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Febbraio 2014
Gennaio/febbraio 2014
Gennaio/febbraio 2014
Febbraio 2014
17 febbraio 2014

VoIP e comunicazione unificata. Vantaggi per la PA locale
I benefici accertati della comunicazione unificata non premiano solo i grandi enti, come dimostrano sempre
più numerosi casi, tra i quali il Comune di San Fior, seimila abitanti nella fascia prealpina veneta, che offre
nuovi servizi grazie al VoIP

Il Voice over IP (VoIP), la tecnologia che utilizza la rete dati
anche per il trasporto della voce, ha da tempo raggiunto la
piena maturità, originando applicazioni convergenti, tra cui
spicca la comunicazione unificata, cioè la capacità di
comunicare in molteplici modalità - voce, dati e testo - tramite
un unico strumento dotato di interfaccia utente unificata.
Grazie anche a queste applicazioni, l’utilizzo delle tecnologie
connesse al VoIP è ormai un fatto acquisito a livello globale,
soprattutto per merito degli innegabili miglioramenti che comporta in termini di efficienza, risparmi e
implementazione di nuovi servizi.
Modernizzare con la UC
Si tratta di benefici in grado di rappresentare un’ottima base per la pubblica amministrazione italiana, da
tempo, notoriamente impegnata in uno sforzo di modernizzazione che in alcuni casi sta mostrando frutti di
rilievo. Non è quindi per caso che, fin dal 2005, l’adozione del VoIP sia stata inserita nelle linee guida in
materia di digitalizzazione della PA. In particolare, all’interno del provvedimento di legge, noto come Codice
dell’Amministrazione Digitale del 2005, si prescrive che le amministrazioni utilizzino per la fonia i servizi
VoIP e si assegna all’Agenzia per l’Italia digitale le azioni di monitoraggio e verifica, riportate anche su un
sito specifico (www.digitpa.gov.it/monitoraggio-voip). Come spesso accade in Italia, nonostante questo e
altri provvedimenti, il processo di adozione dei sistemi VoIP non ha ancora assunto quel carattere
generalizzato che si sarebbe potuto supporre alla luce della spinta normativa. Al termine del 2012 - infatti il livello percentuale medio di terminali VoIP, rispetto agli apparecchi tradizionali, era pari al 43% nella PA
centrale e al 24% in quella locale, e con forti differenziazioni fra aree geografiche e tipologie di
amministrazione, come si ricava dai dati del sito di monitoraggio dell’Agenzia per l’Italia Digitale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri (all’inizio di gennaio 2014 i dati risultano aggiornati al giugno 2013).
Esempi virtuosi
Ma per fortuna le esperienze positive non mancano, sia a livello di grandi enti - come per esempio il caso
del ministero degli Affari Esteri, che si è dotato di un sistema di comunicazione integrata su piattaforma
Microsoft Lync, con numerosi benefici in termini di rapidità nelle comunicazioni interne, risparmi sui costi di
trasferta e maggiore efficacia nelle pratiche complesse - sia di realtà di minori dimensioni appartenenti alla
PA locale. È il caso del Comune di San Fior, in provincia di Treviso, che ha rinnovato i sistemi di
comunicazione utilizzando le soluzioni della società trentina Wildix (www.wildix.it) implementate dal
business partner Eurogroup di Silea (TV).
Comunicazioni semplificate
L’intenzione dell’amministrazione comunale di San Fior, dove vi sono più di seimila abitanti, era quella di
alleggerire il carico burocratico e avvicinarsi maggiormente alle esigenze dei cittadini. Per questo, all’inizio
del 2013, si è optato per un aggiornamento radicale dei sistemi di comunicazione utilizzati nel Comune, che
ha coinvolto il Municipio, la Scuola Media, la Scuola Elementare e l’Asilo. Adesso circa 60 utenti utilizzano il
nuovo sistema di Comunicazione Unificata Wildix, riuscendo a scambiare informazioni semplicemente e
rapidamente e rispondendo agli utenti in modo più preciso e puntuale. «Le due principali esigenze del
Comune – spiega Roberto Zucchetto, responsabile servizi informativi di San Fior – erano, innanzitutto, la
semplificazione e ottimizzazione dei centralini, che prima erano quattro, non in rete e che quindi
richiedevano spostamenti fisici per la manutenzione e la risoluzione delle anomalie. Ora, con i nuovi sistemi
collegati in rete, possiamo fare gestione, manutenzione e aggiornamenti da remoto. La seconda esigenza
era invece la razionalizzazione delle linee telefoniche esistenti».
Più in dettaglio, la vecchia centrale telefonica, una Ascom, è stata sostituita con due sistemi PBX Wildix
connessi tra loro grazie alla WMS Network (Wildix Management System), una piattaforma che consente di
connettere tutte le centrali Wildix in uffici o città diverse, rendendo possibile la sincronizzazione di tutti gli
aggiornamenti. Un utente quindi può accedere al proprio profilo, conservando rubrica, numero di interno e
tutte le impostazioni personali preesistenti, da qualunque computer connesso a una centrale della rete.
Efficienza e risparmio
Il Comune di San Fior ha riscontrato immediatamente i vantaggi dell’implementazione della soluzione di
Unified Communication di Wildix. Infatti, il numero di linee fisse impiegate si è più che dimezzato, con un
risparmio di più di tremila euro annui per i contratti telefonici. Inoltre, sono decisamente diminuiti i costi
per le telefonate verso il mobile, mentre si sono azzerati quelli per le chiamate tra le sedi. Ma soprattutto
l’introduzione di un sistema che integra fax, voice-mail, rubrica condivisa, SMS, promemoria, app, sta
davvero rivoluzionando il modo di comunicare delle persone. Infatti, grazie al sistema Wildix, adesso chi si
occupa di front office nel Comune di San Fior ha la possibilità di rispondere immediatamente al cittadino,
minimizzando i tempi di attesa in linea. E qualora si rendesse necessario chiedere informazioni a persone di
altri uffici, è possibile verificare in tempo reale, direttamente sul monitor, se il collega è disponibile o meno.
Di conseguenza, si può scegliere il sistema di comunicazione unificata più adatto e trasferire la chiamata
oppure fornire la risposta adeguata, soddisfacendo sempre al meglio le esigenze dei cittadini. Oltre al
risparmio nei costi, quello della scelta del sistema di comunicazione più adatta sembra essere uno degli
atout più apprezzati da chi passa al VoIP, indipendentemente dalle dimensioni dell’organizzazione. Anche
nel caso del ministero degli Affari Esteri, avere a disposizione diverse modalità di comunicazione si è
rivelato vincente, e ha visto prevalere su tutti la messaggistica istantanea, mentre la videochiamata si è
segnalata per aver raccolto maggiore interesse, con ottime prospettive di sviluppo. Quegli stessi sviluppi
che le tecnologie basate sulla convergenza tra voce e dati avranno ancora nel futuro, e che si tradurranno
senz’altro in vantaggi per tutti i soggetti interessati. A cominciare dai cittadini, nel caso delle pubbliche
amministrazioni.
17 febbraio 2014

