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Periodico bimestrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile




                                                                                                                                          anno 2 n. 11




    2PRIMO PIANO
    “Basilicata 2012”
    l’esercitazione nazionale
    sul rischio sismico
    2FOCUS                           2STORIE
    “Terremoto-Io           1997-1998
    non rischio”: risultati il terremoto infinito
    della campagna          in Umbria e Marche

DAL DIPARTIMENTO - PIANIFICAZIONE COMUNALE D’EMERGENZA: LA SITUAZIONE SUL TERRITORIO NAZIONALE
il rischio sismico
                tra conoscenza,memoria ed esperienza.
                             Documenti, foto, strumenti, filmati
                             per capire cos’è il terremoto e cosa
                             si può fare per ridurne gli effetti.




“Terremoti d’Italia” ci invita a conoscere da vicino uno dei rischi naturali che più in-
teressa il nostro Paese in termini di diffusione: il rischio sismico. La mostra punta
a stimolare i cittadini a un ruolo attivo nel campo della prevenzione attraverso vi-
deo didattici, documenti, fotografie, filmati storici, strumenti di misura di epoche di-
verse, dispositivi antisimici. Due spettacolari tavole vibranti permettono ai visitatori
di vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto e di osservarne da vicino gli effetti.

Informati su protezionecivile.gov.it
e scrivici su ufficio.vol@protezionecivile.it                                              protezionecivile.gov.it
L’editoriale                                            onsapevolezza dei rischi, atteggiamentodi staccare l’ombra da
                                                          estate è tempo per la protezione civile attivo in materia di


                                           C
                                           L’           prevenzione la conoscenza dei comportamenti da adottare in
                                                          terra. Con e campagna antincendio 2011, anche quest’anno
                                                        caso di il Servizio Nazionale parola: autoprotezione. Per un
                                                          tutto emergenza, in una è impegnato nella difesa dei boschi:
                                           Sistema di protezione civileun punto sulla stagione passata e sugli
                                             per l’occasione facciamo efficiente – che vede istituzioni e cittadini
                                           fianco a fianco flotta aerea dello Stato. Alla lotta agli incendi boschivi
                                           interventi della – è questo il primo obiettivo da perseguire. Da una
                                           comunità consapevole dipende la resilienza di un territorio territorio
                                           sono dedicate anche molte iniziative di sensibilizzazione sul e le
                                           esercitazioni di protezione civile rientrano tra gli strumenti di sono la
                                           promosse dal Dipartimento, come i 107 Campi scuola “Anch’io
                                           prevenzione per aggiornare la conoscenza dell’area in cui si vive,
                                           protezione civile” per ragazzi dai 9 ai 18 anni, e la tradizionale
                                           verificare i piani di emergenza e testare inmodello di intervento.
                                           campagna “Non scherzate con il fuoco” il collaborazione con
                                           Apriamo questo numero con l’esercitazione nazionale “Basilicata
                                           Legambiente.
                                           2012”, momentosi celebra la settimana italiana dell’Anno europeo del
                                           Dall’8 al 14 luglio conclusivo di un anno di lavoro svolto dal
                                           Dipartimento della Protezione Civile, dalla Regione Basilicata e dalle
                                           volontariato: le associazioni di protezione civile contribuiscono con oltre
                                           altre eventi, esercitazioni e manifestazioni in di pianificazione nazionale.
                                           400 istituzioni sul territorio, per le attività tutto il paese e, come il
                                           Punta a svilupparepresenti a Roma nella giornata conclusiva del 13 la
                                           Dipartimento, sono un senso di responsabilità collettiva attraverso
                                           diffusione di informazioni come quelli ricordati sopra, saranno
                                           luglio. Appuntamenti che, complete e di facile comprensione
                                           “Terremoto-Io non protezionecivile.gov.it e sulle pagine facebook di
                                           consultabili sul sito rischio”: la campagna nazionale per la riduzione
                                           del rischio sismico promossa dal Dipartimento con Anpas in
                                           questo Magazine, che ospitano anche gli spazi di discussione legati a
                                           collaborazionecorsoIngv e ReLuis, quest’annoealla sua seconda
                                           due progetti in con su emergenza e disabilità sulla psicologia
                                           edizione. Al cuore di questa campagna – ci presentano unala sezione
                                           dell’emergenza. Per questi mesi estivi, che a cui è dedicata Protezione
                                           Focused ci sono i volontari di protezione civile, formati per nella
                                           Civile – in particolare un Volontariato sempre più impegnati informare i
                                           cittadini in un virtuosovoluto proporvi anche due temi che ci riportano,
                                           prevenzione, abbiamo processo di diffusione delle conoscenze.
                                           L’appuntamento con leeStorie ci riporta indietro storica, a una
                                           uno per la sua attualità l’altro per la sua portata al 1997, alla
                                           popolazione colpita da una funzionamento del Sistema in emergenza.
                                           riflessione sulla possibilità di lunga sequenza sismica nelle Regioni
                                           Umbria e Marche: una grandeun riepilogo delle nuoveche è ancheper
                                           Dedichiamo la sezione Focus a emergenza nazionale disposizioni
                                           banco di prova e finanziamento degli statiistituito nel 1992.
                                           la dichiarazione per il Servizio Nazionale di emergenza, mentre a
                                           Le sezionidalla territoriodi Alfredino Rampi ripercorriamo in numero
                                           trent’anni Dal vicenda e Dal Dipartimento sono da questo
                                           completamente rinnovate, con che è alla base dellauna veste grafica
                                           Storie quell’avvenimento tragico approfondimenti e nascita di un
                                           più accattivante. E tanteprotezioneaspettano anche online, con il
                                           Sistema nazionale per la novità vi civile.
                                           nuovo minisito dedicato questo terzo numero, e con aggiornamenti foto
                                           Particolarmente ricca, in al magazine “Protezione Civile”, ricco di
                                           e contributi multimediali.
                                           anche sul piano per l’accoglienza dei migranti, la sezione dedicata alle
                                           segnalazioni dal territorio e dal Dipartimento, che potrete ritrovare su


                                           P R OT E Z ION E C I V I L E
                                           MAGAZINE UFFICIALE DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
                                           Anno 2 n. 11                             Art Director                              Fotografi
                                           novembre-dicembre 2012                   Maurilio Silvestri                        Antonio Arzedi
                                                                                                                              Romeo Frisina
                                           Pubblicazione bimestrale
                                           Anno 1 n. 3                             Impaginazione
                                                                                   Redazione                                  Federica Imbriani
                                                                                                                              Impaginazione
                                           iscritta al Registro
                                           maggio/giugno 2011                      Silvia Alessandrini
                                                                                   Vincenzo Arena                             Matteo Valente
                                                                                                                              Silvia Alessandrini
                                           degli Operatori                         Sara Babusci                               Gino Viani
                                           della Comunicazione
                                           Pubblicazione bimestrale iscritta al    Redazione
                                                                                   Valeria Bernabei                           Fotografi
                                           al n. 20383 del 6.12.2010
                                           Registro degli Operatori della          Martina Alfonsi
                                                                                   Francesca Dottarelli                       Contatti
                                                                                                                              Romeo Frisina
                                           Comunicazione al n. 20383 del           Vincenzo Arena
                                                                                   Mariacristina Giovannini                   Servizio Comunicazione
                                                                                                                              Matteo Valente
                                           Editore
                                           6.12.2010                               Valeria Bernabei
                                                                                   Sara Iacoboni                              e relazioni con il pubblico
                                                                                                                              Gino Viani
                                           Presidenza del Consiglio                Mariacristina Giovannini
                                                                                   Elena Lombardo                             00189 - Roma Via Vitorchiano, 2
                                           dei Ministri-Dipartimento               Sara Iacoboni
                                                                                   Francesca Patti                            www.protezionecivile.gov.it
                                           della Protezione Civile
                                           Editore                                 Elena Lombardo
                                                                                   Riccardo Rita                              magazine@protezionecivile.it
                                                                                                                              Contatti
          Fotografa con il tuo cellulare   Presidenza del Consiglio                FrancescaSchiavon
                                                                                   Marianna Patti                             Servizio Comunicazione istituzionale
                  il QR Code qui in alto   Direttore responsabile
                                           dei Ministri-Dipartimento               Marianna Schiavon
                                                                                   Cristina Spatola                           Stampa con il pubblico
                                                                                                                              e relazioni
                 e accedi direttamente     Mariacristina Giovannini
                                           della Protezione Civile                 Veronica Tretter
                                                                                   Veronica Tretter                           Del Gallo Editori
         alla pagina magazine sul sito                                                                                        00189 - Roma Via Vitorchiano, 2
                 protezionecivile.gov.it   Direttore responsabile nel magazine scrivi al Contact Center. Compila il form in home page www.protezionecivile.gov.it
                                           Per info sui temi trattati              Art Director                               www.protezionecivile.gov.it
                                           Barbara Altomonte                       Maurilio Silvestri                         magazine@protezionecivile.it
Periodico bimestrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile




                                                                                                                          anno 2 n. 11




2PRIMO PIANO
“Basilicata 2012”
l’esercitazione nazionale
sul rischio sismico

                                                                                                                                             2 In questo numero
2FOCUS                 2STORIE
“Terremoto-Io           1997-1998
non rischio”: risultati il terremoto infinito
della campagna          in Umbria e Marche




                                                                                                 Editoriale 1                                          Dal territorio                          La professionalità 22
                                                                                                                                                                   Castrovillari, 20   degli architetti al servizio
                                                                                                                                                                    associazioni          della Protezione Civile
                                                                 Primo Piano 4
                                                                                                                                                         e istituzioni discutono
                                                                        Esercitazione
                                                                                                                                                                 di emergenza e         Terremoto Emilia: varata 22
                                                              “Basilicata 2012”: una
                                                                                                                                                                       disabilità      legge per la ricostruzione
                                                                   nuova tappa della
                                                                                                                                                                                            di centri urbani, zone
                                                             pianificazione nazionale
                                                                                                                                                        Centro Rampi: un nuovo 20               produttive e rurali
                                                                                                                                                            corso di formazione
                                                                                                                                     Focus 10                                           Un manuale a supporto 23
                                                                                         “Terremoto-Io non                                                 Quale comunicazione 21                  delle attività
                                                                                       rischio”: campagna                                              nella crisi? Una giornata        dei forestali altoatesini
                                                                                            per la riduzione                                               di riflessione a Onna
                                                                                        del rischio sismico                                                                            Rovigo, un manuale per 23
                                                                                                                                                       In Trentino l’undicesima 21        conoscere il Sistema
                                                                                                                                                       edizione del Campionato              di protezione civile
                                                                                                                                      Storie 16
                                                                                                                                                                  Italiano di Sci
                                                                                              Umbria-Marche:
                                                                                                                                                         della Protezione Civile        Genova, un laboratorio 23
                                                                                          il terremoto infinito
                                                                                                                                                                                             mobile per i VVF
                                                                                                                                                           La grande festa del 22
                                                                                                                                                             volontariato della   “Dire&Fare”: volontariato, 24
                                                                                                                                                                     protezione   Pubblica Amministrazione
                                                                                                                                                             civile piemontese              e buone prassi

                                                      2
Colli Fiorentini, “Il tuo 24 “Bandi e altre procedure”: 28           Progetto Vuelco: 31
territorio - rischi e risorse”             gli aggiornamenti           a un anno di attività
                                                della sezione      il primo test in Messico
 Croce Rossa Italiana tra 25
    esercitazioni e campo                Online l’elenco dei 28         Progetto MiaVita: 31
           scuola nazionale                    contributi alle        un handbook per la
                                           organizzazioni di          gestione del rischio
  A Latina l’esercitazione 25                    volontariato         vulcanico nei Paesi
        “Andrea Doria” per                                              in via di sviluppo
                   testare le           Stati di emergenza 29
       radiocomunicazioni            scaduti il 31 dicembre
                                   2012. A breve disponibili
                        Dal                       i rendiconti
Dipartimento
Pianificazione comunale 26           Accordi e convenzioni. 29
        d’emergenza: la            Online le collaborazioni
 situazione sul territorio          onerose e non onerose
               nazionale                 del Dipartimento

 Per un’Amministrazione 28
       aperta: sul sito del
Dipartimento affidamenti
                                          Protezione civile 30
                                      e rischio vulcanico:
                                   corso di formazione su
                                                                      c  Normativa
                                                                           pag. 32

                                                                             Lettera
  e contributi trasparenti        Vesuvio e Campi Flegrei
                                                                      u      pag. 36
2 Primo Piano



Esercitazione
“Basilicata
2012”:
una nuova
tappa della
pianificazione
nazionale
L’attività continuerà nei prossimi mesi
anche attraverso l’analisi delle criticità
emerse in questa fase




S
        i è svolta il 14 e 15 dicembre l’eser-     incontri di coordinamento, riunioni plenarie
        citazione "Basilicata 2012". L’iniziati-   tra i gruppi di lavoro tematici, composti da
        va rientra nell’ambito di una più ge-      tutte le Amministrazioni territoriali compe-
nerale attività di pianificazione sul rischio si-   tenti per i diversi aspetti dell’emergenza.
smico, che ha l’obiettivo di individuare una       Il momento esercitativo ha rappresentato un
strategia efficace di impiego delle compo-          test intermedio per verificare lo stato dell’arte
nenti e delle strutture operative del Servizio     della pianificazione, dal livello nazionale a
Nazionale della Protezione Civile in caso di       quello locale. L’attività continuerà nei pros-
emergenza di rilevanza nazionale. Queste           simi mesi per la completa definizione degli
attività sono state avviate e realizzate in rac-   elementi della pianificazione, anche attra-
cordo con le istituzioni territoriali, in Cala-    verso l’analisi delle criticità emerse durante
bria, nel corso del 2011 e hanno avuto un          “Basilicata 2012”.
momento di verifica con l’esercitazione na-         Con l’esercitazione “Basilicata 2012”, prin-
zionale denominata “Calabria 2011”, che si         cipalmente svolta per posti di comando, è
è svolta nel novembre dello stesso anno.           stato testato il flusso delle comunicazioni tra
L’attività di pianificazione è proseguita nel       i centri di coordinamento attivati e sono sta-
2012 in Basilicata, con lo stesso approccio        te valutate le procedure di attivazione della
condiviso portato avanti per la Regione Ca-        catena di coordinamento dal livello periferi-
labria, ha previsto un intenso programma di        co a quello centrale, oltre che delle compo-

4
5




                                                                                        “Basilicata 2012”, personale
                                                                                        al lavoro nella sala operativa
                                                                                        del 118 a Potenza

nenti e delle strutture operative del Servizio       municati stampa coordi-
Nazionale della Protezione Civile, in caso di        nati e condivisi tra i diver-
un evento sismico di rilevanza nazionale, nel        si soggetti coinvolti; la comunicazione in
rispetto della Direttiva del Presidente del          emergenza diretta ai cittadini; le attività ad-
Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008           destrative del volontariato e delle strutture
che riguarda gli “indirizzi operativi per la ge-     territoriali di protezione civile.
stione delle emergenze”.
In particolare, sono stati testati: l’attivazione    U Prima dell’esercitazione
del sistema di coordinamento (centri ope-            Per le attività di pianificazione nazionale so-
rativi); l’accessibilità all’area in caso di emer-   no stati creati 15 gruppi di lavoro tematici
genza (punti di accesso); le telecomunica-           sui diversi aspetti della gestione dell’emer-
zioni d’emergenza; la logistica per l’assi-          genza. I gruppi, formati da personale del Di-
stenza alla popolazione; la gestione dei ser-        partimento e da referenti della Regione Ba-
vizi essenziali; il controllo delle infrastruttu-    silicata e delle altre istituzioni territoriali, han-
re strategiche (dighe, energia elettrica, gas,       no lavorato in stretto raccordo per portare
telefonia); il monitoraggio sismico delle strut-     avanti le diverse linee di attività. Il lavoro è
ture; la gestione e lo scambio di dati territo-      iniziato ad aprile 2012 e dopo un rallenta-
riali; l’informazione alla popolazione, in par-      mento dovuto al terremoto in Emilia-Roma-
ticolare scolastica; la preparazione di co-          gna, Lombardia e Veneto – che ha visto an-
2 Primo Piano



che la Regione Basilicata impegnata nel-           cuazione, in contemporanea, in gran parte
l’assistenza alla popolazione – l’attività è ri-   degli Istituti Scolastici della Regione. In al-
presa nel mese di settembre.                       cune scuole gli alunni hanno completato la
                                                   prova di evacuazione nelle aree di attesa in-
U Attività formative                               dividuate dal piano di emergenza comuna-
Durante il lavoro di pianificazione si sono         le. In quattro istituti della provincia di Mate-
inoltre svolte alcune attività formative per       ra, infatti, l’evacuazione è avvenuta in ma-
sensibilizzare il territorio sulle tematiche di    niera coordinata rispetto alla pianificazione
protezione civile. In particolare sono state       d’emergenza comunale, con il raggiungi-
svolte le attività di:                             mento delle aree di attesa e il ricongiungi-
• formazione-informazione nelle scuole: un         mento con i genitori. L’esperienza è stata ri-
  ciclo di seminari informativi sul Sistema di     petuta anche il 15 dicembre in alcune scuo-
  protezione civile, la pericolosità sismica       le della città di Potenza. Sempre in questa
  della Regione Basilicata, la vulnerabilità,      giornata, sono state effettuate analoghe pro-
  il rischio sismico e il monitoraggio della       ve di evacuazione nelle scuole dei comuni
  vulnerabilità degli interventi non struttu-      afferenti ai Com-Centri operativi misti di Val-
  rali nelle scuole della Regione, rivolto a       lo di Diano, in provincia di Salerno, e di Ca-
  121 dirigenti scolastici e responsabili del-     strovillari, in provincia di Cosenza.
  la sicurezza e coordinatori dell’emergen-        Parallelamente all’attività di pianificazione
  za degli istituti scolastici delle province di   del rischio sismico, il Dipartimento della Pro-
  Potenza e Matera. L’iniziativa è stata rea-      tezione Civile ha avviato il progetto annuale
  lizzata con il concorso di Ingv-Istituto na-     “Scuola multimediale di protezione civile”,
  zionale di geofisica e vulcanologia e Re-         che ha coinvolto sei Istituti comprensivi del-
  Luis-Rete dei laboratori universitari di in-     la Regione e 764 alunni. Il progetto ha
  gegneria sismica.                                l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei di-
• formazione nei Comuni: quattro corsi su-         versi rischi cui è esposto il nostro Paese e
  gli aspetti normativi e sugli strumenti ope-     mira a favorire il rispetto del territorio e l’ac-
  rativi della pianificazione comunale rivolti      quisizione di norme di comportamento da
  ai responsabili e ai funzionari degli Uffici      adottare in caso di emergenza.
  tecnici dei 131 Comuni della Regione.            Tra le attività portate avanti con le scuole c’è
                                                   anche la diffusione della conoscenza di pro-
U Durante l’esercitazione                          tezione civile attraverso la distribuzione di
I lavori hanno preso il via il 14 dicembre, con    materiale didattico e divulgativo a tutti i di-
una giornata interamente dedicata al tema          rigenti scolastici e ai responsabili della si-
della sicurezza nelle scuole, con iniziative di    curezza. Questa iniziativa è stata realizzata
sensibilizzazione e attività divulgative rivolte   in collaborazione con l’Ingv-Istituto nazio-
ai più giovani per la diffusione della cultura     nale di geofisica e vulcanologia.
di protezione civile.                              La giornata del 15 dicembre è stata dedica-
In particolare si è svolta una prova di eva-       ta alla fase esercitativa vera e propria che

