Il turista ricerca sì una destinazione, ma vuole vivere sempre più un'esperienza, quasi unica, vuole vivere la quotidianità, l'autenticità ed immergersi nelle abitudini e nella cultura degli abitanti del luogo che vogliono scoprire.
1. PON TURISTI NON PER CASO:
PERCORSI DI TURISMO ESPERIENZIALE
NELLA MURGIA DEI TRULLI
IL TURISMO ESPERIENZIALE
COME NUOVO CONCETTO DI VIAGGIO
Pietro Chiatante – 24.01.2019
www.cooperativaserapia.it
2. Il concetto di viaggio e di turismo è cambiato molto negli
ultimi anni; un tempo era concepito come una pausa ed
evasione dalla routine quotidiana, oggi invece si parla
di Turismo esperienziale, fenomeno caratterizzato sempre
più dalla ricerca, ma di cosa?
Il viaggiatore, specialmente della generazione Millenials (nati
fra gli anni ’80 e 00’), desidera viaggi che offrono la possibilità
di vivere un’esperienza unica, diversa, irripetibile, mai
vissuta prima e sempre meno i viaggi standardizzati e non
personalizzati, che non propongono niente in più.
3. Recentemente, nelle persone che viaggiano è cresciuta notevolmente
la voglia di ampliare le proprie conoscenze, di approfondire la cultura e
la tradizione del luogo e di immergersi a pieno nella vita degli abitanti e
nelle loro abitudini quotidiane.
Il turista e viaggiatore di oggi non si limita più ad apprezzare solamente
le foto scattate nel luogo della vacanza o la bellezza di una location,
ma vuole tornare a casa con un ricordo memorabile, unico, con un
qualcosa in più, con un’attività o esperienza che gli ha permesso di
conoscere e vivere a pieno la tradizione di un paese.
Nel Turismo Esperienziale la differenza quindi, non la fa più tanto la
destinazione, quanto le esperienze ed attività offerte dalla struttura. Per
le aziende che operano nel settore del turismo, le caratteristiche ed
esigenze del viaggiatore di oggi rappresentano delle opportunità
importanti da non sottovalutare.
4. Ciò si traduce nell’ideazione di un’offerta cucita sul proprio ospite
che sia unica e differenziante dalla concorrenza, ovvero nel
trasmettere l’autenticità del territorio e le tradizioni storiche del
luogo in maniera semplice e naturale, non artefatta. In tal modo
le persone apprezzeranno e finiranno per acquistare per ciò che
di diverso offre quell’azienda e non per la camera in sé, per la
destinazione o per un risparmio economico.
Il Turismo Esperienziale rappresenta quindi per le aziende, una
concreta possibilità di emergere nel mercato e di distinguersi dai
competitor tramite le esperienze che offrono ai propri ospiti, in
quanto la competizione sul prezzo non è certamente una
strategia sostenibile nel lungo periodo.
5. L’Italia è un paese da sempre apprezzato per la sua
storia ed i paesaggi, per la tradizione culinaria e per
l’artigianato. I turisti che visitano il Bel Paese amano
molto i tour culturali, i tour enogastronomici, le lezioni
di cucina o le attività sportive all’aria aperta.
6. FONDAMENTALE E’ LA COMUNICAZIONE
…..
In questo modo l’azienda riesce a far conoscere la propria
tradizione, il territorio e le attività quotidiane in maniera
autentica: il viaggiatore diventa “uno del posto” e vive la propria
vacanza completamene immerso nel luogo. Per le famiglie che
viaggiano, potrebbe essere un’esperienza unica e
memorabile offrire ai bambini camere con un’ambientazione
tratta dai cartoni animati oppure la possibilità di conoscere ed
interagire con gli animali della struttura in un’ottica ludica, ma
anche di apprendimento.
Il Turismo Esperienziale si basa dunque su aspetti non
convenzionali, non scontati e non diffusi. È importante per le
aziende costruire la propria offerta intorno a ciò che i viaggiatori
non si aspettano e non possono vivere da altre parti, ma solo e
soltanto lì
7. STORYTELLING
Grazie alla sua capacità di suscitare interesse e
coinvolgimento emotivo, lo storytelling si sposa bene
con le nuove frontiere del turismo esperienziale. La
narrazione, facendo leva sulle emozioni, permette
una comunicazione più efficace, capace di creare
engagement e dunque valore. L’efficacia dello
storytelling assume maggiore rilievo in un contesto,
come quello del viaggio, in cui riuscire ad accendere
il desiderio e stimolare all’azione il viaggiatore
risultano essere elementi cruciali.
