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AMIANTO:  Normativa e aspetti di sicurezza
COS’E’ L’AMIANTO? L’amianto è un minerale che si trova in natura, in diverse parti del globo terrestre, e si ottiene facilmente, dopo macinazione, dalla roccia madre estratta in miniere a cielo aperto.
PRODUZIONE NEL XX   SECOLO IL MAGGIOR PRODUTTORE MONDIALE DI AMIANTO E’ STATA L’ UNIONE SOVIETICA  CON IL  50%  DELLA PRODUZIONE   LA PRODUZIONE DELL’ ITALIA  ERA DEL  2,5%  DI QUELLA MONDIALE 100.000 TONNELLATE NEL 1987 stima di 1 miliardo di mq di lastre poste in opera PRINCIPALI CAVE ITALIANE BALANGERO (PIEMONTE) amianto a fibra corta VAL MALENCO (SONDRIO) amianto a fibra lunga
Tipi di amianto Esistono  6 tipi  merceologici di amianto questi sono  distinguibili solo al microscopio  (ingrandimento 150 volte) in base alla differente colorazione e conformazione delle fibre Dal punto di vista mineralogico esistono due grandi gruppi: CRISOTILO (amianto bianco) dal greco: fibra d’oro è stato il più utilizzato c.a. 80% del totale il relazione alle caratteristiche refrattarie e  di resistenza meccanica  Serpentino (silicato di magnesio)
Anfiboli (silicati di calcio e magnesio) ACTINOLITE dal greco: pietra raggiata TREMOLITE dal nome della Val Tremola (Svizzera) ANTOFILLITE dal greco: garofano AMOSITE  (amianto bruno) Asbestos Mines of South Africa CROCIDOLITE  (amianto blu) dal greco: fiocco di lana
La fibrosità FIBRA (DEFINIZIONE):  UNA QUALUNQUE PARTICELLA CHE PRESENTA FORMA ALLUNGATA LUNGO UNA DIREZIONE PREFERENZIALE  UNA PARTICELLA SI DEFINISCE A FORMA FIBROSA QUANDO LA SUA LUNGHEZZA E’ MAGGIORE DI  3  VOLTE LA LARGHEZZA CARATTERISTICHE DELLE FIBRE DI AMIANTO
L’AMIANTO Fibre di crocidolite Fibra di crisotilo
Differenza  fra la grandezza delle fibre di amosite con quella di un capello umano fibra di amianto crisotilo al microscopio elettronico I minerali sono caratterizzati dalla proprietà di sfaldarsi quasi all’infinito producendo fibre.
Caratteristiche dell’amianto ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
DANNI ALLA SALUTE LE FIBRE DI AMIANTO PENETRANO NELL’ORGANISMO  PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO L’ARIA RESPIRATA . L’inalazione di amianto determina sull’apparato respiratorio una  serie di patologie  a carico delle pleure  e/o  del polmone
L’AMIANTO Le fibre inalate con diametro < 3  μ penetrano nelle vie respiratorie e restano nei polmoni. Le fibre di CRISOTILO, ricurve, penetrano meno di quelle di ANFIBOLI, che sono dritte. Una parte delle fibre più corte viene allontanata dal sistema di depurazione. Un’altra frazione (specie gli ANFIBOLI), viene ricoperta da un complesso proteine/ferro, con formazione dei CORPUSCOLI DELL’ASBESTO
Grazie al suo basso costo di lavorazione è stato largamente usato in passato in oltre 3000 tipi diversi di manufatti, da solo o insieme a leganti che ne costituivano la matrice più o meno friabile.
LOCALIZZAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELLE STRUTTURE EDILIZIE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Utilizzo nell’industria ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Utilizzo nell’edilizia ,[object Object],[object Object],[object Object]
Utilizzo nell’industria ,[object Object],[object Object],[object Object]
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Utilizzo nell’edilizia ,[object Object],[object Object]
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[object Object],[object Object],DEFINIZIONI
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In particolare ha trovato applicazione:  …  nelle coperture sotto forma di lastre piane o ondulate, …
Nell’industria   è stato utilizzato come materia prima per produrre innumerevoli oggetti , come isolante termico nei cicli ad alte o basse temperature, barriera antifiamma e materiale fonoassorbente  In particolare ha trovato applicazione:
Nei mezzi di trasporto:   freni, frizioni, vernici, coibentazioni di treni, navi e autobus  In particolare ha trovato applicazione:
Per manufatti vari:   … In particolare ha trovato applicazione:
In particolare ha trovato applicazione:  Nei prodotti di uso domestico:  forni, guanti  da forno, caldaie, teli da stiro, vasi  …
In tali manufatti ed applicazioni le fibre possono essere libere o debolmente legate: si parla in questi casi di amianto in matrice  friabile  (materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polveri con la semplice pressione manuale)
oppure le fibre possono essere fortemente legate in una matrice stabile e solida come il cemento amianto o il vinile amianto: si parla in questo caso di amianto in matrice  compatta  (materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici)
Le prime norme   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Decreto Ministeriale  12 febbraio 1971 ,[object Object],[object Object],[object Object]
…  successivamente ,[object Object],[object Object]
La legislazione statale Ordinanza ministeriale del 26/06/86 ABBROGATO E sostituito con il titolo VI-Bis D.Lgs. 626/94 (D.Lgs. 257/2006) Legge n. 257/92 Decreti attuativi D.P.R. n. 215/88 D.Lgs. n. 277/91
Restrizione nell’uso della crocidolite ,[object Object],[object Object],[object Object]
D.P.R. n. 215/88 ,[object Object],[object Object]
Recepimento delle Direttive Comunitarie ,[object Object],[object Object],[object Object]
D.Lgs. 15/08/1991 n. 277  capo III (ABROGATO) ,[object Object],[object Object],[object Object],Non vieta totalmente  l’uso dell’amianto ma tratta le problematiche attinenti la salute degli esposti
D.Lgs. 15/08/1991 n. 277  capo III (ABROGATO) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Legge n. 257 del 27 marzo 1992   ( Cessazione   nell’uso di materiale contenente amianto) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
LEGGE 27 marzo 1992, N. 257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto  In ITALIA
LEGGE 27 marzo 1992, N. 257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto  NORME DI ATTUAZIONE  (art.6) TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE  (CAPO III) Obbligo di Relazione annuale per le imprese che utilizzano, smaltiscono e/o bonificano amianto (art.9) Adozione dei Piani regionali di protezione dall’amianto  (art.10):  censimento, corsi di formazione professionale per  bonificatori, individuazione dei siti per smaltimento, vigilanza  delle Aziende USL Iscrizione delle imprese di smaltimento e rimozione all’Albo  Nazionale Gestione Rifiuti – categ. 10  (art. 12)
I decreti emanati finora prevedono, oltre ad affrontare le problematiche legate all’amianto negli ambienti di vita e di lavoro comprese le misure a sostegno dei lavoratori esposti, le metodologie tecniche per il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto. Dal 1994 al 2001 sono stati emanati 10 decreti attuativi LEGGE 27 marzo 1992, N. 257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto
DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 CAMPO DI APPLICAZIONE Tutti gli edifici nei quali siano in opera MCA dai quali può derivare esposizione a fibre di amianto Sono escluse le unità operative dove l’amianto era presente nel ciclo produttivo
DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 Classificazione MCA, friabile e compatto, campionamento e analisi Contiene normative e metodologie tecniche per 1- localizzazione e caratterizzazione delle strutture edilizie 2- valutazione del rischio Criteri per esame MCA, per scelta bonifica, procedura di ispezione, valori limite di inquinamento 3- metodi di bonifica Rimozione, incapsulamento, confinamento
DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 Materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale Classificazione materiali contenenti amianto FRIABILI COMPATTI Materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani, ecc..)
DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 Procedura obbligatoria per proprietario immobile o responsabile dell’attività che vi si svolge Contiene normative e metodologie tecniche per 4- programma di controllo e manutenzione dei MCA in sede 5- misure di sicurezza per interventi di bonifica MCA friabili, tubazioni e tecniche di glove-bag 6- criteri per la certificazione della restituibilità di ambienti  bonificati 7- coperture in cemento amianto Misure di sicurezza, procedure operative di bonifica
DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 ALLEGATI 1-determinazione quantitativa in campioni di massa  3- identificazione qualitativa fibre di amianto 2- determinazione quantitativa di fibre disperse indoor 4- criteri per la corretta scelta dei DPI vie respiratorie 5- scheda per l’accertamento della presenza di MCA negli edifici
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I lavori di  demolizione o di rimozione dell'amianto  devono essere effettuati solo da imprese rispondenti ai requisiti di cui all'articolo 30, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, come sostituito dall'art. 212, comma 8, del decreto legislativo   n. 152/2006 previa presentazione del PIANO DI LAVORO
Nel testo del nuovo Decreto vi sono  diverse novità per le imprese edili .   OBBLIGO DI INDIVIDUARE L'EVENTUALE PRESENZA DI AMIANTO PRIMA DI INIZIARE LAVORI DI DEMOLIZIONE O DI MANUTENZIONE obbligo dei datori di lavoro, prima di intraprendere lavori di demolizione o di manutenzione, di adottare qualsiasi misura necessaria per individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto, eventualmente chiedendo informazioni ai proprietari dei locali.  Se sussiste il minimo dubbio sulla presenza di amianto in un materiale o in una costruzione, è necessario applicare le disposizioni previste dal Decreto. (obbligo soggetto a sanzione)
OBBLIGO DI INSERIRE NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI  I RISCHI DOVUTI  ALLA PRESENZA DI AMIANTO  al fine di stabilire la natura ed il grado di esposizione e le misure preventive e protettive da attuare (obbligo soggetto a sanzione)
D.Lgs.n. 81/2008,  mod. D.lgs.106/09 Titolo IX Capo III del D.Lgs.81/2008 “Protezione dai rischi connessi all’esposizione ad amianto” ,[object Object],[object Object],[object Object]
D.Lgs.n. 81/2008 Campo di applicazione  (Art. 246) Le norme  si applicano  alle attività che, dopo la “dismissione” possono comportare esposizione ad amianto : ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Sezione II OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
IL DATORE DI LAVORO DEVE: D.Lgs.n. 81/2008 Prima  di iniziare lavori di manutenzione o demolizione  (comma 1) (art 248) ,[object Object]
D.Lgs.n. 81/2008 (art 248) ,[object Object],[object Object],[object Object]
Il DdL deve dimostrare (con prova documentale) di aver valutato l’eventuale presenza di amianto ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
IL DATORE DI LAVORO DEVE: ,[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008 (Art. 249)
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],L’articolo 29 – 81/2008 Il Datore di Lavoro deve redigere il Documento
NOTIFICA   (Art.250 ) PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI  : (manutenzione, rimozione, smaltimento/trattamento rifiuti, bonifica aree) c.1) Il Datore di Lavoro  presenta una  NOTIFICA alla AUSL c. 2) Elementi  della Notifica c.3) Il Datore di Lavoro  provvede che i lavoratori o i loro  rappresentanti abbiano accesso alla documentazione c.4) Ogniqualvolta ci siano modifiche  delle condizioni di lavoro e di esposizione deve essere inoltrata una  NUOVA notifica
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Misure di Prevenzione e Protezione ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008 (Art. 251)
