La Fase 2 dell'epidemia: che cosa è, come prepararsi
Progetto strategico SIU Oltre
1. Cari Amici,
Conoscete molto bene l’intenso legame di affetto che mi lega strettamente alla
SIU. Ho riflettuto più volte su come una Società di grande storia come la Nostra
debba modificare il proprio ruolo e la propria mission nell’era post-covid che ci
prepariamo ad affrontare.
Tutto è cambiato e tutto cambierà.
Bisogna prepararsi ad una nuova sfida.
Guardare dentro di sé, guardare al proprio passato con lo sguardo dritto verso
il futuro: un nuovo modo di vedere la realtà. In questi due anni così sofferti per
le Società Scientifiche, il Comitato Esecutivo uscente ha portato avanti un
ottimo lavoro nonostante le difficoltà e la necessità di adattarsi a situazioni
nuove ed imprevedibili. Tuttavia, oggi è impensabile che una Società
Scientifica sia la stessa. I tempi sono cambiati: bisogna guardare avanti,
bisogna andare Oltre.
1. Oltre il “Congressocentrismo”
Il Congresso Nazionale non più come appuntamento centrale, ma
upgrading culturale mensile costante:
a. L’aggiornamento scientifico annuale dovrà avvenire attraverso
webinars mensili (un webinar al mese dalla durata di 45 minuti con
tre speakers, non in orario di lavoro, raccolta di preferenze
attraverso Doodle) dedicati a specifici settori dell’Urologia, che
possono essere diffusi attraverso un apposito canale che
potremmo chiamare “UROFLIX”. Nell’arco dell’anno si organizzerà
un solo incontro Congressuale live, con obiettivi soprattutto socio-
politici, della durata di tre giorni e non più di due notti di soggiorno.
b. Nel 2022 si potrebbe organizzare un “Congresso di Unità
Urologica” che coinvolga tutte le Società Scientifiche “sorelle” della
SIU (Urop, SIUT, SIA, IEA, SiUro, SUN, AURO, SIEUN) sul
modello del Congresso SIU 2008 del Centenario, Roma,
Auditorium della Musica.
c. Il Congresso Nazionale si aprirà alla società civile (pazienti,
associazioni, terzo settore, P.A., Autorità Regionali) e dovrà essere
una vera e propria “Piazza” dove i vari partners possano
confrontarsi in modo attivo su tutti i principali temi di interesse.
2. 2. Oltre la “SIU”
La SIU deve definire la sua nuova identità guardando all’innovazione e
alle reali esigenze di urologi e pazienti.
a. Creazione di un Collegio delle Società Scientifiche di area
Urologica, con board semestrali, che condividano una politica in
sintonia con le istituzioni e con il territorio(SIUT).
b. Sviluppo di tecnologie comuni di raccolta dati (real life)
c. Il Delegato del Collegio e l’Ufficio Educazionale SIU interagiranno
con il Senato degli Specializzandi per i progetti di formazione.
3. Oltre una nuova partnership con il pharma, nell’interesse dei
pazienti
Il rapporto tra Società Scientifica ed il pharma deve trovare nuove
strategie e nuovi obiettivi. Servono proposte attive ed elaborazioni
dinamiche che guidino la crescita comune e guardino alle effettive
necessità della pratica quotidiana. Urologia e pazienti devono essere
beneficiari di questo virtuoso meccanismo di collaborazione e di crescita
continua. È necessario, quindi, costituire un forum semestrale di
confronto che abbia come interesse principale quello dei pazienti.
4. Oltre le “linee guida”
Le linee guida nazionali non devono più essere una mera traduzione di
quelle europee, ma vanno contestualizzate nella realtà italiana e devono
affrontare in modo chiaro e deciso diversi argomenti:
a. Aspetti Assicurativi e Medico Legali, con il supporto di professionisti
della giurisprudenza (organizzati in gruppo di lavoro)
b. Telemedicina, necessità di una regolamentazione scientifica e
medico legale, resa estremamente urgente dal Covid.
