discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
Semplificazione del linguaggio amministrativo
1. universalità
legittimità chiarezza
Semplificazione
del linguaggio amministrativo
La semplificazione del linguaggio
Dal cartaceo al web, dalla lettera all’e-mail
a cura di Alberto Ardizzone
marzo-aprile 2009
L’Ufficio Trattamento Economico in indirizzo,
cesserà la corresponsione degli emolumenti a
decorrere dal 1° maggio 2001.
Dal 1 maggio 2001 il nostro Ufficio
sospenderà i pagamenti.
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2. Buona comunicazione
nella pubblica amministrazione
o Comprensibile o Universale
chiara, semplice, vicina ai senza barriere all’accesso
bisogni del cittadino
• 1993. Codice di stile • 1999. Linee guida per l’accessibilità
• 1997. Manuale di stile dei contenuti web (WCAG) 1.0
• 2002. Direttiva sulla semplificazione • 2004. Legge 4/2004
del linguaggio dei testi amministrativi (Legge “Stanca”)
(Direttiva Frattini) – progetto Chiaro • 2005. DM 8 luglio 2005
• 2003. Manuale di scrittura I requisiti tecnici
amministrativa • 2006. Codice amministrazione
• 2005. Direttiva Baccini digitale
• 2008. Linee guida per l’accessibilità
dei contenuti web (WCAG) 2.0
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3. Comunico per farmi capire…
o semplificazione del linguaggio La comunicazione delle
pubbliche
o vicino alla lingua parlata dei cittadini amministrazioni deve
soddisfare i requisiti
della chiarezza,
o testi pensati e scritti per essere compresi semplicità e
sinteticità e, nel
o trasparenza dell’azione amministrativa contempo, garantire
completezza e
correttezza
dell’informazione.
(dalla Direttiva sulle attività
efficacia di comunicazione delle PA
7 febbraio 2002)
legittimità chiarezza
piano giuridico piano comunicativo
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4. … da tutti
o eliminazione delle barriere all’accesso
o prima di scrivere, penso accessibile
universalità
legittimità chiarezza
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5. La comunicazione nella p.a.
alcuni degli strumenti più utilizzati
o Comunicazione interna
bacheche, affissioni, lettere Avvisi
Decreti
posta elettronica (strumento privilegiato)
Circolari
o Comunicazione esterna Lettere
Pagine web
sito web, posta elettronica Modulistica
documentazione allegata, presentazione
Verso un modello integrato di comunicazione
•nelle strategie
•nelle azioni
•… ma anche nel metodo: il documento chiaro, riconoscibile e anche universale
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6. Un esempio
Tali posizioni sono da identificare non tanto in diritti
irrefragabili, il cui esercizio prescinde dall’adozione di
atti permissivi dell’Amministrazione, ma in situazioni
giuridiche suscettibili di trasformazione
a seguito di atti di tipo suindicato.
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7. E allora?
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8. Allora
o Diffidenza
o Senso di frustrazione
o Senso di estraneità
La pubblica amministrazione
vista come un soggetto
lontano, freddo, distante
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10. Dalla redazione alla relazione
Alessandro Lucchini su YouTube
“L’emozione che muove il linguaggio è parte importante
della nostra relazione con il pubblico”
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11. … ma perché bisogna semplificare
il linguaggio burocratico?
1. Per rispettare la Costituzione
Una pubblica amministrazione realmente al servizio dei cittadini, come prevede
l'articolo 98 della Costituzione italiana (“I pubblici impiegati sono al servizio
esclusivo della Nazione”), deve garantire una comunicazione chiara e univoca.
2. Per rispettare i cittadini
Il censimento del 1991 rivela che oltre il 60% della popolazione non possiede
un grado di istruzione sufficiente a comprendere il linguaggio burocratico.
3. Per rispettare i principi della legge sul procedimento
amministrativo (legge n.241 del 1990 e successive modifiche)
Un linguaggio semplice e chiaro consente ai cittadini un controllo sull'attività
svolta dalla pubblica amministrazione, rendendo effettivo il principio della
trasparenza amministrativa.
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12. Le tre vie verso la semplificazione
o ORGANIZZARE il testo secondo un preciso piano che
tenga conto, di volta in volta, dei destinatari, degli
obiettivi e della priorità delle informazioni
o USARE FRASI BREVI, di 20 parole al massimo
o Preferire le PAROLE PIU’ COMUNI della lingua italiana
Maria Emanuela Piemontese
Guida alla redazione
dei documenti amministrativi
in Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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13. Guida alla redazione
dei documenti amministrativi
I suggerimenti forniti dalla Guida riguardano tre aspetti del testo
ol'organizzazione logico-concettuale, cioè il modo in cui
le informazioni sono presentate;
ola sintassi, cioè il modo in cui le parole si collegano tra
loro e formano le frasi;
oil lessico, cioè le parole scelte per comunicare
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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14. Guida alla redazione
l'organizzazione logico-concettuale 1
1. Pianificare il testo
Chi è il destinatario? A chi scrivo?
Qual è il contenuto? Che cosa scrivo?
Qual è l'obiettivo? Perché scrivo?
2. Organizzare le informazioni
Raccogliere le informazioni
Prendere appunti
Fare la scaletta
Ordinare i punti della scaletta
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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15. Guida alla redazione
l'organizzazione logico-concettuale 2
3. Scrivere il testo
Dare forma linguistica alle proprie idee
Esplicitare l'oggetto del testo
Perché sia davvero di aiuto, l'oggetto, oltre ad essere esplicito, deve
essere presentato in modo semplice e chiaro.
