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Le urgenze in Pronto
Soccorso tra
problematiche organiche e
psichiatriche
Carlo Fraticelli
Dipartimento di Salute Mentale
Azienda Ospedaliera Sant’Anna Como
Emergenze comportamentali e
psichiatriche
 Natura e volume delle emergenze
comportamentali e psichiatriche:
- forniscono importanti indicazioni di come le
componenti del sistema di cura di area funzionano
- risentono delle aree geografiche di intervento
Uno dei
possibili vertici di
osservazione
 3 posto tra tutte le emergenze nei PS (dopo le internistiche
e chirurgiche) (Pajonk et al, 2001)
 Pazienti con disturbi mentali e problemi di abuso in modo
crescente giungono nei DEA: 12,5% di 95 milioni di visite
nei PS USA nel 2007, da confrontare con il 5,4% del 2000
(Owens et al, 2007)
Sostanze e
DEA
Haroz & Greenberg, Clin Med Lab, 2006
Emergenze psichiatriche in PS/DEA
e interdisciplinarietà
 Quantità e gravosità delle emergenze comportamentali e
psichiatriche nei DEA motivano la necessità di consenso
interspecialistico e interprofessionale
 Riconoscimento e gestione di condizioni cliniche difficili
e ad alto impatto emotivo richiedono conseguenti
risposte organizzative e ambientali
 Consapevolezza delle complessità in atto (polimorfismo
clinico, alterazioni
somatiche, comorbidità, concomitanza di abuso di
sostanze)
James L. Knoll, IV, MD
The Psychiatric ER Survival Guide
Psychiatric Times |16 febbraio 2011
http://www.psychiatrictimes.com/all/editorial/psych
iatrictimes/pdfs/psych-survival2.pdf
Health Intervention
“intervento giusto al paziente giusto”
Timing
“al momento giusto per la durata giusta”
Setting
“nel posto giusto”
Professional
“dal professionista giusto”
Cartabellotta, 2012
Appropriatezza
Professionale
Appropriatezza
Organizzativa
La complessità clinica e
gestionale in atto
richiede risposte di team
più strutturate rispetto
allo standard di
trattamento attuale
Downes MA, Healy P, Page CB, Bryant JL, Isbister
GK. Structured team approach to the agitated
patient in the emergency department. Emerg
Med Australas. 2009 Jun;21(3):196-202
La definizione di un documento di consenso per una gestione
sicura ed efficiente degli stati di agitazione e/o aggressività nei
DEA è importante per una serie di considerazioni relative a
soggetti con problematiche mentali
• costante aumento del numero di contatti per problematiche
psichiatriche con il PS in generale (Larkin, 2005; Owens
et al, 2007)
Aumento dei
contatti
• Per un numero crescente di individui con problematiche
mentali il PS rappresenta la sede di primo contatto con il
servizio sanitario (Marson et al, 1988; Bruffaerts et
al, 2006)
Sede di primo
contatto
• Gli individui con problematiche mentali hanno maggiore
probabilità di essere condotti in ospedale tramite
ambulanza in regime di urgenza e la loro permanenza nei
locali di PS può rappresentare elemento di criticità
Criticità
• Gli individui con problematiche mentali hanno maggiore probabilità di
realizzare contatti multipli e ripetuti con il PS e di essere poi ricoverati
(revolving door)
Contatti multipli e
ripetuti
• Fatte salve situazioni più eclatanti (tentato suicidio, psicosi acuta ecc.) o
apertamente dichiarate dal paziente, in genere riconoscimento e
inquadramento delle problematiche mentali da parte del personale di PS
rimangono ancora carenti (Pajonk et al, 2001; Ferrari et al, 2009)
Riconoscimento
problematico da
parte del PS
• Vi è significativo disaccordo tra medici di PS e psichiatri nella valutazione
di elementi chiave della situazione in atto (livello di rischio per atti auto-
aggressivi, livello di rischio per agiti aggressivi contro terzi, abuso di
sostanze come problematica principale) e sulla necessità di ricovero
psichiatrico (Douglass et al, 2011;Garbrick et al, 1996)
Disaccordo tra PS
e Psichiatri
