA Tipologia di collegamento, impiegata in assenza di server
Zone Distribution Area rack. Le ZDA vengono poste sotto il pavimento flottante o
ancorate a soffitto, prima della predispozione di nuovi
server rack
POD Suddivisioni in gruppi dell’infrastruttura fisica, che
prevedono le diverse architetture di cablaggio necessarie in
un datacenter. Un Pod rappresenta il numero di server
collegati al livello di aggregazione
SM
32. Architettura Logica e Fisica
• L’architettura Logica è lo schema di collegamento tra le
varie apparecchiature
– Evidenzia le connessioni dei sottogruppi e le ridondanze
• L’architettura Fisica è il risultato pratico e finale,
ottenibile attraverso l‟utilizzo di componenti ed accessori
(armadi, canalizzazioni, pannelli, cavi...) ,correttamente
dimensionati ed installati per garantire i necessari
collegamenti indicati dall‟architettura logica ed il
massimo livello prestazionale possibile della rete.
SM
33. Vista logica d’insieme e
posizionamento fisico nel DC
SM
Tutti i livelli e collegamenti sono ridondati
34. Da dove iniziare…
Standard e Regulations, Assessment Analisi dei Design Implementa-
Best Direttive ambientali Risultati zione
Practices e Guide
• Applications • Identify points • Align the logical
design to the • Faster speed
• TIA, IEEE • Basel II • Assets of failure to deploy
• ITIL • Sarbanes-Oxley • Thermal • Locate physical design
• Allow for day
• Energy Star • European Code • Power inefficiencies • Think scalable „one‟ and
• Rating for of Conduct on • Grounding • Conduct and modular beyond
Data Centers Data Centers and bonding „what-if‟ • Account for flexibility
• Utilize • Infrastructure scenarios operational • Practical
Reference issues solutions with
low CapEx
Designs and OpEx
35. Le architetture standard da sole non sono adeguate
Migrando da 1Gbs a to 100Gbs, Standards/ Customer Infrastructure
Best Practices Requirements Expertise
l’interdipendenza deve considerare:
• Alimentazione elettrica
• Raffreddamento Cost Risk
• Spazio Scalability Efficiencies
• Prestazioni Installation Time
• Disponibilità 75%
Less Waste
75% on
Installation
Architetture e design aiutano nell’incremento Time
dei benefici per: 20% on
Project Time
• Network
• Storage
• Computing
• Convergenza su infrastruttura fisica Panduit Reference Design
36. Migrazione da 1 a 100 Gbs dettata da:
• Streaming Multimediale e Video on demand; HDTV; IPTV
• Sicurezza / Sorveglianza
• Controllo processi produttivi
• Applicazioni Web-based
• Milioni di utilizzatori simultanei (Youtube; Facebook...)
• Aggregazione di diversi link da 10 Gb/s
– 4 duplex ( 8 fo) per 40 Gb/s
– 10 duplex (20 fo) per 100 Gb/s
Applicazioni per computing e di core networking
continuano a crescere, richiedendo tecnologie in
grado di supportare 40 e 100Gbps
37. High Speed Data Transport (HSDT)
Sistemi in rame ed in fibra ottica:
• Opzioni ad alte prestazioni
o 10/40 Gig Ethernet
Cavi Small Diameter
FCoE
o OM3/OM4
o SFP+
o InfiniBand
• Soluzioni Pre-Terminate
o Impiego rapido
o Combinazioni Integrate Rame/Fibra
o Applicazioni ad alta densità
o Installazioni più veloci del 75%-90% rispetto a metodi tradizionali
38. I media trasmissivi attuali possono non bastare più
• I principali collegamenti dorsali su media distanza
tra le diverse apparecchiature nei data center,
sono con cavi in fibra ottica monomodali e
multimodali;
Multimode Singlemode
Moduli Ottici Basso costo Costo Alto
Connettori Basso costo Costo Alto
Installazione Basso costo Costo Alto
Cavo Costo Alto Basso costo
Frequenza Inferiore Superiore
Distanza < 1km >40km
39. Sistemi Monomodali
• I cavi monomodali hanno bassissime
attenuazioni, offrono un‟ampissima banda
passante e raggiungono distante più elevate;
• Richiedono fonti laser molto costose
(2/3 volte quelle per multimodale)
40. Sistemi Multimodali
• I cavi monomodali attenuano e distorcono maggiormente il
segnale trasportato rispetto ai cavi monomodali;
• Nelle versioni OM3, non superano la soglia del 2000
Mhz/km di banda passante;
• Sono limitate nelle distante raggiungibili;
• Utilizzano fonti VCSEL, laser optimized meno costose di
laser natie.
