2. Vi sono alcune domande fondamentali a cui vorremmo un giorno poter rispondere:
siamo soli nell’universo?
Ci sono altre forme di vita, eventualmente intelligenti, su altri mondi?
E’ possibile, o sarà mai possibile, entrare in contatto con esse?
PERCHE’ CERCARE PIANETI EXTRASOLARI?
3. Nel corso dei millenni, queste domande e le implicazioni legate a queste domande hanno
affascinato grandi pensatori, filosofi, mistici e uomini di scienza.
Gli strumenti adottati per cercare risposte erano la pura speculazione e l’immaginazione.
In mancanza di dati certi, la soluzione non poteva che discendere dalla forma mentis di chi si
poneva la questione. Così, accanto a Epicuro e Giordano Bruno, convinti dell’esistenza di
altri mondi abitati da esseri simili a noi, altri come Aristotele negavano tali possibilità.
PERCHE’ CERCARE PIANETI EXTRASOLARI?
4. Diceva Aristotele:
“La terra è l’elemento freddo e secco, che tende verso il
basso; essa deve essere controbilanciata dal suo
elemento contrario, il fuoco, che è caldo e secco, e tende
verso l’alto. Fra essi devono esistere altri due elementi
con funzioni mediatrici: l’acqua, fredda e umida, e l’aria,
calda e secca.
Anche l’acqua tende verso il basso, come ci viene
provato dallo scorrere dei fiumi. L’aria invece tende verso
l’alto, come vediamo dalle bolle d’aria contenute
nell’acqua che vengono a galla. In base a queste teorie,
il mondo sublunare risulta divisibile in quattro sfere: una
più interna costituita di terra, e poi via via altre tre
costituite ordinatamente di acqua, aria, fuoco”.
Aristotele
5. Queste sfere però non vanno intese in senso assoluto, perché già sappiamo che di fatto i
quattro elementi non sono integralmente separati tra loro, ma anzi sono mescolati e proprio la
loro mescolanza dà origine agli esseri corruttibili. Esse rappresentano soltanto dei "luoghi
naturali", cioè quattro sfere verso cui ognuno dei quattro elementi tende spontaneamente a
portarsi, non appena libero di muoversi.
Da questa teoria dei "luoghi naturali" Aristotele ricava che il moto naturale della terra e
dell’acqua è verso il basso, mentre quello dell’aria e del fuoco è verso l’alto; aggiunge anzi (ed
è uno dei più noti "errori" della sua fisica) che più un corpo è pesante, più grande dovrà essere
la sua velocità di caduta.
La teoria dei "luoghi naturali" serve pure ad Aristotele a dimostrare l’unicità del mondo:
secondo essa, infatti, ogni elemento di terra, di acqua, di aria, di fuoco tende naturalmente alla
sua sfera e, perciò, nel globo sublunare devono essersi concentrate tutta la terra, l’acqua,
l’aria, il fuoco a disposizione dell’universo.
Non avanza quindi alcun residuo di tali elementi per formare altri mondi.
Aristotele
6. Il sistema aristotelico-tolemaico (sistema geocentrico) poneva il Sole al centro,
attorno a cui ruotavano tutti gli altri pianeti allora noti, il Sole e le stelle fisse.
Aristotele (383 a.C. – 322 a.C.)
Aristotele
7. “Esistono infiniti mondi sia uguali che diversi dal nostro. Dobbiamo credere che in tutti questi
mondi esistono creature viventi e piante e le tante altre cose che vediamo in questo mondo”.
Epicuro
Epicuro (342 a.C. - 270 a.C.)
8. Nicola Cusano (1401-1464) e Giordano Bruno (1548-1600) discutono della unicità del Sole e
della sua singolarità nell’universo. Bruno viene condannato al rogo nel 1600 per la sua
affermazione che, oltre ad altre cose, vi sono altre stelle e sistemi solari, a parte il nostro.
9. “Esistono innumerevoli soli e innumerevoli terre in orbita intorno ai loro soli […] Vediamo solo le
stelle perché sono i corpi più grandi e sono luminosi, mentre i loro pianeti rimangono invisibili
perché sono più piccoli e non luminosi. Gli altri mondi nell'Universo non sono né peggiori né
Giordano Bruno
10. “Esistono innumerevoli soli e innumerevoli terre in orbita intorno ai loro soli…”
Giordano Bruno aveva ragione.
Oggi ne abbiamo conferma.
11. Col la rivoluzione copernicana, si sposto’ la Terra dal centro del “mondo” relegandola a
semplice pianeta, uno dei tanti allora già conosciuti.
12. Nicolò Copernico (1473-1543) è il primo astronomo moderno a suggerire che la Terra, assieme agli altri
pianeti, orbita intorno al Sole, e non viceversa. Le sue idee, anche se controverse al tempo, sono l’inizio di un
nuovo modo di pensare il disegno dell’universo.
Nicolò Copernico
13. Il sistema copernicano, con il Sole come centro di moto dei pianeti e la Terra declassata a semplice pianeta,
fu proposto da Copernico nel suo libro “De Revolutionibus Orbium Caelestium”.
14. Nicolò Copernico
Il “De Revolutionibus Orbium Caelestium” venne pubblicato nel 1543 a Norimberga e
segnò una data fondamentale nella storia dell’umanità.
Vuole la leggenda che Copernico morente ne abbia ricevuta la prima copia nel suo ultimo
giorno di vita. Fu scritto che, avendogliela alcuni amici messa fra le mani, lui incosciente, si
sia risvegliato dal coma, abbia guardato il libro e, sorridendo, si sia spento.