•Mancanza di evidenze di alta qualità su emergenza psichiatrica, algoritmi e
raccomandazioni per il trattamento; al presente le indicazioni operative
fanno riferimento alle opinioni e alle indicazioni degli esperti piuttosto che a
elementi certi di conoscenza (Pajonk et al, 2001)
Mancanza di
evidenze di
qualità
Necessità
programmi di
formazione
•Si rileva necessità di programmi di formazione condivisi sulla gestione del
comportamento aggressivo degli staff di DSM e DEA, orientati a supportare
i tre problemi pratici maggiormente sentiti nella pratica clinica (Smith,1999;
Hardy & Patel, 2001)
• Migliore definizione della gestione short-term della
condotta disturbata/violenta delle gravide. La linea guida
NICE (2005) si limita a raccomandare misure particolari e
registrazione del piano di cura. Più in generale evidenze
sempre maggiori per opzioni basate su valutazione
rischio/beneficio
Gestione
short-term in
gravidanza
Contenzione in
PS
• L’attuale organizzazione di risposta all’emergenza
comportamentale rischia di scaricare sui DEA funzioni di
controllo dei disturbi della condotta presenti sul territorio e
delle emergenze dettate da difficoltà socio-ambientali
(Kuhn, 1999)
Funzione
controllo del
comportamento
* Un campione medico di PS italiano intervistato sul ricorso medio/mese
all’uso di contenzione risponde: “raramente” nell’82,9% dei
casi, “moderatamente” nel 35%, “spesso” nel 2,8%. In media le misure di
contenzione sono usate 1,6 ( 2,9) con range di variabilità da 0 a 20
volte/mese (Ferrari et al. Le emergenze psichiatriche nella medicina d’emergenza: il punto di vista del
medico d’emergenza. Giorn Ital Psicopat 2009;15:111-9 )
• Nei PS utilizzazione di mezzi di contenzione per diverse
condizioni; si evidenzia la necessità di conoscere situazioni
cliniche, frequenza d’uso della contenzione e l’opportunità
di approfondire problematiche medico-legali*
 I medici di PS sono frequentemente chiamati a fornire una
valutazione iniziale ed un primo intervento in soggetti con
alterazioni comportamentali
 I consulenti psichiatri chiedono che i colleghi del DEA:
1) stabiliscano se i sintomi sono causati o esacerbati da
una patologia medica
2) valutino e trattino le situazioni mediche che richiedono
un intervento in acuto
3) determinino se il paziente
è intossicato
Processo di Clearence Medica
Questo processo è definito
Medical Clearence (MC)
Il processo di Clearence Medica è il primo passo della valutazione e del trattamento del paziente psichiatrico in DEA (Emembolu & Zun, 2010)
In uno studio condotto su
100 pazienti consecutivi
(16-65 anni) valutati in
DEA con sintomi
psichiatrici di nuova
insorgenza, ben il 63%
presentava eziologia
organica (Henneman et al.
Ann Emerg Med
1994;24:672-7)
Il mancato riconoscimento comporta
peggiorata prognosi per il paziente:
studio USA ha individuato come su 352
pazienti psichiatrici noti giunti in PS, il 19%
avesse problemi medici acuti (Olshaker et al.
Acad Emerg Med 1997;4;124-8)
Il processo di MC richiede approfondimento
e condivisione;
può divenire problematico
- poiché può implicare cose diverse per il
medico di PS e per lo psichiatra e
- perché non vi sono processi standard
finalizzati alla MC (Lukens et al. Ann Emerg
Med. 2006;47:79-99)
Medical Clearence (MC)
Nuova
insorgenza
Pazienti
noti
"Entro ragionevole certezza medica, non v’è
alcuna condizione medica contributiva che
causi i disturbi psichiatrici presentati,
non v’è alcuna preoccupazione al momento
per una emergenza medica,
e il paziente è stabile clinicamente per il
trasferimento nella struttura destinata. "
... setting di
trattamento clinico con
risorse adeguate a
monitorare e trattare
ciò che è stato
diagnosticato
Definizione
di MC
When a patient with an acute psychiatric illness
presents to the emergency department, the emergency
physician is responsible to “medically clear” the patient.