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ha previsto la simulazione di un terremoto        ta attivata la Sala operativa della Regione Ba-
di magnitudo 6.5 nella Val D’Agri con effet-      silicata, che ha mantenuto il raccordo tra il
ti anche nelle vicine regioni Campania (Pro-      Comitato operativo e i Centri di coordina-
vincia di Salerno) e Calabria (Provincia di       mento provinciali di Potenza e di Matera.
Cosenza).                                         Inoltre, a livello provinciale, sono stati attivati
A livello nazionale, nella sede del Diparti-      quattro Ccs-Centri di coordinamento soc-
mento della Protezione Civile, si è riunito in    corsi (Potenza, Matera, Cosenza e Salerno)
seduta permanente il Comitato operativo per       e 18 Com-Centri operativi misti secondo la
definire le strategie di intervento e garantire    suddivisione territoriale presente nelle pia-
l’impiego coordinato delle risorse nazionali.     nificazioni di emergenza delle province. Per
A sostegno delle decisioni del Comitato ope-      quanto riguarda la Provincia di Salerno so-
rativo hanno operato le funzioni di suppor-       no stati attivati il Ccs presso la Prefettura e
to di “Sistema”, attivate secondo le proce-       il Com di Vallo di Diano; per la Provincia di
dure interne del Dipartimento anche in rac-       Cosenza, il Ccs nel capoluogo e il Com di Ca-
cordo con le Amministrazioni competenti. Il       strovillari. Sono stati testati il funzionamen-
Comitato ha operato fino al momento in cui         to di questi Centri di coordinamento provin-
è stata istituita la Dicomac-Direzione di co-     ciali, strutturati per funzioni di supporto, e
mando e controllo, individuata nella pianifi-      l’interazione tra i vari soggetti preposti alla
cazione, nella sede del Palazzo sociale “Mal-     gestione degli stessi.
vaccaro” di Potenza. A livello regionale è sta-   A livello comunale, secondo i piani di emer-
2 Primo Piano




                                                                                    La protezione civile
                                                                                    della Regione Basilicata
genza, sono stati attivati i Coc-Centri ope-         di grado XI della scala        al lavoro

rativi comunali e sono state verificate le pri-       Mercalli. La scossa colpì
me comunicazioni di emergenza con i Com              l’Italia meridionale – in
cui i medesimi comuni afferiscono e tra i            particolare Basilicata e Campania – cau-
Com e i Ccs.                                         sando circa 11mila vittime. Le aree mag-
Nel pomeriggio del 15 dicembre, nella se-            giormente colpite furono la Val d’Agri, la Val-
de del Dipartimento a Roma si è svolto un            le del Melandro-Pergola e il Vallo di Diano.
debriefing interno durante il quale è stata           Il terremoto suscitò notevole interesse tra gli
fatta una prima analisi delle attività realiz-       studiosi europei del tempo; tra questi meri-
zate a livello nazionale. Per quelle svolte a        ta di essere menzionato Robert Mallet che,
livello locale, è stato svolto un incontro di pri-   grazie ad un finanziamento dalla Royal So-
ma valutazione delle attività esercitative pres-     ciety of London, poté effettuare un lungo so-
so la Dicomac.                                       pralluogo nella regione colpita dal terremo-
                                                     to. Al suo ritorno, Mallet raccolse le sue
U L’evento storico di riferimento                    esperienze in un volume che rappresenta
Per lo scenario esercitativo si è fatto riferi-      uno dei contributi più importanti agli svilup-
mento ad un evento storico che ha nel pas-           pi pionieristici della sismologia.
sato interessato la regione. L’evento storico        Tutte le ricostruzioni macrosismiche, a par-
di riferimento è il terremoto del 16 dicembre        tire da quella elaborata da Mallet stesso, in-
1857 alle 22.15, con un’intensità massima            dicano un’area di danneggiamento molto

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ampia. In effetti, il terremoto causò danni                gentissimi, ma intensità del IX e X grado
estesi su un territorio molto vasto. Intensi-              della scala Mercalli hanno interessato un
tà maggiori o uguali al X grado della scala                territorio che si estende dall’estremità set-
Mercalli sono testimoniate in un’area di ol-               tentrionale del Vallo di Diano fino al bacino
tre 900 km². La Val d’Agri subì danni in-                  di Sant’Arcangelo.                         2


  CHI HA PRESO PARTE ALL’ESERCITAZIONE

  • Dipartimento della Protezione Civile                   • Ministero dello Sviluppo Economico
  • Regione Basilicata                                     • Ministero dell’Economia e delle Finanze
  • Regione Campania                                       • Banca d’Italia
  • Regione Calabria                                       • Ministero per i Beni e le Attività Culturali
  • Prefetture e Amministrazioni provinciali di Potenza,   • Ufficio scolastico regionale per la Basilicata
    Matera, Salerno, Cosenza                               • Centri di Competenza (Cnr, Ingv, Ispra, Eucentre,
  • Comuni delle Province di Potenza, Matera, Salerno,       ReLuis)
    Cosenza                                                • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia
  • Aziende sanitarie provinciali                            e lo sviluppo economico sostenibile
  • Aziende ospedaliere                                    • Ordini professionali
  • Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco                   • Enav-Ente nazionale assistenza al volo
  • Comando operativo di vertice interforze                • Enac-Ente nazionale per l’aviazione civile
  • Esercito Italiano                                      • Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (Enel
  • Aeronautica Militare Italiana                            Distribuzione, Enel Produzione, Enel Green Power,
  • Marina Militare Italiana                                 Enel Rete Gas)
  • Arma dei Carabinieri                                   • Terna-Trasmissione elettricità rete nazionale
  • Capitanerie di Porto                                   • Gse-Gestore servizi energetici
  • Polizia di Stato                                       • Eni-Ente nazionale idrocarburi
  • Polizia Penitenziaria                                  • Snam Rete Gas
  • Guardia di Finanza                                     • Italgas
  • Corpo Forestale dello Stato                            • Viabilità Italia
  • Croce Rossa Italiana                                   • Aiscat-Associazione italiana società concessionarie
  • Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico           autostrade e trafori
  • Organizzazioni di volontariato di protezione civile    • Anas-Ente nazionale per le strade
    nazionali, regionali e locali                          • Autostrade per l’Italia
  • Regioni italiane e Province Autonome di Trento e       • Ferrovie dello Stato italiane
    Bolzano                                                • Compagnie telefoniche
  • Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti –       • Poste Italiane
    Direzione generale per le dighe                        • Isoradio
2 Focus



       “Terremoto-Io non rischio”:
       campagna per la riduzione
           del rischio sismico
         I risultati della seconda edizione e i primi dati del sondaggio




“P
               roteggi la tua vita mettendoti al   partecipazione e di condivisione degli obiet-
              sicuro”, “Se sai cosa fare in caso   tivi dell’iniziativa. La campagna per la riduzione
              di terremoto hai meno paura”,        del rischio sismico, giunta quest’anno alla
“Dopo queste informazioni ci sentiamo più          seconda edizione, si è svolta il 13 e 14 otto-
protetti”, “Sapere che il mio Comune fa par-       bre in 102 piazze di tutta la Penisola e ha
te di una zona sismica mi sorprende e mi spa-      coinvolto oltre 1.500 volontari di 12 organiz-
venta, dopo 50 anni che ci abito. Ma so che        zazioni nazionali di volontariato. Nel corso
c’è chi si preoccupa di informarci e questo mi     delle due giornate i volontari hanno distri-
dà un senso di sicurezza”, “Con la preven-         buito circa 70mila pieghevoli e schede in-
zione non tremerai. Grazie a tutti i volontari”.   formative e hanno risposto alle domande dei
Sono questi alcuni dei messaggi che hanno          cittadini sulle possibili azioni da fare per ridurre
voluto scrivere i cittadini dopo la campagna       il rischio sismico. La campagna è stata pro-
“Terremoto-Io non rischio”, come segnale di        mossa dal Dipartimento della Protezione Ci-

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vile e dall’Anpas-Associazione nazionale del-         stato compiuto in modo efficace. Superviso-
le pubbliche assistenze, in collaborazione            ri dell’attività di formazione sono stati i vo-
con l’Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vul-      lontari “senior”, che avevano partecipato al-
canologia e con ReLuis-Consorzio della rete           l’edizione del 2011 della campagna. Il raccordo
dei laboratori universitari di ingegneria si-         costante con i volontari è stato garantito an-
smica. L’iniziativa si è svolta in raccordo con       che attraverso il social network “Terremoto-
le Regioni e i Comuni interessati.                    Io non rischio”: una piattaforma per la for-
Nella scelta delle piazze sono stati privile-         mazione dei volontari con spazi di discus-
giati i Comuni classificati in zona 1 o 2, ovvero      sione, documenti da scaricare, materiali uti-
aree dell’Italia dove avvengono frequente-            li e approfondimenti.
mente terremoti forti o abbastanza forti, e al-       Le aree di discussione sono state monitora-
cuni in zona 3, dove i terremoti forti sono           te quotidianamente dagli esperti che hanno
meno frequenti. Le piazze sono state indivi-          curato la formazione e che hanno risposto a
duate su proposta delle stesse associazioni           circa 550 domande.
di volontariato.                                      Punto di forza della manifestazione è stato
Protagonisti della campagna sono stati i vo-          lo spirito con cui i volontari hanno parteci-
lontari di protezione civile, formati su diver-       pato alla campagna, perché motivati e ca-
si aspetti del rischio sismico. Per favorire una      paci di fornire informazioni utili ai cittadini.
maggiore sensibilizzazione dei cittadini ri-
spetto a questo rischio, è stato scelto di im-
                                                        LE ASSOCIAZIONI COINVOLTE
piegare nelle diverse piazze le associazioni di
volontariato che operano ordinariamente nei            • Anpas-Associazione nazionale delle pubbliche
territori individuati. Il progetto ha previsto           assistenze
una prima fase, con la formazione di oltre             • Ana-Associazione nazionale alpini
300 volontari da parte di esperti del Diparti-         • Anai-Associazione nazionale autieri d’Italia
mento, dell’Ingv, di ReLuis e di Anpas, nel-           • Avis-Associazione volontari italiani del sangue
la sede del Dipartimento della Protezione Ci-          • Fir-CB-Federazione italia ricetrasmissioni
vile, su diversi aspetti del rischio sismico: la         Citizen’s Band
memoria storica dei terremoti, la pericolosi-          • Legambiente onlus
tà sismica del territorio e la vulnerabilità del       • Confederazione nazionale delle misericordie d’Italia
patrimonio edilizio, la riduzione del rischio          • Prociv Arci-Associazione nazionale volontari per la
sismico, il ruolo dello Stato e del cittadino            protezione civile
nell’azione di prevenzione e la comunica-              • Federazione psicologi per i popoli
zione del rischio sismico. Nel corso dell’estate       • Rnre-Raggruppamento nazionale
i volontari hanno istruito a loro volta altri 1.200    • Radiocomunicazioni emergenza
volontari, diventando quindi attori di un pro-         • Ucis-Unità cinofile italiane da soccorso
cesso di diffusione della conoscenza. A set-           • Unitalsi-Unione nazionale italiana trasporto
tembre sono stati programmati alcuni in-               • Ammalati a Lourdes e santuari internazionali
contri, per verificare che il percorso fosse
2 Focus



Nelle diverse piazze, dal nord al sud della
Penisola, l'iniziativa è stata vissuta come un
momento importante di partecipazione e co-
me un’occasione per migliorare la consape-
volezza dei cittadini rispetto ai rischi presenti
nel territorio. Imparare a prevenire e ridurre
le conseguenze dei terremoti, infatti, è un
compito che riguarda tutti: diffondere infor-
mazioni sul rischio sismico è una responsa-
bilità collettiva a cui tutti i cittadini devono
contribuire.
La nuova edizione di “Terremoto-Io non ri-
schio” è prevista tra settembre e ottobre 2013
e coinvolgerà un numero maggiore di piazze
in tutta Italia e altre associazioni di volonta-
riato. Per ulteriori informazioni sull’edizione
passata e per aggiornamenti sulla prossima
è online un sito interamente dedicato all’ini-
ziativa: iononrischio.it.

U Il sondaggio dopo la campagna                      ni dei terremoti e cosa può fare nella propria
A distanza di due mesi dalla campagna, il Di-        casa, con il consiglio di un tecnico, oppure
partimento della Protezione civile ha avviato        da solo, fin da subito. Nella scheda informa-
un sondaggio tra gli adulti che avevano par-         tiva, invece, sono contenute informazioni per
tecipato a “Terremoto-Io non rischio” e che          tutta la famiglia sui comportamenti da adot-
avevano espresso la volontà di essere ricon-         tare durante il terremoto e subito dopo.
tattati. Obiettivo del monitoraggio era capire se    Il sondaggio è stato avviato il 14 dicembre. Al
dopo l’iniziativa fosse cambiato il livello di co-   31 dicembre, gli operatori del Contact Center
noscenza del rischio sismico da parte dei cit-       del Dipartimento avevano richiamato 872 dei
tadini e se fossero state realizzate azioni con-     1.222 cittadini che avevano dato il consen-
crete per la sicurezza delle abitazioni.             so a essere ricontattati: di questi, 404 non
Informazioni sul rischio sismico e su come           hanno risposto o hanno chiesto di essere ri-
migliorare la sicurezza della propria casa so-       chiamati in un’altra data, 130 hanno scelto
no contenute, infatti, nei materiali informati-      di non fare il test o hanno indicato nel mo-
vi distribuiti dai volontari, che sono stati illu-   dulo un numero inesistente. In 338 hanno
strati ai cittadini nel corso della campagna.        acconsentito all’intervista telefonica. Il son-
In particolare, nel pieghevole viene spiegato        daggio è ancora in corso, ma dai primi risul-
in termini semplici cosa deve sapere il citta-       tati sono emerse alcune risposte interessan-
dino per imparare a prevenire e ridurre i dan-       ti e diversi spunti di riflessione. Innanzi tutto,

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                                                      tervento di rafforzamento o di miglioramento
                                                      strutturale della propria casa. L’intervista si è
                                                      poi focalizzata sui piccoli interventi che è pos-
                                                      sibile fare all’interno delle abitazioni da soli, sen-
                                                      za necessità di rivolgersi a un tecnico: la qua-
                                                      si totalità degli intervistati si è assicurata di
                                                      sapere dove fossero e come si chiudessero i
                                                      rubinetti di gas, acqua e luce e ha individua-
                                                      to i punti sicuri della casa dove ripararsi in
                                                      caso di terremoto. Il 55% dei cittadini che
                                                      hanno risposto all’intervista ha dichiarato di aver
                                                      allontanato mobili pesanti da letti o divani, ha
                                                      fissato alle pareti scaffali e librerie, ha appe-
                                                      so quadri e specchi con ganci chiusi o ha pre-
                                                      parato una cassetta di pronto soccorso, una
                                                      torcia elettrica, una radio a pile. Circa il 40%
                                                      degli intervistati ha messo gli oggetti pesanti
                                                      sui ripiani bassi e ha fissato gli oggetti su quel-
                                                      li alti col nastro biadesivo, o si è informato sul-
                                                      l’esistenza del piano di protezione civile del
è stato chiesto ai cittadini se dopo la campa-        proprio Comune. Infine, il 26% ha utilizzato un
gna avessero letto i materiali informativi: il        fermo per l’apertura degli sportelli bassi. In
90% ha detto di averli letti, mentre il 10% ha        generale, dopo la campagna, il 90% dei cit-
dichiarato di non averli guardati. L’80% del-         tadini ricontattati dichiara di saperne di più
le persone che li ha letti, ne ha discusso il         sul terremoto. La quasi totalità degli intervi-
contenuto con familiari, vicini o amici. Sono sta-    stati (98%) si dice interessata a partecipare al-
te poi chieste alcune informazioni sulla sicu-        la prossima edizione dell’iniziativa.
rezza delle abitazioni: dopo “Terremoto-Io non        Dal sondaggio sembra emergere che buona
rischio”, il 62% degli intervistati si è informa-     parte dei cittadini, dopo la campagna, abbia
to sull’anno di costruzione della propria casa        iniziato ad assumere un ruolo più attivo per
e si è interessato se la propria abitazione fos-      la riduzione del rischio sismico e abbia avviato
se stata costruita con criteri antisismici. Qua-      alcuni piccoli interventi all’interno della pro-
si il 50% dei cittadini che si sono informati ha      pria abitazione. Un primo passo che va nel-
dichiarato che la sua casa è risultata antisismica,   la direzione di una maggiore consapevolez-
mentre solo l’8% di questi ha chiesto l’aiuto di      za rispetto ai rischi presenti sul territorio, di
un tecnico specializzato per capire di quali          una maggiore sensibilizzazione per ridurre i
interventi avesse bisogno la propria abitazio-        danni del terremoto e di un senso di re-
ne. Il 5% di chi ha richiesto l’aiuto di un tec-      sponsabilità collettiva nel diffondere infor-
nico ha realizzato in questi due mesi un in-          mazioni sul rischio sismico.
2 Focus




U Le domande più frequenti                           gliore difesa dai terremoti e l’unico modo per
È possibile prevedere i terremoti? Ad oggi           ridurne le conseguenze. Solo in Italia, ogni
non ci sono metodi riconosciuti dalla scienza        giorno si verificano decine di terremoti e più
che consentono di prevedere il tempo ed il           di diecimila ogni anno, di cui la quasi totali-
luogo esatti in cui avverrà il prossimo terremoto.   tà sono registrati solo dagli strumenti, senza
L’unica previsione possibile è di tipo statisti-     alcun effetto sulle costruzioni. Prevedere che
co, basata principalmente sulla conoscenza           avvenga genericamente un terremoto, sen-
dei terremoti del passato. Sappiamo quali so-        za precisarne la magnitudo, in un’area rela-
no le aree del nostro Paese interessate da           tivamente vasta è spesso una previsione scon-
una elevata pericolosità sismica, dove cioè è        tata, se non si precisa anche la magnitudo e
più probabile che si verifichi un evento si-          non si circoscrive adeguatamente l’area (ad
smico di forte intensità, ma non possiamo            esempio, in un raggio di 10-20 km). Previ-
stabilire con esattezza il momento in cui si         sioni di questo tipo non hanno alcuna utilità
verificherà. La mappa di pericolosità sismi-          per fini di protezione civile e sono fuorvianti:
ca è tuttora lo strumento più efficace che la         possono cioè indurre le persone a non agire
comunità scientifica mette a disposizione per         quotidianamente per ridurre il rischio.
le politiche di prevenzione. La prevenzione –        Quali sono le norme di comportamento da
che si realizza principalmente attraverso la         tenere prima durante e dopo il terremoto?
riduzione della vulnerabilità sismica delle co-      Il primo passo è guardarsi intorno e identifi-
struzioni, ovvero il rafforzamento delle co-         care nella nostra casa tutto ciò che in caso di
struzioni meno resistenti al sisma – resta la mi-    terremoto può trasformarsi in un pericolo.

