Magazine "Protezione Civile"
Informare sull’attività istituzionale del Dipartimento e favorire la circolazione delle notizie all’interno del Servizio Nazionale sui temi di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze: è l’obiettivo del magazine bimestrale “Protezione Civile”, un canale di comunicazione rivolto alle componenti e alle strutture operative del Sistema, con particolare riguardo al mondo del volontariato e delle istituzioni.
Il magazine è distribuito ad ogni uscita in 18mila copie tra uffici di ministeri, organizzazioni di volontariato iscritte all'Elenco nazionale, biblioteche, Comuni, Province e Regioni.
_________________________
[source: protezionecivile.gov.it]
Magazine Protezione Civile - Anno 2 - n. 11 - novembre-dicembre 2012
1. Periodico bimestrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile
anno 2 n. 11
2PRIMO PIANO
“Basilicata 2012”
l’esercitazione nazionale
sul rischio sismico
2FOCUS 2STORIE
“Terremoto-Io 1997-1998
non rischio”: risultati il terremoto infinito
della campagna in Umbria e Marche
DAL DIPARTIMENTO - PIANIFICAZIONE COMUNALE D’EMERGENZA: LA SITUAZIONE SUL TERRITORIO NAZIONALE
2. il rischio sismico
tra conoscenza,memoria ed esperienza.
Documenti, foto, strumenti, filmati
per capire cos’è il terremoto e cosa
si può fare per ridurne gli effetti.
“Terremoti d’Italia” ci invita a conoscere da vicino uno dei rischi naturali che più in-
teressa il nostro Paese in termini di diffusione: il rischio sismico. La mostra punta
a stimolare i cittadini a un ruolo attivo nel campo della prevenzione attraverso vi-
deo didattici, documenti, fotografie, filmati storici, strumenti di misura di epoche di-
verse, dispositivi antisimici. Due spettacolari tavole vibranti permettono ai visitatori
di vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto e di osservarne da vicino gli effetti.
Informati su protezionecivile.gov.it
e scrivici su ufficio.vol@protezionecivile.it protezionecivile.gov.it
3. L’editoriale onsapevolezza dei rischi, atteggiamentodi staccare l’ombra da
estate è tempo per la protezione civile attivo in materia di
C
L’ prevenzione la conoscenza dei comportamenti da adottare in
terra. Con e campagna antincendio 2011, anche quest’anno
caso di il Servizio Nazionale parola: autoprotezione. Per un
tutto emergenza, in una è impegnato nella difesa dei boschi:
Sistema di protezione civileun punto sulla stagione passata e sugli
per l’occasione facciamo efficiente – che vede istituzioni e cittadini
fianco a fianco flotta aerea dello Stato. Alla lotta agli incendi boschivi
interventi della – è questo il primo obiettivo da perseguire. Da una
comunità consapevole dipende la resilienza di un territorio territorio
sono dedicate anche molte iniziative di sensibilizzazione sul e le
esercitazioni di protezione civile rientrano tra gli strumenti di sono la
promosse dal Dipartimento, come i 107 Campi scuola “Anch’io
prevenzione per aggiornare la conoscenza dell’area in cui si vive,
protezione civile” per ragazzi dai 9 ai 18 anni, e la tradizionale
verificare i piani di emergenza e testare inmodello di intervento.
campagna “Non scherzate con il fuoco” il collaborazione con
Apriamo questo numero con l’esercitazione nazionale “Basilicata
Legambiente.
2012”, momentosi celebra la settimana italiana dell’Anno europeo del
Dall’8 al 14 luglio conclusivo di un anno di lavoro svolto dal
Dipartimento della Protezione Civile, dalla Regione Basilicata e dalle
volontariato: le associazioni di protezione civile contribuiscono con oltre
altre eventi, esercitazioni e manifestazioni in di pianificazione nazionale.
400 istituzioni sul territorio, per le attività tutto il paese e, come il
Punta a svilupparepresenti a Roma nella giornata conclusiva del 13 la
Dipartimento, sono un senso di responsabilità collettiva attraverso
diffusione di informazioni come quelli ricordati sopra, saranno
luglio. Appuntamenti che, complete e di facile comprensione
“Terremoto-Io non protezionecivile.gov.it e sulle pagine facebook di
consultabili sul sito rischio”: la campagna nazionale per la riduzione
del rischio sismico promossa dal Dipartimento con Anpas in
questo Magazine, che ospitano anche gli spazi di discussione legati a
collaborazionecorsoIngv e ReLuis, quest’annoealla sua seconda
due progetti in con su emergenza e disabilità sulla psicologia
edizione. Al cuore di questa campagna – ci presentano unala sezione
dell’emergenza. Per questi mesi estivi, che a cui è dedicata Protezione
Focused ci sono i volontari di protezione civile, formati per nella
Civile – in particolare un Volontariato sempre più impegnati informare i
cittadini in un virtuosovoluto proporvi anche due temi che ci riportano,
prevenzione, abbiamo processo di diffusione delle conoscenze.
L’appuntamento con leeStorie ci riporta indietro storica, a una
uno per la sua attualità l’altro per la sua portata al 1997, alla
popolazione colpita da una funzionamento del Sistema in emergenza.
riflessione sulla possibilità di lunga sequenza sismica nelle Regioni
Umbria e Marche: una grandeun riepilogo delle nuoveche è ancheper
Dedichiamo la sezione Focus a emergenza nazionale disposizioni
banco di prova e finanziamento degli statiistituito nel 1992.
la dichiarazione per il Servizio Nazionale di emergenza, mentre a
Le sezionidalla territoriodi Alfredino Rampi ripercorriamo in numero
trent’anni Dal vicenda e Dal Dipartimento sono da questo
completamente rinnovate, con che è alla base dellauna veste grafica
Storie quell’avvenimento tragico approfondimenti e nascita di un
più accattivante. E tanteprotezioneaspettano anche online, con il
Sistema nazionale per la novità vi civile.
nuovo minisito dedicato questo terzo numero, e con aggiornamenti foto
Particolarmente ricca, in al magazine “Protezione Civile”, ricco di
e contributi multimediali.
anche sul piano per l’accoglienza dei migranti, la sezione dedicata alle
segnalazioni dal territorio e dal Dipartimento, che potrete ritrovare su
P R OT E Z ION E C I V I L E
MAGAZINE UFFICIALE DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Anno 2 n. 11 Art Director Fotografi
novembre-dicembre 2012 Maurilio Silvestri Antonio Arzedi
Romeo Frisina
Pubblicazione bimestrale
Anno 1 n. 3 Impaginazione
Redazione Federica Imbriani
Impaginazione
iscritta al Registro
maggio/giugno 2011 Silvia Alessandrini
Vincenzo Arena Matteo Valente
Silvia Alessandrini
degli Operatori Sara Babusci Gino Viani
della Comunicazione
Pubblicazione bimestrale iscritta al Redazione
Valeria Bernabei Fotografi
al n. 20383 del 6.12.2010
Registro degli Operatori della Martina Alfonsi
Francesca Dottarelli Contatti
Romeo Frisina
Comunicazione al n. 20383 del Vincenzo Arena
Mariacristina Giovannini Servizio Comunicazione
Matteo Valente
Editore
6.12.2010 Valeria Bernabei
Sara Iacoboni e relazioni con il pubblico
Gino Viani
Presidenza del Consiglio Mariacristina Giovannini
Elena Lombardo 00189 - Roma Via Vitorchiano, 2
dei Ministri-Dipartimento Sara Iacoboni
Francesca Patti www.protezionecivile.gov.it
della Protezione Civile
Editore Elena Lombardo
Riccardo Rita magazine@protezionecivile.it
Contatti
Fotografa con il tuo cellulare Presidenza del Consiglio FrancescaSchiavon
Marianna Patti Servizio Comunicazione istituzionale
il QR Code qui in alto Direttore responsabile
dei Ministri-Dipartimento Marianna Schiavon
Cristina Spatola Stampa con il pubblico
e relazioni
e accedi direttamente Mariacristina Giovannini
della Protezione Civile Veronica Tretter
Veronica Tretter Del Gallo Editori
alla pagina magazine sul sito 00189 - Roma Via Vitorchiano, 2
protezionecivile.gov.it Direttore responsabile nel magazine scrivi al Contact Center. Compila il form in home page www.protezionecivile.gov.it
Per info sui temi trattati Art Director www.protezionecivile.gov.it
Barbara Altomonte Maurilio Silvestri magazine@protezionecivile.it
4. Periodico bimestrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile
anno 2 n. 11
2PRIMO PIANO
“Basilicata 2012”
l’esercitazione nazionale
sul rischio sismico
2 In questo numero
2FOCUS 2STORIE
“Terremoto-Io 1997-1998
non rischio”: risultati il terremoto infinito
della campagna in Umbria e Marche
Editoriale 1 Dal territorio La professionalità 22
Castrovillari, 20 degli architetti al servizio
associazioni della Protezione Civile
Primo Piano 4
e istituzioni discutono
Esercitazione
di emergenza e Terremoto Emilia: varata 22
“Basilicata 2012”: una
disabilità legge per la ricostruzione
nuova tappa della
di centri urbani, zone
pianificazione nazionale
Centro Rampi: un nuovo 20 produttive e rurali
corso di formazione
Focus 10 Un manuale a supporto 23
“Terremoto-Io non Quale comunicazione 21 delle attività
rischio”: campagna nella crisi? Una giornata dei forestali altoatesini
per la riduzione di riflessione a Onna
del rischio sismico Rovigo, un manuale per 23
In Trentino l’undicesima 21 conoscere il Sistema
edizione del Campionato di protezione civile
Storie 16
Italiano di Sci
Umbria-Marche:
della Protezione Civile Genova, un laboratorio 23
il terremoto infinito
mobile per i VVF
La grande festa del 22
volontariato della “Dire&Fare”: volontariato, 24
protezione Pubblica Amministrazione
civile piemontese e buone prassi
2
5. Colli Fiorentini, “Il tuo 24 “Bandi e altre procedure”: 28 Progetto Vuelco: 31
territorio - rischi e risorse” gli aggiornamenti a un anno di attività
della sezione il primo test in Messico
Croce Rossa Italiana tra 25
esercitazioni e campo Online l’elenco dei 28 Progetto MiaVita: 31
scuola nazionale contributi alle un handbook per la
organizzazioni di gestione del rischio
A Latina l’esercitazione 25 volontariato vulcanico nei Paesi
“Andrea Doria” per in via di sviluppo
testare le Stati di emergenza 29
radiocomunicazioni scaduti il 31 dicembre
2012. A breve disponibili
Dal i rendiconti
Dipartimento
Pianificazione comunale 26 Accordi e convenzioni. 29
d’emergenza: la Online le collaborazioni
situazione sul territorio onerose e non onerose
nazionale del Dipartimento
Per un’Amministrazione 28
aperta: sul sito del
Dipartimento affidamenti
Protezione civile 30
e rischio vulcanico:
corso di formazione su
c Normativa
pag. 32
Lettera
e contributi trasparenti Vesuvio e Campi Flegrei
u pag. 36
6. 2 Primo Piano
Esercitazione
“Basilicata
2012”:
una nuova
tappa della
pianificazione
nazionale
L’attività continuerà nei prossimi mesi
anche attraverso l’analisi delle criticità
emerse in questa fase
S
i è svolta il 14 e 15 dicembre l’eser- incontri di coordinamento, riunioni plenarie
citazione "Basilicata 2012". L’iniziati- tra i gruppi di lavoro tematici, composti da
va rientra nell’ambito di una più ge- tutte le Amministrazioni territoriali compe-
nerale attività di pianificazione sul rischio si- tenti per i diversi aspetti dell’emergenza.