Psychiatric patients presenting the emergency
department deserve a thorough evaluation just as any
other patient that presents to the emergency
department.
The medical clearance protocol is a useful tool for the
emergency physician, psychiatrist and, patient.
The history and physical should guide the ancillary tests
performed.
The implementation of a standard protocol can only be
accomplished when leaders in psychiatry and emergency
medicine come together.
• Responsabilità
• Tutti i pazienti
• Utile per medico di PS,
psichiatra e paziente
• Test secondo la clinica
• Condivisione
The APA recommends testing for the acute presentation but also testing
that may guide the therapies or medications. The APA acknowledges that
emergency physicians and psychiatrists have different opinions on the
utility of laboratory screening. The laboratory testing that is important for a
psychiatrist to safely treat a patient may not change the emergency
department management and, thus, may not be looked upon as necessary
to the emergency physician. A medical clearance process must be
established that is quick enough for the emergency physician but thorough
enough for the psychiatrist to safely treat a patient. Many authors have
stated that the term “medically clear” is inaccurate, misleading, and
ambiguous. Some clinicians use the term “medically stable” instead of
“medically clear” to avoid the confusion.
Medici di PS e Psichiatri hanno
diverse opinioni sull’utilità di
screening di laboratorio
Opinioni
diverse
Clearence Medica
e
Stabilità Medica
Sfide da superare per la cura dei pazienti
in PS con presentazione psichiatrica
 Bias verso i pazienti con
problemi psichiatrici
 Priorità ai pazienti
“malati”
 Pazienti che non
vogliono o non sono in
grado di collaborare
 Vincoli di tempo
Retrospective chart review of 137 ED
patients with psychiatric diagnoses
• 32% no vital signs
• 64% no documentation of general
appearance
• 67% no documentation of present
illness
• 92% no neurologic examination
• 92% no laboratory testing
Riba M: Medical clearance: Fact or fiction
in the hospital emergency room.
Psychosomatics 1990: 31; 400-404
McIntyre JA, Romano J. Is There
a Stethoscope in the House
(and Is It Used)?
Arch Gen Psychiatry. 1977
• L’87% degli psichiatri della
survey non eseguono un
esame fisico di routine dei
loro pazienti ricoverati
L’8% dei pazienti psichiatrici sta 24 h o più
(mediana=31 h) nei 5 ospedali dello studio (2008-
2009) 2 volte più alto il tasso per i pz psichiatrici
valutati nei 2 centri acccademici (12% e 15%) inclusi
Solo il 4% di circa 124 milioni di visite ED nel 2008 in
tutti gli USA rimaneva 24 o più h (Centers for Disease
Control and Prevention: Emergency Department
Visits, 2011)
Caratteristiche associate alla permanenza più
prolungata (24 h o più):
- Condizione homeless (22% vs 13%)
- Trasferimento ad altro ospedale (63% vs 36%)
- Assicurazione pubblica (81% vs 65%)
- Contenzione o assistenza diretta (49% vs 29%)
Dei 1076 soggetti inclusi 537 positivi al tossicologico
(50%)
Dato nuovo: per la problematica principale ‘uso di
sostanze’ associazione negativa al prolungarsi della
permanenza (9% vs 17%)
Journal Watch Emergency Medicine February 8, 2013
Daniel J. Pallin
Summary and Comment
Ambulance Transport of Inebriated Patients Directly to Detox
from the Field
A checklist identified drinkers stable enough to go to a detox facility
instead of an ED.
In 2003, an emergency medical services agency in Colorado
implemented a program in which paramedics used a checklist to
decide whether inebriated individuals could be transported to
a detoxification facility instead of an emergency department
(ED). People who had no sign of a problem other than simple
ethanol intoxication and who could walk unassisted were eligible for
checklist evaluation. Researchers reviewed records for people who
had checklists completed from 2003 through 2005.
