5. 5
Relatori e Moderatore
Speaker:
Andrea Zucca
Co Founder AIMB2B
CEO de L’Ippogrifo®
Co Founder Made in Marketing®
Presidente Triveneto Club del Marketing
Blogger
Autore di Dòpati e Dòpati Ancora
Co autore di Tiki Taka B2B
Da 25 anni si occupa di marketing e vendite B2B
https://www.linkedin.com/in/andreazucca/
https://www.facebook.com/andreazucca74
https://www.instagram.com/andrea.zucca/
Contributor:
Fabrizio Rondo
Owner Praticacompany
Docente di Design Management presso ISIA Roma Design
Business Design Expert presso Polo Tecnologico Alto Adriatico
Mentor PID Camere di Commercio e Innovaton Manager MISE
Dream Coach JA Italia
www.praticacompany.com
https://www.linkedin.com/in/fabrizio-rondo
Moderatore:
Carmela Villani
Coordinatore attività formative AIMB2B
https://www.linkedin.com/in/carmela-villani/
https://www.facebook.com/carmela.villani.16
https://www.instagram.com/carmelavillani/
6. 6
Obiettivi del webinar
1. L’importanza di avere una prospettiva strategica in un progetto
2. Il Design Thinking metodo e strumenti per introdurre la strategia
3. Dopo l’ideazione l’importanza del processo di esecuzione.
7. PERCO Bio RelatoreRSO DOCENTE
Fabrizio Rondo è un manager di lungo corso avendo lavorato per oltre 20 anni con grandi imprese
italiane ed internazionali in diversi settori occupandosi con crescente responsabilità di marketing,
sales e general management. Ha conseguito una laurea in Economia e Commercio presso l’università
di Bologna ed ha perfezionato la sua preparazione frequentando un programma executive in
International Leadership presso Ashridge Executive Education, Hult International Business School.
Nel 2010 ha fondato Praticacompany per supportare aziende e il management nelle strategie
di innovazione, oltre a condividere progetti imprenditoriali innovativi.
Appassionato formatore sulle tematiche del Design Thinking, e’ Docente di Design
Management presso l’istituto Universitario Pubblico di Design ISIA Roma Design sede di Pordenone.
Business Design Expert presso il Polo Tecnologico Alto Adriatico «Andrea Galvani» , Mentor PID per
le Camere di Commercio D’italia, Innovation Manager MISE e Dream Coach JA Italia.r
Per contatti
www.praticacompany.biz
fabrizio.rondo@praticacompany.com
+39 320 788 6160
8. "Oggi spesso non serve fare meglio le cose che si sono
sempre fatte,
serve cambiare le regole del gioco”
14. “Design Thinking e’ un
approccio centrato sulle
persone che si basa sulla
integrazione di capacita’
analitiche con attitudini
creative, per definire e
risolvere problemi complessi.
Puo’ essere utilizzato per
creare prodotti e servizi che
piacciono, utili ed usabili,
bilanciando desiderabilita’
umana, fattibilita’
tecnologica e possibilita
economica”
15. “Design Thinking ha l’obiettivo
di coinvolgere consumatori,
designers e business managers
in processo integrato. E’ un tool
di metodo e strumenti per
immaginare scenari futuri e
portare prodotti, servizi,
esperienze al mercato.
E’ una metodologia per
l’innovazione e l’abilitazione”
16. SCOPRI
Crea il team immergiti nel
contesto e definisci gli
obiettivi
ESPLORA
Genera le idee e
prototipale in un modello
sostenibile
IMPLEMENTA
Testa il prodotto, implementalo
ed ottimizzalo
Una metodologia consolidata per ottenere risultati
desiderabili, fattibili e sostenibili
DESIGN THINKING
• Un processo in 6 fasi
19. Oggi utilizziamo il Design Thinking per
identificare i bisogni del cliente e creare il
prodotto di cui ha bisogno.
20. CREAZIONE DEL TEAM
Il team deve esser diverso per anzianita', eta', area
funzionale, esperienza.
Alla base c'e' un
processo creativo
forte che porti alla
generazione di
molte idee e
selezioni le migliori
IMMERSIONE
Il team deve spendere tempo per fare analisi
generali, nuove tecnologie, analisi clienti, analisi
modello di business attuale
GENERAZIONE IDEE
Fase di generazione delle idee partendo da uno dei
punti del canvas. Stare sulla fase delle generazione
delle idee.