8. “La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che
si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” Gabriel
García Márquez
9. Dagli anni Settanta ai Novanta il turismo era definibile come
turismo di destinazione in cui contava “vedere” ed “esserci”,
l’offerta era standardizzata e focalizzata sulle attrattive da
visitare in una determinata località. Negli anni Duemila il
contesto si evolve ed il turismo diventa di motivazione
principalmente incentrato sul prodotto. La parola chiave diventa
“fare” ed il turismo si fa attivo; il turista ricerca prodotti e proposte
concrete basate sui propri interessi per poter fare in vacanza ciò
che ama in linea con le proprie passioni ed i propri interessi. Il
turismo odierno è invece definibile turismo di relazione
focalizzato sulle esperienze da vivere con le persone ed i luoghi;
la parola chiave è “sentire”. In tal senso è in atto una vera e
propria rivoluzione nel turismo.5
10. Ad essere cambiato è anche, e soprattutto, il turista;
egli assume il ruolo di “esploratore di esperienze”, è
lui il vero sovrano. Da passivo destinatario di
un’offerta preconfezionata egli si trasforma in un vero
e proprio componente attivo sempre più esigente e
competente nel confrontare diverse proposte e nel
valutarne la convenienza. Il turista ricerca esperienze,
proposte tematizzate e personalizzabili, vuole vivere
la dimensione autentica della destinazione e stabilire
con essa una relazione.
11. A tal fine comprendere in quale direzione andrà la
domanda e quali saranno i prossimi trend è sempre più
necessario per presentarsi sul mercato con proposte e
servizi attraenti e competitivi. Tra le tendenze in atto, quella
più diffusa è sicuramente la ricerca di autenticità: molti
viaggiatori desiderano scoprire realmente la natura dei
luoghi che stanno visitando, lontano dai tradizionali clichés
turistici.
12. Ed è proprio il web ad aver stravolto i concetti di
promozione e di marketing turistico, insieme ai social,
tanto amati dagli utenti per la possibilità di stare in
contatto con altra gente, di vedere, ricercare, sapere,
condividere contenuti ed informazioni. Il vero punto di
svolta non è tanto la presenza sul web e nei social
media quanto la capacità che questi offrono di creare
contenuti che rispondano ai bisogni dei potenziali
turisti e che soddisfino le loro richieste.
13. In tal senso si supera la visione miope e autoreferenziale
tipica della destinazione …
PERCORSI EMOZIONALI PER SCOPRIRE LA PUGLIA
PIU’ AUTENTICA TRA PAESAGGI CHE RESPIRANO
STORIA MILLENARIA, ANTICHE TRADIZIONI
CONTADINE E INCANTEVOLI BORGHI MEDIEVALI
14. TURISMO LENTO
A piedi, in bicicletta, a cavallo, con le ciaspole ai piedi se c’è la neve, a bordo di un treno che
percorre tratti ferroviari recuperati: purché sia un tipo di turismo green, a contatto con la natura.
Lo aveva annunciato l’ex ministro dei Beni culturali e turismo, Dario Franceschini dopo aver
presentato l’Atlante digitale dei cammini, il nuovo portale del Mibact dedicato a chi vuole
viaggiare in Italia a passo lento.
“Come il 2016 è stato l’anno nazionale dei cammini, il 2017 l’anno nazionale dei borghi e il 2018
l’anno del cibo italiano, il 2019 sarà l’anno del turismo lento”, aveva dichiarato.
“Il 2019 anno del turismo lento sarà un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno
conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di
viaggio innovative, dai treni storici ad alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle
ciclovie, ai viaggi a cavallo. Investire sul turismo sostenibile”, aveva concluso“è una strategia di
sviluppo che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e
artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico: un circuito di bellezza straordinariamente
diffuso lungo tutto il suo territorio fisico, e lungo un arco di secoli di civiltà. Una strategia
fondamentale per governare la crescita dei flussi turistici che ci attendiamo per i prossimi anni”.
Sarà soprattutto la montagna a essere la grande protagonista di quest’anno. Il turismo lento sarà il
motore di sviluppo dei territori montani interni nei prossimi dodici mesi, con i loro borghi, i loro
sentieri, i loro paesaggi e la loro artigianalità, tutti fattori che fanno del nostro Paese il più bello e
più amato del mondo.
15. TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE
Il turismo sostenibile è definito come quella forma di
turismo che soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni
ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le
opportunità per il futuro (def. Organizzazione Mondiale del
Turismo)
16. Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi
di giustizia sociale ed economica nel pieno rispetto
dell’ambiente e delle culture. Riconosce la centralità della
comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere
protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e
socialmente responsabile del proprio territorio. Opera
favorendo la positiva interazione tra industria del turismo,
comunità locali e viaggiatori (def. Associazione Italiana Turismo
Responsabile)
17. CETS
CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE
Fase 1: Parco Dune Costiere (Ostuni – Fasano)
Fase 2: aziende turistiche (coop. Serapia)
Fase 3: tour operator
18. I CAMMINI IN PUGLIA
Via Francigena del Sud (lungo l’Appia Traiana)
Via Sacra Longobardorum (Via Micaelica)
19.
20. Via Appia (vedi Paolo Rumiz) – vedi progetto «Appia, il
cammino dei sensi»
21. Cammini Materani (in vista di Matera 2019 Capitale
europea della cultura)
22. COOPERATIVA SERAPIA
Escursioni a piedi e in bici da Polignano a mare ad
Ostuni, e in Valle d’Itria e nella Terra delle Gravine
da Grottaglie a Matera
Parco Dune Costiere, Riserva Bosco Pianelle,
Parco Regionale Terra delle Gravine
Collaborazione e creazione di rete tra aziende
produttrici, aziende ricettive, amministrazioni, enti
locali, persone
www.cooperativaserapia.it