14
15



Prima di un terremoto                              • chiudi i rubinetti di gas, acqua e l’interrut-
Se vivi in una zona sismica devi:                    tore generale della luce
• conoscere quale sia la classificazione si-        • esci con prudenza indossando le scarpe
  smica del territorio                             • raggiungi uno spazio aperto, lontano da
• sapere se esiste un piano di protezione ci-        edifici e strutture pericolanti e, appena ti è
  vile comunale                                      possibile, raggiungi l’area di attesa indivi-
• conoscere come è stata costruita la tua casa       duata dal piano di emergenza comunale
• organizzare un piano di emergenza familiare      • stai lontano da spiagge, dighe, impianti in-
• sapere se a scuola e sul luogo di lavoro è         dustriali
  stato predisposto un piano di emergenza          • non usare il telefono, ma lascia le linee li-
Durante il terremoto                                 bere per le chiamate di emergenza
Se sei al chiuso:                                  • non usare l’automobile per evitare di in-
• cerca riparo nel vano di una porta inserita        tralciare l’intervento dei mezzi di soccorso.
  in un muro portante (quelli più spessi) o
  sotto una trave, perché ti può proteggere da
  eventuali crolli. Se i terremoti che capita-       LA CAMPAGNA IN CIFRE
  no nella zona dove vivi generalmente non
  sono forti, puoi ripararti sotto un tavolo.        I NUMERI
  Devi comunque allontanarti dal centro del-         102 piazze in tutta Italia
  la stanza: perché potresti essere ferito dal-      100 Comuni coinvolti
  la caduta di vetri, intonaco o altri oggetti       18 Regioni e 1 Provincia autonoma
• non precipitarti fuori lungo le scale: sono in     66 Province interessate
  genere la parte più debole dell’edificio            1.500 volontari
• non usare l’ascensore: si può bloccare             12 organizzazioni nazionali di volontariato
• aspetta che la scossa sia cessata prima            70mila materiali informativi distribuiti
  di uscire
Se sei all’aperto:                                   IONONRISCHIO.IT
• allontanati da edifici, alberi, lampioni, li-       Accessi
  nee elettriche. Cerca un posto dove non ci         • 8.500 visitatori dall’8 al 15 ottobre 2012
  sia nulla sopra di te. In strada potresti es-      • 31.600 visualizzazioni di pagina
  sere colpito da vasi, tegole ed altri mate-        • 3.7 numero medio di pagine del sito visitate
  riali che cadono                                   Pagine più lette
Se sei in auto:                                      • 2.500 “materiali informativi”
• non sostare sotto i ponti o in prossimità di       • 2.400 “le piazze più vicine”
  terreni franosi e corsi d’acqua                    • 2.000 “gallerie fotografiche”
Dopo il terremoto                                    Multimedia
• assicurati dello stato di salute delle perso-      • 70 gallerie fotografiche
  ne a te vicine e presta i primi soccorsi sen-      • 9 video
  za muovere le persone ferite gravemente
2 Storie



Una sezione dedicata              Uno sguardo al passato che
agli eventi che hanno segnato     è anche occasione di riflessione
la storia italiana e che,         sui temi di previsione
al contempo, hanno contribuito    e prevenzione dei rischi e sulla
alla nascita e all’evoluzione     capacità del Sistema di
di una cultura condivisa          protezione civile di rispondere
di protezione civile.             efficacemente alle emergenze.



                 Umbria-Marche:
                 il terremoto infinito
                 Dal 26 settembre 1997 una sequenza
                 sismica colpisce il territorio con oltre
                 6mila scosse in cinque mesi
                         […] Nel terremoto di oggi, proprio perché insieme muoiono l’uomo e



              “          l’arte, ciò che viene in luce è il loro nesso, ciò che illustra la condizione
                 dell’uomo che solo perché sa trascendersi nell’arte marca la sua differenza
                 dall’animale. Solo se questo nesso è chiaro allora piangeremo coloro che sono
                 morti come è degno di esser pianto un uomo, e piangeremo la perdita delle
                 opere d’arte non con le lacrime del mercante che ne “valuta il valore”, ma
                 con le lacrime di chi nell’arte vede il segno dell’uomo, l’immagine del suo bi-
                 sogno di esprimersi al di là dell’esistenza biologica. Così vincolati l’uno al-
                 l’altra, sia l’uomo sia l’arte segnalano la loro appartenenza alla




              A
                 Terra, quindi la loro sorte peritura1.


                       lle ore 2.33 del 26 settembre 1997 un terremoto di magnitudo 5.5,
                                                                                             ”
                       VIII grado della scala Mercalli, sorprende nel sonno gli abitanti di una
                       vasta area dell’Italia centrale – localizzata lungo l’asse della dorsa-
le montuosa degli Appennini, tra Umbria e Marche – e provoca crolli in diverse località
dell’alto appennino. Immediati si attivano i soccorsi e con le prime luci dell’alba i tecnici
dei Comuni iniziano le attività di sopralluogo. Ad Assisi, i funzionari della sovrintenden-
za, accompagnati dai frati francescani, sono al lavoro per la valutazione dei danni alla Ba-
silica superiore della Chiesa di San Francesco. Alle 11.40 del 26 settembre, una nuova for-
te scossa di magnitudo 5.7 colpisce il territorio, provocando seri danni in numerose loca-
lità delle due Regioni colpite e, in particolare, nei Comuni di Serravalle di Chienti, Foli-

16
17



gno e Nocera Umbra. In pochi secondi il sisma scatena morte e distruzione. In totale, un-
dici persone perdono la vita sotto le macerie, i feriti sono centinaia e migliaia le famiglie
che non hanno più una casa. Il terremoto compromette gravemente il tessuto urbano, sto-
rico, artistico e culturale umbro-marchigiano: dal campanile della cattedrale di Foligno alla
torre di Nocera Umbra, dai musei locali ai teatri storici diffusi su tutto il territorio.
    Ad Assisi, nel complesso francescano, la scossa causa il crollo della volta nella Basili-
ca superiore. Il terremoto sorprende i tecnici al lavoro e provoca la morte di due funzio-
nari della sovrintendenza e di due frati francescani. Un sopravvissuto ricorda con queste
parole la sua esperienza:
    “Sono entrato nella Basilica Superiore attorno alle 11.00. Con me, una ventina di per-
sone, tra religiosi, tecnici e rappresentanti delle istituzioni per verificare gli effetti della scos-
sa della notte precedente sugli affreschi. Per precauzione i frati avevano chiuso le porte del-
la basilica ai pellegrini. I tecnici ci mostravano le piccole crepe sulle pareti. Poi un segnale
di avvertimento: una scossa, commentata dai presenti quasi con un sorriso: “niente pau-
ra, è solo di assestamento”. Invece cinque minuti dopo, alle 11.42, un boato ha scosso dal-
le fondamenta la Basilica Superiore. In un attimo, io mi trovavo proprio in mezzo alla chie-
sa, ho visto cadere la volta di San Matteo nei pressi dell’uscita, mentre alle mie spalle ho
sentito un altro crollo, fortissimo, vicino all’altare maggiore. La polvere poi ha avvolto tut-
to, tra le gridai. Mi sono sentito gelare dentro, ho avvertito la sensazione della morte im-
minente. Il buio e la polvere hanno reso tutto più difficile. La conoscenza della Chiesa mi
ha spinto verso la porta principale […]. Da quel momento è iniziato un tragico conteggio
delle persone presenti in Chiesa” 2.
    Le immagini del crollo – riprese dal cameraman di “Umbria Tv” Paolo Antolini, che
in quel momento si trovava all'interno della Basilica – rimbalzano sulle emittenti televi-
sive nazionali e internazionali. L’Italia colpita al cuore commuove il mondo, il patrimo-
nio artistico e culturale ferito dal terremoto tiene alta l’attenzione mediatica sull’Umbria
e le Marche per tutti i mesi della sequenza sismica.

U LA SEQUENZA SISMICA
    Ha così inizio il “terremoto infinito”: una sequenza sismica che per oltre cinque mesi
tiene la popolazione di Umbria e Marche – e dell’Italia tutta – con il fiato sospeso. Nell’arco
dell’intera sequenza, la Rete sismica nazionale dell’Ing3 – integrata da una rete mobile lo-
cale e dagli strumenti fissi della rete sismometrica marchigiana – registra oltre 6mila scos-
se, localizzate in una fascia estesa per 50 Km in direzione nord-ovest sud-est, compresa
tra le località di Gualdo Tadino e Nocera Umbra, a nord, e di Sellano e Norcia, a sud. Tra

(1)   La citazione è tratta da “Piangere l’uomo oppure l’arte?” di Umberto Galimberti, «La Repubblica», 28 settembre 1997
(2)   La citazione è tratta dalla testimonianza del giornalista dell’Ansa Romano Carloni, presente nella Basilica superiore di Assisi al
momento del crollo della volta.
2 Storie




                                                                                                 Foto gentilmente concessa al Dipartimento della Protezione Civile dall’Aeronautica Militare
Uno dei simboli del
                i mesi di ottobre 1997 e marzo 1998 sono circa dieci le scosse di magnitu-
terremoto del 1997:
la basilica di San
                do superiore a 4.5, che aggravano ulteriormente lo scenario di danno. Il 3
Francesco ad Assisi

                ottobre una scossa di magnitudo 5.1, leggermente più a nord delle precedenti,
interessa la zona di Nocera Umbra. Il 7 ottobre, una scossa di magnitudo 5.3 colpisce la
zona di Casenove e Forcatura, a ovest di Colfiorito. Il 12 ottobre, una scossa di magnitu-
do 5.1 è registrata sul territorio tra Sellano e Preci, interessato due giorni più tardi da un
nuovo terremoto di magnitudo 5.5. Ed è proprio con la scossa del 14 ottobre che crolla un
altro simbolo di questo territorio: “Il Torrino”, la lanterna del palazzo comunale di Foli-
gno, già danneggiata dalle scosse precedenti. Complessivamente, i Comuni maggiormen-
te colpiti dalla sequenza sismica sono 48, fra cui Assisi, Gubbio, Foligno, Norcia, Valfab-
brica, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sellano, in Umbria. Nelle Marche i danni più rile-
vanti si registrano nei comuni di Serravalle del Chienti, Camerino, Fiordimonte, Castel-
santangelo sul Nera. A partire dalla seconda metà del mese di ottobre l’attività sismica si
attenua, ma è comunque destinata a protrarsi sino all’aprile del 1998.

U IL MODELLO DI INTERVENTO
   La gestione dell’emergenza terremoto Umbria-Marche costituisce un delicato banco di
prova per il Servizio Nazionale della Protezione Civile, che si trova ad affrontare una si-

18
19



tuazione di enorme complessità ad appena cinque anni dalla sua costituzione con la Leg-
ge n. 225 del 1992. Gli uomini e le donne della protezione civile, immediatamente a la-
voro dopo la scossa del 26 settembre, operano sul territorio cercando di stabilizzare la si-
tuazione di emergenza. Sin dalle prime ore sono predisposti oltre 14mila posti letto per la
popolazione terremotata, che salgono a 40mila nell’arco di pochi giorni. Ma le scosse non
danno tregua e la criticità principale è rappresentata dall’esigenza di garantire accoglien-
za adeguata a una popolazione spaventata e ferita nell’animo da una sequenza sismica che
pare interminabile. Il Sistema di protezione civile si trova inoltre a fronteggiare l’esigen-
za degli abitanti dei centri montani – a prevalente attività agricola – di “non scendere a
valle”. Occorre dunque studiare soluzioni abitative che consentano loro di restare vicini
alle attività produttive ed è con questo obiettivo che sono allestiti campi di accoglienza nel-
le zone collinari di Forcatura, Annifo, Arvello, Seggio, Casette di Cupignolo, Cassignano,
Fraia, Popola, Colfiorito, Verchiano.
    Le prime misure normative in favore delle popolazioni colpite sono adottate a pochi gior-
ni dalla scossa del 26 settembre 1997: il 27 settembre, l’ordinanza n. 2668 nomina i Pre-
sidenti delle Regioni Umbria e Marche Commissari delegati e assegna loro le prime risor-
se per gli interventi di soccorso e assistenza; il 1° ottobre, l’ordinanza n. 2669 nomina il
Commissario delegato agli interventi sul patrimonio artistico e culturale e dispone un fon-
do dedicato. Il 13 ottobre, l’ordinanza n. 2694 individua i Comuni danneggiati dal terre-
moto. Nell’ottobre 1997 prendono il via i lavori per la realizzazione di oltre 4mila modu-
li abitativi e centinaia di moduli “sociali” distribuiti in 160 insediamenti, con l’obiettivo
di garantire alla popolazione colpita uno standard di vita qualitativamente adeguato.
    Nel dicembre 1997 gran parte delle persone temporaneamente alloggiate in strutture
attendate o roulotte trova sistemazione nei moduli abitativi: una soluzione che per tempi
di realizzazione e qualità non trova eguali a livello internazionale e che salvaguarda l’esi-
genza delle famiglie – già duramente colpite dalla perdita della propria casa – di non ab-
bandonare il territorio di appartenenza. Una scelta lungimirante che aiuta la popolazio-
ne umbra e marchigiana a riappropriarsi dei propri spazi, a riprendere in mano la propria
economia, a risvegliare e accendere la vita sociale e culturale all’indomani del terremoto.


(3)    Istituto nazionale di geofisica ribattezzato nel 2000 Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

FONTI
• Beni culturali in Umbria: dall’emergenza sismica alla ricostruzione, Dipartimento della Protezione Civile, Ministero per i Beni
      e le Attività Culturali, BetaGamma editrice, 2007
• Il peso economico e sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni, E. Guidoboni, G. Valensise, Bononia University Press, 2012
• Italiani con gli stivali, Erasmo D’Angelis, Legambiente 2009
• Gestione emergenze, Sala situazione Italia, mattinali (settembre-ottobre 1997)
• «La Repubblica», «La Stampa», «Il Messaggero», archivi storici
2 Dal Territorio



Castrovillari: associazioni e istituzioni
discutono di emergenza e disabilità
         mergenza e non              Le associazioni di volontariato e le   Per il Dipartimento della
“E       autosufficienza. Le buone
prassi sul rischio sismico”.
                                     istituzioni hanno discusso del
                                     tema, anche in relazione allo
                                                                            Protezione Civile hanno parlato di
                                                                            “Pianificazione nazionale e
Il Comune di Castrovillari, in       sciame sismico che sta                 gestione dell’emergenza con
Provincia di Cosenza, ha ospitato    interessando la zona. Nel corso        attenzione alla disabilità” Antonio
il 19 dicembre un incontro sul       della prima sessione di lavoro i       Salpietro del Servizio Volontariato
soccorso delle persone con           relatori hanno affrontato diversi      e Annalisa Montanari del Servizio
disabilità in emergenza.             temi. In particolare Gino Mirocle      Emergenza sanitaria e assistenza
L’iniziativa, organizzata dal Csv-   Crisci, Preside della Facoltà di       alla popolazione. La seconda
Centro servizi per il volontariato   Scienze Matematiche, Fisiche e         sessione è stata dedicata alle
della Provincia e dal                Naturali dell’Università della         prospettive programmatiche per
Coordinamento territoriale           Calabria ha parlato della              la tutela delle persone non
associazioni Pollino, è stata        “Sismicità nell’area del Pollino”;     autosufficienti. Al dibattito sono
patrocinata dal Dipartimento         Edoardo D’Andrea, Responsabile         intervenuti i rappresentanti delle
della Protezione Civile della        Articolazione Rischio Sismico          istituzioni e delle organizzazioni di
Regione Calabria, dalla Provincia    della Regione Calabria ha invece       volontariato locali.
di Cosenza e dall’Ente Parco         discusso di “Pianificazione             3 INFO
                                                                            www.protezionecivilecalabria.it
Nazionale del Pollino.               sismica. Mappa della disabilità”.      www.comune.castrovillari.cs.it




                                                           CENTRO RAMPI: UN NUOVO
                                                           CORSO DI FORMAZIONE
                                                           Il centro Alfredo Rampi organizza nel 2013 la
                                                           IV edizione di “Prevenzione e gestione delle
                                                           emergenze ambientali e civili”, un corso di
                                                           alta formazione in psicologia delle emergenze.
                                                           90 ore di lezione e 50 ore di esercitazioni per
                                                           imparare a gestire le situazioni di crisi,
                                                           informare la popolazione, fornire supporto
                                                           psicologico in emergenza. Il corso si svolge a
                                                           Roma, presso il Centro per la formazione e la
                                                           diffusione della cultura della protezione civile,
                                                           ed è rivolto a laureati in psicologia e
                                                           medicina, educatori, insegnanti, operatori
                                                           sanitari e di protezione civile.
                                                           3 INFO
                                                           www.centrorampi.it
                                                           segreteria.corsoeme@gmail.com