smico, che ha l’obiettivo di individuare una Il momento esercitativo ha rappresentato un
strategia efficace di impiego delle compo- test intermedio per verificare lo stato dell’arte
nenti e delle strutture operative del Servizio della pianificazione, dal livello nazionale a
Nazionale della Protezione Civile in caso di quello locale. L’attività continuerà nei pros-
emergenza di rilevanza nazionale. Queste simi mesi per la completa definizione degli
attività sono state avviate e realizzate in rac- elementi della pianificazione, anche attra-
cordo con le istituzioni territoriali, in Cala- verso l’analisi delle criticità emerse durante
bria, nel corso del 2011 e hanno avuto un “Basilicata 2012”.
momento di verifica con l’esercitazione na- Con l’esercitazione “Basilicata 2012”, prin-
zionale denominata “Calabria 2011”, che si cipalmente svolta per posti di comando, è
è svolta nel novembre dello stesso anno. stato testato il flusso delle comunicazioni tra
L’attività di pianificazione è proseguita nel i centri di coordinamento attivati e sono sta-
2012 in Basilicata, con lo stesso approccio te valutate le procedure di attivazione della
condiviso portato avanti per la Regione Ca- catena di coordinamento dal livello periferi-
labria, ha previsto un intenso programma di co a quello centrale, oltre che delle compo-
4
7. 5
“Basilicata 2012”, personale
al lavoro nella sala operativa
del 118 a Potenza
nenti e delle strutture operative del Servizio municati stampa coordi-
Nazionale della Protezione Civile, in caso di nati e condivisi tra i diver-
un evento sismico di rilevanza nazionale, nel si soggetti coinvolti; la comunicazione in
rispetto della Direttiva del Presidente del emergenza diretta ai cittadini; le attività ad-
Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008 destrative del volontariato e delle strutture
che riguarda gli “indirizzi operativi per la ge- territoriali di protezione civile.
stione delle emergenze”.
In particolare, sono stati testati: l’attivazione U Prima dell’esercitazione
del sistema di coordinamento (centri ope- Per le attività di pianificazione nazionale so-
rativi); l’accessibilità all’area in caso di emer- no stati creati 15 gruppi di lavoro tematici
genza (punti di accesso); le telecomunica- sui diversi aspetti della gestione dell’emer-
zioni d’emergenza; la logistica per l’assi- genza. I gruppi, formati da personale del Di-
stenza alla popolazione; la gestione dei ser- partimento e da referenti della Regione Ba-
vizi essenziali; il controllo delle infrastruttu- silicata e delle altre istituzioni territoriali, han-
re strategiche (dighe, energia elettrica, gas, no lavorato in stretto raccordo per portare
telefonia); il monitoraggio sismico delle strut- avanti le diverse linee di attività. Il lavoro è
ture; la gestione e lo scambio di dati territo- iniziato ad aprile 2012 e dopo un rallenta-
riali; l’informazione alla popolazione, in par- mento dovuto al terremoto in Emilia-Roma-
ticolare scolastica; la preparazione di co- gna, Lombardia e Veneto – che ha visto an-
8. 2 Primo Piano
che la Regione Basilicata impegnata nel- cuazione, in contemporanea, in gran parte
l’assistenza alla popolazione – l’attività è ri- degli Istituti Scolastici della Regione. In al-
presa nel mese di settembre. cune scuole gli alunni hanno completato la
prova di evacuazione nelle aree di attesa in-
U Attività formative dividuate dal piano di emergenza comuna-
Durante il lavoro di pianificazione si sono le. In quattro istituti della provincia di Mate-
inoltre svolte alcune attività formative per ra, infatti, l’evacuazione è avvenuta in ma-
sensibilizzare il territorio sulle tematiche di niera coordinata rispetto alla pianificazione
protezione civile. In particolare sono state d’emergenza comunale, con il raggiungi-
svolte le attività di: mento delle aree di attesa e il ricongiungi-
• formazione-informazione nelle scuole: un mento con i genitori. L’esperienza è stata ri-
ciclo di seminari informativi sul Sistema di petuta anche il 15 dicembre in alcune scuo-
protezione civile, la pericolosità sismica le della città di Potenza. Sempre in questa
della Regione Basilicata, la vulnerabilità, giornata, sono state effettuate analoghe pro-
il rischio sismico e il monitoraggio della ve di evacuazione nelle scuole dei comuni
vulnerabilità degli interventi non struttu- afferenti ai Com-Centri operativi misti di Val-
rali nelle scuole della Regione, rivolto a lo di Diano, in provincia di Salerno, e di Ca-
121 dirigenti scolastici e responsabili del- strovillari, in provincia di Cosenza.
la sicurezza e coordinatori dell’emergen- Parallelamente all’attività di pianificazione
za degli istituti scolastici delle province di del rischio sismico, il Dipartimento della Pro-
Potenza e Matera. L’iniziativa è stata rea- tezione Civile ha avviato il progetto annuale
lizzata con il concorso di Ingv-Istituto na- “Scuola multimediale di protezione civile”,
zionale di geofisica e vulcanologia e Re- che ha coinvolto sei Istituti comprensivi del-
Luis-Rete dei laboratori universitari di in- la Regione e 764 alunni. Il progetto ha
gegneria sismica. l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei di-
• formazione nei Comuni: quattro corsi su- versi rischi cui è esposto il nostro Paese e
gli aspetti normativi e sugli strumenti ope- mira a favorire il rispetto del territorio e l’ac-
rativi della pianificazione comunale rivolti quisizione di norme di comportamento da
ai responsabili e ai funzionari degli Uffici adottare in caso di emergenza.
tecnici dei 131 Comuni della Regione. Tra le attività portate avanti con le scuole c’è
anche la diffusione della conoscenza di pro-
U Durante l’esercitazione tezione civile attraverso la distribuzione di
I lavori hanno preso il via il 14 dicembre, con materiale didattico e divulgativo a tutti i di-
una giornata interamente dedicata al tema rigenti scolastici e ai responsabili della si-
della sicurezza nelle scuole, con iniziative di curezza. Questa iniziativa è stata realizzata
sensibilizzazione e attività divulgative rivolte in collaborazione con l’Ingv-Istituto nazio-
ai più giovani per la diffusione della cultura nale di geofisica e vulcanologia.
di protezione civile. La giornata del 15 dicembre è stata dedica-
In particolare si è svolta una prova di eva- ta alla fase esercitativa vera e propria che
6
9. 7
ha previsto la simulazione di un terremoto ta attivata la Sala operativa della Regione Ba-
di magnitudo 6.5 nella Val D’Agri con effet- silicata, che ha mantenuto il raccordo tra il
ti anche nelle vicine regioni Campania (Pro- Comitato operativo e i Centri di coordina-
vincia di Salerno) e Calabria (Provincia di mento provinciali di Potenza e di Matera.