41. 41
Distorsione modale delle fibre MM
Input Output
Laser Fibra Multimodale
• Modi multipli Percorsi con lunghezze diverse Tempi di percorrenza diversi
42. Sistemi Multimodali OM3
• I cavi multimodali OM3 possono raggiungere i
300 metri di distanza per trasmissioni a 10 Gbps;
• Supportano anche trasmissioni a 40 e 100 Gbps
ma la distanza massima si riduce a 100 metri.
• Con la versione OM3, non si supera la soglia del
2000 Mhz/km di banda passante;
– Gli amministratori di rete e gli utenti
lo devono sapere !
43. Ed oltre i 100 metri ed i 10 Gbps
cosa si fa?
1. Si usa la fibra monomodale
– (ma l‟elettronica laser costa tanto)
Oppure:
2. Si usano le nuove fibre
multimodali OM4 !
44. Caratteristiche della OM4
• E‟ una fibra conforme allo standard IEEE 802.3ba;
• Fibra multimodale, core laser Optimized;
• Usa VCSEL anzichè laser;
• Ha una banda passante di 4700 Mhz/km;
• E‟ in grado di trasportare 10 Gbps a 550 metri;
• E‟ in grado di trasportare 40 e 100 Gbps a 125/150 metri.
VCSEL (Vertical-Cavity
Surface-Emitting Lasers)
converte i segnali elettrici
in luce laser
45. L’insidia della Dispersione Cromatica
• Oltre alla dispersione modale, esiste una impercettibile
Dispersione Cromatica scoperta da PANDUIT
Input Output
Modi
ritardati
Laser
Fibra Multimodale
Diverse lunghezze
d‟onda
Stesso impatto della dispersione modale,
46. ( Una slide già vista prima )
...ed oltre i 150 metri, ai 10 Gbps e per
minimizzare le dispersioni, cosa si
deve fare?
1. Si usa la fibra monomodale
– (ma l‟elettronica laser costa tanto)
Oppure:
2. Si usano le nuove fibre
multimodali OM4
Signature Core!
47. Signature Core ™ PANDUIT – OM4
• Assicura collegamenti dei server fino a 180 metri di
distanza dalla MDA ed ha una banda 5000 Mhz/km
• Signature-Core è ottimizzata per compensare gli effetti di
distorsione cromatica, dipendenti dalle fonti di emissione
luminosa ,sottovalutata da molti vendor, aumentando così
i reali benefici complessivi (€) e raggiungendo distanze
reali con 40/100 Gbps;
Modi
allineati
Laser
Different
Wavelengths next generation multimode optical fiber
48. Signature Core ™ PANDUIT allunga la vita...
Routers/Backbone
SERVER LAN/SAN Switches
... e riduce i costi degli apparati attivi
49. 49
Quali fibre usare quindi ?
La scelta della fibra più idonea dipende da:
– Velocità dei link necessaria
– Distanze da raggiungere dei dati
– Architettura del Data center
50. Fin qui tutto bene ma...,
quali rischi ci sono dietro l’angolo?
51. Integrazione inefficace nel tempo
• A causa di:
– Scarse competenze circa mappatura logica con quella fisica del
DC;
– Progetto non scalabile nel tempo;
– Qualità scadente dei materiali impiegati;
– Qualità scadente della manodopera impiegata durante
l‟installazione;
• La principale minaccia per l‟insuccesso del progetto, è
strettamente legato alle competenze ed all‟abilità dei
tecnici;
• L‟implementazione in campo nasconde sempre numerose
insidie fisiche non prevedibili.
52. Il futuro è “Pre- Destinato”
• Soluzioni pre-assemblate, pre-testate e pre-
certificate in fabbrica, tutelano utilizzatori,
progettisti e manutentori;
• Le soluzioni Plug & Play, assicurano il massimo
delle prestazioni;
• L‟impiego in campo è immediato;
• I costi di manodopera vengono sensibilmente
ridotti;
• (Niente sorprese dietro l‟angolo se la soluzione è
pre-definita e pre-terminata)
54. Adozione obbligatoria di Interfaccia MTP
(No MPO)
4x2 fibre per 40 Gb/s
10x2 fibre per 100 Gb/s
Morfologia
Uniforme
Tecniche di
lappatura
proprietarie
Non assemblabili
in campo
58. Cos’è FCoE (Fiber Channel Over Ethernet)?
• Server tradizionali utilizzano
connessioni Ethernet per la
trasmissione di dati da e verso altri
server/client, mentre connessioni in
fibra verso le SAN;
• FCoE consente di far convergere le connessioni, trasportando ciascun
pacchetto Fibre Channel all'interno di un pacchetto Ethernet,
semplificando così la topologia di collegamento verso i server;
• Prevede cablaggio ibrido rame/fibra;
• Rischio elevato non adottando cavi di livello superiore.