c. Real life: linee guida poco valide se decontestualizzate dalla realtà
clinica dove la scarsa aderenza ed appropriatezza sono le
principali problematiche del trattamento farmacologico
(coinvolgimento dell’Ufficio Scientifico)
5. Oltre i “castelli di confine” (Ginecologia, Andrologia, Oncologia,
GOM ecc): oltre l’Ospedale c’è il Territorio
E’ sempre più forte la necessità di aprire le porte alla collaborazione
multidisciplinare, attraverso webinar, con le altre Società Scientifiche i cui
specialisti sono spesso chiamati a coadiuvare o a supportare l’opera
3. urologica complessa e di confronto quotidiano (Nefrologi, Chirurghi
generali,
Chirurghi pediatrici, Chirurghi Vascolari). L’esperienza dei GOM può
essere l’esempio pilota di un percorso multidisciplinare che vede
l’Urologo come leader del team in diverse aree della disciplina Urologica:
a. Approccio multidisciplinare al paziente
b. Sviluppo di collaborazioni e valorizzazione del dibattito scientifico
multidisciplinare
c. Interazione tra specialisti con proprio background
d. Sinergia tra specialisti nel percorso di cura
6. Oltre la specializzazione
La formazione specialistica deve essere vista come un punto di partenza
nel percorso di uno specialista urologo. Da questa osservazione nasce il
bisogno di creare una Scuola di perfezionamento gestita dalla SIU, che
identifichi e certifichi centri urologici italiani di eccellenza (Robotica,
Disfunzione Erettile, Calcolosi, Funzionale) dove gli urologi in formazione
possano migliorare il proprio background ed perfezionare le tecniche, in
una medicina sempre più settorializzata, che richiede performance
all’avanguardia con l’istituzione di Master e con l’organizzazione in
super-specialties. Organizzazione di corsi di preparazione all’esame
FEBU. L’Urologia deve avere specialisti d’eccellenza in ogni settore e
mettere a disposizione questo circuito per i soci della SIU (da un ORSI
unico a tanti ORSI italiani per super-speciality). Tutto questo deve
avvenire in assoluta armonia con il Collegio degli Ordinari di Urologia e
responsabile delle Scuole di Specialità.
7. Oltre le “fake news”
La pandemia ci ha insegnato tanto sulla divulgazione delle notizie
soprattutto in materia di fake news. I mass media e i social sono diventati
l’arena dove tutti i sedicenti esperti di coronavirus hanno dato e
continuano a dare sfoggio delle loro conoscenze o presunte tali. Una
società scientifica ha il dovere etico e morale di ostacolare il diffondersi
delle fake news e della misinformazione che ne deriva, ponendosi in
prima linea nell’offrire ai medici e soprattutto ai cittadini le più recenti
evidenze scientifiche in un linguaggio semplice e fruibile, in contenuti
facilmente accessibili da parte di tutti. La SIU proporrà e realizzerà
campagne di formazione ed informazione per i pazienti in collaborazione
4. con le associazioni di pazienti. La SIU deve diventare il principale
“influencer” delle notizie e delle informazioni in ambito urologico.
All’interno dell’Ufficio Educazionale bisognerà prevedere un Comitato
pazienti.
8. Oltre “l’urologia al maschile”
L’aumento sempre più consistente delle laureate in medicina e chirurgia
sta cambiando la composizione di genere nelle diverse specializzazioni.
Anche l’Urologia da sempre, considerata alla pari di tutte le altre
discipline chirurgiche di appannaggio prettamente maschile, ha visto
negli ultimi anni un consistente aumento del numero delle
specializzande. Ad oggi le donne rappresentano il 20% degli
specializzandi italiani di urologia. In questo scenario, occorre superare
quei preconcetti che lo vedono coinvolte solo in alcuni settori
quali l’urologia pediatrica, funzionale.
9. Oltre “European Urology”
Può sembrare provocatorio e presuntuoso. Al contrario nasce la
necessità per la SIU di creare un proprio canale ufficiale di pubblicazione
attraverso una propria rivista, dove si possa dare un più ampio spazio di
pubblicazione ai soci soprattutto più giovani, anche utilizzando riviste
nazionali già indicizzate.
10. Oltre “SIU,Casa di tutti”
La SIU deve aumentare i contatti con tutti i soci.
La piattaforma deve essere una vera e propria “piazza digitale” che
superi i confini fisici della sede romana, dove sia possibile condividere
tutte le iniziative adottate dalla Società e dove tutti i soci possano
confrontarsi sulle proprie idee dando ampio spazio ad una costante
interazione.
In quest’ottica anche l’App attualmente in uso solamente durante i giorni
congressuali dovrà diventare un’interfaccia attiva e dinamica, a
disposizione di tutti i soci 7 giorni su 7 e 12 mesi l’anno.
Questi dieci punti, sia ben chiaro, rappresentano una mia visione personale su
cui la SIU dovrebbe indirizzare le proprie energie nei prossimi anni. Credo che
questa campagna elettorale sarà diversa e che ci si debba confrontare su
nuove idee espresse in maniera costruttiva e propositiva.
5. Penso che l’impegno che i candidati dovranno assumersi fa “tremare le vene
dei polsi”.
Gli ingredienti di questo progetto, a mio parere, dovranno essere:
- la capacità di dedicare il massimo del tempo al progetto
- una leadership, capace di lavorare in armonia con il team
Il punto centrale di questa storia è:
Le Società Scientifiche avranno ancora un ruolo nell’era post covid?
Vincenzo Mirone