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Quale comunicazione nella crisi?
Una giornata di riflessione a Onna
     imettere al centro il tema della consapevolezza        in protezione civile è stato Elvezio Galanti, direttore
R    e del rischio, trasformandolo in un progetto
educativo e in patrimonio condiviso. Questo
                                                            dell’Ufficio relazioni istituzionali del Dipartimento
                                                            della Protezione Civile. Resilienza vuol dire avere
l’obiettivo del convegno “New Orleans, L’Aquila,            memoria degli avvenimenti del passato, vuol dire
Fukushima. Quale comunicazione per quale crisi?”,           avere fiducia nelle istituzioni, ma anche
che si è tenuto a Onna lo scorso 10 novembre,               sussidiarietà orizzontale e cittadinanza attiva: un
organizzato dall’associazione di volontariato               cittadino consapevole e informato, e quindi
“L’Aquila che rinasce” in collaborazione con                esigente nei confronti delle istituzioni. Sono
l’Assessorato alla Protezione Civile della Regione          intervenuti al convegno, tra gli altri, anche
Abruzzo. Al centro del dibattito, il ruolo strategico       l’Assessore regionale alla Protezione Civile
della comunicazione, prima, durante e dopo una              Gianfranco Giuliante, che ha sottolineato il ruolo
situazione di crisi e di emergenza, che “fa saltare”        chiave del cittadino “attivo”, il sindaco dell’Aquila,
tutti i meccanismi di gestione del territorio. Come         Massimo Cialente, Massimo Alesii, delegato
successo all’Aquila, con il terremoto del 2009, a           regionale Ferpi Abruzzo e Molise, Stefano Pallotta,
New Orleans con l’uragano Katrina del 2005, e a             presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, e
Fukushima con l’esplosione della centrale nucleare          Antonio Centi, Presidente Anci Abruzzo.
del 2011. La parola chiave del convegno è stata             3 INFO
                                                            www.regione.abruzzo.protezionecivile.it
“resilienza”. A spiegarne il significato che ricopre         www.facebook.com/laquila.cherinasce



In Trentino l’undicesima edizione del Campionato Italiano
di Sci della Protezione Civile
     a Provincia Autonoma di Trento organizza a Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena l’undicesimo Cam-
L    pionato di Sci della Protezione Civile, che si terrà nei giorni 31 gennaio, 1-2 febbraio 2013. L’iniziativa ri-
torna in Trentino, dove è nata, da un’idea condivisa con la rivista “La protezione civile italiana” e il Dipartimento
della Protezione Civile. Negli anni la manifestazione si è sviluppata assumendo sempre maggior rilievo e in-
crementando gradualmente il numero dei partecipanti, arrivando fino all’undicesima edizione. I campionati di
sci non sono solo una semplice competizione sportiva ma soprattutto un significativo momento di aggregazione
e confronto delle componenti del complesso e articolato “Sistema di Protezione Civile” italiano. La manife-
stazione favorisce infatti l’incontro tra persone, gruppi, strutture operative pubbliche o riconducibili al volon-
tariato che durante le emergenze sono spesso chiamate ad operare insieme.
La manifestazione si svolge quest’anno nel comprensorio sciistico di Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Ren-
dena dove, oltre alle cerimonie di apertura e chiusura, si terranno anche le tre competizioni di sci alpino, sci
nordico e snowboard con il corollario di altre iniziative a cui i partecipanti potranno scegliere di prendere par-
te. Sul sito della protezione civile della Provincia Autonoma di Trento sono disponibili maggiori informazioni sul-
la manifestazione e gli eventi in programma.
3 INFO
www.protezionecivile.tn.it
campionati.pc2013@gmail.com
2 Dal Territorio



La grande festa del volontariato                            La professionalità degli architetti
della protezione civile piemontese                          al servizio della Protezione Civile
      i è celebrata a fine novembre al Lingotto Fiere di            istituzione di una rete di presidi degli architetti
S    Torino la Festa dei volontari della protezione ci-
vile del Piemonte. Presenti alla manifestazione auto-
                                                            L’     per la Protezione civile sull'intero territorio
                                                            nazionale, con l'obiettivo di alimentare un proficuo
rità locali e rappresentanti del Dipartimento della Pro-    rapporto di collaborazione con il Servizio Nazionale
tezione Civile. Dopo il minuto di silenzio in ricordo dei   della Protezione Civile. È questa l’iniziativa
volontari che hanno perso la vita in operazioni di soc-     annunciata dal Vicepresidente dell’Ordine nazionale
corso, sono stati ricordati gli interventi di emergenza     degli architetti, Rino La Mendola, intervenuto ad un
degli ultimi anni. La protezione civile piemontese è        seminario di studi promosso dal Dipartimento della
intervenuta non solo nella Regione, ma anche in Liguria,    Protezione Civile. Nel corso del seminario, i cui
Puglia, Veneto, Haiti e in Emilia. L’esperienza emilia-     lavori sono stati aperti dal Capo Dipartimento,
na – 148 giorni con 1500 volontari impegnati per as-        Franco Gabrielli, dirigenti e funzionari del
sistere la popolazione – è stata molto impegnativa          Dipartimento hanno illustrato il funzionamento del
per le varie componenti della Colonna mobile regionale.     Servizio Nazionale, le attività tecniche in emergenza
Tra le iniziative più interessanti, la struttura protetta   e il ruolo degli architetti nelle attività di protezione
per l’infanzia allestita in uno dei campi gestiti dalla     civile, con un focus sull'esperienza del terremoto in
Regione Piemonte, unica realtà in Italia.                   Emilia-Romagna. 
3 INFO                                                      3 INFO
www.regione.piemonte.it                                     www.awn.it
www.anpas.piemonte.it                                       direzione.cnappc@archiworld.it


Terremoto Emilia: varata legge per la ricostruzione di centri urbani,
zone produttive e rurali

U
        na disciplina speciale, semplificata nelle procedure ed essenziale nei contenuti, che consentirà di
        realizzare celermente il complesso degli interventi ricostruttivi, in particolare per quanto riguarda i
        centri storici e il territorio produttivo e rurale nelle aree colpite dal terremoto nel mese di maggio del
2012. Sono gli obiettivi contenuti nella legge approvata lo scorso dicembre dall’Assemblea legislativa della
Regione Emilia-Romagna.
L’intervento normativo – salvaguardando il diritto dei cittadini alla ricostruzione degli immobili distrutti dal
sisma, nelle condizioni e nel luogo in cui si trovavano – consentirà di accompagnare gli interventi di
riparazione o ricostruzione con il miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche degli edifici e
della qualità urbana perseguendo la tutela del patrimonio storico-culturale.
Per le opere e le infrastrutture pubbliche e per gli immobili pubblici e privati che costituiscono beni
culturali la Giunta regionale predisporrà, d’intesa con il Commissario delegato, un programma specifico di
interventi di ricostruzione. Tutte le informazioni di dettaglio sul provvedimento approvato lo scorso
dicembre e le misure adottate sono disponibili sul portale della Regione Emilia-Romagna nella sezione
“Dopo il terremoto” dedicata alla ricostruzione.
3 INFO
www.regione.emiliaromagna.it
www.regione.emilia-romagna.it/terremoto

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Un manuale a supporto delle                                                           Genova, un laboratorio
attività dei forestali altoatesini                                                    mobile per i VVF
     afforzare le attività di protezione   sionale fornito dal Corpo forestale nei         n nuovo laboratorio mobile
R    civile a tutela della popolazio-
ne e del patrimonio forestale della
                                           centri operativi comunali, distrettuali
                                           e provinciali di protezione civile è le-
                                                                                      U    specializzato nell’elaborazione
                                                                                      di immagini e video per gestire con
Provincia Autonoma di Bolzano.             gato alla profonda conoscenza del          maggior efficacia le informazioni
Questo l’obiettivo del manuale di in-      territorio: le consuete attività di        durante le emergenze che si
tervento − redatto da specialisti del-     sorveglianza e ricognizione saranno        verificano nel nord Italia.
le Ripartizioni foreste e protezione       dunque utili per segnalare situazioni      Il mezzo, in dotazione al comando
antincendi e civile ed esperti di Risk     di pericolo causate da fenomeni di         dei Vigili del Fuoco di Genova, è
Management − i cui contenuti sono          dissesto idrogeologico.                    stato presentato l’11 dicembre nel
stati illustrati al personale foresta-     Il loro contribuito sarà fondamentale      capoluogo ligure e si aggiunge ai
le durante gli incontri svolti nei Co-     anche per la realizzazione di attivi-      due laboratori che operano a
muni di Silandro, Varna, Brunico e         tà di pronto intervento indispensa-        Firenze e Roma garantendo così
Bolzano. Nel corso del 2013 i fun-         bili per la salvaguardia della popo-       una copertura strategica delle aree
zionari forestali della Provincia sa-      lazione, come la chiusura o le eva-        settentrionali, centrali e meridionali
ranno coinvolti in misura maggiore         cuazioni di strade e le interruzioni di    del nostro Paese.
nelle attività di protezione civile per    linee elettriche.                          Le tecnologie satellitari di cui si
supportare le organizzazioni già at-       3 INFO                                     avvale il laboratorio mobile
                                           www.provincia.bz.it/foreste
tive nel settore. L’apporto profes-        forest@provincia.bz.it                     consentono di associare alla
                                                                                      tradizionale trasmissione di
Rovigo: un manuale per conoscere                                                      informazioni via radio o via filo
il Sistema di protezione civile                                                       quella di immagini che permettono
     resentato il 7 dicembre a Rovigo, dall'Assessore alla protezione civi-           una visione diretta dei luoghi
P    le Claudio Bellan, il primo manuale operativo sui principali compiti e
sulle attività del volontariato, la struttura organizzativa del sistema pro-
                                                                                      colpiti da calamità.
                                                                                      In questo modo gli operatori
vinciale e la normativa di settore. L'opuscolo, in versione sperimentale, è           chiamati a coordinare le operazioni
stato realizzato dal Servizio provinciale di protezione civile e mira a for-          di soccorso possono stabilire la
nire le informazioni indispensabili in materia di sicurezza per i volontari           tipologia di azione più adatta al
di protezione civile. Tra i temi affrontati nel manuale: il percorso per di-          reale scenario di intervento.
ventare volontari di protezione civile, le organizzazioni che ne fanno par-           L’operatività dei laboratori mobili
te, le specializzazioni delle organizzazioni, l’emblema distintivo della pro-         di comunicazione satellitare è stata
tezione civile, la formazione, i corsi e le esercitazioni, la concessione di con-     testata con risultati positivi nel
tributi e la gratuità delle vaccinazioni. Spazio anche a nozioni sui campi            corso di alcune recenti emergenze,
base, gli apparati radio, l’uso di attrezzature e mezzi, il rischio idraulico,        dal terremoto in Emilia-Romagna
gli interventi in esercitazione e in emergenza, l’organizzazione comuna-              all’alluvione in Maremma del
le di protezione civile e un’appendice con normativa e circolari.                     novembre scorso.
3 INFO                                                                                3 INFO
www.comune.rovigo.it                                                                  www.vigilfuoco.it
gruppo.rhodigium@comune.rovigo.it                                                     comando.genova@vigilfuoco.it
2 Dal Territorio



“Dire&Fare”: volontariato,
Pubblica Amministrazione e buone prassi
     i è svolto dal 14 al 16 novembre
S    alla Fortezza da Basso di Firen-
ze la XV edizione di “Dire&Fare”, la
rassegna dell’innovazione e del mi-
glioramento delle attività della Pub-
blica Amministrazione promossa da
Anci Toscana e Regione Toscana.
Anche il Cesvot-Centro servizi vo-
lontariato Toscana ha partecipato
con due eventi all’iniziativa. Il 15
novembre, insieme alla Regione, ha
organizzato il seminario “Promuo-
vere cittadinanza attiva, solidarie-
tà e legalità nella scuola” pensato
per avvicinare il mondo della scuo-        Colli Fiorentini, “Il tuo territorio - rischi e risorse”
la ai progetti di solidarietà e volon-        l centro intercomunale di protezione civile “Colli Fiorentini” ha realiz-
tariato attivi sul territorio. Il 16 no-
vembre con il Cnv-Centro naziona-
                                           I zato l’opuscolo informativo “Il tuo territorio - rischi e risorse” per illu-
                                           strare alla popolazione del Comune di Lastra a Signa i rischi che insistono
le per il volontariato, ha coordinato      sul territorio e il piano di intervento della protezione civile in caso di
la tavola rotonda “Volontariato e          emergenza. Primi destinatari dell’iniziativa sono i ragazzi delle scuole di
pubblica amministrazione. Presen-          ogni ordine e grado, attraverso cui sarà possibile raggiungere e informare
tazione di buone prassi di collabo-        circa 1.500 famiglie.
razione”, in cui sono stati presen-        Conclusa la prima fase, è in programma la distribuzione della brochure
tati i risultati dell’indagine “Buone      anche nei locali pubblici, nelle sedi associative e nei luoghi di aggregazione
prassi: volontariato e Pubblica Am-        sociale, in modo da raggiungere il maggior numero di abitanti. Nell’opu-
ministrazione”. L’obiettivo è stato        scolo, oltre a una sintesi del piano intercomunale di protezione civile, so-
quello di rintracciare – attraverso        no indicate le aree di emergenza, di accoglienza, di attesa e le loro collo-
la somministrazione di un questio-         cazioni nei vari settori del territorio comunale. L’iniziativa nasce dall’im-
nario indirizzato alle associazioni –      pegno delle autorità locali di fornire ai cittadini informazioni utili per co-
le migliori esperienze di collabora-       noscere i rischi legati al territorio – interessato soprattutto dal rischio idro-
zione tra il volontariato e le ammi-       geologico – e le corrette norme di comportamento da adottare in caso di
nistrazioni locali, in modo da repli-      emergenza per prevenire situazioni di pericolo. Il Comune di Lastra a Signa
care sul territorio i progetti che han-    ha aderito dal 2005 al Centro intercomunale di protezione civile, di cui
no prodotto le più efficaci sinergie.       fanno parte anche i Comuni di: Scandicci, Barberino Val d’Elsa, Tavarnel-
3 INFO                                     3 INFO                                 le Val di Pesa, Greve in Chianti, Impruneta
www.cesvot.it                              www.collifiorentini.fi.it
www.dire-fare.eu                           protezionecivile@collifiorentini.fi.it e San Casciano in Val di Pesa.

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Croce Rossa Italiana tra esercitazioni
e campo scuola nazionale
    a Croce Rossa Italiana, nella sua veste di                  dopo il sisma del 6 aprile 2009, e che fanno parte
L   struttura operativa del Servizio Nazionale della
Protezione Civile, ha organizzato una maxi-
                                                                di due progetti operativi denominati “nuovi centri”
                                                                e “Dicomac-Direzione di comando e contollo
esercitazione nazionale che ha previsto, lo scorso              mobile”. Dal 12 al 18 novembre scorso si è svolto
11 novembre, la simulazione di un evento sismico                inoltre, presso il Centro di formazione nazionale di
di intensità 4.5 della scala Richter con epicentro in           Bresso in provincia di Milano, il Campo scuola
un comune ipotetico. La Cri ha allestito e gestito              nazionale di formazione nelle attività di emergenza
un campo base e una grande struttura per la                     rivolto a operatori Cri, per garantire, attraverso un
ristorazione e la fornitura di pasti con servizio               percorso teorico e pratico, l'approfondimento di
catering e al montaggio di un Pma-Posto medico                  materie specialistiche connesse con la gestione
avanzato. L’esercitazione – cui ha partecipato,                 dell’emergenza. Nel complesso sono stati circa 500
insieme al Commissario straordinario della Croce                i volontari e i dipendenti della Croce Rossa Italiana
Rossa Italiana, anche il Capo Dipartimento della                che hanno preso parte alla  maxi-emergenza e al
Protezione Civile – è stata occasione per                       Campo scuola nazionale, organizzati nel solco
dispiegare un complesso di mezzi e attrezzature                 della collaborazione fra Protezione Civile e Croce
che sono stati acquisiti dalla Croce Rossa grazie               Rossa Italiana.
ad un contributo straordinario assegnato dal                    3 INFO
                                                                www.protezionecivile.gov.it
Dipartimento a seguito dell’intervento in Abruzzo               www.crisopmilano.it



A Latina l’esercitazione “Andrea Doria”
per testare le radiocomunicazioni
     i è svolta il 14 dicembre a Latina l’esercitazione di protezione civile “Andrea Doria” per testare il funzio-
S    namento del sistema integrato di radiocomunicazione da impiegare nelle emergenze marittime.
Hanno partecipato alla simulazione rappresentanti di numerose istituzioni: il Collegio dei capitani del com-
partimento di Napoli, l’Istituto italiano di navigazione, l’Enav dell’aeroporto di Roma Urbe, il Sindacato italiano balneari-
Confcommercio della Provincia di Latina, l’Ares 118 Lazio elisoccorso, la protezione civile del Comune di La-
tina e altre associazioni. Le operazioni sono state coordinate dal Compartimento marittimo del Lazio, dalle Ca-
pitanerie di porto e dalla Guardia costiera di Gaeta, Anzio e Terracina interconnesse via radio per la gestione
dell’emergenza. Lo scenario di intervento, al largo delle coste antistanti Latina, ha previsto il naufragio di
una nave da crociera con il conseguente sversamento in mare di liquidi inquinanti.
Tutte le operazioni non si sono svolte in mare ma attraverso la rete radio interconnessa, così da ottimizzare il co-
ordinamento dei soccorsi e degli interventi necessari per il superamento dell’emergenza.
Obiettivo dell’esercitazione è stato quello di verificare l’efficacia di questa tipologia di interconnessione ra-
dio in situazioni d’emergenza per realizzare un rapido sistema di comunicazione che sfrutti lo scambio di in-
formazioni in tempo reale.
3 INFO
www.comune.latina.it
segreteria@gianlucadicocco.com
2 Dal Dipartimento



  Pianificazione
      comunale
  d’emergenza:
   la situazione
    sul territorio
       nazionale

          Il Dipartimento
monitora la realizzazione
      e l’aggiornamento
     dei piani attraverso
 le Regioni e le Province
                Autonome

                               l piano di emergenza rappresenta      za. Il piano deve essere flessibile –
                            I  un indispensabile strumento per
                            la prevenzione dei rischi. È l’insieme
                                                                     per essere utilizzato in tutte le emer-
                                                                     genze, incluse quelle impreviste –
                            delle procedure operative d’inter-       e semplice, in modo da essere rapi-
                            vento per fronteggiare una qualsia-      damente operativo. La legge n. 100
                            si calamità attesa in un determi-        del 12 luglio 2012 prevede che en-
                            nato territorio e consente alle auto-    tro 90 giorni dall’entrata in vigore
                            rità competenti di predisporre e co-     del provvedimento i Comuni proce-
                            ordinare gli interventi di soccorso a    dano ad approvare il piano di emer-
                            tutela della popolazione e dei beni.     genza comunale, redatto secondo
                            Il piano di emergenza è un docu-         criteri e modalità riportate nelle in-
                            mento in continuo aggiornamento e        dicazioni operative del Dipartimen-
                            deve tener conto dell’evoluzione del     to della Protezione Civile e delle Giun-
                            territorio e degli scenari attesi. An-   te regionali. Attraverso le Regioni e
                            che le esercitazioni di protezione ci-   le Province Autonome, il Diparti-
                            vile contribuiscono all’aggiorna-        mento sta monitorando l’attività di
                            mento del piano perché testano le        realizzazione e aggiornamento dei
                            capacità operative e gestionali di       piani da parte dei Comuni. A metà ot-
                            chi deve fronteggiare un’emergen-        tobre il Dipartimento ha inviato una