Le misure igieniche ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008 (Art. 252)
Controllo dell’esposizione   (Art.253) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008
Valore Limite  (Art. 254) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008 0,1 ff/cm 3
Operazioni lavorative particolari  (Art. 255) D.Lgs.n. 81/2008 Se il valore di esposizione supera il valore limite, il DdL  adotta adeguate misure: a) Esige l’uso dei DPI forniti b) Affigge segnaletica avvertimento c) Adotta misure per impedire la dispersione di polvere  d) Consulta i lavoratori o RLS
Il Datore di Lavoro Lavori di Demolizione o Rimozione   (Art. 256) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008
Lavori di Demolizione o Rimozione   (Art. 256) I lavori di demolizione e rimozione dell’amianto possono essere effettuati solo da imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali categoria 10 A e/o 10 B  (comma 1) D.Lgs.n. 81/2008
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],importante
[object Object],[object Object],importante
[object Object],[object Object],[object Object]
Informazione dei lavoratori   (Art. 257) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008
Formazione dei lavoratori   (Art. 258) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008
Formazione dei lavoratori   (Art. 258) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008
Formazione dei lavoratori  (continua) Possono essere adibiti alla rimozione  dell’amianto e alla bonifica delle aree  ( esclusivamente)  i lavoratori che  hanno frequentato  il Corso previsto  dall’articolo 10 della L.257/92  (i Corsi Regionali per Addetti di 30 ore e per Tecnici di 50 ore)
Sorveglianza sanitaria  (Art. 259) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],D.Lgs.n. 81/2008 Per verificare anche la possibilità di indossare i DPI

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1 Generalità Amianto

  • 1. AMIANTO: Normativa e aspetti di sicurezza
  • 2. COS’E’ L’AMIANTO? L’amianto è un minerale che si trova in natura, in diverse parti del globo terrestre, e si ottiene facilmente, dopo macinazione, dalla roccia madre estratta in miniere a cielo aperto.
  • 3. PRODUZIONE NEL XX SECOLO IL MAGGIOR PRODUTTORE MONDIALE DI AMIANTO E’ STATA L’ UNIONE SOVIETICA CON IL 50% DELLA PRODUZIONE LA PRODUZIONE DELL’ ITALIA ERA DEL 2,5% DI QUELLA MONDIALE 100.000 TONNELLATE NEL 1987 stima di 1 miliardo di mq di lastre poste in opera PRINCIPALI CAVE ITALIANE BALANGERO (PIEMONTE) amianto a fibra corta VAL MALENCO (SONDRIO) amianto a fibra lunga
  • 4. Tipi di amianto Esistono 6 tipi merceologici di amianto questi sono distinguibili solo al microscopio (ingrandimento 150 volte) in base alla differente colorazione e conformazione delle fibre Dal punto di vista mineralogico esistono due grandi gruppi: CRISOTILO (amianto bianco) dal greco: fibra d’oro è stato il più utilizzato c.a. 80% del totale il relazione alle caratteristiche refrattarie e di resistenza meccanica Serpentino (silicato di magnesio)
  • 5. Anfiboli (silicati di calcio e magnesio) ACTINOLITE dal greco: pietra raggiata TREMOLITE dal nome della Val Tremola (Svizzera) ANTOFILLITE dal greco: garofano AMOSITE (amianto bruno) Asbestos Mines of South Africa CROCIDOLITE (amianto blu) dal greco: fiocco di lana
  • 6. La fibrosità FIBRA (DEFINIZIONE): UNA QUALUNQUE PARTICELLA CHE PRESENTA FORMA ALLUNGATA LUNGO UNA DIREZIONE PREFERENZIALE UNA PARTICELLA SI DEFINISCE A FORMA FIBROSA QUANDO LA SUA LUNGHEZZA E’ MAGGIORE DI 3 VOLTE LA LARGHEZZA CARATTERISTICHE DELLE FIBRE DI AMIANTO
  • 7. L’AMIANTO Fibre di crocidolite Fibra di crisotilo
  • 8. Differenza fra la grandezza delle fibre di amosite con quella di un capello umano fibra di amianto crisotilo al microscopio elettronico I minerali sono caratterizzati dalla proprietà di sfaldarsi quasi all’infinito producendo fibre.
  • 9.