Cosenza). Inoltre, a livello provinciale, sono stati attivati
A livello nazionale, nella sede del Diparti- quattro Ccs-Centri di coordinamento soc-
mento della Protezione Civile, si è riunito in corsi (Potenza, Matera, Cosenza e Salerno)
seduta permanente il Comitato operativo per e 18 Com-Centri operativi misti secondo la
definire le strategie di intervento e garantire suddivisione territoriale presente nelle pia-
l’impiego coordinato delle risorse nazionali. nificazioni di emergenza delle province. Per
A sostegno delle decisioni del Comitato ope- quanto riguarda la Provincia di Salerno so-
rativo hanno operato le funzioni di suppor- no stati attivati il Ccs presso la Prefettura e
to di “Sistema”, attivate secondo le proce- il Com di Vallo di Diano; per la Provincia di
dure interne del Dipartimento anche in rac- Cosenza, il Ccs nel capoluogo e il Com di Ca-
cordo con le Amministrazioni competenti. Il strovillari. Sono stati testati il funzionamen-
Comitato ha operato fino al momento in cui to di questi Centri di coordinamento provin-
è stata istituita la Dicomac-Direzione di co- ciali, strutturati per funzioni di supporto, e
mando e controllo, individuata nella pianifi- l’interazione tra i vari soggetti preposti alla
cazione, nella sede del Palazzo sociale “Mal- gestione degli stessi.
vaccaro” di Potenza. A livello regionale è sta- A livello comunale, secondo i piani di emer-
10. 2 Primo Piano
La protezione civile
della Regione Basilicata
genza, sono stati attivati i Coc-Centri ope- di grado XI della scala al lavoro
rativi comunali e sono state verificate le pri- Mercalli. La scossa colpì
me comunicazioni di emergenza con i Com l’Italia meridionale – in
cui i medesimi comuni afferiscono e tra i particolare Basilicata e Campania – cau-
Com e i Ccs. sando circa 11mila vittime. Le aree mag-
Nel pomeriggio del 15 dicembre, nella se- giormente colpite furono la Val d’Agri, la Val-
de del Dipartimento a Roma si è svolto un le del Melandro-Pergola e il Vallo di Diano.
debriefing interno durante il quale è stata Il terremoto suscitò notevole interesse tra gli
fatta una prima analisi delle attività realiz- studiosi europei del tempo; tra questi meri-
zate a livello nazionale. Per quelle svolte a ta di essere menzionato Robert Mallet che,
livello locale, è stato svolto un incontro di pri- grazie ad un finanziamento dalla Royal So-
ma valutazione delle attività esercitative pres- ciety of London, poté effettuare un lungo so-
so la Dicomac. pralluogo nella regione colpita dal terremo-
to. Al suo ritorno, Mallet raccolse le sue
U L’evento storico di riferimento esperienze in un volume che rappresenta
Per lo scenario esercitativo si è fatto riferi- uno dei contributi più importanti agli svilup-
mento ad un evento storico che ha nel pas- pi pionieristici della sismologia.
sato interessato la regione. L’evento storico Tutte le ricostruzioni macrosismiche, a par-
di riferimento è il terremoto del 16 dicembre tire da quella elaborata da Mallet stesso, in-
1857 alle 22.15, con un’intensità massima dicano un’area di danneggiamento molto
8
11. 9
ampia. In effetti, il terremoto causò danni gentissimi, ma intensità del IX e X grado
estesi su un territorio molto vasto. Intensi- della scala Mercalli hanno interessato un
tà maggiori o uguali al X grado della scala territorio che si estende dall’estremità set-
Mercalli sono testimoniate in un’area di ol- tentrionale del Vallo di Diano fino al bacino
tre 900 km². La Val d’Agri subì danni in- di Sant’Arcangelo. 2
CHI HA PRESO PARTE ALL’ESERCITAZIONE
• Dipartimento della Protezione Civile • Ministero dello Sviluppo Economico
• Regione Basilicata • Ministero dell’Economia e delle Finanze
• Regione Campania • Banca d’Italia
• Regione Calabria • Ministero per i Beni e le Attività Culturali
• Prefetture e Amministrazioni provinciali di Potenza, • Ufficio scolastico regionale per la Basilicata
Matera, Salerno, Cosenza • Centri di Competenza (Cnr, Ingv, Ispra, Eucentre,
• Comuni delle Province di Potenza, Matera, Salerno, ReLuis)
Cosenza • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia
• Aziende sanitarie provinciali e lo sviluppo economico sostenibile
• Aziende ospedaliere • Ordini professionali
• Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco • Enav-Ente nazionale assistenza al volo
• Comando operativo di vertice interforze • Enac-Ente nazionale per l’aviazione civile
• Esercito Italiano • Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (Enel
• Aeronautica Militare Italiana Distribuzione, Enel Produzione, Enel Green Power,
• Marina Militare Italiana Enel Rete Gas)
• Arma dei Carabinieri • Terna-Trasmissione elettricità rete nazionale
• Capitanerie di Porto • Gse-Gestore servizi energetici
• Polizia di Stato • Eni-Ente nazionale idrocarburi
• Polizia Penitenziaria • Snam Rete Gas
• Guardia di Finanza • Italgas
• Corpo Forestale dello Stato • Viabilità Italia
• Croce Rossa Italiana • Aiscat-Associazione italiana società concessionarie
• Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico autostrade e trafori
• Organizzazioni di volontariato di protezione civile • Anas-Ente nazionale per le strade
nazionali, regionali e locali • Autostrade per l’Italia
• Regioni italiane e Province Autonome di Trento e • Ferrovie dello Stato italiane
Bolzano • Compagnie telefoniche
• Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – • Poste Italiane
Direzione generale per le dighe • Isoradio
12. 2 Focus
“Terremoto-Io non rischio”:
campagna per la riduzione
del rischio sismico
I risultati della seconda edizione e i primi dati del sondaggio
“P
roteggi la tua vita mettendoti al partecipazione e di condivisione degli obiet-
sicuro”, “Se sai cosa fare in caso tivi dell’iniziativa. La campagna per la riduzione
di terremoto hai meno paura”, del rischio sismico, giunta quest’anno alla
“Dopo queste informazioni ci sentiamo più seconda edizione, si è svolta il 13 e 14 otto-
protetti”, “Sapere che il mio Comune fa par- bre in 102 piazze di tutta la Penisola e ha
te di una zona sismica mi sorprende e mi spa- coinvolto oltre 1.500 volontari di 12 organiz-
venta, dopo 50 anni che ci abito. Ma so che zazioni nazionali di volontariato. Nel corso
c’è chi si preoccupa di informarci e questo mi delle due giornate i volontari hanno distri-
dà un senso di sicurezza”, “Con la preven- buito circa 70mila pieghevoli e schede in-
zione non tremerai. Grazie a tutti i volontari”. formative e hanno risposto alle domande dei
Sono questi alcuni dei messaggi che hanno cittadini sulle possibili azioni da fare per ridurre
voluto scrivere i cittadini dopo la campagna il rischio sismico. La campagna è stata pro-
“Terremoto-Io non rischio”, come segnale di mossa dal Dipartimento della Protezione Ci-
10
13. 11
vile e dall’Anpas-Associazione nazionale del- stato compiuto in modo efficace. Superviso-
le pubbliche assistenze, in collaborazione ri dell’attività di formazione sono stati i vo-
con l’Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vul- lontari “senior”, che avevano partecipato al-
canologia e con ReLuis-Consorzio della rete l’edizione del 2011 della campagna. Il raccordo
dei laboratori universitari di ingegneria si- costante con i volontari è stato garantito an-
smica. L’iniziativa si è svolta in raccordo con che attraverso il social network “Terremoto-
le Regioni e i Comuni interessati. Io non rischio”: una piattaforma per la for-
Nella scelta delle piazze sono stati privile- mazione dei volontari con spazi di discus-
giati i Comuni classificati in zona 1 o 2, ovvero sione, documenti da scaricare, materiali uti-
aree dell’Italia dove avvengono frequente- li e approfondimenti.
mente terremoti forti o abbastanza forti, e al- Le aree di discussione sono state monitora-
cuni in zona 3, dove i terremoti forti sono te quotidianamente dagli esperti che hanno
meno frequenti. Le piazze sono state indivi- curato la formazione e che hanno risposto a
duate su proposta delle stesse associazioni circa 550 domande.
di volontariato. Punto di forza della manifestazione è stato
Protagonisti della campagna sono stati i vo- lo spirito con cui i volontari hanno parteci-
lontari di protezione civile, formati su diver- pato alla campagna, perché motivati e ca-
si aspetti del rischio sismico. Per favorire una paci di fornire informazioni utili ai cittadini.
maggiore sensibilizzazione dei cittadini ri-
spetto a questo rischio, è stato scelto di im-
LE ASSOCIAZIONI COINVOLTE
piegare nelle diverse piazze le associazioni di
volontariato che operano ordinariamente nei • Anpas-Associazione nazionale delle pubbliche
territori individuati. Il progetto ha previsto assistenze
una prima fase, con la formazione di oltre • Ana-Associazione nazionale alpini
300 volontari da parte di esperti del Diparti- • Anai-Associazione nazionale autieri d’Italia
mento, dell’Ingv, di ReLuis e di Anpas, nel- • Avis-Associazione volontari italiani del sangue
la sede del Dipartimento della Protezione Ci- • Fir-CB-Federazione italia ricetrasmissioni
vile, su diversi aspetti del rischio sismico: la Citizen’s Band
memoria storica dei terremoti, la pericolosi- • Legambiente onlus
tà sismica del territorio e la vulnerabilità del • Confederazione nazionale delle misericordie d’Italia
patrimonio edilizio, la riduzione del rischio • Prociv Arci-Associazione nazionale volontari per la
sismico, il ruolo dello Stato e del cittadino protezione civile
nell’azione di prevenzione e la comunica- • Federazione psicologi per i popoli
zione del rischio sismico. Nel corso dell’estate • Rnre-Raggruppamento nazionale
i volontari hanno istruito a loro volta altri 1.200 • Radiocomunicazioni emergenza
volontari, diventando quindi attori di un pro- • Ucis-Unità cinofile italiane da soccorso
cesso di diffusione della conoscenza. A set- • Unitalsi-Unione nazionale italiana trasporto
tembre sono stati programmati alcuni in- • Ammalati a Lourdes e santuari internazionali
contri, per verificare che il percorso fosse
14. 2 Focus
Nelle diverse piazze, dal nord al sud della
Penisola, l'iniziativa è stata vissuta come un
momento importante di partecipazione e co-
me un’occasione per migliorare la consape-
volezza dei cittadini rispetto ai rischi presenti
nel territorio. Imparare a prevenire e ridurre
le conseguenze dei terremoti, infatti, è un
compito che riguarda tutti: diffondere infor-
mazioni sul rischio sismico è una responsa-
bilità collettiva a cui tutti i cittadini devono
contribuire.
