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4.1 PSICOLOGIA
DELL’APPRENDIMENTO
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Apprendimento
Che cos’è dal lat. ad-prehendere = afferrare, prendere, trattenere,
conservare, impadronirsi, conoscere
modifica stabile del comportamento in seguito all’esperienza
Es. Percettivo-cognitivo
Comunicativo-linguistico
Emotivo-affettivo
Socio-relazionale
Morale
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Riguarda tutti i tipi
di comportamento:
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Apprendimento
A cosa serve Funzione adattiva
favorisce la miglior forma di adattamento all’ambiente,
ai fini del successo evoluzionistico, sociale, personale
Non tutte le teorie attribuiscono la stessa rilevanza al ruolo
dell’apprendimento ai fini dell’adattamento
(emblematica la contrapposizione tra le ipotesi di Darwin e Lamarck)
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Che cosa lo rende possibile
Difficile distinguere i fattori biologici da quelli ambientali che, nel corso
dello sviluppo, interagiscono tra loro, influenzandosi reciprocamente
natura vs cultura
- Fattori innati
- Fattori acquisiti
Apprendimento
I Fattori
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Come si realizza Processi e meccanismi
Apprendimento
- continuità/discontinuità
- apprendimento qualitativo/quantitativo
- prerequisiti, interazioni tra fattori e variabili
- apprendimento implicito/esplicito
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Come si realizza
Apprendimento
Ruolo dell’individuo
Passivo
Attivo/Costruttivo
Interattivo/Co-costruttivo
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(Chi, 2009)
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Quali effetti produce
Apprendimento
I prodotti dell’apprendimento
- Apprendimento dichiarativo
Conoscenze relative a fatti, concetti
(i contenuti delle rappresentazioni)
- Apprendimento procedurale
Regole computazionali, combinatorie
(modi di gestire, trattare le Informazioni)
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Diverse le posizioni delle teorie psicologiche:
- dall’enfasi su meccanismi associativi (teorie comportamentiste)
- alla prevalente valorizzazione dei fattori biologico/maturativi (teoria di
Piaget e teoria psicoanalitica)
- al ruolo della sociogenesi o ambiente culturale nel fornire strumenti
materiali e simbolici che favoriscono l’apprendimento (Vygotskij, Bruner)
- ai più recenti approcci neuro-costruttivisti per cui i vincoli biologici non
sono di tipo deterministico/meccanicista: nel lungo periodo post-natale di
maturazione della neocorteccia numerose variabili ambientali
modulerebbero l’espressività delle predisposizioni innate.
Il contributo della Psicologia
carmen.belacchi@uniurb.it
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Approccio interazionista-epigenetico
concezione probabilistica e
multifattoriale dello sviluppo,
del neurosviluppo e
dell’apprendimento
(Pennigton, 2006)
integrazione tra livello genetico e
processi di controllo esterni, che
regolano l’espressione del codice
genetico e delle disposizioni
naturali in senso lato
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(Figure reprinted from Waddington, 1957).
Epigenetica
Ambiente e apprendimento come catalizzatori dello sviluppo
L’epigenetica (Waddington, 1942) studia
i cambiamenti indotti dai fattori
ambientali che, senza modificare la
struttura del DNA, contribuiscono ad
alterarne l’espressione secondo
specifici meccanismi (Riggs, 1996).
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principio epigenetico dello sviluppo
L’occhio rosso di certe drosophile dipende
anche dall’ambiente a cui sono esposte
Non si trasmette solo il DNA ma anche
le informazioni relative ai meccanismi
di regolazione epigenetica
principio epigenetico:
un ponte tra genotipo e fenotipo
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Cosa succede nell’uomo?
Cosa succede nell’apprendimento?
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Fattori biologico-naturali e socio-culturali nella genesi e sviluppo del
comportamento e dell’apprendimento umani
Born or Made?
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Studi su particolari popolazioni
lesioni organiche
coppie di gemelli
bambini molto piccoli
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Born or Made?
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Born or Made?