Of 718 inebriated individuals, 138 (19%) were taken to the
detox facility. Of these, 11 (8%) were refused admission to
detox and taken to the ED. Of the 111 people who were
admitted to detox and had complete 12-hour follow-up data, 4
(4%) ultimately required ED evaluation, with one hospital
admission.
Comment: The study, which was published 8 years after data were
collected, did not describe why the prehospital system was
activated in the first place. Based on the eligibility criteria, these
people do not seem to have had any need for medical attention.
Also, the paper did not mention who paid for the detox visit or what
happened to the patients after the 12-hour follow-up.
Nevertheless, finding alternative sites for supervision of
alcohol abusers (especially recidivists) who do not require
emergency medical treatment is an important strategy in
optimizing use of expensive resources.
Detox Facility
Invece di
DEA
Ross DW et al. EMS triage and transport of
intoxicated individuals to a detoxification
facility instead of an emergency department.
Ann Emerg Med 2013 Feb; 61:175.
Timing degli interventi e loro specificità
Quadro clinico in evoluzione
Alla ricerca di aree
di consenso specie
se presenti
comportamenti
agitati, a rischio di
violenza, violenti
Il processo di Clearence Medica è il primo passo della valutazione e del trattamento del paziente psichiatrico in DEA (Emembolu & Zun, 2010)
Consapevolezza delle criticità
Da un possibile
contrasto di
forme
Sinergia
necessaria per
team che
operano
per definizione
in situazione
di incertezza
Si condividono
competenze
tecniche
e ‘non-technical
skills’
Da un possibile
contrasto di
forme
Competenze non tecniche
(non-tecnical skill)
individuali teame di
Competenze
non-tecniche
Decision Making
nei DEA
Processi decisionali
nei DEA
oggetto di studio e di
ricerca
Decision making in
multidisciplinary patient
care teams in emergency
departments
Guglielmetti C, Gilardi
S, Pravettoni G,Vago G.
Intervento presentato al
convegno HEPS (Healthcare
Systems Ergonomics and
Patients) International
Conference tenutosi a
Strasbourg nel 2008
http://air.unimi.it/handle/2434/53827
Nei DEA il processo decisionale medico si realizza
all’interno di un ambiente complesso: le risorse sono
limitate e il numero di situazioni decisionali può essere
molto alto (urgenza, peso dei pazienti, informazioni
incomplete). Sebbene l’autonomia dei Medici di PS sia
alto, le decisioni sono situate all’interno di un
processo di interazione e scambio con altri
professionisti e mediati da mezzi fisici, quali note
cliniche e artefatti
Le risorse cognitive
sono messe alla prova
 In particolare le interruzioni temporanee sembrano
essere una delle principali fonti di inefficienza in
contesti per definizione instabili e in continua
evoluzione quali i Dipartimenti di Emergenza, e
rappresentano se gestiti inadeguatamente una
possibile fonte di errore e minaccia per la sicurezza del
paziente
France et al. Emergency physicians’ behaviors and workload in the presence of an electronic
whiteboard. Int J Med Inform 2005;74:827–837
Cohen, T. et al (2006). A cognitive blueprint of collaboration in
context: Distributed cognition in the psychiatric emergency
department. Artificial Intelligence in Medicine,37, 73—83.
Mathieu JE et al (2000).The influence of shared Mental Model on
team process and performance. Journal of Applied Psychology VoL
85, No. 2, 273-283.
Hutchins, E. (2000, May 18). Distibuted cognition. (IESBS, Ed.)