Fornire tutte le informazioni necessarie
le 5 w (who?, what?, when?, where?, why?, cioè "chi?", "che cosa?",
"quando?", "dove?" e "perché/come?").
Ordinare le informazioni
Ai fini della chiarezza del testo, è preferibile che le informazioni
principali precedano quelle secondarie. Esse devono essere cioè
immediatamente riconosciute come tali da chi legge
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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16. Guida alla redazione
l'organizzazione logico-concettuale 3
3. Scrivere il testo
Raggruppare le informazioni in blocchi omogenei
Quanto più il testo è esteso, tanto più occorre raggruppare le
informazioni in blocchi (paragrafi e capoversi) coerenti, completi e
ordinati.
Non dare nulla per scontato
Badare alla coerenza e alla coesione del testo
Un testo è coerente quando le sue varie parti parlano "della stessa
cosa", cioè quando esiste tra esse un continuo ed evidente legame di
significato. Un testo ha una sua coesione, invece, quando il
collegamento tra le varie parti è assicurato da legami linguistici di tipo
grammaticale (come i pronomi) o di tipo lessicale (come le
congiunzioni, gli avverbi ecc.).
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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17. La sintassi
Per quanto riguarda la sintassi, cioè il modo di organizzare le parole in
frasi un testo è tanto più facile da leggere e da capire quanto più le sue
frasi sono brevi, ma anche semplici e lineari
1.Scrivere frasi brevi
2.Scrivere frasi semplici e lineari
3.Scrivere frasi con verbi di forma attiva
4.Specificare sempre il soggetto
5.Scrivere frasi di forma affermativa
6.Preferire, se possibile, modi e tempi verbali semplici
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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18. Il lessico
1. Usare parole comuni
2. Usare parole concrete e dirette
3. Usare pochi termini tecnico-specialistici
4. Usare poche sigle e abbreviazioni
5. Rivedere e controllare il testo
Riscrivere singole parti del testo o frasi se esse non sono abbastanza brevi,
semplici, chiare
Rileggere attentamente il testo dopo averlo riscritto in modo più semplice.
Far rileggere il testo ad altre persone (che non hanno partecipato alla
pianificazione e stesura del testo) per controllarne la leggibilità e comprensibilità
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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19. Usare parole comuni 1
Un testo è chiaro se chi legge capisce tutte le parole che esso contiene
recarsi andare
giungere arrivare
evacuare abbandonare
all’uopo perciò/anche
diniego rifiuto
fattispecie caso
differimento rinvio
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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20. Usare parole comuni 2
La Signoria Vostra Lei
in ottemperanza a come prevede
istanza corredata di domanda completa di
ci pregiamo d’informare la S.V. che La informiamo che
de iure di diritto
stage seminario
meeting riunione/incontro/convegno
al fine di –
con l’obiettivo di – per
allo scopo di
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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21. Usare parole concrete e dirette 1
Un testo è chiaro se usa parole non solo note a tutti, ma di significato
immediato e concreto (es. i verbi)
liquidi/liquidità denaro/soldi
(rapida) definizione definire (rapidamente)
Esperienze di confronto di Esperienze in cui le amministrazioni
modalità di servizio tra confrontano i diversi modi di
amministrazioni pubbliche prestare un servizio pubblico
dare comunicazione comunicare
apporre la firma firmare
avere la possibilità di… potere
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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22. Usare parole concrete e dirette 2
disdettare dare disdetta
relazionare fare una relazione
È vietato detenere È vietato avere (tenere, possedere)
Si sono registrate molte adesioni Molti hanno aderito
Non impossibile possibile
Il Quirinale Il Presidente della
Repubblica
condizione ostativa impedimento
Provvedimento esecutivo
sfratto
di rilascio
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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23. Usare pochi termini
tecnico-specialistici
Quando è possibile, è preferibile usare parole di uso comune al posto
di termini tecnici, meno noti e chiari. (quando è inevitabile, fornire brevi
spiegazioni o un glossario)
oblazione pagamento
istanza richiesta
ingiunzione ordine
porre in essere creare/generare/provocare/porre/imporre
procedere
annullare
all’annullamento
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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24. Alcune note sulla punteggiatura 1
o Il punto fermo
Poiché le frasi brevi rendono il testo più leggibile, un suggerimento utile è di usare
frequentemente il punto, facendo frasi lunghe al massimo 20-25 parole
o La virgola
Non va usata tra soggetto e predicato verbale o tra quest’ultimo e il suo
complemento oggetto. È usata per separare elementi di un elenco, incisi,
proposizioni subordinate
o Il punto e virgola
Segna una pausa più forte della virgola, ma meno lunga di quella indicata dal punto
fermo.
Il punto e virgola separa due frasi indipendenti tra loro ma che concettualmente siano
in rapporto di continuità. Precede quindi quelle congiunzioni che introducono una
principale (pertanto, quindi, tuttavia, ecc.). Può separare anche i membri di un elenco
(Raso, La scrittura burocratica)
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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25. Alcune note sulla punteggiatura 2
o I due punti
Servono ad introdurre elenchi,spiegazioni, chiarimenti
o Le virgolette
Sono usate, di norma, per isolare parole altrui o citazioni.
Spesso sono usate per attribuire alle parole sensi particolari, ma quest’uso non
giova alla chiarezza del testo
o Trattini e parentesi
Sono usati per isolare incisi all’interno della frase.
Poiché gli incisi spostano l’attenzione di chi legge dagli elementi principali della frase
su quelli secondari, è preferibile evitarli.
