L’Associazione culturale I Care (www.assoicare.org) insieme a Marco Marcatili (www.marcomarcatili.it) economista Nomisma e collaboratore del sole24ore organizzano un viaggio interattivo per scoprire le cause profonde della crisi, i nuovi futuri scenari internazionali.
2. PERCHÉ È ANCORA NOTTA FONDA
«Spesso ci si attacca ai numeri come gli ubriachi si
attaccano ai lampioni, non per farsi illuminare ma
per farsi sostenere».
George Bernard Shaw
3. PIL (reale)
3,2
2,5
2,4
1,9
2,3 1,2
2,0 0,9
0,7 1,6
0,3
0,7
0,3 0,2
2005 2006 2007 2008 2009 2010
-1,0
-2,4
-5,3
-5,1
Francia Germania Italia
5. DISOCCUPAZIONE
10,7
10,5
10,3
10,1
8,4
8,3
6,1 Francia
Germania
Italia
4,6 Stati Uniti
2005 2006 2007 2008 2009 2010
6. DEBITO PUBBLICO (su Pil)
126%
104% 101%
94%
90% Francia
Germania
65%
Italia
61%
Regno Unito
Stati Uniti
40%
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
7. DISEGUAGLIANZE DEI REDDITI
0,40
Stati Uniti
0,35 Italia
Spagna
0,30 Germania
Francia
0,25
Svezia
0,20
0,15
mid-80s mid-90s around 2000 mid-2000s
8. L’OCSE SBAGLIA TUTTO?
• Composite Leading Indicator
(CLI): +10,8% a settembre
1 2009 rispetto allo scorso anno
• Previsione su uno sviluppo
potenziale (piccole imprese,
2 vocazione esportatrice, basso
debito privato) tra 6-9 mesi
• Ci sono le condizioni per
passare da uno sviluppo
3 potenziale a uno attuato?
9. MACCHINA PRODUTTIVA ITALIA
Abbastanza “fluida” quando la
strada si fa tortuosa…
• Piccole e medie imprese
“invisibili”
• Famiglia in gioco
… molto “abbioccata” sulle
strade a scorrimento veloce
• Resistenza all’innovazione
intangibile
• Incapacità di cooperare per
costruire reti
10. ALAN E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
«L'immaginazione è l'inizio della creazione. Le
persone immaginano quello che desiderano, poi
vogliono quello che immaginano e, alla fine,
creano quello che vogliono».
George Bernard Shaw
11. ALAN E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
2000-2001: crisi • Fino alla primavera del 2000 quasi +300%
indice Nasdaq
new economy e • Scoppio bolla internet
crollo twin towers • Crisi di fiducia blocca la crescita del Pil
Come reagire • Aumentando i consumi delle famiglie?
all’economia • Favorendo gli investimenti delle imprese?
della paura? • Aumentando la spesa pubblica?
• Aumento dei salari: chi paga?
Ipotesi • Riduzione del costo del denaro: non c’è fiducia!
• Aumento della spesa pubblica: come?
12. ALAN E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
1. • Afghanistan 2001 e Iraq 2003
Keynesismo • Business da 3.000 miliardi di dollari: rilancio
produzioni belliche interne, “sicuri” che la vittoria
militare riporterà indietro petrollari
• Riduzione del tasso di sconto non per le imprese, ma
2. Sogno per incoraggiare la stipula di mutui ipotecari a tasso
variabile rispetto al tasso fisso
americano • Possono avere una casa anche i clienti “NINJA” (no
income, no job and assets)
13. ALAN E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
• Chi dà i soldi alle banche per concedere così
tanto credito?
Alcuni • Come consentire alle banche di erogare
problemi… credito terminate le proprie riserve?
• Ma non rischiano troppo le banche per
concedere così tanto credito senza copertura?