Retrieved from http://www.mlab48.itc.uci.edu
Lavoro collaborativo
‘Modelli
mentali
condivisi’
 Date le peculiarità, il lavoro
in area critica non può
essere compreso
concentrandosi sui processi
di pensiero del
singolo, poiché di per sé è
lavoro collaborativo
2013
mix articolato di competenze
E’ verosimile che in assenza di buone pratiche
collaborative, l’atteggiamento cognitivo-affettivo del
personale del DEA nei confronti delle problematiche
psichiatriche contribuisca ad atteggiamenti di
allontanamento con rapida delega allo
specialista, sottostima della clinica e conseguenti
possibili errori diagnostico-terapeutici
Parallelamente un lavoro di migliore integrazione sul
campo DEA-Psichiatria richiede maggiore
dimestichezza e sintonizzazione degli psichiatri con
situazioni e linguaggio dell’emergenza
Da: the Maudley Prescribing Guidelines, 9 edn (Taylor et al, 2005)2008

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Dr. fraticelli bormio 2013 le urgenze in pronto soccorso tra problematiche organiche e psichiatriche

  • 1. Le urgenze in Pronto Soccorso tra problematiche organiche e psichiatriche Carlo Fraticelli Dipartimento di Salute Mentale Azienda Ospedaliera Sant’Anna Como
  • 2. Emergenze comportamentali e psichiatriche  Natura e volume delle emergenze comportamentali e psichiatriche: - forniscono importanti indicazioni di come le componenti del sistema di cura di area funzionano - risentono delle aree geografiche di intervento Uno dei possibili vertici di osservazione  3 posto tra tutte le emergenze nei PS (dopo le internistiche e chirurgiche) (Pajonk et al, 2001)  Pazienti con disturbi mentali e problemi di abuso in modo crescente giungono nei DEA: 12,5% di 95 milioni di visite nei PS USA nel 2007, da confrontare con il 5,4% del 2000 (Owens et al, 2007)
  • 3. Sostanze e DEA Haroz & Greenberg, Clin Med Lab, 2006
  • 4. Emergenze psichiatriche in PS/DEA e interdisciplinarietà  Quantità e gravosità delle emergenze comportamentali e psichiatriche nei DEA motivano la necessità di consenso interspecialistico e interprofessionale  Riconoscimento e gestione di condizioni cliniche difficili e ad alto impatto emotivo richiedono conseguenti risposte organizzative e ambientali  Consapevolezza delle complessità in atto (polimorfismo clinico, alterazioni somatiche, comorbidità, concomitanza di abuso di sostanze)
  • 5. James L. Knoll, IV, MD The Psychiatric ER Survival Guide Psychiatric Times |16 febbraio 2011 http://www.psychiatrictimes.com/all/editorial/psych iatrictimes/pdfs/psych-survival2.pdf
  • 6. Health Intervention “intervento giusto al paziente giusto” Timing “al momento giusto per la durata giusta” Setting “nel posto giusto” Professional “dal professionista giusto” Cartabellotta, 2012 Appropriatezza Professionale Appropriatezza Organizzativa La complessità clinica e gestionale in atto richiede risposte di team più strutturate rispetto allo standard di trattamento attuale Downes MA, Healy P, Page CB, Bryant JL, Isbister GK. Structured team approach to the agitated patient in the emergency department. Emerg Med Australas. 2009 Jun;21(3):196-202
  • 7. La definizione di un documento di consenso per una gestione sicura ed efficiente degli stati di agitazione e/o aggressività nei DEA è importante per una serie di considerazioni relative a soggetti con problematiche mentali • costante aumento del numero di contatti per problematiche psichiatriche con il PS in generale (Larkin, 2005; Owens et al, 2007) Aumento dei contatti • Per un numero crescente di individui con problematiche mentali il PS rappresenta la sede di primo contatto con il servizio sanitario (Marson et al, 1988; Bruffaerts et al, 2006) Sede di primo contatto • Gli individui con problematiche mentali hanno maggiore probabilità di essere condotti in ospedale tramite ambulanza in regime di urgenza e la loro permanenza nei locali di PS può rappresentare elemento di criticità Criticità