La nuova edizione di “Terremoto-Io non ri-
schio” è prevista tra settembre e ottobre 2013
e coinvolgerà un numero maggiore di piazze
in tutta Italia e altre associazioni di volonta-
riato. Per ulteriori informazioni sull’edizione
passata e per aggiornamenti sulla prossima
è online un sito interamente dedicato all’ini-
ziativa: iononrischio.it.
U Il sondaggio dopo la campagna ni dei terremoti e cosa può fare nella propria
A distanza di due mesi dalla campagna, il Di- casa, con il consiglio di un tecnico, oppure
partimento della Protezione civile ha avviato da solo, fin da subito. Nella scheda informa-
un sondaggio tra gli adulti che avevano par- tiva, invece, sono contenute informazioni per
tecipato a “Terremoto-Io non rischio” e che tutta la famiglia sui comportamenti da adot-
avevano espresso la volontà di essere ricon- tare durante il terremoto e subito dopo.
tattati. Obiettivo del monitoraggio era capire se Il sondaggio è stato avviato il 14 dicembre. Al
dopo l’iniziativa fosse cambiato il livello di co- 31 dicembre, gli operatori del Contact Center
noscenza del rischio sismico da parte dei cit- del Dipartimento avevano richiamato 872 dei
tadini e se fossero state realizzate azioni con- 1.222 cittadini che avevano dato il consen-
crete per la sicurezza delle abitazioni. so a essere ricontattati: di questi, 404 non
Informazioni sul rischio sismico e su come hanno risposto o hanno chiesto di essere ri-
migliorare la sicurezza della propria casa so- chiamati in un’altra data, 130 hanno scelto
no contenute, infatti, nei materiali informati- di non fare il test o hanno indicato nel mo-
vi distribuiti dai volontari, che sono stati illu- dulo un numero inesistente. In 338 hanno
strati ai cittadini nel corso della campagna. acconsentito all’intervista telefonica. Il son-
In particolare, nel pieghevole viene spiegato daggio è ancora in corso, ma dai primi risul-
in termini semplici cosa deve sapere il citta- tati sono emerse alcune risposte interessan-
dino per imparare a prevenire e ridurre i dan- ti e diversi spunti di riflessione. Innanzi tutto,
12
15. 13
tervento di rafforzamento o di miglioramento
strutturale della propria casa. L’intervista si è
poi focalizzata sui piccoli interventi che è pos-
sibile fare all’interno delle abitazioni da soli, sen-
za necessità di rivolgersi a un tecnico: la qua-
si totalità degli intervistati si è assicurata di
sapere dove fossero e come si chiudessero i
rubinetti di gas, acqua e luce e ha individua-
to i punti sicuri della casa dove ripararsi in
caso di terremoto. Il 55% dei cittadini che
hanno risposto all’intervista ha dichiarato di aver
allontanato mobili pesanti da letti o divani, ha
fissato alle pareti scaffali e librerie, ha appe-
so quadri e specchi con ganci chiusi o ha pre-
parato una cassetta di pronto soccorso, una
torcia elettrica, una radio a pile. Circa il 40%
degli intervistati ha messo gli oggetti pesanti
sui ripiani bassi e ha fissato gli oggetti su quel-
li alti col nastro biadesivo, o si è informato sul-
l’esistenza del piano di protezione civile del
è stato chiesto ai cittadini se dopo la campa- proprio Comune. Infine, il 26% ha utilizzato un
gna avessero letto i materiali informativi: il fermo per l’apertura degli sportelli bassi. In
90% ha detto di averli letti, mentre il 10% ha generale, dopo la campagna, il 90% dei cit-
dichiarato di non averli guardati. L’80% del- tadini ricontattati dichiara di saperne di più
le persone che li ha letti, ne ha discusso il sul terremoto. La quasi totalità degli intervi-
contenuto con familiari, vicini o amici. Sono sta- stati (98%) si dice interessata a partecipare al-
te poi chieste alcune informazioni sulla sicu- la prossima edizione dell’iniziativa.
rezza delle abitazioni: dopo “Terremoto-Io non Dal sondaggio sembra emergere che buona
rischio”, il 62% degli intervistati si è informa- parte dei cittadini, dopo la campagna, abbia
to sull’anno di costruzione della propria casa iniziato ad assumere un ruolo più attivo per
e si è interessato se la propria abitazione fos- la riduzione del rischio sismico e abbia avviato
se stata costruita con criteri antisismici. Qua- alcuni piccoli interventi all’interno della pro-
si il 50% dei cittadini che si sono informati ha pria abitazione. Un primo passo che va nel-
dichiarato che la sua casa è risultata antisismica, la direzione di una maggiore consapevolez-
mentre solo l’8% di questi ha chiesto l’aiuto di za rispetto ai rischi presenti sul territorio, di
un tecnico specializzato per capire di quali una maggiore sensibilizzazione per ridurre i
interventi avesse bisogno la propria abitazio- danni del terremoto e di un senso di re-
ne. Il 5% di chi ha richiesto l’aiuto di un tec- sponsabilità collettiva nel diffondere infor-
nico ha realizzato in questi due mesi un in- mazioni sul rischio sismico.
16. 2 Focus
U Le domande più frequenti gliore difesa dai terremoti e l’unico modo per
È possibile prevedere i terremoti? Ad oggi ridurne le conseguenze. Solo in Italia, ogni
non ci sono metodi riconosciuti dalla scienza giorno si verificano decine di terremoti e più
che consentono di prevedere il tempo ed il di diecimila ogni anno, di cui la quasi totali-
luogo esatti in cui avverrà il prossimo terremoto. tà sono registrati solo dagli strumenti, senza
L’unica previsione possibile è di tipo statisti- alcun effetto sulle costruzioni. Prevedere che
co, basata principalmente sulla conoscenza avvenga genericamente un terremoto, sen-
dei terremoti del passato. Sappiamo quali so- za precisarne la magnitudo, in un’area rela-
no le aree del nostro Paese interessate da tivamente vasta è spesso una previsione scon-
una elevata pericolosità sismica, dove cioè è tata, se non si precisa anche la magnitudo e
più probabile che si verifichi un evento si- non si circoscrive adeguatamente l’area (ad
smico di forte intensità, ma non possiamo esempio, in un raggio di 10-20 km). Previ-
stabilire con esattezza il momento in cui si sioni di questo tipo non hanno alcuna utilità
verificherà. La mappa di pericolosità sismi- per fini di protezione civile e sono fuorvianti:
ca è tuttora lo strumento più efficace che la possono cioè indurre le persone a non agire
comunità scientifica mette a disposizione per quotidianamente per ridurre il rischio.
le politiche di prevenzione. La prevenzione – Quali sono le norme di comportamento da
che si realizza principalmente attraverso la tenere prima durante e dopo il terremoto?
riduzione della vulnerabilità sismica delle co- Il primo passo è guardarsi intorno e identifi-
struzioni, ovvero il rafforzamento delle co- care nella nostra casa tutto ciò che in caso di
struzioni meno resistenti al sisma – resta la mi- terremoto può trasformarsi in un pericolo.