Collaborazione intelligente
Nell’epoca dei social network e degli smartphone ha ancora senso parlare di comunicazione
“unificata”? La risposta è affermativa. È determinante - però - la scelta di un partner in grado di
assicurare la naturalezza funzionale e una perfetta aderenza degli strumenti ai processi interni
Molte cose sono cambiate rispetto ai primi annunci tecnologici che ci
introducevano nell’era della comunicazione convergente in azienda.
Concetti come “softphone”, un’applicazione software capace di
trasformare il personal computer in un terminale telefonico - oggi sono completamente acquisiti e la spinta del VoIp, della voce su
internet protocol, ha mandato in crisi i tradizionali modelli dualistici
che prevedevano, almeno in ufficio, una telefonia strettamente
separata dai dispositivi e dalle infrastrutture tipiche dell’informatica.
Un successivo balzo in avanti è arrivato con il dilagare della telefonia
cellulare prima e degli smartphone poi. Sotto la spinta del bring your own device (BYOD), l’ubiquità dei
telefonini smart nell’ambiente di lavoro ha contribuito a definire i nuovi ambiti della comunicazione voce e
video tra aziende e verso i consumatori.
Oggi, quindi, la unified communication può dirsi un traguardo raggiunto? Probabilmente no, perché certe
barriere sono tuttora percepite a livello funzionale, per cui “fare una telefonata” è ancora un’operazione
vista come qualcosa di separato rispetto alla comunicazione che avviene attraverso la posta elettronica e
ad altri servizi puramente IP, come le chat e il VoIp di servizi alla Skype.
L’altro elemento forte del mercato attuale della “unified communication” è la collaborazione, il lavoro di
squadra svolto grazie agli strumenti della condivisione in rete non soltanto dei dati, ma delle stesse risorse
applicative, la telepresenza, fino alle soluzioni domotiche avanzate. A che punto siamo con la diffusione di
questi strumenti? La tavola rotonda organizzata in questa occasione da Data Manager cerca da un lato di
stabilire il livello di maturità tecnologica delle soluzioni di UC&C (Unified Communication and
Collaboration), la loro adozione e integrazione nelle normali attività lavorative e nei processi decisionali in
azienda. Dall’altro chiede alle aziende partecipanti di illustrare i principali ostacoli e le resistenze che
fornitori e system integrator registrano nella relazione con i loro clienti.
Crescita a due cifre
Al di là delle problematiche messe per esempio in luce da Gianfranco Ulian, direttore business
development di Unify (www.unify.com/it) - secondo il quale «anche se la tecnologia sta cambiando il
nostro modo di vivere, comunicare e fare business, l’attuale offerta UC&C appare frammentata, incompleta
e offre scarse possibilità di allineamento con i processi di business se non attraverso fastidiosi e frustranti
workarounds» - in Italia il comparto delle comunicazioni unificate mostra segni di vitalità che possono
essere giudicati in netta controtendenza con le cifre pessimistiche dell’intero settore tecnologico. Per
Daniela Rao, TLC Research & Consulting director di IDC Italia (www.idcitalia.com), che ha contribuito al
servizio di Data Manager con numeri e valutazioni, «il mercato italiano delle soluzioni di UC&C nei prossimi
tre anni è destinato a crescere con una variazione annua intorno al 12%». Già nel 2013 il segmento,
secondo IDC, si è attestato intorno ai 300 milioni di euro di valore e il suo sviluppo sarà legato nel prossimo
biennio a diversi fattori. L’ambiente competitivo tende a diventare «sempre più affollato da vendor,
operatori, outsourcer e OTT che si contendono la domanda delle aziende» – precisa Daniela Rao. Queste
ultime, pur essendo messe a dura prova dalla crisi, continuano a investire per facilitare la comunicazione e
la collaborazione all’interno delle rispettive business community e per supportare il lavoro in movimento e
da remoto. Non solo. «Tra le medie e grandi imprese, la gestione integrata dei servizi voce su rete mobile e
fissa continuerà ad avere un ruolo centrale e soluzioni cloud o managed services saranno sempre più
frequenti» – afferma Rao, che sembra essere ottimista anche nei confronti della domanda proveniente
dalle PMI italiane, sempre più interessate alle soluzioni di videocomunicazione e videoconferenza, «direi
soprattutto attraverso servizi di web conferencing facilmente accessibili e a costi molto contenuti». Le
grandi organizzazioni, invece, «saranno sempre più attratte da soluzioni orientate a integrare
videocomunicazione e strumenti di collaborazione».
Inoltre, circa il 25% della spesa destinata dalle imprese di dimensioni medio-grandi all’evoluzione e la
gestione delle soluzioni di comunicazione verso piattaforme integrate di UC&C continuerà a essere
riservato «a servizi di consulenza e system integration, quale componente fondamentale per tracciare
sviluppi futuri e garantire sicurezza, flessibilità e controllo dei costi» – conclude Rao, sottolineando ancora
una volta la necessità di “rivestire” la tecnologia di un involucro fatto di competenze, capacità e intelligenza
nell’organizzazione di un’adeguata corrispondenza tra investimenti tecnologici e ritorni in termini di
efficacia e soprattutto nuove opportunità di business.
User experience e allineamento al business
Oggi, molte attività di comunicazione e interazione aziendali tendono a concentrarsi su un unico dispositivo
smart. Alla luce di questa tendenza, ha ancora senso parlare di unified communication? Qual è
l’interpretazione corretta dell’uso di piattaforme applicative dedicate nell’attuale contesto della mobilità
universale e come funzionano le ultime generazioni di questi prodotti? Queste sono le prime domande,
volutamente provocatorie, che abbiamo formulato al nostro panel. Le risposte fornite individuano almeno
due grandi tematiche che definiscono le aspettative e le esigenze di una azienda nel valutare una soluzione
di Unified Communication. Una è la volontà di ritrovarsi in un ambiente realmente “unificato”, dove
l’esperienza legata all’uso di dispositivi e canali di interazione differenti possa dirsi sempre uniforme e
naturale. L’altra - forse più complessa - riguarda la certezza di inserire la comunicazione e la collaborazione
nel contesto delle attività di business, dei processi di produzione e vendita, facendo in modo che le nuove
modalità di interazione entrino davvero a far parte della cultura di relazione di una azienda, grande o
piccola che sia.
Sulla validità del concetto di Unified Communication, Stefano Osler, CEO di Wildix (www.wildix.com),
risponde in modo nettamente affermativo. Non solo ha molto senso parlarne, ma Osler si dice convinto che
il concetto si sia rafforzato ulteriormente proprio in virtù della maturazione tecnologica degli ultimi anni.
«Pensando a un fenomeno ormai largamente diffuso come il BYOD, possiamo affermare che sia un effetto
concreto dell’evoluzione delle Unified Communication. Una tecnologia che segnerà la svolta è quella del
webRTC, con la quale è possibile garantire una comunicazione efficace e semplice anche in mobilità,
tramite il browser, abbattendo i costi delle chiamate e sviluppando servizi di marketing e customer care
avanzati».
In linea con le opinioni di Osler, sembra essere Vittoria Raiola, product manager IPT UCC Solutions di Bt
Global Services (www.bt.com/italia), molto attenta alla problematica del buon allineamento tra
piattaforme e strumenti di comunicazione e processi interni. Il suo parere è supportato dai risultati di una
ricerca che l’operatore britannico ha svolto insieme al suo partner Cisco. In occasione dell’indagine, un
intervistato su tre ha dichiarato che la piattaforma di comunicazione della propria azienda è in grado di
evolversi di pari passo con il business. «Oggi più che mai, ha senso parlare di Unified Communications» –
osserva Raiola. Il business richiede una gamma completa di strumenti di collaborazione tra cui mobilità,
presenza e instant messaging, video e voce ad alta definizione fruibili da diversi device». Tra le altre
esigenze espresse dalla clientela di queste soluzioni c’è il requisito che esse siano economiche, scalabili e di
facile implementazione. «Reti performanti e sicure e soluzioni on cloud, sono il prerequisito e la risposta
tecnologica al problema». Proprio pensando a queste esigenze, BT e Cisco hanno lanciato One Cloud Cisco,
un nuovo strumento che integra servizi voce, video e comunicazione dati, che - secondo quanto annunciato
da Raiola - dovrebbe essere disponibile anche in Italia all’inizio del 2014.
Il web come piattaforma di integrazione
Come fa notare Marco Macari, amministratore di Zucchetti Communication (www.zucchetti.it), nel corso
del tempo abbiamo assistito a una moltiplicazione degli strumenti di comunicazione piuttosto che a una
concentrazione. Una reale convergenza, secondo Macari, «comporta la generazione di un flusso
eterogeneo di informazioni che deve essere gestito in modo funzionale all’utente e integrato con il CRM e il
gestionale utilizzato in azienda». Questo cambio di paradigma, prosegue l’esperto Zucchetti, «garantisce