  • 8. • Gli individui con problematiche mentali hanno maggiore probabilità di realizzare contatti multipli e ripetuti con il PS e di essere poi ricoverati (revolving door) Contatti multipli e ripetuti • Fatte salve situazioni più eclatanti (tentato suicidio, psicosi acuta ecc.) o apertamente dichiarate dal paziente, in genere riconoscimento e inquadramento delle problematiche mentali da parte del personale di PS rimangono ancora carenti (Pajonk et al, 2001; Ferrari et al, 2009) Riconoscimento problematico da parte del PS • Vi è significativo disaccordo tra medici di PS e psichiatri nella valutazione di elementi chiave della situazione in atto (livello di rischio per atti auto- aggressivi, livello di rischio per agiti aggressivi contro terzi, abuso di sostanze come problematica principale) e sulla necessità di ricovero psichiatrico (Douglass et al, 2011;Garbrick et al, 1996) Disaccordo tra PS e Psichiatri •Mancanza di evidenze di alta qualità su emergenza psichiatrica, algoritmi e raccomandazioni per il trattamento; al presente le indicazioni operative fanno riferimento alle opinioni e alle indicazioni degli esperti piuttosto che a elementi certi di conoscenza (Pajonk et al, 2001) Mancanza di evidenze di qualità Necessità programmi di formazione •Si rileva necessità di programmi di formazione condivisi sulla gestione del comportamento aggressivo degli staff di DSM e DEA, orientati a supportare i tre problemi pratici maggiormente sentiti nella pratica clinica (Smith,1999; Hardy & Patel, 2001)
  • 9. • Migliore definizione della gestione short-term della condotta disturbata/violenta delle gravide. La linea guida NICE (2005) si limita a raccomandare misure particolari e registrazione del piano di cura. Più in generale evidenze sempre maggiori per opzioni basate su valutazione rischio/beneficio Gestione short-term in gravidanza Contenzione in PS • L’attuale organizzazione di risposta all’emergenza comportamentale rischia di scaricare sui DEA funzioni di controllo dei disturbi della condotta presenti sul territorio e delle emergenze dettate da difficoltà socio-ambientali (Kuhn, 1999) Funzione controllo del comportamento * Un campione medico di PS italiano intervistato sul ricorso medio/mese all’uso di contenzione risponde: “raramente” nell’82,9% dei casi, “moderatamente” nel 35%, “spesso” nel 2,8%. In media le misure di contenzione sono usate 1,6 ( 2,9) con range di variabilità da 0 a 20 volte/mese (Ferrari et al. Le emergenze psichiatriche nella medicina d’emergenza: il punto di vista del medico d’emergenza. Giorn Ital Psicopat 2009;15:111-9 ) • Nei PS utilizzazione di mezzi di contenzione per diverse condizioni; si evidenzia la necessità di conoscere situazioni cliniche, frequenza d’uso della contenzione e l’opportunità di approfondire problematiche medico-legali*
  • 10.
  • 11.  I medici di PS sono frequentemente chiamati a fornire una valutazione iniziale ed un primo intervento in soggetti con alterazioni comportamentali  I consulenti psichiatri chiedono che i colleghi del DEA: 1) stabiliscano se i sintomi sono causati o esacerbati da una patologia medica 2) valutino e trattino le situazioni mediche che richiedono un intervento in acuto 3) determinino se il paziente è intossicato Processo di Clearence Medica Questo processo è definito Medical Clearence (MC) Il processo di Clearence Medica è il primo passo della valutazione e del trattamento del paziente psichiatrico in DEA (Emembolu & Zun, 2010)
  • 12. In uno studio condotto su 100 pazienti consecutivi (16-65 anni) valutati in DEA con sintomi psichiatrici di nuova insorgenza, ben il 63% presentava eziologia organica (Henneman et al. Ann Emerg Med 1994;24:672-7) Il mancato riconoscimento comporta peggiorata prognosi per il paziente: studio USA ha individuato come su 352 pazienti psichiatrici noti giunti in PS, il 19% avesse problemi medici acuti (Olshaker et al. Acad Emerg Med 1997;4;124-8) Il processo di MC richiede approfondimento e condivisione; può divenire problematico - poiché può implicare cose diverse per il medico di PS e per lo psichiatra e - perché non vi sono processi standard finalizzati alla MC (Lukens et al. Ann Emerg Med. 2006;47:79-99) Medical Clearence (MC) Nuova insorgenza Pazienti noti
  • 13.
  • 14.