14
17. 15
Prima di un terremoto • chiudi i rubinetti di gas, acqua e l’interrut-
Se vivi in una zona sismica devi: tore generale della luce
• conoscere quale sia la classificazione si- • esci con prudenza indossando le scarpe
smica del territorio • raggiungi uno spazio aperto, lontano da
• sapere se esiste un piano di protezione ci- edifici e strutture pericolanti e, appena ti è
vile comunale possibile, raggiungi l’area di attesa indivi-
• conoscere come è stata costruita la tua casa duata dal piano di emergenza comunale
• organizzare un piano di emergenza familiare • stai lontano da spiagge, dighe, impianti in-
• sapere se a scuola e sul luogo di lavoro è dustriali
stato predisposto un piano di emergenza • non usare il telefono, ma lascia le linee li-
Durante il terremoto bere per le chiamate di emergenza
Se sei al chiuso: • non usare l’automobile per evitare di in-
• cerca riparo nel vano di una porta inserita tralciare l’intervento dei mezzi di soccorso.
in un muro portante (quelli più spessi) o
sotto una trave, perché ti può proteggere da
eventuali crolli. Se i terremoti che capita- LA CAMPAGNA IN CIFRE
no nella zona dove vivi generalmente non
sono forti, puoi ripararti sotto un tavolo. I NUMERI
Devi comunque allontanarti dal centro del- 102 piazze in tutta Italia
la stanza: perché potresti essere ferito dal- 100 Comuni coinvolti
la caduta di vetri, intonaco o altri oggetti 18 Regioni e 1 Provincia autonoma
• non precipitarti fuori lungo le scale: sono in 66 Province interessate
genere la parte più debole dell’edificio 1.500 volontari
• non usare l’ascensore: si può bloccare 12 organizzazioni nazionali di volontariato
• aspetta che la scossa sia cessata prima 70mila materiali informativi distribuiti
di uscire
Se sei all’aperto: IONONRISCHIO.IT
• allontanati da edifici, alberi, lampioni, li- Accessi
nee elettriche. Cerca un posto dove non ci • 8.500 visitatori dall’8 al 15 ottobre 2012
sia nulla sopra di te. In strada potresti es- • 31.600 visualizzazioni di pagina
sere colpito da vasi, tegole ed altri mate- • 3.7 numero medio di pagine del sito visitate
riali che cadono Pagine più lette
Se sei in auto: • 2.500 “materiali informativi”
• non sostare sotto i ponti o in prossimità di • 2.400 “le piazze più vicine”
terreni franosi e corsi d’acqua • 2.000 “gallerie fotografiche”
Dopo il terremoto Multimedia
• assicurati dello stato di salute delle perso- • 70 gallerie fotografiche
ne a te vicine e presta i primi soccorsi sen- • 9 video
za muovere le persone ferite gravemente
18. 2 Storie
Una sezione dedicata Uno sguardo al passato che
agli eventi che hanno segnato è anche occasione di riflessione
la storia italiana e che, sui temi di previsione
al contempo, hanno contribuito e prevenzione dei rischi e sulla
alla nascita e all’evoluzione capacità del Sistema di
di una cultura condivisa protezione civile di rispondere
di protezione civile. efficacemente alle emergenze.
Umbria-Marche:
il terremoto infinito
Dal 26 settembre 1997 una sequenza
sismica colpisce il territorio con oltre
6mila scosse in cinque mesi
[…] Nel terremoto di oggi, proprio perché insieme muoiono l’uomo e
“ l’arte, ciò che viene in luce è il loro nesso, ciò che illustra la condizione
dell’uomo che solo perché sa trascendersi nell’arte marca la sua differenza
dall’animale. Solo se questo nesso è chiaro allora piangeremo coloro che sono
morti come è degno di esser pianto un uomo, e piangeremo la perdita delle
opere d’arte non con le lacrime del mercante che ne “valuta il valore”, ma
con le lacrime di chi nell’arte vede il segno dell’uomo, l’immagine del suo bi-
sogno di esprimersi al di là dell’esistenza biologica. Così vincolati l’uno al-
l’altra, sia l’uomo sia l’arte segnalano la loro appartenenza alla
A
Terra, quindi la loro sorte peritura1.
lle ore 2.33 del 26 settembre 1997 un terremoto di magnitudo 5.5,
”
VIII grado della scala Mercalli, sorprende nel sonno gli abitanti di una
vasta area dell’Italia centrale – localizzata lungo l’asse della dorsa-
le montuosa degli Appennini, tra Umbria e Marche – e provoca crolli in diverse località
dell’alto appennino. Immediati si attivano i soccorsi e con le prime luci dell’alba i tecnici
dei Comuni iniziano le attività di sopralluogo. Ad Assisi, i funzionari della sovrintenden-
za, accompagnati dai frati francescani, sono al lavoro per la valutazione dei danni alla Ba-
silica superiore della Chiesa di San Francesco. Alle 11.40 del 26 settembre, una nuova for-
te scossa di magnitudo 5.7 colpisce il territorio, provocando seri danni in numerose loca-
lità delle due Regioni colpite e, in particolare, nei Comuni di Serravalle di Chienti, Foli-
16
19. 17
gno e Nocera Umbra. In pochi secondi il sisma scatena morte e distruzione. In totale, un-
dici persone perdono la vita sotto le macerie, i feriti sono centinaia e migliaia le famiglie
che non hanno più una casa. Il terremoto compromette gravemente il tessuto urbano, sto-
rico, artistico e culturale umbro-marchigiano: dal campanile della cattedrale di Foligno alla
torre di Nocera Umbra, dai musei locali ai teatri storici diffusi su tutto il territorio.
Ad Assisi, nel complesso francescano, la scossa causa il crollo della volta nella Basili-
ca superiore. Il terremoto sorprende i tecnici al lavoro e provoca la morte di due funzio-
nari della sovrintendenza e di due frati francescani. Un sopravvissuto ricorda con queste
parole la sua esperienza:
“Sono entrato nella Basilica Superiore attorno alle 11.00. Con me, una ventina di per-
sone, tra religiosi, tecnici e rappresentanti delle istituzioni per verificare gli effetti della scos-
sa della notte precedente sugli affreschi. Per precauzione i frati avevano chiuso le porte del-
la basilica ai pellegrini. I tecnici ci mostravano le piccole crepe sulle pareti. Poi un segnale
di avvertimento: una scossa, commentata dai presenti quasi con un sorriso: “niente pau-
ra, è solo di assestamento”. Invece cinque minuti dopo, alle 11.42, un boato ha scosso dal-
le fondamenta la Basilica Superiore. In un attimo, io mi trovavo proprio in mezzo alla chie-
sa, ho visto cadere la volta di San Matteo nei pressi dell’uscita, mentre alle mie spalle ho
sentito un altro crollo, fortissimo, vicino all’altare maggiore. La polvere poi ha avvolto tut-
to, tra le gridai. Mi sono sentito gelare dentro, ho avvertito la sensazione della morte im-
minente. Il buio e la polvere hanno reso tutto più difficile. La conoscenza della Chiesa mi
ha spinto verso la porta principale […]. Da quel momento è iniziato un tragico conteggio
delle persone presenti in Chiesa” 2.
Le immagini del crollo – riprese dal cameraman di “Umbria Tv” Paolo Antolini, che
in quel momento si trovava all'interno della Basilica – rimbalzano sulle emittenti televi-
sive nazionali e internazionali. L’Italia colpita al cuore commuove il mondo, il patrimo-
nio artistico e culturale ferito dal terremoto tiene alta l’attenzione mediatica sull’Umbria
e le Marche per tutti i mesi della sequenza sismica.
U LA SEQUENZA SISMICA
Ha così inizio il “terremoto infinito”: una sequenza sismica che per oltre cinque mesi
tiene la popolazione di Umbria e Marche – e dell’Italia tutta – con il fiato sospeso. Nell’arco
dell’intera sequenza, la Rete sismica nazionale dell’Ing3 – integrata da una rete mobile lo-
cale e dagli strumenti fissi della rete sismometrica marchigiana – registra oltre 6mila scos-
se, localizzate in una fascia estesa per 50 Km in direzione nord-ovest sud-est, compresa
tra le località di Gualdo Tadino e Nocera Umbra, a nord, e di Sellano e Norcia, a sud. Tra
(1) La citazione è tratta da “Piangere l’uomo oppure l’arte?” di Umberto Galimberti, «La Repubblica», 28 settembre 1997
(2) La citazione è tratta dalla testimonianza del giornalista dell’Ansa Romano Carloni, presente nella Basilica superiore di Assisi al
momento del crollo della volta.
20. 2 Storie
Foto gentilmente concessa al Dipartimento della Protezione Civile dall’Aeronautica Militare
Uno dei simboli del
i mesi di ottobre 1997 e marzo 1998 sono circa dieci le scosse di magnitu-
terremoto del 1997:
la basilica di San
do superiore a 4.5, che aggravano ulteriormente lo scenario di danno. Il 3
Francesco ad Assisi
ottobre una scossa di magnitudo 5.1, leggermente più a nord delle precedenti,
interessa la zona di Nocera Umbra. Il 7 ottobre, una scossa di magnitudo 5.3 colpisce la
zona di Casenove e Forcatura, a ovest di Colfiorito. Il 12 ottobre, una scossa di magnitu-
do 5.1 è registrata sul territorio tra Sellano e Preci, interessato due giorni più tardi da un
nuovo terremoto di magnitudo 5.5. Ed è proprio con la scossa del 14 ottobre che crolla un
altro simbolo di questo territorio: “Il Torrino”, la lanterna del palazzo comunale di Foli-
gno, già danneggiata dalle scosse precedenti. Complessivamente, i Comuni maggiormen-
te colpiti dalla sequenza sismica sono 48, fra cui Assisi, Gubbio, Foligno, Norcia, Valfab-
brica, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sellano, in Umbria. Nelle Marche i danni più rile-
vanti si registrano nei comuni di Serravalle del Chienti, Camerino, Fiordimonte, Castel-
santangelo sul Nera. A partire dalla seconda metà del mese di ottobre l’attività sismica si
attenua, ma è comunque destinata a protrarsi sino all’aprile del 1998.