• L’infrastruttura è vitale
59. Fibre Channel over Ethernet
FCoE Benefici
Il traffico Fibre Channel viene • Infrastruttura di cabling sfruttata
incapsulato all‟interno del meglio
Data Center Ethernet • Riduzione dei cavi
–Il traffico Fibre Channel e quello
Ethernet girano sullo stesso cavo
Ethernet • Riduzione di HBA e NIC card in
CNA consolidate
• Riduzione degli switch
Fibre • Riduzione dei consumi energetici
Channel • Riduzione del raffreddamento
• Meno CAPEX ed OPEX
• Interoperabilità con SAN esistenti
• La gestione della SAN non viene
modificata
62. Applicazioni Twinax
• Usate nei Data Center per collegamenti
• switch <>server
• switch <>switch
• Architettura comune utilizzata ToR (Top of Rack)
• Collegamento con cavi passivi fino a 7 mt.
• Collegamento con cavi attivi fino a 15 mt.
63. Cavi Twinax Direct Attach Copper (DAC)
L‟offerta comprende sia 10G SFP+ che I nuovi 40G QSFP+
QSFP+
(40Gig)
SFP+
(10Gig)
Cross-section
2 pair twinax Cross-section
8 pair twinax
64. 64
Panduit SFP+ and QSFP+
SFP+ QSFP+
Collegamente su porte standard che accettano anche moduli ottici
CONFIDENTIAL
65. Configurazione Tipica ToR
Link Fibra OM3/OM4 verso switch di Aggregazione
switch di
Accesso
40 cavi twinax Panduit da 1/3 mt. per 80 cavi twinax Panduit da 1-4 mt.
il collegamento di 20 server dual port per il collegamento di 40 server dual port
in un POD da 3 cabinet
67. Cavi in rame Panduit 10GbE SFP+
• Compatibile SFF-8431 e 10GBASE-CR
• Margini prestazionali superiori garantiscono
integrità del dato
• Testate al 100% in fabbrica;
• Robusto meccanismo di estrazione
• Bassa latenza, minima alimentazione
• Lunghezze variabili
• Cavi passivi da 0,5 a 7 mt.
• incrementi di 50 cm.
• Cavi attivi da 7 a 15 mt.
◦ Incrementi di 1 mt.
• Disponibili in colore Blu, Nero e Bianco
68. Vantaggi dei cavi Panduit SFQ+
• Approvati dai principali vendor di switch
• Prezzo inferiore del 30-50% rispetto a cavi SFP+ forniti
nei bundle dei produttori di apparati attivi
• Più tagli, lunghezze ed incrementi disponibili rispetto alle
alternative di mercato che normalmento non offrono oltre
gli 1,3,5 mt.
• Riduzione degli sprechi di cavo nei cabinet e soluzioni ad-hoc
con esigenza installativa reale
• Panduit è l‟unico vendor che offre soluzione in 3 colori
• Facilita la gestione di LAN diverse
70. Migrazione del cablaggio in Data Center
BASE-T BASE-CR BASE-SR
Cavi Rame con
coppie binate Cavi Twinax DAC Fibra Ottica
1GbE CAT 5e/6 SFP+ LC
SFP+
10GbE Cat 6A (1x10G) LC
QSFP+
40GbE Pending (4x10G) MTP - 12
QSFP++
100GbE Pending (4x25G) MTP - 24
Confidential for Panduit Internal Use Only
71. 71
Cavi in rame Panduit 40Gig QSFP+
• Cavi passivi twinax 40 Gig
• Compatibili con porte QSFP e QSFP+
• Equivale a 4 cavi SFP+
• Fino a 3 volte la densità rispetto
agli SFP+
• Hot swappable
• Conforme agli standard:
• SFF-8436 e 8472
• IEEE 802.3ba 40GBase-CR4
• InfiniBand QDR
72. Applicazioni QSFP+Twinax
• Usate nei Data Center per collegamenti 40 Gig
• switch <>server
• switch <>switch
• Architettura comune utilizzata ToR (Top of Rack)
• InfiniBand QDR high performance computers
• Collegamento con cavi passivi fino a 7 mt.