• Trasformazione dei portafogli dei mutui in
2003-2004: era essere in titoli collocabili sui mercati di tutto il
mondo
delle • Per incentivare a comprarli si nascondono i
cartolarizzazioni mutui più rischiosi in CDO (“pacchetti
salsisccia”) valutati dalle agenzie di rating
14. ALAN E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
2004-2006: il • Aumento del debito delle famiglie fino al 130% del
reddito disponibile drogato dal credito facile
mondo onirico • Prosciugamento dell’avanzo primario di Clinton e creazione
di un 5% di disavanzo federale
di Alan • Consumi rivolti all’estero aumenta il disavanzo commerciale
Alan sta per • Ingenti masse monetarie in circolazione grazie all’economia
risvegliarsi… del debito pubblico, privato e commerciale
• Per raddrizzare la bilancia commerciale si è svalutato il
dollaro in modo da favorire le esportazioni
Cosa fare? • Per raffreddare le frenesia creditizia si è rialzato il tasso di
interesse dall’1% (2003) al 5,25% (metà 2007)
15. ALAN E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
• Sui debiti contratti a tasso variabile sono
2007: Fine del cresciute le rate da pagare
sogno • Aumento pignoramenti delle case in garanzie
americano e e famiglie costrette a vendere casa per
collasso pagare le rate: scoppia la bolla immobiliare
• E intanto i “pacchetti-salsiccia” sono sparsi in
sistemico tutto il mondo
2008: Alan si
sveglia e chiede
scusa al mondo
16. CAUSE “SCATENANTI” DELLA CRISI
«Temo che stiamo dedicando sempre più risorse,
incluse le migliori energie dei nostri giovani, ad
attività finanziarie lontane dalla produzione di beni e
servizi, ad attività che generano alti compensi privati,
fuori misura rispetto alla loro produttività sociale.
Sospetto che l’immenso potere dei computer venga
messo a servire questa economia di carta, non per
svolgere una transazione a minor costo ma per
gonfiare la quantità e la varietà degli scambi
finanziari».
James Tobin
17. CAUSE “SCATENANTI” DELLA CRISI
POLITICA ECONOMICA ACCOMODANTE
orientata alla crescita perpetua, più che allo
sviluppo: illusione di avere il denaro gratis, non
rischiare e consumare!
SQUILIBRI INTERNAZIONALI STRUTTURALI:
perché il cinese dovrebbe sempre finanziare il
tenore di vita (suv) e le scelte politiche (guerra)
degli statunitensi?
18. CAUSE “SCATENANTI” DELLA CRISI
INNOVAZIONE FINANZIARIA ESASPERATA:
illusione di “azzerare” il rischio o consapevolezza di
“spalmarlo” in tutto il mondo?
ASSENZA DI REGOLE E CONTROLLI: la crisi non è
il frutto di operazioni illegali, ma di forti conflitti di
interesse
19. CAUSE “PROFONDE” DELLA CRISI
«Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede
bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli
occhi».
Antoine de Saint-Exupery
21. CAUSE “PROFONDE” DELLA CRISI
SEPARAZIONE TRA ECONOMIA E SOCIALE: perché
mai il Pil misura le azioni “negative” che hanno un
prezzo di mercato (incidente, intervento chirurgico, etc),
ma non quelle “positive” di gratuità (assistenza anziani,
educazione bambini, etc) che creano benessere?
SEPARAZIONE TRA LAVORO E RICCHEZZA: quanti
credono realmente che la ricchezza sia frutto del
lavoro?
22. CAUSE “PROFONDE” DELLA CRISI
SEPARAZIONE TRA PRODUZIONE E FINANZA: fino
ad oggi la funzione finanziaria all’interno dell’impresa
è servita a creare ricchezza quando il capannone
aveva problemi!
SEPARAZIONE TRA MERCATO E DEMOCRAZIA: la
Cina racconta come per svilupparsi non è importante
“fare i conti” con la democrazia, tuttavia certe
“inefficienze” di questa crisi non sono dovute a deficit
di mercato ma a deficit di democrazia
23. QUALI RISPOSTE ALLA CRISI?
«Ci sono due cose che gli economisti non devono
mai analizzare: cosa c’è dentro una salsiccia e le
analisi previsive».
Ronald Coase
24. RIVOLUZIONE CULTURALE
Economia “capitalistica” Economia “civile”
Economia del capitale, Economia della città,
ovvero dei capitalisti ovvero economia dei
cittadini (tutti)
Riduzione della povertà
assoluta e aumento
vertiginoso delle Come civilizzare il
povertà relative: mercato e ri-parlare
economia incivile? alla città?
27. IDEE “CIVILI” PER IL FUTURO
• Acceleratore d’impresa
• Incubatore d’impresa
Calo propensione
• Fondo pubblico-privato di
al rischio venture capital e private equity
territoriale
• Rete d’impresa
• Gruppi d’acquisto solidale e
Nanismo culturale consumo critico
e dimensionale • Favorire la nascita di imprese
sociali e civili
28. IDEE “CIVILI” PER IL FUTURO
• Agenzia di microfinanza
• Finanza etica e commercio
Esclusione sociale equo e solidale
• Responsabilità sociale
d’impresa
L’obiettivo dell’economia civile è di ricordare a tutti
che l’economia non è una sfera separata dalla vita
quotidiana: quindi il manager è responsabile delle
sue azioni prima come cittadino e poi anche come
professionista!!