1. Lezione 6
Le variabili sociali (IIa parte)
La cultura organizzativa e lo stile di
direzione
(Cap. 5: pp. 159-188, Decastri, 2011)
Università degli Studi di Trieste
Anno Accademico 2011-2012
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2. Contenuti
1. Premessa
2. La cultura organizzativa
• Il concetto e le definizioni (che cosa è la cultura?)
• Le componenti (quali elementi compongono la cultura?)
• La formazione (come si forma la cultura?)
• Il ciclo di vita (come cambia la cultura nel tempo?)
3. Lo stile di direzione
• I modelli di influenza
• I modelli di stile di direzione
4. La leadership
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3. Premessa
§ Le persone si relazionano servendosi anche di meccanismi e
strumenti diversi da quelli fondati esclusivamente sulla
specializzazione del lavoro, sulla specializzazione dei compiti e
sulla formalizzazione
§ Al fine di comprendere l’agire individuale e sociale delle
persone è fondamentale chiedersi e capire cosa determina il
loro comportamento nell’agire quotidiano
§ Esistono diversi meccanismi (cultura, stile di direzione e
leadership) attraverso cui esercitare un’influenza volta a
coordinare e controllare i comportamenti delle persone.
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4. Contenuti
1. Premessa
2. La cultura organizzativa
• Il concetto, le definizioni e i livelli (che cosa è la cultura?)
• Le componenti (quali elementi compongono la cultura?)
• La formazione (come si forma la cultura?)
• Il ciclo di vita (come cambia la cultura nel tempo?)
3. Lo stile di direzione
• I modelli di influenza
• I modelli di stile di direzione
4. La leadership
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5. La cultura organizzativa:
il concetto
1. è un concetto pluridisciplinare
2. non poggia su una definizione unica
e condivisa
3. esiste a diversi livelli
La cultura
4. rappresenta ciò che l’impresa
organizzativa …
possiede (avere una cultura) o ciò
che l’impresa è (essere una
cultura)
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6. La cultura organizzativa:
la definizione “scelta”
“un insieme di assunti di base – inventati,
scoperti o sviluppati da un gruppo determinato
quando impara ad affrontare i propri problemi
di adattamento con il mondo esterno e di
integrazione al suo interno – che si è rivelato
così funzionale da essere considerato valido e,
quindi, da essere indicato a quanti entrano
nell’organizzazione come il modo corretto di
percepire, pensare e sentire in relazione a quei
problemi” (Schein, 1990, p. 35)
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7. La cultura organizzativa:
i livelli
La cultura organizzativa 1
esiste a due livelli: LIVELLO
VISIBILE
(è la sola parte
conosciuta)
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LIVELLO
NASCOSTO
(rivela
l’intangibilità 7
della cultura)
8. La cultura organizzativa:
le componenti
Visibili ma Strutture organizzative,
ARTEFATTI e documenti ufficiali,
CREAZIONI spesso non abbigliamento,
decifrabili architettura uffici
Rispetto per i colleghi,
VALORI Livello più alto di collaborazione,
consapevolezza considerazione per il
denaro
Dati per scontati Convinzioni di fondo,
ASSUNTI di valori non discutibili,
Invisibili
BASE pensieri dei membri di una
Inconsapevoli cultura
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9. La cultura organizzativa:
le espressioni simboliche
I SIMBOLI sono “oggetti, atti, Sono le manifestazioni
relazioni o costrutti linguistici che della cultura
esprimono ambiguamente una
molteplicità di significati, suscitano
emozioni e spingono gli uomini ad
Aiutano a identificare
agire (Cohen, 1974) la cultura
1. Strumenti e forme di rappresentazione mentale: espressioni simboliche
3 CATEGORIE
fondate sul linguaggio e sulle forme di concezione del mondo e della vita
2. Atti, condotte e stili di comportamento: si tratta di azioni collettive,
fortemente emotive, tramite le quali vengono celebrati i successi, gli eroi e
soprattutto i valori dell’organizzazione
3. Esperienze sensoriali ed estetiche: insieme delle manifestazioni fisiche;
espressioni tangibili della cultura materiale dell’organizzazione 9
10. La cultura organizzativa:
le espressioni simboliche (gli esempi)
ATTI, CONDOTTE E STILI DI
Storie e miti COMPORTAMENTO
Linguaggio
Riti
STRUMENTI E FORME DI
RAPPRESENTAZIONE MENTALE
Routine
Edifici
Uffici
Cerimonie
ESPERIENZE SENSORIALI 10
Uniformi ED ESTETICHE
11. La formazione della cultura (1/2):
le teorie
Schein (1990) ha spiegato la creazione della cultura
facendo ricorso a tre teorie:
1. Teoria socio-dinamica
spiega le relazioni interne a un gruppo, sia a livello di
membri, sia tra i membri del gruppo e i loro leader
2. Teoria sulla leadership
spiega come i leader danno vita, sviluppano e fanno
penetrare i loro assunti nelle organizzazioni
3. Teoria dell’apprendimento
spiega perché alcune soluzioni vengono consolidate
mentre altre scompaiono
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12. La formazione della cultura (2/2):
le funzioni
La cultura assolve diverse funzioni nelle organizzazioni:
1. Consentire l’adattamento all’ambiente esterno e
rispondere a problemi di sopravvivenza
2. Favorire l’integrazione interna
3. Fornire modelli di comportamento
• La cultura organizzativa è frutto di un apprendimento collettivo
• Tutti gli attori organizzativi contribuiscono alla formazione della
cultura ma alcune figure aziendali (leader) possono incidere
maggiormente 12
14. Contenuti
1. Premessa
2. La cultura organizzativa
• Il concetto e le definizioni (che cosa è la cultura?)