Casi con lesioni al cervello
Lo statunitense Phineas Gage, nel 1848, per
un infortunio sul lavoro subì lesioni gravissime
ai lobi frontali: un'asta di metallo gli trapassò il
cranio. Sopravvisse ma cambiò personalità.
Ruolo dell’area frontale nelle cosiddette funzioni esecutive
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Coppie di gemelli
Consentono di valutare anche gli effetti
dell’ ambiente condiviso (famiglia,
scuola) e non condiviso (classe o amici).
DZ
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Born or Made?
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Marijuana e declino cognitivo (Jackson e coll., 2016)
1. Nei consumatori abituali, dalla preadolescenza all'adolescenza, una diminuzione
significativa nelle intelligenza cristallizzata, ma non dose, né frequenza dipendente.
1. Il declino cognitivo dei consumatori di marijuana non è significativamente maggiore
rispetto a quello dei loro gemelli.
Il consumo di cannabis non causa diretta del declino delle capacità cognitive
nell'adolescenza, pur correlati tra loro. Fattori biologici predisporrebbero sia al
declino cognitivo sia al consumo di marijuana.
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Born or Made?
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Nei bambini molto piccoli
le componenti biologiche non si sono
ancora integrate con quelle ambientali
born to learn
Già dopo poche ore di vita i bambini
imitano le espressioni facciali dell’adulto
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Born or Made?
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Il linguaggio verbale, una delle abilità più complesse,
viene acquisito nel giro di pochi anni: a tre anni
un bambino è mediamente un abile conversatore
Il caso del linguaggio
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Born or Made?
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Innatisti vs. Ambientalisti
il linguaggio appreso per
imitazione dei modelli sociali
sulla base del paradigma del
condizionamento operante
Chomsky Skinne
r
Maturazione nel cervello di un
organo specifico per il
linguaggio: LAD - Language
Acquisition Device
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Born or Made?
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MA integrazione tra disposizioni biologiche e modelli
esterni con enfasi sul ruolo dell’interazione sociale
LASS
Language Acquisition Support System
Ipotesi della mediazione - Bruner
NE’ manifestazione di preformazioni innate
NE’ riproduzione di stimoli ambientali
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Born & Made
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Geni & Ambiente nello sviluppo del linguaggio
Il contributo delle neuroscienze
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Il bambino nasce internazionale
Born & Made
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Il bambino nasce internazionale
- Ogni neonato ha la capacità di apprendere una
qualsiasi delle 7000 circa lingue parlate nel
mondo
- dopo i 6 mesi inizia ad essere più sensibile ed
orientato verso la lingua cui è esposto;
- dopo i 7/ 8 anni è più difficile imparare una
seconda lingua
Born & Made
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- Alla nascita il cervello è in grado di
discriminare i circa 800 fonemi che
compongono le parole di tutte le
lingue parlate.
- A 6 mesi inizia un periodo
critico/sensibile per apprendere i
suoni della lingua a cui è esposto.
Tale finestra temporale dura più
lungo in bambini esposti a più lingue.
Born & Made
Il bambino nasce internazionale
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Prima degli 8/9 mesi i bambini non capiscono il significato delle parole ma
sono sensibili alla gamma di suoni più frequenti nella loro lingua.
Born & Made
apprendimento del linguaggio
Per imparare a parlare debbono
distinguere i circa 40 fonemi della lingua
madre dai potenziali fonemi di tutte le
altre lingue.
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AIMOOC 4.1 carmen belacchi
Fattori biologici
Fattori e Meccanismi di apprendimento del linguaggio
Born & Made
registrazione e analisi delle onde cerebrali in
risposta a stimoli linguistici:
il cervello si sta sviluppando normalmente o ci
sono anomalie che interferiranno nella
comparsa del linguaggio? (rischio di autismo,
deficit di attenzione e altri tipi di disturbo).