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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26. Guida per un controllo finale del testo
Prima di stampare un testo, è opportuno fare un ultimo
controllo finale per vedere se rispetta i criteri di
oOrdine
oSemplicità
oEssenzialità
oLeggibilità materiale
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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27. Guida per un controllo finale del testo
Un testo è ordinato
se
o le informazioni rispettano un ordine gerarchico
o i destinatari, gli obiettivi e il contenuto sono ben chiari a
chi scrive
o si presenta in pacchetti omogenei di informazioni
o la stessa cosa (persona, oggetto, ecc.) è chiamata
sempre con lo stesso termine
o non contiene frasi più lunghe di 20-25 parole
o rispetta le regole della grammatica nell’uso della
Alfredo Fioritto (a cura di),
punteggiatura Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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28. Guida per un controllo finale del testo
Un testo è essenziale
se non contiene
o troppi aggettivi e avverbi
o parole di tono troppo elevato, ricercate e solenni
o parole di linguaggi tecnico-specialistici quando non
necessarie
o formulazioni troppo minuziose
o parole e locuzioni tra virgolette, usate cioè con un
senso diverso da quello comune
o abbreviazioni o sigle poco comuni
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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29. Guida per un controllo finale del testo
Un testo è semplice
se usa
o parole di uso comune
o parole brevi
o parole di significato non ambiguo
o parole di origine italiana
o parole intere (e non abbreviazioni, sigle, ecc.)
o parole tecnico-specialistiche necessarie e
accompagnate da spiegazione breve e comprensibile
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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30. Guida per un controllo finale del testo
Un testo è materialmente leggibile
se usa alcuni accorgimenti tecnici che non sono secondari
né banali.
Per esempio contribuiscono a rendere più leggibile un testo
anche alcuni criteri grafico-tipografici e alcuni
accorgimenti redazionali.
Alfredo Fioritto (a cura di),
Manuale di stile, Il Mulino, 1997
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31. Esempio
Calvino e l’antilingua
Ogni giorno, soprattutto da cent'anni a questa parte, per un processo
ormai automatico, centinaia di migliaia di nostri concittadini traducono
mentalmente con la velocità di macchine elettroniche la lingua italiana
in un’antilingua inesistente.
Avvocati e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli d’amministrazione,
redazioni di giornali e di telegiornali scrivono parlano pensano
nell'antilingua.
Caratteristica principale dell’antilingua è quello che definirei il «terrore
semantico», cioè la fuga di fronte a ogni vocabolo che abbia di per se
stesso un significato, come se «fiasco» «stufa» «carbone» fossero
parole oscene, come se «andare» «trovare» «sapere» indicassero
azioni turpi.
Italo Calvino. Articolo apparso su
Il Giorno del 3 febbraio 1965
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32. Esempio
Calvino e l’antilingua
«Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L'interrogato, seduto
davanti a lui, risponde alle domande un po' balbettando, ma attento a
dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola
di troppo: «Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e
ho trovato tutti questi fiaschi di vino dietro la cesta del carbone. Ne ho
preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria
di sopra era stata scassinata». Impassibile, il brigadiere batte veloce
sui tasti la sua fedele trascrizione: «Il sottoscritto essendosi recato nelle
prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire
l’avviamento dell'impianto termico, dichiara d’essere casualmente
incorso nel rinvenimento di un quantitativo di prodotti vinicoli, situati in
posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del
combustibile, e di aver effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli
nell'intento di consumarlo durante il pranzo pomeridiano, non essendo
a conoscenza dell'avvenuta effrazione dell'esercizio soprastante».
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33. Esempio
Calvino e l’antilingua: un’analisi comparativa
Primo testo (cittadino) Secondo testo (brigadiere)
42 parole 64 parole
3 periodi distinti Unico lunghissimo periodo
“io” reso con la prima persona del verbo “io” reso con la forma “il sottoscritto” e la terza
persona del verbo
Sintassi: principali e subordinate di primo grado Sintassi: principale (“dichiara”) preceduta da due e
seguita da sette subordinate, tutte implicite
7 verbi e 8 nomi 7 verbi e 20 nomi (considerando tra i verbi anche i
partecipi con funzione aggettivale)
Lessico: parole concrete, dirette e precise Lessico: parole lunghe e più rare con forme
perifrastiche (Prime ore antimeridiane per
stamattina presto; recarsi per andare; locali dello
scantinato per cantina)
da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica, Carocci, 2005
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34. 2002: Direttiva sulla semplificazione del
linguaggio e dei testi amministrativi
(“Direttiva Frattini”)
Detta regole stilistiche simili a quelle già
contenute nel Codice e nel Manuale.
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35. Regole di comunicazione 1
o Avere (e rendere) sempre chiaro il contenuto del testo
o Individuare sempre il destinatario
o Individuare le singole informazioni e inserirle nel testo
in modo logico
o Individuare e indicare i contenuti giuridici del testo
o Individuare la struttura giuridica più efficace per
comunicare gli atti
Fonte: Direttiva Frattini sulla semplificazione
del linguaggio dei testi amministrativi. 2002
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36. Regole di comunicazione 2
o Verificare la completezza delle informazioni
o Verificare la correttezza delle informazioni
o Verificare la semplicità del testo
o Usare note, allegati e tabelle per alleggerire il testo
o Rileggere sempre i testi scritti
Fonte: Direttiva Frattini sulla semplificazione
del linguaggio dei testi amministrativi. 2002
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37. Frasi brevi
o Scrivere frasi brevi
Qualora dal controllo dovesse Chi rilascia una dichiarazione
emergere la non veridicità del falsa, anche in parte, perde i
contenuto della dichiarazione, il benefici descritti e subisce
dichiarante decade dai benefici sanzioni penali*.
conseguiti sulla base della
dichiarazione non veritiera, fermo
restando quanto previsto dall’art. 26 * Articolo 26, legge n.15 del
della legge 4 gennaio 1968, n. 15, 4.1.68).
in materia di sanzioni penali
Le ricerche dicono che frasi con più di 25
Fonte: Direttiva Frattini parole sono difficili da capire e ricordare.
sulla semplificazione del linguaggio Ogni frase deve comunicare una sola
dei testi amministrativi. 2002 informazione.