• Le componenti (quali elementi compongono la cultura?)
• La formazione (come si forma la cultura?)
• Il ciclo di vita (come cambia la cultura nel tempo?)
3. Lo stile di direzione
• I modelli di influenza
• I modelli di stile di direzione
4. La leadership
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15. Lo stile di direzione:
i concetti fondamentali
L’influenza è un rapporto interpersonale attraverso cui il
soggetto che la esercita induce un mutamento nel
comportamento di uno o più individui che la subiscono
(Rugiadini, 1978)
L’influenza si esplica e può essere osservata dal
comportamento dei capi, ovvero dallo stile di direzione
Lo stile di direzione è definito come il modo in cui si
caratterizzano i processi di influenza, ovvero da come gli attori
incidono sul comportamento altrui.
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16. I modelli di influenza
Autorità: in una relazione tra due attori una delle parti
sospende i suoi diritti di decisione accettando
incondizionatamente le decisioni prese dall’altra parte
Persuasione: l’individuo che esercita l’influenza cerca di indurre
gli altri attori ad adottare un comportamento, facendo sì che essi
lo percepiscano come frutto di una loro decisione
Manipolazione: strumentalizzazione del comportamento
dell’altro ai propri fini per indurlo a fare qualcosa, facendo
leva su una relazione sociale diversa da quella derivante
dal sistema dei ruoli
Emulazione: l’individuo che esercita l’influenza cerca di
indurre gli altri attori ad adottare un comportamento, facendo sì
che essi lo percepiscano come frutto di una loro decisione 16
17. Modelli di comportamento e
stili di direzione
2 MODELLI COMPORTAMENTALI DI BASE
MODELLO DI MODELLO DI
COMPORTAMENTO COMPORTAMENTO
ORIENTATO ALLE
vs ORIENTATO AL
PERSONE TASK
2 MODELLI “ESTREMI” DI STILE DI DIREZIONE
STILE AUTORITARIO STILE PARTECIPATIVO
(O DIRETTIVO): vs (O DEMOCRATICO):
esercizio dell’autorità ricorso alla partecipazione
pura attiva dei subordinati
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18. Contenuti
1. Premessa
2. La cultura organizzativa
• Il concetto e le definizioni (che cosa è la cultura?)
• Le componenti (quali elementi compongono la cultura?)
• La formazione (come si forma la cultura?)
• Il ciclo di vita (come cambia la cultura nel tempo?)
3. Lo stile di direzione
• I modelli di influenza
• I modelli di stile di direzione
4. La leadership
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19. Le forme di leadership
Le azioni di leadership (a differenza di quelle di direzione) non
vengono realizzate verso le persone, bensì con le persone.
1. Leadership situazionale: capacità del leader di
scegliere lo stile lo stile corretto ed efficace in funzione
della situazione organizzativa
2. Leadership trasformazionale: i leader riconoscono i
bisogni di dei collaboratori, sviluppano e aumentano il
loro coinvolgimento e trasformano i propri follower in
nuovi leader
3. Leadership carismatica: capacità del leader di creare
coinvolgimento emotivo, di comunicare valori condivisi
in modo chiaro,…
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