CEMENTIFICIO TAVERNOLA BERGAMASCA: riconversione e messa in sicurezza dei luoghi
Bagnoli Bonifica
1.
2. Parco
Napoli nazionale del
Vesuvio
Parco regionale
dei Campi Flegrei
Golfo di
Golfo di
Napoli
Pozzuoli
Procida
Bagnoli
Ischia
Penisola
Sorrentina
Capri
3. Chiusa dal mare e da una corona di rilievi, residui di orli craterici, Bagnoli si
estende sulla piana di Coroglio, ai piedi della collina di Posillipo, inserita
nel territorio vulcanico dei campi Flegrei.
Piana di Coroglio
4. Anticamente la sua peculiarità era la presenza dei “Balneoli”, fonti
termali che scaturivano dal monte Olibano, e che ne hanno
caratterizzato l’aspetto fino al XIX secolo.
Guarnigioni militari sulla piana di Coroglio
5. I primi insediamenti industriali
1853 – Si realizzano, lungo la costa, l’Opificio chimico di Ernesto Lefevre e la Vetrerie
di Melchiorre-Bournique.
1904 - viene approvata la legge speciale per il risorgimento industriale di Napoli,
comunemente detta Legge Gianturco.
Piana di Coroglio fine 1800
6. 1905 - (01 febbraio) viene fondata a Genova, la società ILVA per la costruzione
dello stabilimento di Bagnoli, sfruttando le opportunità derivanti dalla legge per la
rinascita della città di Napoli (Ilva deriva dall’antica denominazione che i liguri
attribuirono all’isola d’Elba), in essa confluirono: Società Siderurgica di Savona,
Società Ligure Metallurgica, Società degli Altoforni, Fonderie ed Acciaierie di Terni
1907 – Viene scelta l’area di Bagnoli. Cominciano i lavori di costruzione del
Centro Siderurgico Ilva Bagnoli
costruzione Altoforno n. 1
7. 1908 – La Montecatini installa, nei vecchi capannoni dell’opificio chimico, una
linea di produzione di solfato di rame, acido fosforico e fertilizzanti fosfatici
piana di Coroglio
8. 19 giugno 1910 - si inaugura Centro Siderurgico Ilva di Bagnoli.
Il duca Amedeo D’Aosta ed i politici inaugurano lo
stabilimento
9. 1936 - iniziano i lavori per la costruzione dello stabilimento Eternit, per la produzione
di manufatti in cemento-amianto
Stabilimento Eternit
10. 1954 - Nasce la Cementir, che utilizza come materia prima,la loppa di
altoforno per la produzione del cemento d’altoforno.
Stabilimento Cementir
11. 1985 – Chiude lo stabilimento Eternit impossibilitato a mantenere in vita
lavorazioni altamente nocive
Capannoni Eternit
12. 1990 – Chiude l’area a caldo. Il 20 ottobre del 90 gli altoforni e l’acciaieria
chiudono definitivamente in seguito al ridimensionamento del Centro Siderurgico
Italsider di Bagnoli. Per un altro anno il Treno Laminazione Nastri, TNA, continua a
produrre coils con le bramme provenienti dal Centro Siderurgico di Taranto.
Italsider 1990
13. • La Cementir converte gli impianti all’utilizzo della pozzolana (venuta meno
la fornitura di loppa d’Altoforno);
Dopo meno di un anno, causa gli alti costi della materia prima, cessa
definitivamente la produzione di cemento a Bagnoli.
Cementir
14. 1991 - La Federconsorzi (già Montecatini) cessa ogni attività e viene posta in
liquidazione
Capannoni Federconsorzi
15. 1991 – Chiusura definitiva del Centro Siderurgico Italsider di Bagnoli –
Chiude anche il (TNA) Treno Laminazione Nastri
CapannoneTNA (azzurro)
16. Caduta complessiva dei posti di lavoro a Bagnoli
nel 1973
l’Italsider occupava 7.698 unità
la Cementir 327 unità
l’Eternit 604 unità
la ex Federconsorzi 165 unità
per un totale di 8.794 dipendenti
senza contare gli occupati dell’indotto.
17.
18. 1993 I Capannoni della ex Federconsorzi vengono rilevati dalla Fondazione
Idis- Città della Scienza
19. 1994 – L’Ilva predispone il “Piano di recupero ambientale” dell’area di Bagnoli
(Ilva, Eternit), per la bonifica e il recupero dei siti dismessi, approvato con delibera
CIPE del 20 dicembre 1994 per una spesa complessiva di 343 miliardi di lire
20. 1996 –2000 la dismissione
Il 1 aprile 1996 viene costituita la Soc. Bagnoli S.p.A. quale strumento dell’IRI per
l’attuazione del piano di recupero ambientale dell’area di Bagnoli,
Demolizioni in Zona cokeria
21. 1996 –2000 la dismissione
i costi previsti dal piano CIPE di 343 miliardi di lire, sono: 261 coperti da contributo
pubblico, 82 da proventi realizzati da vendita di impianti, attrezzature e rottami
provenienti dalle demolizioni .