73. Vantaggi dei cavi Panduit QSFP+
• Panduit è attualmente l‟unico produttore diretto di cavi
QSFP+
• Altri vendor utilizzano cavi prodotti da terze parti
• Più tagli, lunghezze ed incrementi disponibili rispetto alle
alternative di mercato che normalmento non offrono oltre
gli 1,3,5 mt.
• Riduzione degli sprechi di cavo nei cabinet e soluzioni ad-hoc
con esigenza installativa reale
• Panduit è l‟unico vendor che offre soluzione in 3 colori
• Facilita la gestione di LAN diverse
74. 40 Gig su cablaggi in rame di Categoria 7 ?
• Diversi vendor propongono soluzioni in rame di Cat7, giustificando un
ROI per future applicazioni 40 Gig;
• Lo standard 40/100G IEEE802.3ba prevede collegamenti in rame con
cavo tipo twinax e con lunghezze massime di 7 metri;
• Studi approfonditi condotti da Panduit dimostrano che servirebbe il
doppio della frequenza della attuale Cat.7, per raggiungere distanze
accettabili ( circa 50 mt.) , come lo sviluppo di nuovi connettori;
• Dovrebbero esistere inoltre apparati attivi capaci di mitigare FEXT, NEXT
ed ECHO attraverso codifica complessa a 45 livelli (oggi 10G utilizza
codifica PAM a 16 livelli);
La Cat. 6A resta ancora la categoria di riferimento per
trasmissioni su cablaggio in rame con cavi con coppie binate
.
75. Software PIM™
La piattaforma software Physical Infrastructure
Manager™, PIM™ di Panduit è un sistema di
gestione dell'infrastruttura fisica per il tracciamento,
l'assegnazione e l'utilizzo di asset IT critici all'interno
del data center e nell'intera azienda
76. Software PIM™
• Piattaforma modulare
– Mix delle funzionalità
basate sulle esigenze di business
– Funzioni aggiuntive
facilmente implementabili
• I moduli includono:
– Connettività
– Asset
– Alimentazione
– Ambientale
• Pacchetto integrato di
di gestione del network
anche con terze parti
• Opera sia con hw Panduit
PanView iQTM che con altri
device
78. Principali funzioni dei moduli PIM
BASE Report, Eventi, Mappe, topologie ad albero, Ricerche, Gruppi,
Autorizzazioni, Discovering, Cruscotti informativi, accesso
remoto, Viste prospettiche, Capacity Planning, tracciatura Virtual
Machines
MODULO Traccia gli asset attivi, invia notifiche sul loro stato di
collegamento, data-entry manuale e discovery automatico,
ASSET Inventario a mezzo lettori di codici a barre, abilita
programmazione terze parti a mezzo API, creazione campi
personalizzati delle info sugli asset e data mover, spazi, risorse,
capacità.
POWER Monitoraggio Alimentazione, livelli di umidità, andamenti, utilizzo,
gestione di PDU multivendor, gruppi di PDU e sensori
CONNECT Documentazione automatizzata, gestione apparati esterni in
Interconnect, data collector, allarmi per violazioni fisiche, MACS e
utilizzo dei dettagli a livello fisico, topologia personalizzata di
interconnessione intelligente ai dispositivi attivi e passivi
ENT Schermate sotto unica vista sw, dettagli di piano/rack/apparati, data
collector, allarmi per violazioni fisiche (come su CONNECT ma di livello
ridotto)
79. L’infrastruttura Fisica di un Data Center moderno
è composta da:
• Rack e Gestione del cavo
• Cablaggi di Zona
• Instradamento dei cavi
• Collegamenti di terra
• Identificazione ed Etichettatura
• Accessori per la Sicurezza
• Design appropriato
80. Il Design per l’ottimizzaione e la semplificazione dell’
Infrastruttura
Panduit Professional Services fanno leva sulla metodologia UPI assistendo l‟utilizzatore
attraverso:
• Allineamento e Consolidamento dei sistemi
• Convergenza ed Ottimizzazione del Network
Riducendo rischi
• Sviluppo su siti IT in essere ed ex-novo
ed
• Soluzioni Future-Ready assicurando Performance