  • 10. DANNI ALLA SALUTE LE FIBRE DI AMIANTO PENETRANO NELL’ORGANISMO PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO L’ARIA RESPIRATA . L’inalazione di amianto determina sull’apparato respiratorio una serie di patologie a carico delle pleure e/o del polmone
  • 11. L’AMIANTO Le fibre inalate con diametro < 3 μ penetrano nelle vie respiratorie e restano nei polmoni. Le fibre di CRISOTILO, ricurve, penetrano meno di quelle di ANFIBOLI, che sono dritte. Una parte delle fibre più corte viene allontanata dal sistema di depurazione. Un’altra frazione (specie gli ANFIBOLI), viene ricoperta da un complesso proteine/ferro, con formazione dei CORPUSCOLI DELL’ASBESTO
  • 12. Grazie al suo basso costo di lavorazione è stato largamente usato in passato in oltre 3000 tipi diversi di manufatti, da solo o insieme a leganti che ne costituivano la matrice più o meno friabile.
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  • 26. In particolare ha trovato applicazione: … nelle coperture sotto forma di lastre piane o ondulate, …
  • 27. Nell’industria è stato utilizzato come materia prima per produrre innumerevoli oggetti , come isolante termico nei cicli ad alte o basse temperature, barriera antifiamma e materiale fonoassorbente In particolare ha trovato applicazione:
  • 28. Nei mezzi di trasporto: freni, frizioni, vernici, coibentazioni di treni, navi e autobus In particolare ha trovato applicazione:
  • 29. Per manufatti vari: … In particolare ha trovato applicazione:
  • 30. In particolare ha trovato applicazione: Nei prodotti di uso domestico: forni, guanti da forno, caldaie, teli da stiro, vasi …
  • 31. In tali manufatti ed applicazioni le fibre possono essere libere o debolmente legate: si parla in questi casi di amianto in matrice friabile (materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polveri con la semplice pressione manuale)
  • 32. oppure le fibre possono essere fortemente legate in una matrice stabile e solida come il cemento amianto o il vinile amianto: si parla in questo caso di amianto in matrice compatta (materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici)
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  • 36. La legislazione statale Ordinanza ministeriale del 26/06/86 ABBROGATO E sostituito con il titolo VI-Bis D.Lgs. 626/94 (D.Lgs. 257/2006) Legge n. 257/92 Decreti attuativi D.P.R. n. 215/88 D.Lgs. n. 277/91
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  • 43. LEGGE 27 marzo 1992, N. 257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto In ITALIA
  • 44. LEGGE 27 marzo 1992, N. 257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto NORME DI ATTUAZIONE (art.6) TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE (CAPO III) Obbligo di Relazione annuale per le imprese che utilizzano, smaltiscono e/o bonificano amianto (art.9) Adozione dei Piani regionali di protezione dall’amianto (art.10): censimento, corsi di formazione professionale per bonificatori, individuazione dei siti per smaltimento, vigilanza delle Aziende USL Iscrizione delle imprese di smaltimento e rimozione all’Albo Nazionale Gestione Rifiuti – categ. 10 (art. 12)
  • 45. I decreti emanati finora prevedono, oltre ad affrontare le problematiche legate all’amianto negli ambienti di vita e di lavoro comprese le misure a sostegno dei lavoratori esposti, le metodologie tecniche per il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto. Dal 1994 al 2001 sono stati emanati 10 decreti attuativi LEGGE 27 marzo 1992, N. 257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto
  • 46. DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 CAMPO DI APPLICAZIONE Tutti gli edifici nei quali siano in opera MCA dai quali può derivare esposizione a fibre di amianto Sono escluse le unità operative dove l’amianto era presente nel ciclo produttivo
  • 47. DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 Classificazione MCA, friabile e compatto, campionamento e analisi Contiene normative e metodologie tecniche per 1- localizzazione e caratterizzazione delle strutture edilizie 2- valutazione del rischio Criteri per esame MCA, per scelta bonifica, procedura di ispezione, valori limite di inquinamento 3- metodi di bonifica Rimozione, incapsulamento, confinamento
  • 48. DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 Materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale Classificazione materiali contenenti amianto FRIABILI COMPATTI Materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani, ecc..)