notevoli vantaggi in termini di aumento dell’efficienza. Per esempio, le richieste dei clienti, registrate in una
segreteria telefonica, possono essere inoltrate in tempo reale al CRM per creare ticket vocali oppure si può
sapere immediatamente se la persona con cui si sta chattando è il potenziale cliente al quale era stata
inviata un’offerta o se il cliente che sta chiedendo lo sconto è insolvente e così via».
Per il già citato Gianfranco Ulian, responsabile dello sviluppo di Unify, l’effetto inarginabile del BYOD ha
contribuito molto a rafforzare le aspettative individuali in termini di “user experience”. L’applicazione
aziendale si scarica dagli “store”, e si utilizza in modalità cloud, in maniera sempre più intuitiva, senza dover
ricorrere a manuali e sedute di apprendimento. L’obiettivo di un fornitore come Unify, sottolinea in questo
senso Ulian, è riuscire ad aggregare i diversi canali di comunicazione (voce, dati, video, social) e presentare i
contatti, i contenuti, le informazioni in una singola “vista” coerente attraverso ogni dispositivo. Project
Ansible, precisa Ulian, è una piattaforma sicura e dinamica, progettata «per andare oltre l’UC», cambiando
le modalità di interazione, comunicazione e collaborazione tra aziende e individui, in modo da «avere
un’esperienza coerente su tutti i dispositivi a prescindere dal canale di comunicazione utilizzato».
Più cautela nell’attribuire ai dispositivi integrati di ultima generazione la capacità di rendere la
comunicazione “nativamente” integrata viene manifestata da Zeffirino Perini, amministratore delegato di
TeamSystem Communication (www.tscomm.it). L’approccio seguito da questo system integrator parte dal
presupposto che il dispositivo smart sia solo uno degli elementi della catena del flusso della comunicazione
aziendale e non la sua “risoluzione”. «Una valida soluzione di UC deve prescindere dall’utilizzo di dispositivi
di ultima generazione, focalizzandosi sull’integrazione tra strumenti hardware e software già presenti in
azienda senza alcuna distinzione di tecnologia e nel modo più universale possibile» – osserva Perini,
lamentando la scarsa consapevolezza in relazione ai potenziali nascosti degli asset tecnologici e informativi
di una azienda. «Non c’è vera UC&C se non si tiene in considerazione la fonte delle informazioni che si
comunicano, ossia i database, i gestionali e i CRM. Solo con una piena integrazione tra tutti questi
strumenti si aggiunge valore ai dispositivi» – afferma il responsabile di TeamSystem, che sta mettendo a
punto un progetto mirato proprio a collegare nativamente tutti i prodotti gestionali, relazione e telefonia.
Federico Riboli, business program manager di Fujitsu Italia (www.fujitsu.com/it/) sintetizza efficacemente
il senso di questo primo giro di pareri, sottolineando come dalla crescente consumerizzazione dell’IT
emerga la volontà di offrire ai dipendenti livelli superiori di produttività grazie alla possibilità di accedere in
mobilità e sicurezza ad applicazioni, comunicazioni e dati. Le aziende decidono perciò di investire nelle
tecnologie necessarie a far evolvere le attività business. In risposta, il mercato delle comunicazioni ha
preso, secondo Riboli, una direzione ben definita. «Le imprese hanno bisogno di gestire in maniera sicura
ed efficace la mobilità aziendale e di dotarsi di funzionalità necessarie a supportare dispositivi, applicazioni,
dati, reti e soluzioni di sicurezza». Occorrono pertanto soluzioni che permettano di creare un ambiente di
lavoro più agile e innovativo e strumenti in grado di integrare in tutta sicurezza i dispositivi personali con le
applicazioni e i dati dell’azienda.
Andare oltre gli ostacoli
Nella seconda parte di questo servizio, vogliamo parlare di quelli che potrebbero essere i vincoli e gli
ostacoli da superare. Come per altri filoni applicativi, abbiamo visto che le soluzioni di UC&C devono essere
inserite in un contesto di processo, senza essere viste come soluzione tecnologica fine a se stessa. Ma quali
sono le principali sfide da risolvere nell’integrazione di questi strumenti in azienda, dalle problematiche di
interoperabilità, fino a quelle relative ai formati dei dati, sicurezza e compliance normativa?
A questa domanda, i partecipanti alla nostra tavola rotonda rispondono senza sottovalutare le complessità
del problema. Vengono tuttavia fornite diverse “ricette”, da cui si possono distillare due principi generali e
un suggerimento. I due ingredienti fondamentali individuati dai nostri esperti sono l’intuitività delle
interfacce e l’efficacia e la centralità degli strumenti di gestione. Il consiglio riguarda invece la necessità di
individuare, insieme alle tecnologie giuste, i partner che sappiano assicurare la necessaria esperienza. In
questo come in altre aree applicative, il vero fattore frenante è l’improvvisazione. «Non bisogna
dimenticare» – dice per esempio Vittoria Raiola di BT – «che a fronte degli indubbi vantaggi per gli utenti, è
necessario tenere sotto controllo alcuni aspetti fondamentali quali la compatibilità con i dispositivi, la
sicurezza degli accessi e dei dati, un’adeguata copertura Wi-Fi, le prestazioni della rete e delle applicazioni.
Vista la complessità dei fattori in gioco, è sempre più rilevante saper scegliere un partner in grado di
progettare e realizzare la soluzione che meglio si adatta alle esigenze dell’azienda.
Non si deve dimenticare, osserva Stefano Osler di Wildix, che «stiamo parlando di Communication-Enabled
Business Process, in altre parole di processi aziendali che vengono ridisegnati e acquistano maggiore
efficacia grazie all’integrazione di nuove logiche e strumenti di comunicazione e collaborazione. Il ruolo di
questi strumenti è ormai centrale nello snellimento del workflow aziendale, soprattutto in ambito
decisionale».
Pur ritenendo assurdo che oggi le aziende trascorrano più tempo a pianificare meeting, organizzare
informazioni, consolidare feedbacks - ovvero - a orchestrare il lavoro piuttosto che svolgerlo realmente,
Gianfranco Ulian di Unify riconosce che «la sfida più importante sta nel rendere gli strumenti facili sia per
l’individuo che li utilizza sia per chi li deve gestire» e sottolinea come la soluzione Project Ansible di Unify,
sia stata sviluppata tenendo conto delle esigenze del singolo lavoratore, «la cui user experience genererà
un effetto positivo per la sua adozione virale in azienda».
Semplicità di utilizzo e intuitività sono fondamentali ai fini di un effettivo utilizzo degli strumenti, anche per
Raiola di BT. «In questo nuovo mondo, il segreto del successo consiste nel disporre di comunicazioni aperte
e accessibili che tocchino le diverse esperienze di interazione». Insieme a lei, tutti gli intervistati insistono
sugli aspetti della gestione e dell’adeguamento ai processi di business. Marco Macari ricorda, per esempio,
come Zucchetti - grazie al pieno governo delle tecnologie di sviluppo applicativo - sia riuscita a dotare la
propria piattaforma UC&C, Infinity Communication, «di un’interfaccia aperta denominata “Proxy Manager”
con la quale è possibile integrare rapidamente le funzionalità telefoniche con qualunque software di terze
parti».
L’alternativa dei servizi gestiti
Per Zeffirino Perini di TeamSystem Communication, una delle sfide da vincere è quella di avere una
tecnologia che non abbia un impatto sull’infrastruttura presente in azienda e che sia capace di offrire
un’unica interfaccia di gestione valida per tutte le funzioni interne. «La soluzione di TeamSystem
Communication, VoiSpeed, permette di ottenere i benefici tipici dell’UC&C, riducendo al minimo l’impatto
sul sistema informatico esistente, grazie al trasferimento della complessità verso il centralino IP, mentre
ogni funzione di controllo viene diretta dalla console multipiattaforma implementata sul client».
Infine, sia Federico Riboli di Fujitsu Italia sia Stefano Osler di Wildix ci ricordano che il percorso migliore per
attraversare indenni la questione dell’interoperabilità e della convergenza passa per gli standard del web e
per la “cloudizzazione” dei servizi. Fujitsu - per esempio - ha lanciato di recente una soluzione altamente
scalabile e amministrata chiamata Managed Infrastructure Service Managed Mobile. «Si tratta – spiega
Riboli – di una piattaforma per la gestione dei servizi mobili che risponde a esigenze di sicurezza e di
conformità alle normative, due aspetti che fino ad oggi hanno fortemente limitato l’adozione del modello
BYOD e della mobilità aziendale». Osler pone - invece - l’attenzione alle sfide che riguardano la sicurezza e
compliance normativa e dice: «Per quanto ci riguarda, non si pone il problema dell’interoperabilità, perché
tutte le nostre soluzioni sono web-based».
In ogni caso, comunicare e collaborare in modo puntuale, naturale e produttivo restano ancora un bisogno
fondamentale di chi fa business. Ma le risposte a questa esigenza non arrivano da sole, per effetto di una
nuova generazione di dispositivi o la semplice importazione degli stili comunicativi affermatisi fuori
dall’ufficio. La vera unificazione richiede intelligenza.
13 febbraio 2014