U IL MODELLO DI INTERVENTO
La gestione dell’emergenza terremoto Umbria-Marche costituisce un delicato banco di
prova per il Servizio Nazionale della Protezione Civile, che si trova ad affrontare una si-
18
21. 19
tuazione di enorme complessità ad appena cinque anni dalla sua costituzione con la Leg-
ge n. 225 del 1992. Gli uomini e le donne della protezione civile, immediatamente a la-
voro dopo la scossa del 26 settembre, operano sul territorio cercando di stabilizzare la si-
tuazione di emergenza. Sin dalle prime ore sono predisposti oltre 14mila posti letto per la
popolazione terremotata, che salgono a 40mila nell’arco di pochi giorni. Ma le scosse non
danno tregua e la criticità principale è rappresentata dall’esigenza di garantire accoglien-
za adeguata a una popolazione spaventata e ferita nell’animo da una sequenza sismica che
pare interminabile. Il Sistema di protezione civile si trova inoltre a fronteggiare l’esigen-
za degli abitanti dei centri montani – a prevalente attività agricola – di “non scendere a
valle”. Occorre dunque studiare soluzioni abitative che consentano loro di restare vicini
alle attività produttive ed è con questo obiettivo che sono allestiti campi di accoglienza nel-
le zone collinari di Forcatura, Annifo, Arvello, Seggio, Casette di Cupignolo, Cassignano,
Fraia, Popola, Colfiorito, Verchiano.
Le prime misure normative in favore delle popolazioni colpite sono adottate a pochi gior-
ni dalla scossa del 26 settembre 1997: il 27 settembre, l’ordinanza n. 2668 nomina i Pre-
sidenti delle Regioni Umbria e Marche Commissari delegati e assegna loro le prime risor-
se per gli interventi di soccorso e assistenza; il 1° ottobre, l’ordinanza n. 2669 nomina il
Commissario delegato agli interventi sul patrimonio artistico e culturale e dispone un fon-
do dedicato. Il 13 ottobre, l’ordinanza n. 2694 individua i Comuni danneggiati dal terre-
moto. Nell’ottobre 1997 prendono il via i lavori per la realizzazione di oltre 4mila modu-
li abitativi e centinaia di moduli “sociali” distribuiti in 160 insediamenti, con l’obiettivo
di garantire alla popolazione colpita uno standard di vita qualitativamente adeguato.
Nel dicembre 1997 gran parte delle persone temporaneamente alloggiate in strutture
attendate o roulotte trova sistemazione nei moduli abitativi: una soluzione che per tempi
di realizzazione e qualità non trova eguali a livello internazionale e che salvaguarda l’esi-
genza delle famiglie – già duramente colpite dalla perdita della propria casa – di non ab-
bandonare il territorio di appartenenza. Una scelta lungimirante che aiuta la popolazio-
ne umbra e marchigiana a riappropriarsi dei propri spazi, a riprendere in mano la propria
economia, a risvegliare e accendere la vita sociale e culturale all’indomani del terremoto.
(3) Istituto nazionale di geofisica ribattezzato nel 2000 Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
FONTI
• Beni culturali in Umbria: dall’emergenza sismica alla ricostruzione, Dipartimento della Protezione Civile, Ministero per i Beni
e le Attività Culturali, BetaGamma editrice, 2007
• Il peso economico e sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni, E. Guidoboni, G. Valensise, Bononia University Press, 2012
• Italiani con gli stivali, Erasmo D’Angelis, Legambiente 2009
• Gestione emergenze, Sala situazione Italia, mattinali (settembre-ottobre 1997)
• «La Repubblica», «La Stampa», «Il Messaggero», archivi storici
22. 2 Dal Territorio
Castrovillari: associazioni e istituzioni
discutono di emergenza e disabilità
mergenza e non Le associazioni di volontariato e le Per il Dipartimento della
“E autosufficienza. Le buone
prassi sul rischio sismico”.
istituzioni hanno discusso del
tema, anche in relazione allo
Protezione Civile hanno parlato di
“Pianificazione nazionale e
Il Comune di Castrovillari, in sciame sismico che sta gestione dell’emergenza con
Provincia di Cosenza, ha ospitato interessando la zona. Nel corso attenzione alla disabilità” Antonio
il 19 dicembre un incontro sul della prima sessione di lavoro i Salpietro del Servizio Volontariato
soccorso delle persone con relatori hanno affrontato diversi e Annalisa Montanari del Servizio
disabilità in emergenza. temi. In particolare Gino Mirocle Emergenza sanitaria e assistenza
L’iniziativa, organizzata dal Csv- Crisci, Preside della Facoltà di alla popolazione. La seconda
Centro servizi per il volontariato Scienze Matematiche, Fisiche e sessione è stata dedicata alle
della Provincia e dal Naturali dell’Università della prospettive programmatiche per
Coordinamento territoriale Calabria ha parlato della la tutela delle persone non
associazioni Pollino, è stata “Sismicità nell’area del Pollino”; autosufficienti. Al dibattito sono
patrocinata dal Dipartimento Edoardo D’Andrea, Responsabile intervenuti i rappresentanti delle
della Protezione Civile della Articolazione Rischio Sismico istituzioni e delle organizzazioni di
Regione Calabria, dalla Provincia della Regione Calabria ha invece volontariato locali.
di Cosenza e dall’Ente Parco discusso di “Pianificazione 3 INFO
www.protezionecivilecalabria.it
Nazionale del Pollino. sismica. Mappa della disabilità”. www.comune.castrovillari.cs.it
CENTRO RAMPI: UN NUOVO
CORSO DI FORMAZIONE
Il centro Alfredo Rampi organizza nel 2013 la
IV edizione di “Prevenzione e gestione delle
emergenze ambientali e civili”, un corso di
alta formazione in psicologia delle emergenze.
90 ore di lezione e 50 ore di esercitazioni per
imparare a gestire le situazioni di crisi,
informare la popolazione, fornire supporto
psicologico in emergenza. Il corso si svolge a
Roma, presso il Centro per la formazione e la
diffusione della cultura della protezione civile,
ed è rivolto a laureati in psicologia e
medicina, educatori, insegnanti, operatori
sanitari e di protezione civile.
3 INFO
www.centrorampi.it
segreteria.corsoeme@gmail.com
20
23. 21
Quale comunicazione nella crisi?
Una giornata di riflessione a Onna
imettere al centro il tema della consapevolezza in protezione civile è stato Elvezio Galanti, direttore
R e del rischio, trasformandolo in un progetto
educativo e in patrimonio condiviso. Questo
dell’Ufficio relazioni istituzionali del Dipartimento
della Protezione Civile. Resilienza vuol dire avere
l’obiettivo del convegno “New Orleans, L’Aquila, memoria degli avvenimenti del passato, vuol dire
Fukushima. Quale comunicazione per quale crisi?”, avere fiducia nelle istituzioni, ma anche
che si è tenuto a Onna lo scorso 10 novembre, sussidiarietà orizzontale e cittadinanza attiva: un
organizzato dall’associazione di volontariato cittadino consapevole e informato, e quindi
“L’Aquila che rinasce” in collaborazione con esigente nei confronti delle istituzioni. Sono
l’Assessorato alla Protezione Civile della Regione intervenuti al convegno, tra gli altri, anche
Abruzzo. Al centro del dibattito, il ruolo strategico l’Assessore regionale alla Protezione Civile
della comunicazione, prima, durante e dopo una Gianfranco Giuliante, che ha sottolineato il ruolo
situazione di crisi e di emergenza, che “fa saltare” chiave del cittadino “attivo”, il sindaco dell’Aquila,
tutti i meccanismi di gestione del territorio. Come Massimo Cialente, Massimo Alesii, delegato
successo all’Aquila, con il terremoto del 2009, a regionale Ferpi Abruzzo e Molise, Stefano Pallotta,
New Orleans con l’uragano Katrina del 2005, e a presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, e
Fukushima con l’esplosione della centrale nucleare Antonio Centi, Presidente Anci Abruzzo.
del 2011. La parola chiave del convegno è stata 3 INFO
www.regione.abruzzo.protezionecivile.it
“resilienza”. A spiegarne il significato che ricopre www.facebook.com/laquila.cherinasce
In Trentino l’undicesima edizione del Campionato Italiano
di Sci della Protezione Civile
a Provincia Autonoma di Trento organizza a Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena l’undicesimo Cam-
L pionato di Sci della Protezione Civile, che si terrà nei giorni 31 gennaio, 1-2 febbraio 2013. L’iniziativa ri-
torna in Trentino, dove è nata, da un’idea condivisa con la rivista “La protezione civile italiana” e il Dipartimento
della Protezione Civile. Negli anni la manifestazione si è sviluppata assumendo sempre maggior rilievo e in-
crementando gradualmente il numero dei partecipanti, arrivando fino all’undicesima edizione. I campionati di
sci non sono solo una semplice competizione sportiva ma soprattutto un significativo momento di aggregazione
e confronto delle componenti del complesso e articolato “Sistema di Protezione Civile” italiano. La manife-
stazione favorisce infatti l’incontro tra persone, gruppi, strutture operative pubbliche o riconducibili al volon-
tariato che durante le emergenze sono spesso chiamate ad operare insieme.
