2. Tutti i movimenti fascisti - a partire da quello italiano - esibirono come proprio tratto costituente lo spiegamento di una violenza indiscriminata, una sorta di "militarizzazione della politica" che tendeva a delegittimare gli stati liberali esistenti, distruggere le roccaforti e colpire individualmente gli elementi antifascisti. Caratteri comunidei totalitarismi
4. L’instaurazione della dittatura Il nazionalismo si aggira per l'Europa Le aspre contrapposizioni della guerra mondiale e le successive difficoltà economiche del primo dopoguerra fornirono la base per un rilancio, in tutt'Europa, del nazionalismo. Particolarmente, esso fece proseliti fra le categorie del ceto medio, specie se a reddito fisso, fortemente colpiti dai processi inflattivi del dopoguerra
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8. La prima cellula di quel movimento che si trasformò in Partito Nazionale Fascista, fu “Fasci italiani di combattimento“, fondato a Milano il 23 marzo 1919 dallo stesso Mussolini;Le prime fasi : da movimento a partito
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11. l fascismo rifiutava ogni piattaforma di lotta fra le classi e faceva appello al principio della superiore “unità nazionale“,
17. Il Parlamento risultò svuotato di ogni prerogativa (legge sulla decadenza dei deputati comunisti e aventiniani, 1926) e le elezioni (1929) vennero ridotte a semplici plebisciti di approvazione di una “lista unica“ di deputati designati dal Gran Consiglio.
18. Il capo del governo, che era contemporaneamente “duce del fascismo“, venne sottratto a qualunque controllo o sanzione, con l'obbligo di rispondere solo al sovrano. Con le elezioni plebiscitarie del 1929 Mussolinipotè contare su una Camera tutta composta da fascisti, e il carattere totalitario del fascismo finì rapidamente per coinvolgere ogni settore della vita italiana.
19. L’Italia fascista In campo economico-sociale la “Carta del Lavoro“ tentò fin dal 1927 di dar vita a una moderna forma di corporativismo sopprimendo ogni tipo di lotta di classe, ma dopo che erano stati distrutti con la violenza gli organismi sindacali, erano state sciolte le Camere del Lavoro ed era stato vietato il diritto di sciopero fu impossibile creare una collaborazione tra lavoratori e datori di lavoro.
20. Inoltre i pesanti compromessi che Mussolini dovette subire pur di mantenere il comando (dalla corona, dall'esercito e dai maggiori centri economici), avviarono al fallimento i progetti di costruire una “società nuova“ e di far rivivere “i fasti e le glorie di Roma imperiale“.