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38. Parole comuni
o Usare parole del linguaggio comune
L’Ufficio Trattamento
Economico in indirizzo, cesserà Dal 1 maggio 2001 il nostro
la corresponsione degli Ufficio sospenderà i
emolumenti a decorrere dal 1° pagamenti.
maggio 2001.
Il Vocabolario di base (Di Mauro) della
Fonte: Direttiva Frattini
lingua italiana contiene meno di 7000
sulla semplificazione del linguaggio parole e sono quelle che dobbiamo
dei testi amministrativi. 2002 preferire se vogliamo essere capiti da chi
legge.
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39. Termini tecnici all’osso
o Usare pochi termini tecnici e spiegarli
Tali posizioni sono da
identificare non tanto in diritti I cittadini che vogliono
irrefragabili, il cui esercizio iniziare un’attività devono
prescinde dall’adozione di atti chiedere un’autorizzazione
permissivi dell’Amministrazione, alle amministrazioni
ma in situazioni giuridiche competenti.
suscettibili di trasformazione a
seguito di atti di tipo suindicato.
In media, in un testo amministrativo le parole
Fonte: Direttiva Frattini
sulla semplificazione del linguaggio
tecniche sono meno di cinque su cento.
dei testi amministrativi. 2002 Usare solo quelle necessarie e spiegarle in
una nota oppure in un glossario.
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40. Attenzione alle sigle
o Usare poco abbreviazioni e sigle
Vi chiediamo di indicare al
Le SS.LL. sono pregate di responsabile dell’Ufficio
indicare al responsabi¬le dell’ Regionale per le Politiche
U. R. P. A. i membri della Agricole (Urpa) i membri
Commissione preposta al della commissione per il
rilascio del patentino. rilascio del patentino.
Fonte: Direttiva Frattini Limitare abbreviazioni e sigle: ovvie per
sulla semplificazione del linguaggio chi scrive ma non capite da chi legge.
dei testi amministrativi. 2002
Se ci sono scriviamole per esteso.
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41. Forma attiva
o Usare verbi nella forma attiva e affermativa
Non volendo disconoscere a
codesto ufficio il diritto di non Vi chiediamo di
ingerenza, viene tuttavia fatta comunicarci i risultati dei
richiesta che siano comunicati lavori della commissione.
gli esiti della Commissione.
Fonte: Direttiva Frattini Il testo con il verbo attivo e in forma
sulla semplificazione del linguaggio
dei testi amministrativi. 2002
affermativa è più incisivo, le frasi sono più
brevi, la lettura più rapida.
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42. Frasi semplici
o Legare le parole e le frasi in modo breve e chiaro
… stanti le urgenti ed
indifferibili esigenze di … poiché il dipartimento 8
personale in grado di garantire ha urgente bisogno di
adeguata e qua-lificata attività personale qualificato per
di assistenza tecnica ai lavori svolgere i lavori e gli
ed agli interventi programmati interventi programmati …
dal Settore dipartimentale 8 …
Fonte: Direttiva Frattini Costruire il testo in modo semplice e
sulla semplificazione del linguaggio compatto: rendere esplicito il soggetto e
dei testi amministrativi. 2002
ripeterlo quando è necessario.
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43. Separa le frasi e facilita la lettura
o Usare in maniera coerente le maiuscole, le minuscole e
la punteggiatura Anche nel settore pubblico
emergono nuovi rapporti con
L’emergere di nuove modalità
istituzioni di diversa natura. Questo
d’interazione anche nel settore pubblico
fenomeno pone due ordini di
che coinvolgono istituzioni di diversa
problemi. In primo luogo, dobbiamo
natura hanno inevitabilmente posto
ridefinire le procedure di decisioni
quesiti intorno alle configurazioni sia dei
delle istituzioni politiche. In secondo
processi di decision making politico sia
luogo, dobbiamo ridefinire le
nelle configurazioni delle Amministrazioni
responsabilità delle amministrazioni
pubbliche e responsabili dell’offerta di
pubbliche nella gestione dei servizi.
servizi pubblici.
“Questi usi sono retaggio di una cultura retorica,
appesantiscono lo stile
e il tono della comunicazione: essi devono essere
Fonte: Direttiva Frattini
sulla semplificazione del linguaggio
eliminati o ridotti quanto più è possibile. La
dei testi amministrativi. 2002 punteggiatura, per contro, suddivide il testo in
unità di senso”
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44. MAIUSCOLA vs minuscola
o La pratica consistente nel voler mettere in risalto un
termine tramite l’iniziale maiuscola (a volte persino per
mezzo dell’iniziale «di rispetto») deturpa, livella e
appesantisce la presentazione di un testo
NUOVO DIRETTORE
Nuovo direttore
ALL’UFFICIO
all’Ufficio di cooperazione
DI COOPERAZIONE
Fonte: Manuale interistituzionale di
convenzioni redazionali
(Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle
Comunità europee)
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45. Scrivi italiano
o Evitare neologismi, parole straniere e latinismi
La gestione di questo servizio
Tale servizio, come è noto,
sarà affidata a un soggetto
dovrà essere esternalizzato.
esterno.
Le agevolazioni saranno Le agevolazioni saranno
concesse anche ai conviventi concesse anche alle coppie
more uxorio. conviventi.
