Metodo della critica dell'arte di Antonio Alborino
1. L’analisi e la valutazione critica
delle immagini
Conoscere le principali scuole di critica dell’arte
Saper utilizzare un modello di lettura dell’opera
Antonio Alborino 2012 13
5. Le opere d’arte sono prodotti speciali
Tutto quello che ha prodotto o modificato l’uomo ha
valore di documento in grado di testimoniare la
cultura e la civiltà che lo ha generato?
6. L’uomo oltre all’arte ha prodotto infinite
varietà di oggetti e strumenti di uso comune,
alcuni veramente importanti e geniali
Ma
Solo l’arte, sul piano della testimonianza
storica e sociale, ha un valore superiore.
L’opera d’arte ha un contenuto
significativamente più importante perché è
un prodotto speciale, complesso e ricco di
significati ...
7. L’opera d’arte comunica
Ma
Pochi sanno “leggerla”.
Pochi sanno cogliere gli aspetti molteplici
( filosofici, sociali, estetici) che la collegano
alla cultura che l’ha generata
10. Non è facile affermarlo
Perché nella storia i canoni di giudizio sono
spesso cambiati.
Certo è che ...
Non tutte le opere hanno lo stesso livello di
qualità artistica.
12. Ma è sempre vero?
La fedeltà al vero può essere un criterio di
giudizio?
13. In alcuni periodi storici, come durante
l’Espressionismo, il concetto di bello è stato
sostituito con quello di “brutto”.
14. Il pubblico poco preparato
spesso crede
che il grado di somiglianza di un’opera
al modello reale
sia una garanzia del suo valore artistico
e culturale.
15. In realtà
il grado di realismo non può essere
considerato un criterio di giudizio.
Perché
la riproduzione del vero
non è un semplice trasferimento speculare
del reale nell’opera.
18. È impossibile che l’artista, copiando la
realtà, non ci “metta del suo”,
sono troppe le cose che deve
considerare per realizzare un’opera.
Per riprodurre la realtà l’artista si deve
preoccupare della composizione, della
struttura, delle proporzioni, dei contrasti,
delle armonie, di forme e colori
20. Per riprodurre la realtà l’artista si deve
preoccupare della composizione, della
struttura, delle proporzioni, dei contrasti, delle
armonie, di forme e colori.
21. La rappresentazione, anche fedele
dell’oggetto, non è l’oggetto stesso.
Anche se fedeli al modello reale le due riproduzioni della stessa
sedia non sono altro che riproduzioni
Foto della sedia
Descrizione della sedia
Jospeh Kosuth – 1966
23. Noi tutti,
anche se non esperti d’arte,
siamo in grado
di esprimere un giudizio dell’opera d’arte
partendo dalle sensazioni che essa ci fa
provare o comunica.
Tutti siamo in grado di cogliere i suoi aspetti
espressivi psicologici fondamentali.
24. Ma per comprendere pienamente il valore
dell’opera d’arte
è necessario approfondire la ricerca.
Come fare?
Ogni opera ha in se elementi soggettivi
appartenenti alla personalità e cultura di chi
l’ha prodotta
e elementi provenienti dalla cultura , società e
epoca a cui essa anche appartiene.
27. Il concetto di bellezza non è sempre
uguale a se stesso
e non è sempre lo stesso in contesti
diversi
28. anche il bello non può essere un
criterio di giudizio
Ma teniamo presente che ciò che è
bello per noi oggi, forse, un tempo
era giudicato banale
29. Occorre allora
saper mettere in relazione tutti gli
aspetti costitutivi dell’opera
ricostruendo le relazioni tra il contesto e
gli aspetti stilistico-formali.
Per questo esistono molte metodologie
di analisi critica dell’opera.
31. La critica formalista
Heirich wolfflin, fine ottocento
La scuola formalista è interessata agli aspetti
formali.
L’analisi dell’opera si basa sulla raccolta delle
informazioni visive.
Secondo la teoria “purovisibilista” si deve
prestare attenzione agli aspetti espressivi, ai
valori plastici, formali, spaziali, tecnici e
materiali.
Sono posti in secondo piano sia il soggetto che
l’artista stesso.
32. La psicologia della Gestalt
Germania secondo decennio del novecento.
l metodo di analisi elaborato della Gestalpsycologie ( psicologia della
forma) richiama la psicologia della visione e privilegia l’analisi dei
caratteri visivi dell’opera ma va oltre il “puro visibilismo”. Secondo
la gestalt il nostro sistema percettivo coglie l’immagine come un
insieme organizzato di elementi e non come la somma di
particolari isolati.
La Gestalt afferma che il giudizio su un’immagine nasce nell’atto
stesso del vedere, dipende da come il nostro cervello organizza le
forme usando le proprie categorie analitiche: equilibrio, semplicità,
configurazione e spazio.
Per la Gestalt il pittore si serve di proprietà espressive di colori e forme
che sono vere e proprie leggi e per tanto non sono soggettive ma
percepibili da chiunque.
33. Il metodo iconologico
ikeon (immagine) logo ( discorso)
Aby Warbur ( 1866-1929).
Metodo iconologico cioè interpretazione dell’immagine.
Dichiara inscindibili i contenuti culturali e iconografici dagli
aspetti stilistici legati alla condizione culturale in cui
l’artista opera.
Il metodo Iconologico vuole approfondire la ricerca del
contenuto simbolico dell’opera.
