Il laboratorio porta l'attenzione sul ruolo degli atteggiamenti personali rispetto ai momenti di transizione professionale, e invita i partecipanti a diventarne più consapevoli nel confronto con gli altri.
2. Cosa si intende per atteggiamento?
la disposizione personale a produrre risposte
emotive, sentimentali e comportamentali,
determinate dall'ambiente familiare, sociale o
lavorativo, riguardo a situazioni, gruppi, oggetti.
una tendenza psicologica espressa con una
valutazione (di favore o sfavore) verso una
particolare situazione o entità.
un aspetto non stabile nel tempo (quindi può
cambiare) che influisce sul comportamento
coinvolgendo spesso le relazioni interpersonali,
le particolari scelte di vita o il modo di essere.
L'atteggiamento esprime ciò che ogni persona
è disposta a fare: si può esprimere sia in
termini verbali che comportamentali.
3. Chi cerca lavoro corre il rischio di:
Scoraggiarsi, demotivarsi Diminuiscono le
azioni di ricerca di
lavoro
Perdere fiducia in se stessi e autostima
Sviluppare forme di pessimismo,
atteggiamenti di difesa
Perdere passione, speranza, positività
Diminuisce
l’efficacia della
ricerca di lavoro
Attraversare difficoltà economiche
Vivere frustrazioni sul piano della
realizzazione personale
Vivere amarezza e risentimento
Malessere
personale
4. IL MERCATO DEL LAVORO OGGI
è sempre più:
Precarizzato: incertezza del futuro
Mutevole: richiede continui adattamenti, aggiornamenti, formazione
Immobile: poche opportunità di assunzione e di investimento
Selettivo: molte persone che cercano e poche nuove occasioni di lavoro
Terziarizzato: le relazioni interpersonali sempre più importanti nell’esecuzione
del lavoro
Polarizzato: tra professioni richieste e marginali, tra territori diversi
Nel considerare queste informazioni noi possiamo avere due ordini di atteggiamenti:
considerare la realtà per cercare di farvi fronte in modo creativo e trovare un
adattamento positivo
(la situazione è difficile: mi devo attivare e ingegnare in modo diverso)
cercare in questi dati delle conferme ad una visione negativa e pessimistica
(la situazione è difficile, tanto vale che lascio perdere, non c’è niente da fare)
8. Come agiamo sui sistemi sensoriali?
Generalizzazione:
Di ciò che percepisco, estraggo solo alcune parti e le applico all’intera realtà,
a tutti i casi e tutte le situazioni
(una volta un cane mi ha morso: tutti i cani mi vogliono mordere – mi hanno
scartato a una selezione: nessuno mi prenderà mai più)
Cancellazione:
Escludo, elimino pezzi dell’esperienza percettiva
(Ho lavorato bene ma alla sera sbaglio un conto e devo fermarmi a rivedere il
lavoro: «ecco sono il solito pasticcione…» – Confermo una credenza su di me
Deformazione:
Cambia l’esperienza percettiva, prefiguro che tutto andrà bene oppure
deformo la realtà per confermare la mia ansia o una convinzione
(aspetto una risposta che non arriva: «ecco, anche questa volta ho fatto un
brutto colloquio. Domani ne ho un altro, andrà male anche quello»)
9. Un ricercatore della Tufta Univesity ha
dimostrato che osservando un video di 30
secondi in cui paziente e medico
discutono si può predire se il medico sarà
citato in giudizio e questo dipende
dall’atteggiamento personale del medico
più che da ciò che dice
Un altro ricercatore di Pinceton ha
dimostrato che osservando per 1 solo
secondo il volto dei candidati alle
elezioni americane si può predire il 70%
degli eletti
10. Importante sapere che…
Oltre a conoscersi ed essere più consapevoli di come ci presentiamo, è
importante ricordare che:
1. il nostro modo di pensare può determinare le cose che ci accadono,
attraverso un collegamento biochimico tra il pensiero, le emozioni e il corpo
(dal pensiero al corpo)
2. il nostro comportamento spaziale, le posizioni del nostro corpo,
influenzano il modo in cui siamo percepiti dagli altri e le nostre emozioni
(dal corpo al pensiero)
11. Chi è che… ?
Ci impedisce di andare avanti,
ci dipinge come incapaci, senza
speranze
Parla delle nostre esperienze
andate male: d’amore, di scuola,
professionali, di ricerca
Immette sostanze chimiche
nel nostro corpo che ci inducono
dipendenza
12. Avete parole del dialogo interno che…?
- vi frenano
- vi confermano come inadeguati
- vi confermano che le cose vanno male
- che non c’è nulla che possiate fare
- che la sorte, le cose, persino
le macchine ce l’hanno con voi
13. Fingere fino a diventarlo
dal corpo al pensiero su di sè
L’impressione che diamo agli altri dipende dalla nostra auto percezione di forza, di
orgoglio, di leadership e dalla posizione che assumiamo nello spazio.
Si tratta di meccanismi diffusi nel mondo animale: per manifestarsi come potenti ci si fa grandi.
Al contrario ci si contrae
si cerca di farsi piccoli.
14. Conclusioni
Il corpo cambia la mente
La mente cambia il comportamento
Il comportamento cambia i risultati
Ognuno di noi è mosso dai propri
atteggiamenti che provengono dal passato e
che condizionano il futuro
I nostri pensieri, le cose che ci ripetiamo,
scatenano in noi emozioni. I pensieri negativi
ripetuti ci fanno male e impediscono di
rispondere in modo efficace all’ambiente nel
presente
Bloccare i pensieri killer cambia il nostro
corpo a livello cerebrale
Curare la postura del nostro corpo non solo
comunica agli altri ma anche a noi stessi
attraverso emozioni e pensieri.