Fattori ambientali Immersione in un universo sociale parlante
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Attraverso un calcolo statistico sulla
frequenza dei suoni nella lingua a
cui sono esposti, i bambini
riconoscono i suoni più importanti
Born & Made
Registrazine di potenziali evocati carmen.belacchi@uniurb.it
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l’apprendimento dei fonemi avviene sulla base di un semplice calcolo
statistico del cervello, o anche grazie all’interazione sociale?
4 gruppi di bambini di Seattle (USA), di 9 mesi, sono stati esposti al cinese
mandarino per 12 sessioni in un mese (Kuhl e coll. 2003):
1. Un gruppo ascoltava degli adulti che parlavano il cinese mandarino
giocando con loro
2. Un gruppo guardava un video in cui delle persone parlavano tra loro.
3. Un altro gruppo ancora ascoltava solo una registrazione audio
4. Un gruppo di controllo giocava con persone che parlavano inglese
Born & Made
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Da test neuropsicologici e dal monitoraggio delle onde cerebrali
sono emerse
- prestazioni simili a quelle di bambini di Tapei, di 11 mesi solo nel
gruppo esposto al parlato cinese dal vivo
- esposizione video ed audio non determinanti per l’apprendimento.
Born & Made
l’apprendimento del linguaggio non è un
processo passivo, richiede interazioni sociali
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Il contesto sociale potrebbe fornire motivazioni e informazioni
non verbali, specifiche per imparare a parlare.
Ad es., Meltzoff (1999) ha mostrato che i bambini che nei primi
due anni di vita seguono lo sguardo del genitore imparano a
parlare molto prima dei bambini che non lo fanno.
Come agisce l’interazione sociale?
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Born & Made
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Le modalità specifiche dell’interazione linguistica degli adulti con i
bambini sembrano favorire l’apprendimento del linguaggio
baby talk
Linguaggio semplificato, toni acuti, ritmo più lento, intonazione
enfatica richiamano l’attenzione sulla parola e sullo scambio
linguistico.
Il ruolo dell’adulto
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Born & Made
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Il ruolo dei coetanei
Sembra che i bambini imparino meglio e prima da altri bambini
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Born & Made
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L’apprendimento del linguaggio inizia prima che i genitori si rendano
conto che stia avvenendo.
Il solo ascolto passivo, basato sull’apprendimento statistico, pur
necessario, non è sufficiente.
Senza l’ambiente linguistico in cui è immerso sin dalla nascita, il
bambino andrebbe poco oltre i primi balbettii.
L’integrazione di fattori biologici e socio-ambientali si realizza in un arco
temporale limitato e prefissato (periodo critico/sensibile).
Born & Made
In sintesi
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L’ambiente offre all’individuo opportunità differenziate in
rapporto alle risorse di cui è dotato
Necessaria una corrispondenza tra ciò che l’ambiente offre e lo
sviluppo delle capacità di servirsene
Il bagaglio ereditario /evoluzionistico e l’esperienza culturale
creano nuove opportunità (affordance: Gibson, 1969),
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Born & Made
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Ruolo centrale delle esperienze nella prima infanzia:
- acquisizione di schemi cognitivi e delle abilità di
processamento delle informazioni
- costruzione di sistemi emotivi e motivazionali del
comportamento
Apprendimento: Periodi critici o sensibili
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Apprendimento e Social referencing
possono superare la paura se la mamma, dall’altro lato del
precipizio, è sorridente (social referencing)
Esperimento del precipizio visivo o baratro apparente
I bambini hanno la percezione della profondità fin dai
primi mesi e hanno paura del vuoto
I bambini credono più alla madre che ai loro occhi
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Visual clift e Social referencing