La manifestazione si svolge quest’anno nel comprensorio sciistico di Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Ren-
dena dove, oltre alle cerimonie di apertura e chiusura, si terranno anche le tre competizioni di sci alpino, sci
nordico e snowboard con il corollario di altre iniziative a cui i partecipanti potranno scegliere di prendere par-
te. Sul sito della protezione civile della Provincia Autonoma di Trento sono disponibili maggiori informazioni sul-
la manifestazione e gli eventi in programma.
3 INFO
www.protezionecivile.tn.it
campionati.pc2013@gmail.com
24. 2 Dal Territorio
La grande festa del volontariato La professionalità degli architetti
della protezione civile piemontese al servizio della Protezione Civile
i è celebrata a fine novembre al Lingotto Fiere di istituzione di una rete di presidi degli architetti
S Torino la Festa dei volontari della protezione ci-
vile del Piemonte. Presenti alla manifestazione auto-
L’ per la Protezione civile sull'intero territorio
nazionale, con l'obiettivo di alimentare un proficuo
rità locali e rappresentanti del Dipartimento della Pro- rapporto di collaborazione con il Servizio Nazionale
tezione Civile. Dopo il minuto di silenzio in ricordo dei della Protezione Civile. È questa l’iniziativa
volontari che hanno perso la vita in operazioni di soc- annunciata dal Vicepresidente dell’Ordine nazionale
corso, sono stati ricordati gli interventi di emergenza degli architetti, Rino La Mendola, intervenuto ad un
degli ultimi anni. La protezione civile piemontese è seminario di studi promosso dal Dipartimento della
intervenuta non solo nella Regione, ma anche in Liguria, Protezione Civile. Nel corso del seminario, i cui
Puglia, Veneto, Haiti e in Emilia. L’esperienza emilia- lavori sono stati aperti dal Capo Dipartimento,
na – 148 giorni con 1500 volontari impegnati per as- Franco Gabrielli, dirigenti e funzionari del
sistere la popolazione – è stata molto impegnativa Dipartimento hanno illustrato il funzionamento del
per le varie componenti della Colonna mobile regionale. Servizio Nazionale, le attività tecniche in emergenza
Tra le iniziative più interessanti, la struttura protetta e il ruolo degli architetti nelle attività di protezione
per l’infanzia allestita in uno dei campi gestiti dalla civile, con un focus sull'esperienza del terremoto in
Regione Piemonte, unica realtà in Italia. Emilia-Romagna.
3 INFO 3 INFO
www.regione.piemonte.it www.awn.it
www.anpas.piemonte.it direzione.cnappc@archiworld.it
Terremoto Emilia: varata legge per la ricostruzione di centri urbani,
zone produttive e rurali
U
na disciplina speciale, semplificata nelle procedure ed essenziale nei contenuti, che consentirà di
realizzare celermente il complesso degli interventi ricostruttivi, in particolare per quanto riguarda i
centri storici e il territorio produttivo e rurale nelle aree colpite dal terremoto nel mese di maggio del
2012. Sono gli obiettivi contenuti nella legge approvata lo scorso dicembre dall’Assemblea legislativa della
Regione Emilia-Romagna.
L’intervento normativo – salvaguardando il diritto dei cittadini alla ricostruzione degli immobili distrutti dal
sisma, nelle condizioni e nel luogo in cui si trovavano – consentirà di accompagnare gli interventi di
riparazione o ricostruzione con il miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche degli edifici e
della qualità urbana perseguendo la tutela del patrimonio storico-culturale.
Per le opere e le infrastrutture pubbliche e per gli immobili pubblici e privati che costituiscono beni
culturali la Giunta regionale predisporrà, d’intesa con il Commissario delegato, un programma specifico di
interventi di ricostruzione. Tutte le informazioni di dettaglio sul provvedimento approvato lo scorso
dicembre e le misure adottate sono disponibili sul portale della Regione Emilia-Romagna nella sezione
“Dopo il terremoto” dedicata alla ricostruzione.
3 INFO
www.regione.emiliaromagna.it
www.regione.emilia-romagna.it/terremoto
22
25. 23
Un manuale a supporto delle Genova, un laboratorio
attività dei forestali altoatesini mobile per i VVF
afforzare le attività di protezione sionale fornito dal Corpo forestale nei n nuovo laboratorio mobile
R civile a tutela della popolazio-
ne e del patrimonio forestale della
centri operativi comunali, distrettuali
e provinciali di protezione civile è le-
U specializzato nell’elaborazione
di immagini e video per gestire con
Provincia Autonoma di Bolzano. gato alla profonda conoscenza del maggior efficacia le informazioni
Questo l’obiettivo del manuale di in- territorio: le consuete attività di durante le emergenze che si
tervento − redatto da specialisti del- sorveglianza e ricognizione saranno verificano nel nord Italia.
le Ripartizioni foreste e protezione dunque utili per segnalare situazioni Il mezzo, in dotazione al comando
antincendi e civile ed esperti di Risk di pericolo causate da fenomeni di dei Vigili del Fuoco di Genova, è
Management − i cui contenuti sono dissesto idrogeologico. stato presentato l’11 dicembre nel
stati illustrati al personale foresta- Il loro contribuito sarà fondamentale capoluogo ligure e si aggiunge ai
le durante gli incontri svolti nei Co- anche per la realizzazione di attivi- due laboratori che operano a
muni di Silandro, Varna, Brunico e tà di pronto intervento indispensa- Firenze e Roma garantendo così
Bolzano. Nel corso del 2013 i fun- bili per la salvaguardia della popo- una copertura strategica delle aree
zionari forestali della Provincia sa- lazione, come la chiusura o le eva- settentrionali, centrali e meridionali
ranno coinvolti in misura maggiore cuazioni di strade e le interruzioni di del nostro Paese.
nelle attività di protezione civile per linee elettriche. Le tecnologie satellitari di cui si
supportare le organizzazioni già at- 3 INFO avvale il laboratorio mobile
www.provincia.bz.it/foreste
tive nel settore. L’apporto profes- forest@provincia.bz.it consentono di associare alla
tradizionale trasmissione di
Rovigo: un manuale per conoscere informazioni via radio o via filo
il Sistema di protezione civile quella di immagini che permettono
resentato il 7 dicembre a Rovigo, dall'Assessore alla protezione civi- una visione diretta dei luoghi
P le Claudio Bellan, il primo manuale operativo sui principali compiti e
sulle attività del volontariato, la struttura organizzativa del sistema pro-
colpiti da calamità.
In questo modo gli operatori
vinciale e la normativa di settore. L'opuscolo, in versione sperimentale, è chiamati a coordinare le operazioni
stato realizzato dal Servizio provinciale di protezione civile e mira a for- di soccorso possono stabilire la
nire le informazioni indispensabili in materia di sicurezza per i volontari tipologia di azione più adatta al
di protezione civile. Tra i temi affrontati nel manuale: il percorso per di- reale scenario di intervento.
ventare volontari di protezione civile, le organizzazioni che ne fanno par- L’operatività dei laboratori mobili
te, le specializzazioni delle organizzazioni, l’emblema distintivo della pro- di comunicazione satellitare è stata
tezione civile, la formazione, i corsi e le esercitazioni, la concessione di con- testata con risultati positivi nel
tributi e la gratuità delle vaccinazioni. Spazio anche a nozioni sui campi corso di alcune recenti emergenze,
base, gli apparati radio, l’uso di attrezzature e mezzi, il rischio idraulico, dal terremoto in Emilia-Romagna
gli interventi in esercitazione e in emergenza, l’organizzazione comuna- all’alluvione in Maremma del
le di protezione civile e un’appendice con normativa e circolari. novembre scorso.
3 INFO 3 INFO
www.comune.rovigo.it www.vigilfuoco.it
gruppo.rhodigium@comune.rovigo.it comando.genova@vigilfuoco.it
26. 2 Dal Territorio
“Dire&Fare”: volontariato,
Pubblica Amministrazione e buone prassi
i è svolto dal 14 al 16 novembre
S alla Fortezza da Basso di Firen-
ze la XV edizione di “Dire&Fare”, la
rassegna dell’innovazione e del mi-
glioramento delle attività della Pub-
blica Amministrazione promossa da
Anci Toscana e Regione Toscana.