.
Demolizioni in Zona cokeria
22. 1996 –2000 la dismissione
La delibera CIPE del 20 dicembre 1994 viene recepita in Legge n. 582 del
18 novembre 1996
Demolizioni in Acciaieria
Demolizioni in Zona Altoforno
23.
24. 1998 – Il Comune di Napoli approva la “Variante al piano regolatore per l’area
occidentale di Napoli”.
VARIANTE al P.R.G.
Insediamenti integrati
Parco
Ha
Parco e sport
40
Ha
Spiaggia
120
Ferrovie metropolitane proposte ed
esistenti
Funicolari proposte
Siti da conservare secondo il piano
CIPE
Siti da conservare secondo Archeologia
Industriale
Confine ILVA
25. 2002 Nel febbraio 2002, il Comune di Napoli promuove (Delibera di C.C. n.
40 del 18/02/2002) la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana ai
sensi dell’art. 17, comma 59 della L. 127/1999, per la realizzazione degli
interventi previsti dal PUA di Bagnoli-Coroglio
bagnolifutura S.p.A.
Comune di Napoli 90%
Regione Campania 7,5%
Provincia di Napoli 2,5%
Capitale sociale ! 27.600.000,00
26. 1. ACQUISIZIONE AREE DAL COMUNE DI NAPOLI
2. Bonifica dell’area (ex Italsider ex eternit)
3. Realizzazione delle infrastrutture pubbliche
4. Commercializzazione delle aree per investimenti
privati
5. Direzione delle pubbliche infrastrutture
27. 2005 – il 16 maggio il Consiglio Comunale approva il Piano Urbanistico Attuativo
28. Il Comune di Napoli ha assegnato alla Bagnolifutura un’area
pari a quella inclusa nel P.U.E. per Bagnoli-Coroglio
Area nella 339 ha
giurisdizione della
Bagnolifutura
Area di proprietà 188 ha
della
Bagnolifutura
29. Aree di proprietà delle
Ferrovie dello Stato
Proprietà
dello
Stato
Aree
ex Cementir
30. Obiettivi
La realizzazione di una vasta area a bassa densità dove la
produzione collegata alla ricerca è integrata con molte opportunità
di ricreazione e cultura.
Decisioni
Indice di edificabilità 0,68 cm/mq
Volume 2.115.000 mc
Parco Urbano 120 ha
Porto max 700 posti barca
Attività settore terziario,hotel,residenze,
negozi, servizi pubblici
31. 5
76
8
4
2
3
9
1
AT 1 Parco e spiaggia
AT 2 Coroglio/Bagnoli
AT 3 Cavalleggeri
AT 4 Cocchia
AT 5 Diocleziano/Cavalleggeri
AT 6 Ferrovie dello Stato
AT 7 Abitazioni già esistenti
AT 8 Arsenale
AT 9 Parco dello Sport
32. Residenze e
produzione
Terziario
Reception
Terziario
e terziario
Produzione
Residenze e
Porto
terziario Parco dello sport
Parco &
spiaggia
33. • Realizzazione metropolitana
• Realizzazione porto
• Rimozione della
colmata
• Bonifica del fondale
marino
• Aggiunta sabbia
• Bonifica della spiaggia
34.
35. 6
1 3 4 5
2
APPLEVAGE
CARROPONTE MOXEY
BATTERIA FORNI COKE
CIMINIERA AGL
7-8 CANDELA COKE TORRE DI SPEGNIMENTO
16
ALTOFORNO E COWPERS
9 IMP. TRATTAMENTO ACQUE
15
CANDELA AFO
GABBIA DISCAGLIATRICE
10 11 12 13 14
CENTRALE TERMOELETTRICA CENTRALINA TELEX
OFFICINA MECCANICA UFFICI EX DIREZIONE ACCIAIERIA
Nel Piano Urbanistico Attuativo è prevista la conservazione di 16
testimonianze (le più significative) del Ciclo Siderurgico: in esse troveranno
sede alcune rilevanti funzioni che caratterizzeranno e valorizzeranno il Parco.
39. Si producevano pezzi speciali per la fabbrica, era una delle officine
meccaniche più attrezzate della Campania
40. Produceva vapore ed energia elettrica dal recupero dei gas ricchi di cokeria e altoforno
41. Era la sede degli uffici della Direzione del Centro Siderurgico
Italsider di Bagnoli
42. Nata come sala pompe, ha ospitato una centrale telefonica elettromeccanica
con oltre 2000 numeri
,
43. Spegneva il carbon coke incandescente prodotto in cokeria, con una enorme pioggia
d’acqua, emetteva periodicamente la caratteristica fumata bianca
44. Macchina ubicata sulla Colmata a Mare (parco fossile), veniva usata per la messa a
parco e ripresa del carbon fossile, che arrivava via mare al pontile nord
50. Era la prima gabbia del Treno di Laminazione Nastri (TNA), puliva dalle scaglie ferrose,
le bramme (provenienti dalla Colata Continua) che venivano poi trasformate in coils
15
51.