Gli ingredienti della ricetta Wildix
Cristina M. Palumbo
L'azienda, fornitore di soluzioni VoIP e di comunicazione unificata, si è posta l'obiettivo di
aiutare le aziende a migliorare significativamente i propri processi.
Puntare sul software e sugli strumenti social piuttosto che “sul ferro”. È la ricetta di Wildix,
espressa da Stefano Osler, Ceo dell'azienda, multinazionale che opera nel settore del voice
over Ip e della comunicazione unificata.
Un ruolo di spicco in questo senso è svolto da Kite, una soluzione basata su Html 5 per
effettuare comunicazioni attraverso il proprio sito web, sviluppata dall'azienda proprio con
l’obiettivo di rispondere alle esigenze di un mondo sempre più Web-oriented, dove la diffusione
dei dispositivi mobili impone un radicale mutamento delle abitudini quotidiane.
“Siamo i primi - ha detto con orgoglio Osler - ad aver utilizzato la tecnologia su cui si basa
Kite, ossia WebRtc (Web real time communication): il progetto open source nato nel 2011
negli Stati Uniti con l'obiettivo di rivoluzionare il modo di comunicare, utilizzando il peer to peer
tra browser. Con questa soluzione, la pagina Web del sito aziendale si trasforma in un vero e
proprio organigramma interattivo, che farà risparmiare tempo e gratificherà i clienti. Il sito
diventa uno strumento di marketing utile a differenziarsi rispetto alla concorrenza e a offrire
servizi alla clientela più tempestivi, minimizzando i costi e velocizzando i processi. Il target
privilegiato di Kite è, secondo noi, rappresentato dagli shop online, da tutte quelle realtà
appartenenti al settore turistico, ma anche a quello assicurativo. Ritengo che questa soluzione
sia il risultato tangibile del nostro costante impegno in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto anche
all'estero”.
Un ulteriore elemento strategico del vendor, che mira a rendere sempre più efficienti i sistemi
di Unified Collaboration, è il progetto Wildix App Store che prevede l'identificazione delle
applicazioni più innovative e performanti da integrare nei sistemi stessi.
Secondo questa logica di sinergie vi è il recente annuncio della partnership realizzata con Run
Time Solutions (Sap Silver partner e Software solution provider) che inizia un percorso di
integrazione delle soluzioni Wildix con le piattaforme Erp/Crm, teso a facilitare i processi
decisionali e operativi delle aziende.
Nello specifico, le due aziende hanno condiviso le competenze per assicurare, oltre ai vantaggi
della comunicazione unificata, i benefici dell’Erp Sap Business One. In pratica gli add on di
Wildix, inseriti all'interno della soluzione Crm (Web Crm One 2.0) ed eCommerce (Web Ec One)
di Run Time Solutions, consentono infatti di snellire i processi di customer service, vendita e
acquisti online, incrementando al contempo, fidelizzazione del cliente e comunicazione interna
aziendale. Ad esempio, l'integrazione degli strumenti di Crm con i servizi di Uc fa si che la
centrale telefonica dell'azienda riconosca il numero del cliente che sta chiamando e, grazie, alle
Api di Wildix, il Crm carica lo storico del cliente in tempo reale, permettendo così all'operatore
di rispondere alle richieste in modo veloce, pertinenete ed efficiente.
11 febbraio 2014

Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT
In occasione dell’evento la società annuncia al mercato tedesco le nuove funzionalità. di Kite,
la soluzione per rivoluzionare il modo di comunicare nelle aziende. Wildix, azienda
multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice
Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso di espansione
in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT.
L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli
appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è
un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni
tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni
progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su
Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC.
Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite
introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite
possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni
relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si
velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema
incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con
cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la
necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o
supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra
gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di
documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A
completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale
integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video
chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono
configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente,
trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo.
“Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –,
soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si
ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una
decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.”
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix
(http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a
diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse
marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business
dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative
per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un
biglietto omaggio per la manifestazione.
“Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è
un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la
possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra
presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da
diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra
piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono
moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.”
Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
11 febbraio 2014

Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT
Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in
prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso
di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT.
L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli
appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è
un’occasione fondamentale per incrementare la eeadcb44 awareness e mostrare le sue
innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su
alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate
su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC.
Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite
introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite
possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni
relative al proprio d8addab2 e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa
funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del
sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data
Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due
browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a
strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente
adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser,
presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza
tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero
un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat
online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-amolti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e,
eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti
esterni al gruppo.
“Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –,
soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si
ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una
decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.”
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix
(http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a
diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse
marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business
dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative
per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un
biglietto omaggio per la manifestazione.
“Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è
un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la
possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra
presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da
diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra
piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono
moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.”
Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
10 febbraio 2014

Wildix al CeBIT
Le innovazioni del WebRTC arrivano fino ad Hannover, dove dal 10 al 14 marzo si tiene la più importante
fiera del mondo ICT. Saranno annunciato al mercato tedesco le nuove funzionalità di Kite

Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice
Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, sarà presente all’edizione 2014 del CeBIT, che si terrà
dal 10 al 14 marzo ad Hannover.
L’evento è l’occasione per Wildix per incrementare la brand awarness e mettere in mostra le sue
innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove la società ha già cominciato ad investire su
alcuni progetti.
Al CeBIT i riflettori saranno puntati sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che
integra Unified Communication e tecnologia WebRTC.
Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono
nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati.
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix, avviato recentemente
per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure
commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo.
10 febbraio 2014

Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT
In occasione dell’evento la società annuncia al mercato tedesco le nuove funzionalità di Kite, la
soluzione per rivoluzionare il modo di comunicare nelle aziende
Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in
prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso
di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT.
L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli
appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è
un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni
tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni
progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su
Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC.
Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite
introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite
possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni
relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si
velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema
incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con
cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la
necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o
supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra
gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di
documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A
completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale
integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video
chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono
configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente,
trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo.
“Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –,
soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si
ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una
decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.”
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix
(http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a
diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse
marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business
dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative
per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un
biglietto omaggio per la manifestazione.
“Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è
un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la
possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra
presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da
diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra
piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono
moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.”
Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
10 febbraio 2014

Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT
Wildix prosegue il suo percorso di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando
al CeBIT. L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno
degli appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è
un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni
tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni
progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su
Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC.
Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite
introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite
possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni
relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si
velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema
incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con
cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la
necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o
supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra
gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di
documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A
completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale
integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video
chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono
configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente,
trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo.
“Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –,
soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si
ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una
decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.”
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix
(http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a
diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse
marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business
dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative
per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un
biglietto omaggio per la manifestazione.
“Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è
un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la
possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra
presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da
diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra
piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono
moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.”
Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13
10 febbraio 2014

Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT

Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in
prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso
di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT.
L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli
appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è
un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni
tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni
progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su
Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC.
Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite
introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite
possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le
informazioni relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a
questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità
del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data
Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due
browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a
strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente
adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser,
presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza
tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded,
ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio
di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da
uno-a-molti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e,
eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti
esterni al gruppo.
“Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –,
soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si
ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una
decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.”
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix
(http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a
diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse
marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business
dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative
per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un
biglietto omaggio per la manifestazione.
“Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è
un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la
possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra
presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da
diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra
piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono
moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.”
10 febbraio 2014

Wildix riparte dal CeBIT
La società porta ad Hannover le nuove funzionalità di Kite e promuove il blog recentemente avviato
Wildix, ha annunciato la propria partecipazione al CeBIT in programma dal 10 al 14 marzo
prossimo ad Hannover. Per l’azienda si tratta di un’occasione fondamentale per incrementare
la brand awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco,
dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle
più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e
tecnologia WebRTC.
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix, avviato
recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai
tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo.
I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications,
VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale.
Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione.
10 febbraio 2014

Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT
Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in
prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso
di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT.
L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli
appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è
un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni
tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni
progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su
Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC.
Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite
introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite
possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le
informazioni relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a
questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità
del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data
Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due
browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a
strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente
adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser,
presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza
tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded,
ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio
di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da
uno-a-molti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e,
eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti
esterni al gruppo.
“Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –,
soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si
ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una
decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.”
La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix
(http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a
diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse
marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business
dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative
per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un
biglietto omaggio per la manifestazione.
“Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è
un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la
possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra
presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da
diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra
piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono
moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.”
Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
1 febbraio 2014

TTG: Il software protagonista a Sps 2014
Sanità, SPS fiera italiana dell’automazione, Wildix, Dell e IBM le news trattate
In questo numero si parla del progetto AmIS, Amministrare in Sanità, promosso da Regione Lombardia con
la collaborazione del Politecnico di Milano, delle novità di SPS, la fiera italiana dell’automazione, e del
bilancio 2013 e degli obiettivi del nuovo anno di Wildix. Per concludere, getteremo uno sguardo al canale di
Dell e parleremo di multicanalità con IBM.

http://tv.toptrade.it/view/515/517/0000000624/TTG_Il_software_protagonista_a_Sps_2014.html#.Uuu9Rj
15OSo
Gennaio/febbraio 2014