SELEZIONE IDEE
Il team deve ridurre le idee rispondendo ai criteri
critici rispetto al proprio business: tempi
implementazioni, costi, redditivita', impatto sulla
competitivita', risorse.
PROTOTIPAZIONE
Schematizzare le idee selezionate attraverso il
canvas.
Dal processo di Design
Thinking all’innovazione del
modello di business
attraverso un percorso di 6
fasi
IMPLEMENTAZIONE E GESTIONE
Implementare il modello sul campo e poi verificarlo
e innovarlo.
LE 6 FASI
• Ho capito cos’è, a cosa serve, ora non manca che mettersi al lavoro...
24. Elenco prodotti e
servizi che
costituiscono la
proposta di valore
Descrivono come
prodotti e servizi
alleviano le
difficolta’
Descrizione di cio’
che i clienti cercano
di ottenere nel loro
lavoro e vita
Descrizione di quello
che i clienti cercano
e che benefici
vogliono
raggiungere
Descrizione di come
prodotti e servizi
creano vantaggi al
cliente
Descrivono le
negativita’, rischi ed
ostacoli dell’attivita’
dei clienti
Tutti elencati
per ordine di
importanza
+…………-
DESIGN THINKING
• Value Proposition Canvas
25. Perche’ le aziende oggi
soffrono?
1.
2.
3.
4.
5.
Team
sbagliato
Team sbagliato
Mancanza di
risorse
Mancanza di risorse
Problemi di
prodotto
Problemi di prodotto
Business
model errato
Business model errato
Ignorano il
cliente
Ignorano il cliente
26. LA PROSPETTIVA STRATEGICA
• Un’applicazione concreta
Una scacchiera di 64 quadrati neri e bianchi in
alternanza…
Riadattato da: G. Nardone e A. Salvini 2004 | Il Dialogo strategico
Una risposta in 6 “semplici” domande…
27. DESIGN THINKING IN AZIONE
Quali le relazioni tra Creativita’, Innovazione e Design?
Fonte Cox Review of Creativity in Business 2005.
Creativita’: generazione nuove idee e nuove opportunita’
Innovazione: sfruttamento delle nuove idee per realizzare nuovi prodotti,
servizi o nuovi modi di fare impresa
Design: collegamento tra creativita’ e innovazione, da forma alle idee
In modo che diventino proposte concrete ed attraenti per i consumatori
28. DESIGN THINKING DOVE INFLUISCE?
All’interno di una azienda il design puo’ influire sulla gestione a diversi livelli:
Strategico (supportano nella definizione della strategia)
Tattico (mosse che all’interno della strategia cambiano via via a seconda del mutare
delle condizioni ambientali o dell’azienda stessa)
Operativo (sviluppo del prodotto o del servizio)
29. COS’È UN MODELLO DI BUSINESS
VOGLIAMO
OFFRIRE
LORO
SONO I NOSTRI CLIENTI
POSSIAMO OFFRIRLO CON
EFFICACIA ED EFFICIENZA
IL MODELLO DI BUSINESS DESCRIVE LA LOGICA IN BASE ALLA QUALE UN’ORGANIZZAZIONE
CREA, DISTRIBUISCE E CATTURA VALORE
30. QUAL È LA SCACCHIERA DEL BUSINESS?
• Il Business Model Canvas
PARTNER CHIAVE ATTIVITÀ CHIAVE
RISORSE CHIAVE
PROPOSTA DI
VALORE
RELAZIONI CON I
CLIENTI
SEGMENTI DI
CLIENTELA
CANALI
STRUTTURA DEI COSTI FLUSSI DI RICAVI
BUSINESS MODEL CANVAS
32. LEAN START UP
Innovazione senza sprechi
Avevamo un’ottimo prodotto, un team brillante, una tecnologia
eccezionale e l’idea giusta al momento giusto………….ma
eravamo destinati al fallimento.
……..il problema era che non conoscevamo il processo che
avremmo dovuto seguire per trasformare le nostre idee di
prodotto in un’azienda fenomenale.
Eric Ries
33. LEAN START UP
Innovazione senza sprechi
Il metodo del lean start up ha preso ispirazione dal lean
manufacturing, dal design thinking, dal customer development e
dall’agile development.
Eric Ries
Rappresenta un nuovo approccio teso all’innovazione: un ciclo
produttivo rapido, una focalizzazione su cio’ che i clienti vogliono
e un’approccio scientifico al processo decisionale.
34. LEAN START UP
Innovazione senza sprechi
L’assunto di base e’ che esistono molteplici e comprovate
metodologie e correlati strumenti per la gestione dei business
consolidati e che poco si adattano alla gestione di innovazione e
startup.
