4. • I patrizi erano i patres, i “padri”
fondatori della città. Essi
erano i discendenti delle
famiglie più antiche che per
prime avevano occupato i
sette colli, si erano
appropriate dei terreni
migliori, avevano creato le
leggende della loro
discendenza da Enea e
formavano un gruppo ristretto
5. • I plebei facevano parte
della plebs o plebe, un
termine che significava
“moltitudine”. Erano
immigrati laziali arrivati
dopo la fondazione di
Roma e avevano dovuto
accontentarsi dei campi
meno redditizi.
6. In genere prigionieri di guerra
oppure plebei che non erano
riusciti a pagare i debiti, venivano
utilizzati nei lavori più pesanti. Il
padrone poteva disporne a
proprio piacimento: non soltanto
aveva facoltà di venderli o
ucciderli, ma poteva anche
donare loro la libertà. In questo
caso diventavano Liberti.
7. Tarquinio il Superbo fu così violento e avido che
venne cacciato dalla città.
Fu l’ultimo re: era il 509 a.C.
In quella data fu abolita la MONARCHIA e
istituita la REPUBBLICA
8. RES PUBBLICA cioè uno stato governato
con la partecipazione dei cittadini.
I poteri che prima erano del re furono affidati
al Senato.
9. Il Senato era composto
da patrizi che
appartenevano alle
famiglie più potenti.
Eleggeva e controllava i MAGISTRATI.
Gli incarichi duravano un anno.
Le guardie che scortavano i magistrati
erano chiamati LITTORI.
11. Venivano eletti inoltre due CONSOLI che
erano i capi dello Stato e si controllavano a
vicenda
In caso di grave pericolo per la città veniva
eletto un DITTATORE che per 6 mesi
assumeva tutte le cariche dei due consoli e
aveva potere assoluto.
12. LE LOTTE DEI PLEBEI
Con le prime guerre della Repubblica, i patrizi
diventavano sempre più ricchi e i plebei sempre più
poveri.
Infatti partivano come soldati, dovevano comprare
le armi e lasciare il lavoro.
13. A Roma le leggi non erano scritte e i patrizi le
interpretavano a loro favore.
I plebei non
potevano
diventare
magistrati.
In seguito a queste
ingiustizie i PLEBEI si
ribellarono nel 494
a.C.
Si rifiutarono di andare a combattere e si
riunirono sul colle Aventino (comportamento
simile ad uno sciopero)Il console MENENIO AGRIPPA convinse i plebei a
tornare in cambio di alcuni diritti
14. Cosa ottennero con la loro ribellione?
Venne abolita la schiavitù per debiti
Venne consentito il matrimonio tra patrizi e
plebei
Riuscirono ad ottenere leggi scritte dette XII
tavole in bronzo, esposte al foro. Tutti i
cittadini le potevano vedere
Poterono eleggere 2 nuovi magistrati, i
TRIBUNI DELLA PLEBE, che difendevano i
loro diritti e potevano opporsi alle leggi
svantaggiose per i plebei pronunciando la