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Wildix - Rassegna stampa febbraio 2014

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  • 11. 17 febbraio 2014 VoIP e comunicazione unificata. Vantaggi per la PA locale I benefici accertati della comunicazione unificata non premiano solo i grandi enti, come dimostrano sempre più numerosi casi, tra i quali il Comune di San Fior, seimila abitanti nella fascia prealpina veneta, che offre nuovi servizi grazie al VoIP Il Voice over IP (VoIP), la tecnologia che utilizza la rete dati anche per il trasporto della voce, ha da tempo raggiunto la piena maturità, originando applicazioni convergenti, tra cui spicca la comunicazione unificata, cioè la capacità di comunicare in molteplici modalità - voce, dati e testo - tramite un unico strumento dotato di interfaccia utente unificata. Grazie anche a queste applicazioni, l’utilizzo delle tecnologie connesse al VoIP è ormai un fatto acquisito a livello globale, soprattutto per merito degli innegabili miglioramenti che comporta in termini di efficienza, risparmi e implementazione di nuovi servizi. Modernizzare con la UC Si tratta di benefici in grado di rappresentare un’ottima base per la pubblica amministrazione italiana, da tempo, notoriamente impegnata in uno sforzo di modernizzazione che in alcuni casi sta mostrando frutti di rilievo. Non è quindi per caso che, fin dal 2005, l’adozione del VoIP sia stata inserita nelle linee guida in materia di digitalizzazione della PA. In particolare, all’interno del provvedimento di legge, noto come Codice dell’Amministrazione Digitale del 2005, si prescrive che le amministrazioni utilizzino per la fonia i servizi VoIP e si assegna all’Agenzia per l’Italia digitale le azioni di monitoraggio e verifica, riportate anche su un sito specifico (www.digitpa.gov.it/monitoraggio-voip). Come spesso accade in Italia, nonostante questo e altri provvedimenti, il processo di adozione dei sistemi VoIP non ha ancora assunto quel carattere generalizzato che si sarebbe potuto supporre alla luce della spinta normativa. Al termine del 2012 - infatti il livello percentuale medio di terminali VoIP, rispetto agli apparecchi tradizionali, era pari al 43% nella PA centrale e al 24% in quella locale, e con forti differenziazioni fra aree geografiche e tipologie di amministrazione, come si ricava dai dati del sito di monitoraggio dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (all’inizio di gennaio 2014 i dati risultano aggiornati al giugno 2013). Esempi virtuosi Ma per fortuna le esperienze positive non mancano, sia a livello di grandi enti - come per esempio il caso del ministero degli Affari Esteri, che si è dotato di un sistema di comunicazione integrata su piattaforma Microsoft Lync, con numerosi benefici in termini di rapidità nelle comunicazioni interne, risparmi sui costi di trasferta e maggiore efficacia nelle pratiche complesse - sia di realtà di minori dimensioni appartenenti alla PA locale. È il caso del Comune di San Fior, in provincia di Treviso, che ha rinnovato i sistemi di comunicazione utilizzando le soluzioni della società trentina Wildix (www.wildix.it) implementate dal business partner Eurogroup di Silea (TV).
  • 12. Comunicazioni semplificate L’intenzione dell’amministrazione comunale di San Fior, dove vi sono più di seimila abitanti, era quella di alleggerire il carico burocratico e avvicinarsi maggiormente alle esigenze dei cittadini. Per questo, all’inizio del 2013, si è optato per un aggiornamento radicale dei sistemi di comunicazione utilizzati nel Comune, che ha coinvolto il Municipio, la Scuola Media, la Scuola Elementare e l’Asilo. Adesso circa 60 utenti utilizzano il nuovo sistema di Comunicazione Unificata Wildix, riuscendo a scambiare informazioni semplicemente e rapidamente e rispondendo agli utenti in modo più preciso e puntuale. «Le due principali esigenze del Comune – spiega Roberto Zucchetto, responsabile servizi informativi di San Fior – erano, innanzitutto, la semplificazione e ottimizzazione dei centralini, che prima erano quattro, non in rete e che quindi richiedevano spostamenti fisici per la manutenzione e la risoluzione delle anomalie. Ora, con i nuovi sistemi collegati in rete, possiamo fare gestione, manutenzione e aggiornamenti da remoto. La seconda esigenza era invece la razionalizzazione delle linee telefoniche esistenti». Più in dettaglio, la vecchia centrale telefonica, una Ascom, è stata sostituita con due sistemi PBX Wildix connessi tra loro grazie alla WMS Network (Wildix Management System), una piattaforma che consente di connettere tutte le centrali Wildix in uffici o città diverse, rendendo possibile la sincronizzazione di tutti gli aggiornamenti. Un utente quindi può accedere al proprio profilo, conservando rubrica, numero di interno e tutte le impostazioni personali preesistenti, da qualunque computer connesso a una centrale della rete. Efficienza e risparmio Il Comune di San Fior ha riscontrato immediatamente i vantaggi dell’implementazione della soluzione di Unified Communication di Wildix. Infatti, il numero di linee fisse impiegate si è più che dimezzato, con un risparmio di più di tremila euro annui per i contratti telefonici. Inoltre, sono decisamente diminuiti i costi per le telefonate verso il mobile, mentre si sono azzerati quelli per le chiamate tra le sedi. Ma soprattutto l’introduzione di un sistema che integra fax, voice-mail, rubrica condivisa, SMS, promemoria, app, sta davvero rivoluzionando il modo di comunicare delle persone. Infatti, grazie al sistema Wildix, adesso chi si occupa di front office nel Comune di San Fior ha la possibilità di rispondere immediatamente al cittadino, minimizzando i tempi di attesa in linea. E qualora si rendesse necessario chiedere informazioni a persone di altri uffici, è possibile verificare in tempo reale, direttamente sul monitor, se il collega è disponibile o meno. Di conseguenza, si può scegliere il sistema di comunicazione unificata più adatto e trasferire la chiamata oppure fornire la risposta adeguata, soddisfacendo sempre al meglio le esigenze dei cittadini. Oltre al risparmio nei costi, quello della scelta del sistema di comunicazione più adatta sembra essere uno degli atout più apprezzati da chi passa al VoIP, indipendentemente dalle dimensioni dell’organizzazione. Anche nel caso del ministero degli Affari Esteri, avere a disposizione diverse modalità di comunicazione si è rivelato vincente, e ha visto prevalere su tutti la messaggistica istantanea, mentre la videochiamata si è segnalata per aver raccolto maggiore interesse, con ottime prospettive di sviluppo. Quegli stessi sviluppi che le tecnologie basate sulla convergenza tra voce e dati avranno ancora nel futuro, e che si tradurranno senz’altro in vantaggi per tutti i soggetti interessati. A cominciare dai cittadini, nel caso delle pubbliche amministrazioni.
  • 13. 17 febbraio 2014 Collaborazione intelligente Nell’epoca dei social network e degli smartphone ha ancora senso parlare di comunicazione “unificata”? La risposta è affermativa. È determinante - però - la scelta di un partner in grado di assicurare la naturalezza funzionale e una perfetta aderenza degli strumenti ai processi interni Molte cose sono cambiate rispetto ai primi annunci tecnologici che ci introducevano nell’era della comunicazione convergente in azienda. Concetti come “softphone”, un’applicazione software capace di trasformare il personal computer in un terminale telefonico - oggi sono completamente acquisiti e la spinta del VoIp, della voce su internet protocol, ha mandato in crisi i tradizionali modelli dualistici che prevedevano, almeno in ufficio, una telefonia strettamente separata dai dispositivi e dalle infrastrutture tipiche dell’informatica. Un successivo balzo in avanti è arrivato con il dilagare della telefonia cellulare prima e degli smartphone poi. Sotto la spinta del bring your own device (BYOD), l’ubiquità dei telefonini smart nell’ambiente di lavoro ha contribuito a definire i nuovi ambiti della comunicazione voce e video tra aziende e verso i consumatori. Oggi, quindi, la unified communication può dirsi un traguardo raggiunto? Probabilmente no, perché certe barriere sono tuttora percepite a livello funzionale, per cui “fare una telefonata” è ancora un’operazione vista come qualcosa di separato rispetto alla comunicazione che avviene attraverso la posta elettronica e ad altri servizi puramente IP, come le chat e il VoIp di servizi alla Skype. L’altro elemento forte del mercato attuale della “unified communication” è la collaborazione, il lavoro di squadra svolto grazie agli strumenti della condivisione in rete non soltanto dei dati, ma delle stesse risorse applicative, la telepresenza, fino alle soluzioni domotiche avanzate. A che punto siamo con la diffusione di questi strumenti? La tavola rotonda organizzata in questa occasione da Data Manager cerca da un lato di stabilire il livello di maturità tecnologica delle soluzioni di UC&C (Unified Communication and Collaboration), la loro adozione e integrazione nelle normali attività lavorative e nei processi decisionali in azienda. Dall’altro chiede alle aziende partecipanti di illustrare i principali ostacoli e le resistenze che fornitori e system integrator registrano nella relazione con i loro clienti. Crescita a due cifre Al di là delle problematiche messe per esempio in luce da Gianfranco Ulian, direttore business development di Unify (www.unify.com/it) - secondo il quale «anche se la tecnologia sta cambiando il nostro modo di vivere, comunicare e fare business, l’attuale offerta UC&C appare frammentata, incompleta e offre scarse possibilità di allineamento con i processi di business se non attraverso fastidiosi e frustranti workarounds» - in Italia il comparto delle comunicazioni unificate mostra segni di vitalità che possono essere giudicati in netta controtendenza con le cifre pessimistiche dell’intero settore tecnologico. Per Daniela Rao, TLC Research & Consulting director di IDC Italia (www.idcitalia.com), che ha contribuito al servizio di Data Manager con numeri e valutazioni, «il mercato italiano delle soluzioni di UC&C nei prossimi
  • 14. tre anni è destinato a crescere con una variazione annua intorno al 12%». Già nel 2013 il segmento, secondo IDC, si è attestato intorno ai 300 milioni di euro di valore e il suo sviluppo sarà legato nel prossimo biennio a diversi fattori. L’ambiente competitivo tende a diventare «sempre più affollato da vendor, operatori, outsourcer e OTT che si contendono la domanda delle aziende» – precisa Daniela Rao. Queste ultime, pur essendo messe a dura prova dalla crisi, continuano a investire per facilitare la comunicazione e la collaborazione all’interno delle rispettive business community e per supportare il lavoro in movimento e da remoto. Non solo. «Tra le medie e grandi imprese, la gestione integrata dei servizi voce su rete mobile e fissa continuerà ad avere un ruolo centrale e soluzioni cloud o managed services saranno sempre più frequenti» – afferma Rao, che sembra essere ottimista anche nei confronti della domanda proveniente dalle PMI italiane, sempre più interessate alle soluzioni di videocomunicazione e videoconferenza, «direi soprattutto attraverso servizi di web conferencing facilmente accessibili e a costi molto contenuti». Le grandi organizzazioni, invece, «saranno sempre più attratte da soluzioni orientate a integrare videocomunicazione e strumenti di collaborazione». Inoltre, circa il 25% della spesa destinata dalle imprese di dimensioni medio-grandi all’evoluzione e la gestione delle soluzioni di comunicazione verso piattaforme integrate di UC&C continuerà a essere riservato «a servizi di consulenza e system integration, quale componente fondamentale per tracciare sviluppi futuri e garantire sicurezza, flessibilità e controllo dei costi» – conclude Rao, sottolineando ancora una volta la necessità di “rivestire” la tecnologia di un involucro fatto di competenze, capacità e intelligenza nell’organizzazione di un’adeguata corrispondenza tra investimenti tecnologici e ritorni in termini di efficacia e soprattutto nuove opportunità di business. User experience e allineamento al business Oggi, molte attività di comunicazione e interazione aziendali tendono a concentrarsi su un unico dispositivo smart. Alla luce di questa tendenza, ha ancora senso parlare di unified communication? Qual è l’interpretazione corretta dell’uso di piattaforme applicative dedicate nell’attuale contesto della mobilità universale e come funzionano