Di contro in quest’ultimo ambito si procede per tentativi.
35. LEAN START UP
Innovazione senza sprechi
➢ Gli imprenditori sono dappertutto per creare nuovi prodotti in
condizioni di estrema incertezza.
I cinque principi del metodo Lean Startup
➢ Apprendimento convalidato per creare business sostenibile.
➢ L’imprenditoria e’ una forma di management che va tarato sul
contesto di estrema incertezza in cui si opera.
➢ Le attivita’ fondamentali sono tre creare-misurare-apprendere
accellerando il processo di feed back.
➢ Contabilita’ dell’innovazione per misurare i progressi fatti, per fissare i
milestones e definire le priorita’.
37. LEAN START UP
VISIONE – PARTENZA Management imprenditoriale, apprendimento consolidato
Le tradizionali metodologie manageriali poco si adattano alla gestione
dell’incertezza e del caos cui una startup deve fare fronte.
Serve un metodo nuovo in grado di valutare in modo diverso i progressi
ottenuti e questo metodo si chiama «apprendimento convalidato».
Eric Ries
E’ un metodo di misurazione della produttivita’ differente che trae
fondamento nel capire, nel piu’ breve tempo possibile il prodotto giusto
da sviluppare, cioe’ quello che i clienti vogliono e per il quale sono
disposti a pagare molto.
38. LEAN START UP
VISIONE – PARTENZA Management imprenditoriale, apprendimento consolidato
Le startup sono dotate di un motore di crescita e molto del tempo viene
dedicato al processo di miglioramento continuo che riguarda prodotto,
marketing, e struttura operativa.
Eric Ries
Non servono piani dettagliati supportati da rigorosi business plan e da
eccessive ipotesi, serve poter intervenire continuamente intervenendo
su un ciclo di feedback chiamato CREAZIONE-MISURAZIONE-
APPRENDIMENTO, che permette di perseverare, svoltare e a regime
accellerare.
39. LEAN START UP
VISIONE – PARTENZA Management imprenditoriale, apprendimento consolidato
Le startup hanno una visione ( dare vita a business prospero e destinato
a cambiare il mondo). Hanno quindi una strategia (modello di business)
e una roadmap per i prodotti, un punto di vista per partner e concorrenti
e un’idea di chi sara’ il cliente. Il prodotto e’ il risultato finale di questa
strategia.
Eric Ries
prodotto
strategia
visione
40. LEAN START UP
VISIONE – PARTENZA Management imprenditoriale, apprendimento consolidato
I prodotto cambia costantemente attraverso un processo detto di
ottimizzazione. La strategia con meno frequenza e l’eventuale
cambiamento e’ dettato da una svolta. La sfida dell’imprenditore e’
trovare l’equilibrio tra tutte queste attivita’ sia che si tratti di una nuova
impresa che di un’azienda consolidata che deve investire
sull’innovazione ma anche nel management imprenditoriale.
Eric Ries
prodotto
strategia
visione
svolta
ottimizzazione
41. LEAN START UP
Una startup e’ un’esperimento che trasforma idee in prodotti.
I clienti interagendo con i prodotti generano feedback quantitativi e
qualitativi
E’ importante che questi cicli siano brevi
GUIDA - SALTO
43. LEAN START UP
I MPF richiedono il coraggio di
mettere alla prova le nostre ipotesi
permettendo di avviare il processo
dell’apprendimento convalidato
Eric Ries
GUIDA – VERIFICA
44. LEAN START UP
I MPF sono il primo passo verso il
viaggio dell’apprendimento
Eric Ries
GUIDA – VERIFICA
47. SPRINT
• PREMESSE
Lo SPRINT e’ un processo originale della durata di 5
giorni per risolvere domande cruciali attraverso la
prototipazione e il test del prodotto/servizio.
Un processo step by step di Design Thinking e di Lean
Development che ogni team puo’ usare.
48. SPRINT
• PREMESSE
Il Team elabora molte idee che vengono selezionate in
un processo strutturato che permette di scegliere
quelle migliori, si costruisce un prototipo in un giorno e
poi lo si testa con un cliente targhet
49. SPRINT
• PREMESSE
E’ un processo veloce e strutturato per risolvere
problemi velocemente e in autonomia.
“Le buone idee sono difficili da trovare”
50. SPRINT
• PREMESSE
Dove focalizzare gli sforzi?