“È ormai frequente il ricorso a termini tecnici
Fonte: Direttiva Frattini
sulla semplificazione del linguaggio
propri della società dell’informazione e
dei testi amministrativi. 2002 dell’elettronica: da evitare se ve ne siano di
equivalenti nella lingua italiana”
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46. Meglio l’indicativo (a volte)
Ove la Commissione potesse Se la commissione si riunirà
riunirsi per tempo, le delibere per tempo le delibere
sarebbero ancora valide. saranno ancora valide.
Fonte: Direttiva Frattini
sulla semplificazione del linguaggio L’indicativo rende il testo più diretto ed
dei testi amministrativi. 2002 evita informazioni implicite o ambigue.
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47. … anche se …
“Il congiuntivo è l’universo del dubbio,
dell’attesa, del desiderio,
della speranza, di tutte le possibilità.
Che cosa sarebbe di noi, se non potessimo contare
su ciò che non esiste?”.
(Erik Orsenna, I cavalieri del congiuntivo)
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48. Evidenzia, ma con sobrietà
o Usare in maniera corretta le possibilità di composizione
grafica del testo
“Neretti, sottolineature, corsivi, caratteri,
grandezza del corpo, elenchi sono solo alcuni
esempi di tali possibilità e possono aiutare a
focalizzare l’attenzione.
È bene tuttavia non abusarne e utilizzarli con
Fonte: Direttiva Frattini
sulla semplificazione del linguaggio parsimonia.
dei testi amministrativi. 2002 Il testo sobrio è sempre visivamente leggibile
e coerente.”
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49. La concretezza aiuta a capire
Le risposte dell’URP sono Il nostro URP le risponderà
tempestive. entro 24 ore.
Il servizio di lavanderia
Il servizio di lavanderia è comprende lavaggio,
completo. disinfezione, stiratura,
consegna a domicilio.
“Non si tratta di eliminare gli aggettivi, ma di
non accontentarsi di sciorinarli sulla pagina,
anche perché il lettore sarà il primo a non
Fonte: Luisa Carrada,
Il mestiere di scrivere, accontentarsi.
Apogeo, 2008 (pag. 30) Meglio sostituire o aggiungere all’aggettivo
informazioni concrete.”
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50. Indice di leggibilità. Flesch-Vacca
o Considera il numero delle sillabe
o Adatta all’italiano l’indice inglese di Flesch
F = 206 - (0,6 * S) – P
0,6:costante relativa alla lunghezza media delle parole italiane
S: numero sillabe in un campione di 100 parole
P: numero medio parole per frase in un campione di 100 parole
o F>60: alta
o 50<F<60: media
o F<40: bassa
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51. GULP
fonte:
www.eulogos.net
Pagina per la valutazione
on line dell’indice Gulpease
Licenza elementare Licenza media Licenza superiore
quasi incomprensibile 0<G<55 0<G<35 0<G<10
molto difficile 55<G<70 35<G<50 10<G<30
Difficile 70<G<80 50<G<60 30<G<40
Facile 80<G<95 60<G<80 40<G<70
molto facile 95<G<100 80<G<100 70<G<100
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52. Indice di leggibilità. Gulpease
o Considera la lunghezza delle parole
o Valuta rispetto alla scolarizzazione del lettore
G = 89-LP/10+3*FR
LP = (totale lettere*100) / totale parole
FR = (totale frasi*100) / totale parole
G<80 testi difficili per chi ha la licenza elementare
G<60 testi difficili per chi ha la licenza media
G<40 testi difficili per chi ha un diploma superiore
Fonte: GULP, Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico, Università di Roma
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53. Vocabolario di base
di Tullio De Mauro
o Il Vocabolario di base della lingua italiana di Tullio De
Mauro è un elenco di lemmi elaborato prevalentemente
secondo criteri statistici. Esso rappresenta la porzione
della lingua italiana usata e compresa dalla maggior
parte di coloro che parlano italiano.
o La scelta dei lemmi è stata fatta in base ai primi 5.000
lemmi del Lessico Italiano di Frequenza (LIF) [Bortolini et
a. 1972] (ridotti a circa 4.750 dopo averne verificato la
comprensibilità), integrati con un insieme di lemmi
determinati per altre vie.
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54. Vocabolario di base
i tre livelli
o Vocabolario fondamentale: i primi 1.991 lemmi del Lessico italiano
di frequenza (LIF). Sono i lemmi più frequenti in assoluto della nostra
lingua;
o Vocabolario di alto uso: i successivi 2.750 lemmi dell'insieme
preso dal LIF. Sono lemmi ancora molto frequenti, anche se molto
meno di quelli del vocabolario fondamentale;
o Vocabolario di alta disponibilità: 2.337 lemmi determinati in vario
modo, soprattutto con dizionari dell'italiano comune. L'integrazione è
stata necessaria perché il LIF è il risultato dello spoglio di testi scritti,
ed è ormai dimostrato che vi è in tutte le lingue un insieme di lemmi
che, pur essendo quasi del tutto assenti nella lingua scritta,
sono a tutti noti. Per esempio, lemmi come forbice, abbronzare ecc.
da
http://www.eulogos.net/
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55. Perché un vocabolario di base
o Il Vocabolario di base è stata la prima opera di questo genere
realizzata in Italia e a tutt'oggi è uno strumento d'importanza
fondamentale per controllare e migliorare la leggibilità di un testo
secondo criteri scientifici. Infatti le parole che non sono nel
Vocabolario di base sono meno comprensibili per le persone meno
scolarizzate o quelle poco abituate a leggere, e quindi se si vuole
essere sicuri che il testo sia comprensibile a tutti bisognerebbe
usare solo tali parole
o Occorre aver chiaro che un testo ad alta leggibilità non è chiuso a
nuove parole: quando si usa un lemma non di base, soprattutto
quando è un lemma importante per capire il testo, bisogna
spiegarne il significato, usando nella spiegazione solo lemmi
presenti nel Vocabolario di base da
http://www.eulogos.net/
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56. Vocabolario di base
Un esempio
Un esempio di scrittura ad alta leggibilità è il mensile due
parole (http://www.dueparole.it/).