espressioni emotive della madre e comportamento del bambino
i bambini andavano a prendere il giocattolo se la madre mostrava:
- un’espressione di gioia (74%)
- paura (0%)
- interesse (73%)
- rabbia (13%)
- tristezza (33%)
(Sorce, Emde, Campos & Klinnert, 1985)
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In sintesi, Il bambino
- associa precocemente le espressioni facciali agli stati emotivi;
- in situazioni di incertezza, regola il proprio comportamento sugli stati
emotivi del caregiver
di fronte a configurazioni di stimoli ambigue, si basa
- sul senso della propria autoefficacia personale
- sui feedback che riceve dall’ambiente sia fisico che sociale
Visual clift e Social referencing
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Apprendimento: costruzione di una base sicura
apprendimenti cognitivi e socio-relazionali nei primi anni di vita costruiscono
riferimenti cognitivi e affettivi interni per orientarsi verso il mondo
Bambino Altro
Mondo
Interazioni triadiche
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Attraverso il linguaggio verbale natura e cultura si congiungono
ibridandosi. Da tale congiunzione sorge la nostra mente mediata
(Nelson, 1996)
Ruolo del linguaggio nella condivisione, stabilizzazione e
trasmissione delle rappresentazioni cognitive e affettive
che costituiscono l’universo simbolico culturale
Linguaggio e apprendimento umano:
oltre l’epigenetica
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Siamo espressione della cultura che ci ha
preceduto e che apprendiamo per
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  • 1. AIMOOC 4.1 carmen belacchi INTELLIGENZA ARTIFICIALE #AIMOOC carmen belacchi 4.1 PSICOLOGIA DELL’APPRENDIMENTO mooc.uniurb.it/aimooc
  • 2. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Apprendimento Che cos’è dal lat. ad-prehendere = afferrare, prendere, trattenere, conservare, impadronirsi, conoscere modifica stabile del comportamento in seguito all’esperienza Es. Percettivo-cognitivo Comunicativo-linguistico Emotivo-affettivo Socio-relazionale Morale carmen.belacchi@uniurb.it Riguarda tutti i tipi di comportamento:
  • 3. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Apprendimento A cosa serve Funzione adattiva favorisce la miglior forma di adattamento all’ambiente, ai fini del successo evoluzionistico, sociale, personale Non tutte le teorie attribuiscono la stessa rilevanza al ruolo dell’apprendimento ai fini dell’adattamento (emblematica la contrapposizione tra le ipotesi di Darwin e Lamarck) carmen.belacchi@uniurb.it
  • 4. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Che cosa lo rende possibile Difficile distinguere i fattori biologici da quelli ambientali che, nel corso dello sviluppo, interagiscono tra loro, influenzandosi reciprocamente natura vs cultura - Fattori innati - Fattori acquisiti Apprendimento I Fattori carmen.belacchi@uniurb.it
  • 5. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Come si realizza Processi e meccanismi Apprendimento - continuità/discontinuità - apprendimento qualitativo/quantitativo - prerequisiti, interazioni tra fattori e variabili - apprendimento implicito/esplicito carmen.belacchi@uniurb.it
  • 6. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Come si realizza Apprendimento Ruolo dell’individuo Passivo Attivo/Costruttivo Interattivo/Co-costruttivo carmen.belacchi@uniurb.it (Chi, 2009)
  • 7. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Quali effetti produce Apprendimento I prodotti dell’apprendimento - Apprendimento dichiarativo Conoscenze relative a fatti, concetti (i contenuti delle rappresentazioni) - Apprendimento procedurale Regole computazionali, combinatorie (modi di gestire, trattare le Informazioni) carmen.belacchi@uniurb.it
  • 8. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Diverse le posizioni delle teorie psicologiche: - dall’enfasi su meccanismi associativi (teorie comportamentiste) - alla prevalente valorizzazione dei fattori biologico/maturativi (teoria di Piaget e teoria psicoanalitica) - al ruolo della sociogenesi o ambiente culturale nel fornire strumenti materiali e simbolici che favoriscono l’apprendimento (Vygotskij, Bruner) - ai più recenti approcci neuro-costruttivisti per cui i vincoli biologici non sono di tipo deterministico/meccanicista: nel lungo periodo post-natale di maturazione della neocorteccia numerose variabili ambientali modulerebbero l’espressività delle predisposizioni innate. Il contributo della Psicologia carmen.belacchi@uniurb.it