26
27




                                                                                    I DATI INVIATI
                                                                                    DALLE REGIONI
                                                                                    E DALLE PROVINCE
                                                                                    AUTONOME
                                                                                    Hanno un piano di
                                                                                    emergenza 266 dei 348
                                                                                    Comuni emiliani, 114 dei
                                                                                    378 Comuni del Lazio, 91 dei
                                                                                    235 Comuni liguri, 236 dei
                                                                                    239 Comuni delle Marche,
                                                                                    1.119 dei 1.206 Comuni
                                                                                    piemontesi, 202 dei 258
                                                                                    Comuni della Puglia, 208 dei
                                                                                    377 Comuni della Sardegna,
                                                                                    215 dei 287 Comuni toscani
                                                                                    e 82 dei 92 Comuni
                                                                                    dell’Umbria. Tutti e 74 i
                                                                                    Comuni della Valle d’Aosta
                                                                                    hanno un piano. Quanto alle
nota chiedendo alle Regioni e alle         ricognizione sul numero dei Comu-        Regioni che hanno fornito
Province Autonome una prima rico-          ni che hanno il piano, in una fase       solo i dati relativi al numero
gnizione sulla pianificazione comu-         successiva, tramite Regioni e Pro-       dei Comuni, sono 257 i
nale di emergenza, a cui ha fatto          vince Autonome, saranno raccolte         Comuni abruzzesi che hanno
seguito, a fine novembre, un solle-         le informazioni sugli anni di elabo-     realizzato il piano di
cito. Al 31 dicembre 2012, sono 14         razione e aggiornamento dei piani,       emergenza sui 305 totali, in
le Regioni che hanno inviato i dati sul-   sugli scenari di rischio presi in con-   Calabria 219 su 409, in
la pianificazione comunale. Le Regioni      siderazione, sulla rispondenza alle      Campania 214 su 551,
Emilia-Romagna, Lazio, Liguria,            linee guida regionali e sulle moda-      mentre in Veneto sono 488 su
Marche, Piemonte, Puglia, Sarde-           lità di informazione ai cittadini. Sul   581. In totale, dei 5.558
gna, Toscana, Umbria e Valle d’Ao-         sito protezionecivile.gov.it è dispo-    Comuni di Abruzzo, Calabria,
sta hanno indicato il numero e l’elen-     nibile il dossier relativo alla piani-   Campania, Emilia-Romagna,
co dei Comuni che si sono dotati di        ficazione comunale di emergenza           Lazio, Liguria, Marche,
un piano di emergenza. Le Regioni          periodicamente aggiornato sulla ba-      Piemonte, Puglia, Sardegna,
Abruzzo, Calabria, Campania e Ve-          se dei dati inviati dalle Regioni. So-   Toscana, Umbria, Veneto,
neto hanno fornito i soli dati relati-     no consultabili anche gli elenchi dei    Valle d’Aosta, il 70% – pari a
vi al numero dei Comuni e dovran-          Comuni che si sono dotati del piano.     3.899 Comuni – dispone di
no integrare le informazioni tra-          3 INFO                                   un piano di emergenza.
                                           www.protezionecivile.gov.it
smettendo anche l’elenco. Dopo la          ufficio.eme@protezionecivile.it
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Magazine Protezione Civile - Anno 2 - n. 11 - novembre-dicembre 2012