I redattori di due parole scrivono articoli usando il
Vocabolario di base e spiegando le parole che non vi
appartengono.
Inoltre, la redazione applica anche altri criteri di
leggibilità, attinenti alla grafica (caratteri grandi,
illustrazioni che non spezzano il testo, ecc.) e al modo di
disporre i contenuti (riquadri di spiegazione, testo a nuova
riga per ogni frase, ecc.) da
http://www.eulogos.net/
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57. Testi legislativi e testi burocratici
o Perché i testi burocratici non puntano direttamente alla
capacità comunicativa?
Testi legislativi Testi burocratici
Destinatario: specialista Destinatario: cittadino
Valore “sacrale” Non ha valore sacrale
“La forma è sostanza” Non devono seguire
particolari strutture
o Spesso il testo burocratico imita la struttura e il
linguaggio del testo legislativo gettando le basi di un
fallimento comunicativo
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58. Un testo legislativo: un decreto
prima parte
da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica,
Carocci, 2005
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59. Un testo legislativo: un decreto
seconda parte
da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica,
Carocci, 2005
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60. Un testo burocratico: una direttiva
prima parte
da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica,
Carocci, 2005
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61. Un testo burocratico: una direttiva
seconda parte
da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica,
Carocci, 2005
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62. Confronto
tra testi legislativi e testi burocratici
Testo legislativo (primo esempio) Testo burocratico (secondo esempio)
Struttura coerente con la natura del testo Struttura incoerente con la natura del testo e con
diversi errori
Soggetto Motivazione scritta come nel testo legislativo, ma con
perdita dicoerenza
Frasi uniche (subordinate) tipiche del Subordinate, coordinate tra loro, divise da un punto
linguaggio giuridico distinguibili con accapo e fermo
salto di riga
Verbo principale, centrato come il soggetto Uso delle maiuscole incoerente
staccato graficamente
Disposizione, strutturata in articoli Motivazioini mal scritte ed errori di battitura
Il testo burocratico non ha motivo di rispettare la struttura del testo legislativo
e la formula che precede la motivazione non deve seguire la gerarchia
informativa dei testi di legge. da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica,
In questo caso, inoltre, il testo burocratico degrada Carocci, 2005
il testo legislativo
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63. Testi burocratici
gli avvisi al pubblico
o Servono a comunicare qualcosa a
destinatari imprecisati e generalmente
numerosi
o Devono essere
Visibili (dimensioni, posizione, contesto,
grafica)
Strutturati in modo da far capire subito a chi
sono destinati escludendo chi non è
interessato al contenuto
Leggibili nel più breve tempo possibile
da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica,
Carocci, 2005
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64. Testi burocratici
lettere e circolari
o Destinatari: lettere di solito rivolta a un (o pochi)
destinatario, circolare a tanti
o Elementi strutturali
Intestazione
Oggetto (definisce l’argomento e seleziona i destinatari)
Testo
Firma
da Tommaso Raso,
Data La scrittura burocratica,
Carocci, 2005
Allegati (eventuali)
Protocollo (può essere messo anche in alto, dopo l’intestazione
ed essere seguito dalla data)
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65. Testi burocratici
Un esempio di circolare
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66. Testi burocratici
gli atti amministrativi
o Sono decreti, ordinanze, o Elementi strutturali
avvisi di notizie di Intestazione
pubblico interesse, Data
verbali, certificati, ecc. Protocollo
Oggetto
o scritti
Decisione
dall’amministrazione e
Motivazione
destinati all’esterno
Procedure
o dotati di una rilevanza Firma
particolare Nota della motivazione
da Tommaso Raso,
La scrittura burocratica,
Carocci, 2005
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67. Un esercizio:
Proviamo ad intervenire su un testo già fatto.
Dobbiamo migliorarlo
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68. All’inizio: solo contenuti,
niente forma
o Testo grezzo, senza formattazione
o Uniche deroghe: grassetto, corsivo ed elenchi
o Nessuno spazio prima, uno spazio dopo ogni segno di
punteggiatura
o Usare invio solo per terminare il paragrafo (evitare
invii plurimi per spaziare)
o Se si riceve il testo da altra fonte e risulta difficile la
modifica di stile: stampare e poi eliminare ogni
formattazione e salvare con altro nome (eventualmente
in formato testo)
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69. Verifica del testo
o Semplificare il linguaggio
o Segnalare la presenza di sigle e cercarne la descrizione
estesa
o Togliere segni di punteggiatura alla fine di titoli ed elenchi
o In caso di documenti (esempio, da allegare a convegni)
o controllare la presenza delle fonti nelle citazioni
o uniformare la scrittura nella bibliografia e sitografia
o Stampare il testo grezzo originale o farne una scansione e
visualizzarlo a monitor in modo da non tradire le intenzioni di
chi lo ha redatto
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70. Strutturare il testo
1. Organizzare il testo secondo livelli gerarchici:
assegnare titoli (titolo1), titoli di secondo livello
(titolo2), titoli di terzo livello (titolo3), paragrafi
2. Evidenziare nel testo l’eventuale presenza di elenchi
nascosti
ad esempio: gli obiettivi del progetto sono
• affinare…
affinare…; potenziare …; • potenziare …
sviluppare …; favorire… • sviluppare …
• favorire…
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71. Come favorire la scansione del testo
o Usare microcontenuti (titoli, intestazioni, link, …)
o con non più di 40 – 60 caratteri
o che abbiano senso anche fuori dal contesto
o significativi
o Suddividere il testo in paragrafi
o brevi e separati tra di loro
o Aumentare la “percorribilità” del testo
o caratteri ed interlinea
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72. Titoli brevi e concreti
In una slide In una slide
o Dati iscrizioni con • + 10% degli iscritti nella
confronto anni precedenti nostra scuola
In una circolare In una circolare
o Oggetto: Circ. n. 343 sui • Oggetto: Criteri di
criteri di attribuzione delle valutazione degli studenti.
