1. Rapine e truffe ai bancomat,
come difendersi?
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conti correnti, energia e telefonia
2. È di qualche giorno fa la notizia, a Parigi, di un turista
accerchiato e derubato al bancomat da un gruppo di
ragazzini.
In Italia qual è la situazione delle truffe ai bancomat?
• Secondo quanto dichiarato a «La Stampa» dal tenente
colonnello Massimiliano Sole, in Italia questo tipo di episodi
sono meno diffusi. Al contrario, da noi prevale l’utilizzo di
stratagemmi per truffare chi preleva al bancomat.
• Un metodo per ovviare a questi inconvenienti potrebbe
essere quello di informarsi sui sistemi di pagamenti online più
sicuri come Paypal e sulle relative offerte delle migliori carte
di credito collegate ad esso.
3. Cosa si può fare concretamente per
evitare di essere derubati?
• Innanzitutto su tutti i bancomat c’è scritto di digitare il codice
segreto facendo attenzione di non essere osservati: non è solo
una frase di circostanza ma un consiglio prezioso.
• Per evitare occhi indiscreti o eventuali telecamere nascoste
basta tenere una mano a copertura di quella che digita il pin,
ad esempio. Inoltre è sempre una buona regola diffidare di
chiunque si avvicini allo sportello bancomat mentre si sta
prelevando.
• In più, un altro consiglio che si può dare è quello di non
conservare mai il codice segreto vicino alla carta: potreste
camuffarlo all’interno di un numero di telefono, in modo da
poterlo recuperare facilmente se lo dimenticate.
4. Prima mi ha incuriosito, quali sono gli
stratagemmi che attuano i malintenzionati?
• Sempre il colonnello Sole, a La Stampa, ha raccontato che i
malintenzionati possono usare inganni veramente complessi.
Per cercare di limitare i danni potrebbe essere utile informarsi
sulle carte prepagate e sulle offerte delle migliori carte di
credito.
• Uno dei metodi prevede, ad esempio, che una donna
insospettabile si avvicini per vedere il codice, mentre una
seconda persona fa scivolare una banconota a terra e finge sia
caduta a chi sta prelevando; se il malcapitato si china a
raccoglierla un complice si avvicina al bancomat e sostituisce
la tessera con un'altra identica: in questo modo i ladri
riescono a ottenere sia carta sia pin.
5. Alcuni malviventi però agiscono direttamente
sul bancomat, come possiamo difenderci in
questi casi?
• La tecnica di manomissione più frequente è quello di bloccare il
foro da cui esce il denaro con uno strumento metallico: così chi
prova a prelevare non vedrà uscire le banconote e si allontanerà,
permettendo ai ladri di recuperare i soldi.
• Per difendersi da queste truffe è necessario porre la massima
attenzione allo sportello: se notiamo che la tastiera appare strana
oppure se nella bocchetta di erogazione del denaro vedete oggetti
in metallo o plastica, lo sportello bancomat potrebbe essere stato
manomesso.
• È bene informarsi sulle carte di credito che offrono sistemi di
sicurezza maggiori, magari confrontando le offerte di Visa con
quelle di MasterCard, Paypal e così via, per trovare la soluzione che
più si adatta alle nostre esigenze.
6. Quali altri metodi vengono utilizzati per truffare i
consumatori, anche non allo sportello bancomat?
• Uno dei più diffusi è lo skimmer: si tratta di un lettore che cattura i dati
della banda magnetica con la semplice "strisciata" della carta di credito su
di esso. Lo skimmer è diverso dal normale lettore (P.O.S.) e per eseguire
questo genere di frodi è necessario che il malintenzionato entri in
possesso, anche solo per alcuni istanti, della carta di credito del cliente,
possibilmente lontano dalla sua vista.
• Per appropriarsi invece del codice PIN, che non è in alcun modo ricavabile
dalla banda magnetica, i truffatori utilizzano generalmente una
microtelecamera nascosta, che filma la sequenza digitata dal proprietario
della carta.
• In rete invece è diffuso lo sniffing: esperti di pirateria informatica
intercettano le coordinate di pagamento fatte con le carte di credito,
utilizzando poi le stesse tracce per fare ulteriori acquisti all'insaputa del
vero proprietario.