  • 9. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Approccio interazionista-epigenetico concezione probabilistica e multifattoriale dello sviluppo, del neurosviluppo e dell’apprendimento (Pennigton, 2006) integrazione tra livello genetico e processi di controllo esterni, che regolano l’espressione del codice genetico e delle disposizioni naturali in senso lato carmen.belacchi@uniurb.it
  • 10. AIMOOC 4.1 carmen belacchi (Figure reprinted from Waddington, 1957). Epigenetica Ambiente e apprendimento come catalizzatori dello sviluppo L’epigenetica (Waddington, 1942) studia i cambiamenti indotti dai fattori ambientali che, senza modificare la struttura del DNA, contribuiscono ad alterarne l’espressione secondo specifici meccanismi (Riggs, 1996). carmen.belacchi@uniurb.it
  • 11. AIMOOC 4.1 carmen belacchi principio epigenetico dello sviluppo L’occhio rosso di certe drosophile dipende anche dall’ambiente a cui sono esposte Non si trasmette solo il DNA ma anche le informazioni relative ai meccanismi di regolazione epigenetica principio epigenetico: un ponte tra genotipo e fenotipo carmen.belacchi@uniurb.it
  • 12. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Cosa succede nell’uomo? Cosa succede nell’apprendimento? carmen.belacchi@uniurb.it
  • 13. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Fattori biologico-naturali e socio-culturali nella genesi e sviluppo del comportamento e dell’apprendimento umani Born or Made? carmen.belacchi@uniurb.it
  • 14. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Studi su particolari popolazioni lesioni organiche coppie di gemelli bambini molto piccoli carmen.belacchi@uniurb.it Born or Made?
  • 15. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Born or Made? Casi con lesioni al cervello Lo statunitense Phineas Gage, nel 1848, per un infortunio sul lavoro subì lesioni gravissime ai lobi frontali: un'asta di metallo gli trapassò il cranio. Sopravvisse ma cambiò personalità. Ruolo dell’area frontale nelle cosiddette funzioni esecutive carmen.belacchi@uniurb.it
  • 16. AIMOOC 4.1 carmen belacchi MZ Coppie di gemelli Consentono di valutare anche gli effetti dell’ ambiente condiviso (famiglia, scuola) e non condiviso (classe o amici). DZ carmen.belacchi@uniurb.it Born or Made?
  • 17. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Marijuana e declino cognitivo (Jackson e coll., 2016) 1. Nei consumatori abituali, dalla preadolescenza all'adolescenza, una diminuzione significativa nelle intelligenza cristallizzata, ma non dose, né frequenza dipendente. 1. Il declino cognitivo dei consumatori di marijuana non è significativamente maggiore rispetto a quello dei loro gemelli. Il consumo di cannabis non causa diretta del declino delle capacità cognitive nell'adolescenza, pur correlati tra loro. Fattori biologici predisporrebbero sia al declino cognitivo sia al consumo di marijuana. carmen.belacchi@uniurb.it Born or Made?
  • 18. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Nei bambini molto piccoli le componenti biologiche non si sono ancora integrate con quelle ambientali born to learn Già dopo poche ore di vita i bambini imitano le espressioni facciali dell’adulto carmen.belacchi@uniurb.it Born or Made?
  • 19. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Il linguaggio verbale, una delle abilità più complesse, viene acquisito nel giro di pochi anni: a tre anni un bambino è mediamente un abile conversatore Il caso del linguaggio carmen.belacchi@uniurb.it Born or Made?
  • 20. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Innatisti vs. Ambientalisti il linguaggio appreso per imitazione dei modelli sociali sulla base del paradigma del condizionamento operante Chomsky Skinne r Maturazione nel cervello di un organo specifico per il linguaggio: LAD - Language Acquisition Device carmen.belacchi@uniurb.it Born or Made?