  • 1. Periodico bimestrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile anno 2 n. 11 2PRIMO PIANO “Basilicata 2012” l’esercitazione nazionale sul rischio sismico 2FOCUS 2STORIE “Terremoto-Io 1997-1998 non rischio”: risultati il terremoto infinito della campagna in Umbria e Marche DAL DIPARTIMENTO - PIANIFICAZIONE COMUNALE D’EMERGENZA: LA SITUAZIONE SUL TERRITORIO NAZIONALE
  • 2. il rischio sismico tra conoscenza,memoria ed esperienza. Documenti, foto, strumenti, filmati per capire cos’è il terremoto e cosa si può fare per ridurne gli effetti. “Terremoti d’Italia” ci invita a conoscere da vicino uno dei rischi naturali che più in- teressa il nostro Paese in termini di diffusione: il rischio sismico. La mostra punta a stimolare i cittadini a un ruolo attivo nel campo della prevenzione attraverso vi- deo didattici, documenti, fotografie, filmati storici, strumenti di misura di epoche di- verse, dispositivi antisimici. Due spettacolari tavole vibranti permettono ai visitatori di vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto e di osservarne da vicino gli effetti. Informati su protezionecivile.gov.it e scrivici su ufficio.vol@protezionecivile.it protezionecivile.gov.it
  • 3. L’editoriale onsapevolezza dei rischi, atteggiamentodi staccare l’ombra da estate è tempo per la protezione civile attivo in materia di C L’ prevenzione la conoscenza dei comportamenti da adottare in terra. Con e campagna antincendio 2011, anche quest’anno caso di il Servizio Nazionale parola: autoprotezione. Per un tutto emergenza, in una è impegnato nella difesa dei boschi: Sistema di protezione civileun punto sulla stagione passata e sugli per l’occasione facciamo efficiente – che vede istituzioni e cittadini fianco a fianco flotta aerea dello Stato. Alla lotta agli incendi boschivi interventi della – è questo il primo obiettivo da perseguire. Da una comunità consapevole dipende la resilienza di un territorio territorio sono dedicate anche molte iniziative di sensibilizzazione sul e le esercitazioni di protezione civile rientrano tra gli strumenti di sono la promosse dal Dipartimento, come i 107 Campi scuola “Anch’io prevenzione per aggiornare la conoscenza dell’area in cui si vive, protezione civile” per ragazzi dai 9 ai 18 anni, e la tradizionale verificare i piani di emergenza e testare inmodello di intervento. campagna “Non scherzate con il fuoco” il collaborazione con Apriamo questo numero con l’esercitazione nazionale “Basilicata Legambiente. 2012”, momentosi celebra la settimana italiana dell’Anno europeo del Dall’8 al 14 luglio conclusivo di un anno di lavoro svolto dal Dipartimento della Protezione Civile, dalla Regione Basilicata e dalle volontariato: le associazioni di protezione civile contribuiscono con oltre altre eventi, esercitazioni e manifestazioni in di pianificazione nazionale. 400 istituzioni sul territorio, per le attività tutto il paese e, come il Punta a svilupparepresenti a Roma nella giornata conclusiva del 13 la Dipartimento, sono un senso di responsabilità collettiva attraverso diffusione di informazioni come quelli ricordati sopra, saranno luglio. Appuntamenti che, complete e di facile comprensione “Terremoto-Io non protezionecivile.gov.it e sulle pagine facebook di consultabili sul sito rischio”: la campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico promossa dal Dipartimento con Anpas in questo Magazine, che ospitano anche gli spazi di discussione legati a collaborazionecorsoIngv e ReLuis, quest’annoealla sua seconda due progetti in con su emergenza e disabilità sulla psicologia edizione. Al cuore di questa campagna – ci presentano unala sezione dell’emergenza. Per questi mesi estivi, che a cui è dedicata Protezione Focused ci sono i volontari di protezione civile, formati per nella Civile – in particolare un Volontariato sempre più impegnati informare i cittadini in un virtuosovoluto proporvi anche due temi che ci riportano, prevenzione, abbiamo processo di diffusione delle conoscenze. L’appuntamento con leeStorie ci riporta indietro storica, a una uno per la sua attualità l’altro per la sua portata al 1997, alla popolazione colpita da una funzionamento del Sistema in emergenza. riflessione sulla possibilità di lunga sequenza sismica nelle Regioni Umbria e Marche: una grandeun riepilogo delle nuoveche è ancheper Dedichiamo la sezione Focus a emergenza nazionale disposizioni banco di prova e finanziamento degli statiistituito nel 1992. la dichiarazione per il Servizio Nazionale di emergenza, mentre a Le sezionidalla territoriodi Alfredino Rampi ripercorriamo in numero trent’anni Dal vicenda e Dal Dipartimento sono da questo completamente rinnovate, con che è alla base dellauna veste grafica Storie quell’avvenimento tragico approfondimenti e nascita di un più accattivante. E tanteprotezioneaspettano anche online, con il Sistema nazionale per la novità vi civile. nuovo minisito dedicato questo terzo numero, e con aggiornamenti foto Particolarmente ricca, in al magazine “Protezione Civile”, ricco di e contributi multimediali. anche sul piano per l’accoglienza dei migranti, la sezione dedicata alle segnalazioni dal territorio e dal Dipartimento, che potrete ritrovare su P R OT E Z ION E C I V I L E MAGAZINE UFFICIALE DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Anno 2 n. 11 Art Director Fotografi novembre-dicembre 2012 Maurilio Silvestri Antonio Arzedi Romeo Frisina Pubblicazione bimestrale Anno 1 n. 3 Impaginazione Redazione Federica Imbriani Impaginazione iscritta al Registro maggio/giugno 2011 Silvia Alessandrini Vincenzo Arena Matteo Valente Silvia Alessandrini degli Operatori Sara Babusci Gino Viani della Comunicazione Pubblicazione bimestrale iscritta al Redazione Valeria Bernabei Fotografi al n. 20383 del 6.12.2010 Registro degli Operatori della Martina Alfonsi Francesca Dottarelli Contatti Romeo Frisina Comunicazione al n. 20383 del Vincenzo Arena Mariacristina Giovannini Servizio Comunicazione Matteo Valente Editore 6.12.2010 Valeria Bernabei Sara Iacoboni e relazioni con il pubblico Gino Viani Presidenza del Consiglio Mariacristina Giovannini Elena Lombardo 00189 - Roma Via Vitorchiano, 2 dei Ministri-Dipartimento Sara Iacoboni Francesca Patti www.protezionecivile.gov.it della Protezione Civile Editore Elena Lombardo Riccardo Rita magazine@protezionecivile.it Contatti Fotografa con il tuo cellulare Presidenza del Consiglio FrancescaSchiavon Marianna Patti Servizio Comunicazione istituzionale il QR Code qui in alto Direttore responsabile dei Ministri-Dipartimento Marianna Schiavon Cristina Spatola Stampa con il pubblico e relazioni e accedi direttamente Mariacristina Giovannini della Protezione Civile Veronica Tretter Veronica Tretter Del Gallo Editori alla pagina magazine sul sito 00189 - Roma Via Vitorchiano, 2 protezionecivile.gov.it Direttore responsabile nel magazine scrivi al Contact Center. Compila il form in home page www.protezionecivile.gov.it Per info sui temi trattati Art Director www.protezionecivile.gov.it Barbara Altomonte Maurilio Silvestri magazine@protezionecivile.it
  • 4. Periodico bimestrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile anno 2 n. 11 2PRIMO PIANO “Basilicata 2012” l’esercitazione nazionale sul rischio sismico 2 In questo numero 2FOCUS 2STORIE “Terremoto-Io 1997-1998 non rischio”: risultati il terremoto infinito della campagna in Umbria e Marche Editoriale 1 Dal territorio La professionalità 22 Castrovillari, 20 degli architetti al servizio associazioni della Protezione Civile Primo Piano 4 e istituzioni discutono Esercitazione di emergenza e Terremoto Emilia: varata 22 “Basilicata 2012”: una disabilità legge per la ricostruzione nuova tappa della di centri urbani, zone pianificazione nazionale Centro Rampi: un nuovo 20 produttive e rurali corso di formazione Focus 10 Un manuale a supporto 23 “Terremoto-Io non Quale comunicazione 21 delle attività rischio”: campagna nella crisi? Una giornata dei forestali altoatesini per la riduzione di riflessione a Onna del rischio sismico Rovigo, un manuale per 23 In Trentino l’undicesima 21 conoscere il Sistema edizione del Campionato di protezione civile Storie 16 Italiano di Sci Umbria-Marche: della Protezione Civile Genova, un laboratorio 23 il terremoto infinito mobile per i VVF La grande festa del 22 volontariato della “Dire&Fare”: volontariato, 24 protezione Pubblica Amministrazione civile piemontese e buone prassi 2
  • 5. Colli Fiorentini, “Il tuo 24 “Bandi e altre procedure”: 28 Progetto Vuelco: 31 territorio - rischi e risorse” gli aggiornamenti a un anno di attività della sezione il primo test in Messico Croce Rossa Italiana tra 25 esercitazioni e campo Online l’elenco dei 28 Progetto MiaVita: 31 scuola nazionale contributi alle un handbook per la organizzazioni di gestione del rischio A Latina l’esercitazione 25 volontariato vulcanico nei Paesi “Andrea Doria” per in via di sviluppo testare le Stati di emergenza 29 radiocomunicazioni scaduti il 31 dicembre 2012. A breve disponibili Dal i rendiconti Dipartimento Pianificazione comunale 26 Accordi e convenzioni. 29 d’emergenza: la Online le collaborazioni situazione sul territorio onerose e non onerose nazionale del Dipartimento Per un’Amministrazione 28 aperta: sul sito del Dipartimento affidamenti Protezione civile 30 e rischio vulcanico: corso di formazione su c Normativa pag. 32 Lettera e contributi trasparenti Vesuvio e Campi Flegrei u pag. 36
  • 6. 2 Primo Piano Esercitazione “Basilicata 2012”: una nuova tappa della pianificazione nazionale L’attività continuerà nei prossimi mesi anche attraverso l’analisi delle criticità emerse in questa fase S i è svolta il 14 e 15 dicembre l’eser- incontri di coordinamento, riunioni plenarie citazione "Basilicata 2012". L’iniziati- tra i gruppi di lavoro tematici, composti da va rientra nell’ambito di una più ge- tutte le Amministrazioni territoriali compe- nerale attività di pianificazione sul rischio si- tenti per i diversi aspetti dell’emergenza. smico, che ha l’obiettivo di individuare una Il momento esercitativo ha rappresentato un strategia efficace di impiego delle compo- test intermedio per verificare lo stato dell’arte nenti e delle strutture operative del Servizio della pianificazione, dal livello nazionale a Nazionale della Protezione Civile in caso di quello locale. L’attività continuerà nei pros- emergenza di rilevanza nazionale. Queste simi mesi per la completa definizione degli attività sono state avviate e realizzate in rac- elementi della pianificazione, anche attra- cordo con le istituzioni territoriali, in Cala- verso l’analisi delle criticità emerse durante bria, nel corso del 2011 e hanno avuto un “Basilicata 2012”. momento di verifica con l’esercitazione na- Con l’esercitazione “Basilicata 2012”, prin- zionale denominata “Calabria 2011”, che si cipalmente svolta per posti di comando, è è svolta nel novembre dello stesso anno. stato testato il flusso delle comunicazioni tra L’attività di pianificazione è proseguita nel i centri di coordinamento attivati e sono sta- 2012 in Basilicata, con lo stesso approccio te valutate le procedure di attivazione della condiviso portato avanti per la Regione Ca- catena di coordinamento dal livello periferi- labria, ha previsto un intenso programma di co a quello centrale, oltre che delle compo- 4
  • 7. 5 “Basilicata 2012”, personale al lavoro nella sala operativa del 118 a Potenza nenti e delle strutture operative del Servizio municati stampa coordi- Nazionale della Protezione Civile, in caso di nati e condivisi tra i diver- un evento sismico di rilevanza nazionale, nel si soggetti coinvolti; la comunicazione in rispetto della Direttiva del Presidente del emergenza diretta ai cittadini; le attività ad- Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008 destrative del volontariato e delle strutture che riguarda gli “indirizzi operativi per la ge- territoriali di protezione civile. stione delle emergenze”. In particolare, sono stati testati: l’attivazione U Prima dell’esercitazione del sistema di coordinamento (centri ope- Per le attività di pianificazione nazionale so- rativi); l’accessibilità all’area in caso di emer- no stati creati 15 gruppi di lavoro tematici genza (punti di accesso); le telecomunica- sui diversi aspetti della gestione dell’emer- zioni d’emergenza; la logistica per l’assi- genza. I gruppi, formati da personale del Di- stenza alla popolazione; la gestione dei ser- partimento e da referenti della Regione Ba- vizi essenziali; il controllo delle infrastruttu- silicata e delle altre istituzioni territoriali, han- re strategiche (dighe, energia elettrica, gas, no lavorato in stretto raccordo per portare telefonia); il monitoraggio sismico delle strut- avanti le diverse linee di attività. Il lavoro è ture; la gestione e lo scambio di dati territo- iniziato ad aprile 2012 e dopo un rallenta- riali; l’informazione alla popolazione, in par- mento dovuto al terremoto in Emilia-Roma- ticolare scolastica; la preparazione di co- gna, Lombardia e Veneto – che ha visto an-
  • 8. 2 Primo Piano che la Regione Basilicata impegnata nel- cuazione, in contemporanea, in gran parte l’assistenza alla popolazione – l’attività è ri- degli Istituti Scolastici della Regione. In al- presa nel mese di settembre. cune scuole gli alunni hanno completato la prova di evacuazione nelle aree di attesa in- U Attività formative dividuate dal piano di emergenza comuna- Durante il lavoro di pianificazione si sono le. In quattro istituti della provincia di Mate- inoltre svolte alcune attività formative per ra, infatti, l’evacuazione è avvenuta in ma- sensibilizzare il territorio sulle tematiche di niera coordinata rispetto alla pianificazione protezione civile. In particolare sono state d’emergenza comunale, con il raggiungi- svolte le attività di: mento delle aree di attesa e il ricongiungi- • formazione-informazione nelle scuole: un mento con i genitori. L’esperienza è stata ri- ciclo di seminari informativi sul Sistema di petuta anche il 15 dicembre in alcune scuo- protezione civile, la pericolosità sismica le della città di Potenza. Sempre in questa della Regione Basilicata, la vulnerabilità, giornata, sono state effettuate analoghe pro- il rischio sismico e il monitoraggio della ve di evacuazione nelle scuole dei comuni vulnerabilità degli interventi non struttu- afferenti ai Com-Centri operativi misti di Val- rali nelle scuole della Regione, rivolto a lo di Diano, in provincia di Salerno, e di Ca- 121 dirigenti scolastici e responsabili del- strovillari, in provincia di Cosenza. la sicurezza e coordinatori dell’emergen- Parallelamente all’attività di pianificazione za degli istituti scolastici delle province di del rischio sismico, il Dipartimento della Pro- Potenza e Matera. L’iniziativa è stata rea- tezione Civile ha avviato il progetto annuale lizzata con il concorso di Ingv-Istituto na- “Scuola multimediale di protezione civile”, zionale di geofisica e vulcanologia e Re- che ha coinvolto sei Istituti comprensivi del- Luis-Rete dei laboratori universitari di in- la Regione e 764 alunni. Il progetto ha gegneria sismica. l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei di- • formazione nei Comuni: quattro corsi su- versi rischi cui è esposto il nostro Paese e gli aspetti normativi e sugli strumenti ope- mira a favorire il rispetto del territorio e l’ac- rativi della pianificazione comunale rivolti quisizione di norme di comportamento da ai responsabili e ai funzionari degli Uffici adottare in caso di emergenza. tecnici dei 131 Comuni della Regione. Tra le attività portate avanti con le scuole c’è anche la diffusione della conoscenza di pro- U Durante l’esercitazione tezione civile attraverso la distribuzione di I lavori hanno preso il via il 14 dicembre, con materiale didattico e divulgativo a tutti i di- una giornata interamente dedicata al tema rigenti scolastici e ai responsabili della si- della sicurezza nelle scuole, con iniziative di curezza. Questa iniziativa è stata realizzata sensibilizzazione e attività divulgative rivolte in collaborazione con l’Ingv-Istituto nazio- ai più giovani per la diffusione della cultura nale di geofisica e vulcanologia. di protezione civile. La giornata del 15 dicembre è stata dedica- In particolare si è svolta una prova di eva- ta alla fase esercitativa vera e propria che 6
  • 9. 7 ha previsto la simulazione di un terremoto ta attivata la Sala operativa della Regione Ba- di magnitudo 6.5 nella Val D’Agri con effet- silicata, che ha mantenuto il raccordo tra il ti anche nelle vicine regioni Campania (Pro- Comitato operativo e i Centri di coordina- vincia di Salerno) e Calabria (Provincia di mento provinciali di Potenza e di Matera. Cosenza). Inoltre, a livello provinciale, sono stati attivati A livello nazionale, nella sede del Diparti- quattro Ccs-Centri di coordinamento soc- mento della Protezione Civile, si è riunito in corsi (Potenza, Matera, Cosenza e Salerno) seduta permanente il Comitato operativo per e 18 Com-Centri operativi misti secondo la definire le strategie di intervento e garantire suddivisione territoriale presente nelle pia- l’impiego coordinato delle risorse nazionali. nificazioni di emergenza delle province. Per A sostegno delle decisioni del Comitato ope- quanto riguarda la Provincia di Salerno so- rativo hanno operato le funzioni di suppor- no stati attivati il Ccs presso la Prefettura e to di “Sistema”, attivate secondo le proce- il Com di Vallo di Diano; per la Provincia di dure interne del Dipartimento anche in rac- Cosenza, il Ccs nel capoluogo e il Com di Ca- cordo con le Amministrazioni competenti. Il strovillari. Sono stati testati il funzionamen- Comitato ha operato fino al momento in cui to di questi Centri di coordinamento provin- è stata istituita la Dicomac-Direzione di co- ciali, strutturati per funzioni di supporto, e mando e controllo, individuata nella pianifi- l’interazione tra i vari soggetti preposti alla cazione, nella sede del Palazzo sociale “Mal- gestione degli stessi. vaccaro” di Potenza. A livello regionale è sta- A livello comunale, secondo i piani di emer-
  • 10. 2 Primo Piano La protezione civile della Regione Basilicata genza, sono stati attivati i Coc-Centri ope- di grado XI della scala al lavoro rativi comunali e sono state verificate le pri- Mercalli. La scossa colpì me comunicazioni di emergenza con i Com l’Italia meridionale – in cui i medesimi comuni afferiscono e tra i particolare Basilicata e Campania – cau- Com e i Ccs. sando circa 11mila vittime. Le aree mag- Nel pomeriggio del 15 dicembre, nella se- giormente colpite furono la Val d’Agri, la Val- de del Dipartimento a Roma si è svolto un le del Melandro-Pergola e il Vallo di Diano. debriefing interno durante il quale è stata Il terremoto suscitò notevole interesse tra gli fatta una prima analisi delle attività realiz- studiosi europei del tempo; tra questi meri- zate a livello nazionale. Per quelle svolte a ta di essere menzionato Robert Mallet che, livello locale, è stato svolto un incontro di pri- grazie ad un finanziamento dalla Royal So- ma valutazione delle attività esercitative pres- ciety of London, poté effettuare un lungo so- so la Dicomac. pralluogo nella regione colpita dal terremo- to. Al suo ritorno, Mallet raccolse le sue U L’evento storico di riferimento esperienze in un volume che rappresenta Per lo scenario esercitativo si è fatto riferi- uno dei contributi più importanti agli svilup- mento ad un evento storico che ha nel pas- pi pionieristici della sismologia. sato interessato la regione. L’evento storico Tutte le ricostruzioni macrosismiche, a par- di riferimento è il terremoto del 16 dicembre tire da quella elaborata da Mallet stesso, in- 1857 alle 22.15, con un’intensità massima dicano un’area di danneggiamento molto 8
  • 11. 9 ampia. In effetti, il terremoto causò danni gentissimi, ma intensità del IX e X grado estesi su un territorio molto vasto. Intensi- della scala Mercalli hanno interessato un tà maggiori o uguali al X grado della scala territorio che si estende dall’estremità set- Mercalli sono testimoniate in un’area di ol- tentrionale del Vallo di Diano fino al bacino tre 900 km². La Val d’Agri subì danni in- di Sant’Arcangelo. 2 CHI HA PRESO PARTE ALL’ESERCITAZIONE • Dipartimento della Protezione Civile • Ministero dello Sviluppo Economico • Regione Basilicata • Ministero dell’Economia e delle Finanze • Regione Campania • Banca d’Italia • Regione Calabria • Ministero per i Beni e le Attività Culturali • Prefetture e Amministrazioni provinciali di Potenza, • Ufficio scolastico regionale per la Basilicata Matera, Salerno, Cosenza • Centri di Competenza (Cnr, Ingv, Ispra, Eucentre, • Comuni delle Province di Potenza, Matera, Salerno, ReLuis) Cosenza • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia • Aziende sanitarie provinciali e lo sviluppo economico sostenibile • Aziende ospedaliere • Ordini professionali • Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco • Enav-Ente nazionale assistenza al volo • Comando operativo di vertice interforze • Enac-Ente nazionale per l’aviazione civile • Esercito Italiano • Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (Enel • Aeronautica Militare Italiana Distribuzione, Enel Produzione, Enel Green Power, • Marina Militare Italiana Enel Rete Gas) • Arma dei Carabinieri • Terna-Trasmissione elettricità rete nazionale • Capitanerie di Porto • Gse-Gestore servizi energetici • Polizia di Stato • Eni-Ente nazionale idrocarburi • Polizia Penitenziaria • Snam Rete Gas • Guardia di Finanza • Italgas • Corpo Forestale dello Stato • Viabilità Italia • Croce Rossa Italiana • Aiscat-Associazione italiana società concessionarie • Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico autostrade e trafori • Organizzazioni di volontariato di protezione civile • Anas-Ente nazionale per le strade nazionali, regionali e locali • Autostrade per l’Italia • Regioni italiane e Province Autonome di Trento e • Ferrovie dello Stato italiane Bolzano • Compagnie telefoniche • Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – • Poste Italiane Direzione generale per le dighe • Isoradio
  • 12. 2 Focus “Terremoto-Io non rischio”: campagna per la riduzione del rischio sismico I risultati della seconda edizione e i primi dati del sondaggio “P roteggi la tua vita mettendoti al partecipazione e di condivisione degli obiet- sicuro”, “Se sai cosa fare in caso tivi dell’iniziativa. La campagna per la riduzione di terremoto hai meno paura”, del rischio sismico, giunta quest’anno alla “Dopo queste informazioni ci sentiamo più seconda edizione, si è svolta il 13 e 14 otto- protetti”, “Sapere che il mio Comune fa par- bre in 102 piazze di tutta la Penisola e ha te di una zona sismica mi sorprende e mi spa- coinvolto oltre 1.500 volontari di 12 organiz- venta, dopo 50 anni che ci abito. Ma so che zazioni nazionali di volontariato. Nel corso c’è chi si preoccupa di informarci e questo mi delle due giornate i volontari hanno distri- dà un senso di sicurezza”, “Con la preven- buito circa 70mila pieghevoli e schede in- zione non tremerai. Grazie a tutti i volontari”. formative e hanno risposto alle domande dei Sono questi alcuni dei messaggi che hanno cittadini sulle possibili azioni da fare per ridurre voluto scrivere i cittadini dopo la campagna il rischio sismico. La campagna è stata pro- “Terremoto-Io non rischio”, come segnale di mossa dal Dipartimento della Protezione Ci- 10