Anche il Cesvot-Centro servizi vo-
lontariato Toscana ha partecipato
con due eventi all’iniziativa. Il 15
novembre, insieme alla Regione, ha
organizzato il seminario “Promuo-
vere cittadinanza attiva, solidarie-
tà e legalità nella scuola” pensato
per avvicinare il mondo della scuo- Colli Fiorentini, “Il tuo territorio - rischi e risorse”
la ai progetti di solidarietà e volon- l centro intercomunale di protezione civile “Colli Fiorentini” ha realiz-
tariato attivi sul territorio. Il 16 no-
vembre con il Cnv-Centro naziona-
I zato l’opuscolo informativo “Il tuo territorio - rischi e risorse” per illu-
strare alla popolazione del Comune di Lastra a Signa i rischi che insistono
le per il volontariato, ha coordinato sul territorio e il piano di intervento della protezione civile in caso di
la tavola rotonda “Volontariato e emergenza. Primi destinatari dell’iniziativa sono i ragazzi delle scuole di
pubblica amministrazione. Presen- ogni ordine e grado, attraverso cui sarà possibile raggiungere e informare
tazione di buone prassi di collabo- circa 1.500 famiglie.
razione”, in cui sono stati presen- Conclusa la prima fase, è in programma la distribuzione della brochure
tati i risultati dell’indagine “Buone anche nei locali pubblici, nelle sedi associative e nei luoghi di aggregazione
prassi: volontariato e Pubblica Am- sociale, in modo da raggiungere il maggior numero di abitanti. Nell’opu-
ministrazione”. L’obiettivo è stato scolo, oltre a una sintesi del piano intercomunale di protezione civile, so-
quello di rintracciare – attraverso no indicate le aree di emergenza, di accoglienza, di attesa e le loro collo-
la somministrazione di un questio- cazioni nei vari settori del territorio comunale. L’iniziativa nasce dall’im-
nario indirizzato alle associazioni – pegno delle autorità locali di fornire ai cittadini informazioni utili per co-
le migliori esperienze di collabora- noscere i rischi legati al territorio – interessato soprattutto dal rischio idro-
zione tra il volontariato e le ammi- geologico – e le corrette norme di comportamento da adottare in caso di
nistrazioni locali, in modo da repli- emergenza per prevenire situazioni di pericolo. Il Comune di Lastra a Signa
care sul territorio i progetti che han- ha aderito dal 2005 al Centro intercomunale di protezione civile, di cui
no prodotto le più efficaci sinergie. fanno parte anche i Comuni di: Scandicci, Barberino Val d’Elsa, Tavarnel-
3 INFO 3 INFO le Val di Pesa, Greve in Chianti, Impruneta
www.cesvot.it www.collifiorentini.fi.it
www.dire-fare.eu protezionecivile@collifiorentini.fi.it e San Casciano in Val di Pesa.
24
27. 25
Croce Rossa Italiana tra esercitazioni
e campo scuola nazionale
a Croce Rossa Italiana, nella sua veste di dopo il sisma del 6 aprile 2009, e che fanno parte
L struttura operativa del Servizio Nazionale della
Protezione Civile, ha organizzato una maxi-
di due progetti operativi denominati “nuovi centri”
e “Dicomac-Direzione di comando e contollo
esercitazione nazionale che ha previsto, lo scorso mobile”. Dal 12 al 18 novembre scorso si è svolto
11 novembre, la simulazione di un evento sismico inoltre, presso il Centro di formazione nazionale di
di intensità 4.5 della scala Richter con epicentro in Bresso in provincia di Milano, il Campo scuola
un comune ipotetico. La Cri ha allestito e gestito nazionale di formazione nelle attività di emergenza
un campo base e una grande struttura per la rivolto a operatori Cri, per garantire, attraverso un
ristorazione e la fornitura di pasti con servizio percorso teorico e pratico, l'approfondimento di
catering e al montaggio di un Pma-Posto medico materie specialistiche connesse con la gestione
avanzato. L’esercitazione – cui ha partecipato, dell’emergenza. Nel complesso sono stati circa 500
insieme al Commissario straordinario della Croce i volontari e i dipendenti della Croce Rossa Italiana
Rossa Italiana, anche il Capo Dipartimento della che hanno preso parte alla maxi-emergenza e al
Protezione Civile – è stata occasione per Campo scuola nazionale, organizzati nel solco
dispiegare un complesso di mezzi e attrezzature della collaborazione fra Protezione Civile e Croce
che sono stati acquisiti dalla Croce Rossa grazie Rossa Italiana.
ad un contributo straordinario assegnato dal 3 INFO
www.protezionecivile.gov.it
Dipartimento a seguito dell’intervento in Abruzzo www.crisopmilano.it
A Latina l’esercitazione “Andrea Doria”
per testare le radiocomunicazioni
i è svolta il 14 dicembre a Latina l’esercitazione di protezione civile “Andrea Doria” per testare il funzio-
S namento del sistema integrato di radiocomunicazione da impiegare nelle emergenze marittime.
Hanno partecipato alla simulazione rappresentanti di numerose istituzioni: il Collegio dei capitani del com-
partimento di Napoli, l’Istituto italiano di navigazione, l’Enav dell’aeroporto di Roma Urbe, il Sindacato italiano balneari-
Confcommercio della Provincia di Latina, l’Ares 118 Lazio elisoccorso, la protezione civile del Comune di La-
tina e altre associazioni. Le operazioni sono state coordinate dal Compartimento marittimo del Lazio, dalle Ca-
pitanerie di porto e dalla Guardia costiera di Gaeta, Anzio e Terracina interconnesse via radio per la gestione
dell’emergenza. Lo scenario di intervento, al largo delle coste antistanti Latina, ha previsto il naufragio di
una nave da crociera con il conseguente sversamento in mare di liquidi inquinanti.
Tutte le operazioni non si sono svolte in mare ma attraverso la rete radio interconnessa, così da ottimizzare il co-
ordinamento dei soccorsi e degli interventi necessari per il superamento dell’emergenza.
Obiettivo dell’esercitazione è stato quello di verificare l’efficacia di questa tipologia di interconnessione ra-
dio in situazioni d’emergenza per realizzare un rapido sistema di comunicazione che sfrutti lo scambio di in-
formazioni in tempo reale.
3 INFO
www.comune.latina.it
segreteria@gianlucadicocco.com
28. 2 Dal Dipartimento
Pianificazione
comunale
d’emergenza:
la situazione
sul territorio
nazionale
Il Dipartimento
monitora la realizzazione
e l’aggiornamento
dei piani attraverso
le Regioni e le Province
Autonome
l piano di emergenza rappresenta za. Il piano deve essere flessibile –
I un indispensabile strumento per
la prevenzione dei rischi. È l’insieme
per essere utilizzato in tutte le emer-
genze, incluse quelle impreviste –
delle procedure operative d’inter- e semplice, in modo da essere rapi-
vento per fronteggiare una qualsia- damente operativo. La legge n. 100
si calamità attesa in un determi- del 12 luglio 2012 prevede che en-
nato territorio e consente alle auto- tro 90 giorni dall’entrata in vigore
rità competenti di predisporre e co- del provvedimento i Comuni proce-
ordinare gli interventi di soccorso a dano ad approvare il piano di emer-
tutela della popolazione e dei beni. genza comunale, redatto secondo
Il piano di emergenza è un docu- criteri e modalità riportate nelle in-
mento in continuo aggiornamento e dicazioni operative del Dipartimen-
deve tener conto dell’evoluzione del to della Protezione Civile e delle Giun-
territorio e degli scenari attesi. An- te regionali. Attraverso le Regioni e
che le esercitazioni di protezione ci- le Province Autonome, il Diparti-
vile contribuiscono all’aggiorna- mento sta monitorando l’attività di
mento del piano perché testano le realizzazione e aggiornamento dei
capacità operative e gestionali di piani da parte dei Comuni. A metà ot-
chi deve fronteggiare un’emergen- tobre il Dipartimento ha inviato una
26
29. 27
I DATI INVIATI
DALLE REGIONI
E DALLE PROVINCE
AUTONOME
Hanno un piano di
emergenza 266 dei 348
Comuni emiliani, 114 dei
378 Comuni del Lazio, 91 dei
235 Comuni liguri, 236 dei
239 Comuni delle Marche,
1.119 dei 1.206 Comuni
piemontesi, 202 dei 258
Comuni della Puglia, 208 dei
377 Comuni della Sardegna,
215 dei 287 Comuni toscani
e 82 dei 92 Comuni
dell’Umbria. Tutti e 74 i
Comuni della Valle d’Aosta
hanno un piano. Quanto alle
nota chiedendo alle Regioni e alle ricognizione sul numero dei Comu- Regioni che hanno fornito
Province Autonome una prima rico- ni che hanno il piano, in una fase solo i dati relativi al numero
gnizione sulla pianificazione comu- successiva, tramite Regioni e Pro- dei Comuni, sono 257 i
nale di emergenza, a cui ha fatto vince Autonome, saranno raccolte Comuni abruzzesi che hanno
seguito, a fine novembre, un solle- le informazioni sugli anni di elabo- realizzato il piano di
cito. Al 31 dicembre 2012, sono 14 razione e aggiornamento dei piani, emergenza sui 305 totali, in
le Regioni che hanno inviato i dati sul- sugli scenari di rischio presi in con- Calabria 219 su 409, in
la pianificazione comunale. Le Regioni siderazione, sulla rispondenza alle Campania 214 su 551,
Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, linee guida regionali e sulle moda- mentre in Veneto sono 488 su
Marche, Piemonte, Puglia, Sarde- lità di informazione ai cittadini. Sul 581. In totale, dei 5.558
gna, Toscana, Umbria e Valle d’Ao- sito protezionecivile.gov.it è dispo- Comuni di Abruzzo, Calabria,
sta hanno indicato il numero e l’elen- nibile il dossier relativo alla piani- Campania, Emilia-Romagna,
co dei Comuni che si sono dotati di ficazione comunale di emergenza Lazio, Liguria, Marche,
un piano di emergenza. Le Regioni periodicamente aggiornato sulla ba- Piemonte, Puglia, Sardegna,
Abruzzo, Calabria, Campania e Ve- se dei dati inviati dalle Regioni. So- Toscana, Umbria, Veneto,
neto hanno fornito i soli dati relati- no consultabili anche gli elenchi dei Valle d’Aosta, il 70% – pari a
vi al numero dei Comuni e dovran- Comuni che si sono dotati del piano. 3.899 Comuni – dispone di
no integrare le informazioni tra- 3 INFO un piano di emergenza.
www.protezionecivile.gov.it
smettendo anche l’elenco. Dopo la ufficio.eme@protezionecivile.it