  • 21. AIMOOC 4.1 carmen belacchi MA integrazione tra disposizioni biologiche e modelli esterni con enfasi sul ruolo dell’interazione sociale LASS Language Acquisition Support System Ipotesi della mediazione - Bruner NE’ manifestazione di preformazioni innate NE’ riproduzione di stimoli ambientali carmen.belacchi@uniurb.it Born & Made
  • 22. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Geni & Ambiente nello sviluppo del linguaggio Il contributo delle neuroscienze carmen.belacchi@uniurb.it Born & Made
  • 23. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Il bambino nasce internazionale Born & Made carmen.belacchi@uniurb.it
  • 24. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Il bambino nasce internazionale - Ogni neonato ha la capacità di apprendere una qualsiasi delle 7000 circa lingue parlate nel mondo - dopo i 6 mesi inizia ad essere più sensibile ed orientato verso la lingua cui è esposto; - dopo i 7/ 8 anni è più difficile imparare una seconda lingua Born & Made carmen.belacchi@uniurb.it
  • 25. AIMOOC 4.1 carmen belacchi - Alla nascita il cervello è in grado di discriminare i circa 800 fonemi che compongono le parole di tutte le lingue parlate. - A 6 mesi inizia un periodo critico/sensibile per apprendere i suoni della lingua a cui è esposto. Tale finestra temporale dura più lungo in bambini esposti a più lingue. Born & Made Il bambino nasce internazionale carmen.belacchi@uniurb.it
  • 26. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Prima degli 8/9 mesi i bambini non capiscono il significato delle parole ma sono sensibili alla gamma di suoni più frequenti nella loro lingua. Born & Made apprendimento del linguaggio Per imparare a parlare debbono distinguere i circa 40 fonemi della lingua madre dai potenziali fonemi di tutte le altre lingue. carmen.belacchi@uniurb.it
  • 27. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Fattori biologici Fattori e Meccanismi di apprendimento del linguaggio Born & Made registrazione e analisi delle onde cerebrali in risposta a stimoli linguistici: il cervello si sta sviluppando normalmente o ci sono anomalie che interferiranno nella comparsa del linguaggio? (rischio di autismo, deficit di attenzione e altri tipi di disturbo). Fattori ambientali Immersione in un universo sociale parlante carmen.belacchi@uniurb.it
  • 28. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Attraverso un calcolo statistico sulla frequenza dei suoni nella lingua a cui sono esposti, i bambini riconoscono i suoni più importanti Born & Made Registrazine di potenziali evocati carmen.belacchi@uniurb.it
  • 29. AIMOOC 4.1 carmen belacchi l’apprendimento dei fonemi avviene sulla base di un semplice calcolo statistico del cervello, o anche grazie all’interazione sociale? 4 gruppi di bambini di Seattle (USA), di 9 mesi, sono stati esposti al cinese mandarino per 12 sessioni in un mese (Kuhl e coll. 2003): 1. Un gruppo ascoltava degli adulti che parlavano il cinese mandarino giocando con loro 2. Un gruppo guardava un video in cui delle persone parlavano tra loro. 3. Un altro gruppo ancora ascoltava solo una registrazione audio 4. Un gruppo di controllo giocava con persone che parlavano inglese Born & Made carmen.belacchi@uniurb.it
  • 30. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Da test neuropsicologici e dal monitoraggio delle onde cerebrali sono emerse - prestazioni simili a quelle di bambini di Tapei, di 11 mesi solo nel gruppo esposto al parlato cinese dal vivo - esposizione video ed audio non determinanti per l’apprendimento. Born & Made l’apprendimento del linguaggio non è un processo passivo, richiede interazioni sociali carmen.belacchi@uniurb.it
  • 31. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Il contesto sociale potrebbe fornire motivazioni e informazioni non verbali, specifiche per imparare a parlare. Ad es., Meltzoff (1999) ha mostrato che i bambini che nei primi due anni di vita seguono lo sguardo del genitore imparano a parlare molto prima dei bambini che non lo fanno. Come agisce l’interazione sociale? carmen.belacchi@uniurb.it Born & Made