  • 13. 11 vile e dall’Anpas-Associazione nazionale del- stato compiuto in modo efficace. Superviso- le pubbliche assistenze, in collaborazione ri dell’attività di formazione sono stati i vo- con l’Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vul- lontari “senior”, che avevano partecipato al- canologia e con ReLuis-Consorzio della rete l’edizione del 2011 della campagna. Il raccordo dei laboratori universitari di ingegneria si- costante con i volontari è stato garantito an- smica. L’iniziativa si è svolta in raccordo con che attraverso il social network “Terremoto- le Regioni e i Comuni interessati. Io non rischio”: una piattaforma per la for- Nella scelta delle piazze sono stati privile- mazione dei volontari con spazi di discus- giati i Comuni classificati in zona 1 o 2, ovvero sione, documenti da scaricare, materiali uti- aree dell’Italia dove avvengono frequente- li e approfondimenti. mente terremoti forti o abbastanza forti, e al- Le aree di discussione sono state monitora- cuni in zona 3, dove i terremoti forti sono te quotidianamente dagli esperti che hanno meno frequenti. Le piazze sono state indivi- curato la formazione e che hanno risposto a duate su proposta delle stesse associazioni circa 550 domande. di volontariato. Punto di forza della manifestazione è stato Protagonisti della campagna sono stati i vo- lo spirito con cui i volontari hanno parteci- lontari di protezione civile, formati su diver- pato alla campagna, perché motivati e ca- si aspetti del rischio sismico. Per favorire una paci di fornire informazioni utili ai cittadini. maggiore sensibilizzazione dei cittadini ri- spetto a questo rischio, è stato scelto di im- LE ASSOCIAZIONI COINVOLTE piegare nelle diverse piazze le associazioni di volontariato che operano ordinariamente nei • Anpas-Associazione nazionale delle pubbliche territori individuati. Il progetto ha previsto assistenze una prima fase, con la formazione di oltre • Ana-Associazione nazionale alpini 300 volontari da parte di esperti del Diparti- • Anai-Associazione nazionale autieri d’Italia mento, dell’Ingv, di ReLuis e di Anpas, nel- • Avis-Associazione volontari italiani del sangue la sede del Dipartimento della Protezione Ci- • Fir-CB-Federazione italia ricetrasmissioni vile, su diversi aspetti del rischio sismico: la Citizen’s Band memoria storica dei terremoti, la pericolosi- • Legambiente onlus tà sismica del territorio e la vulnerabilità del • Confederazione nazionale delle misericordie d’Italia patrimonio edilizio, la riduzione del rischio • Prociv Arci-Associazione nazionale volontari per la sismico, il ruolo dello Stato e del cittadino protezione civile nell’azione di prevenzione e la comunica- • Federazione psicologi per i popoli zione del rischio sismico. Nel corso dell’estate • Rnre-Raggruppamento nazionale i volontari hanno istruito a loro volta altri 1.200 • Radiocomunicazioni emergenza volontari, diventando quindi attori di un pro- • Ucis-Unità cinofile italiane da soccorso cesso di diffusione della conoscenza. A set- • Unitalsi-Unione nazionale italiana trasporto tembre sono stati programmati alcuni in- • Ammalati a Lourdes e santuari internazionali contri, per verificare che il percorso fosse
  • 14. 2 Focus Nelle diverse piazze, dal nord al sud della Penisola, l'iniziativa è stata vissuta come un momento importante di partecipazione e co- me un’occasione per migliorare la consape- volezza dei cittadini rispetto ai rischi presenti nel territorio. Imparare a prevenire e ridurre le conseguenze dei terremoti, infatti, è un compito che riguarda tutti: diffondere infor- mazioni sul rischio sismico è una responsa- bilità collettiva a cui tutti i cittadini devono contribuire. La nuova edizione di “Terremoto-Io non ri- schio” è prevista tra settembre e ottobre 2013 e coinvolgerà un numero maggiore di piazze in tutta Italia e altre associazioni di volonta- riato. Per ulteriori informazioni sull’edizione passata e per aggiornamenti sulla prossima è online un sito interamente dedicato all’ini- ziativa: iononrischio.it. U Il sondaggio dopo la campagna ni dei terremoti e cosa può fare nella propria A distanza di due mesi dalla campagna, il Di- casa, con il consiglio di un tecnico, oppure partimento della Protezione civile ha avviato da solo, fin da subito. Nella scheda informa- un sondaggio tra gli adulti che avevano par- tiva, invece, sono contenute informazioni per tecipato a “Terremoto-Io non rischio” e che tutta la famiglia sui comportamenti da adot- avevano espresso la volontà di essere ricon- tare durante il terremoto e subito dopo. tattati. Obiettivo del monitoraggio era capire se Il sondaggio è stato avviato il 14 dicembre. Al dopo l’iniziativa fosse cambiato il livello di co- 31 dicembre, gli operatori del Contact Center noscenza del rischio sismico da parte dei cit- del Dipartimento avevano richiamato 872 dei tadini e se fossero state realizzate azioni con- 1.222 cittadini che avevano dato il consen- crete per la sicurezza delle abitazioni. so a essere ricontattati: di questi, 404 non Informazioni sul rischio sismico e su come hanno risposto o hanno chiesto di essere ri- migliorare la sicurezza della propria casa so- chiamati in un’altra data, 130 hanno scelto no contenute, infatti, nei materiali informati- di non fare il test o hanno indicato nel mo- vi distribuiti dai volontari, che sono stati illu- dulo un numero inesistente. In 338 hanno strati ai cittadini nel corso della campagna. acconsentito all’intervista telefonica. Il son- In particolare, nel pieghevole viene spiegato daggio è ancora in corso, ma dai primi risul- in termini semplici cosa deve sapere il citta- tati sono emerse alcune risposte interessan- dino per imparare a prevenire e ridurre i dan- ti e diversi spunti di riflessione. Innanzi tutto, 12
  • 15. 13 tervento di rafforzamento o di miglioramento strutturale della propria casa. L’intervista si è poi focalizzata sui piccoli interventi che è pos- sibile fare all’interno delle abitazioni da soli, sen- za necessità di rivolgersi a un tecnico: la qua- si totalità degli intervistati si è assicurata di sapere dove fossero e come si chiudessero i rubinetti di gas, acqua e luce e ha individua- to i punti sicuri della casa dove ripararsi in caso di terremoto. Il 55% dei cittadini che hanno risposto all’intervista ha dichiarato di aver allontanato mobili pesanti da letti o divani, ha fissato alle pareti scaffali e librerie, ha appe- so quadri e specchi con ganci chiusi o ha pre- parato una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile. Circa il 40% degli intervistati ha messo gli oggetti pesanti sui ripiani bassi e ha fissato gli oggetti su quel- li alti col nastro biadesivo, o si è informato sul- l’esistenza del piano di protezione civile del è stato chiesto ai cittadini se dopo la campa- proprio Comune. Infine, il 26% ha utilizzato un gna avessero letto i materiali informativi: il fermo per l’apertura degli sportelli bassi. In 90% ha detto di averli letti, mentre il 10% ha generale, dopo la campagna, il 90% dei cit- dichiarato di non averli guardati. L’80% del- tadini ricontattati dichiara di saperne di più le persone che li ha letti, ne ha discusso il sul terremoto. La quasi totalità degli intervi- contenuto con familiari, vicini o amici. Sono sta- stati (98%) si dice interessata a partecipare al- te poi chieste alcune informazioni sulla sicu- la prossima edizione dell’iniziativa. rezza delle abitazioni: dopo “Terremoto-Io non Dal sondaggio sembra emergere che buona rischio”, il 62% degli intervistati si è informa- parte dei cittadini, dopo la campagna, abbia to sull’anno di costruzione della propria casa iniziato ad assumere un ruolo più attivo per e si è interessato se la propria abitazione fos- la riduzione del rischio sismico e abbia avviato se stata costruita con criteri antisismici. Qua- alcuni piccoli interventi all’interno della pro- si il 50% dei cittadini che si sono informati ha pria abitazione. Un primo passo che va nel- dichiarato che la sua casa è risultata antisismica, la direzione di una maggiore consapevolez- mentre solo l’8% di questi ha chiesto l’aiuto di za rispetto ai rischi presenti sul territorio, di un tecnico specializzato per capire di quali una maggiore sensibilizzazione per ridurre i interventi avesse bisogno la propria abitazio- danni del terremoto e di un senso di re- ne. Il 5% di chi ha richiesto l’aiuto di un tec- sponsabilità collettiva nel diffondere infor- nico ha realizzato in questi due mesi un in- mazioni sul rischio sismico.
  • 16. 2 Focus U Le domande più frequenti gliore difesa dai terremoti e l’unico modo per È possibile prevedere i terremoti? Ad oggi ridurne le conseguenze. Solo in Italia, ogni non ci sono metodi riconosciuti dalla scienza giorno si verificano decine di terremoti e più che consentono di prevedere il tempo ed il di diecimila ogni anno, di cui la quasi totali- luogo esatti in cui avverrà il prossimo terremoto. tà sono registrati solo dagli strumenti, senza L’unica previsione possibile è di tipo statisti- alcun effetto sulle costruzioni. Prevedere che co, basata principalmente sulla conoscenza avvenga genericamente un terremoto, sen- dei terremoti del passato. Sappiamo quali so- za precisarne la magnitudo, in un’area rela- no le aree del nostro Paese interessate da tivamente vasta è spesso una previsione scon- una elevata pericolosità sismica, dove cioè è tata, se non si precisa anche la magnitudo e più probabile che si verifichi un evento si- non si circoscrive adeguatamente l’area (ad smico di forte intensità, ma non possiamo esempio, in un raggio di 10-20 km). Previ- stabilire con esattezza il momento in cui si sioni di questo tipo non hanno alcuna utilità verificherà. La mappa di pericolosità sismi- per fini di protezione civile e sono fuorvianti: ca è tuttora lo strumento più efficace che la possono cioè indurre le persone a non agire comunità scientifica mette a disposizione per quotidianamente per ridurre il rischio. le politiche di prevenzione. La prevenzione – Quali sono le norme di comportamento da che si realizza principalmente attraverso la tenere prima durante e dopo il terremoto? riduzione della vulnerabilità sismica delle co- Il primo passo è guardarsi intorno e identifi- struzioni, ovvero il rafforzamento delle co- care nella nostra casa tutto ciò che in caso di struzioni meno resistenti al sisma – resta la mi- terremoto può trasformarsi in un pericolo. 14
  • 17. 15 Prima di un terremoto • chiudi i rubinetti di gas, acqua e l’interrut- Se vivi in una zona sismica devi: tore generale della luce • conoscere quale sia la classificazione si- • esci con prudenza indossando le scarpe smica del territorio • raggiungi uno spazio aperto, lontano da • sapere se esiste un piano di protezione ci- edifici e strutture pericolanti e, appena ti è vile comunale possibile, raggiungi l’area di attesa indivi- • conoscere come è stata costruita la tua casa duata dal piano di emergenza comunale • organizzare un piano di emergenza familiare • stai lontano da spiagge, dighe, impianti in- • sapere se a scuola e sul luogo di lavoro è dustriali stato predisposto un piano di emergenza • non usare il telefono, ma lascia le linee li- Durante il terremoto bere per le chiamate di emergenza Se sei al chiuso: • non usare l’automobile per evitare di in- • cerca riparo nel vano di una porta inserita tralciare l’intervento dei mezzi di soccorso. in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave, perché ti può proteggere da eventuali crolli. Se i terremoti che capita- LA CAMPAGNA IN CIFRE no nella zona dove vivi generalmente non sono forti, puoi ripararti sotto un tavolo. I NUMERI Devi comunque allontanarti dal centro del- 102 piazze in tutta Italia la stanza: perché potresti essere ferito dal- 100 Comuni coinvolti la caduta di vetri, intonaco o altri oggetti 18 Regioni e 1 Provincia autonoma • non precipitarti fuori lungo le scale: sono in 66 Province interessate genere la parte più debole dell’edificio 1.500 volontari • non usare l’ascensore: si può bloccare 12 organizzazioni nazionali di volontariato • aspetta che la scossa sia cessata prima 70mila materiali informativi distribuiti di uscire Se sei all’aperto: IONONRISCHIO.IT • allontanati da edifici, alberi, lampioni, li- Accessi nee elettriche. Cerca un posto dove non ci • 8.500 visitatori dall’8 al 15 ottobre 2012 sia nulla sopra di te. In strada potresti es- • 31.600 visualizzazioni di pagina sere colpito da vasi, tegole ed altri mate- • 3.7 numero medio di pagine del sito visitate riali che cadono Pagine più lette Se sei in auto: • 2.500 “materiali informativi” • non sostare sotto i ponti o in prossimità di • 2.400 “le piazze più vicine” terreni franosi e corsi d’acqua • 2.000 “gallerie fotografiche” Dopo il terremoto Multimedia • assicurati dello stato di salute delle perso- • 70 gallerie fotografiche ne a te vicine e presta i primi soccorsi sen- • 9 video za muovere le persone ferite gravemente
  • 18. 2 Storie Una sezione dedicata Uno sguardo al passato che agli eventi che hanno segnato è anche occasione di riflessione la storia italiana e che, sui temi di previsione al contempo, hanno contribuito e prevenzione dei rischi e sulla alla nascita e all’evoluzione capacità del Sistema di di una cultura condivisa protezione civile di rispondere di protezione civile. efficacemente alle emergenze. Umbria-Marche: il terremoto infinito Dal 26 settembre 1997 una sequenza sismica colpisce il territorio con oltre 6mila scosse in cinque mesi […] Nel terremoto di oggi, proprio perché insieme muoiono l’uomo e “ l’arte, ciò che viene in luce è il loro nesso, ciò che illustra la condizione dell’uomo che solo perché sa trascendersi nell’arte marca la sua differenza dall’animale. Solo se questo nesso è chiaro allora piangeremo coloro che sono morti come è degno di esser pianto un uomo, e piangeremo la perdita delle opere d’arte non con le lacrime del mercante che ne “valuta il valore”, ma con le lacrime di chi nell’arte vede il segno dell’uomo, l’immagine del suo bi- sogno di esprimersi al di là dell’esistenza biologica. Così vincolati l’uno al- l’altra, sia l’uomo sia l’arte segnalano la loro appartenenza alla A Terra, quindi la loro sorte peritura1. lle ore 2.33 del 26 settembre 1997 un terremoto di magnitudo 5.5, ” VIII grado della scala Mercalli, sorprende nel sonno gli abitanti di una vasta area dell’Italia centrale – localizzata lungo l’asse della dorsa- le montuosa degli Appennini, tra Umbria e Marche – e provoca crolli in diverse località dell’alto appennino. Immediati si attivano i soccorsi e con le prime luci dell’alba i tecnici dei Comuni iniziano le attività di sopralluogo. Ad Assisi, i funzionari della sovrintenden- za, accompagnati dai frati francescani, sono al lavoro per la valutazione dei danni alla Ba- silica superiore della Chiesa di San Francesco. Alle 11.40 del 26 settembre, una nuova for- te scossa di magnitudo 5.7 colpisce il territorio, provocando seri danni in numerose loca- lità delle due Regioni colpite e, in particolare, nei Comuni di Serravalle di Chienti, Foli- 16
  • 19. 17 gno e Nocera Umbra. In pochi secondi il sisma scatena morte e distruzione. In totale, un- dici persone perdono la vita sotto le macerie, i feriti sono centinaia e migliaia le famiglie che non hanno più una casa. Il terremoto compromette gravemente il tessuto urbano, sto- rico, artistico e culturale umbro-marchigiano: dal campanile della cattedrale di Foligno alla torre di Nocera Umbra, dai musei locali ai teatri storici diffusi su tutto il territorio. Ad Assisi, nel complesso francescano, la scossa causa il crollo della volta nella Basili- ca superiore. Il terremoto sorprende i tecnici al lavoro e provoca la morte di due funzio- nari della sovrintendenza e di due frati francescani. Un sopravvissuto ricorda con queste parole la sua esperienza: “Sono entrato nella Basilica Superiore attorno alle 11.00. Con me, una ventina di per- sone, tra religiosi, tecnici e rappresentanti delle istituzioni per verificare gli effetti della scos- sa della notte precedente sugli affreschi. Per precauzione i frati avevano chiuso le porte del- la basilica ai pellegrini. I tecnici ci mostravano le piccole crepe sulle pareti. Poi un segnale di avvertimento: una scossa, commentata dai presenti quasi con un sorriso: “niente pau- ra, è solo di assestamento”. Invece cinque minuti dopo, alle 11.42, un boato ha scosso dal- le fondamenta la Basilica Superiore. In un attimo, io mi trovavo proprio in mezzo alla chie- sa, ho visto cadere la volta di San Matteo nei pressi dell’uscita, mentre alle mie spalle ho sentito un altro crollo, fortissimo, vicino all’altare maggiore. La polvere poi ha avvolto tut- to, tra le gridai. Mi sono sentito gelare dentro, ho avvertito la sensazione della morte im- minente. Il buio e la polvere hanno reso tutto più difficile. La conoscenza della Chiesa mi ha spinto verso la porta principale […]. Da quel momento è iniziato un tragico conteggio delle persone presenti in Chiesa” 2. Le immagini del crollo – riprese dal cameraman di “Umbria Tv” Paolo Antolini, che in quel momento si trovava all'interno della Basilica – rimbalzano sulle emittenti televi- sive nazionali e internazionali. L’Italia colpita al cuore commuove il mondo, il patrimo- nio artistico e culturale ferito dal terremoto tiene alta l’attenzione mediatica sull’Umbria e le Marche per tutti i mesi della sequenza sismica. U LA SEQUENZA SISMICA Ha così inizio il “terremoto infinito”: una sequenza sismica che per oltre cinque mesi tiene la popolazione di Umbria e Marche – e dell’Italia tutta – con il fiato sospeso. Nell’arco dell’intera sequenza, la Rete sismica nazionale dell’Ing3 – integrata da una rete mobile lo- cale e dagli strumenti fissi della rete sismometrica marchigiana – registra oltre 6mila scos- se, localizzate in una fascia estesa per 50 Km in direzione nord-ovest sud-est, compresa tra le località di Gualdo Tadino e Nocera Umbra, a nord, e di Sellano e Norcia, a sud. Tra (1) La citazione è tratta da “Piangere l’uomo oppure l’arte?” di Umberto Galimberti, «La Repubblica», 28 settembre 1997 (2) La citazione è tratta dalla testimonianza del giornalista dell’Ansa Romano Carloni, presente nella Basilica superiore di Assisi al momento del crollo della volta.
  • 20. 2 Storie Foto gentilmente concessa al Dipartimento della Protezione Civile dall’Aeronautica Militare Uno dei simboli del i mesi di ottobre 1997 e marzo 1998 sono circa dieci le scosse di magnitu- terremoto del 1997: la basilica di San do superiore a 4.5, che aggravano ulteriormente lo scenario di danno. Il 3 Francesco ad Assisi ottobre una scossa di magnitudo 5.1, leggermente più a nord delle precedenti, interessa la zona di Nocera Umbra. Il 7 ottobre, una scossa di magnitudo 5.3 colpisce la zona di Casenove e Forcatura, a ovest di Colfiorito. Il 12 ottobre, una scossa di magnitu- do 5.1 è registrata sul territorio tra Sellano e Preci, interessato due giorni più tardi da un nuovo terremoto di magnitudo 5.5. Ed è proprio con la scossa del 14 ottobre che crolla un altro simbolo di questo territorio: “Il Torrino”, la lanterna del palazzo comunale di Foli- gno, già danneggiata dalle scosse precedenti. Complessivamente, i Comuni maggiormen- te colpiti dalla sequenza sismica sono 48, fra cui Assisi, Gubbio, Foligno, Norcia, Valfab- brica, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sellano, in Umbria. Nelle Marche i danni più rile- vanti si registrano nei comuni di Serravalle del Chienti, Camerino, Fiordimonte, Castel- santangelo sul Nera. A partire dalla seconda metà del mese di ottobre l’attività sismica si attenua, ma è comunque destinata a protrarsi sino all’aprile del 1998. U IL MODELLO DI INTERVENTO La gestione dell’emergenza terremoto Umbria-Marche costituisce un delicato banco di prova per il Servizio Nazionale della Protezione Civile, che si trova ad affrontare una si- 18
  • 21. 19 tuazione di enorme complessità ad appena cinque anni dalla sua costituzione con la Leg- ge n. 225 del 1992. Gli uomini e le donne della protezione civile, immediatamente a la- voro dopo la scossa del 26 settembre, operano sul territorio cercando di stabilizzare la si- tuazione di emergenza. Sin dalle prime ore sono predisposti oltre 14mila posti letto per la popolazione terremotata, che salgono a 40mila nell’arco di pochi giorni. Ma le scosse non danno tregua e la criticità principale è rappresentata dall’esigenza di garantire accoglien- za adeguata a una popolazione spaventata e ferita nell’animo da una sequenza sismica che pare interminabile. Il Sistema di protezione civile si trova inoltre a fronteggiare l’esigen- za degli abitanti dei centri montani – a prevalente attività agricola – di “non scendere a valle”. Occorre dunque studiare soluzioni abitative che consentano loro di restare vicini alle attività produttive ed è con questo obiettivo che sono allestiti campi di accoglienza nel- le zone collinari di Forcatura, Annifo, Arvello, Seggio, Casette di Cupignolo, Cassignano, Fraia, Popola, Colfiorito, Verchiano. Le prime misure normative in favore delle popolazioni colpite sono adottate a pochi gior- ni dalla scossa del 26 settembre 1997: il 27 settembre, l’ordinanza n. 2668 nomina i Pre- sidenti delle Regioni Umbria e Marche Commissari delegati e assegna loro le prime risor- se per gli interventi di soccorso e assistenza; il 1° ottobre, l’ordinanza n. 2669 nomina il Commissario delegato agli interventi sul patrimonio artistico e culturale e dispone un fon- do dedicato. Il 13 ottobre, l’ordinanza n. 2694 individua i Comuni danneggiati dal terre- moto. Nell’ottobre 1997 prendono il via i lavori per la realizzazione di oltre 4mila modu- li abitativi e centinaia di moduli “sociali” distribuiti in 160 insediamenti, con l’obiettivo di garantire alla popolazione colpita uno standard di vita qualitativamente adeguato. Nel dicembre 1997 gran parte delle persone temporaneamente alloggiate in strutture attendate o roulotte trova sistemazione nei moduli abitativi: una soluzione che per tempi di realizzazione e qualità non trova eguali a livello internazionale e che salvaguarda l’esi- genza delle famiglie – già duramente colpite dalla perdita della propria casa – di non ab- bandonare il territorio di appartenenza. Una scelta lungimirante che aiuta la popolazio- ne umbra e marchigiana a riappropriarsi dei propri spazi, a riprendere in mano la propria economia, a risvegliare e accendere la vita sociale e culturale all’indomani del terremoto. (3) Istituto nazionale di geofisica ribattezzato nel 2000 Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia FONTI • Beni culturali in Umbria: dall’emergenza sismica alla ricostruzione, Dipartimento della Protezione Civile, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, BetaGamma editrice, 2007 • Il peso economico e sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni, E. Guidoboni, G. Valensise, Bononia University Press, 2012 • Italiani con gli stivali, Erasmo D’Angelis, Legambiente 2009 • Gestione emergenze, Sala situazione Italia, mattinali (settembre-ottobre 1997) • «La Repubblica», «La Stampa», «Il Messaggero», archivi storici