le ultime generazioni di questi prodotti? Queste sono le prime domande, volutamente provocatorie, che abbiamo formulato al nostro panel. Le risposte fornite individuano almeno due grandi tematiche che definiscono le aspettative e le esigenze di una azienda nel valutare una soluzione di Unified Communication. Una è la volontà di ritrovarsi in un ambiente realmente “unificato”, dove l’esperienza legata all’uso di dispositivi e canali di interazione differenti possa dirsi sempre uniforme e naturale. L’altra - forse più complessa - riguarda la certezza di inserire la comunicazione e la collaborazione nel contesto delle attività di business, dei processi di produzione e vendita, facendo in modo che le nuove modalità di interazione entrino davvero a far parte della cultura di relazione di una azienda, grande o piccola che sia. Sulla validità del concetto di Unified Communication, Stefano Osler, CEO di Wildix (www.wildix.com), risponde in modo nettamente affermativo. Non solo ha molto senso parlarne, ma Osler si dice convinto che il concetto si sia rafforzato ulteriormente proprio in virtù della maturazione tecnologica degli ultimi anni. «Pensando a un fenomeno ormai largamente diffuso come il BYOD, possiamo affermare che sia un effetto concreto dell’evoluzione delle Unified Communication. Una tecnologia che segnerà la svolta è quella del webRTC, con la quale è possibile garantire una comunicazione efficace e semplice anche in mobilità, tramite il browser, abbattendo i costi delle chiamate e sviluppando servizi di marketing e customer care avanzati». In linea con le opinioni di Osler, sembra essere Vittoria Raiola, product manager IPT UCC Solutions di Bt Global Services (www.bt.com/italia), molto attenta alla problematica del buon allineamento tra piattaforme e strumenti di comunicazione e processi interni. Il suo parere è supportato dai risultati di una ricerca che l’operatore britannico ha svolto insieme al suo partner Cisco. In occasione dell’indagine, un intervistato su tre ha dichiarato che la piattaforma di comunicazione della propria azienda è in grado di evolversi di pari passo con il business. «Oggi più che mai, ha senso parlare di Unified Communications» –
  • 15. osserva Raiola. Il business richiede una gamma completa di strumenti di collaborazione tra cui mobilità, presenza e instant messaging, video e voce ad alta definizione fruibili da diversi device». Tra le altre esigenze espresse dalla clientela di queste soluzioni c’è il requisito che esse siano economiche, scalabili e di facile implementazione. «Reti performanti e sicure e soluzioni on cloud, sono il prerequisito e la risposta tecnologica al problema». Proprio pensando a queste esigenze, BT e Cisco hanno lanciato One Cloud Cisco, un nuovo strumento che integra servizi voce, video e comunicazione dati, che - secondo quanto annunciato da Raiola - dovrebbe essere disponibile anche in Italia all’inizio del 2014. Il web come piattaforma di integrazione Come fa notare Marco Macari, amministratore di Zucchetti Communication (www.zucchetti.it), nel corso del tempo abbiamo assistito a una moltiplicazione degli strumenti di comunicazione piuttosto che a una concentrazione. Una reale convergenza, secondo Macari, «comporta la generazione di un flusso eterogeneo di informazioni che deve essere gestito in modo funzionale all’utente e integrato con il CRM e il gestionale utilizzato in azienda». Questo cambio di paradigma, prosegue l’esperto Zucchetti, «garantisce notevoli vantaggi in termini di aumento dell’efficienza. Per esempio, le richieste dei clienti, registrate in una segreteria telefonica, possono essere inoltrate in tempo reale al CRM per creare ticket vocali oppure si può sapere immediatamente se la persona con cui si sta chattando è il potenziale cliente al quale era stata inviata un’offerta o se il cliente che sta chiedendo lo sconto è insolvente e così via». Per il già citato Gianfranco Ulian, responsabile dello sviluppo di Unify, l’effetto inarginabile del BYOD ha contribuito molto a rafforzare le aspettative individuali in termini di “user experience”. L’applicazione aziendale si scarica dagli “store”, e si utilizza in modalità cloud, in maniera sempre più intuitiva, senza dover ricorrere a manuali e sedute di apprendimento. L’obiettivo di un fornitore come Unify, sottolinea in questo senso Ulian, è riuscire ad aggregare i diversi canali di comunicazione (voce, dati, video, social) e presentare i contatti, i contenuti, le informazioni in una singola “vista” coerente attraverso ogni dispositivo. Project Ansible, precisa Ulian, è una piattaforma sicura e dinamica, progettata «per andare oltre l’UC», cambiando le modalità di interazione, comunicazione e collaborazione tra aziende e individui, in modo da «avere un’esperienza coerente su tutti i dispositivi a prescindere dal canale di comunicazione utilizzato». Più cautela nell’attribuire ai dispositivi integrati di ultima generazione la capacità di rendere la comunicazione “nativamente” integrata viene manifestata da Zeffirino Perini, amministratore delegato di TeamSystem Communication (www.tscomm.it). L’approccio seguito da questo system integrator parte dal presupposto che il dispositivo smart sia solo uno degli elementi della catena del flusso della comunicazione aziendale e non la sua “risoluzione”. «Una valida soluzione di UC deve prescindere dall’utilizzo di dispositivi di ultima generazione, focalizzandosi sull’integrazione tra strumenti hardware e software già presenti in azienda senza alcuna distinzione di tecnologia e nel modo più universale possibile» – osserva Perini, lamentando la scarsa consapevolezza in relazione ai potenziali nascosti degli asset tecnologici e informativi di una azienda. «Non c’è vera UC&C se non si tiene in considerazione la fonte delle informazioni che si comunicano, ossia i database, i gestionali e i CRM. Solo con una piena integrazione tra tutti questi strumenti si aggiunge valore ai dispositivi» – afferma il responsabile di TeamSystem, che sta mettendo a punto un progetto mirato proprio a collegare nativamente tutti i prodotti gestionali, relazione e telefonia. Federico Riboli, business program manager di Fujitsu Italia (www.fujitsu.com/it/) sintetizza efficacemente il senso di questo primo giro di pareri, sottolineando come dalla crescente consumerizzazione dell’IT emerga la volontà di offrire ai dipendenti livelli superiori di produttività grazie alla possibilità di accedere in mobilità e sicurezza ad applicazioni, comunicazioni e dati. Le aziende decidono perciò di investire nelle tecnologie necessarie a far evolvere le attività business. In risposta, il mercato delle comunicazioni ha preso, secondo Riboli, una direzione ben definita. «Le imprese hanno bisogno di gestire in maniera sicura ed efficace la mobilità aziendale e di dotarsi di funzionalità necessarie a supportare dispositivi, applicazioni, dati, reti e soluzioni di sicurezza». Occorrono pertanto soluzioni che permettano di creare un ambiente di
  • 16. lavoro più agile e innovativo e strumenti in grado di integrare in tutta sicurezza i dispositivi personali con le applicazioni e i dati dell’azienda. Andare oltre gli ostacoli Nella seconda parte di questo servizio, vogliamo parlare di quelli che potrebbero essere i vincoli e gli ostacoli da superare. Come per altri filoni applicativi, abbiamo visto che le soluzioni di UC&C devono essere inserite in un contesto di processo, senza essere viste come soluzione tecnologica fine a se stessa. Ma quali sono le principali sfide da risolvere nell’integrazione di questi strumenti in azienda, dalle problematiche di interoperabilità, fino a quelle relative ai formati dei dati, sicurezza e compliance normativa? A questa domanda, i partecipanti alla nostra tavola rotonda rispondono senza sottovalutare le complessità del problema. Vengono tuttavia fornite diverse “ricette”, da cui si possono distillare due principi generali e un suggerimento. I due ingredienti fondamentali individuati dai nostri esperti sono l’intuitività delle interfacce e l’efficacia e la centralità degli strumenti di gestione. Il consiglio riguarda invece la necessità di individuare, insieme alle tecnologie giuste, i partner che sappiano assicurare la necessaria esperienza. In questo come in altre aree applicative, il vero fattore frenante è l’improvvisazione. «Non bisogna dimenticare» – dice per esempio Vittoria Raiola di BT – «che a fronte degli indubbi vantaggi per gli utenti, è necessario tenere sotto controllo alcuni aspetti fondamentali quali la compatibilità con i dispositivi, la sicurezza degli accessi e dei dati, un’adeguata copertura Wi-Fi, le prestazioni della rete e delle applicazioni. Vista la complessità dei fattori in gioco, è sempre più rilevante saper scegliere un partner in grado di progettare e realizzare la soluzione che meglio si adatta alle esigenze dell’azienda. Non si deve dimenticare, osserva Stefano Osler di Wildix, che «stiamo parlando di Communication-Enabled Business Process, in altre parole di processi aziendali che vengono ridisegnati e acquistano maggiore efficacia grazie all’integrazione di nuove logiche e strumenti di comunicazione e collaborazione. Il ruolo di questi strumenti è ormai centrale nello snellimento del workflow aziendale, soprattutto in ambito decisionale». Pur ritenendo assurdo che oggi le aziende trascorrano più tempo a pianificare meeting, organizzare informazioni, consolidare feedbacks - ovvero - a orchestrare il lavoro piuttosto che svolgerlo realmente, Gianfranco Ulian di Unify riconosce che «la sfida più importante sta nel rendere gli strumenti facili sia per l’individuo che li utilizza sia per chi li deve gestire» e sottolinea come la soluzione Project Ansible di Unify, sia stata sviluppata tenendo conto delle esigenze del singolo lavoratore, «la cui user experience genererà un effetto positivo per la sua adozione virale in azienda». Semplicità di utilizzo e intuitività sono fondamentali ai fini di un effettivo utilizzo degli strumenti, anche per Raiola di BT. «In questo nuovo mondo, il segreto del successo consiste nel disporre di comunicazioni aperte e accessibili che tocchino le diverse esperienze di interazione». Insieme a lei, tutti gli intervistati insistono sugli aspetti della gestione e dell’adeguamento ai processi di business. Marco Macari ricorda, per esempio, come Zucchetti - grazie al pieno governo delle tecnologie di sviluppo applicativo - sia riuscita a dotare la propria piattaforma UC&C, Infinity Communication, «di un’interfaccia aperta denominata “Proxy Manager” con la quale è possibile integrare rapidamente le funzionalità telefoniche con qualunque software di terze parti». L’alternativa dei servizi gestiti Per Zeffirino Perini di TeamSystem Communication, una delle sfide da vincere è quella di avere una tecnologia che non abbia un impatto sull’infrastruttura presente in azienda e che sia capace di offrire un’unica interfaccia di gestione valida per tutte le funzioni interne. «La soluzione di TeamSystem Communication, VoiSpeed, permette di ottenere i benefici tipici dell’UC&C, riducendo al minimo l’impatto
  • 17. sul sistema informatico esistente, grazie al trasferimento della complessità verso il centralino IP, mentre ogni funzione di controllo viene diretta dalla console multipiattaforma implementata sul client». Infine, sia Federico Riboli di Fujitsu Italia sia Stefano Osler di Wildix ci ricordano che il percorso migliore per attraversare indenni la questione dell’interoperabilità e della convergenza passa per gli standard del web e per la “cloudizzazione” dei servizi. Fujitsu - per esempio - ha lanciato di recente una soluzione altamente scalabile e amministrata chiamata Managed Infrastructure Service Managed Mobile. «Si tratta – spiega Riboli – di una piattaforma per la gestione dei servizi mobili che risponde a esigenze di sicurezza e di conformità alle normative, due aspetti che fino ad oggi hanno fortemente limitato l’adozione del modello BYOD e della mobilità aziendale». Osler pone - invece - l’attenzione alle sfide che riguardano la sicurezza e compliance normativa e dice: «Per quanto ci riguarda, non si pone il problema dell’interoperabilità, perché tutte le nostre soluzioni sono web-based». In ogni caso, comunicare e collaborare in modo puntuale, naturale e produttivo restano ancora un bisogno fondamentale di chi fa business. Ma le risposte a questa esigenza non arrivano da sole, per effetto di una nuova generazione di dispositivi o la semplice importazione degli stili comunicativi affermatisi fuori dall’ufficio. La vera unificazione richiede intelligenza.