  • 32. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Le modalità specifiche dell’interazione linguistica degli adulti con i bambini sembrano favorire l’apprendimento del linguaggio baby talk Linguaggio semplificato, toni acuti, ritmo più lento, intonazione enfatica richiamano l’attenzione sulla parola e sullo scambio linguistico. Il ruolo dell’adulto carmen.belacchi@uniurb.it Born & Made
  • 33. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Il ruolo dei coetanei Sembra che i bambini imparino meglio e prima da altri bambini carmen.belacchi@uniurb.it Born & Made
  • 34. AIMOOC 4.1 carmen belacchi L’apprendimento del linguaggio inizia prima che i genitori si rendano conto che stia avvenendo. Il solo ascolto passivo, basato sull’apprendimento statistico, pur necessario, non è sufficiente. Senza l’ambiente linguistico in cui è immerso sin dalla nascita, il bambino andrebbe poco oltre i primi balbettii. L’integrazione di fattori biologici e socio-ambientali si realizza in un arco temporale limitato e prefissato (periodo critico/sensibile). Born & Made In sintesi carmen.belacchi@uniurb.it
  • 35. AIMOOC 4.1 carmen belacchi L’ambiente offre all’individuo opportunità differenziate in rapporto alle risorse di cui è dotato Necessaria una corrispondenza tra ciò che l’ambiente offre e lo sviluppo delle capacità di servirsene Il bagaglio ereditario /evoluzionistico e l’esperienza culturale creano nuove opportunità (affordance: Gibson, 1969), carmen.belacchi@uniurb.it Born & Made
  • 36. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Ruolo centrale delle esperienze nella prima infanzia: - acquisizione di schemi cognitivi e delle abilità di processamento delle informazioni - costruzione di sistemi emotivi e motivazionali del comportamento Apprendimento: Periodi critici o sensibili carmen.belacchi@uniurb.it
  • 37. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Apprendimento e Social referencing possono superare la paura se la mamma, dall’altro lato del precipizio, è sorridente (social referencing) Esperimento del precipizio visivo o baratro apparente I bambini hanno la percezione della profondità fin dai primi mesi e hanno paura del vuoto I bambini credono più alla madre che ai loro occhi carmen.belacchi@uniurb.it
  • 38. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Visual clift e Social referencing espressioni emotive della madre e comportamento del bambino i bambini andavano a prendere il giocattolo se la madre mostrava: - un’espressione di gioia (74%) - paura (0%) - interesse (73%) - rabbia (13%) - tristezza (33%) (Sorce, Emde, Campos & Klinnert, 1985) carmen.belacchi@uniurb.it
  • 39. AIMOOC 4.1 carmen belacchi In sintesi, Il bambino - associa precocemente le espressioni facciali agli stati emotivi; - in situazioni di incertezza, regola il proprio comportamento sugli stati emotivi del caregiver di fronte a configurazioni di stimoli ambigue, si basa - sul senso della propria autoefficacia personale - sui feedback che riceve dall’ambiente sia fisico che sociale Visual clift e Social referencing carmen.belacchi@uniurb.it
  • 40. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Apprendimento: costruzione di una base sicura apprendimenti cognitivi e socio-relazionali nei primi anni di vita costruiscono riferimenti cognitivi e affettivi interni per orientarsi verso il mondo Bambino Altro Mondo Interazioni triadiche carmen.belacchi@uniurb.it
  • 41. AIMOOC 4.1 carmen belacchi carmen.belacchi@uniurb.it Attraverso il linguaggio verbale natura e cultura si congiungono ibridandosi. Da tale congiunzione sorge la nostra mente mediata (Nelson, 1996) Ruolo del linguaggio nella condivisione, stabilizzazione e trasmissione delle rappresentazioni cognitive e affettive che costituiscono l’universo simbolico culturale Linguaggio e apprendimento umano: oltre l’epigenetica
  • 42. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Siamo espressione della cultura che ci ha preceduto e che apprendiamo per trasmissione Apprendimento per conoscere e conoscerci carmen.belacchi@uniurb.it Il linguaggio verbale strumento elettivo di trasmissione culturale e di costruzione di consapevolezza/autoconsapevolezza
  • 43. AIMOOC 4.1 carmen belacchi Apprendimento per costruire collaborativamente cultura carmen.belacchi@uniurb.it