52. La bonifica sarà completata nel 2008. L’area è stata suddivisa in accordo al
Piano Urbanistico Attuativo del Comune di Napoli
NuovA linea
costiera
Acciaieria
Parco urbano
Parco dello
Sport
Insediamenti urbani
Porto canale
Area servizi e ricerca
53. DEMOLIZIONI
CARPENTERIE E t 163.277
MACCHINE
OPERE CIVILI (CEMENTO m3 571.288
ARMATO E MURATURA)
SMONTAGGI
CARPENTERIE E t 104.000
MACCHINE
54. TIPOLOGIA DESTINAZIONE UM QUANTITA’
631.768
MATERIE PRIME E RIUTILIZZO t
RESIDUI DI
LAVORAZIONE
816
CONSORZI OLI USATI t
22.178
DISCARICA t
RIFIUTI VARI
6.235
TERMODISTRUZIONE t
11.000
DISCARICA t
AMIANTO
466
INERTIZZAZIONE t
167
MATERIALI RADIOATTIVI n°
CONFERIMENTO
ENEA
55. ATTIVITA’ N°
SONDAGGI GEOGNOSTICI 8.074
CAMPIONI DI TERRENO PRELEVATI 18.390
PARAMETRI INDAGATI 217.100
(ORGANICI E INORGANICI)
ANALISI PER AMIANTO 5.108
56. Barriera idraulica di
emungimento
(31 pozzi)
Impianto di
trattamento chimico-
fisico
Barriera idraulica
(42 pozzi)
Impermeabilizzazione
della superficie di
colmata
57. DISCARICA
167.839 t
CARATTERIZZAZIONE
DI DETTAGLIO
SCAVO LAVAGGIO
VAGLIATURA
1.052.544 m3 588.626 m3
1.037.477 m3
RIUTILIZZO
DEMOLIZIONI
IN SITU
OPERE CIVILI – 85.848 m3
1.589.119 t
CARPENTERIE – 7000 t
RECUPERO
OFF-SITE
58. BARRIERA IDRAULICA
DI EMUNGIMENTO
IMPIANTO
ACQUA DI FALDA
DI TRATTAMENTO
POZZI
HOT SPOT
BARRIERA
DI RICARICA
SCARICO A MARE
59. In seguito alla demolizione dei capannoni Eternit ed allo smaltimento dei materiali
stoccati sull’area, avvenuta tra il 1998 e 1999 (operazione che per quantità di
Amianto smaltito è stata fra le più grandi al mondo e, grazie alla quale sono state
scritte le normative italiane sulla bonifica dell’amianto) è tutt’ora in corso il
risanamento del sottosuolo dei Materiali Contenenti Amianto (MCA) dell’area Eternit.
Il MCA viene trasportato in discariche specializzate in speciali sacchi chiamati in
gergo “Big Bag “
Sacchi Big Bag
Area Eternit
63. Costo totale: 130.000.000,00 !
Il Parco Urbano il cui progetto preliminare è già stato presentato ed approvato, è il cuore
della Trasformazione di Bagnoli, un grande spazio pubblico che favorirà il recupero tra la città
e il mare, su una superficie di 160 ha di cui 33 di spiaggia.
64. Prevede:
2. Aree a verde con essenze arboree e arbustive locali e caratteristiche del mediterraneo
3. Aree attrezzate per attività ludiche, piccoli laghetti d’acqua artificiale
4. Aree per spettacoli ed eventi all’aperto
5. Persorso storico-culturale tra gli elementi del ciclo produttivo dell’acciaio, un grande
museo a cielo aperto memoria del passato industriale di Bagnoli
65. Sono previsti:
2. 1,7 Km di passeggiata a mare
3. 8,5 Km di piste ciclabili
4. 3,5 Km di viali
5. 3.600 alberi - 50 ettari di prato - 50 ettari di laghi e vasche d’acqua
66. Costo totale: 34.000.000,00 !
I lavori cominciati il 30/01/07 dovranno terminare entro il 15/07/08
Il Centro Integrato per i Servizi al Turismo, sarà localizzato all’incrocio tra via E. Cocchia e
via Nuova Bagnoli all’interno dell’area ex Ilva.