Come sara’ l’idea nella realta?
Chi partecipera’ nella raffigurazione dell’idea?
Quando saprai che l’idea e’ quella giusta?
E quando definirete la giusta idea chi se ne occupera?
51. SPRINT
• PREMESSE
E’ un processo che riduce cicli di discussioni senza fine
e comprime il ciclo da mesi in una settimana.
Invece di lanciare un MPV per testare se un’idea e’
buona , il metodo permette di avere risultati chiari da
un prototipo realistico.
52. SPRINT
• PREMESSE
Lo Sprint permette di guardare in avanti per vedere il
prodotto finito e la reazione dei clienti, senza eccessivo
impegno e spreco.
Se lo sprint ha successo le aspettative possono essere
interessanti, in caso di feedback negativo i costi e I
tempi di apprendimento piu’ bassi.
53. SPRINT
• PREMESSE
Lo Sprint puo’ essere utilizzato per testare la possibilita’
di un business, lanciare un nuovo prodotto, per
migliorare un prodotto di successo, per definire nuove
strategie di marketing, ed e’ applicabile in ogni ambito.
54. SPRINT
• Le fasi di un processo di Sprint LUNEDI’
LUNEDI’
1
SFIDARE MARTEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’
Create una
MAPPA e
scegliete un
TARGET
• OBIETTIVO A
LUNGO TERMINE
• DOMANDE SPRINT
• MAPPA
• CREARE IL TEAM
GIOVEDI’ VENERDI’
55. SPRINT
• Le fasi di un processo di Sprint MARTEDI
LUNEDI’
1 2
SFIDARE MARTEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’
Create una
MAPPA e
scegliete un
TARGET
CREATE BOZZA
delle possibili
idee elaborate
verso il target
• OBIETTIVO A
LUNGO TERMINE
• DOMANDE SPRINT
• MAPPA
• DISEGNA LO
SCHIZZO
• TROVA I CLIENTI
PER IL TEST
• CREARE IL TEAM
GIOVEDI’ VENERDI’
56. SPRINT
• Le fasi di un processo di Sprint MERCOLEDI’
LUNEDI’
1 2 3
SFIDARE MARTEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’
Create una
MAPPA e
scegliete un
TARGET
CREATE BOZZA
delle possibili
idee elaborate
verso il target
SCEGLIETE
l’idea migliore
• OBIETTIVO A
LUNGO TERMINE
• DOMANDE SPRINT
• MAPPA
• DISEGNA LO
SCHIZZO
• TROVA I CLIENTI
PER IL TEST
• CREARE IL TEAM
• SCEGLIETE L’IDEA
MIGLIORE
GIOVEDI’ VENERDI’
57. SPRINT
• Le fasi di un processo di Sprint GIOVEDI’
LUNEDI’
1 2 3
SFIDARE MARTEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’
Create una
MAPPA e
scegliete un
TARGET
CREATE BOZZA
delle possibili
idee elaborate
verso il target
SCEGLIETE
l’idea migliore
• OBIETTIVO A
LUNGO TERMINE
• DOMANDE SPRINT
• MAPPA
• DISEGNA LO
SCHIZZO
• TROVA I CLIENTI
PER IL TEST
• CREARE IL TEAM
• SCEGLIETE L’IDEA
MIGLIORE
GIOVEDI’ VENERDI’
4
Costruite un
PROTOTIPO
realistico
• CREATE IL
PROTOTIPO
• TESTATE IL
PROTOTIPO
58. SPRINT
• Le fasi di un processo di Sprint VENERDI’
LUNEDI’
1 2 3
SFIDARE MARTEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’
Create una
MAPPA e
scegliete un
TARGET
CREATE BOZZA
delle possibili
idee elaborate
verso il target
SCEGLIETE
l’idea migliore
• OBIETTIVO A
LUNGO TERMINE
• DOMANDE SPRINT
• MAPPA
• DISEGNA LO
SCHIZZO
• TROVA I CLIENTI
PER IL TEST
• CREARE IL TEAM
• SCEGLIETE L’IDEA
MIGLIORE
GIOVEDI’ VENERDI’ IMPARARE
4 5
Costruite un
PROTOTIPO
realistico
TESTATE il
prototipo con
il cliente target
• CREATE IL
PROTOTIPO
• TESTATE IL
PROTOTIPO
• ESEGUITE IL TEST E ASSEMBLATE
• INDIVIDUATE PATTERN COMUNI
• VALUTATE COERENZA CON
DOMANDE SPRINT