  • 22. 2 Dal Territorio Castrovillari: associazioni e istituzioni discutono di emergenza e disabilità mergenza e non Le associazioni di volontariato e le Per il Dipartimento della “E autosufficienza. Le buone prassi sul rischio sismico”. istituzioni hanno discusso del tema, anche in relazione allo Protezione Civile hanno parlato di “Pianificazione nazionale e Il Comune di Castrovillari, in sciame sismico che sta gestione dell’emergenza con Provincia di Cosenza, ha ospitato interessando la zona. Nel corso attenzione alla disabilità” Antonio il 19 dicembre un incontro sul della prima sessione di lavoro i Salpietro del Servizio Volontariato soccorso delle persone con relatori hanno affrontato diversi e Annalisa Montanari del Servizio disabilità in emergenza. temi. In particolare Gino Mirocle Emergenza sanitaria e assistenza L’iniziativa, organizzata dal Csv- Crisci, Preside della Facoltà di alla popolazione. La seconda Centro servizi per il volontariato Scienze Matematiche, Fisiche e sessione è stata dedicata alle della Provincia e dal Naturali dell’Università della prospettive programmatiche per Coordinamento territoriale Calabria ha parlato della la tutela delle persone non associazioni Pollino, è stata “Sismicità nell’area del Pollino”; autosufficienti. Al dibattito sono patrocinata dal Dipartimento Edoardo D’Andrea, Responsabile intervenuti i rappresentanti delle della Protezione Civile della Articolazione Rischio Sismico istituzioni e delle organizzazioni di Regione Calabria, dalla Provincia della Regione Calabria ha invece volontariato locali. di Cosenza e dall’Ente Parco discusso di “Pianificazione 3 INFO www.protezionecivilecalabria.it Nazionale del Pollino. sismica. Mappa della disabilità”. www.comune.castrovillari.cs.it CENTRO RAMPI: UN NUOVO CORSO DI FORMAZIONE Il centro Alfredo Rampi organizza nel 2013 la IV edizione di “Prevenzione e gestione delle emergenze ambientali e civili”, un corso di alta formazione in psicologia delle emergenze. 90 ore di lezione e 50 ore di esercitazioni per imparare a gestire le situazioni di crisi, informare la popolazione, fornire supporto psicologico in emergenza. Il corso si svolge a Roma, presso il Centro per la formazione e la diffusione della cultura della protezione civile, ed è rivolto a laureati in psicologia e medicina, educatori, insegnanti, operatori sanitari e di protezione civile. 3 INFO www.centrorampi.it segreteria.corsoeme@gmail.com 20
  • 23. 21 Quale comunicazione nella crisi? Una giornata di riflessione a Onna imettere al centro il tema della consapevolezza in protezione civile è stato Elvezio Galanti, direttore R e del rischio, trasformandolo in un progetto educativo e in patrimonio condiviso. Questo dell’Ufficio relazioni istituzionali del Dipartimento della Protezione Civile. Resilienza vuol dire avere l’obiettivo del convegno “New Orleans, L’Aquila, memoria degli avvenimenti del passato, vuol dire Fukushima. Quale comunicazione per quale crisi?”, avere fiducia nelle istituzioni, ma anche che si è tenuto a Onna lo scorso 10 novembre, sussidiarietà orizzontale e cittadinanza attiva: un organizzato dall’associazione di volontariato cittadino consapevole e informato, e quindi “L’Aquila che rinasce” in collaborazione con esigente nei confronti delle istituzioni. Sono l’Assessorato alla Protezione Civile della Regione intervenuti al convegno, tra gli altri, anche Abruzzo. Al centro del dibattito, il ruolo strategico l’Assessore regionale alla Protezione Civile della comunicazione, prima, durante e dopo una Gianfranco Giuliante, che ha sottolineato il ruolo situazione di crisi e di emergenza, che “fa saltare” chiave del cittadino “attivo”, il sindaco dell’Aquila, tutti i meccanismi di gestione del territorio. Come Massimo Cialente, Massimo Alesii, delegato successo all’Aquila, con il terremoto del 2009, a regionale Ferpi Abruzzo e Molise, Stefano Pallotta, New Orleans con l’uragano Katrina del 2005, e a presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, e Fukushima con l’esplosione della centrale nucleare Antonio Centi, Presidente Anci Abruzzo. del 2011. La parola chiave del convegno è stata 3 INFO www.regione.abruzzo.protezionecivile.it “resilienza”. A spiegarne il significato che ricopre www.facebook.com/laquila.cherinasce In Trentino l’undicesima edizione del Campionato Italiano di Sci della Protezione Civile a Provincia Autonoma di Trento organizza a Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena l’undicesimo Cam- L pionato di Sci della Protezione Civile, che si terrà nei giorni 31 gennaio, 1-2 febbraio 2013. L’iniziativa ri- torna in Trentino, dove è nata, da un’idea condivisa con la rivista “La protezione civile italiana” e il Dipartimento della Protezione Civile. Negli anni la manifestazione si è sviluppata assumendo sempre maggior rilievo e in- crementando gradualmente il numero dei partecipanti, arrivando fino all’undicesima edizione. I campionati di sci non sono solo una semplice competizione sportiva ma soprattutto un significativo momento di aggregazione e confronto delle componenti del complesso e articolato “Sistema di Protezione Civile” italiano. La manife- stazione favorisce infatti l’incontro tra persone, gruppi, strutture operative pubbliche o riconducibili al volon- tariato che durante le emergenze sono spesso chiamate ad operare insieme. La manifestazione si svolge quest’anno nel comprensorio sciistico di Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Ren- dena dove, oltre alle cerimonie di apertura e chiusura, si terranno anche le tre competizioni di sci alpino, sci nordico e snowboard con il corollario di altre iniziative a cui i partecipanti potranno scegliere di prendere par- te. Sul sito della protezione civile della Provincia Autonoma di Trento sono disponibili maggiori informazioni sul- la manifestazione e gli eventi in programma. 3 INFO www.protezionecivile.tn.it campionati.pc2013@gmail.com
  • 24. 2 Dal Territorio La grande festa del volontariato La professionalità degli architetti della protezione civile piemontese al servizio della Protezione Civile i è celebrata a fine novembre al Lingotto Fiere di istituzione di una rete di presidi degli architetti S Torino la Festa dei volontari della protezione ci- vile del Piemonte. Presenti alla manifestazione auto- L’ per la Protezione civile sull'intero territorio nazionale, con l'obiettivo di alimentare un proficuo rità locali e rappresentanti del Dipartimento della Pro- rapporto di collaborazione con il Servizio Nazionale tezione Civile. Dopo il minuto di silenzio in ricordo dei della Protezione Civile. È questa l’iniziativa volontari che hanno perso la vita in operazioni di soc- annunciata dal Vicepresidente dell’Ordine nazionale corso, sono stati ricordati gli interventi di emergenza degli architetti, Rino La Mendola, intervenuto ad un degli ultimi anni. La protezione civile piemontese è seminario di studi promosso dal Dipartimento della intervenuta non solo nella Regione, ma anche in Liguria, Protezione Civile. Nel corso del seminario, i cui Puglia, Veneto, Haiti e in Emilia. L’esperienza emilia- lavori sono stati aperti dal Capo Dipartimento, na – 148 giorni con 1500 volontari impegnati per as- Franco Gabrielli, dirigenti e funzionari del sistere la popolazione – è stata molto impegnativa Dipartimento hanno illustrato il funzionamento del per le varie componenti della Colonna mobile regionale. Servizio Nazionale, le attività tecniche in emergenza Tra le iniziative più interessanti, la struttura protetta e il ruolo degli architetti nelle attività di protezione per l’infanzia allestita in uno dei campi gestiti dalla civile, con un focus sull'esperienza del terremoto in Regione Piemonte, unica realtà in Italia. Emilia-Romagna.  3 INFO 3 INFO www.regione.piemonte.it www.awn.it www.anpas.piemonte.it direzione.cnappc@archiworld.it Terremoto Emilia: varata legge per la ricostruzione di centri urbani, zone produttive e rurali U na disciplina speciale, semplificata nelle procedure ed essenziale nei contenuti, che consentirà di realizzare celermente il complesso degli interventi ricostruttivi, in particolare per quanto riguarda i centri storici e il territorio produttivo e rurale nelle aree colpite dal terremoto nel mese di maggio del 2012. Sono gli obiettivi contenuti nella legge approvata lo scorso dicembre dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. L’intervento normativo – salvaguardando il diritto dei cittadini alla ricostruzione degli immobili distrutti dal sisma, nelle condizioni e nel luogo in cui si trovavano – consentirà di accompagnare gli interventi di riparazione o ricostruzione con il miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche degli edifici e della qualità urbana perseguendo la tutela del patrimonio storico-culturale. Per le opere e le infrastrutture pubbliche e per gli immobili pubblici e privati che costituiscono beni culturali la Giunta regionale predisporrà, d’intesa con il Commissario delegato, un programma specifico di interventi di ricostruzione. Tutte le informazioni di dettaglio sul provvedimento approvato lo scorso dicembre e le misure adottate sono disponibili sul portale della Regione Emilia-Romagna nella sezione “Dopo il terremoto” dedicata alla ricostruzione. 3 INFO www.regione.emiliaromagna.it www.regione.emilia-romagna.it/terremoto 22
  • 25. 23 Un manuale a supporto delle Genova, un laboratorio attività dei forestali altoatesini mobile per i VVF afforzare le attività di protezione sionale fornito dal Corpo forestale nei n nuovo laboratorio mobile R civile a tutela della popolazio- ne e del patrimonio forestale della centri operativi comunali, distrettuali e provinciali di protezione civile è le- U specializzato nell’elaborazione di immagini e video per gestire con Provincia Autonoma di Bolzano. gato alla profonda conoscenza del maggior efficacia le informazioni Questo l’obiettivo del manuale di in- territorio: le consuete attività di durante le emergenze che si tervento − redatto da specialisti del- sorveglianza e ricognizione saranno verificano nel nord Italia. le Ripartizioni foreste e protezione dunque utili per segnalare situazioni Il mezzo, in dotazione al comando antincendi e civile ed esperti di Risk di pericolo causate da fenomeni di dei Vigili del Fuoco di Genova, è Management − i cui contenuti sono dissesto idrogeologico. stato presentato l’11 dicembre nel stati illustrati al personale foresta- Il loro contribuito sarà fondamentale capoluogo ligure e si aggiunge ai le durante gli incontri svolti nei Co- anche per la realizzazione di attivi- due laboratori che operano a muni di Silandro, Varna, Brunico e tà di pronto intervento indispensa- Firenze e Roma garantendo così Bolzano. Nel corso del 2013 i fun- bili per la salvaguardia della popo- una copertura strategica delle aree zionari forestali della Provincia sa- lazione, come la chiusura o le eva- settentrionali, centrali e meridionali ranno coinvolti in misura maggiore cuazioni di strade e le interruzioni di del nostro Paese. nelle attività di protezione civile per linee elettriche. Le tecnologie satellitari di cui si supportare le organizzazioni già at- 3 INFO avvale il laboratorio mobile www.provincia.bz.it/foreste tive nel settore. L’apporto profes- forest@provincia.bz.it consentono di associare alla tradizionale trasmissione di Rovigo: un manuale per conoscere informazioni via radio o via filo il Sistema di protezione civile quella di immagini che permettono resentato il 7 dicembre a Rovigo, dall'Assessore alla protezione civi- una visione diretta dei luoghi P le Claudio Bellan, il primo manuale operativo sui principali compiti e sulle attività del volontariato, la struttura organizzativa del sistema pro- colpiti da calamità. In questo modo gli operatori vinciale e la normativa di settore. L'opuscolo, in versione sperimentale, è chiamati a coordinare le operazioni stato realizzato dal Servizio provinciale di protezione civile e mira a for- di soccorso possono stabilire la nire le informazioni indispensabili in materia di sicurezza per i volontari tipologia di azione più adatta al di protezione civile. Tra i temi affrontati nel manuale: il percorso per di- reale scenario di intervento. ventare volontari di protezione civile, le organizzazioni che ne fanno par- L’operatività dei laboratori mobili te, le specializzazioni delle organizzazioni, l’emblema distintivo della pro- di comunicazione satellitare è stata tezione civile, la formazione, i corsi e le esercitazioni, la concessione di con- testata con risultati positivi nel tributi e la gratuità delle vaccinazioni. Spazio anche a nozioni sui campi corso di alcune recenti emergenze, base, gli apparati radio, l’uso di attrezzature e mezzi, il rischio idraulico, dal terremoto in Emilia-Romagna gli interventi in esercitazione e in emergenza, l’organizzazione comuna- all’alluvione in Maremma del le di protezione civile e un’appendice con normativa e circolari. novembre scorso. 3 INFO 3 INFO www.comune.rovigo.it www.vigilfuoco.it gruppo.rhodigium@comune.rovigo.it comando.genova@vigilfuoco.it
  • 26. 2 Dal Territorio “Dire&Fare”: volontariato, Pubblica Amministrazione e buone prassi i è svolto dal 14 al 16 novembre S alla Fortezza da Basso di Firen- ze la XV edizione di “Dire&Fare”, la rassegna dell’innovazione e del mi- glioramento delle attività della Pub- blica Amministrazione promossa da Anci Toscana e Regione Toscana. Anche il Cesvot-Centro servizi vo- lontariato Toscana ha partecipato con due eventi all’iniziativa. Il 15 novembre, insieme alla Regione, ha organizzato il seminario “Promuo- vere cittadinanza attiva, solidarie- tà e legalità nella scuola” pensato per avvicinare il mondo della scuo- Colli Fiorentini, “Il tuo territorio - rischi e risorse” la ai progetti di solidarietà e volon- l centro intercomunale di protezione civile “Colli Fiorentini” ha realiz- tariato attivi sul territorio. Il 16 no- vembre con il Cnv-Centro naziona- I zato l’opuscolo informativo “Il tuo territorio - rischi e risorse” per illu- strare alla popolazione del Comune di Lastra a Signa i rischi che insistono le per il volontariato, ha coordinato sul territorio e il piano di intervento della protezione civile in caso di la tavola rotonda “Volontariato e emergenza. Primi destinatari dell’iniziativa sono i ragazzi delle scuole di pubblica amministrazione. Presen- ogni ordine e grado, attraverso cui sarà possibile raggiungere e informare tazione di buone prassi di collabo- circa 1.500 famiglie. razione”, in cui sono stati presen- Conclusa la prima fase, è in programma la distribuzione della brochure tati i risultati dell’indagine “Buone anche nei locali pubblici, nelle sedi associative e nei luoghi di aggregazione prassi: volontariato e Pubblica Am- sociale, in modo da raggiungere il maggior numero di abitanti. Nell’opu- ministrazione”. L’obiettivo è stato scolo, oltre a una sintesi del piano intercomunale di protezione civile, so- quello di rintracciare – attraverso no indicate le aree di emergenza, di accoglienza, di attesa e le loro collo- la somministrazione di un questio- cazioni nei vari settori del territorio comunale. L’iniziativa nasce dall’im- nario indirizzato alle associazioni – pegno delle autorità locali di fornire ai cittadini informazioni utili per co- le migliori esperienze di collabora- noscere i rischi legati al territorio – interessato soprattutto dal rischio idro- zione tra il volontariato e le ammi- geologico – e le corrette norme di comportamento da adottare in caso di nistrazioni locali, in modo da repli- emergenza per prevenire situazioni di pericolo. Il Comune di Lastra a Signa care sul territorio i progetti che han- ha aderito dal 2005 al Centro intercomunale di protezione civile, di cui no prodotto le più efficaci sinergie. fanno parte anche i Comuni di: Scandicci, Barberino Val d’Elsa, Tavarnel- 3 INFO 3 INFO le Val di Pesa, Greve in Chianti, Impruneta www.cesvot.it www.collifiorentini.fi.it www.dire-fare.eu protezionecivile@collifiorentini.fi.it e San Casciano in Val di Pesa. 24
  • 27. 25 Croce Rossa Italiana tra esercitazioni e campo scuola nazionale a Croce Rossa Italiana, nella sua veste di dopo il sisma del 6 aprile 2009, e che fanno parte L struttura operativa del Servizio Nazionale della Protezione Civile, ha organizzato una maxi- di due progetti operativi denominati “nuovi centri” e “Dicomac-Direzione di comando e contollo esercitazione nazionale che ha previsto, lo scorso mobile”. Dal 12 al 18 novembre scorso si è svolto 11 novembre, la simulazione di un evento sismico inoltre, presso il Centro di formazione nazionale di di intensità 4.5 della scala Richter con epicentro in Bresso in provincia di Milano, il Campo scuola un comune ipotetico. La Cri ha allestito e gestito nazionale di formazione nelle attività di emergenza un campo base e una grande struttura per la rivolto a operatori Cri, per garantire, attraverso un ristorazione e la fornitura di pasti con servizio percorso teorico e pratico, l'approfondimento di catering e al montaggio di un Pma-Posto medico materie specialistiche connesse con la gestione avanzato. L’esercitazione – cui ha partecipato, dell’emergenza. Nel complesso sono stati circa 500 insieme al Commissario straordinario della Croce i volontari e i dipendenti della Croce Rossa Italiana Rossa Italiana, anche il Capo Dipartimento della che hanno preso parte alla  maxi-emergenza e al Protezione Civile – è stata occasione per Campo scuola nazionale, organizzati nel solco dispiegare un complesso di mezzi e attrezzature della collaborazione fra Protezione Civile e Croce che sono stati acquisiti dalla Croce Rossa grazie Rossa Italiana. ad un contributo straordinario assegnato dal 3 INFO www.protezionecivile.gov.it Dipartimento a seguito dell’intervento in Abruzzo www.crisopmilano.it A Latina l’esercitazione “Andrea Doria” per testare le radiocomunicazioni i è svolta il 14 dicembre a Latina l’esercitazione di protezione civile “Andrea Doria” per testare il funzio- S namento del sistema integrato di radiocomunicazione da impiegare nelle emergenze marittime. Hanno partecipato alla simulazione rappresentanti di numerose istituzioni: il Collegio dei capitani del com- partimento di Napoli, l’Istituto italiano di navigazione, l’Enav dell’aeroporto di Roma Urbe, il Sindacato italiano balneari- Confcommercio della Provincia di Latina, l’Ares 118 Lazio elisoccorso, la protezione civile del Comune di La- tina e altre associazioni. Le operazioni sono state coordinate dal Compartimento marittimo del Lazio, dalle Ca- pitanerie di porto e dalla Guardia costiera di Gaeta, Anzio e Terracina interconnesse via radio per la gestione dell’emergenza. Lo scenario di intervento, al largo delle coste antistanti Latina, ha previsto il naufragio di una nave da crociera con il conseguente sversamento in mare di liquidi inquinanti. Tutte le operazioni non si sono svolte in mare ma attraverso la rete radio interconnessa, così da ottimizzare il co- ordinamento dei soccorsi e degli interventi necessari per il superamento dell’emergenza. Obiettivo dell’esercitazione è stato quello di verificare l’efficacia di questa tipologia di interconnessione ra- dio in situazioni d’emergenza per realizzare un rapido sistema di comunicazione che sfrutti lo scambio di in- formazioni in tempo reale. 3 INFO www.comune.latina.it segreteria@gianlucadicocco.com
  • 28. 2 Dal Dipartimento Pianificazione comunale d’emergenza: la situazione sul territorio nazionale Il Dipartimento monitora la realizzazione e l’aggiornamento dei piani attraverso le Regioni e le Province Autonome l piano di emergenza rappresenta za. Il piano deve essere flessibile – I un indispensabile strumento per la prevenzione dei rischi. È l’insieme per essere utilizzato in tutte le emer- genze, incluse quelle impreviste – delle procedure operative d’inter- e semplice, in modo da essere rapi- vento per fronteggiare una qualsia- damente operativo. La legge n. 100 si calamità attesa in un determi- del 12 luglio 2012 prevede che en- nato territorio e consente alle auto- tro 90 giorni dall’entrata in vigore rità competenti di predisporre e co- del provvedimento i Comuni proce- ordinare gli interventi di soccorso a dano ad approvare il piano di emer- tutela della popolazione e dei beni. genza comunale, redatto secondo Il piano di emergenza è un docu- criteri e modalità riportate nelle in- mento in continuo aggiornamento e dicazioni operative del Dipartimen- deve tener conto dell’evoluzione del to della Protezione Civile e delle Giun- territorio e degli scenari attesi. An- te regionali. Attraverso le Regioni e che le esercitazioni di protezione ci- le Province Autonome, il Diparti- vile contribuiscono all’aggiorna- mento sta monitorando l’attività di mento del piano perché testano le realizzazione e aggiornamento dei capacità operative e gestionali di piani da parte dei Comuni. A metà ot- chi deve fronteggiare un’emergen- tobre il Dipartimento ha inviato una 26
  • 29. 27 I DATI INVIATI DALLE REGIONI E DALLE PROVINCE AUTONOME Hanno un piano di emergenza 266 dei 348 Comuni emiliani, 114 dei 378 Comuni del Lazio, 91 dei 235 Comuni liguri, 236 dei 239 Comuni delle Marche, 1.119 dei 1.206 Comuni piemontesi, 202 dei 258 Comuni della Puglia, 208 dei 377 Comuni della Sardegna, 215 dei 287 Comuni toscani e 82 dei 92 Comuni dell’Umbria. Tutti e 74 i Comuni della Valle d’Aosta hanno un piano. Quanto alle nota chiedendo alle Regioni e alle ricognizione sul numero dei Comu- Regioni che hanno fornito Province Autonome una prima rico- ni che hanno il piano, in una fase solo i dati relativi al numero gnizione sulla pianificazione comu- successiva, tramite Regioni e Pro- dei Comuni, sono 257 i nale di emergenza, a cui ha fatto vince Autonome, saranno raccolte Comuni abruzzesi che hanno seguito, a fine novembre, un solle- le informazioni sugli anni di elabo- realizzato il piano di cito. Al 31 dicembre 2012, sono 14 razione e aggiornamento dei piani, emergenza sui 305 totali, in le Regioni che hanno inviato i dati sul- sugli scenari di rischio presi in con- Calabria 219 su 409, in la pianificazione comunale. Le Regioni siderazione, sulla rispondenza alle Campania 214 su 551, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, linee guida regionali e sulle moda- mentre in Veneto sono 488 su Marche, Piemonte, Puglia, Sarde- lità di informazione ai cittadini. Sul 581. In totale, dei 5.558 gna, Toscana, Umbria e Valle d’Ao- sito protezionecivile.gov.it è dispo- Comuni di Abruzzo, Calabria, sta hanno indicato il numero e l’elen- nibile il dossier relativo alla piani- Campania, Emilia-Romagna, co dei Comuni che si sono dotati di ficazione comunale di emergenza Lazio, Liguria, Marche, un piano di emergenza. Le Regioni periodicamente aggiornato sulla ba- Piemonte, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Calabria, Campania e Ve- se dei dati inviati dalle Regioni. So- Toscana, Umbria, Veneto, neto hanno fornito i soli dati relati- no consultabili anche gli elenchi dei Valle d’Aosta, il 70% – pari a vi al numero dei Comuni e dovran- Comuni che si sono dotati del piano. 3.899 Comuni – dispone di no integrare le informazioni tra- 3 INFO un piano di emergenza. www.protezionecivile.gov.it smettendo anche l’elenco. Dopo la ufficio.eme@protezionecivile.it