  • 18. 13 febbraio 2014 Gli ingredienti della ricetta Wildix Cristina M. Palumbo L'azienda, fornitore di soluzioni VoIP e di comunicazione unificata, si è posta l'obiettivo di aiutare le aziende a migliorare significativamente i propri processi. Puntare sul software e sugli strumenti social piuttosto che “sul ferro”. È la ricetta di Wildix, espressa da Stefano Osler, Ceo dell'azienda, multinazionale che opera nel settore del voice over Ip e della comunicazione unificata. Un ruolo di spicco in questo senso è svolto da Kite, una soluzione basata su Html 5 per effettuare comunicazioni attraverso il proprio sito web, sviluppata dall'azienda proprio con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di un mondo sempre più Web-oriented, dove la diffusione dei dispositivi mobili impone un radicale mutamento delle abitudini quotidiane. “Siamo i primi - ha detto con orgoglio Osler - ad aver utilizzato la tecnologia su cui si basa Kite, ossia WebRtc (Web real time communication): il progetto open source nato nel 2011 negli Stati Uniti con l'obiettivo di rivoluzionare il modo di comunicare, utilizzando il peer to peer tra browser. Con questa soluzione, la pagina Web del sito aziendale si trasforma in un vero e proprio organigramma interattivo, che farà risparmiare tempo e gratificherà i clienti. Il sito diventa uno strumento di marketing utile a differenziarsi rispetto alla concorrenza e a offrire servizi alla clientela più tempestivi, minimizzando i costi e velocizzando i processi. Il target privilegiato di Kite è, secondo noi, rappresentato dagli shop online, da tutte quelle realtà appartenenti al settore turistico, ma anche a quello assicurativo. Ritengo che questa soluzione sia il risultato tangibile del nostro costante impegno in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto anche all'estero”. Un ulteriore elemento strategico del vendor, che mira a rendere sempre più efficienti i sistemi di Unified Collaboration, è il progetto Wildix App Store che prevede l'identificazione delle applicazioni più innovative e performanti da integrare nei sistemi stessi. Secondo questa logica di sinergie vi è il recente annuncio della partnership realizzata con Run Time Solutions (Sap Silver partner e Software solution provider) che inizia un percorso di integrazione delle soluzioni Wildix con le piattaforme Erp/Crm, teso a facilitare i processi decisionali e operativi delle aziende. Nello specifico, le due aziende hanno condiviso le competenze per assicurare, oltre ai vantaggi della comunicazione unificata, i benefici dell’Erp Sap Business One. In pratica gli add on di Wildix, inseriti all'interno della soluzione Crm (Web Crm One 2.0) ed eCommerce (Web Ec One) di Run Time Solutions, consentono infatti di snellire i processi di customer service, vendita e acquisti online, incrementando al contempo, fidelizzazione del cliente e comunicazione interna aziendale. Ad esempio, l'integrazione degli strumenti di Crm con i servizi di Uc fa si che la centrale telefonica dell'azienda riconosca il numero del cliente che sta chiamando e, grazie, alle Api di Wildix, il Crm carica lo storico del cliente in tempo reale, permettendo così all'operatore di rispondere alle richieste in modo veloce, pertinenete ed efficiente.
  • 19. 11 febbraio 2014 Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT In occasione dell’evento la società annuncia al mercato tedesco le nuove funzionalità. di Kite, la soluzione per rivoluzionare il modo di comunicare nelle aziende. Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT. L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo. “Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –, soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.” La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix (http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione. “Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
  • 20. argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.” Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
  • 21. 11 febbraio 2014 Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT. L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è un’occasione fondamentale per incrementare la eeadcb44 awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni relative al proprio d8addab2 e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-amolti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo. “Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –, soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.” La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix (http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione. “Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
  • 22. argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.” Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
  • 23. 10 febbraio 2014 Wildix al CeBIT Le innovazioni del WebRTC arrivano fino ad Hannover, dove dal 10 al 14 marzo si tiene la più importante fiera del mondo ICT. Saranno annunciato al mercato tedesco le nuove funzionalità di Kite Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, sarà presente all’edizione 2014 del CeBIT, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover. L’evento è l’occasione per Wildix per incrementare la brand awarness e mettere in mostra le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove la società ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori saranno puntati sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix, avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo.
  • 24. 10 febbraio 2014 Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT In occasione dell’evento la società annuncia al mercato tedesco le nuove funzionalità di Kite, la soluzione per rivoluzionare il modo di comunicare nelle aziende Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT. L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo. “Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –, soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.” La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix (http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione. “Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
  • 25. argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.” Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
  • 26. 10 febbraio 2014 Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT Wildix prosegue il suo percorso di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT. L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo. “Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –, soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.” La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix (http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione. “Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.” Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13
  • 27. 10 febbraio 2014 Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT. L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo. “Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –, soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.” La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix (http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione.
  • 28. “Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.”
  • 29. 10 febbraio 2014 Wildix riparte dal CeBIT La società porta ad Hannover le nuove funzionalità di Kite e promuove il blog recentemente avviato Wildix, ha annunciato la propria partecipazione al CeBIT in programma dal 10 al 14 marzo prossimo ad Hannover. Per l’azienda si tratta di un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix, avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione.
  • 30. 10 febbraio 2014 Wildix: le innovazioni del WebRTC arrivano al CeBIT Wildix, azienda multinazionale che opera nel settore delle telecomunicazioni specializzata in prodotti Voice Over IP (VoIP) e soluzioni di Comunicazione Unificata, prosegue il suo percorso di espansione in Europa e fa tappa in Germania, partecipando al CeBIT. L’evento, che si terrà dal 10 al 14 marzo ad Hannover, è da sempre considerato uno degli appuntamenti di riferimento europei per gli operatori del mercato ICT. Per Wildix, è un’occasione fondamentale per incrementare la brand awareness e mostrare le sue innovazioni tecnologiche anche sul territorio tedesco, dove ha già cominciato ad investire su alcuni progetti. Al CeBIT i riflettori si accenderanno sulle più recenti funzionalità implementate su Kite, il sistema che integra Unified Communication e tecnologia WebRTC. Presentate in occasione della Convention annuale lo scorso gennaio, le ultime feature di Kite introducono nuove possibilità di accesso e di condivisione di dati. Nel dettaglio, gli utenti Kite possono effettuare il login tramite i principali social network, includendo quindi le informazioni relative al proprio profilo e semplificandone ulteriormente l’utilizzo. Grazie a questa funzione, si velocizza l’interazione tra gli utenti, si favorisce l’engagement e l’usabilità del sistema incrementa sensibilmente. Wildix ha inserito, inoltre, la funzionalità WebRTC Data Channel, con cui è possibile trasferire file in modalità point 2 point direttamente tra due browser, senza la necessità di installare componenti software aggiuntivi né ricorrere a strumenti come mail, ftp o supporti USB. Grazie alle caratteristiche di HMTL5, Kite consente adesso il desktop sharing tra gli utenti, che possono condividere, sempre tramite browser, presentazioni e altre tipologie di documenti, oltre ad avere la possibilità di offrire assistenza tecnica in tempo reale. A completare il quadro, si aggiunge la funzionalità embedded, ovvero un widget con il quale integrare, in una pagina web qualsiasi o in tutto il sito, il servizio di chat online, audio e video chiamate. La chat, in particolare, può operare da uno-a-uno o da uno-a-molti: si possono configurare gruppi di risposta per soddisfare le richieste degli utenti e, eventualmente, trasferire la conversazione da un operatore a un altro o anche verso utenti esterni al gruppo. “Pensate cosa significa questo per un’azienda – commenta Dimitri Osler, CTO di Wildix –, soprattutto in termini di customer service. Tutto il processo di comunicazione con il cliente si ottimizza, dalla richiesta di una semplice informazione fino all’assistenza tecnica. Con una decisa ricaduta positiva sulla produttività e sulla competitività.” La partecipazione al CeBIT sarà, infine, un’occasione per promuovere il blog Wildix (http://blog.wildix.com), avviato recentemente per raccogliere testimonianze e dare voce a diversi protagonisti in azienda, dai tecnici e dalle figure commerciali, fino alle risorse marketing, oltre al team di Ricerca&Sviluppo. I temi trattati sono quelli relativi al core business dell’azienda, quindi Unified Communications, VoIP, WebRTC e tutte le tecnologie più innovative per migliorare la comunicazione aziendale. Sul blog, inoltre, sarà possibile richiedere un biglietto omaggio per la manifestazione. “Siamo orgogliosi di partecipare al CeBIT – afferma Stefano Osler, CEO di Wildix -, perché è un’occasione molto importante per consolidare le relazioni con i partner e, soprattutto, avere la possibilità di incontrarne di nuovi. Uno degli obiettivi per il 2014 è quello di estendere la nostra presenza sui mercati europei, insieme a Kite. Stiamo già raccogliendo ottimi feedback da diverse aziende e continueremo ad investire per migliorare costantemente la nostra piattaforma. Vogliamo mettere in evidenza come la tecnologia WebRTC sia già un importante
  • 31. argomento di discussione in molti paesi, europei ed extraeuropei, i campi di applicazione sono moltissimi e impiegheremo tutta la nostra energia per dimostrarlo.” Al CeBIT, Wildix sarà presente allo stand B65, Hall 13.
  • 32. 1 febbraio 2014 TTG: Il software protagonista a Sps 2014 Sanità, SPS fiera italiana dell’automazione, Wildix, Dell e IBM le news trattate In questo numero si parla del progetto AmIS, Amministrare in Sanità, promosso da Regione Lombardia con la collaborazione del Politecnico di Milano, delle novità di SPS, la fiera italiana dell’automazione, e del bilancio 2013 e degli obiettivi del nuovo anno di Wildix. Per concludere, getteremo uno sguardo al canale di Dell e parleremo di multicanalità con IBM. http://tv.toptrade.it/view/515/517/0000000624/TTG_Il_software_protagonista_a_Sps_2014.html#.Uuu9Rj 15OSo