15. Il libro uscì con una piccola prefazione del teologo luterano Andrea Osiander, dove si presentava la teoria del
sistema eliocentrico come una ipotesi matematica.
Nel 1616 l'opera di Copernico fece parte dell'elenco dei libri proibiti e vi rimase fino al 1835 quando la Chiesa
cattolica accettò definitivamente il fatto che fosse il Sole e non la Terra al centro del sistema planetario. Intanto,
l'opera di Copernico aveva già influenzato le idee di Brahe, Keplero, Galileo e Newton.
16. Il sistema eliocentrico
“E in mezzo a tutto sta il Sole. Chi infatti, in tale splendido tempio [dell’Universo] disporrebbe questa lampada
in un altro posto o in un posto migliore, da cui poter illuminare contemporaneamente ogni cosa?
Non a sproposito quindi taluni lo chiamano lucerna del mondo, altri mente, altri regolatore. […] Così il Sole,
sedendo in verità come su un trono regale, governa la famiglia degli astri che gli fa da corona”.
Nicolò Copernico, 24 maggio 1543
17. VERSO ALTRE TERRE? - LA STORIA
IL TEAM:
GAPS SCIENCE TEAM
SABRINA MASIERO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA E FGG-TELESCOPIO
NAZIONALE GALILEO
CATERINA BOCCATO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA
RICCARDO CLAUDI, INAF- OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA
GLORIA ANDREUZZI, FGG-TELESCOIPIO NAZIONALAE GALILEO E INAF – OSSERVATORIO
ASTRONOMICO DI ROMA
EMILIO MOLINARI (DIRETTORE DEL TNG), FGG – TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO E INAF –
OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI MERATE
18. Fonti:
Testi su Aristotele , diapositive 4 e 5, tratte da: Fisica Aristotelica: http://www.ips.it/scuola/concorso/kant/fisar.htm
Claudi R., Alcalá J.M., Covino E., Desidera S., Gratton R., Marzari F., Piotto G., Tomasella L., La ricerca di pianeti extrasolari,
allegato al n. 28-aprile 2005 di Le Stelle
Immagini:
diapositiva 1:transito di un pianeta extrasolare davanti alla sua stella, rappresentazione artistica:
http://static.ylilauta.org/files/na/orig/3b8005l4/lightothes_1437383264.jpg
diapositiva 4: Aristotele, Museo Galileo , http://catalogo.museogalileo.it/galleria/Aristotele.html
diapositiva 6: Aristotele, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Aristotele ; sitema del mondo aristotelico,
diapositiva 7: rappresentazione artistica di un sistema planetario, http://futurefunk.files.wordpress.com/2010/08/big-planet-
zoom.jpg; Epicuro, http://illuminations-edu.blogspot.com.es/2013/06/dentro-il-puzzle-di-epicuro-ce-la-natura.html
diapositiva 8: NASA/Tim Pyle
diapositiva 9: Giordano Bruno: http://farm5.staticflickr.com/4093/4881043709_f0ceb7d01d_b.jpg
diapositive10 e 11: rappresentazione artistica di un sistema planetario, http://futurefunk.files.wordpress.com/2010/08/big-
planet-zoom.jpg
Diapositive 12 e13: Gliese 229B, Johns Hopkins University e Palomar Observatory, Hubble Space Telescope
19. Immagini:
diapositiva 14: rappresentazione artistica di Drew Taylor , http://www.exoplanet.eoldal.hu/img/original/675/gliese_229-b-
bolygo-a-kepen--.png
diapositiva 15: Walter Myers, http://www.arcadiastreet.com/cgvistas/bdwarfs/images/gliese_229b_600.jpg
diapositiva 16 :sistema HD 8799, NASA, ESA, and A. Feild (STScI). Science Credit: NASA, ESA, and R. Soummer (STScI)
diapositiva 17 : Marois, Christian; et al. (November 2008). "Direct Imaging of Multiple Planets Orbiting the Star HR 8799".
Science 322 (5906): 1348–1352. arXiv:0811.2606. Bibcode:2008Sci...322.1348M. doi:10.1126/science.1166585. PMID
19008415
Diapositiva 18 : Christian Marois,B. Zuckerman,Quinn M. Konopacky,Bruce Macintosh& Travis Barman, Nature 468, 1080–
1083 (23 December 2010) doi:10.1038/nature09684,
http://www.nature.com/nature/journal/v468/n7327/fig_tab/nature09684_F4.html
diapositiva 19: Bruce Macintosh, Lawrence Livermore Nationale Laboratory, Open Exoplanet Catalog,
http://physicsforme.com/2013/03/14/four-giant-exoplanets-of-star-hr-8799-infographic/
diapositive 20 e 21: Lynette Cook / Gemini Observatory
diapositiva 22: rappresentazione artistica di Kepler 16-b, NASA
diapositiva 23: HC Imaging Framework e Gliese 667C, ESO/L. Calçada
diapositiva 24: ESO/L. Calçada
diapositiva 25: da un’immagine di Copernico, Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Copernico#mediaviewer/File:Nikolaus_Kopernikus.jpg
diapositiva 26: sistema eliocentrico, estratto dal De Revolutionibus, libera interpretazione, Wikipedia:
http://es.wikipedia.org/wiki/Teor%C3%ADa_helioc%C3%A9ntrica#mediaviewer/File:CopernicSystem.png
diapositiva 27: Copernico, http://v022o.popscreen.com/eGRiZXl2MTI=_o_nicolaus-copernicus.jpg
diapositiva 28: Copernico, Wikipedia, http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/88/Jan_Matejko-
Astronomer_Copernicus-Conversation_with_God.jpg
diapositiva 29 Solar System Scope, http://www.solarsystemscope.com/it