  • 49. DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 Procedura obbligatoria per proprietario immobile o responsabile dell’attività che vi si svolge Contiene normative e metodologie tecniche per 4- programma di controllo e manutenzione dei MCA in sede 5- misure di sicurezza per interventi di bonifica MCA friabili, tubazioni e tecniche di glove-bag 6- criteri per la certificazione della restituibilità di ambienti bonificati 7- coperture in cemento amianto Misure di sicurezza, procedure operative di bonifica
  • 50. DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 ALLEGATI 1-determinazione quantitativa in campioni di massa 3- identificazione qualitativa fibre di amianto 2- determinazione quantitativa di fibre disperse indoor 4- criteri per la corretta scelta dei DPI vie respiratorie 5- scheda per l’accertamento della presenza di MCA negli edifici
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  • 53. I lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto devono essere effettuati solo da imprese rispondenti ai requisiti di cui all'articolo 30, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, come sostituito dall'art. 212, comma 8, del decreto legislativo n. 152/2006 previa presentazione del PIANO DI LAVORO
  • 54. Nel testo del nuovo Decreto vi sono diverse novità per le imprese edili . OBBLIGO DI INDIVIDUARE L'EVENTUALE PRESENZA DI AMIANTO PRIMA DI INIZIARE LAVORI DI DEMOLIZIONE O DI MANUTENZIONE obbligo dei datori di lavoro, prima di intraprendere lavori di demolizione o di manutenzione, di adottare qualsiasi misura necessaria per individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto, eventualmente chiedendo informazioni ai proprietari dei locali. Se sussiste il minimo dubbio sulla presenza di amianto in un materiale o in una costruzione, è necessario applicare le disposizioni previste dal Decreto. (obbligo soggetto a sanzione)
  • 55. OBBLIGO DI INSERIRE NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I RISCHI DOVUTI ALLA PRESENZA DI AMIANTO al fine di stabilire la natura ed il grado di esposizione e le misure preventive e protettive da attuare (obbligo soggetto a sanzione)
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  • 64. NOTIFICA (Art.250 ) PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI : (manutenzione, rimozione, smaltimento/trattamento rifiuti, bonifica aree) c.1) Il Datore di Lavoro presenta una NOTIFICA alla AUSL c. 2) Elementi della Notifica c.3) Il Datore di Lavoro provvede che i lavoratori o i loro rappresentanti abbiano accesso alla documentazione c.4) Ogniqualvolta ci siano modifiche delle condizioni di lavoro e di esposizione deve essere inoltrata una NUOVA notifica
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  • 70. Operazioni lavorative particolari (Art. 255) D.Lgs.n. 81/2008 Se il valore di esposizione supera il valore limite, il DdL adotta adeguate misure: a) Esige l’uso dei DPI forniti b) Affigge segnaletica avvertimento c) Adotta misure per impedire la dispersione di polvere d) Consulta i lavoratori o RLS
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  • 72. Lavori di Demolizione o Rimozione (Art. 256) I lavori di demolizione e rimozione dell’amianto possono essere effettuati solo da imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali categoria 10 A e/o 10 B (comma 1) D.Lgs.n. 81/2008
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  • 79. Formazione dei lavoratori (continua) Possono essere adibiti alla rimozione dell’amianto e alla bonifica delle aree ( esclusivamente) i lavoratori che hanno frequentato il Corso previsto dall’articolo 10 della L.257/92 (i Corsi Regionali per Addetti di 30 ore e per Tecnici di 50 ore)
  • 80.

Notas del editor

  1. Inserire titolo dell’iniziativa
  2. Aggiungere foto di pavimenti, tetti,
  3. vchgcjhckjcgh