La redazione di documenti
valutazioni da parte dei Anno scolastico 2008/2009
ben formati
singoli docenti agli studenti . Marzo 2008
(Circ. n. 343/2008)
delle proprie classi
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73. Forme verbali attive e personali
Si è prevista un’azione La formazione dei
formativa mirata ai docenti …
docenti che …
Non si accettano moduli Accettiamo solo moduli
non compilati in ogni loro compilati in ogni parte
parte
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74. Soggetti animati
E’ fatto obbligo ai I partecipanti alla gara
soggetti partecipanti alla dovranno presentare la
gara di presentare le domanda entro …
domande entro …
Il versamento va Gli interessati dovranno
effettuato dai soggetti effettuare il versamento
interessati entro il ... entro il …
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75. Una regola (quasi) ferrea
usare gli stili
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76. Dare forma con gli stili
oCon l’elaboratore dei testi
o assegnare ai testi lo stile deciso: titolo1, titolo2, titolo3,
normale
oRegole di stile
o usare caratteri abbastanza grandi (tipo 11 -12 punti)
o aumentare l’interlinea (es. 1,2 righe)
o inserire spazio sopra il paragrafo (es. tra 6 e 12 punti)
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77. La suddivisione del testo in
paragrafi
o Definizione di paragrafo: “Ciascuna delle varie parti,
generalmente brevi e dotate di una certa unità di
pensiero e di composizione, in cui viene suddiviso
un capitolo di un’opera (manuale di studio, trattato
scientifico, legge, ordinamento, ecc.), o anche uno
scritto in genere” (Treccani)
o Definizione di frase: “La frase o proposizione è
l’unità minima di comunicazione dotata di senso
compiuto”
(da Luca Serianni, Grammatica Italiana, UTET)
Consigli redazionali. Fonte http://www.semplicemente.org
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78. Il paragrafo, quindi
o Il paragrafo come un elemento autonomo, breve
o Un paragrafo, tuttavia, può contenere più frasi (che
insieme formano un’unità logica di significato)
o Lettura facilitata se i paragrafi sono distanziati (senza
esagerare)
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79. Lavorare con le immagini
o Inserire le immagini scegliendo
il layout voluto (ad esempio
incorniciato)
o Inserire un testo descrittivo che
sia rappresentativo della
funzione esercitata
dall’immagine nella pagina: con
Word, pulsante destro del mouse,
Formato immagine, Web
o Inserire eventuali altri elementi,
tipo il bordo dell’immagine
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80. La descrizione delle immagini
Consigli redazionali
o Scrivere testi significativi e
legati alla funzione
dell'immagine nel
contesto
o Evitare di utilizzare le
immagini per scrivere testi
(consentite solo per loghi e
banner)
Esercizio: come descrivere questa immagine?
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81. Qual è la descrizione migliore?
a) Una mela in primo piano e sullo
sfondo una città vista dalla
sommità di un edificio
b) New York
c) La grande mela (The Big Apple),
soprannome della città di New
York
d) “ “ (descrizione vuota)
e) Una mela
Esercizio: come descrivere questa immagine?
Fonte: Marco Bertoni. http://www.semplicemente.org
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82. Lavorare con le tabelle
o Inserire la tabella nel punto
desiderato
o In Word utilizzare Formattazione
automatica lasciando spuntate le
righe che richiedono formattazione
particolare (ad esempio riga del
titolo, se nella prima riga ci sono
intestazioni di colonna, e prima
colonna, se nelle prima colonna ci
sono intestazioni di riga)
o Se disponibile, utilizzare un modello
di tabella personalizzato
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83. Ultimi ritocchi
o Se il documento è lungo inserire un
indice automatico
con Word 2003 (Inserisci - Riferimento - Indici e
sommario)
o Se la struttura del documento comincia a
complicarsi, è utile inserire delle sezioni
con Word: Inserisci - Interruzione di sezione
o Se sono presenti sfondi colorati,
verificare che i contrasti siano adeguati
(Contrast Analyzer:
http://webaccessibile.org/articoli/contrast-analyser-
versione-20/)
o Inserire l’intestazione e il piè di pagina
con la numerazione delle pagine ed
elementi di riconoscibilità (numero circolare –
fonte documento)
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84. Linguaggio e web
o Carta vs web
o Principi di comunicazione web
Semplicità
Chiarezza fruibilità
Universalità
o Caratteristiche della comunicazione web
Ipertestualità
Multimedialità
Varietà strumenti (web, allegato, mail, forum, blog,…)
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85. Documenti chiari e semplici nel web 1
o dalle Linee guida per l’accessibilità dei contenuti
web - WCAG 1.0 (1999)
Linea Guida 14: Assicurarsi che i documenti siano chiari e semplici
Assicurarsi che i documenti siano chiari e semplici in modo che possano essere
compresi più facilmente.