67. Il Centro Multifunzionale, articolato su tre livelli, è strutturato come un percorso del
benessere e ludico: si avanza scoprendo spazi e ambienti con giochi d’acqua, colori e luci,
aree relax, trattamenti e massaggi, nonché un’area termale con tre piscine diversificate sia
per il tipo d’acqua, che di temperatura e di funzione. Gli spazi esterni, il solarium, la terrazza
e il bar completano il percorso.
68. Il Centro Multifunzionale ospiterà inoltre:
! aree per l’esposizione, promozione e informazione turistica della Campania, di Napoli e dei
Campi Flegrei (1.220 m2);
! sala conferenze da circa 200 posti;
! parcheggio per circa 600 posti auto a servizio della struttura e del realizzando Parco Urbano
di Bagnoli
72. Costo totale: 34.000.000,00 !
I lavori cominciati il 28/02/07 dovranno terminare entro il 05/08/08
L’area del Parco dello Sport è ubicata ai piedi del costone di Posillipo.
L’intervento prevede la realizzazione di un polo sportivo di oltre 30 ettari attraverso la
sistemazione orografica e paesaggistica dell’area.
Il terreno sarà rimodellato in modo da realizzare un sistema “a crateri” per riprendere la
morfologia tipica dei luoghi e le figure dell’organizzazione vulcanica dei Campi Flegrei.
73. Nel Parco dello Sport si potranno praticare attività sportive a basso impatto ambientale
che rispettino la vegetazione esistente:
• Calcio e giochi su erba
• Tennis
• Pallacanestro
• Pallavolo
• Atletica leggera
• Hockey sul ghiaccio e su ruote
74. • Pattinaggio artistico e su ghiaccio
• Ciclismo
• Tiro con l’arco
• Bocce
• Skateboard e Rollerblade
• Parchi Robinson per bambini
78. Costo totale: 800.000,00 !
I lavori cominciati il 03/04/07 dovranno terminare entro il 26/06/08
Uno dei siti di Archeologia Industriale: l’ex impianto trattamento acque del Treno Laminazione
Nastri (TNA) ospiterà: L’Acquario tematico delle Tartarughe Marine (edificio a 6 bicchieri) e
l’Esposizione Mare (edificio a tre bicchieri). Esternamente sono previste due grandi vasche di
acqua di mare dove i visitatori potranno osservare le tartarughe marine che una volta curate
potranno nuotare in grandi spazi prima di essere definitivamente liberate in mare.
79. Nell’edificio più grande, destinato ad acquario scientifico sono previste aree destinate alla
cura ed al ricovero di un elevato numero di tartarughe marine, insieme a strutture di
accoglienza e ricerca per studiosi, e nel contempo ampi spazi aperti al pubblico (allo scopo
di contribuire al ritorno economico dell’intervento), con un percorso culturale didattico e
ricreativo, concepito come una passeggiata scenografica di visione diretta e conoscenza
della vita delle tartarughe e degli ambienti marini in cui essa vive.
La nuova struttura, sarà fornita di aule didattiche, di una grande sala proiezioni-convegni con
70 posti, una biblioteca – libreria, una caffetteria ed uno stand-gadgets ispirati all’ambiente
marino.
80. L’edificio più piccolo ospiterà l’Esposizione Mare, un vero e proprio museo del mare concepito
con esposizioni temporanee ed una esposizione permanente, con oggetti del mare di vario
tipo: pannelli descrittivi, strumenti di navigazione, modellini di diverse epoche, vele, piccole
barche ecc…
84. Costo totale: 20.000.000,00 !
Il 18 settembre 2007 scaduto il termine per la consegna, così come
previsto dall’appalto concorso, sono state presentate 4 offerte di
progettazione esecutiva
Si prevede la realizzazione un vero e proprio Polo di servizi integrati per la produzione di
audiovisivi, sulla scia di altre esperienze già presenti in Italia e in Europa (Cinecittà Studios di
Roma, Cineporto di Torino, “Barrandov Studios” di Praga, “Ciudad de la Luz” di Alicante, “Studio
Babelsberg” di Postdam).
85. Gli obiettivi di Napoli Studios sono:
• Fungere da polo di attrazione per progetti televisivi e cinematografici, nazionali e internazionali.
• Potenziare l’industria audiovisiva locale, dal cinema alla tv, passando per la pubblicità.
• Formare e specializzare nuove professionalità, attraverso fasi di apprendimento e di
interscambio, dando vita a un Polo d’eccellenza nell’ economia delle nuove tecnologie
nell’ambito della realtà napoletana e meridionale.
86. La distribuzione funzionale degli spazi sarà orientata a organizzare un luogo dove installare
teatri di posa, uffici di produzione e post produzione (montaggio, doppiaggio, effetti speciali,
ecc.), sale costumi, spazi destinati alle scenografie, sale riunioni, depositi, rimesse per materiale
pregiato, sale casting, sale visione, parcheggio mezzi, sartoria, costumi, camerini,
falegnameria e attrezzeria.