Cercando la relazione tra l’iconografia, la personalità
dell’artista e i suoi principi filosofici e religiosi dell’epoca.
L’opera è il prodotto di idee e credenze , vero retroterra
storico e culturale, da cui scaturiscono i tratti stilistici
dell’opera.
34. Interpretazione sociologica
dell’immagine
F. Antal e A. Hauser secondo dopoguerra.
L’arte come prodotto dell’attività umana dipende
dalle esigenze del particolare gruppo sociale che
l’ha prodotto, voluto e influenzato.
Compito della critica è riflettere sulla funzione
dell’opera nella società, la committenza, il
pubblico, i processi di produzione, i meccanismi
economici, le ideologie.
L’opera è letta come documento delle relazioni
sociali del suo tempo.
36. Oggi la critica d’arte.
La tendenza generale oggi
vuole una riunione delle diverse
metodologie storiche
in modo da giungere
ad una maggiore scientificità e
completezza dell’indagine.
37. Oggi la critica d’arte.
La lettura critica moderna
prevede livelli di lettura diversi
partendo dai dati oggettivi
(come forma, colore, composizione, ecc.)
fino a giungere alla comprensione del suo
significato più profondo
attraverso l’analisi del contesto storico e
culturale e della personalità dell’artista.
39. Primo livello: Dati identificativi:
Raccolta dei dati. 1. Tipologia ( pitturasculturaarchitetturagrafica, ecc...)
2. Dimensioni
3. Materiali e tecniche
4. Data e luogo di realizzazione
5. Attribuzione
6. Titolo
7. Collocazione originale
8. Stato di conservazione
40. Primo livello: Analisi iconografica:
Analisi del soggetto. 1. Cosa è rappresentato? (descrivi il
soggetto)
2. Genere iconografico (natività,
annunciazione, crocifissione, sacra
conversazione, ecc...)
3. Sono presenti particolari
attributi iconografici? (si tratta di
un soggetto originale o convenzionale?
Perché?)
41. Primo livello: Analisi iconologica:
(ambito storico-culturale –artistico)
Autore e contesto.
1. Contesto storico-culturale in
cui l’opera è stata realizzata.
2. Quale è stile prevalente
nell’epoca?
3. Elementi che caratterizzano lo
stile dell’autore.
42. primo livello: Eventuale individuazione
della committenza:
L’autore e il contesto.
1. Quel era la funzione
prevalente dell’opera?
2. L’opera è stata realizzata su
commissione?
3. Chi è il committente?
4. Che vincoli ha posto il
committente all’artista?
5. A chi èera rivolta l’opera.
43. Analisi formale:
Secondo livello: 1. Elementi del linguaggio visivo utilizzati:
a) Puntolinea ( caratteristiche formali e espressive del segno grafico: retta, spezzata, continua curva,
mista. Assolve alla finzione di contorno e limite tra forma e sfondo? Orientamento, spessore,
tessituratrama di linee,)
b) Formae (Aperte, chiuse, morbide, geometriche, naturali, astratte, irreali, stilizzate, deformazione
espressiva, unitaria, frammentaria) è possibile realizzare uno schema che evidenzi lo scheletro strutturale
dell’immagine o dell’elemento presente.
Analisi dell’oggetto c) Superficie (come è trattata la superficie ha qualità tattili o ottiche? Levigata, ruvida, liscia,
granatrama, naturale, artificiale, simula altri materiali, realizzata con materiali diversi come con il
collages, possiede una texture, ecc..)
d) Figurasfondo (nel rapporto tra f. e s. quale dei due prevale? Per ragioni
(Da sviluppare con schemi formadimensionecoloreombraluce?)
e) Colore (relazione tra colori contrastoaccordo, colore locale dell’oggettocolore ambientale, gradazione
esplicativi). colore tonale influenzato da luceombra, temperatura caldofreddo, primarisecondaricomplementari,
mescolanza, trasparenza, gamme cromatiche , funzione comunicativasimbolica, )
f) Luceombra ( contrasto, ombere proprieportate, zone di oscurità , luce naturaleartificialesimbolica,
luce direttaindirettadiffusa, filtrata, intensitàpenombraoscurità, luce frontale, laterale, controluce)
g) Spazioprofondità (contrattodilatato,semplicecomplesso, realisticofantasticosimbolico,
prospetticobidimensionalesuperficiale, prospettiva centrale, accidentale, dal bassodall’alto, spazialità
tonale, per piani paralleli)
h) Composizionestrutturaritmomovimentopunti focali
è opportuno esprimersi con esempi grafici per descrivere lo schema
strutturalele linee di forzai punti focali, ecc.
(composizione: formato del quadrotondoovalequadratorettengolere.
Simmatricaasimmetricaarmonicasbilanciatadisarmonicaequilibrata, simmetria
centraleradialespecularetraslata.
Corrispondenze tra formecolorielementi vari.
Ritmo: alternocrescentedecrescenterapidolentocostanteuniformealternoconcetrico
modularebloccatocontinuo )
N.B.- i descrittori elencati sono solo un esempio guida per orientarsi con i concetti e il lessico specifico per la lettura
visiva dell’opera.
44. Terzo livello: Individuazione dei rapporti
formali e contenutistici:
Ricostruzione critica
dell’opera attraverso la
sintesi dei dati raccolti. 1. Come si lega l’espressività
dell’opera ai suoi significati
simbolici, culturali e sociali?
2. Dai dati raccolti individua
quale possa essere il
significato dell’opera e cosa
indendesse esprimere l’artista.