  • 15. "Entro ragionevole certezza medica, non v’è alcuna condizione medica contributiva che causi i disturbi psichiatrici presentati, non v’è alcuna preoccupazione al momento per una emergenza medica, e il paziente è stabile clinicamente per il trasferimento nella struttura destinata. " ... setting di trattamento clinico con risorse adeguate a monitorare e trattare ciò che è stato diagnosticato Definizione di MC
  • 16. When a patient with an acute psychiatric illness presents to the emergency department, the emergency physician is responsible to “medically clear” the patient. Psychiatric patients presenting the emergency department deserve a thorough evaluation just as any other patient that presents to the emergency department. The medical clearance protocol is a useful tool for the emergency physician, psychiatrist and, patient. The history and physical should guide the ancillary tests performed. The implementation of a standard protocol can only be accomplished when leaders in psychiatry and emergency medicine come together. • Responsabilità • Tutti i pazienti • Utile per medico di PS, psichiatra e paziente • Test secondo la clinica • Condivisione
  • 17. The APA recommends testing for the acute presentation but also testing that may guide the therapies or medications. The APA acknowledges that emergency physicians and psychiatrists have different opinions on the utility of laboratory screening. The laboratory testing that is important for a psychiatrist to safely treat a patient may not change the emergency department management and, thus, may not be looked upon as necessary to the emergency physician. A medical clearance process must be established that is quick enough for the emergency physician but thorough enough for the psychiatrist to safely treat a patient. Many authors have stated that the term “medically clear” is inaccurate, misleading, and ambiguous. Some clinicians use the term “medically stable” instead of “medically clear” to avoid the confusion. Medici di PS e Psichiatri hanno diverse opinioni sull’utilità di screening di laboratorio Opinioni diverse Clearence Medica e Stabilità Medica
  • 18. Sfide da superare per la cura dei pazienti in PS con presentazione psichiatrica  Bias verso i pazienti con problemi psichiatrici  Priorità ai pazienti “malati”  Pazienti che non vogliono o non sono in grado di collaborare  Vincoli di tempo Retrospective chart review of 137 ED patients with psychiatric diagnoses • 32% no vital signs • 64% no documentation of general appearance • 67% no documentation of present illness • 92% no neurologic examination • 92% no laboratory testing Riba M: Medical clearance: Fact or fiction in the hospital emergency room. Psychosomatics 1990: 31; 400-404 McIntyre JA, Romano J. Is There a Stethoscope in the House (and Is It Used)? Arch Gen Psychiatry. 1977 • L’87% degli psichiatri della survey non eseguono un esame fisico di routine dei loro pazienti ricoverati
  • 19. L’8% dei pazienti psichiatrici sta 24 h o più (mediana=31 h) nei 5 ospedali dello studio (2008- 2009) 2 volte più alto il tasso per i pz psichiatrici valutati nei 2 centri acccademici (12% e 15%) inclusi Solo il 4% di circa 124 milioni di visite ED nel 2008 in tutti gli USA rimaneva 24 o più h (Centers for Disease Control and Prevention: Emergency Department Visits, 2011) Caratteristiche associate alla permanenza più prolungata (24 h o più): - Condizione homeless (22% vs 13%) - Trasferimento ad altro ospedale (63% vs 36%) - Assicurazione pubblica (81% vs 65%) - Contenzione o assistenza diretta (49% vs 29%) Dei 1076 soggetti inclusi 537 positivi al tossicologico (50%) Dato nuovo: per la problematica principale ‘uso di sostanze’ associazione negativa al prolungarsi della permanenza (9% vs 17%)
  • 20. Journal Watch Emergency Medicine February 8, 2013 Daniel J. Pallin Summary and Comment Ambulance Transport of Inebriated Patients Directly to Detox from the Field A checklist identified drinkers stable enough to go to a detox facility instead of an ED. In 2003, an emergency medical services agency in Colorado implemented a program in which paramedics used a checklist to decide whether inebriated individuals could be transported to a detoxification facility instead of an emergency department (ED). People who had no sign of a problem other than simple ethanol intoxication and who could walk unassisted were eligible for checklist evaluation. Researchers reviewed records for people who had checklists completed from 2003 through 2005. Of 718 inebriated individuals, 138 (19%) were taken to the detox facility. Of these, 11 (8%) were refused admission to detox and taken to the ED. Of the 111 people who were admitted to detox and had complete 12-hour follow-up data, 4 (4%) ultimately required ED evaluation, with one hospital admission. Comment: The study, which was published 8 years after data were collected, did not describe why the prehospital system was activated in the first place. Based on the eligibility criteria, these people do not seem to have had any need for medical attention. Also, the paper did not mention who paid for the detox visit or what happened to the patients after the 12-hour follow-up. Nevertheless, finding alternative sites for supervision of alcohol abusers (especially recidivists) who do not require emergency medical treatment is an important strategy in optimizing use of expensive resources. Detox Facility Invece di DEA Ross DW et al. EMS triage and transport of intoxicated individuals to a detoxification facility instead of an emergency department. Ann Emerg Med 2013 Feb; 61:175.