Una disposizione coerente della pagina, una grafica riconoscibile e un
linguaggio facile da capire giovano a tutti gli utenti. In particolare essi aiutano
persone con disabilità cognitive o con difficoltà di lettura. (Tuttavia assicurarsi che
le immagini abbiano equivalenti testuali per i non vedenti, gli ipovedenti, o per
qualsiasi utente che non possa o abbia scelto di non visualizzare la grafica)
L'uso di un linguaggio chiaro e semplice promuove una comunicazione efficace.
L'accesso all'informazione scritta può essere difficile per persone con disabilità
cognitive o dell'apprendimento. L'uso di un linguaggio chiaro e semplice giova
anche alle persone la cui madrelingua è diversa dalla vostra, comprese le persone
che comunicano essenzialmente con il linguaggio dei segni.
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86. Documenti chiari e semplici nel web 2
o dal Codice dell’Amministrazione digitale
(d.lgs. 5 marzo 2005, n. 82, mod. d.lgs. 4 aprile 2006, n. 159)
Art. 53. Caratteristiche dei siti
Le pubbliche amministrazioni centrali realizzano siti istituzionali su reti
telematiche che rispettano i principi di accessibilità, nonché di elevata
usabilità e reperibilità, anche da parte delle persone disabili, completezza
di informazione, chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità dì
consultazione, qualità, omogeneità ed interoperabilità.
Sono in particolare resi facilmente reperibili e consultabili i dati di cui all'articolo
54.
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87. Cos’è l’usabilità?
o Secondo la definizione data dalla norma ISO 9241,
l'usabilità è il "grado in cui un prodotto può essere usato
da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con
efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico
contesto d'uso."
o La normativa ISO 9241 è del 1993 e si riferisce ai
prodotti informatici in genere. Tuttavia l'usabilità è un
concetto molto precedente ed esteso: nasce negli anni
60 nell'ambito dell'ergonomia in relazione a qualunque
interazione uomo-artefatto. (da Maurizio Boscarol,
www.usabile.it)
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88. Scrivere per il web, ma non solo 1
o Regole per la semplificazione del linguaggio
o Leggibilità dei testi nel web
Piramide rovesciata
Uso degli spazi
Testi non ravvicinati (interlinea + spazio sotto/sopra paragrafo)
Contrasti adeguati
Tipo di font, testi ridimensionabili e non piccoli
Evitare
- MAIUSCOLE, centrato, giustificato, sottolineato se non link
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89. Scrivere per il web, ma non solo 2
o Struttura dei testi nel web
Uso corretto dei marcatori dell’HTML (titoli, paragrafi, liste,
tabelle):
- Titolo 1
– Titolo 2
» Titolo 3
» Titolo 3
– Titolo 2
o Caratteristiche degli allegati
Formato (pdf)
Allegati ben formati
Informare del peso degli allegati, evitando file troppo grossi
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90. Ti mando una mail 1
Fonte: Alessandro Lucchini, Business Writing, 2005
o Mittente
Specifico e preciso (non Direzione, ma Direzione Istituto
comprensivo …)
Evitare sigle misteriose (non DD, ma Direzione didattica)
o Oggetto
Persuasivo, chiaro, preciso (max 70 battute, no spam, …)
o Testo
Piramide rovesciata
Equilibrio tra “cosa” e “come”
Elogio della brevità Fonte: Luisa Carrada,
Il mestiere di scrivere, Apogeo, 2008 (pag. 30)
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91. Ti mando una mail 2
o Firma
Più firme
“quanto ai dott. e agli ing., meglio evitare”
o Leggi, rileggi, rileggi ancora. Invia
Attenzione alla punteggiatura (pause, ritmo)
Non abusare del punto esclamativo!
o No
Fonti
allegati pesanti, testi Luisa Carrada, Il mestiere di scrivere, Apogeo, 2008
lunghi, ricevuta di “la firma ci rappresenta, ci racconta, alimenta le
agende elettroniche dei nostri interlocutori.”
ricezione, nomi in chiaro
Alessandro Lucchini, Business Writing, 2005
nelle liste
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92. Sitografia
o Semplificazione linguaggio
Funzione pubblica – Chiaro
Regione Emilia – linguaggio burocratico
Università di Padova – linguaggio amministrativo
Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee -
Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali
o Scrivere per il web
www.mestierediscrivere.com
www.palestradiscrittura.it
o Testi accessibili
www.subvedenti.it/Legge9/Legge9.asp#7
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93. Bibliografia
o Semplificazione linguaggio
Alfredo Fioritto (a cura di), Manuale di stile, Il Mulino, 1997
Tullio De Mauro, Guida all’uso delle parole, Editori Riuniti, 2003
Tommaso Raso, La scrittura burocratica, Carocci, 2005
Alessandro Lucchini, Business Writing, Sperling & Kupfer, 2006
Beppe Severgnini, L'italiano. Lezioni semiserie, Rizzoli, 2007
o Scrivere per il web
Luisa Carrada, Il mestiere di scrivere. Le parole al lavoro, tra carta e web,
Apogeo, 2008
Giovanni Acerboni, Progettare e scrivere per internet, Mc Graw Hill, 2005
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94. Due parole
“Le parole sono fatte, prima che per essere dette,
per essere capite:
proprio per questo, diceva un filosofo,
gli dei ci hanno dato una lingua e due orecchie.
Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi ascoltatori.
È un maleducato, se parla in privato e da privato.
È qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante,
un dipendente pubblico, un eletto dal popolo.
Chi è al servizio di un pubblico ha il dovere costituzionale
di farsi capire.”
(Tullio De Mauro)
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