  • 21. Timing degli interventi e loro specificità Quadro clinico in evoluzione Alla ricerca di aree di consenso specie se presenti comportamenti agitati, a rischio di violenza, violenti Il processo di Clearence Medica è il primo passo della valutazione e del trattamento del paziente psichiatrico in DEA (Emembolu & Zun, 2010)
  • 22. Consapevolezza delle criticità Da un possibile contrasto di forme Sinergia necessaria per team che operano per definizione in situazione di incertezza Si condividono competenze tecniche e ‘non-technical skills’ Da un possibile contrasto di forme
  • 23. Competenze non tecniche (non-tecnical skill) individuali teame di Competenze non-tecniche
  • 25. Processi decisionali nei DEA oggetto di studio e di ricerca Decision making in multidisciplinary patient care teams in emergency departments Guglielmetti C, Gilardi S, Pravettoni G,Vago G. Intervento presentato al convegno HEPS (Healthcare Systems Ergonomics and Patients) International Conference tenutosi a Strasbourg nel 2008 http://air.unimi.it/handle/2434/53827 Nei DEA il processo decisionale medico si realizza all’interno di un ambiente complesso: le risorse sono limitate e il numero di situazioni decisionali può essere molto alto (urgenza, peso dei pazienti, informazioni incomplete). Sebbene l’autonomia dei Medici di PS sia alto, le decisioni sono situate all’interno di un processo di interazione e scambio con altri professionisti e mediati da mezzi fisici, quali note cliniche e artefatti
  • 26.
  • 27. Le risorse cognitive sono messe alla prova  In particolare le interruzioni temporanee sembrano essere una delle principali fonti di inefficienza in contesti per definizione instabili e in continua evoluzione quali i Dipartimenti di Emergenza, e rappresentano se gestiti inadeguatamente una possibile fonte di errore e minaccia per la sicurezza del paziente France et al. Emergency physicians’ behaviors and workload in the presence of an electronic whiteboard. Int J Med Inform 2005;74:827–837
  • 28. Cohen, T. et al (2006). A cognitive blueprint of collaboration in context: Distributed cognition in the psychiatric emergency department. Artificial Intelligence in Medicine,37, 73—83. Mathieu JE et al (2000).The influence of shared Mental Model on team process and performance. Journal of Applied Psychology VoL 85, No. 2, 273-283. Hutchins, E. (2000, May 18). Distibuted cognition. (IESBS, Ed.) Retrieved from http://www.mlab48.itc.uci.edu Lavoro collaborativo ‘Modelli mentali condivisi’  Date le peculiarità, il lavoro in area critica non può essere compreso concentrandosi sui processi di pensiero del singolo, poiché di per sé è lavoro collaborativo
  • 29. 2013
  • 30. mix articolato di competenze E’ verosimile che in assenza di buone pratiche collaborative, l’atteggiamento cognitivo-affettivo del personale del DEA nei confronti delle problematiche psichiatriche contribuisca ad atteggiamenti di allontanamento con rapida delega allo specialista, sottostima della clinica e conseguenti possibili errori diagnostico-terapeutici Parallelamente un lavoro di migliore integrazione sul campo DEA-Psichiatria richiede maggiore dimestichezza e sintonizzazione degli psichiatri con situazioni e linguaggio dell’emergenza
  • 31.
  • 32.
  • 33. Da: the Maudley Prescribing Guidelines, 9 edn (Taylor et al, 2005)2008